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• Misurare la risposta in termini di riorganizzazione dei servizi esistenti nelle diverse aree di intervento;

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Academic year: 2022

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(1)

Il questionario Il questionario

Servizi e progetti al tempo di Covid-19

(2)

Un’indagine sui SERVIZI e PROGETTI ai tempi del Covid rivolta a tutti i soggetti della rete (Comuni, Ulss, Terzo settore, Volontariato) con i seguenti obiettivi specifici:

• Misurare l’impatto percepito dai gestori dei diversi servizi in merito alle limitazioni imposte dalla pandemia;

• Misurare la risposta in termini di riorganizzazione dei servizi esistenti nelle diverse aree di intervento;

• Misurare e valorizzare le nuove iniziative o i nuovi progetti nati per rispondere

• Misurare e valorizzare le nuove iniziative o i nuovi progetti nati per rispondere alle sfide del Covid-19;

• Valorizzare gli aspetti positivi e le buone pratiche avviate durante la prima fase dell’epidemia nella consapevolezza del permanere della situazione di difficoltà e limitazione;

• Misurare la rete di collaborazione tra enti ed istituzioni;

(3)

530 invii – 121 risposte

13% 22%

3%

TIPO DI ENTI CHE HANNO RISPOSTO

Associazione di volontariato Comune

22%

27%

12%

7%

3%

13%

13% Comune

Cooperativa sociale Ente privato

Ente religioso Ipab

Ulss

Unione montana

(4)

il 33,6% nel Distretto 1 di Bassano, il 38,7% nel Distretto 2 Alto

Vicentino e il 27,7% su tutto l’ambito territoriale dell’Ulss

(5)

69,7% delle risposte hanno riguardato la riorganizzazione dei servizi esistenti

19%

6%

TIPOLOGIA DI SERVIZI OGGETTO DI RIORGANIZZAZIONE

Accesso, consulenza, presa in carico

19%

9%

18%

19%

29%

Altro

Domiciliare/territoriale Residenziale

Semiresidenziale

Sostegno economico

(6)

Impatto marginale per quanto riguarda il numero di utenti, mantenendo invariato nella maggior parte dei casi il

numero dei beneficiari (51,8%

del campione). Nel 25% gli utenti sono addirittura aumentati soprattutto nei utenti sono addirittura aumentati soprattutto nei

servizi di accesso, consulenza e

presa in carico mentre sono

diminuiti in genere nei servizi

semiresidenziali e residenziali.

(7)

Diverso il discorso in

termini di efficacia della riorganizzazione dei

servizi, intesa come la capacità di garantire risposte analoghe o

Massimo impatto

risposte analoghe o

sostitutive rispetto alla situazione pre-

emergenza.

Minore efficacia

(8)

Cosa ci terremo di buono da questa esperienza?....

(9)

Come potranno cambiare i nostri servizi…

• Un maggior uso della tecnologia per attività di raccolta e valutazione della domanda, monitoraggio dei progetti/servizi, realizzazione di attività sociosanitaria a distanza (visite, consulenze, attività educative, supporto psicologico);

• Erogazione dei servizi sempre più con modalità programmate, con «pre valutazione», su appuntamento e minor accesso diretto;

• Organizzazione di servizi comunitari in piccoli gruppi per migliorare la personalizzazione

• Organizzazione di servizi comunitari in piccoli gruppi per migliorare la personalizzazione degli interventi e ridurre i rischi;

• Attenzione ai protocolli e alle norme igieniche;

• Riprogettazione di alcune funzioni e attività per poter essere gestite da remoto (Smart Working efficace)

• Utilizzo di strumenti di comunicazione per migliorare il coinvolgimento di utenti e famiglie (una finestra aperta sui servizi);

• Maggior ricorso a volontari o a soggetti disponibili di riferimento per il comune oltre che

di volontariato organizzato.

(10)

Alcuni esempi di progetti avviati:

• Iniziative di sostegno economico promosse dalle amministrazioni comunali, con il coinvolgimento di volontari ed in particolare della Protezione Civile;

• Collaborazioni tra amministrazioni comunali, medici di famiglia e farmacie per la prenotazione e distribuzione direttamente a domicilio di farmaci per pazienti fragili, spesso con il contributo fondamentale di volontari;

• Progetti di vicinanza sociale in particolare agli anziani soli, con supporto telefonico e pratico come consegna pasti, farmaci e beni di necessità compresi DPI; alcuni di questi progetti hanno strutturato anche strumenti di valutazione del bisogno sulla condizione generale della persona e del nucleo familiare compresa quella economica e psicologica;

• Avvio di servi/unità di offerta nuove dedicate all’emergenza Covid-19 ed in particolare all’accoglienza di pazienti da dimissione ospedaliera;

• Progetti di mediazione scuola ragazzi, assistenza nello studio e attività di supporto educativo a distanza;

• Progetti di incremento delle modalità di comunicazione con l'utenza mediante videocomunicazione per ridurre gli assembramenti ed ottimizzare i tempi. L'obiettivo a medio-lungo termine è di aumentare le possibilità di monitoraggio, medico, psicologico ed infermieristico, delle situazioni cliniche dell'utenza facendo ricorso a metodi alternativi;

• Contributi per l’acquisto o di fornitura di apparecchiature informatiche;

• Contributi economici rivolti alle famiglie con minori in età scolare e con genitori lavoratori;

• Bandi per erogazione dei buoni spesa;

• Destinazione di alloggi, debitamente arredati, da utilizzarsi per consentire l'eventuale attuazione dell'isolamento fiduciario domiciliare qualora non possa essere effettuato a domicilio dell'utente o in altra dimora. Accesso su segnalazione da parte dei servizi ULSS 7.

• Destinazione di alloggi per gli operatori sociosanitari impossibilitati al rientro a domicilio;

• Progetti di collaborazione tra associazioni di volontariato e l’Ulss /comuni per attività di trasporto, sorveglianza ai varchi di accesso ai presidi sanitari ecc;

(11)

La costruzione della rete

• Circa il 50% delle iniziative, sia di riorganizzazione che nuovi progetti sono state realizzate in collaborazione con altri enti e soggetti.

• In media per ogni iniziativa sono stati 3,6 gli enti o soggetti coinvolti (49 segnalazioni hanno generato 178 collaborazioni);

(49 segnalazioni hanno generato 178 collaborazioni);

• A questo va aggiunto il ruolo dei singoli individui coinvolti nelle

diverse iniziative siano essi volontari che lavoratori.

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