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COMUNE DI PERUGIA ATTI DEL CONSIGLIO COMUNALE

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COMUNE DI PERUGIA

ATTI DEL CONSIGLIO COMUNALE

ANNO 2016

ADUNANZA DEL CONSIGLIO COMUNALE IN SESSIONE ORDINARIA

SEDUTA DEL 24.10.2016

L'anno DUEMILASEDICI il giorno VENTIQUATTRO del mese di OTTOBRE, alle ore 16,05, nell’apposita sala del Palazzo dei Priori si è riunito il Consiglio Comunale in sessione ORDINARIA, previa convocazione nelle forme e nei termini di legge, per la trattazione degli oggetti elencati nell’ordine del giorno ed in quelli suppletivi.

Eseguito l’appello nominale risultano presenti i Consiglieri Signori:

Accertato che il numero dei presenti è legale per la validità dell’adunanza in PRIMA convocazione, il PRESIDENTE Dr. LEONARDO VARASANO dichiara aperta la seduta alla quale assiste il SEGRETARIO GENERALE Dr. FRANCESCO DI MASSA.

Indi chiama a disimpegnare le funzioni di scrutatore i Consiglieri Signori . La seduta è PUBBLICA CON VOTAZIONE PALESE.

Il presente verbale è redatto sulla base delle registrazioni fonografiche della seduta e della trascrizione della stessa ef- fettuata dalla ditta incaricata del servizio.

SEDUT

Pres. Ass. Pres. Ass.

ROMIZI ANDREA (Sindaco)

1 VARASANO LEONARDO 17 PITTOLA LORENA

2 CASTORI CARLO 18 MIGNINI STEFANO

3 LUCIANI CLAUDIA 19 NUCCIARELLI FRANCO

4 CENCI GIUSEPPE 20 LEONARDI ANGELA

5 FRONDUTI ARMANDO 21 MORI EMANUELA

6 PERARI MASSIMO 22 BORI TOMMASO

7 CAMICIA CARMINE 23 VEZZOSI ALESSANDRA

8 TRACCHEGIANI ANTONIO 24 BORGHESI ERIKA

9 SORCINI PIERO 25 MICCIONI LEONARDO

10 NUMERINI OTELLO 26 MIRABASSI ALVARO

11 VIGNAROLI FRANCESCO 27 BISTOCCHI SARAH

12 ROMIZI GABRIELE 28 MENCARONI DIEGO

13 SCARPONI EMANUELE 29 ARCUDI NILO

14 FELICIONI MICHELANGELO 30 ROSETTI CRISTINA 15 DE VINCENZI SERGIO 31 GIAFFREDA STEFANO 16 PASTORELLI CLARA 32 PIETRELLI MICHELE

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Delibera n.143

Nomina Commissione consiliare Albo D’Oro per iscrizione anno 2017.

PRESIDENTE VARASANO

Consiglieri buonasera, apriamo i lavori. Consiglieri, apriamo i lavori. Giustifico l’assenza del consigliere Luciani ed apro i lavori di questa seduta.

Al primo punto abbiamo la nomina della Commissione Consiliare Albo D’Oro per l’iscrizione all’anno 2017.

Come ogni anno siamo chiamati a rinominare i membri della Commissione Albo D’Oro che in vista del prossi- mo 20 giugno individuerà i soggetti da premiare. Come ogni anno si chiede l’indicazione ai gruppi. Le indica- zioni dei gruppi sono i seguenti: per Forza Italia il consigliere Tracchegian; per il progetto Perugia il consigliere Vignaroli; per il Nuovo Centro Destra il consigliere Scarponi; per Fratelli d’Italia il consigliere Pastorelli; per il gruppo Crea Perugia il consigliere Leonardi; per il gruppo Perugia Rinasce il consigliere Franco Nucciarelli;

per il gruppo del Partito Democratico il consigliere Bori; per il gruppo dei socialisti riformisti il consigliere Arcu- di; per il gruppo del Movimento Cinque Stelle – e questa è l’unica novità rispetto alla composizione dell’anno passato – il consigliere Giaffreda; per il gruppo misto il consigliere De Vincenzi; per la Lega Nord il consigliere Felicioni; per il gruppo dei conservatori e riformisti il consigliere Camicia.

In questo caso, visto che la lista è data, possiamo procedere tranquillamente con votazione elettronica e pale- se. Se come immagino non ci sono interventi nel merito… È una presa d’atto, è una pre consiliare con presa d’atto, consigliere Fronduti.

Sono già tutti scritti nella preconsiliare. Io ho letto solo la preconsiliare. Chiedo a tutti i Consiglieri di sedere al proprio posto. Consigliere Fronduti, prego.

CONSIGLIERE FRONDUTI

Io chiedo questo, perché naturalmente non condivido alcuni nomi, per questo chiedo il voto segreto, come ab- biamo sempre fatto in vent’anni.

PRESIDENTE VARASANO

In questa fase, consigliere Fronduti, non c’è voto segreto, perché sono indicazioni dei gruppi. È una presa d’atto, sono indicazioni dei gruppi. A meno che non ci sia un capogruppo che si rimangia la propria indicazio- ne, resta quello, perché è in pre consiliare. È la pre consiliare di Giunta del 5 ottobre 2016 recependo le indi- cazioni dei gruppi, i nomi sono nella pre consiliare, non li stiamo indicando in questo momento.

Segretario, come dobbiamo procedere?

SEGRETARIO GENERALE

Va bene la votazione segreta, perché attiene alla presa d’atto… la votazione palese, scusate, perché attiene ola presa d’atto di designazioni che sono fatte liberamente dai gruppi consiliari. Per cui i Consiglieri non fanno altro che costituire l’organismo prendendo atto delle designazioni.

--- Escono dall’aula i Consiglieri Perari, Fronduti, Sorcini. Entrano i Consiglieri Romizi G., Bori, Borghesi.

I presenti sono 24

---

PRESIDENTE VARASANO

Quindi anche questa questione è risolta. La votazione è palese quindi chiedo a tutti i Consiglieri di sedere al proprio posto e metto in votazione la nomina Commissione Consiliare Albo d’Oro per l’iscrizione nel 2017 ap- pena illustrata al Consiglio. La votazione è aperta.

Si procede a votazione elettronica palese.

Votazione: 24 presenti, 24 votanti, 24 favorevoli (Sindaco, Leonardi, Nucciarelli, Castori, Felicioni, Mignini, Numerini, Vignaroli, Tracchegiani, Pittola, Varasano, Cenci, De Vincenzi, Romizi G., Pastorelli, Giaffreda, Ro- setti, Bori, Vezzosi, Bistocchi, Borghesi, Camicia, Mori, Scarponi)

L’atto è approvato

--- Entra in aula il Consigliere Perari. I presenti sono 25.

---

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PRESIDENTE VARASANO

La stessa pratica necessita di immediata eseguibilità. Pongo in votazione l’immediata eseguibilità sulla Nomi- na Commissione Consiliare Albo d’Oro per l’iscrizione dell’anno 2017.

Si procede a votazione elettronica palese.

Votazione: 25 presenti, 25 votanti, 25 favorevoli (Sindaco, Leonardi, Nucciarelli, Castori, Felicioni, Mignini, Numerini, Vignaroli, Tracchegiani, Pittola, Varasano, Cenci, De Vincenzi, Romizi G., Pastorelli, Giaffreda, Ro- setti, Bori, Vezzosi, Bistocchi, Borghesi, Camicia, Mori, Scarponi, Perari)

L’I.E. è approvata

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Delibera n.144

Modifiche al “Regolamento sulle modalità di affidamento degli impianti sportivi di proprietà del Comune di Perugia”

PRESIDENTE VARASANO

Passiamo ora al secondo punto all’Ordine del giorno, le modifiche al regolamento sulle modalità di affidamen- to degli impianti sportivi di proprietà del Comune di Perugia. La parola al Presidente della prima Commissione Consiliare, Fronduti.

CONSIGLIERE FRONDUTI

Grazie, Presidente. È stata talmente discussa ed approfondita questa pratica relativa al regolamento sulla modalità di affidamento degli impianti sportivi che possiamo eventualmente, per coloro che non sono interve- nuti nelle tre Commissioni, leggere le modifiche rispetto al precedente regolamento che riguardano l’articolo 1 e l’articolo 4.

L’articolo 1 viene così modificato: “Il presente regolamento disciplina le modalità di affidamento del servizio di gestione degli impianti sportivi di proprietà del Comune di Perugia, non gestiti direttamente dalla stessa Am- ministrazione comunale”. Il comma 2 : “La gestione degli impianti sportivi comunali, non gestiti direttamente dal Comune, è affidata sempre in concessione”. Questo è l’articolo 1. Vorrei ricordarvi, dato che non è stato chiarito, che non sono soltanto gli impianti relativi ai tre Pala Evangelisti, Santa Giuliana e via Bellini ma che sono nove: Pala sport Evangelisti, campo da rugby, campo da baseball, campo di tiro con l’arco, stadio di At- letica leggera, palazzetto dello sport via Bellini, pista BMX sarebbero le mountain bike, pista ciclabile e pista pattinaggio.

