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la difesa della costa è una necessità diffusa, da Gabicce a Porto d’Ascoli

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Academic year: 2022

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Interrogazione n. 243

presentata in data 29 luglio 2021

a iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri

Opere di difesa costiera Regione Marche a risposta orale

I sottoscritti Consiglieri regionali,

Premesso che

- la costa marchigiana è un aspetto caratteristico della Regione Marche;

- nei suoi 180 km esprime un paesaggio assai vario con promontori, un’area umida, oasi, aree rurali, macchia mediterranea, spiagge di ghiaia, scoglio e sabbia;

- la maggior parte della popolazione marchigiana vive sull’area costiera;

- la difesa della costa è una necessità diffusa, da Gabicce a Porto d’Ascoli;

- cercare di prevenire l’erosione è un’impresa complessa e non è sempre facile calcolare quali potranno essere gli effetti a lungo termine degli interventi umani;

- le tradizionali opere ingegneristiche rigide come le scogliere frangiflutti comportano costi di posa in opera e manutenzione elevatissimi;

- anche la costruzione di grandi opere di difesa di qualsiasi tipo in zone soggette ad erosione può aggravare il problema se non vi è una visione d’insieme e integrata della difesa costiera;

- una gestione integrata delle zone costiere costituirebbe un vantaggio su scala regionale e non solo locale;

- con Delibera Amministrativa n. 104, del 6 dicembre 2019, l’Assemblea legislativa regionale ha approvato il “Piano di gestione integrata delle zone costiere” (Piano GIZC), pubblicato sul BUR Marche N. 100 del 12/12/2019;

Ritenuto che:

- tutta la costa debba essere preservata dall’erosione marina per tutelarne l’unicità, la qualità, l’equilibrio ecologico, la bellezza e gli investimenti economici degli operatori balneari;

- la difesa della costa è una necessità diffusa, da Gabicce a Porto d’Ascoli;

Considerato che:

- l’area litoranea produce un’importante ricchezza per tutta la Regione;

- la pesca, i trasporti marittimi, il turismo e molte comunità coesistono lungo le strette aree litora- nee;

- l’erosione della costa sta accelerando per via dei cambiamenti climatici in atto;

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- molti problemi costieri travalicano il singolo Comune o area amministrativa ed hanno riverberi nei Comuni limitrofi;

- le coste risentono anche degli effetti delle politiche agricole o industriali dei paesi dell’entroterra, che possono incidere sulla qualità delle acque per via del dilavamento dei terreni e degli scarichi nei corsi d’acqua che sfociano a mare;

- la precedente Giunta ha approvato un piano di gestione integrata delle zone costiere (GIZC) che mirava ad aggregare le politiche che i singoli comuni esercitano sull’area costiera di perti- nenza per la gestione complessiva dello spazio litoraneo e delle sue risorse.

Tanto premesso, ritenuto e considerato,

INTERROGANO

Il Presidente della Giunta regionale e l’Assessore competente, per sapere:

1. Quale sia la progettualità complessiva di difesa della costa che si intende portare avanti durante il mandato;

2. Quali azioni integrate si intendano promuovere, tenuto conto che le opere di difesa co- stiera hanno riverberi oltre lo specchio d’acqua prospiciente i singoli Comuni;

3. Quali sono le Città marittime/i Comuni marittimi che hanno presentato finora progettazioni in stato avanzato alla Regione per la difesa della costa;

4. Quali tempistiche sono previste per mettere in atto la difesa della costa dei Comuni che hanno stralci in fase di approvazione definitiva;

5. Se e come si intende coordinare nel tempo la difesa della costa fra i vari Comuni;

6. Quali risorse proprie intende stanziare la Regione Marche per la difesa della costa;

7. Quali saranno i criteri per l’assegnazione delle risorse annunciate a mezzo stampa.

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