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2021_07_02_C5_Rel Inva Idraulica (6881 KB)

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via Ferrovia, 28 c\o Villa Liccer 31020 San Fior (TV) - Italia t. 0438.1710037 - f. 0438.1710109 [email protected] - www.d-recta.it

GRUPPO DI PROGETTAZIONE

d-recta srl PROGETTO ARCHITETTONICO

STUDIO IMPATTO AMBIENTALE

arch. Dino De Zan arch. Marco Pagani pian. terr. Marco Carretta

PROGETTO OPERE DI URBANIZZAZIONE

arch. Sandro Burigana

PROGETTO IMPIANTI

per. ind. Liviano De Zolt - studioDeZolt

COMMITTENTE

F.lli Lando s.p.a.

via degli Scrovegni, 1 35131 Padova

00 21/06/2021 Prima emissione

rev data descrizione

Comune di

COMMESSA

OGGETTO VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A V.I.A.

Progetto di inserimento grande struttura di vendita in riferimento a P.U.A. denominato "Iperlando"

DR20120030

SUSEGANA

GRUPPO INTERDISCIPLINARE COMPETENZE SPECIALISTICHE

VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO

VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE (V.Inc.A.)

dott. chim. Stefano Donadello - d-recta srl pian. terr. Silvia Ballestini - d-recta srl

STUDIO DI IMPATTO SULLA VIABILITÀ

dott. Paolo Galbiati - mob-up srl

STUDIO DI COMPATIBILITÀ IDRAULICA

ing. Marco Paissan - Climosfera srl

VALUTAZIONE IMPATTI SU ATMOSFERA

dott. Paolo Galbiati - mob-up srl

STUDIO INDAGINE GEOLOGICA

geol. Celeste Granziera ing. Luca del Furia

codice scala

ELABORATO

EMISSIONE

DR20120030UAD00VCI00

C5

STATO DI PROGETTO

Relazione di invarianza idraulica

--

(2)
(3)

Indice generale

1 INTRODUZIONE...1

2 INQUADRAMENTO DEL SITO OGGETTO DI INTERVENTO...2

2.1 Ubicazione ...2

2.2 Rischio idraulico PAT Susegana...2

2.3 Descrizione del sito e della rete drenante esistente...3

2.4 Classificazione intervento ai fini dell'invarianza idraulica...4

3 ANALISI PLUVIOMETRICA...5

3.1 Analisi pluviometrica Conegliano a due parametri...6

3.2 Tempo di corrivazione...6

4 ANALISI DELLE SUPERFICI IMPERMEABILIZZATE...7

5 CALCOLO VOLUME DI COMPENSAZIONE...8

5.1 Metodo delle sole piogge...8

5.2 Portata scaricata dal sistema attuale...8

5.3 Volume di invaso...9

6 SOLUZIONI PROGETTUALI ADOTTATE ...11

6.1 Acque di prima pioggia...11

6.2 Volumi di compensazione...11

6.2.1 Invasi a cielo aperto...12

6.2.2 Invaso scatolari in calcestruzzo...13

6.3 Dimensionamento bocca tarata...14

6.4 Manufatti scolmatori...15

6.5 Vasca di accumulo per irrigazione...15

6.6 Dimensionamento rete di drenaggio...15

7 TABELLA RIEPILOGATIVA ...17

8 CONCLUSIONI...19

9 LA NORMATIVA TECNICA DI RIFERIMENTO...21

(4)

1 INTRODUZIONE

La presente relazione analizza il tema dell'invarianza idraulica a seguito di una trasformazione dell'uso del suolo nell'area del Piano Urbanistico Attuativo “Iperlando” del Comune di Susegana.

Lo scopo dello studio è l’individuazione delle modificazioni all’assetto idrogeologico esistente conseguenti al progetto con l’obiettivo di definire le misure compensative e gli accorgimenti tecnici necessari ad evitare l’aggravio delle condizioni idrauliche dell’area.

L’intero ambito di intervento, da convenzione urbanistica, ha una superficie pari a 70.911 mq ed è suddiviso in tre sottobacini in funzione dei recapiti degli afflussi meteorici, così individuati:

• SB1: ambito di intervento su S.S. 13 e parte di via Barriera che scarica le acque meteoriche nella condotta di fognatura bianca lungo via Barriera e la S.S. 13;

• SB2: ambito di intervento tratto di via Barriera nord e intersezione tra via Barriera e via dei Colli che recapita le acque meteoriche al fosso di guardia a sud di via dei Colli;

• SB3: ambito di intervento “Iperlando” che recapita le acque meteoriche in due punti, uno sulla condotta comunale lungo la S.S. 13 e uno sulla condotta sempre in gestione al Comune che scorre dal punto più a nord dell'ambito verso sud-est, da Via dei Colli alla S.S. 13 Pontebbana. Le due condotte comunali confluiscono poi insieme, attraversano la S.S. 13 per immettersi in un fossato che le porta al torrente noto come Ruio di Susegana.

Il progetto prevede la realizzazione di una superficie coperta destinata ad area vendita pari a 16.780 mq, un'area adibita a parcheggio pari a circa 10.900 mq mentre la rimanente parte è dedicata alla viabilità veicolare e pedonale e ad aree verdi.

Attualmente l'area ospita un fabbricato in disuso con intorno un'area pavimentata adibita a parcheggio e passaggio e la rimanente parte è area verde.

La normativa vigente della Regione Veneto, secondo quanto riportato nel documento nella Dgr n. 2948 del 06 Ottobre 2009 e nell'Allegato A, mira al contenimento del potenziale incremento dei deflussi nella rete idrografica. Il volume di compensazione, da garantire per il rispetto del principio di invarianza idraulica, è stato calcolato imponendo una massima portata ammissibile allo scarico e accumulando, per un tempo di ritorno di 50 anni, il volume meteorico in eccesso.

Il presente elaborato, valuta la trasformazione dell'area dal punto di vista dell'aumento di impermeabilizzazione del sottoambito SB3 volto a verificare la variazione della situazione idrologica ed idraulica e definire il volume di compensazione. Gli ambiti SB1 ed SB2 sono già stati valutati da relazione “A02 Relazione idraulica” datata 06.12.2019 a cura dello studio Mobup.