L’articolo 4, comma 1 : “Fermo restando quanto disposto al precedente articolo 1, la concessione degli impian- ti municipali è affidata con procedura concorsuale, previa pubblicazione di un avviso pubblico per almeno venti giorni sul sito internet del comune di Perugia e sull’ambo pretorio”. Il comma 2 : “Fermo restando quanto di- sposto al precedente articolo 1, la concessione degli impianti di quartiere è affidata con procedura selettiva, trattativa diretta alla società del territorio che svolga la disciplina sportiva a cui l’impianto è destinato ovvero nel caso di compresenza di più società, al soggetto giuridico unitario che le stesse costituiscono per la gestio- ne”.

Questi sono i due articoli emendati, per il resto rimane invariato il regolamento precedente dell’anno 28 marzo 2011 modificato il 3 agosto 2015. Quindi probabilmente è stata anche da dirigenti che l’hanno proposto nella pre consiliare definito positivamente tutto il passato, quindi questo regolamento che poteva anche essere mo- dificato negli altri articoli, si riflette soltanto a questi due. Il dibattito è stato intenso, è inutile che lo ricordiamo, perché sono state 24 ore tra Consiglio e Commissioni.

Vi do la votazione finale: con 9 voti favorevoli, Fronduti, Castori, Camicia, Sorcini, Leonardi, Vignaroli, Felicio- ni, Tracchegiani, Pastorelli; 3 astenuti, Rosetti, Borghesi, Giaffreda.grazie.

PRESIDENTE VARASANO

Grazie, Presidente Fronduti. Apriamo il dibattito, tenendo conto che la Presidenza ha ricevuto la proposta di emendamento del consigliere Rosetti che, se vuole può anche esporlo.

Il dibattito è aperto, se ci sono interventi. Illustri pure l’emendamento, consigliere Rosetti, intanto. Prego.

CONSIGLIERE ROSETTI

Grazie, Presidente. Questo emendamento è il medesimo che ho proposto con una piccola aggiunta in sede di Commissione. La premessa è il fatto che, come ricordiamo tutti, in origine la Giunta per fare questo percorso che ha deciso di fare con la determinazione interna di Giunta del 7 settembre del 2016, cioè dopo neanche sei o sette mesi di affidamento, l’affidamento per la gestione dei grandi impianti è avvenuta a fine dicembre del 2015, ha cambiato idea e ha deciso che forse è meglio fare la gestione diretta.

Quindi c’è stato fornito con il precedente atto, che è stato riconosciuto illegittimo e quindi poi sostanzialmente si è trasformato in un nulla di fatto, una relazione che i dirigenti avevano stesso relativa alla fattibilità della ge- stione diretta anche sotto il profilo economico che presenta peraltro una serie di perplessità di notevole spes- sore, visto che prevedere un risparmio di 20.000 euro o 21.000 euro a fronte di – per bocca dei dirigenti – una prevedibilità scarsa per alcuni introiti che vanno proprio sui 10 o 20.000 euro, mi sembra assolutamente non reggere.

Ma questa è una questione dell’interesse pubblico, della modalità con cui si arriverebbe a revocare di fatto ed a recedere dal contratto attualmente in essere con Cronogest. Stante questa premessa, qual è il motivo degli emendamenti che vado ad illustrare? È data dal fatto che noi riteniamo che la modifica regolamentare rispetto

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alla quale siamo assolutamente d’accordo soprattutto se si profila una situazione di ambiguità nell’attuale testo del regolamento o addirittura di illegittimità, perché norme come quelle regionali, quelle nazionali, quindi di fonte subordinata stabiliscono per gli impianti sportivi la possibilità di essere gestito in maniera diretta o in ma- niera indiretta, quindi non obbligano di fatto la concessione, cosa che sembra che l’attuale assetto regolamen- tare faccia per quanto riguarda il comune di Perugia.

Quindi siamo d’accordo nell’inserire questa possibilità doppia che è una norma di carattere generale che pre- vede la possibilità di gestione diretta o di gestione indiretta. Altro sono le valutazioni che la Giunta compie, e gli indirizzi che vengono dati all’interno della determinazione interna di Giunta, quella del 7 settembre 2016, dove in qualche misura incarica i dirigenti di effettuare la valutazione della fattibilità sotto il profilo economico con tutte quelle perplessità che ho detto e dall’altra dà, di fatto, un indirizzo, una decisione che sotto questo aspetto la Giunta ha già preso.

Secondo noi decidere se fare una gestione diretta o indiretta, cioè cambiare la modalità di gestione da quella attuale ad una gestione diretta, non può essere riconosciuta tra le competenze esclusive della Giunta, ci do- vrebbe essere una valutazione specifica sotto questo profilo, perché competente, stante che la gestione degli impianti è un servizio pubblico, dovrebbe esserci la valutazione, la deliberazione in questo senso del Consiglio Comunale.

Che cosa andiamo a proporre con tali emendamenti? Siccome la preconsiliare di Giunta è tutta intrisa nella sua premessa dai riferimenti alla famosa determinazione interna di Giunta che ho appena citato e dà adito a pensare, almeno per quanto riguarda la premessa, non il dispositivo, ma certamente la premessa che è parte integrale dell’atto, che ci sia contestualmente da parte del Consiglio la valutazione almeno implicita di quello che è la decisione di andare a gestire in maniera diretta il servizio, noi vi diciamo che non siamo assolutamen- te d’accordo con questo tipo di formulazione. Primo, non occorre. In secondo luogo è assolutamente fuori luo- go, di nuovo, mettere in un atto che va ad interessare una modifica regolamentare che è di carattere, sotto questo profilo, neutro, che non entra nella diatriba cosa fare effettivamente, ma che entra nello schema gene- rale, nella norma generale che è quella di dire: “Dai la doppia opzione”, noi siamo assolutamente contrari ad inserire all’interno di questo atto riferimenti ad una determinazione interna di Giunta, la quale io peraltro non so che tipo di efficacia dovremmo riconoscere ed a una serie implicitamente di valutazioni, perché poi il diri- gente dice che in tal modo, facendo la modifica regolamentare, si potrà andare ad attuare quello che è l’indirizzo che la Giunta ha dato attraverso questa sua determinazione interna.

Io non capisco qual è il motivo per cui di debba inserire in un atto, che è una modifica regolamentare, quindi di un regolamento che è normativa di carattere generale, il riferimento a qualcosa che tra l’altro data in un momento storico ben preciso, che ha delle motivazioni assolutamente opinabili, che crea in noi sicuramente, è già esplicitato, il sospetto che è l’uscita da questa convenzione rispetto alla quale c’è un privato che prima partecipa ad una gara, la ritiene evidentemente appetibile e poi, a meno di sei da quando ha ottenuto l’affidamento è a disposizione… dopo i plurimi incontri tenuti di cui non sappiamo ancora i contenuti, una delle lettere di Cronogest dice questo, alza le mani, alza bandiera bianca e dice: “Qualsiasi valutazione la Giunta voglia fare sotto questo profilo, noi siamo a disposizione”.

Questo è anomalo di per se stesso, altrettanto è anomala questa teoria dell’interesse pubblico per cui il Co- mune di Perugia dice: “Mi riprendo gli impianti, perché c’è l’interesse pubblico” che è dato da questo famoso risparmio di spesa che non è sopravvenuto, peraltro, ma doveva essere compreso prima, nel momento in cui tu devi sciorinare tutti i dati, li devi raccogliere, anche i dati economici e dici: “Bene, la convenienza sta nel fare una gestione indiretta” e dall’altro la difficoltà, la facilitazione secondo questa valutazione nell’avere rapporti, se gestiti gli impianti dal Comune, con la pluralità di soggetti, associazioni, che fruiscono di questi impianti.

Io non comprendo dove sia la novità, dove sia l’imprevedibilità. Questi sono tutti aspetti già noti. Non com- prendo come si possa ritenere che la gestione diretta da parte del Comune di Perugia, che non mi risulta aver mai fatto una gestione diretta dei grandi impianti sportivi dove c’è sport, ma c’è anche spettacolo, penso al Pa- la Evangelisti.

Tra l’altro si dice che questo consentirebbe risparmi di spesa, ma nello stesso tempo si dice: “Guarda che per fare un tipo di gestione del genere, mi servono almeno due unità di personale”. Queste due unità di personale con tutta probabilità dovrebbero essere inserite nei costi che l’Amministrazione va a sostenere. Poi c’è un’estensione del cosiddetto quinto del contratto in essere con la servizi associati che dovrebbe fare apertura e chiusura degli impianti, che dovrebbe fare la manutenzione ordinaria, le pulizie, che si pensa di poter fare, noi riteniamo che non rientri assolutamente nel concetto dell’estensione del quinto, quindi anche sotto questo profilo dal punto di vista della legittimità siamo assolutamente contrari, nel senso che non si può fare una cosa del genere, ma dovrebbe essere rifatta una gara specifica, perché qui non parliamo di immobili considerati nel complessivo della gara, ma parliamo di immobili completamente nuovi.

Allora il Movimento Cinque Stelle, lo sottolineo nuovamente, non può che essere a favore dell’adeguamento di una normativa che permetta sulla carta di optare per la duplice possibilità, quella della gestione diretta e quella

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della gestione indiretta degli impianti, ma qui nuovamente, come l’altra volta, ci si vuole costringere indiretta- mente a fare valutazioni che non competono a questo atto, mettendo in premessa elementi che sono assolu- tamente fuori luogo e che non competono a questo atto, pertanto andrò a riproporre oggi le proposte di emen- damento che sono state fatte già in Commissione, che sono assolutamente di buon senso e che lasciano tutta la partita dell’effettiva gestione, eventuale gestione diretta certamente ad un’altra puntata.

