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Psicologo: verso la professione (Paolo Moderato, Francesco Rovetto) Capitolo 1: PSICOLOGO: UNA PROFESSIONE SCIENTIFICA (Felice Perussia) Nasce in Euro

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Psicologo: verso la professione Psicologo: verso la professione

(Paolo Moderato, Francesco Rovetto) (Paolo Moderato, Francesco Rovetto) Capitolo 1:

Capitolo 1:

PSICOLOGO: UNA PROFESSIONE SCIENTIFICA PSICOLOGO: UNA PROFESSIONE SCIENTIFICA (( Felice Perussia Felice Perussia))

 Nasce in Europa nella seconda metà dell’800.

 Nasce in Europa nella seconda metà dell’800.

 Nel ‘900 il suo punto di riferimento diviene la psicologia statunitense.

 Nel ‘900 il suo punto di riferimento diviene la psicologia statunitense.

 Nasce

 Nasce in in Università Università come come ricerca ricerca pura: pura: la la pratica pratica clinica, clinica, intesa intesa come come psicoterapia, psicoterapia, compare compare solo solo con con lala  prima guerra mondiale (1913 Watson e il manifesto del comportamentismo).

 prima guerra mondiale (1913 Watson e il manifesto del comportamentismo).

 Negli stati Uniti:

 Negli stati Uniti:

--  prima guerra mondiale: sviluppo della psicometria prima guerra mondiale: sviluppo della psicometria -- seconda guerra mondiale: sviluppo della psicoterapiaseconda guerra mondiale: sviluppo della psicoterapia In Italia:

In Italia:

-- 1905 nascita pubblica della psicologia1905 nascita pubblica della psicologia -- Anni 20: decadenzaAnni 20: decadenza

-- Anni 50: rinascita grazie alla Liberazione e allo sviluppo di psicofarmaci.Anni 50: rinascita grazie alla Liberazione e allo sviluppo di psicofarmaci.

-- 1978: abolizione della legge Basaglia1978: abolizione della legge Basaglia

Def.

Def. PsicologiaPsicologia::

1.

1. un un sistema sistema teorico/operativo teorico/operativo per per rapportarsi rapportarsi al al mondo, mondo, una una chiave chiave di di lettura lettura della della realtàrealtà 2.

2. una forma di conoscenza e quindi una una forma di conoscenza e quindi una scienzascienza 3.

3. una forma di costruzione della propria identità (almeno per gli una forma di costruzione della propria identità (almeno per gli psicologi), un modo di viverepsicologi), un modo di vivere 4.

4. una professione (regolamentata da leggi, una professione (regolamentata da leggi, presuppone una formazione)presuppone una formazione)

Capitolo 2:

Capitolo 2:

QUALE PSICOLOGIA? QUESTIONI STORICHE ED EPISTEMOLOGICHE DELLA PSICOLOGIA QUALE PSICOLOGIA? QUESTIONI STORICHE ED EPISTEMOLOGICHE DELLA PSICOLOGIA (( Maria Armezzani Maria Armezzani))

Def.

Def. Epistemologia:Epistemologia:la riflessione sui caratteri di scientificità che informano una disciplinala riflessione sui caratteri di scientificità che informano una disciplina

Def. Dizionario: quella branca della teoria generale della conoscenza che si occupa di problemi quali la natura , i fondamenti, i Def. Dizionario: quella branca della teoria generale della conoscenza che si occupa di problemi quali la natura , i fondamenti, i limiti e le condizioni di validità, tanto delle scienze cosiddette esatte, quanto delle scienze empiriche (vedi psicologia); lo studio limiti e le condizioni di validità, tanto delle scienze cosiddette esatte, quanto delle scienze empiriche (vedi psicologia); lo studio dei criteri generali che permettono di distinguere le affermazioni di tipo scientifico, dalle opinioni religiose, etiche, etc… Parte dei criteri generali che permettono di distinguere le affermazioni di tipo scientifico, dalle opinioni religiose, etiche, etc… Parte essenziale della filosofia della scienza.

essenziale della filosofia della scienza.