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climosfera2021-19 - STUDIO DI COMPATIBILITA' IDRAULICA CAP. Introduzione

(5)

2 INQUADRAMENTO DEL SITO OGGETTO DI INTERVENTO

2.1 Ubicazione

L’area di intervento è ubicata nel Comune di Susegana a nord del territorio comunale racchiusa a nord da Via dei Colli, a sud dalla strada statale “Pontebbana” (S.S. 13) e ad ovest da Via Barriera. Attualmente nell'area è presente un fabbricato che ospitava l'ex concessionaria Brinobet e la restante parte è lasciata a verde (Figura 1).

L'area, nelle zone territoriali omogenee (ZTO) del P.R.G. del Comune di Susegana, è classificata come zona per insediamenti produttivi, all'interno di un perimetro definito “parchi commerciali”.

2.2 Rischio idraulico PAT Susegana

L'ambito oggetto di intervento fa parte di un bacino già oggetto di studio per la sicurezza idraulica. Come illustrato nella Figura 2 che riporta l'estratto del PAT di Susegana per quanto concerne il rischio idraulico, l'area a nord dell'ambito in oggetto risulta essere interessata da rischio idraulico dall'analisi idrologica.

L'area a nord dell'intervento vede un'ampia zona collinare e pedecollinare interessata da vigneti e superfici a verde che, durante piogge brevi ed intense di 15-20 minuti, fa defluire verso la prima fascia urbanizzata, un volume d'acqua importante causando allagamenti ed esondazioni.

L'ambito d'intervento, soprattutto nella parte nord di Via dei Colli è dunque soggetto a pericolosità idraulica per questo il presente studio idraulico risulta molto importante.

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climosfera2021-19 - STUDIO DI COMPATIBILITA' IDRAULICA CAP. Inquadramento del sito oggetto di intervento

Figura 1: Ortofoto con indicata l'area oggetto di intervento

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2.3 Descrizione del sito e della rete drenante esistente

Allo stato attuale il sottobacino SB3, comprendente il fabbricato dell'ex concessionaria e la pavimentazione pertinenziale, presenta un sistema di caditoie e una rete scolante che recapita le acque nella tubazione comunale con diametro 1200 mm che corre lungo la S.S. Pontebbana.

L'area verde esistente non ha recapito in quanto i fossi lungo Via dei Colli risultano ad una quota maggiore rispetto a quella della superficie a prato. Si ipotizza che il volume meteorico si infiltri nel sottosuolo.

In generale nell'area sono presenti due fossi di guardia lungo Via dei Colli, che confluiscono in un pozzettone nel punto a nord del lotto. Da questo punto il fossato è stato tombinato con una tubazione in calcestruzzo con d. 1000 mm che corre lungo il confine nord-est dell'ambito, parallelamente ad un canale pluvirriguo del Consorzio di Bonifica Piave, fino alla pista ciclabile adiacente alla statale Pontebbana. In questo punto la tubazione ha una quota di scorrimento pari a -1,65 m rispetto al pavimento finito della pista ciclabile, -3,15 m dallo 0,00 di progetto. In questo punto confluisce anche la condotta comunale in calcestruzzo che corre lungo la S.S. 13 con diametro 1200 mm con una quota di scorrimento pari a circa -1,70 m rispetto alla pista ciclabile (- 3,20 m dalla pista ciclabile). Dal pozzetto di confluenza, una condotta attraversa la strada statale per far defluire le acque nel fossato a sud, il quale, dopo circa 1 km, recapita nel torrente Ruio di Susegana. Le quote a monte del pozzetto di confluenza sono state stimate imponendo una pendenza dello 0,3%: esse devono essere verificate nelle fasi successive.

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climosfera2021-19 - STUDIO DI COMPATIBILITA' IDRAULICA CAP. Inquadramento del sito oggetto di intervento

Figura 2: Estratto Carta Rischio Idraulico PAT Susegana con individuazione ambito di intervento

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2.4 Classificazione intervento ai fini dell'invarianza idraulica

L'Allegato A alla DgrV n. 2948 del 2009 introduce una classificazione degli interventi di trasformazione delle superfici (Figura 3). L'intervento in esame rientra nella classe di intervento definita “significativa impermeabilizzazione potenziale” poiché la superficie è compresa tra 1 e 10 ettari. Per questa classe devono essere “dimensionati i tiranti idrici ammessi nell'invaso e le luci di scarico in modo da garantire la conservazione della portata massima defluente dall'area in trasformazione ai valori precedenti l'impermeabilizzazione”.

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climosfera2021-19 - STUDIO DI COMPATIBILITA' IDRAULICA CAP.

Figura 3: Classificazione intervento secondo Allegato A Dgr n. 2948/2009

(8)

3 ANALISI PLUVIOMETRICA

L'elaborazione delle portate di piena è stata fatta partendo dalle curve di possibilità climatica indicate dal Consorzio di Bonifica Piave. Il modello utilizzato è scala invariante (fattore di scala costante ovvero non funzione del tempo di ritorno dell'evento) ed è basato sulla distribuzione GEV (Generalized Extreme Value). La curva segnalatrice utilizzata, che mette in relazione:

il tempo di pioggia (t);

l'altezza d'acqua piovuta (h);

tre parametri, a [mm min-c], b [min], c [-]) è espressa dalla seguente formula:

h= a∗t (t+b)

c

Le curve sono valide per precipitazioni da 5 minuti a 24 ore e variano a seconda del tempo di ritorno scelto.

Il territorio della provincia di Treviso è stato suddiviso in tre diverse sottozone omogenee, ognuna con la propria curva segnalatrice di pioggia. Il Comune di Susegana rientra nella sottozona omogenea 1, in azzurro (Figura 4). La curva a tre parametri di possibilità pluviometrica per tempo di ritorno pari a 50 anni per l'ambito di intervento è la seguente:

h= 31,7∗t

(t+10,9)

0,785 5/22

climosfera2021-19 - STUDIO DI COMPATIBILITA' IDRAULICA CAP. Analisi pluviometrica

Figura 4: Sottozone omogenee per parametri curva possibilità climatica con individuazione Comune di interesse

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3.1 Analisi pluviometrica Conegliano a due parametri

Per il calcolo del tempo di corrivazione esposto nel paragrafo seguente sono necessari anche i parametri della curva di possibilità pluviometrica a due parametri. Nel sito dell'ARPAV sono stati ricavati i parametri a e n della distribuzione di Gumbel per piogge brevi ed intense. Nella Figura 5 sono riportate le curve per vari tempi di ritorno.