Ormai sugli impianti sportivi siamo arrivati alla quarta puntata, perché l’assessore Prisco è vivace e con la de- lega allo sport ce ne ha fatte vedere parecchie.

Proponiamo questi emendamenti: “Dopo premesso che” quindi nella parte iniziale dell’atto “eliminare i primi due punti della premessa da La Giunta comunale ad impianti sportivi, tutti i due punti che fanno riferimento al- la determinazione interna e che ne riportano addirittura in parte il contenuto”. “Dopo la frase dato atto che eli- minare integralmente il secondo punto, che sempre fa riferimento alla determinazione interna, da nulla osta a determinazione interna numero 94 del 7 settembre 2016”. Infine eliminare la seguente frase finale: “Sintetiz- zabili della possibilità di consentire al Comune” qui è il trucco “di Perugia di condurre gli impianti sportivi di sua proprietà anche mediante la gestione diretta dal periodo che comincia con ritenuto pertanto doversi modifica- re”.

Favorevolissimi, come sempre detto, all’adeguamento del regolamento, contrari assolutamente ad anticipare una valutazione che si mette nelle pieghe dell’atto di cui, devo dire la verità, io non comprendo la necessità. Io vorrei capire per quale motivo una premessa in cui si dice che la legge regionale prevede una certa disciplina, che il regolamento comunale contrasta in parte con quella regionale, perché ci dice oggi che i grandi impianti devono essere dati in concessione, io vorrei sapere qual è la necessità di riportare nell’atto degli stralci di una determinazione interna di Giunta che fa valutazioni sul caso specifico e non sugli aspetti generali, ma sul caso specifico.

In questo, secondo noi, c’è un trucco, perché le cose non vengono mai fatte casualmente, però se il Consiglio è disponibile ad accogliere questi emendamenti, il nostro voto favorevole ci sarà. Altrimenti, certamente con- fermeremo il voto che abbiamo dato in Commissione.

PRESIDENTE VARASANO

Grazie, Consigliere Rosetti. Noi ora facciamo il dibattito e poi voteremo prima l’emendamento proposto e poi il provvedimento complessivo. La parola al consigliere Bori.

CONSIGLIERE BORI

Sulla questione degli impianti sportivi, dell’affidamento e del regolamento abbiamo già dato, dal mio punto di vista, un pessimo spettacolo lo scorso Consiglio. Questa volta si è proceduto almeno regolarmente dal punto di vista formale, cioè con le pratiche separate in cui prima si modifica il regolamento e poi si porterà la modifi- ca di bilancio e la ripresa in gestione.

Partendo dall’idea che il vero dibattito, almeno per quanto mi riguarda, sarà sulla futura pratica, perché è tutto da dimostrare che ci sia un vero risparmio, perché se si recede il contratto per pubblico interesse, e si mette come pubblico interesse il risparmio, se poi questo non si verifica, capite bene quello che ne può emergere.

Dal mio punto di vista è molto grave, perché è dall’inizio che la questione degli impianti sportivi a Perugia è stata gestita male. È stata gestita male la prima gara che fu annullata. È stato gestito male il secondo bando che abbiamo contestato e su cui si è andati imprenditori contro un muro. È stato gestito male l’affidamento e la gestione dei tre impianti, tanto più che a distanza di soli sei mesi il vero fallimento politico ed amministrativo e doverli togliere e riprendere.

Mi sembra evidente che su questo molte cose sono andate male, se fossi un Consigliere di maggioranza ne chiederei la responsabilità, ma dato che loro non sembrano interessati li abbiamo contestati noi come opposi- zione e andremo fino in fondo come in Commissione Controllo e Garanzia.

Per l’atto specifico invece ritengo che se c’è la volontà e la volontà, in questo mi rivolgo all’Assessore ed ai Consiglieri di maggioranza, l’atto in sé trovo che sia un atto che ha dei margini di giustizia, ma tolta la premes- sa. Noi siamo d’accordo sul fatto che il Comune possa gestire in maniera diretta gli impianti e siamo d’accordo nel modificare il regolamento per consentire al Comune di gestire direttamente gli impianti sportivi. Perfetto.

Ma di fronte a questa pre consiliare, che poteva essere scritta solo così come ho detto, si è scelto di fare un cappello introduttivo in cui si richiama una determina interna in cui si dicono una serie di cose da noi non con- divise, credo anche dagli altri Consiglieri, che però forse non l’hanno letta e quindi non sanno.

Lì dentro si dice il perché si riprende in gestione diretta gli impianti, che è un perché dal mio punto di vista non sussistente, perché se noi mettiamo come primo obiettivo il risparmio di questi 20.000 euro su 300.000 o 280.000… innanzitutto come mai non è stato computato prima? Come mai si arriva a doverli dare e poi ri- prendere per un finto risparmio? È una cosa che non sta in piedi, ma ne parleremo con la pratica giusta che non è questa.

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Quindi intanto questa cosa del risparmio che non sta in piedi, la seconda si mettono, ad una pratica che do- vrebbe essere solo tecnico – amministrativa, delle premesse politiche da noi non condivise. Per cui se c’è la volontà di espungere questa parte e di lasciare soltanto la modifica al regolamento io e spero anche i miei col- leghi, la voteremo, perché è una questione puramente tecnica.

Se invece c’è la volontà, come è stato purtroppo finora, di andare avanti con l’arroganza, con la testardaggine, con il non voler cambiare le posizioni, noi ne prendiamo atto e non la voteremo. Mi sembra assurdo incaponir- si, intestardirsi su una cosa che invece potrebbe essere largamente condivisa.

Quindi io ritengo che l’emendamento che ha esposto la consigliera Rosetti sia un emendamento condivisibi- le… (intervento fuori microfono)… adesso, quando tornerà ne prenderà atto. Comunque ritengo che l’emendamento portato dalla signora Rosetti sia condivisibile. Ritengo che sarebbe utile votarlo tutti o che ad- dirittura lo facesse direttamente la maggioranza o l’Assessore una modifica alla delibera.

Quindi io spero che si trovi una convergenza prima sull’emendamento e poi sulla delibera a dimostrazione che siamo un’opposizione costruttiva. Quando le cose sono buone le vorremmo votare.

Se voi insistete nel voler portare l’atto così come fatto che mette una premessa non condivisa anche da molti di voi, ma forse non lo potete dire, ma sicuramente da noi nella totalità non condivisa, noi siamo costretti dalla vostra testardaggine a non poterla votare, nonostante ci piacerebbe contribuire alla modifica tecnica.

PRESIDENTE VARASANO

Grazie, consigliere Bori. La parola al consigliere Perari.

CONSIGLIERE PERARI

Ho avuto già modo di dire in Commissione che questa pratica, nel suo complesso, ha avuto un iter un po’ tor- tuoso senza dubbio. Tortuoso appare anche francamente la pratica e poco chiara appare la delibera odierna che ci accingiamo a votare, perché una delle caratteristiche principali delle leggi, delle norme, anche delle norme regolamentari, almeno dai tempi dell’Illuminismo in poi è quella della generalità e dell’astrattezza delle norme.

Quando si va a votare una norma, una legge di uno statuto, di un regolamento, una Costituzione eccetera, una norma in generale, ovviamente si deve prescindere dai casi concreti sottesi che pure hanno la loro impor- tanza. Quindi francamente questa delibera, e vorrei che di questo se ne lasciasse traccia nei verbali, sarà si- curamente così come è stato per le Commissioni, appare quanto meno un iter che mi suscita, dubbi e per- plessità di questa natura. È come se si volesse piegare la normativa alla fattispecie concreta sottesa e questo non va bene, perché quando il Consiglio va a votare delle norme regolamentari, ciò deve avvenire perché è una norma regolamentare a prescindere dal singolo caso di specie che verrà sussulto nella fattispecie astratta che in questo caso è la norma che ci accingiamo a votare.

Condivido anche le perplessità della consigliera Rosetti sul fatto che anche le motivazioni contenute nella de- libera che in parte sono state modificate dalla prima stesura ad oggi non sono del tutto convincenti. Detto que- sto nulla questio sul fatto che il Comune possa anche ovviamente arrivare ad una gestione… che la normativa preveda anche una gestione diretta, anche se, e qui apro una parentesi, poi il ragionamento lo si farà quando si porterà la delibera, la gestione diretta per quanto mi concerne è sempre un’eccezione, perché noi sappiamo bene che la cosa pubblica spesso, per una serie di logiche, appesantisce, fuorvia, ciò che noi dobbiamo avere di mira, essendo anche di fondo dei liberali, come spesso il consigliere Sorcini ci ricorda, è l’efficienza, l’efficacia del servizio che noi andiamo ad offrire; l’economicità, che non è cosa di poco conto.

Oggi come oggi, quando le famiglie non arrivano al quindicesimo giorno del mese, sono moltissime le difficol- tà, quindi l’efficacia, l’efficienza del servizio e l’economicità poco importa se questo servizio viene fatto diret- tamente dal Comune o viene svolto da un soggetto privato, ciò che conta è il risultato. Non dobbiamo avere dei preconcetti di carattere ideologico a favore del pubblico o del privato. No, cari signori, è matura ormai l’idea che ciò che conta è il risultato.