Ogni

Ogni stile di stile di ricerca e ricerca e professionale dipende professionale dipende dalle categorie dalle categorie conoscitive che conoscitive che si sono si sono ammesse (più ammesse (più o o menomeno esplicitamente) all’inizio: si considerano “assunte” scelte che all’inizio erano problematiche.

esplicitamente) all’inizio: si considerano “assunte” scelte che all’inizio erano problematiche.

Se l’assunzione di modelli diversi non è peculiarità della psicologia, qui la frantumazione disciplinare è tale Se l’assunzione di modelli diversi non è peculiarità della psicologia, qui la frantumazione disciplinare è tale che si impone una prospettiva storico-epistemologica per comprendere questo quadro, è una delle che si impone una prospettiva storico-epistemologica per comprendere questo quadro, è una delle condizioni di “competenza professionale”.

condizioni di “competenza professionale”.

La conoscenza storico-epistemologica:

La conoscenza storico-epistemologica:

-- rivela le implicazioni dei paradigmi e ne determina le possibilità e i limiti;rivela le implicazioni dei paradigmi e ne determina le possibilità e i limiti;

-- allontana il rischio di ideologizzare la propria prospettiva;allontana il rischio di ideologizzare la propria prospettiva;

-- esplicita l’esistenza e la natura del “punto di vista”;esplicita l’esistenza e la natura del “punto di vista”;

-- rende possibile e favorisce il confronto tra modelli.rende possibile e favorisce il confronto tra modelli.

LA SCUOLA DI LIPSIA LA SCUOLA DI LIPSIA La psicologia ha “due anime”:

La psicologia ha “due anime”:

--  sperimentale sperimentale (processi di BASE)(processi di BASE) --  filosofica filosofica (processi SUPERIORI)(processi SUPERIORI)

(2)

¾

¾ Fondatore ufficiale: WFondatore ufficiale: Wundt, ha undt, ha fondato a fondato a Lipsia nel Lipsia nel 1879 1879 il primo il primo laboratorio di laboratorio di psicologiapsicologia sperimentale. E’ il primo che decise di applicare la metodologia delle scienze naturali all’indagine sperimentale. E’ il primo che decise di applicare la metodologia delle scienze naturali all’indagine sulla “psiche” (da criteri filosofici si passa a criteri sperimentali-quantitativi).

sulla “psiche” (da criteri filosofici si passa a criteri sperimentali-quantitativi).

¾

¾ Oggetto di indagine: “l’esperienza umana immediata”, ciò che è reperibile immediatamente nellaOggetto di indagine: “l’esperienza umana immediata”, ciò che è reperibile immediatamente nella coscienza soggettiva.

coscienza soggettiva.

¾

¾ Variabili controllate: processi sensoriali semplici (escluse tutto quello che oggi chiamiamoVariabili controllate: processi sensoriali semplici (escluse tutto quello che oggi chiamiamo  psicologia)

 psicologia)

¾

¾ Strumento: l’introspezione, resa sistematica da precise regole che tendono ad equipararlaStrumento: l’introspezione, resa sistematica da precise regole che tendono ad equipararla all’osservazione scientifica

all’osservazione scientifica

¾

¾ Scopo: indagare sulla struttura della mente per scoprirne regole e componentiScopo: indagare sulla struttura della mente per scoprirne regole e componenti

Accanto a questa psicologia sperimentale, lo stesso W. sostiene la necessità di una psicologia filosofica, Accanto a questa psicologia sperimentale, lo stesso W. sostiene la necessità di una psicologia filosofica, vicina alle scienze “umane”.

vicina alle scienze “umane”.

→ la psicologia è iniziata come scienza della “coscienza”: è proprio l’idea di analizzare la soggettività conla psicologia è iniziata come scienza della “coscienza”: è proprio l’idea di analizzare la soggettività con criteri empirici, che fonda la psicologia moderna.

criteri empirici, che fonda la psicologia moderna.

