Cultura e spettacoli – Pag.50 16 giugno 2008
«Su lionzu», l'antica arte delle tessitrici orgolesi
NUORO. Gioielli d’oro e di seta, con la seta che in questo caso è più oro dell’oro. E così scampoli di “su lionzu”, copricapo femminile del costume orgolese, diventano sfondo di un preziosissimo ciondolo in oro o ancora trame di seta ricamate all’interno di un telaio dorato. Gli originalissimi gioielli nascono dalla collaborazione tra Maria Corda, ricamatrice orgolese e unica custode dell’arte della tessitura di “su lionzu” e l’orafo nuorese Maurizio Secchi della società “L’etoile”. Creazioni che saranno esposte e vendute al Forte Village di Santa Margherita di Pula, grazie al progetto di Sardegna Ricerche al quale hanno aderito oltre ai due artisti barbaricini, altre imprese artigiane sarde. Una vetrina di altissimo livello, nella quale saranno venduti capi di moda e gioielli, che hanno come caratteristica un ricordo della tradizione sarda: un ricamo per esempio, come quelli creati dalle abili mani di Maria Corda, un innesto del ruvidissimo tessuto di orbace lavorato dall’azienda tessile Crabolu, un accenno di velluto o uno scampolo di sontuoso broccato creato dall’atelier Occhialinobianco. E se serve un accessorio, ecco un gioiello ispirato alle antiche tradizioni sarde attraverso una rivisitazione della filigrana e del corallo, e per concludere l’opera un filo di seta orgolese prodotta da un bacco antichissimo. Elementi che ben rappresentano la Sardegna nel mondo. Sabato 7 giugno si è svolta l’inaugurazione del punto vendita con una sfilata di capi di altissima qualità, rivisti e armonizzati dal direttore artistico Fausto Lepori. Le imprese hanno costituito una società commerciale con il marchio Is (Immaginazione Sardegna) e con l’aiuto di Sardegna Ricerche tenteranno di imporlo nel mondo. Le altre aziende che espongono le loro creazioni nel punto vendita all’interno del Fort Village sono: «Tramare» di Cristiana e Margherita, «La Robbia» di Maurizio Savoldo, «Is Sinnus» azienda di ricamatrici, gli atelier di Patrizia Camba e Gianfranco Orrù, Chiara Maxia tessitura tradizionale, Paolo Sannita abiti di velluto e «S’Iscusorgiu» con le creazioni realizzate da Veronica Usula.
Maria Giovanna Fossati