Quindi nulla osta al fatto che il regolamento del Consiglio Comunale si adegui anche per la gestione diretta, certo devo però criticare, e rimarco la critica, che c’è stata in questa fattispecie un iter tortuoso, come ho detto all’inizio, e la stessa delibera è poco convincente per i motivi che ho detto.

PRESIDENTE VARASANO

Grazie, consigliere Perari. La parola al consigliere Camicia.

CONSIGLIERE CAMICIA

Grazie, Presidente. Io penso che oggi questa pre consiliare di Giunta non è altro che una modifica regola- mentare che noi ci apprestiamo ad adottare ed è una scelta politica di questa maggioranza rispetto ad un’organizzazione che fino ad ieri, secondo per chi ha governato per cinquant’anni era efficiente, era efficace,

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dava una buona risposta alla città e che comunque non creava problemi.

Io personalmente, ma non penso solo io bensì tutti coloro che negli ultimi anni hanno cercato di cambiare questa città ed oggi ci stiamo provando, perché la città ci ha dato delle responsabilità per effettuare un cam- biamento, noi negli ultimi vent’anni abbiamo detto, abbiamo contestato questo tipo di organizzazione, questo modo di vedere la cosa pubblica, questo modo di gestire la cosa pubblica, da parte di chi ha governato per cinquant’anni.

Continuando così non saremo altro che una brutta copia di quello che è stato il governo di centrosinistra, per- ché quello lo facevano bene, noi non siamo capaci a farlo bene come lo facevano loro. A questo punto la no- stra decisione è quella di cambiare questa città, entrare dove c’erano delle situazioni deficitarie e trovare le dovute soluzioni. Allora, se noi per vent’anni abbiamo detto che gli impianti sportivi, questa gestione di impianti sportivi, era una gestione a “volemose bene”, era una gestione tra amici e compagni, era una gestione che tut- to tutelava tranne quelli che erano gli interessi della città, che tutto tutelava tranne quelli che erano gli obiettivi di un’Amministrazione che dovrebbe tutelare in primis quelli che sono gli interessi della propria comunità e non gli interessi di alcuni, ebbene noi ci siamo scontrati per anni, abbiamo fatto barricate, questa sala è testimone, questo Consiglio.

Abbiamo fatto nottate su questo argomento. La vicenda di Darwin non è nata ieri o l’altro ieri, ma viene da molto lontano e quando noi dicevamo: “Non bisogna consegnare degli impianti importanti, vitali per la nostra città” a voi della comunità interessava poco, non eravate sensibili a quelli che erano i disagi della Sirio.

La Sirio è stata un’esperienza eccezionale che ha sancito il Pala Evangelista come tempio del Volley. Ebbene, le difficoltà che passava quella società grazie al vostro modello di gestire gli impianti sportivi lo sanno tutti quanti, anche le pietre ed io mi riferisco anche a quella pietra. Vi ricordate quando c’era la Champion, partita in casa, c’era il concertino, per cui trovami un campetto e vai a giocare da un’altra parte. Hanno vinto di tutto e di più, però erano senza casa, erano sfrattati grazie a voi. Erano indesiderati grazie a voi.

Noi, in virtù di quell’esperienza, in virtù di tutte le battaglie che noi abbiamo messo in piedi per cambiare que- sto modello che per noi onestamente era un modello da cambiare radicalmente, perché era un modello clien- telare, oggi qualcuno viene a dire noi che stiamo sbagliando? Forse è tardi, abbiamo impiegato troppo tempo a cambiare.

Faccio appello all’Assessore: tocca dare un’accelerata a questa città, rispetto alle modifiche, rispetto al rinno- vamento, rispetto a quello che noi vogliamo, rispetto alla Perugia che vogliamo ed abbiamo sempre sognato.

Non vedere qui gli Assessori non è bello, assessore Prisco. Lei è sempre presente, ma gli altri dovrebbero es- serci qui. In particolar modo quando discutiamo di un argomento così importante, dove alcuni gruppi politici hanno cercato di mettere la bandierina. Bisogna ricordare anche a questi gruppi politici che il 2014 ha detto qualcosa qui a Perugia: uno i veri sconfitti a mio avviso sono quelli che in un contesto nazionale avevano fatto tavola rasa e a Perugia non sono andati nemmeno al ballottaggio per cui è una sconfitta non penso per il pen- siero, ma per chi rappresentava in quel momento quel movimento politico. Due, la città si è affidata a Romizi e a chi ha sostenuto per anni questa rivolta popolare.

Noi abbiamo la responsabilità di governare, è una responsabilità che i nostri concittadini ci hanno dato e che noi dobbiamo esercitare, perché se noi continuiamo a dire: “Condividiamo con l’opposizione tutto il percorso”

non va bene. Non possiamo condividerlo, perché per cinquant’anni hanno affossato questa città.

Se vogliamo continuare ad affossare questa città, questa è la strada giusta, sennò diversamente dobbiamo fa- re delle scelte radicali, come quella che stiamo facendo oggi. Questa è una grande responsabilità che in pri- mis si assume l’assessore Prisco con grande senso di responsabilità, con fermezza.

Lui ci sta mettendo la faccia, ma noi non lo lasceremo solo, come qualcuno pensa. Noi in più occasioni ab- biamo detto che gli saremo vicini. Questa esperienza della gestione diretta, che sarà intrapresa da questa Amministrazione, vedrà presenti i Consiglieri di maggioranza in quegli impianti sportivi, vigileremo tutti i giorni, tutti i momenti, tutte le ore, per verificare che tutto proceda come si deve.

Ci sarà un impegno sostanziale da parte di questa maggioranza per dare una risposta vera, di cambiamento, a questa città.

Voi cercate di fare quattro passi indietro con questi emendamentini che proponete, noi sicuramente cerchiamo di andare avanti. Allora invito la maggioranza a sostenere questo percorso. Questa è la risposta che la nostra città ci chiede e noi non dobbiamo fare un passo indietro, anzi quattro passi avanti.

PRESIDENTE VARASANO

Grazie, consigliere Camicia. La parola al consigliere Mencaroni.

CONSIGLIERE MENCARONI

La retorica del consigliere Camicia non nasconde affatto l’iter e le difficoltà che questa pratica, che questa vi- cenda ha incontrato da più di un mese. Sarebbe ideale innanzitutto, l’abbiamo detto più volte, non volevamo avere la ragione che in questa città spesso si dà alle persone che hanno poco senno, dico però che sarebbe

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stato interessante ed importante che la maggioranza avesse fatto pubblica ammenda di quelle che sono state delle scelte quanto meno discutibili, delle scelte che, come ha ricordato qualcuno che mi ha preceduto oggi, hanno portato prima ad uno strano bando e poi infine alla volontà da parte di chi amministra oggi Perugia di riprendere la gestione diretta.

Il consigliere Camicia ce l’ha dimostrato come un grande slancio del movimento che sta cambiando a suo pa- rere Perugia in maniera positiva. Tutto è discutibile. Quello che mi interessa dire è questo: sono due concetti essenzialmente.

Il primo è che dobbiamo lavorare nell’interesse della città e significa collaborare, portare avanti certe pratiche in maniera condivisa e condivisibile. Purtroppo se questo fosse avvenuto sin dall’inizio oggi, 24 ottobre, già avremmo avuto sicuramente una nuova gestione degli impianti sportivi, avremmo avuto più certezze.

Ad oggi ancora ci troviamo di fronte ad un enigma, anche se magari uno pensa, credo che…

PRESIDENTE VARASANO

Scusi, consigliere Mencaroni, non si sente niente. Prego.

CONSIGLIERE MENCARONI

Uno crede che queste modifiche al regolamento e poi successive potranno portare a dei benefici, però finché non abbiamo la certezza, siamo di fronte ad un grande punto interrogativo. Ora, a parte il modus operandi, io credo che sia giusto per il futuro cercare di avere un dialogo tra le parti senza dover andare ad uno scontro per il nulla, perché alla fine noi tutti ci siamo resi protagonisti di uno scontro politico acceso, quando bastava solamente dialogo e volontà di condividere dei suggerimenti che erano stati proposti.

Due. A parte le parole del consigliere Camicia che ritengo abbastanza faziose, ma lo potrebbero essere anche le mie per lui, detto ciò la città intera si è resa conto di come è stata gestita questa pratica.

Ora, accettare o meno l’emendamento della consigliera Rosetti, credo che sia un qualcosa di minimo per po- ter portare, per poter incanalare questa pratica in una corsia che la possa far discutere, espletare, nella ma- niera più rapida possibile da parte di tutte le forze politiche. Poi, ripeto, sono i cittadini che giudicano, che ve- dono, che sanno, non è quello che noi possiamo sì più o meno raccontare. Questa pratica è stata gestita male dall’inizio, con un pochino più di buon senso si sarebbe potuto arrivare ad una conclusione in tempi più rapidi.

Grazie.

PRESIDENTE VARASANO

Grazie, consigliere Mencaroni. La parola al consigliere Sorcini.