Le correnti si dividono:

Le correnti si dividono:

In Europa continua la tradizione filosofica, mentre in USA quella sperimentale In Europa continua la tradizione filosofica, mentre in USA quella sperimentale

Correnti in Nord-America:Correnti in Nord-America:

STRUTTURALISMO E FUNZIONALISMO (fine ‘800, primi del ‘900) STRUTTURALISMO E FUNZIONALISMO (fine ‘800, primi del ‘900) Strutturalismo

Strutturalismo

¾

¾ Fondatore : Cattell, allievo di Wundt, ma dà una interpretazione diversa agli studi di Lipsia: i datiFondatore : Cattell, allievo di Wundt, ma dà una interpretazione diversa agli studi di Lipsia: i dati ottenuti non sono misura delle sensazioni, ma misura dell’entità fisica oggettiva degli stimoli, da ottenuti non sono misura delle sensazioni, ma misura dell’entità fisica oggettiva degli stimoli, da misure dell’esperienza soggettiva si passa a misure dell’oggetto che provoca l’esperienza.

misure dell’esperienza soggettiva si passa a misure dell’oggetto che provoca l’esperienza.

Collabora con Galton e introduce la statistica e i test mentali; l’interesse si sposta dal soggetto, alle Collabora con Galton e introduce la statistica e i test mentali; l’interesse si sposta dal soggetto, alle  prestazioni soggettive (e poi alle differenze individuali).

 prestazioni soggettive (e poi alle differenze individuali).

¾

¾ Fondatore: Titchener, allievo di Wundt, esclude tutta la parte filosofica dalla sua traduzioneFondatore: Titchener, allievo di Wundt, esclude tutta la parte filosofica dalla sua traduzione dell’opera di Wundt e sposta tutto l’interesse sulla parte sperimentale, “risolvendo” così la dell’opera di Wundt e sposta tutto l’interesse sulla parte sperimentale, “risolvendo” così la contraddizione interna. Vuole indagare la struttura della mente. Alla sua morte il movimento si contraddizione interna. Vuole indagare la struttura della mente. Alla sua morte il movimento si dissolve.

dissolve.

 Funzionalismo  Funzionalismo

¾

¾ Fondatore: James, più le correnti evoluzionistiche: Angell e Carr.Fondatore: James, più le correnti evoluzionistiche: Angell e Carr.

¾

¾ Oggetto di indagine: non i contenuti psichici, ma i processi e le funzioni che favorisconoOggetto di indagine: non i contenuti psichici, ma i processi e le funzioni che favoriscono l’adattamento dell’organismo all’ambiente.

l’adattamento dell’organismo all’ambiente.

¾

¾ Metodi: eclettismo, bMetodi: eclettismo, basato sull’utilità pratica asato sull’utilità pratica e sulla e sulla capacità di indagare capacità di indagare le interazioni dell’uomole interazioni dell’uomo con l’ambiente naturale (NO laboratorio!) Declino dell’introspezione!

con l’ambiente naturale (NO laboratorio!) Declino dell’introspezione!

(3)

Rif. culturali: teorie di Darwin, Neopositivismo.

Rif. culturali: teorie di Darwin, Neopositivismo.

COMPORTAMENTISMO

COMPORTAMENTISMO (“manifesto” (“manifesto” del del 1913)1913)

¾

¾ Fondatore: Watson, per garantire la scientificità della psicologia, W. elimina come oggetti di studioFondatore: Watson, per garantire la scientificità della psicologia, W. elimina come oggetti di studio gli “eventi mentali”.

gli “eventi mentali”.

