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COMUNICATO STAMPA L’Associazione K.A.O.S a sostegno e cura dei pazienti affetti da gravi disabilità

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Academic year: 2022

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COMUNICATO STAMPA

L’Associazione K.A.O.S a sostegno e cura dei pazienti affetti da gravi disabilità

Si è costituita a Torino l’Associazione di volontariato K.A.O.S. (Chelante Alimentazione Ossigeno-Ozono Stile di vita) preposta a migliorare la qualità di vita, controllando e riducendo i sintomi (anche gravi) di pazienti affetti da patologie croniche degenerative e invalidanti come, ad esempio, la Sclerosi Multipla (S.M.). Attraverso l’informazione e la testimonianza di molti pazienti con S.M., la Kaos intende far conoscere la reale efficacia della terapia chelante e l’ossigenozonoterapia, somministrate da oltre 15 anni a pazienti affetti da S.M. che non hanno ottenuto benefici fisici e psicologici con le terapie tradizionali.

Tali terapie vengono usate in molti Paesi da alcuni decenni per la cura delle patologie vascolari. La tecnica ideata dal prof. Paolo Zamboni (direttore del Centro malattie vascolari dell’Università di Ferrara) ha dimostrato in modo inequivocabile la presenza di una importante componente vascolare nella S.M. Pertanto l’associazione intende promuovere la diffusione ed il perfezionamento del “metodo Zamboni”, l’ossigenozonoterapia e la terapia chelante: terapie tra loro complementari nella cura della S.M. Per sviluppare le conoscenze sul microcircolo e sul metabolismo cerebrale è stata deliberata l’istituzione di una borsa di studio da 15.000 euro.

L’Associazione, che non ha scopi di lucro, intende inoltre sensibilizzare gli operatori sanitari affinché applichino una visione più olistica verso questi pazienti, riconoscendo loro le cure con terapie complementari quali l’ossigeno-ozono e terapia chelante, prive di effetti collaterali e dai costi decisamente inferiori rispetto ai farmaci prodotti dalla farmacopea ufficiale, prescritti solitamente dai medici specialisti di riferimento. “La qualità della vita – hanno sottolineato i membri della Kaos – si misura nel confronto delle esperienze, del vissuto di ciascun paziente al quale non bisogna precludere una medicina più olistica”. Il bene comune è più del semplice bene economico, ed è per questo che le Istituzioni dovrebbero promuovere la giustizia in beni come le terapie complementari, a cui sempre più medici si affidano ottenendone riscontri positivi ma che lo Stato sembra ignorare. “Chiediamo libertà di informazione e quindi libertà di scelta delle cure – è la voce unanime degli associati – ma anche libertà dei medici che hanno il diritto di sperimentare e vedere approvati metodi complementari di cura, qualora la medicina ufficiale brancoli ancora nel buio, oppure proponga cure troppo invasive e con gravi effetti collaterali”. In caso contrario, anche questi pazienti, per lo più invalidi cronici ma con reali possibilità di recupero funzionale, rischierebbero di essere “bistrattati” o dimenticati solo perché affetti da patologie croniche.

Lo Stato e le Istituzioni periferiche non sono chiamati soltanto a prevenire o riparare le falle create dal sistema, ma nella sanità hanno il compito peculiare di promuovere, migliorare e portare al massimo i risultati prevedibili del settore sanitario.. Un monitoraggio necessario perché indichi le strutture più idonee basate sui diritti umani e sul rispetto della dignità della persona.

Torino novembre 2010

Ernesto Bodini P.R. Associazione K.a.o.s.

Per informazioni e contatti rivolgersi a:

Mauro Grilli – presidente – 338.37.63.224

Vincenzo Simonetti – vice presidente – 348.015.64.97 Ernesto Bodini – addetto stampa – 338.340.38.47

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