La curva per tempo di ritorno pari a 50 anni risulta essere:

h=a t

n

=79,555∗t

0,595

3.2 Tempo di corrivazione

Il tempo di corrivazione del bacino è stato calcolato con la formula del Civil Engineerimg Department dell’Università del Maryland, tc in secondi:

tc=26,3∗ ( L / K

s

)

0,6

3600

(1−n)∗0,4

∗a

0,4

∗i

0,3

1/(0,6+0,4n )

Dove:

L [m] = lunghezza della superficie scolante = 400;

Ks [m1/3/s] = coefficiente di scabrezza = 80;

i = pendenza media della superficie scolante = 0,2%;

a e n coefficienti della curva di possibilità climatica del paragrafo precedente.

Il tempo di corrivazione che ne risulta è pari a circa 16 minuti ai quali vengono aggiunti 4 minuti per tenere conto del tempo di accesso alla rete. Il tempo di corrivazione del bacino è quindi pari a 20 minuti.

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climosfera2021-19 - STUDIO DI COMPATIBILITA' IDRAULICA CAP. Analisi pluviometrica

Figura 5: Curva possibilità climatica a due parametri stazione di Conegliano - Fonte: ARPAV

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4 ANALISI DELLE SUPERFICI IMPERMEABILIZZATE

L'area del sottobacino SB3 in esame è pari a circa 5,9 ha e prevede la realizzazione di un supermercato, di un parcheggio con stalli drenanti, di una zona carico e scarico merci, di aree di manovra e viabilità, zone pedonali e superfici a verde.

La stessa area, allo stato attuale, ospita un fabbricato, sede di un'ex concessionaria e una zona pavimentata adibita a parcheggio e passaggi pertinenziali.

I coefficienti di deflusso per le varie tipologie di superficie sono assunti, come da Dgr n.

2948/2009 pari a:

per le aree agricole 0,1;

per le superfici permeabili (aree verdi) 0,2;

per superfici semi-permeabili (parcheggi drenanti) 0,6;

per le superfici impermeabili (tetti, piazzali asfaltati..) 0,9.

Nella tabella 1 sottostante sono riportate le aree della situazione attuale e del post-intervento con i relativi coefficienti di deflusso. Il coefficiente medio ponderale dell'ambito di intervento è calcolato come segue:

φ

medio

= ∑ φ S

i

∗S

i

tot

Dalla tabella si evince come attualmente la superficie sia circa per la metà impermeabile e per la restante metà permeabile. A seguito dell'intervento circa il 70% dell'area diventa superficie atta alla formazione di runoff a fronte del 30% che rimane permeabile. L'intervento prevede di impermeabilizzare una superficie pari a 42.942 mq, incrementando la superficie che crea deflusso superficiale di 12.355 mq, cioè 1,2 ettari.

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climosfera2021-19 - STUDIO DI COMPATIBILITA' IDRAULICA CAP. Analisi delle Superfici impermeabilizzate

Tabella 1: Superfici e permeabilità - stato di fatto e progetto

STATO DI FATTO STATO DI PROGETTO

Area [mq] φ Area [mq] φ

Area verde 33.055 0,2 10.744 0,2

Parcheggi drenanti 0 0,6 10.874 0,6

Copertura 9.242 0,9 16.780 0,9

Viabilità 0 0,9 13.233 0,9

Zona carico/scarico 0 0,9 5.200 0,9

Percorsi/marciapiedi 17.398 0,9 2.864 0,9

TOTALE 59'695 0,51 59'695 0,72

S formazione runoff [mq] 30.587 42.942

(11)

In allegato alla presente relazione tavola di confronto delle aree tra lo stato di fatto e lo stato di progetto.

5 CALCOLO VOLUME DI COMPENSAZIONE

Si è proceduto al dimensionamento del volume di laminazione per compensare l’impermeabilizzazione legata all’intervento di progetto. L’obbiettivo dell’invarianza idraulica è quello di mantenere costante la portata in uscita dal bacino scolante, anche a seguito di un intervento di impermeabilizzazione. Il ruolo principale delle vasche di laminazione è quello di fungere da volano idraulico immagazzinando una parte delle acque di piena smaltite da una rete a monte e restituendole a valle una volta passato il colmo dell’onda di piena.

5.1 Metodo delle sole piogge

Tale modello si basa sul confronto tra la curva cumulata delle portate entranti e quella delle portate uscenti, ipotizzando che sia trascurabile l’effetto della trasformazione afflussi-deflussi operata dal bacino e dalla rete drenante.

La legge che sta alla base di questo ragionamento è la regola di riempimento dei serbatoi:

∂V

t =Q

E

−Q

U

Dove QU è la massima portata scaricabile dal sistema. In termini di volume l’equazione si traduce come segue:

V

INVASO

=V

E

−V

U

=S∗φ∗h−Q

max

∗t

dove Qmax è la portata massima ammissibile allo scarico calcolata come il massimo coefficiente udometrico scaricabile moltiplicato per la superficie atta alla formazione di runoff.

5.2 Portata scaricata dal sistema attuale

Attualmente l'area, per la metà pavimentata, ha un sistema di caditoie e una rete di tubazioni che scarica nella condotta d. 1200 mm che scorre lungo la S.S. Pontebbana. La portata di picco, calcolata con il metodo cinematico è di seguito esposta.

Per la valutazione delle portate, assegnata la precipitazione, si è utilizzato il metodo razionale o cinematico (del ritardo di corrivazione). L’espressione classica della portata, che dalla superficie scolante viene immessa nella rete di drenaggio, secondo il modello cinematico è rappresentata dalla relazione seguente e dalla Figura 6.