¾

¾ Oggetto: comportamento osservabile, a prescindere dai rapporti che ha con la coscienzaOggetto: comportamento osservabile, a prescindere dai rapporti che ha con la coscienza

¾

¾ Metodo: sperimentale di laboratorio, che consente di manipolare le variabili indipendentiMetodo: sperimentale di laboratorio, che consente di manipolare le variabili indipendenti (ambientali), osservandone gli effetti sulle var. dipendenti (comportamentali)

(ambientali), osservandone gli effetti sulle var. dipendenti (comportamentali)

¾

¾ Modello matematico: statistica inferenzialeModello matematico: statistica inferenziale

Confermato dagli studi di Pavlov, W. utilizza il modello S-R (stimolo-risposta) che risponde ai criteri di Confermato dagli studi di Pavlov, W. utilizza il modello S-R (stimolo-risposta) che risponde ai criteri di  previsione e controllo delle variabili.

 previsione e controllo delle variabili.

¾

¾ Oggetto: diventa l’apprendimento, con gli esperimenti sul condizionamento (classico e operante),Oggetto: diventa l’apprendimento, con gli esperimenti sul condizionamento (classico e operante),  per stabilire le leggi del comportamento.

 per stabilire le leggi del comportamento.

La psicologia immette così sul mercato i primi strumenti di misurazione psicometrica che offrono garanzie La psicologia immette così sul mercato i primi strumenti di misurazione psicometrica che offrono garanzie di controllabilità e prevedibilità.

di controllabilità e prevedibilità.

Dalla

Dalla  fine  fine degli degli anni anni trentatrenta, si introduce il criterio della significatività statistica come ulteriore, si introduce il criterio della significatività statistica come ulteriore rassicurazione: si può generalizzare i risultati come nelle altre scienze naturali.

rassicurazione: si può generalizzare i risultati come nelle altre scienze naturali.

(criterio molto criticato: la significatività è un criterio di ordine matematico, che non può rispondere tout (criterio molto criticato: la significatività è un criterio di ordine matematico, che non può rispondere tout cour a domande di natura psicologica! Anche Hathaway critica il suo stesso test, l’MMPI)

cour a domande di natura psicologica! Anche Hathaway critica il suo stesso test, l’MMPI)

Le correnti contemporanee conservano la concezione epistemologica, ma valorizzano una visione solistica Le correnti contemporanee conservano la concezione epistemologica, ma valorizzano una visione solistica e attiva del

e attiva del comportamento umano comportamento umano con l’introduzione con l’introduzione della nozione di della nozione di “contesto”: “contesto”: il comportamento il comportamento èè sempre un atto in un contesto che attribuisce i significati e le funzioni agli stimoli specifici dell’ambiente.

sempre un atto in un contesto che attribuisce i significati e le funzioni agli stimoli specifici dell’ambiente.

→ rientra il “significato”!!!rientra il “significato”!!!

COGNITIVISMO (fine degli anni ’50) COGNITIVISMO (fine degli anni ’50)

Def.

Def. CognitivoCognitivo: “indica tutti quei processi che comportano trasformazioni, elaborazioni, riduzioni , immagazzinamenti, recuperi: “indica tutti quei processi che comportano trasformazioni, elaborazioni, riduzioni , immagazzinamenti, recuperi e altri impieghi dell’input sensoriale. Termini […] che si riferiscono a ipotetici stadi o aspetti dell’attività cognitiva” (Neisser, e altri impieghi dell’input sensoriale. Termini […] che si riferiscono a ipotetici stadi o aspetti dell’attività cognitiva” (Neisser, 1976)

1976)

¾

¾ Fondatori: NFondatori: Neisser (1967) eisser (1967) e e Miller, Galanter Miller, Galanter e Pribram, e Pribram, “comportamentismi soggettivi”(1960)“comportamentismi soggettivi”(1960)

¾

¾ Oggetto: attività e processi cognitivi non osservabili. Si ripropongono i problemi epistemologici.Oggetto: attività e processi cognitivi non osservabili. Si ripropongono i problemi epistemologici.

→ La teoria non pretende di rispecchiare il reale stato dei fatti, ma di rappresentarlo.La teoria non pretende di rispecchiare il reale stato dei fatti, ma di rappresentarlo.

