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Oim, Forza Nuova attacca la sede di Roma

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4 P R I M O P I A N O I NUOVI MURI 5 Maggio 2017 Venerdì

D’EUROPA

ALESSIAGUERRIERI ROMA

triscioni, fumogeni, urla xenofobe e il cancello d’ingresso bloccato dall’inter- no. Insomma un assalto in piena rego- la. Ieri mattina, infatti, per due ore la sede ro- mana dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) è stata letteralmente te- nuta in ostaggio da una ventina di esponenti di Forza Nuova che, eludendo le telecamere d’ingresso e approfittando del verde che cir- conda la struttura, sono entrati nella sede che ospita l’Ufficio di coordina-

mento per il Mediterraneo. Un atto condannato da tutto il pa- norama politico, considerato

«come il frutto del clima d’o- dio» che circonda il tema dei migranti.

Il vialetto di ghiaia che porta all’Oim adesso è avvolto da u- no strano silenzio. Il cancello di ferro chiuso elettronica- mente, come d’altronde ogni giorno. E due targhe dorate ai lati indicano ai viandanti che dentro quel palazzo arancio, qua e là segnato dal tempo, si lavora per migliorare acco- glienza ed integrazione – ma anche rimpatrio volontario – di chi arriva in Italia. È ancora tutta da capire la dinamica

dell’occupazione del giardino interno che han- no vissuto ieri, intorno alle 11 del mattino, i trenta dipendenti che si trovavano all’Oim.

«Ong scafisti», gridavano gli esponenti neofa- scisti accendendo alcuni fumogeni. Un mes- saggio ben impresso anche nel lungo striscio- ne appeso sul cancello con cui hanno segna- to "la presa" della struttura. Poco dopo l’arri- vo della Polizia, tutto è tornato alla normalità.

A raccontarlo dopo qualche ora, ancora scos- so, è il portavoce dell’Oim Flavio Di Giacomo che ieri ha anche cercato di parlare con i ma- nifestanti. «Con loro il dialogo era impossibile – ricorda – abbiamo provato a spiegargli che non siamo nemmeno una Ong» e che gli im-

S

migrati che arrivano via mare «sono lo 0,3%. Ma non c’è stato verso». Da Forza Nuova, invece, continuavano a ripetere che «poiché gli stra- nieri occupano il nostro Paese – prosegue nel racconto Di Giacomo – loro occupavano chi permette queste invasioni». Un migrante che entrava nell’ufficio, poi, si è sentito persino schernire con queste parole: «Bella la vita! Sei venuto a mangiare gratis in Italia». Definisce quindi «un atto mediatico» l’assalto, «aggres- sivo nelle parole e non nei fatti», conseguenza delle polemiche sulle Ong di questi giorni e di

«un’analisi poco approfondita sul tema dei mi- granti». Il portavoce dell’Oim non esclude nep- pure che questa azione violenta possa avere

conseguenze giudiziarie. «Penso si possa pro- cedere con una denuncia – dice – anche per- ché quest’area non è solo proprietà privata, ma anche extraterritoriale».

Certo è che «colpire in modo vandalico un’or- ganizzazione delle Nazioni Unite impegnata nel campo della migrazione – è l’opinione del direttore dell’Ufficio di coordinamento per il Mediterraneo, Federico Soda – non aiuterà ad affermare le posizioni xenofobe dei manife- stanti». E, pur non svolgendo attività di soc- corso nel Mediterraneo come le Ong, ci tiene a ribadire «l’importanza e la necessità di sal- vare vite», condannando «con fermezza le accuse rivolte a tutti coloro che si impegnano nelle operazioni in mare». Ep- pure Forza Nuova è intenzio- nata a non fermarsi qui. A so- stenerlo è Alessio Costantini, il responsabile romano di Fn, che considera l’assalto all’Oim

«solo un primo avvertimen- to», perché «non lasceremo che quanto denunciato dal procuratore di Catania Zuc- caro venga insabbiato».

La politica, ma non tutta, con- danna l’atto violento ed espri- mere solidarietà all’Ufficio di coordinamento di Roma. «C’è chi pensa che si possa semi- nare odio sulla pelle dei mi- granti», esordisce il vicepresi- dente della Commissione sul sistema d’acco- glienza Edoardo Patriarca (Pd). «A questo di- ciamo no e faremo di tutto per prevenire e- ventuali altre azioni di intolleranza», la pro- messa. A prendere le distanze è anche il Movi- mento 5 Stelle, con i capigruppo di Camera e Senato, Roberto Fico e Carlo Martelli, che sot- tolineano come «questo tipo di azioni squa- driste e xenofobe non ha nulla a che fare con la democrazia». Secondo Sinistra italiana, poi, il «raid fascista» è il segno di come «i semi del- l’intolleranza, del razzismo e della xenofobia stanno dando i primi frutti». Silenzio, invece, dai partiti del centrodestra.

