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CITTA' DI MESSINA

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Academic year: 2022

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CITTA' DI MESSINA

"PROGETTO SPECIALE - STRADA VIA DON BLASCO"

Dipartimento Servizi Tecnici

PROGETTO PER LA COSTRUZIONE

DELLA STRADA DI COLLEGAMENTO TRA IL VIALE GAZZI E L'APPRODO F.S. PER VIA DON BLASCO

PROGETTISTA e DIRETTORE DEI LAVORI

( Dott. Ing. Antonio Rizzo )

L'IMPRESA

(Consorzio MEDIL Scpa)

IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO

( Dott. Ing. Silvana Mondello )

ALLEGATO

SETTORE TRONCO ALLEGATO ELABORATO / TAV.

1 T1. 2

REV.:

Perizia di Variante e Suppletiva

ELABORATO:

(D.Lgs. 50/2016 art. 106 c 1 lett. c - D.M. 49/2018 art. 8)

Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri O.P.C.M. n. 3633 del 05/12/2007

"Interventi urgenti di Protezione Civile diretti a fronteggiare l'emergenza ambientale determinatasi nel settore del traffico e della mobilità della Città di Messina"

Ottobre 2020

Data P.E.: Dicembre 2008 Agg.: Marzo 2015 Rev.: Luglio 2015 Rev.: Giugno 2018

DATA SCALA

3

TRONCO 1 - Ponte Portalegni Relazione

Tor.te Portalegni Sez. 1 - 7 Firmato digitalmente da:

RIZZO ANTONIO

Firmato il 28/12/2021 12:47 Seriale Certificato: 50648

Valido dal 30/12/2020 al 30/12/2023

InfoCamere Qualified Electronic Signature CA

Firmato digitalmente da:

AMATO ANTONIO

Firmato il 29/12/2021 11:31

Seriale Certificato: 120430078025197744582918053755419743975

Valido dal 06/08/2019 al 05/08/2022 ArubaPEC S.p.A. NG CA 3

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TRONCO 1

PONTE su torrente PORTALEGNI

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA – rev.2 (D.LGS. 50/2016 art. 106, c.1, lett. c - DM 49/2018 art. 8 c.1)

Premessa

ll Progetto riguarda lavori stradali lungo un percorso urbano di circa 3,800 Km contrassegnato con le sezioni da 0 a 114.

In relazione al Contratto di cui sopra, firmato il 27.10.2017, i lavori sono stati consegnati alla Impresa aggiudicataria il 3.12.2018, il RUP in data 12.12.2017 prot. 309694 ha richiesto al Genio Civile il rilascio del “Nulla Osta ai sensi dell’ art. 18 della L. 64/1974, avendo lo stesso ufficio rilasciato in data 24/05/2010 l’art. 17 ed espresso contestualmente parere favorevole ai fini idraulici, in linea preliminare, ai sensi dell’art. 57 del T.U. 523/1904.

A seguito della richiesta dell’art. 18 di cui sopra, il Genio Civile rispondeva con nota prot. n.

18549 del 25.01.2018 con la quale chiedeva approfondimenti tecnici anche in relazione al viadotto esistente tra la sezione 1 e la sezione 6 del tracciato stradale. Si precisa che il progetto esecutivo prevedeva su tale manufatto esistente un intervento puntuale di risanamento e protezione delle strutture sia dell’impalcato e sia delle pile.

Lo stesso ufficio, in date successive, ha proceduto al rilascio dell’art. 18 per tutte le seguenti opere progettate per l’infrastruttura stradale: muri di sostegno, muri d’argine nel torrente Zaera con relativa copertura e realizzazione di una rotatoria, abbassamento del piano stradale nel sottopasso FS di via S. Cecilia, realizzazione di una struttura in c.a. di contenimento del rilevato in adiacenza della spalla sud del ponte Portalegni, con esclusione del tronco 1 tra sezioni 1 e 6.

Proposta di modifica contrattuale (art. 106 DLgs 50/2016)

In particolare la nota del Genio Civile n. prot. 18549 del 25.01.2018, al punto 4, con riferimento al viadotto esistente tra le sezioni 1– 6, accertava d’ufficio il grave stato di degrado delle esistenti spalle, pile, pulvini, impalcati e del muro di contenimento del terrapieno della spalla da ponte posta tra il cavalcavia e il bastione S.Raineri, e subordinava l’utilizzo per le finalità del progetto a propedeutiche verifiche tecniche di sicurezza sismica da redigere a cura dell’ Ente proponente.

