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L’ Formazione, EURACT indica la via per la valutazione dell’apprendimento

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f o c u s o n

10 M.D. Medicinae Doctor - Anno XXII numero 5 - Giugno-Luglio 2015

L’

EURACT, acronimo di Eu- ropean Academy of Tea- chers in Family Medicine, è il network del Wonca Europe che si interessa da anni dell’inse- gnamento della Medicina Genera- le e della formazione dei giovani medici di famiglia. L’ultimo docu- mento diffuso dall’EURACT è un Assessment for Learning, una va- lutazione sull’insegnamento rice- vuto dai futuri Mmg. Un apprendi- mento che, solitamente, avviene con l’ausilio dei cosiddetti formati- ve test, meglio noti forse come prove intermedie di verifica, che anticipano la prova finale di laurea.

“Questo documento nasce da una constatazione di fatto, dichiara a M.D. Francesco Carelli, membro dell’esecutivo di EURACT: “non impariamo dall’esperienza, ma dal- la riflessione su quest’ultima. L’As- sessment for learning nasce dalla volontà di affermare con forza che più di un esame finale, gli studenti di Medicina Generale hanno biso- gno di un rapporto costante con il loro tutor per apprendere sul cam- po, toccando con mano”.

Una sorta di apprendimento espe- rienziale insomma che, così facen- do, dovrebbe abbattere di molto il rischio di vivere, da parte del gio-

vane medico, difficoltà finali e post-laurea durante l’attività in stu- dio: ogni ritardo di apprendimento, ogni manchevolezza, verrà lette- ralmente ‘tirata fuori’ dal tutor du- rante il percorso.

La chimera della Specialità

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Un discorso che si inserisce in una cornice sempre verde: la dignità del- la Medicina di Famiglia come specia- lità. “Sono anni che noi dell’EURACT riteniamo che ogni Università debba avere un dipartimento dedicato alla Medicina di Famiglia. Cosa che in Italia non c’è” tuona Carelli. Un per- corso quello del medico di medicina generale non equiparabile alla laura di specialità; dato evidente anche confrontando l’onorario di un Mmg con quello di uno specialista: in mol- ti casi, almeno la metà.

Una prospettiva che potrebbe cam- biare e trovare terreno fertile nei prossimi quattro anni, grazie alla nascente presidenza italiana della UEMO (European Union of Genera- le Practitioners), organizzazione che rappresenta 650.000 medici di me- dicina generale in 27 paesi europei.

Il presidente Aldo Lupo ha dichia- rato, in occasione dell’inaugurazio- ne a Roma del percorso europeo

dei Medici di Famiglia: “si tratta di un percorso volto a creare un Mmg sempre più ‘europeo’, tramite per- corsi di formazione e di aggiorna- mento uniformi e il coinvolgimento dei medici nei momenti decisionali delle Istituzioni Sanitare”. Lupo ha poi ricordato come il tema delle cure primarie come specialità sia di straordinaria importanza per costru- ire un’armonizzazione di sistema in Europa. Concetto ribadito anche dal Ministro Lorenzin.

Belle parole che però rischiano di rimanere tali. Amaro, Carelli conclu- de: “Sono decenni che noi dell’EU- RACT gridiamo la necessità di con- siderare la Medicina di Famiglia una specialità: ma l’Italia, e non solo, è sorda, e siamo andati addirittura in direzione opposta, livellando sem- pre più al basso la MG come medi- cina di base. Non considerare la Medicina di Famiglia una specialità significa avere una Medicina Gene- rale, al massimo, di serie B”.

L’ultimo documento diffuso dall’EURACT è un Assessment for Learning,

un modello globale per la valutazione sull’insegnamento ricevuto dai futuri medici di famiglia.

Una valutazione che deve porre l’accento sugli aspetti collaborativi tesi a favorire un approccio di partenariato tra il tirocinante e il trainer

Francesco Gombia

Formazione, EURACT indica la via per la valutazione dell’apprendimento

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Francesco Carelli

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