E viene utilizzata la metafora del computer: la conoscenza umana è una manipolazione di simboli E viene utilizzata la metafora del computer: la conoscenza umana è una manipolazione di simboli realisticamente rappresentabile con l’analogia con il software.

realisticamente rappresentabile con l’analogia con il software.

I paradigmi sono storicamente due:

I paradigmi sono storicamente due:

-- HIP: sistema cognitivo definito come una serie di regole per la trasformazione di simboli (= unHIP: sistema cognitivo definito come una serie di regole per la trasformazione di simboli (= un  processore di segnali)

 processore di segnali) ÆÆ paradigma computazionale simbolico teorizzato da Fodor e Pylyshyn.paradigma computazionale simbolico teorizzato da Fodor e Pylyshyn.

Le regole sequenziali e il carattere localizzato dell’elaborazione non rendono conto di fenomeni quali la Le regole sequenziali e il carattere localizzato dell’elaborazione non rendono conto di fenomeni quali la riorganizzazione cognitiva, meglio spiegati dal secondo paradigma.

riorganizzazione cognitiva, meglio spiegati dal secondo paradigma.

(4)

-- PDP: connessionista, il sistema cognitivo è visto come una rete di interconnessioni auto-organizzato, laPDP: connessionista, il sistema cognitivo è visto come una rete di interconnessioni auto-organizzato, la metafora è con il SNC reale, con i neuroni.

metafora è con il SNC reale, con i neuroni.

¾

¾ Metodi: costruzione di modelli e verifica tramite PCMetodi: costruzione di modelli e verifica tramite PC

¾

¾ Modello matematico: teoria della probabilitàModello matematico: teoria della probabilità

¾

¾ Critiche:Critiche:

-- rapporto debole tra modello e esperimentorapporto debole tra modello e esperimento

-- artificialità dei modelli (situazioni lontane dalla vita quotidiana)artificialità dei modelli (situazioni lontane dalla vita quotidiana)

-- dalla costruzione dei significati, si è passati a studiare l’elaborazione dell’informazione: di nuovodalla costruzione dei significati, si è passati a studiare l’elaborazione dell’informazione: di nuovo impersonalità e oggettività

impersonalità e oggettività

-- sono stati esclusi dalle ricerche i processi che poco si adattano alla rappresentazione computazionale:sono stati esclusi dalle ricerche i processi che poco si adattano alla rappresentazione computazionale:

emozioni, creatività, interazioni tra soggetti, ecc.

emozioni, creatività, interazioni tra soggetti, ecc.

-- come nel comportamentismo, il cognitivismo è limitato dalla riduzione dell’oggetto di studio al metodocome nel comportamentismo, il cognitivismo è limitato dalla riduzione dell’oggetto di studio al metodo disponibile.

disponibile.

TEORIE

TEORIE COSTRUTTIVISTICHE COSTRUTTIVISTICHE (anni (anni ’80)’80)

¾

¾ Autori: Watzlawick Autori: Watzlawick 

¾

¾ Teoria: non esiste un mondo reale pre-esistente e indipendente dall’osservatore, ma esistono varieTeoria: non esiste un mondo reale pre-esistente e indipendente dall’osservatore, ma esistono varie versioni di mondo a seconda del punto di vista. Ogni pensiero/giudizio/percezione è un’operazione versioni di mondo a seconda del punto di vista. Ogni pensiero/giudizio/percezione è un’operazione costruttiva e autoreferenziale dell’osservatore.

costruttiva e autoreferenziale dell’osservatore.

¾

¾ Oggetto: l’uomo comOggetto: l’uomo come essere attivo, costruttore di significati e essere attivo, costruttore di significati e l’ambiente come universo e l’ambiente come universo di simbolidi simboli e di esperienze possibili.

e di esperienze possibili.