Quindi il Comune di Messina, non essendo stato possibile reperire informazioni tecniche e strutturali dei manufatti di cui sopra (sia presso il Genio Civile di Messina sia presso gli Uffici Tecnici Comunali, e sia presso i costruttori dell’opera), ha effettuato dette verifiche affidando apposito incarico alla Società INGENIUS Srl che ha presentato le proprie risultanze nel dicembre del 2018.

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Le risultanze di tale incarico, già acquisite dal Comune, sono state orientate alla definizione della qualità ed idoneità dei materiali costruttivi del viadotto presente sul tracciato stradale tra la sezione 1 e la sezione 6, e quindi hanno suggerito di procedere alla sostituzione delle opere esistenti con riferimento alla Normativa vigente NTC 2018. Pertanto si è resa necessaria la redazione di un progetto esecutivo di variante ai sensi dell’art. 106 del D.Lgs.

50/2016.

Non prevedibilità all’epoca della progettazione e non imputabilità alla Stazione Appaltante

Quanto richiesto dalla nota del Genio Civile prot. n. 18549 del 25.01.2018 riguardo il Tronco 1 non era stato evidenziato all’atto del rilascio dell’art. 17, per quanto riguarda, invece, le opere strutturali previste nel progetto è stato già rilasciato regolare “Nulla Osta” ai sensi dell’art. 18. In particolare per la struttura in argomento erano stati previsti solo interventi puntuali e localizzati di risanamento e non già interventi strutturali soggetti a normativa antisismica, verificati, come già detto, dallo stesso Ufficio del Genio Civile in sede di rilascio dell’art. 17 ( nota prot. n. 15663 del 24.05. 2010) e fino alla emissione della nota del Genio Civile (nota prot. n. 18549 del 25.01.2018) non sono stati richiesti ulteriori studi rispetto a quelli previsti nel progetto approvato.

Motivazioni variante

Le risultanze della Società INGENIUS hanno evidenziato alcune criticità afferenti la struttura del viadotto a due campate esistenti; le risultanze ritengono economicamente non vantaggiosi gli adeguamenti sismici dell’opera tramite risanamento conservativo.

Quindi valutato quanto sopra e condividendone le risultanze, si è resa necessaria la redazione di un progetto di sostituzione dell’impalcato del ponte e delle relative opere di sostegno, infatti semplici interventi di adeguamento localizzato risulterebbero antieconomici rispetto alla demolizione e ricostruzione dell’ opera. Si sottolinea che tali criticità non erano presenti al momento della redazione del Progetto che non prevedeva, come detto, opere strutturali tra la sezione 1 e la sezione 6.

Le prescrizioni della nota del Genio Civile di cui sopra si possono configurare come

“circostanze impreviste e imprevedibili, compresa la sopravvenienza di nuove disposizioni legislative o regolamentari o provvedimenti di autorità od enti preposti alla tutela di interessi rilevanti” così come previsto dall’ art. 106, comma 1c del DLG 50/2016 per la previsione e la redazione delle Varianti in corso d’opera.

Infatti nello specifico, facendo riferimento alla parte finale del comma 1c dell’ art. 106 DLGS. 50/2016, il Genio Civile soltanto nel 2018, con prot. n. 18549 del 25.01.18, ad art.

17 della L.64/74 già rilasciato, ha ritenuto che venissero effettuate anche per il viadotto

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esistente delle verifiche sismiche prima del suo utilizzo e quindi a provvedersi alla progettazione e realizzazione dei conseguenti eventuali interventi di adeguamento sismico.

Pertanto come detto sopra si è proceduto ad effettuare, attraverso le attività della Società INGENIUS Srl, le indagini strutturali del ponte a due campate sul torrente Portalegni e si è individuato il percorso da intraprendere e quindi le nuove lavorazioni da prevedere per la realizzazione del nuovo ponte, a seguito delle nuove intervenute richieste del Genio Civile.

Tali lavorazioni possono rientrare nell’ambito del Progetto delle opere già appaltate all’impresa esecutrice dei lavori, quale Variante alle opere nell’ambito delle percentuali previste dalla normativa vigente attraverso la redazione di una “Perizia di Variante e Suppletiva”.

Nel caso specifico, dallo studio e dalle analisi del progetto del ponte, l’importo della perizia di variante sarebbe inferiore al valore del 20% dell’importo contrattuale dei lavori.

L’importo valutato per i lavori di adeguamento del ponte sul torrente Portalegni può essere in parte recuperato da economie già individuate tra le somme a disposizione dell’Amministrazione e in parte dalle economie del ribasso d’asta effettuato dall’Impresa, pari al 12,26 % dei lavori a base d’asta ed equivalenti a Euro 1.984.587,17, previa autorizzazione della Regione Siciliana Dipartimento Infrastrutture,.