Q

piccoANTE

=ϕ∗S∗J =0,51∗59.695∗128,7∗10

−3

=3.936,68[mc/ h]

Dove:

ɸ è il coefficiente di deflusso dell’area [-];

S è la superficie del bacino scolante [m2];

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climosfera2021-19 - STUDIO DI COMPATIBILITA' IDRAULICA CAP. Calcolo volume di compensazione

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J è l’intensità di pioggia J=h/t [m3/h], calcolata con il tempo di corrivazione di 20 minuti e l'altezza di pioggia data dalla curva di possibilità pluviometrica a tre parametri descritta nel Paragrafo 3 .

Figura 6: Rappresentazione grafica metodo cinematico

La portata di picco nella situazione ante operam è circa pari a 3.937 [mc/h] che equivale ad un coefficiente udometrico di 183 [l/s ha] molto maggiore rispetto ai coefficienti udometrici posti allo scarico da normativa vigente.

Visto che, l'area di intervento fa parte di un bacino che è stato oggetto di esondazioni durante precipitazioni brevi ed intense e che la rete esistente viene totalmente variata nella situazione di progetto, si è deciso, a favore di sicurezza, di imporre un coefficiente udometrico allo scarico pari a 20 [l/s ha]. Si ritiene essere un coefficiente ragionevole, superiore ai 10 [l/s ha] di solito utilizzato ma di gran lunga inferiore all'attuale apporto meteorico proveniente dall'area esistente.

5.3 Volume di invaso

Il Consorzio di Bonifica Piave ha, in analogia a quanto previsto dal Dgr n. 2948/2009 della Regione Veneto, integrato i parametri di calcolo. In particolare ha imposto che i volumi di invaso specifici per la compensazione idraulica, relativi alla sola superficie impermeabilizzata, non siano inferiori a 700 mc/ha per le aree industriali.

In questo caso il minimo volume di invaso risulta essere pari a 3010 mc.

V

MIN

=700 [ mc

ha ]∗4,3[ha ]=3010[mc]

Il volume di invaso calcolato invece con il metodo delle Sole Piogge (Figura 7) per un tempo di ritorno pari a 50 anni con un coefficiente udometrico allo scarico pari a 20 [l/s ha] risulta essere pari a 3.050 mc. Il volume così ottenuto è maggiore del volume minimo richiesto dal Consorzio di Bonifica.

V

INVASO

=3050[mc]

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climosfera2021-19 - STUDIO DI COMPATIBILITA' IDRAULICA CAP. Calcolo volume di compensazione

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Nella Figura 7 è illustrato graficamente il risultato del calcolo del volume di invaso con il Metodo delle Sole Piogge. Il grafico mostra l'andamento nel tempo in ore del volume in mc.

La linea blu indica l'apporto in entrata al bacino, la funzione in arancione è il volume in uscita dal bacino mentre la curva gialla indica la differenza tra le due curve precedenti. La massima differenza tra la curva in entrata e quella in uscita dal bacino è il valore del volume da accumulare. In questo caso la massima differenza è pari a 3.050 mc che si registra in corrispondenza di un tempo pari a 3,40 ore.

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climosfera2021-19 - STUDIO DI COMPATIBILITA' IDRAULICA CAP. Calcolo volume di compensazione

Figura 7: Risultato grafico Metodo delle Sole Piogge - Tr=50yr - u=20 [l/sha]

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6 SOLUZIONI PROGETTUALI ADOTTATE

6.1 Acque di prima pioggia

Ai sensi delle NTA del Piano di Tutela delle Acque della Regione Veneto, le acque del parcheggio e dei piazzali ricadono nell'Art. 39, comma 3, lettera d in quanto sia i parcheggi che la viabilità hanno un'estensione superiore a 5.000 mq. Le acque di prima pioggia devono quindi essere sedimentate e trattate per togliere gli eventuali idrocarburi presenti.

Il dimensionamento dei manufatti di trattamento è stato fatto tenendo conto di trattenere i primi 5 mm di pioggia distribuiti su tutta la superficie di parcheggio e zona di manovra che cadono nei primi 15 minuti dell'evento meteorico, equivalenti a un'intensità di precipitazione pari a 20 mm/h.

Sono state dimensionate tre vasche di prima pioggia da 44 mc ognuna, per un totale di 132 mc cioè l'intero stoccaggio della portata da trattare. Come da Art. 39, comma 4 delle NTA del Veneto, il rilascio dei volumi di prima pioggia deve essere eseguito entro le 48 ore successive all'ultimo evento piovoso in modo tale da avere i manufatti vuoti all'inizio di un altro possibile evento di pioggia.

Si è considerato a tal proposito di svuotare le vasche in un intervallo di 10 ore con due pompe, una di riserva all'altra con una portata pari a:

Q

pompe

= 132

10 =13,2 mc h = 3,6 l

s

A valle delle vasche è stato posto un disoleatore con filtro a coalescenza conforme alla UNI EN 858 e marcatura CE (si veda scheda tecnica allegata) capace di trattare 6 l/s. Anche le due pompe di rilancio all'interno della vasca di prima pioggia vengono poste da 6 l/s, così da scaricare l'intera portata in 6,1 ore.

Le vasche di prima pioggia accumulano i primi 5 mm di pioggia caduta nei piazzali e nei parcheggi e il loro volume viene tolto dai 3.050 mc richiesti per il principio di invarianza idraulica.

6.2 Volumi di compensazione

Il volume di invaso risultante dai calcoli sopra descritti sarà individuato con diverse tipologie di accumulo. Come descritto nel paragrafo precedente, 132 mc vengono stoccati nelle vasche di prima pioggia. I rimanenti 2.918 mc vengono ricavati mediante invasi a cielo aperto come depressioni del terreno, tramite scatolari in calcestruzzo e alcune tubazioni della rete di scarico.

La rete di scolo dei piazzali e delle coperture è divisa in due zone in base al punto di recapito così come le tipologie dei volumi di compensazione sono diversi. Per maggiore chiarezza sulla divisione delle aree si veda la tavola allegata alla presente relazione. Il sottobacino SB3 è diviso in due zone: una di colore blu che scarica nella tubazione d. 1200 mm lungo S.S. Pontebbana previo invaso a cielo aperto e una verde che, a valle degli scatolari, drena sulla tubazione comunale d.