¾

¾ Metodo: rivalutazione dell’osservazione nelle situazioni di vita quotidiana, dei metodi qualitativi eMetodo: rivalutazione dell’osservazione nelle situazioni di vita quotidiana, dei metodi qualitativi e di strategie che prevedono un’interazione tra ricercatore e soggetto.

di strategie che prevedono un’interazione tra ricercatore e soggetto.

¾

¾ Critiche:Critiche:

il cognitivismo aveva enfatizzato il metodo, adattandovi l’oggetto di studio. In modo inverso, il il cognitivismo aveva enfatizzato il metodo, adattandovi l’oggetto di studio. In modo inverso, il costruttivismo recupera il “significato” come oggetto di studio, non avendo però un metodo per studiarlo.

costruttivismo recupera il “significato” come oggetto di studio, non avendo però un metodo per studiarlo.

Correnti EuropeeCorrenti Europee::

→ La psicologia Resta legata alle discipline filosofiche ed ha un carattere più accademico della psicologiaLa psicologia Resta legata alle discipline filosofiche ed ha un carattere più accademico della psicologia nordamericana, e minore influenza sociale.

nordamericana, e minore influenza sociale.

GESTALT

GESTALT (nascita (nascita ufficiale: ufficiale: 1912 1912 Germania)Germania)

¾

¾ Fondatore: Wertheimer, nel 1912 pubblica un importante lavoro sul movimento stroboscopio che dàFondatore: Wertheimer, nel 1912 pubblica un importante lavoro sul movimento stroboscopio che dà inizio alla scuola della Gestalt.

inizio alla scuola della Gestalt.

→ Gestalt Gestalt = forma, come totalità significativa, le cui proprietà sono conoscibili attraverso un atteggiamento= forma, come totalità significativa, le cui proprietà sono conoscibili attraverso un atteggiamento e un metodo fenomenologico..

e un metodo fenomenologico..

¾

¾ Oggetto: “l’esperienza umana immediata” (N.B. come Wundt!!!), ma la intendono in modo diverso:Oggetto: “l’esperienza umana immediata” (N.B. come Wundt!!!), ma la intendono in modo diverso:

l’esperienza è un “campo psicologico organizzato” dove il soggetto si lega in modo intenzionale l’esperienza è un “campo psicologico organizzato” dove il soggetto si lega in modo intenzionale all’ambiente.

all’ambiente.

Per la Gestalt:

Per la Gestalt:

(5)

-- non esiste osservazione neutra, l’osservazione è sempre prospettica;non esiste osservazione neutra, l’osservazione è sempre prospettica;

-- sia la realtà fisica che quella psicologica sono “esperienze soggettive”, “fenomeni”.sia la realtà fisica che quella psicologica sono “esperienze soggettive”, “fenomeni”.

¾

¾ Metodi: esperimenti percettiviMetodi: esperimenti percettivi

¾

¾ Applicazioni: psicologia della percezione, pensiero, memoria, personalità e sociale.Applicazioni: psicologia della percezione, pensiero, memoria, personalità e sociale.

→ Kohler (1917) def.Kohler (1917) def. Insight:Insight:“ristrutturazione improvvisa del campo percettivo“ (“ristrutturazione improvvisa del campo percettivo“ ( apprendimento per apprendimento per   prove ed errori di Thorndike)

 prove ed errori di Thorndike) PSICOANALISI (1900) PSICOANALISI (1900)

¾

¾ Fondatore: Freud, nel 1900 pubblica “L’interpretazione dei sogni”: propone un’interpretazioneFondatore: Freud, nel 1900 pubblica “L’interpretazione dei sogni”: propone un’interpretazione  psicologica dei disturbi psichiatrici (N.B. novità assoluta!!)

 psicologica dei disturbi psichiatrici (N.B. novità assoluta!!)

Def.