Caratteristiche nuovo ponte

Il nuovo ponte Portalegni, sarà realizzato su due campate con travi e trasversi in acciaio e soletta in c.a.o. (campata principale di circa m.40.00 e campata secondaria di circa m.10.00, larghezza di m.11,50 ed altezza della trave della campata principale m. 2,20), previa demolizione del manufatto esistente.

Si prevede inoltre la conservazione e consolidamento della spalla esistente lato Messina che risulterà unicamente destinata a muro di contenimento del terrapieno.

La carreggiata accoglie una sede stradale di larghezza pari a 8.10 m, oltre la quale sono presenti due cordoli di m.1.70 in grado di accogliere una barriera di sicurezza di classe H3, un passaggio pedonale ed un parapetto, per una larghezza complessiva di m.11,50.

L’impalcato è costituito da tre travi in acciaio, da una soletta prefabbricata formata da elementi del tipo “predalles” e dal successivo getto di completamento in c.a. Ogni lastra predalles, avente funzione di cassaforma a perdere, poggia sulla trave centrale e sulla trave di riva uscendo a sbalzo lateralmente.

In corrispondenza degli appoggi, la lastra presenta l'armatura a vista in modo da potere essere solidarizzata ai connettori presenti sulle ali delle travi mediante il getto di completamento che sarà eseguito procedendo dall’interno verso l’esterno.

Le travi in acciaio sono realizzate mediante unione bullonata di conci e sono poste ad una distanza di m.4.00 e saranno trattate con zincatura a caldo.

Ogni trave ha sezione a doppio T realizzata mediante unione saldata di piatti. Le travi sono collegate tra loro mediante traversi reticolari costituiti da profili a L.

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In corrispondenza degli appoggi sono presenti dei correttori di pendenza e dei piatti di irrigidimento.

Sull’estradosso delle travi sono saldati i pioli Nelson che costituiscono il sistema di connessione. Le travi poggiano sulla pila e le spalle attraverso degli apparecchi di appoggio in acciaio-teflon, a cui sono affidate anche le azioni sismiche longitudinali, mentre le azioni orizzontali sono affidate a opportuni denti di freno.

Le spalle e pila sono realizzate in c.a.o. in opera e fondate su pali di fondazione trivellati φ600 di lunghezza m.22.00, trivellati ad elica continua (tecnica CFA), dove la presenza dell’elica durante tutte le fasi esecutive evita il franamento delle pareti di scavo senza ricorrere all’uso di fluidi nè di camicie di sostegno. Tuttavia, a vantaggio di sicurezza, trattandosi di perforazione del terreno in presenza di acqua, si prevede comunque una camicia metallica per il primo tratto di m.6.00, al fine di scongiurare qualunque rischio di stabilità del foro negli strati superficiali meno addensati.

Le parti da demolire del vecchio ponte saranno: l’ impalcato delle due campate, la spalla lato CT, la pila centrale, ed il paraghiaia della spalla lato ME.

Il progetto prevede anche il consolidamento della spalla esistente lato ME con relative tirantature che bilanceranno lo scarico del peso del vecchio impalcato e nello stesso tempo continuerà a svolgere la funzione di contenimento del rilevato a tergo esistente.

La soluzione progettuale a campata unica sul torrente Portalegni comporterà inoltre un miglioramento della situazione idraulica attuale di scarico del torrente in quanto verranno tolte tutte le costruzioni abusive presenti a ridosso delle vecchie opere di sostegno del ponte e pertanto aumenterà la possibile zona di esondazione verso mare del torrente.

Opere di protezione da erosione costiera

Il nuovo ponte Portalegni, ricade interamente sull’ area già occupata dalla vecchia strada oggetto delle operazioni di demolizione degli impalcati e ricostruzione. La nuova struttura, come detto in precedenza, non modifica pertanto lo stato dei luoghi esistenti, anzi migliora lo stato attuale della foce del torrente Portalegni eliminando la pila centrale. Ciò nonostante si è proceduto ad effettuare uno studio per verificare le eventuali criticità del tratto di costa dove sarà realizzata la nuova opera.