1000 mm che scorre all'interno dell'ambito .

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climosfera2021-19 - STUDIO DI COMPATIBILITA' IDRAULICA CAP. Soluzioni progettuali adottate

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6.2.1 Invasi a cielo aperto

La prima zona comprende lo scarico dei parcheggi e delle aree di manovra della parte sud- ovest e di metà della copertura del supermercato (rivolto verso gli stessi parcheggi). La portata di seconda pioggia proveniente da questo bacino viene convogliata in invasi a cielo aperto ricavati come depressioni nel terreno dell'area verde. Il volume necessario per quest'area è pari a 1.590 mc.

Gli invasi avranno una quota del fondo che varia da -1,65 m a -1,70 m e avranno lo scaico verso la condotta presente lungo la Pontebbana con opportuna bocca tarata. Il massimo livello di invaso nelle depressioni è -0,80 m dallo zero di progetto. In questo modo vengono riempiti, contestualmente, sia gli invasi a cielo aperto, sia la tubazioni a monte fino ad una quota di -0,80 m, 30 cm più in basso della minima quota del piazzale (-0,50 m). Il massimo volume di invaso è dettato dalla bocca tarata, con la cima della soglia sfiorante posta a -0,80 m. Essa è a monte della confluenza con la tubazione comunale che scorre parallelamente alla strada statale Pontebbana.

Gli invasi sono collegati tra loro tramite tubazioni in calcestruzzo con diametro 800 mm ed hanno una scarpata inclinata di 45°. Nella Figura 8 è illustrata la sezione della bocca tarata a valle degli invasi a cielo aperto.

La tabella 2 illustra l'area, l'altezza di invaso e il volume degli accumuli realizzati come depressioni nel terreno, raggiungendo un volume totale di 1.433 mc.

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climosfera2021-19 - STUDIO DI COMPATIBILITA' IDRAULICA CAP. Soluzioni progettuali adottate

Figura 8: Dettaglio bocca tarata a valle dell'invaso a cielo aperto

Tabella 2: Volumi invaso cielo aperto INVASI A CIELO APERTO

AREA [mq] H invaso [m] Vinvaso [mc]

421 0,8 367

260 0,8 229

242 0,9 242

123 0,9 135

184 0,9 192

258 0,9 268

TOTALE INVASO [mc] 1.433

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Nella tabella 3 invece sono riportati gli invasi delle tubazioni di quest'area:

Le tubazioni con un riempimento del 90% riescono ad accumulare 159 mc per cui il totale invaso della zona è 1.592 mc maggiore di 1.590 mc necessari.

6.2.2 Invaso scatolari in calcestruzzo

La seconda area comprende l'altra metà di copertura, il piazzale dello scarico delle merci e il restante parcheggio ad est. Lo scarico per mezzo di bocca tarata avviene nella condotta comunale in cls d.1000 mm che scorre da nord a sud-est lungo il confine del lotto.

In questa superficie non ci sono zone a verde perciò si è deciso di invasare con un manufatto scatolare in calcestruzzo delle dimensioni di 2,50x H 1,00 m. Il volume rimanente da invasare in quest'area è:

V

rimanente

=3050−132−1592=1328[mc]

Lo scatolare di altezza 1,00 m, riempito al 90%, per una lunghezza di 591 m, riesce ad accumulare un volume pari a 1.330 mc. La massima quota di invaso, imposta dalla bocca tarata è pari a -1,60 m, quota della cima della soglia sfiorante.

Nella Figura 9 è illustrata la sezione della bocca tarata a valle degli scatolari in calcestruzzo.

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climosfera2021-19 - STUDIO DI COMPATIBILITA' IDRAULICA CAP. Soluzioni progettuali adottate

Tabella 3: Volumi invaso tubazioni TUBAZIONI RIEMPIMENTO 90%

D [m] L [m] A [mq] V invaso [mc]

0,800 151 0,48 72

0,600 138 0,27 37

0,600 30 0,27 8

0,500 31 0,19 6

0,500 96 0,19 18

0,400 42 0,12 5

0,400 68 0,12 8

0,315 69 0,07 5

TOTALE INVASO [mc] 159

(17)

6.3 Dimensionamento bocca tarata

In corrispondenza dei due recapiti è previsto un manufatto regolatore di portata provvisto di setto sfiorante di altezza tale da favorire il riempimento dell'accumulo a monte. Il manufatto contiene, sul fondo, un foro che funge da bocca tarata. Secondo le indicazioni del Consorzio di Bonifica Piave il diametro minimo del foro deve essere pari a 100 mm per non creare problemi di ostruzione.

La portata massima scaricabile dall'ambito di intervento, considerando un coefficiente udometrico di 20 [l/s ha] e una superficie impermeabile totale che crea deflusso superficiale pari a 42.942 mq, circa 4,3 ha, la massima portata in uscita risulta pari a:

Q

max

=u [ l

s ha ]∗S

imp

[ha]=20 [ l

s ha ]∗4,3[ha ]=86[ l s ]

Il dimensionamento della bocca tarata si basa sul deflusso a luce sottobattente. Utilizzando la formula con luce a spigolo vivo e tubo esterno si ottiene:

Q

sottobattente

=μ∗A∗ √ 2 g h

dove:

μ è il coefficiente di contrazione a cui è attribuito un valore di 0,61;

A è l'area utile della tubazione in uscita [m2];

h è il carico tra il baricentro del tubo in uscita e il massimo livello di invaso;

g è l'accelerazione di gravità pari a 9,81 [m/s2].