CONSIGLIERE SORCINI

Intanto se siamo qui ci sarà un perché, il perché è che ci sono stati dei problemi gli ultimi anni, altrimenti non saremmo qui a richiedere una conduzione diretta. Ci sono stati dei problemi, delle difficoltà ed io partirei da quest’ultime.

Sinceramente il Comune ha già tante cose a cui pensare ed in linea di massima io sono contrario alle parteci- pazioni pubbliche, ad esempio, perché il pubblico fino ad ora non ha mai dimostrato di essere più efficiente del privato. Questa è una modestissima idea.

Qui siamo in un settore diverso, non è una partecipata, qui c’è la possibilità di fare sport da parte di tanti citta- dini attraverso delle società sportive. Quindi rientra sicuramente tra le necessità, come il sociale. La mia preoccupazione non è tanto cambiare il regolamento e la conduzione diretta che mi sta bene, recepisce anche delle genti sovracomunali, a parte questo, ma avere – quello sì – perché io baso tutto sulla fiducia nei riguardi dell’assessore Prisco. Chiaro? Che è questione sufficiente.

Però dico, attenzione, perché andiamo incontro ad un impegno. E non vorrei e non sarebbe giusto, né oppor- tuno, né bello, né di immagine, che passati cinque o sei mesi dovessimo tornare punto a capo.

Questa è la mia preoccupazione, solo questa.

Lo faccio presente, perché la mia è una fiducia nei suoi riguardi, sapendo però che lei deve necessariamente tener conto, come avrà sicuramente tenuto conto, della struttura. Io mi auguro che quell’efficienza, che forse alcune volte io non ho visto, non ho percepito, è diverso, perché delle volte è caldo ed uno sente freddo, quando è freddo sente caldo, dipende da quello che percepisce. Ma poi se vai a vedere il termometro dici: “Mi sono sbagliato!”.

Così qui. Io delle volte ho percepito che la struttura ha dei problemi di efficienza e quando ha i problemi di effi- cienza, l’economicità viene immediatamente dietro in modo negativo. Quindi che devo dire? in bocca al lupo.

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Ha la mia fiducia e sicuramente non è stato un discorso di pancia, sicuramente esiste un percorso ben preci- so, perché poi per i cittadini, come ha visto, è stato sufficiente mettere un semaforo in via Cortonese per crea- re delle file assurde, quando forse con quel buon senso a cui noi tutti facciamo riferimento sempre, non è che ci voleva tanto a capire che un semaforo o messo lì, per mettere in comunicazione due zone intorno al Pala Evangelisti… allora, questo mi preoccupa.

Se uno mette un semaforo, crea delle fili enormi, poi c’è il cittadino che deve fare firme, cose, tutto, vuol dire che molte volte si fanno le cose senza pensarci.

Dato che io per vent’anni ne ho viste tante di cose fatte dalla Sinistra che non ho capito, mi auguro che ades- so che invece si possano comprendere tutte le cose che facciamo, che non siano oggetto di momenti di esal- tazione, perché non è questo il momento per dare spazio alle esaltazioni, perché poi come ci si esalta, il botto e la figura sono pessime. Mi fermo qui.

--- Escono dall’aula i Consiglieri Perari, Vignaroli. Entrano i Consiglieri Mencaroni, Miccioni, Mirabassi, Sorcini. I presenti sono 27.

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PRESIDENTE VARASANO

Grazie, consigliere Sorcini. Io non ho altri interventi. Ora procediamo con la votazione dell’emendamento e poi a la modifica complessiva. Pongo in votazione l’emendamento del consigliere Rosetti. Ve lo rileggo.

“Sostituire dopo premesso che eliminare i primi due punti della premessa da La Giunta comunale ad impianti sportivi”; “Dopo la frase dato atto che eliminare integralmente il secondo punto da nulla osta a determinazione interna numero 94 del 7 settembre 2016”; “eliminare la seguente frase finale: Sintetizzabili della possibilità di consentire al Comune di Perugia di condurre gli impianti sportivi di sua proprietà anche mediante la gestione diretta dal periodo che comincia con ritenuto pertanto doversi modificare”.

Credo che sia da considerarsi un unico emendamento essendo espresso in forma unitaria.

Chiedo a tutti i Consiglieri di sedere al proprio posto e pongo in votazione l’emendamento del consigliere Ro- setti.

Si procede a votazione elettronica palese.

pone in votazione l’emendamento del Consigliere Rosetti

Votazione: 27 presenti, 27 votanti, 17 contrari (Sindaco, Leonardi, Castori, Mignini, Tracchegiani, Varasa- no, Nucciarelli, Pastorelli, De Vincenzi, Numerini, Romizi G., Felicioni, Sorcini, Scarponi, Cenci, Camicia, Pitto-

la) 10 favorevoli ( Rosetti, Giaffreda, Bistocchi, Borghesi, Bori, Mori, Mencaroni, Miccioni, Mirabassi, Vezzosi) L’emendamento è respinto

--- Entrano in aula i Consiglieri Fronduti, Vignaroli. I presenti sono 29.

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PRESIDENTE VARASANO

Pongo ora in votazione la proposta di modifica al regolamento sulle modalità di affidamento degli impianti sportivi di proprietà del Comune di Perugia. La votazione è aperta. Se ci sono dichiarazioni di voto, sì. Io pen- savo che non si era presentato nessuno. Prego. Le dichiarazioni di voto. Il consigliere Mencaroni, prego, a lei la parola.

CONSIGLIERE MENCARONI

Prendere atto è il minimo di una mancata volontà ancora una volta al dialogo, alla condivisione. Io non so do- ve la maggioranza intende andare procedendo su questo percorso senza aver minimamente risposto anche in maniera concreta in merito e sul merito dell’emendamento della consigliera Rosetti, ma in generale sulla vo- lontà che avevamo espresso sia precedentemente, nel corso delle sedute che hanno preceduto questa, sia oggi.

Non vediamo una volontà, non si nota, non si denota alla fine, da parte della maggioranza… (sovrapposizione di voci)… Io capisco tutto… (intervento fuori microfono)…

PRESIDENTE VARASANO

Scusi, consigliere Mencaroni... Scusi, consigliere Rosetti. Prego.

CONSIGLIERE MENCARONI

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Ripeto, non so se questo è un interesse nei confronti del sottoscritto forse o in generale nei confronti della cit- tà, è chiaro che non è stato preso in considerazione minimamente il merito di questo emendamento ed una volontà a procedere, anche perché poco avrebbe cambiato da un punto… ma molto da un punto di vista di rapporto con la città, con la cittadinanza. Io credo che dal nostro punto di vista non possiamo assolutamente votare a favore.

Ci asterremo in un’ottica di servizio alla città, in un’ottica di volontà di non intralciare un percorso che non con- dividiamo a pieno. Non condividiamo delle scelte, non condividiamo l’assenza della volontà di dialogo da parte della maggioranza. Quindi il nostro non è un voto contrario, ma di astensione, speriamo per Perugia, per i cit- tadini, per chi usufruisce degli impianti sportivi, ma purtroppo anche di tutta una serie di altri servizi che il Co- mune mette a disposizione che vediamo in continuazione… assistiamo… non voglio generalizzare, non voglio banalizzare, ma mi ha colpito oggi un articolo di giornale in cui ho visto… ci sono delle immagini della nostra città sempre più sporca.

Non so se questa è la strada per governare in maniera decente questa città.

Dal mio punto di vista, dal nostro punto di vista no.

Io non so se i Consiglieri di maggioranza hanno gli occhi parati o se non vogliono vedere, se vedono una real- tà distorta dalla mia o se io vedo una realtà distorta, perché tutto potrebbe essere, questo è il minimo.

Tutto questo nasce da un’assenza di volontà di dialogo, da un’assenza di volontà di capire quali sono le esi- genze della città di Perugia.

PRESIDENTE VARASANO

Grazie, consigliere Mencaroni. La parola al consigliere Giaffreda.

CONSIGLIERE GIAFFREDA

Grazie, Presidente. Anche noi purtroppo saremo costretti a non poter votare questo atto. È un dispiacere, per- ché avremmo voluto partecipare a questa che ci sembrava una giusta modifica del regolamento e quindi alla possibilità di poter affidare anche di internalizzare il servizio di impianti sportivi. Il mancato accoglimento dell’emendamento della consigliera Rosetti, la mia capogruppo, chiaramente ci porta in questa condizione ed è un peccato perché in qualche modo riabilitava un po’ tutto l’iter di questa vicenda. In qualche maniera pote- va vedere la partecipazione di tutte le forze politiche per un atto che era nato male, che è proseguito peggio, che è finito in prima fase con una figuraccia da parte della maggioranza che ha dovuto riportarlo in Commis- sione e recuperare dall’inizio tutta la vicenda.

Quindi c’era una disponibilità di tutte le forze politiche di entrare nel merito, di partecipare alla votazione dell’atto, perché siamo convinti della bontà e della possibilità di poter internalizzare questo servizio, ma la pre- potenza con la quale si vuole dare un significato politico alla stessa ed in qualche maniera espressa nelle pa- role di chi è intervenuto, dall’avallo dell’Assessore che in questa maniera la partecipazione delle altre forze po- litiche probabilmente gli interessa poco, ci induce e ci costringe a restare all’opposizione di quello che fatte, quando qualche volta, per le cose giuste, vorremmo anche partecipare laddove il Sindaco, appena insediato, altro non aveva detto ed altro non aveva chiesto.