Dal Piano di assetto idrogeolocio - coste risulta che l’area rientra nell’Unità Fisiografica 2 – Capo Peloro Capo Scaletta. Nel Capitolo 3 Evoluzione della costa ed analisi degli squilibri, la tabella 3.1 arretramento medio delle spiagge a rischio riporta per la Fiumara Portalegni un arretramento medio stimato tra gli anni 1985 e 1998 di 15 metri. Mentre nella Tabella 3.5 per la fiumara Portalegni vengono riportati i seguenti valori:

Fiumara Portalegni: Lunghezza spiaggia 92 m; Magnitudo 2; Pericolosità 1; Esposizione 2; Rischio 1

Per quanto riguarda lo studio della “Analisi delle criticità del tratto di costa ionico e tirrenico del Comune di Messina” frutto della Convenzione tra il Dipartimento di Protezione Civile del Comune di Messina e il Dipartimento di Scienze della Terra (DST) dell’Università degli Studi di Messina (2010 -2012), risulta che l’area rientra nell’ Unità Fisiografica 1 Punta San Ranieri – Capo Scaletta.

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La sezione di rilevo più vicina è la Sezione R1 – S. Raineri – Cittadella, in prossimità dell’inceneritore di S. Raineri.

Nel capitolo 4 evoluzione diacronica della linea di costa nella tabella 4.1 e nel grafico 4.1 vengono riportate le variazioni riscontrate negli anni di rilievo 2010 e 2011.

In questi due anni per la Sezione R1 (che è quella che ci interessa) si riscontra un avanzamento della linea di costa.

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Sulla base di questo singolo dato l’area è in avanzamento.

Nel capitolo 6, utilizzo in logica PAI dei dati del monitoraggio propedeutico al piano di gestione delle coste (PGC), la tabella 6.1 mette in evidenza le variazioni delle linee di costa del 2007, 2009, 2010 e 2011.

Si registrano i seguenti valori per la sezione R1:

2007 ampiezza 39,50; 2009 ampiezza24,40; 2010 ampiezza 21,70; 2011 ampiezza 37,02 Le

Le misure sono state prese a Nord della foce del torrente e, al di là di una oscillazione poco significativa, sul medio termine si riscontra una certa stabilità.

Nel 2018 l’Autorità Portuale di Messina e l’Università degli Studi di Messina hanno sottoscritto la Convenzione “Porto di Messina – Interventi di caratterizzazione ambientale delle aree di sedime della Zona Falcata”, con la quale, ai sensi dell’articolo 1, l’AP affidava all’Università la redazione del Piano di Caratterizzazione delle zone A, B e D della Zona Falcata di Messina in ordine a 2 fasi (FASE 1 e FASE 2), in conformità all’Allegato 2 parte IV titolo V del D.Lgs. 152/06.

Nell’ambito della convenzione è stata effettuata una aerofotogrammetria da drone che si riporta di seguito con il Volo del 2018.

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Purtroppo il volo non arriva alla foce del torrente Portalegni però in generale, nonostante le presenze antropiche, risulta una zona stabile.

Inoltre nel Piano Regionale contro l’erosione costiere (PRCEC) versione 2.0 del luglio 2020 la foce del Portalegni e tutta la Zona Falcata non vengono menzionati per assenza di evidenze.

A Sud della foce del torrente Portalegni inoltre è presente un’ opera di protezione dello scarico di emergenza della condotta fognaria che preserva il tratto di costa oggetto della realizzazione del nuovo ponte, come si evince dalla foto (drone) effettuata dal sottoscritto nel mese di novembre 2020.

Il Progettista e Direttore dei Lavori Ing. Antonio Rizzo

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Demolizioni Zona impalcato da demolire

Baracche da demolire

Pila e blocco di fondazione da demolire

Muretto da demolire

Torrente Portalegni

Muro bastioneesistente a gravità

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Muro Bastione esistente

Ponte Portalegni - Stato di Fatto - Sezione con Aree di Demolizioni All. 2

Muretto da demolire

Ponticello da demolire

Baracche da demolire Baracche da demolire Baracche da demolire

Pila e blocco di fondazione da demolire

Spalla da demolire

Spalla lato CT Spalla lato ME

Alveo Torrente Portalegni

Demolizioni

(11)

2,40 6,95

3,35

4,85 5,25

6,90

ALVEO TORRENTE PORTALEGNI MURETTO DA DEMOLIRE

SPALLA ME SPALLA CT

PALI Ø60 L=22.00 m.

PALI Ø60 L=22.00 m.

SPALLA DA DEMOLIRE

SOTTOFONDAZIONE DA SATURARE CON BETONCINO TIRANTE

PARAGHIAIA DA DEMOLIRE

SPALLA ESISTENTE DA CONSOLIDARE

PILA DA DEMOLIRE

LINEA DI VINCOLO IDRAULICO

MURO BASTIONE ESISTENTE

TERRAPIENO ESISTENTE

NUOVA PILA

Nuovo Ponte Portalegni - Tronco 1 - Sezione di Progetto in asse trave centrale All. 3

Riferimenti

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