RomaAuditorium della Conciliazione 14 Maggio 2021
Gian Carlo Blangiardo Presidente Istat
Il linguaggio dei numeri:
per dare
consapevolezza, senza perdere
la speranza
Nati in Italia Media annua Le tappe della natalità in Italia (in migliaia) (x1000 ab.)
dal secondo dopoguerra al giorno d'oggi
1946-1950 986 21,2 Il recupero post bellico
1951-1955 870 18,1 Ritorno alla normalità
1956-1960 897 18,1 Verso miracolo economico e baby-boom
1961-1965 980 19,1 Si entra nel pieno del baby-boom
1966-1970 955 18,0 La spinta si è esaurita
1971-1975 884 16,1 Affiorano i segnali di un nuovo corso
1976-1980 725 12,9 Un crollo di straordinaria portata
1981-1985 613 10,8 La caduta continua intensamente
1986-1990 570 10,1 Discesa in frenata ma ancora forte
1991-1995 549 9,7 Il calo è persistente seppur rallentato
1996-2000 538 9,5 Affiorano prospettive di assestamento
2001-2005 547 9,5 Modesti segnali di inversione di tendenza
2006-2010 566 9,6 Arriva una debole ripresa "da immigrazione"
2011-2015 517 8,6 Si riaffaccia una fase fortemente critica
2016-2020 439 7,3 Torna a manifestarsi un nuovo pesante crollo
i numeri di ieri, di oggi …
Anno 2020 404 mila nati
Anno 2021 stima da 384 a 393 mila 5
10 15 20 25 30
400 500 600 700 800 900 1.000 1.100
1946-1950 1956-1960 1966-1970 1976-1980 1986-1990 1996-2000 2006-2010 2016-2020
Nati: media annua (migliaia) Nati per 1000 abitanti
ITALIA – NUMERO DI NATI SECONDO DIFFERENTI SCENARI. ANNI 2020-2050
300 320 340 360 380 400 420 440 460 480
2020 2021 2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030 2031 2032 2033 2034 2035 2036 2037 2038 2039 2040 2041 2042 2043 2044 2045 2046 2047 2048 2049 2050
Stima Mediana Min Max
Senza adeguati interventi capaci di contrastarne le cause il costante calo della natalità è destinato a persistere anche quando si saranno esauriti
gli effetti negativi prodotti da Covid-19.
Attorno alla metà del secolo si va configurando la possibilità di scendere anche sotto i 350.000 nati annui.
SCENARI PER IL FUTURO
…e di
domani?
Il 2021 è già qui
da dove originano le criticità? (1)
197
815
100
414
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900
1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021
Residenti in età 90 e più (migliaia) Indici Base 1992=100
prima una risposta
è qui!
1
OCCORRERÀ INTENSIFICARE, A CAUSA DELL’INVECCHIAMENTO
DEMOGRAFICO DELLA POPOLAZIONE, UNA COSTANTE
CRESCITA DELLA DOMANDA SUL FRONTE SANITARIO
in 30 anni + 61 8mil a reside nti o ver9 0 e tra 10 anni…
1.044mila (+28%)
quindi tra 20 anni
1.140mila (+40%)
36.337
34.919
8.000 9.000 10.000 11.000 12.000 13.000 14.000 15.000
34.000 34.500 35.000 35.500 36.000 36.500
1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021
Residenti in età 20-64 (migliaia) Residenti in età 65 e più (migliaia)
2
SI DOVRANNO PRODURRE, CON MENO FORZA LAVORO,
LE ADEGUATE RISORSE PER GARANTIRE GLI EQUILIBRI DI WELFARE
oppure è qui!
Da 26 potenziali pensionati (in età 65 e più) per ogni 100 potenziali lavoratori
(in età 20-64) nei primi anni ’90, si è giunti a 39 per ogni 100 nell’ultimo quinquennio
+ 1,7 milioni residenti over65
- 1,4 milioni residenti in età lavorativa 20-64
da dove
originano
le criticità? (2)
3
È NECESSARIO CONTRASTARE I SEGNALI DI SPOPOLAMENTO E RIDARE VITALITÀ SOPRATTUTTO
AI PICCOLI CENTRI DELLE AREE INTERNE E/O DI MONTAGNA
-500 -400 -300 -200 -100 0 100 200 300 400 500 600
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020
Saldo naturale (migliaia) Variazione annua della popolazione (migliaia)
forse o qui!