Da una parte parlate bene e razzolate male. Avete fatto anche una mezza figuraccia su tutto, volevamo anche partecipare in qualche maniera dal punto di vista del merito alla bontà di quella che era la parte salvabile dell’atto, non ci date la possibilità, bene, votatevela! Grazie.

PRESIDENTE VARASANO

Grazie, consigliere Giaffreda. La parola al consigliere Fronduti.

CONSIGLIERE FRONDUTI

Grazie, Presidente. Il nostro gruppo, il gruppo di Forza Italia, non può non esprimere che un voto favorevole su questa pratica anche se il nostro capogruppo ha stigmatizzato la procedura ed in parte anche l’inizio poco produttivo che ha comportato più riunioni delle Commissioni. Per quanto mi riguarda io fin dall’inizio…

PRESIDENTE VARASANO

Per favore, consigliere Bori… consigliere Bori, per favore… Per favore.

CONSIGLIERE FRONDUTI

Ed allora la responsabilità d’altronde che c’è stata è una responsabilità importante che si è assunto l’assessore Prisco ed io condivido questo passaggio.

Andreotti diceva che lo sport è stato sempre al di fuori di ogni unione politica. Noi abbiamo vissuto, come di- ceva Carmine Camicia, trent’anni di politicizzazioni anche in Umbria, anche a Perugia, dello sport in tutti i sui

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settori, da quello più alto a quello più piccolo. Oggi abbiamo la fortuna della gestione di un palazzetto dello sport con notevoli qualità ed intensità sportive a cominciare dalla pallavolo, alla pallacanestro e soprattutto dalle persone che lì frequentano questo palazzetto e parliamo di migliaia di ragazzi piccoli e grandi.

Questa situazione io credo che rappresenti una svolta anche nel nostro Comune, ma anche in altri Comuni che possiamo citare per la gestione diretta, anche perché nulla c’era di illegittimo se non un’interpretazione della situazione normativa relativa soltanto allo spacchettamento delle tre cose. Dal punto di vista della legitti- mità noi possiamo prendere tutto quello… e l’avete visto dal punto di vista del segretario generale e dei vari di- rigenti, anche se su questi forse qualche appunto va fatto per come è stata impostata inizialmente non dagli Assessori, ma dai dirigenti, la pratica. Tuttavia riconosciamo oggi che questa situazione del nuovo regolamen- to è una situazione che potrà produrre al servizio dei perugini senz’altro dei momenti positivi e di grande spes- sore sia a livello sportivo, sia a livello sociale.

Il nostro voto sarà favorevole.

PRESIDENTE VARASANO

Grazie, consigliere Fronduti. Io non ho altre dichiarazioni di voto. Chiedo a tutti i Consiglieri di sedere al pro- prio posto e pongo in votazione le modifiche al regolamento sulla modalità di affidamento degli impianti sporti- vi di proprietà del Comune di Perugia. La votazione è aperta.

Si procede a votazione elettronica palese.

Votazione: 29 presenti, 29 votanti, 19 favorevoli (Sindaco, Castori, Felicioni, Leonardi, De Vincenzi, Pittola, Tracchegiani, Mignini, Numerini, Vignaroli, Nucciarelli, Varasano, Camicia, Cenci, Fronduti, Pastorelli, Scarpo- ni, Sorcini, Romizi G. ) 10 astenuti (Rosetti, Giaffreda, Vezzosi, Miccioni, Mirabassi, Bistocchi, Bori, Mori, Borghesi, Mencaroni )

L’atto è approvato

PRESIDENTE VARASANO

L’atto necessita di immediata eseguibilità. Propongo l’immediata eseguibilità sulle modifiche al regolamento sulla modalità di affidamento degli impianti sportivi di proprietà del Comune di Perugia. La votazione è aperta.

Si procede a votazione elettronica palese.

Votazione: 29 presenti, 29 votanti, 19 favorevoli (Sindaco, Castori, Felicioni, Leonardi, De Vincenzi, Pittola, Tracchegiani, Mignini, Numerini, Vignaroli, Nucciarelli, Varasano, Camicia, Cenci, Fronduti, Pastorelli, Scarpo- ni, Sorcini, Romizi G. ) 10 astenuti (Rosetti, Giaffreda, Vezzosi, Miccioni, Mirabassi, Bistocchi, Bori, Mori, Borghesi, Mencaroni )

L’I.E. è approvata

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Modifica del “Regolamento Comunale per la toponomastica cittadina”

PRESIDENTE VARASANO

Ora passiamo alla modifica del Regolamento Comunale per la toponomastica cittadina. La parola al Presiden- te Fronduti. Ricordo che in Commissione le tre proposte di modifica per l’articolo 5, 11, 16, sono state trattate e votate separatamente quindi noi procederemo nella stessa maniera.

Se vuole il Presidente Fronduti può illustrarle tutte e tre insieme oppure una alla volta, ad ogni modo noi le tratteremo e voteremo separatamente. Prego, Presidente Fronduti.

CONSIGLIERE FRONDUTI

La proposta parte dalla modifica sostanziale relativa al numero dei commissari esterni nell’ambito di questa Commissione. Le più importanti modifiche riguardano la composizione e soprattutto la funzione di segretario che redige il verbale anche con l’ausilio di un registratore e sono svolte da un istruttore designato dal dirigente dell’unità operativa nella quale è incardinato l’ufficio topografico e ecografico.

L’articolo 11, che è stato molto discusso, quello del gettone di presenza. Mentre prima il gettone di presenza era pari a quello spettante ai membri della Commissione Consiliare per la partecipazione ad ogni seduta, oggi

“il gettone di presenza è destinato ad ogni membro della Commissione, a ciascun consulente esterno di cui al precedente articolo 5 della partecipazione ad ogni seduta, è corrisposto un gettone di presenza il cui importo è determinato e pagato nel rispetto delle normative vigenti”.

Su questo punto c’è stata una diversità, c’era chi voleva l’abolizione completa di questo gettone di presenza, c’era chi voleva modificarlo nel senso solo gli esterni e non i Consiglieri Comunali, poi è rimasta questa stesu- ra sulla quale c’è certamente da discutere.

L’articolo 16 per quanto riguarda le targhe. “Le targhe dovranno essere poste in opera nel punto migliore di vi- sibilità e per quanto riguarda le rotatorie dovrà essere apposta una targa nell’isola centrale in corrispondenza di ogni intersezione stradale e non dovranno essere aggiunti ulteriori elementi che possono confondere la de- nominazione attribuita”.

Queste sono le modifiche dell’attuale regolamento rispetto al precedente.

I voti li ha ricordati il Presidente Vasarano, quindi credo che possiamo lasciare la parola al Presidente per l’apertura della discussione. Grazie.

I nomi? È importante. La Prima Commissione parere contrario, quindi non è passata la proposta: 3 voti favo- revoli, Fronduti, Camicia, Sorcini; 4 contrari, Bistocchi, Vezzosi, Mori, Miccioni; 3 astenuti: Rosetti, Giaffreda, Pastorelli. Questo è l’articolo 5.

Sull’articolo 11, parere favorevole a maggioranza: 6 favorevoli; 3 astenuti.

Parere favorevole a maggioranza anche sull’articolo 16 : 6 a 3.

Grazie.

PRESIDENTE VARASANO

Grazie, consigliere Fronduti. La parola al consigliere Camicia.

CONSIGLIERE CAMICIA

Grazie, Presidente. Io come Vicepresidente della Commissione toponomastica non è la prima volta che pro- pongo delle modifiche a questo regolamento, perché abbiamo trovato un regolamento chiaramente ormai su- perato, non più all’altezza dei tempi e che aveva necessità di essere rivisitato.

Una prima rivisitazione è stata fatta qualche tempo fa dove abbiamo cercato di snellire le procedure che erano abbastanza arcaiche, quindi immaginate che solamente per una convocazione per il regolamento doveva passare un mese. Immaginate che la Giunta aveva un anno e poco più per deliberare quello che la Commis- sione decideva. Immaginate che per un processo, cioè una Commissione toponomastica quando decideva, per realizzare sostanzialmente quella strada, per nominare definitivamente quella strada mediamente ci met- teva sei anni.

L’ultimo caso l’abbiamo avuto a Ponte Felcino, a San Felicissimo, se non sbaglio, dove i residenti hanno fatto una sottoscrizione: “Insomma, questa cosa è stata discussa sei anni fa, vi presentate dopo sei anni a mettere le targhe chiedendoci di apporre il numero civico diverso e quant’altro”. Quindi sei anni non andiamo da nes- suna parte.

Il nostro obiettivo era quello di snellire questa Commissione che aveva qualche problema, qualcosa che non funzionava.

Ci stiamo riuscendo? Penso di sì, perché tutte le iniziative che abbiamo intrapreso, che abbiamo seguito pas- so per passo e quei famosi sei anni che erano abituati ad utilizzare per definire quelle pratiche, sono passate massimo ad un anno, quindi è stato un gran lavoro di collaborazione tra tutti i Commissari.