Gli allacci alla rete esterna tramite bocca tarata saranno due:

1. uno in uscita dagli invasi a cielo aperto che invasano circa il 52% del volume di invaso e scaricano quindi una portata pari a 45 l/s. La massima altezza di invaso è pari a 0,90 m, considerando un foro di 150 mm si ottiene una portata in uscita pari a:

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climosfera2021-19 - STUDIO DI COMPATIBILITA' IDRAULICA CAP. Soluzioni progettuali adottate

Figura 9: Dettaglio bocca tarata a valle dell'invaso con scatolare

(18)

Q

sottobattente

=μ∗A∗ √ 2 g h=0,61∗0,018∗2 g 0,90=45,3 [l / s]

2. uno in uscita dagli scatolari, nel quale viene anche convogliata la portata in uscita dal trattamento della prima pioggia che invasano il restante 48% dell'accumulo richiesto. La portata che viene rilasciata è la rimanente, pari a 41 l/s. In questo caso il carico sopra la bocca tarata è pari a 1 m, considerando un foro di laminazione di 140 mm si ottiene la portata massima scaricabile di questa zona:

Q

sottobattente

=μ∗A∗ √ 2 g h=0,61∗0,015∗2 g 1,00=41,5[l / s]

Nel caso in cui la bocca tarata si ostruisca o ci sia un evento meteorico con tempo di ritorno maggiore di 50 anni, il massimo livello di invaso viene superato e la portata sfiora al di sopra della soglia: per questo motivo a valle di entrambi i manufatti regolatori si è deciso di posizionare una tubazione con d. 200 mm.

6.4 Manufatti scolmatori

In entrambe le zone la portata di prima pioggia e di seconda pioggia viene divisa grazie a dei manufatti scolmatori. Essi sono in grado, in base alle diverse quote a cui sono poste le tubazioni in entrata ed in uscita, di regolare la portata garantendo di scaricare la portata da disoleare verso i manufatti di trattamento e far sfiorare l'eccesso negli invasi, siano essi a cielo aperto o scatolari in calcestruzzo. Gli scolmatori sono pozzetti in calcestruzzo da 800x800 mm.

6.5 Vasca di accumulo per irrigazione

È stata dimensionata una vasca di accumulo e riutilizzo delle acque piovane da 50 m3 provenienti da una parte di copertura del fabbricato. L'acqua accumulata può essere utilizzata per un eventuale impianto di irrigazione delle nuove aree verdi o per la pulizia delle pertinenze.

La maggior parte delle aree verdi è dedicata ad invaso perciò la vasca è stata dimensionata per l'irrigazione di circa 2.000 mq per 5 giorni con un fabbisogno idrico di 5 [l/mq gg].

La vasca monoblocco prefabbricata è in calcestruzzo armato vibrato classe di resistenza C50/60 con dimensioni (lxbxh): 2,50x10,20x H 2,67 m.

6.6 Dimensionamento rete di drenaggio

Per la raccolta delle acque meteoriche scolanti è stata progettata una rete di scarico comprendente caditoie, tubazioni, pozzetti scolmatori, di raccordo e di ispezione in calcestruzzo.

Le tubazioni sono realizzate in PVC rigido secondo norma UNI EN 1401 serie SN 8 – SDR 34 per tubazioni interrate fino ad un diametro pari a 315 mm. Per diametri superiori è stato scelto di utilizzare tubazioni circolari prefabbricate in calcestruzzo, con giunto a bicchiere, conformi alla norma UNI EN 681/1.

Le caditoie sono state posizionate circa ogni 15 metri nelle zona dedicata a parcheggio.

Le tubazioni, che convogliano l'acqua dalle caditoie alle tubazioni o ai manufatti, sono state dimensionate con il metodo cinematico a partire dalla curva di possibilità climatica descritta al paragrafo 3 . La portata è calcolata secondo il metodo cinematico, come segue:

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Q= ϕ h S t

dove ф è il coefficiente di deflusso medio della zona considerata, h l'altezza di pioggia in m, S la superficie in m2 e t il tempo di corrivazione in secondi.

Una volta calcolata la portata, si procede con il dimensionamento della tubazione, imponendo un diametro d e verificando, con la nota formula di moto uniforme di Gauckler-Strickler, la portata che esso riesce ad evacuare con un grado di riempimento della tubazione pari a 0,80.

Q= K

s

A R

(2/ 3)H

i

dove:

Ks è il coefficiente di scabrezza del materiale, 90 [m1/3/s] per il CLS e 80 [m1/3/s] per il PVC;

A l'area della tubazione, funzione del diametro [m2] ;

RH è il raggio idraulico [m] ;

i la pendenza della tubazione pari allo 0,1%.

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7 TABELLA RIEPILOGATIVA

Tabella riassuntiva di compatibilità idraulica

Descrizione della trasformazione oggetto dello studio di compatibilità idraulica Nome della trasformazione e sua descrizione Piano Urbanistico Attuativo di iniziativa

congiunta pubblica e privata “Iperlando”. La seguente relazione tratta il sottobacino SB3 comprendente il supermercato e le sue pertinenze

Località, Comune, Provincia S.S. 13 Pontebbana, Comune di Susegana, Treviso

Tipologia della trasformazione Intervento di costruzione di un nuovo parco commerciale con fabbricato, aree a verde, aree a parcheggio e viabilità

Presenza di altri pareri precedenti

relativamente all'invarianza idraulica sulla proposta trasformazione

Si, parere del 03/05/2012 della Giunta Comunale “Approvazione piano urbanistico attuativo “Iperlando”

Descrizione delle caratteristiche dei luoghi

Bacino idrografico di riferimento Bacino Meschio-Monticano

Sistema di drenaggio esistente Il fabbricato esistente ha una rete di caditoie e tubazioni che scaricano senza laminazione nella condotta comunale in cls d. 1200 mm che scorre lungo la S.S. Pontebbana

Sistema di drenaggio di valle La rete a valle vede la tubazione 1200 mm lungo la S.S. Pontebbana che si unisce nei pressi della pista ciclabile con una tubazione d. 1000 mm proveniente dal lato nord dell'ambito di intervento. Le due tubazioni unite attraversano la Pontebbana verso un fossato che confluisce poi nel torrente Ruio di Susegana

Ente gestore Comune di Susegana

Valutazione delle caratteristiche dei luoghi ai fini della determinazione delle misure compensative

Coefficienti della curva di possibilità pluviometrica sottozona omogenea 1 (Tr=50 anni, ): a, b, c

a=31,7 [mm/min-c] b=10,9 [min]

c=0,785 [-]