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Il raid

Per gli estremisti di destra è «il primo avvertimento».

L’ente: «Non siamo una ong, ma salvare vite in mare è un dovere morale»

Solidarietà da Pd, M5S e Si Silenzio dal centrodestra

ROMALo striscione appeso davanti alla sede dell’Oim da Forza nuova

I concitati momenti dello sbarco di un gruppo di migranti

Cooperazione. Salta il Comitato

I timori delle organizzazioni

MATTEOMARCELLI ROMA

a preoccupazione delle Ong per la mancata riunione del Comita- to congiunto per la cooperazio- ne internazionale (Cics) rientra dopo poche ore (grazie alle tempestive rassi- curazioni del ministero degli Esteri), ma contribuisce ad agitare un mondo già scosso da attacchi, ipotesi, fake news. Il Comitato congiunto, istituito dalla leg- ge 125 del 2014, avrebbe dovuto riunir- si mercoledì e deliberare sull’approva- zione dei bandi 2017, propedeutici al- l’assegnazione dei fondi per le organiz- zazioni non governative. La riunione però è slittata a data da destinarsi. «Al- l’approvazione del comitato sono lega- ti i futuri 40 milioni destinati alle orga- nizzazioni e il rischio che avevamo pa- ventato è che non venissero assegnati entro l’anno - spiega Attilio Ascani, di- rettore generale della federazione degli organismi cristiani servizio internazio- nale volontario (Focsiv) -. Questo non significa che poi vengano persi, ma lo stop è arrivato in un momento molto delicato per la cooperazione». L’appro- vazione del bando resta però cruciale e ad essa è legato «l’intero meccanismo della cooperazione - continua Ascani -.

Senza contare che i 40 milioni, pur es- sendo il doppio della cifra stanziata lo scorso anno e anche se rappresentano un trend positivo di crescita, sono co- munque pochi meno rispetto alla va- stità dei bisogni e se vogliamo incidere anche sulle cause dei fenomeni migra- tori di cui tanto si parla in questi giorni».

La realtà, però, è che il ritardo, come spiegato dal viceministro degli Esteri e

L

la Cooperazione, Mario Giro, «è sempli- cemente legato a motivi di agenda e a impegni che riguardano le missioni in- ternazionali. La riunione è già stata ri- programmata per il 19 maggio e non so- no previste modifiche ai contenuti». Il Comitato congiunto è il cuore della coo-

perazione italiana al quale spetta l’ap- provazione dei programmi di coopera- zione. La stessa Agenzia per la coopera- zione, anch’essa creata con la recente riforma, è sotto il controllo del Comita- to. La capacità del direttore dell’Agenzia per lo stanziamento di fondi arriva sol- tanto a progetti di 2 milioni di euro e le iniziative che hanno un budget supe- riore devono essere approvate dal Cics.

A comporre l’organo sono tre persone:

il direttore generale per la Cooperazio- ne allo sviluppo, il direttore dell’Agenzia e il ministro degli Esteri o, in alternati- va, il vice ministro. Una responsabilità notevole nella quale risiede il motivo della preoccupazione di alcune orga- nizzazioni.

Ad aggiungere pensieri all’Agenzia e al- la Farnesina, però, ieri è arrivata anche la richiesta avanzata dalle Regioni per una maggiore partecipazione all’orga- nizzazione dei bandi. «Non siamo d’ac- cordo sulle modalità con cui vengono affidati questi bandi - ha chiarito ieri Fi- lippo Spanu, assessore degli Affari ge- nerali della Sardegna e coordinatore del- la Cooperazione internazionale per la Conferenza delle Regioni -. Le Regioni devono essere coinvolte nella fase di go- vernance dei bandi e delle loro caratte- ristiche, non inserite tra gli enti locali che possono aggiudicarsi questi bandi».

Per questo, ha osservato, «la commis- sione ha chiesto un confronto con il mi- nistero affinché d’ora in poi la gover- nance sia cambiata». Una richiesta che implica la modifica di una riforma en- trata in vigore soltanto di recente e sul- la quale il ministero non si è ancora pro- nunciato.

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Il sottosegretario Giro rassicura le associazioni:

riunione il 19 maggio senza modifiche ai contenuti.

Ascani (Focsiv): «Questo stop arriva in un momento

molto delicato per noi»

Oim, Forza Nuova attacca la sede di Roma

Occupata con striscioni anti-ong e fumogeni. La politica condanna, ma non tutta

Attilio Ascani, direttore Focsiv

Riferimenti

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