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Chiaramente la Commissione ha lavorato bene, si è riunita molte volte ed ancora tanto c’è da fare, perché a mio avviso un anno è ancora tanto, un anno è ancora troppo, dobbiamo abbassare i tempi, perché questa Commissione ha come obiettivo, un obiettivo abbastanza ambizioso: cercare di definire una situazione che veramente è catastrofica. Noi abbiamo delle stanze come via Eugubina che inizia da Monteluce e finisce a Piccione, quindi praticamente tutta quella strada si chiama tutta via Eugubina con numeri 1 con X più M, F, G… non si capisce niente.

Così abbiamo la stessa situazione sulla via Vaiola, stessa situazione. Parte dalla stazione ed arriva fino a Cit- tà della Pieve. Lì bisogna intervenire, anche perché c’è un’indicazione da parte del Ministero che dice: “Cari signori, quando arrivate a 1000 fermatevi”. Queste lettere A, B, C, D e quant’altro… non funziona più così, perché c’è difficoltà a trovare le persone, le aziende e quant’altro.

Vi ricordate tutti a Ponte San Giovanni, la Via della Scuola. Tutta quell’area nuova si chiamava Via della Scuo- la. Era evidente che ad un certo punto bisognava suddividere quella strada, perché come primo input, sbaglia- to, gli è stato dato Via della Scuola. Alla fine bisogna anche dare consistenza a quelle che sono le varie stra- de.

Noi come obiettivo ci siamo posti questo.

Queste tre modifiche che io propongo oggi e spero che questo Consiglio approvi, sono modifiche sostanziali.

La prima per quanto riguarda le rotatorie. Non è possibile, se voi vedete la rotatoria degli Imbocchi, dove c’è un bellissimo grifo, c’è una tabella a carattere cubitale “Grifo Rampante”, c’è una fontana che rappresenta il grifo e piccola piccola c’è un’insegna “Papa Giovanni Paolo II”. Quella rotatoria si chiama Papa Giovanni Pao- lo II, ma sfido chiunque a sapere il nome di quella rotatoria, perché vedono questo grifo con la scritta a carat- tere cubitale “Grifo Rampante” è ovvio che tutti chiameranno quella rotatoria “Il Grifo”. È ovvio.

Allora bisogna intervenire anche su questo. Non è possibile che se la nostra comunità decide di dare un nome ad una rotatoria arriva un altro che ci mette qualche cosa che destabilizza il senso stesso della rotatoria.

Le intersezioni. C’è un solo cartello. Se voi vedete, faccio l’esempio di Papa Woytila, c’è un cartellino, una bandiera molto piccola e chi viene da Elce Riesce a vederla, ma chi viene da un’altra intersezione, non riesce a vederla, perché le intersezioni sono quattro. In tutte le altre città nelle quattro intersezioni si mettono quattro cartelli dove si indica la strada. Mi sembra ovvio.

Mettere le bandiere alte? Ormai è superata. Tutti gli altri Comuni, Rimini, Riccione, Cesena, Bologna, Milano le mettono ad altezza di vista, circa 80 centimetri e l’automobilista riesce a vedere subito come si chiama quel- la rotatoria. Perché nominare una rotatoria? Immaginate, e succede spesso, dei tamponamenti, tu chiami i Vi- gili Urbani: “Dove stai?” “Non lo so!” invece sappiamo che quella si chiama “Rotatoria Grifo Rampante” e via discorrendo. Questa è la prima modifica che io ho proposto.

La seconda modifica riguarderebbe la composizione, che rimane uguale, dei componenti dei commissari e la funzione degli esperti. Noi abbiamo in Commissione cinque esperti che ad un certo punto abbiamo sempre ringraziato, prendono un gettone di presenza che prima era troppo alto, adesso l’abbiamo portato a 30 euro, ma loro verrebbero anche senza gettone di presenza, ne sono convinto, perché sono dei professionisti quindi ci verrebbero anche a costo zero, perché ci devono dare dei consigli, dei suggerimenti, qual è la storicità di quell’area. Questi sono degli esperti. Certo, anche noi abbiamo degli esperti, come il professor Nucciarelli, quindi chiaramente impreziosisce la Commissione, però dare supporto va bene, ma non è possibile che que- sto governo, la Giunta Romizi, se fa delle scelte politiche rispetto a una situazione che ritiene opportuno fare per dare una risposta, non ha la maggioranza in quella Commissione perché cinque componenti rappresenta- no la maggioranza e possono decidere in qualsiasi modo se sostenere la decisione della maggioranza o della Commissione oppure no. Quindi fanno la differenza e non è possibile. Se sono esperti, la loro funzione è quel- la di essere esperto, di apportare un contributo sostanzialmente, ma non mettere in condizione un Consigliere, come è successo ultimamente che aveva fatto una proposta per nominare una strada, una rotatoria a Giorgio Almirante e l’ha dovuta ritirare, perché sapeva già in primis che gli esperti non erano d’accordo.

Questo significa limitare la funzione di chi governa. Poiché chi governa si assume le responsabilità deve avere anche la possibilità di poter governare. Voi immaginate che in questo Consiglio Comunale Romizi aveva una maggioranza di 10 Consiglieri Comunali ed un’opposizione di 20. Non andava tanto lontano. La modifica è proprio questa: gli esperti continueranno a fare gli esperti, quindi daranno delle indicazioni preziose, però non avranno diritto al voto. Il diritto al voto ce l’avranno coloro i quali sono stati eletti dal Consiglio Comunale e so- no 3 di maggioranza e 2 di opposizione. Se c’è da confrontarsi, c’è il confronto politico.

Queste in sintesi sono le proposte che io vorrei votate proprio per dare la possibilità a questa Commissione di continuare quel lavoro importante che la città ci chiede, quindi un lavoro importantissimo. Tra poco andremo a Ponte San Giovanni ad inaugurare delle strade che… io ho fatto un sopralluogo in questi giorni, hanno messo già le targhe e ringrazio i componenti della Commissione, perché io ho parlato con gente che non conosceva e ha detto: “Sono orgoglioso di abitare in una strada intitolata al grande Edoardo” “Io sono orgoglioso di abita- re in una strada dedicata a Domenico Modugno”. Abbiamo creato un’area, forse dell’abbiamo fatto anche in- volontariamente, però è riuscita così bene, tutta insieme, un comparto nuovo, un comparto meraviglioso,

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gioioso che rappresenta veri personaggi artistici della seconda metà del Novecento, quasi attuali, che tutti conoscono e non devono fare una ricerca storica per vedere chi è questo personaggio.

Ad un certo punto quando uno vede… Totò, insomma chi è che non ricorda Totò? Anche chi non l’ha vissuto, però anche i bambini sanno chi è Totò.

Mi ricordo che c’era l’assessore Waguè che diceva che lui quando stava nel suo paese, e mi smentisca As- sessore, queste cose le ha dette lei, e guardava la televisione, guardava i film di Totò. Se non sbaglio l’ha det- to lei. Per cui è una cosa bellissima questa.

Abbiamo dato un’impostazione di grandissimo valore. Stiamo lavorando bene, vi prego tutti quanti di sostene- re queste modifiche che renderanno ancora più snelli i lavori di questa Commissione. Grazie.

PRESIDENTE VARASANO

Grazie, consigliere Camicia. La parola al consigliere Mencaroni.

CONSIGLIERE MENCARONI

Faccio parte anch’io della Commissione toponomastica come il consigliere Camicia, come il consigliere Nuc- ciarelli, come il consigliere Pietrelli, come la consigliera Luciani e devo dire che ci sono state delle regole im- poste nel procedere che sono molto rispettose di alcune cose.

Innanzitutto sono rispettose del peso della storia, cerco di non andare oltre l’emotività ed inoltre sono rispetto- se anche di quella che è stata un’indicazione da parte della Prefettura di non intitolare strade a persone che non siano decedute da prima di dieci anni.

Detto questo io credo, invece, a differenza del consigliere Camicia, che la politica in questo caso poco abbia a che vedere con la cultura di una città e che gli esperti esterni, soprattutto quando rappresentano istituzioni e non associazioni, quindi l’Università, l’Accademia delle belle arti, la Deputazione Storia Patria, senza nulla to- gliere ai rappresentanti delle associazioni che sono persone di una caratura culturale cittadina elevatissima, non possono essere solamente dei consulenti ai quali viene tolto il diritto di voto.

La Commissione toponomastica deve superare l’emotività della politica e deve invece rendere giustizia, omo- geneità alla cultura città. Io, a esempio, ma questo è un punto di vista, non condivido tanto l’assegnazione di strade e vie a grandi nomi della cultura nazionale o della nuova cultura nazional popolare, televisiva o quant’altro, ma sono ad esempio a favore dell’intitolazione di strade o vie a persone che hanno rappresentato un’eccellenza in città e per la città di Perugia. Ma non solo. Anche per i quartieri. Se voi pensate quanto è im- portante per certe frazioni, per certi quartieri che sono cresciuti l’aver visto e riconosciuto lo sforzo di pionieri, padri fondatori di quegli quartieri, mi riferisco di nuovo a Ponte San Giovanni, avendo intitolato delle vie a per- sone che hanno contribuito alla nascita della Ponte San Giovanni industriale.

Sicuramente erano persone che politicamente non potevano essere avvicinate alla Sinistra, assolutamente, però nessuno ha posto obiezione.

