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GIORNATA DELLA MEMORIA 2013: difficile dimenticare - Associazione Nazionale "Brigata Maiella& Sabato 12 Gennaio :54

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In anticipo rispetto alla data dedicata alla Giornata della Memoria, abbiamo vissuto, comunq

ue , una

indimenticabile giornata

. Ci

riferiamo

allamanifestazione organizzata dalLiceo

“Giambattista Vico”

diSulmona

. Non siamo nuovi a simili esperienze, tuttavia, è difficile rimanere indifferenti; impossibile sott rarsi

al nodo d’angoscia chestringe la gola .

 

(2)

Il testimone, Samuel Modiano, racconta la sua vicenda di sopravvissuto della fabbrica della morte

diBirkenau e, per quanto siaavvezzo a parlarne , non riesce a cancellare le infernali immagini cheancora attraversano la sua

mente . È

costretto piùvolte a fermarsi , ma non gradisce applausi

d’incoraggiamento .

Sta rivivendo gli incubi delle sue notti.

Cerchiamo di immaginare quale sia stato l’inferno dei campi di sterminio, ma non arriveremo maia

immedesimarci totalmente nella

(3)

tragedia vissuta dalle vittime deilager.

Le acute analisi del Prof. Simone Misiani, Docente di “STORIA DELLE CULTURE” presso l’

Università diTeramo , meritano molta riflessione

e approfondimento . Non

èretorica cercare dicapire ilmondo

contemporaneo

. È stata una triste giornata per molti partecipanti; alcuni hanno pianto, altri hanno cercato di nascondere

l’emozione con discreti colpetti ditosse , ma siamo grati

agliorganizzatori e ai

relatori per averci fornito una

(4)

giornata diriflessione e tristezza meravigliosa .

M.D.        10/1/2013

Conferenza di Simone Misiani Abstract

 

La memoria della Shoah e la storia dell’identità europea nell’epoca dei negazionismi

In questa sede avanzo una proposta interpretativa collego il tema della Memoria della Shoah allastoria

dell'identità europea . Sono partito dalla

periodizzazione avanzata

dallo storico della

(5)

cultura inglese Tony Judted ho utilizzato glistrumenti dianalisi

multidisciplinare mediante

l’incontro con le scienze sociali e la letteratura e più

in generali con l’universo della

produzione artistica . Queste discipline sonostate utilizzate al fine diriportare ilgrande argomento della violenza contro gliebrei entro

(6)

categorie della storia della cultura e della società

contemporanea

. In particolare mi sono valso dell'apporto della sociologia, a partire dal fondamentale studio di Zygmunt

Bauman. Il sociologo tedesco ha considerato la Shoah all’interno delle categoria della modernità . L’altro

fondamentale sostegno metodologico proveniente dalla

letteratura edin

particolare dalle

considerazioni svolte

dallo scrittore e critico letterario Josif Brodskij .

(7)

L’approccio letterario ha consentito difar venire allaluce

ilfondamentale temadella

responsabilità individuale davanti allastoria del Novecento degli europei

. Il dopoguerra si è caratterizzato come una lunga fase di transizione che ha proposto il tema d ellaMemoria

della Shoah senza veramente metterla al centro della suastoria . Soltanto dopoil 1989 e soprattutto con l'Unificazione della

Germania e la

(8)

nascita dell'Unione europea questo argomento èstato

interpretato come elemento fondante dell'identità europea . Oggi davanti allacrisi

socio-economica e della

democrazia dell'Europa emerge anche unanuova ondata

diantisemitismo chesi

caratterizza sotto la forma della

negazione della Shoah .

(9)

Notizie bio-bibliografiche Prof. Simone Misiani

Insegna storia della cultura del Ventesimo secolo nell'Università di Teramo.

Ha ricostruito le radici culturali del sionismo in Italia in rapporto con il pensiero meridionalista tra le due guerre (Manlio Rossi-Doria, un riformatore del Novecento, Rubbettino, 2010, la prima parte è dedicata a questo argomento). Da alcuni anni è impegnato nello studio del nesso tra la memoria e la sua negazione. Ha partecipato con Paolo Coen alle iniziative sulla Giornata della Memoria e sta uscendo un saggio che ripercorre la biografia eccezionale di un ebreo dentro il Fascismo: lo statistico Giorgio Mortara (Rubbettino 2012, in corso di stampa).

Attualmente sta lavorando ad un progetto sulle radici culturali del negazionismo di cui in questa occasione anticipa le linee guida della sua interpretazione.

 

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