Estensione della superficie di riferimento S espressa in ha

La superficie totale dell'ambito da convenzione urbanistica è 70.911 mq

Il sottoambito a cui è riferita l'invarianza idraulica di questa relazione è pari a 59.695 mq Quota altimetrica media della superficie S

(+ mslmm)

La quota media della superficie è 66 mslm

Valori coefficiente afflusso Ψmedio ANTE OPERAM (%)

φmedio= 51%

Valori coefficiente afflusso Ψmedio POST OPERAM (%)

φmedio= 72%

Livello di significatività della trasformazione ai sensi della DGRV 2948/2009

Significativa impermeabilizzazione potenziale

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Tabella riassuntiva di compatibilità idraulica Portata unitaria massima ammessa allo

scarico (l/s · ha) e portata totale massima ammessa allo scarico (m3/s) dal sistema di drenaggio ai fini del rispetto dell’invarianza idraulica

È stato eseguito un calcolo della portata di picco per un Tr=50 anni attualmente scaricata dal bacino e risulta essere pari a 3.937 [mc/h]

con un coefficiente udometrico pari a 183 [l/sha]. Vista la situazione idraulica della zona si è deciso di applicare un coefficiente

udometrico allo scarico di 20 [l/sha] con una portata massima scaricabile di 86 [l/s].

Descrizione delle misure compensative proposte Metodo idrologico-idraulico utilizzato per il

calcolo dei volumi compensativi

Modello delle Sole Piogge

Volume di invaso ottenuto con il metodo

idrologico-idraulico utilizzato (m3) Vinvaso= 3.050 m3

Dispositivi di compensazione Il volume d'invaso è garantito da invasi a cielo aperto per un volume di 1.592 mc, vasche di prima pioggia che accumulano 132 mc e scatolari in cls con un volume di invaso pari a 1328 mc

Portata massima allo scarico di progetto del sistema ed indicazione della tipologia del manufatto di scarico

QPROG MAX= 86 l/s

Per il rilascio della portata idraulica sono state poste due bocche tarate, una per ogni punto di scarico, per rilasciare la Qmax

Trattamento delle acque di scarico È prevista l'installazione di un disoleatore a valle delle vasche di prima pioggia con filtro a coalescenza composto da due vani, uno di sedimentazione e uno di disoleazione per il trattamento delle acque di prima pioggia ai sensi dell'Art. 39 delle NTA del PTA della Regione Veneto

Descrizione complessiva dell’intervento di mitigazione (opere di raccolta,

convogliamento, invaso, infiltrazione e scarico) a seguito della proposta

trasformazione con riferimento al piano di manutenzione delle opere

L'intervento in oggetto prevede la raccolta delle acque dei piazzali con delle caditoie collegate con tubazioni in PVC fino ad un diametro di 315 mm e tubazioni in cls per diametri superiori. Le acque di prima pioggia vengono stoccate e trattate con manufatto disoleatore prima di essere scaricate nelle condotte comunali. Le acque delle coperture vengono collettate tramite tubazioni pluviali e parte di queste viene raccolta per il riutilizzo nell'ambito irriguo e lavaggio pertinenze. Le acque di prima pioggia vengono accumulate e trattate , per poi essere accumulate. Le acque di seconda pioggia e le acque di copertura vengono invasate in diversi sistemi, rilasciando una portata massima di 86 l/s favorendo l'invaso di 3.050 mc. La regolazione in uscita dagli invasi viene garantita da una bocca tarata con soglia sfiorante e foro di laminazione sul fondo.

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8 CONCLUSIONI

La presente relazione sviluppa lo studio di invarianza idraulica nel sottoambito SB3 parte del Piano Urbanistico Attuativo “Iperlando” di Susegana.

Lo studio e la progettazione sono stati condotti in riferimento all'Allegato A della DgrV n.

2948/2009 recante disposizioni in merito alla Valutazione di compatibilità idraulica per la redazione di strumenti urbanistici e alle NTA del Piano di Tutela delle Acque della Regione Veneto.

L'intervento in oggetto risulta avere una significativa impermeabilizzazione potenziale per cui è risultato obbligatorio condurre uno studio di compatibilità idraulica con dimensionamento dei tiranti idrici ammessi e delle luci di scarico per far defluire solo la portata massima scaricabile.

Il calcolo idraulico è stato svolto con il metodo delle Sole Piogge per un tempo di ritorno pari a 50 anni, definendo il tipo di superficie in base ai coefficienti di deflusso ed utilizzando la curva di possibilità climatica a tre parametri della sottozona omogenea 1 definita dal Consorzio di Bonifica Piave.

Il coefficiente udometrico imposto allo scarico è stato ragionevolmente assunto pari a 20 [l/s*ha], ottenendo un invaso di progetto pari a 3.050 mc. Il coefficiente udometrico è superiore ai 10 [l/s*ha] da letteratura ma di gran lunga inferiore all'attuale apporto meteorico dell'area esistente pari a 183 [l/s*ha]. A tal proposito sono state fatte le seguenti considerazioni:

l'area di intervento è posta alle pendici di un bacino scolante collinare che, durante precipitazioni brevi ed intense, è stato oggetto di esondazioni e allagamenti delle proprietà presenti nell'area quindi la portata in uscita della situazione attuale risulta eccessiva per lo stato di progetto;

inoltre la rete di scolo esistente viene totalmente variata e rispetto alla situazione di progetto quindi non trattandosi di un ampliamento si è deciso di non porre come portata limite la massima in uscita allo stato di fatto;

ciò non di meno, l'area allo stato attuale non risulta essere totalmente agricola e con una portata di picco, per un tempo di ritorno pari a 50 anni, pari a 3.937 [mc/h]. Risulta altrettanto eccessivo quindi accumulare il volume risultante imponendo un coefficiente udometrico pari a 10 [l/s ha];

il Consorzio di Bonifica Piave ha imposto un volume minimo d'invaso pari a 700 [mc/ha]

per le aree industriali relativamente alla sola superficie impermeabilizzata. Il volume minimo risulta essere 3.030 mc, minore del volume accumulato a progetto.