Meno 384 mila residenti nell’anno pandemico 2020
Meno 175 mila residenti solo nel 2019:
il calo ha riguardato 5.620 i comuni (71%) ove risiedono i 2/3 della
popolazione.
Nel 2014-2019
meno 705 mila residenti
Meno popolazione = Meno consumi e meno PIL
da dove
originano
le criticità? (3)
0 20 40 60 80 100 120 140 160 180
Genova Firenze Torino Bologna Bari Milano Roma Catania Palermo Napoli Totale ITALIA
4
È NECESSARIO RIEQUILIBRARE I RAPPORTI TRA LE GENERAZIONI
anche e qui?
RESIDENTI IN ETÀ 80 E + PER OGNI 100 BAMBINI IN ETÀ 0-9 ANNI NELLE PRIME DIECI CITTÀ ITALIANE AL 1° GENNAIO 2021
In 4.572 comuni (25,5 milioni di residenti) al 1/1/2021 ci sono
più ultraottantenni (i bisnonni) che bambini con meno di 10 anni (i pronipoti). Il dato medio nazionale è di circa 1 a 1
In 1.088 comuni i bisnonni sono il doppio dei pronipoti e solo in 362 sono meno della metà
da dove
originano
le criticità? (4)
1,39
1,27 1,20
1,25 1,30 1,35 1,40 1,45 1,50 1,55 1,60 1,65 1,70 1,75 1,80
2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019
Germania Ungheria Polonia Romania Slovakia Italia
chi lo c’è ha fatto
NUMERO MEDIO DI FIGLI PER DONNA IN ALCUNI PAESI DELL’UE. ANNI 2013-2019
Tra 2013 e 2019 in:
Germania +0,12 Ungheria +0,20 Polonia +0,15 Romania +0,31
Slovakia +0,23
ITALIA -0,12
si può recuperare il terreno
perso?
obiettivo un (realistico)
al 2030
Accrescere il numero medio di figli per donna di 0,6 unità entro la fine del decennio, nonostante gli ostacoli
2
agendo sull’intensità e i tempi, per compensare l’effettoriduttivo (-11%) derivante
dai cambiamenti nella struttura per età della popolazione
in età feconda
80 85 90 95 100 105
2021 2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030 2031
IL POTENZIALE RIPRODUTTIVO
recuperando entro
il 2022 - metà 2023 il crollo dei matrimoni che si è registrato nel corso del 2020
(e verosimilmente a inizio 2021)
1
0 50.000 100.000 150.000 200.000 250.000
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Totale matrimoni 2018 Totale matrimoni 2019 Totale matrimoni 2020
LA NUZIALITÀ
Con quali risultati ?
Anni Nati stimati Figli per donna
2021 394.210 1,22
2022 407.076 1,28
2023 419.858 1,34
2024 432.582 1,40
2025 445.233 1,46
2026 457.925 1,52
2027 470.705 1,58
2028 483.625 1,64
2029 496.707 1,70
2030 509.993 1,76
2031 523.518 1,82
Si ritiene che ciò comporterebbe un aumento di 130.000 nati
nell’arco di in decennio (+33%)
!
quali con risultati?
Si tratterebbe di circa 517 mila nati in più
nel complesso del decennio (valore determinato rispetto alle stime Istat ipotesi mediana)
quale portata ha un simile risultato costruire per
futuro?
Un apporto di mezzo milione di nati comporta, con una speranza di vita di 82 anni per un maschio e 86 per una femmina, l’acquisizione da parte della popolazione cui afferiscono di 42 milioni di anni-vita .
Per l’Italia ciò equivale ad accrescere di circa il 2% il patrimonio
demografico ossia gli anni di futuro che complessivamente competono al totale dei residenti.
Il 51% degli anni-vita forniti dal contingente di nati verranno spesi
in età produttive, il 22% in età di formazione e il 27% in età di pensione .
Nelle nuove generazioni la prospettiva è (ai parametri attuali) di vivere mediamente 53 anni da pensione per ogni 100 di lavoro:
un rapporto che è di un terzo più favorevole agli equilibri di welfare
rispetto al 79 per 100 che attualmente caratterizza il complesso della
popolazione italiana.
arrivarci come
famiglie imprese privato sociale CON LA DOVUTA TRIANGOLAZIONE
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…E IL GIUSTO CONTESTO