Io ora chiedo anche in questa sede il parere e la voce dell’assessore Waguè, quindi la posizione della Giunta, proprio per quanto riguarda la modifica dell’articolo 5 che dal nostro punto di vista minerebbe in maniera sen- sibile e forte la cultura ed il modo di concepire la cultura di questa città, la cosiddetta peruginitudine, la co- scienza che i perugini hanno della propria cultura, quella cosa che purtroppo verrebbe meno se i consulenti esterni venissero posti in posizione secondaria rispetto ai politici, rispetto a persone che, ripeto, sono state elette e possono, troppo spesso, rappresentare un’emotività che poco ha a che fare con il nome di una strada, il nome di una via, il nome di una rotatoria, di una piazza può rimanere indelebile in eterno o quanto meno nel- la nostra eternità.

Io credo che da quando sono nato non ho mai assistito a cambiamenti dei nomi delle vie, delle piazze, delle strade, con i cambiamenti che sono solamente epocali e che nella nostra città sono avvenuti dopo la fine della seconda guerra mondiale e dopo l’unità d’Italia a parte alcuni rarissimi casi.

Quindi credo che per il lavoro della Commissione toponomastica sia fondamentale, indispensabile, anzi io qualche volta dico che forse i politici sono superflui, dovrebbero avere solamente un ruolo propositivo e poi sa- rebbero i membri esterni a decidere l’ammissibilità o meno di certe intitolazioni.

C’è da dire un’altra cosa, le altre due proposte di modifica da parte del consigliere Camicia hanno incontrato ed incontrano il nostro favore, giustamente la visibilità di un cartello stradale è fondamentale, come pure l’aver adeguato, il voler adeguare il corrispettivo del gettone di presenza rispetto a quello di altre Commissioni ester- ne rispetto a quelle consiliari permanenti.

Pertanto il mio è anche un invito alla maggioranza a considerare l’importanza che hanno i membri esterni all’interno di questa Commissione, vorrei di nuovo – Assessore – se cortesemente su questo specifico punto, sulla modifica dell’articolo 5 che lei ci esprimesse la posizione sua e quindi della Giunta e quindi del Sindaco Romizi rispetto alla declassazione dei membri esterni della Commissione toponomastica.

Vi sono state, nel dibattito, altre proposte che potevano andare incontro al nostro favore, rimaniamo aperti al dialogo anche in questo caso, però – ripeto – il mio è un invito forte alla maggioranza ed a chi di questa mag-

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gioranza rappresenta, è stato portavoce delle associazioni, dei comitati civici, di quell’intelligenza cittadina che in un certo senso è anche rappresentata all’interno della Commissione toponomastica e che vuole esclusiva- mente… Presidente, io continuo a parlare anche perché non è facile riprendere il filo del discorso, non è facile fare un ragionamento… io, Presidente, l’ho invitata anche altre volte a prendere delle decisioni drastiche. Io non so veramente come potremmo portare avanti un dialogo costruttivo.

Detto ciò, scusate se mi ripeto, ma sono stato interrotto, chiedo alla maggioranza di rivedere la modifica dell’articolo 5 del consigliere Camicia, di non accettarla, proprio per in un certo senso riconoscere alle asso- ciazioni ed alle istituzioni che sono rappresentate all’interno della Commissione toponomastica il giusto ruolo che loro compete. Grazie.

PRESIDENTE VARASANO

Grazie. Consiglieri, per favore. Il consigliere Mencaroni ha chiesto l’intervento dell’assessore Waguè. Se vuole intervenire, ne ha facoltà. Prego, Assessore.

ASSESSORE WAGUE’

Come nel dibattito precedente sulla modifica regolamentare del consigliere straniero aggiunto, ho sempre det- to che mi rimetto in mano alla scelta del Consiglio. Noi come Giunta abbiamo poco margine di intervento su questo aspetto e lo sai benissimo. Avendo poco margine di intervento, la proposta di Camicia, che è comun- que una proposta articolata che come sanno un po’ tutti i membri della Commissione, abbiamo dato una nuo- va energia alla Commissione toponomastica, un nuovo vigore, la possibilità di tentare e di far approvare quasi tutte le cose all’unanimità, ci siamo arrivati da quando ci siamo insediati.

Siamo riusciti anche, nonostante le varie divergenze, a trovare punti di caduti sempre utili ed importanti tra di noi. Quindi essendo un passaggio consiliare, essendo un passaggio sul quale la Giunta ha pochissimo se non nessun margine di intervento, la Giunta apprezza tutti gli sforzi fatti dal consigliere Camicia per cercare di snellire le pratiche, di lavorare per far sì che la Commissione… diverse vie abbiamo trovato nel corso del tem- po che avevano preso il nome delle vie laterali… cioè la via principale esisteva ma nelle nuove lottizzazioni abbiamo notato che tante vie erano nate senza avere un proprio nome. Quindi ci siamo sforzati a dare dei nomi a tante vie.

Camicia ha citato via Eugubina che è una di quelle vie che si sa dove inizia e non si sa dove finisce e la stes- sa cosa vale per via Settevalli che abbiamo cercato di monitorato. Visto che tante attività sono nate in alcune piazze della città, abbiamo cercato di cambiare i nomi andando a toccare il nome di una piazza che porta l’impresa o l’imprenditore o il cittadino a fare mille sforzi per adeguare e rifare tutto quanto.

Quindi i lavori sono stati lavori nel rispetto del regolamento e dello statuto che abbiamo. La prima modifica che è arrivata al regolamento l’abbiamo accolta e siamo andati avanti. Lì c’era l’accordo di tutti.

La seconda modifica va a toccare altri capitoli sui quali noi come Giunta prenderemo atto e cercheremo di or- ganizzarci in base a questa nuova impostazione che ci dà il Consiglio Comunale.

Io penso che su questo argomento ci sono poche cose da dire se non che la Giunta apprezza tutto lo sforzo che si sta facendo per dare uno slancio particolare alla Commissione toponomastica per cercare di far sì che… lì anche nelle piazze, nei parchi, nei giardini sono stati fatti in una condivisione particolare tra tutti quan- ti.

L’obiettivo di Camicia è quello di snellire e di rendere più rapido… se ci ricordiamo quando abbiamo preso il mandato c’era una forma di lentezza su tutto, la macchina era un po’ ferma, un po’ arrugginita e tutto quanto, quindi lo sforzo è quello di guardare avanti e di provare a rispettare tutto quello che desidera il Consiglio Co- munale con il Presidente della Commissione Toponomastica per portare avanti diverse cose.

Tante vie sono state inaugurate, tante piazze sono state inaugurate, gli uffici lavorano tutti i giorni per cercare di aggiornare un po’ le cose in tempi utili, informando i cittadini delle modifiche avvenute. Si tratta di lasciare al Consiglio di decidere le modifiche. E noi saremo lì per attuare quello che c’è da fare. Questo è il nostro compi- to. Grazie.

--- Escono dall’aula il Sindaco e i Consiglieri Castori, Fronduti, Leonardi, Nucciarelli, Vignaroli, Camicia, Cenci, Felicioni, Tracchegiani, Mignini, Pittola, Pastorelli, Scarponi, . I presenti sono 15.

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PRESIDENTE VARASANO

Grazie, Assessore Waguè. Io non ho altri interventi, quindi metto in votazione la modifica dell’articolo 5 del re- golamento comunale per la toponomastica cittadina. Leggo la proposta di modifica.

“Composizione della Commissione. La Commissione è composta dal Sindaco, in numero 5 membri interni ed in numero 5 esperti esterni in qualità di consulenti. La Commissione è presieduta dal Sindaco o da un suo de-

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legato che può essere l’assessore con delega agli adempimenti topografici, ecografici, ovvero un Consiglio Comunale. Il Presidente può nominare tra i membri interni della Commissione un vicepresidente. Sono mem- bri interni numero 5 Consiglieri Comunali…” lo rileggo, quando si vota articolo per articolo è così… (intervento fuori microfono)… No, è solo quando si vota articolo per articolo è così. Io sto leggendo il testo modificato. La modifica è: “Sono considerati esperti non aventi diritto al voto” e poi si elencano i membri esperti. Più altra par- te modificata: “Le funzioni di segretario che redige il verbale anche con l’ausilio di un registratore sono svolte da un istruttore designato e dal dirigente dell’Unità operativa nella quale è incaricato l’ufficio topografico ed ecografico”.

Pongo in votazione la modifica dell’articolo 5. La votazione è aperta.

Si procede a votazione elettronica palese.

Votazione: 15 presenti, 15 votanti, 4 favorevoli (Numerini, Varasano, Sorcini, Romizi G.) 10 contrari (Ro- setti, Giaffreda, Vezzosi, Bori, Bistocchi, Miccioni, Borghesi, Mori, Mencaroni, Mirabassi) 1 astenuto (De Vincenzi)

Votazione non valida per mancanza di numero legale

PRESIDENTE VARASANO

Tra cinque minuti rifaccio l’appello.

--- Esce dall’aula il Segretario Generale lo sostituisce il Vice Segretario Generale Vicario Cesarini

--- Si sospendono i lavori alle ore 17: 46;

riprendono alle ore 17.51 con la verifica del numero legale a seguito del quale risultano presenti 14 Consiglieri

PRESIDENTE VARASANO

La seduta è tolta per mancanza di numero legale.

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