La laminazione del picco di piena avviene con diverse tipologie di accumulo: una a cielo aperto creato da varie depressioni del terreno poste ad una quota di circa -1,70 m dallo 0,00 di progetto, in comunicazione tra loro tramite tubazioni; una parte viene invece laminata con degli scatolari in calcestruzzo ed infine la prima pioggia viene accumulata in tre vasche in parallelo e trattata poi

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con un disoleatore a filtri a coalescenza. Queste tre tipologie di accumulo unitamente vanno a compensare interamente il volume d'accumulo richiesto.

La soluzione progettuale prevede inoltre una vasca di accumulo di 50 mc per il riutilizzo dell'acqua piovana proveniente dalla copertura del fabbricato ad uso irriguo e/o di lavaggio delle pertinenze.

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9 LA NORMATIVA TECNICA DI RIFERIMENTO

Per lo studio, l'analisi e l'elaborazione delle proposte progettuali qui descritte, si è fatto riferimento al seguente parco normativo vigente:

Regione Veneto – Allegato A alla Dgr. n. 2948 del 06 ottobre 2009 – “Valutazione di compatibilità idraulica per la redazione di strumenti urbanistici” – Modalità operative e indicazioni tecniche;

Regione Veneto – Piano di Tutela delle Acque - Norme Tecniche di Attuazione – Allegato A3 alla Deliberazione del Consiglio Regionale n. 107 del 5/11/2009 e successive modifiche e integrazioni – Aggiornamento a Luglio 2018;

D.L. 3 aprile 2006 n.152 - "Norme in materia ambientale";

Legge 179 del 31 luglio 2002 - "Disposizioni in materia ambientale";

D.L. 18 agosto 2000 n.258 (rinvio al D.L. 11 maggio 1999 n.152) - "Disposizioni correttive e integrative del decreto legislativo 11 maggio 1999 n.152, in materia di tutela delle acque dall'inquinamento, a norma dell'art. 1, comma 4, della legge 24 aprile 1998, n.128.";

D.L. 11 maggio 1999 n.152 - "Disposizioni sulla tutela delle acque dall'inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole";

D.P.R. 18 febbraio 1999 n.238 - Regolamento recante norme per l'attuazione di talune disposizioni della legge 5 gennaio 1994 n.36, in materia di risorse idriche;

Legge 3 agosto 1998 n. 267 - "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 11 giugno 1998, n. 180, recante misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico ed a favore delle zone colpite da disastri franosi nella regione Campania” (G.U. n. 183 del 7 agosto 1998);

D.P.C.M. 4 marzo 1996 - "Disposizioni in materia di risorse idriche" (S.O. n. 47, G.U., s.g., n.

62 del 14.3.1996);

Legge 5 gennaio 1994 n. 37 - "Norme per la tutela ambientale delle aree demaniali dei fiumi, dei torrenti, dei laghi e delle altre acque pubbliche". (S.0. n. 11 alla G.U. - s.g. - n. 14 del 19 gennaio 1994);

Legge 5 gennaio 1994 n. 36 - "Disposizioni in materia di risorse idriche". (S.0. n. 11 alla G.U.

- s.g. - n. 14 del 19 gennaio 1994);

Legge 7 agosto 1990 n. 253 - "Disposizioni integrative alla legge 18 maggio 1989 n. 183, recante norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo". (G.U. -s.g.

- n. 205 del 3 settembre 1990);

Legge 7 agosto 1990 n.241 - "Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo";

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Legge 10 maggio 1976 n. 319 - “Norme per la tutela delle acque dall'inquinamento – cd.

Legge Merli”;

Regio Decreto 14 agosto 1920 n.1285 - "Regolamento per le derivazioni e utilizzazioni di acque pubbliche";

Regio Decreto 8 maggio 1904 n. 368 - Regolamento sulle bonificazioni delle paludi e dei terreni paludosi;

Regio Decreto 25 luglio 1904 n.523 - "Testo unico delle disposizioni sulle opere idrauliche".

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Fabbricati

Area verde

Area impermeabile 18.433 mq

16.780 mq

10.744 mq

Sottobacino SB3 59.695 mq

Percorso pedonale 2.864 mq

Parcheggio drenante 10.874 mq

BUS

STOP

STOP

STOP STOP

STOP

Via dei colli

SS13 Pontebbana Via Barriera

+0,41

-0,50 -0,40

-0,30

-0,30

-1,50

-0,65

-1,30

-1,30 -0,50 -0,50

-0,50

-1,88 -1,20

±0,00 +0,35

-0,80 -0,60 -0,35

-0,35 +0,40

+0,36

+0,19

-0,17

+0,40

-0,80 -0,50

-0,50 -0,50

-0,05

+0,20 +0,00

-1,50 -0,50

-0,30 -0,65

-0,50

-0,50

-0,50 -0,50 +0,40

+0,40 +0,40

-0,50

-0,50

-0,10 +0,15

-0,40 -0,35

-0,05 +0,12

+0,75 +0,72

+0,67

+0,79

+0,94 +0,75

+0,72

+0,66

+0,90

+0,61

+0,68

+0,50 +0,75

+0,50

+0,16 -0,20

-0,45

-1,05 -0,90

-1,50

-1,65 -1,82 +0,60

+0,65 +0,61

+0,52

+0,49

-0,97

-0,30 -0,30

+0,25 +0,25

+0,25

-0,07

-0,22

-0,20

-0,22

-0,22

-0,25

-0,40 -0,40

+0,17 +0,76

+0,65

-0,40

-0,40

-1,70 +0,52

-1,70 -1,70

-1,70 -1,65

-1,65

via Barriera

Fosso

0.00 Fabbricati

Area verde

Area impermeabile 17.398 mq

9.242 mq

33.055 mq

Sottobacino SB3 59.695 mq

01 PLANIMETRIA USO DEL SUOLO - STATO DI FATTO

1:500 02PLANIMETRIA USO DEL SUOLO - STATO DI PROGETTO

1:500

2021-19 Piano Urbanistico Attuativo "Iperlando" Susegana

Superfici e permeabilità - stato di fatto e progetto 21/06/2021

Riferimenti

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