Def. PsicoanalisiPsicoanalisi::

1)

1) un procedimento per l’indagine dei processi psichiciun procedimento per l’indagine dei processi psichici 2)

2) un metodo terapeutico basato su tale un metodo terapeutico basato su tale indagineindagine 3)

3) una serie di conoscenze sul funzionamento psichico acquisite per questa viauna serie di conoscenze sul funzionamento psichico acquisite per questa via

¾

¾ Oggetto: i processi psichici inconsciOggetto: i processi psichici inconsci

¾

¾ Metodo: metodo clinico, basato sull’interpretazione.Metodo: metodo clinico, basato sull’interpretazione.

→ Dopo Freud la psicoanalisi si è diversificata anche a causa dell’esportazione dal contesto austrotedesco,Dopo Freud la psicoanalisi si è diversificata anche a causa dell’esportazione dal contesto austrotedesco, restando accomunata unicamente dal riferimento alla dimensione inconscia.

restando accomunata unicamente dal riferimento alla dimensione inconscia.

PSICHIATRIA

PSICHIATRIA FENOMENOLOGICA FENOMENOLOGICA (inizi del (inizi del ‘900)‘900)

¾

¾ Fondatore: Biswanger Fondatore: Biswanger 

¾

¾ Oggetto di indagine: l’ ”Erlebnis”(l’esperienza vissuta), il vissuto soggettivoOggetto di indagine: l’ ”Erlebnis”(l’esperienza vissuta), il vissuto soggettivo

¾

¾ Scopo: pervenire alle forme strutturali della conoscenza, attraverso un’analisi sistematica dei trattiScopo: pervenire alle forme strutturali della conoscenza, attraverso un’analisi sistematica dei tratti comuni delle esperienze umane.

comuni delle esperienze umane.

Teoria di rif.: fenomenologia husserliana (cosa

Teoria di rif.: fenomenologia husserliana (cosafenomeno)fenomeno)

¾

¾ Metodo: limitazione dell’analisi a ciò che è reperibile nella coscienza (Metodo: limitazione dell’analisi a ciò che è reperibile nella coscienza ( psicoanalisi),  psicoanalisi), analizzareanalizzare l’esperienza umana per comprenderne le strutture fondamentali che lo mettono in rapporto con lo l’esperienza umana per comprenderne le strutture fondamentali che lo mettono in rapporto con lo spazio, il tempo, mettendo da parte ogni distinzione pregiudiziale tra normale e patologico e ogni spazio, il tempo, mettendo da parte ogni distinzione pregiudiziale tra normale e patologico e ogni interpretazione causalistica-meccanicistica (

interpretazione causalistica-meccanicistica (comportamentismo).comportamentismo).

EPISTEMOLOGIA

EPISTEMOLOGIA GENETICA GENETICA (anni ’50)(anni ’50)

¾

¾ Fondatore: Piaget, detta anche “scuola di Ginevra” o “costruttivismo piagetiano”.Fondatore: Piaget, detta anche “scuola di Ginevra” o “costruttivismo piagetiano”.

¾

¾ Oggetto: “conoscenza” , così come si sviluppa, nell’interazione organismo-ambiente; la relazioneOggetto: “conoscenza” , così come si sviluppa, nell’interazione organismo-ambiente; la relazione tra il soggetto che agisce e pensa e il mondo che lo circonda, oggetto delle sue esperienze.

tra il soggetto che agisce e pensa e il mondo che lo circonda, oggetto delle sue esperienze.

¾

¾ Metodo: sperimentale e clinico. (osservazioni sui bambini)Metodo: sperimentale e clinico. (osservazioni sui bambini)

(6)

Teoria: l’attività senso-motoria determina la costruzione del reale secondo processi alternati di Teoria: l’attività senso-motoria determina la costruzione del reale secondo processi alternati di assimilazione e accomodamento combinati tra individuo e ambiente e, attraverso una riorganizzazione delle assimilazione e accomodamento combinati tra individuo e ambiente e, attraverso una riorganizzazione delle strutture mentali, determina lo sviluppo ontogenetico del soggetto.

strutture mentali, determina lo sviluppo ontogenetico del soggetto.

Osservazioni sulle diverse scuole:

Osservazioni sulle diverse scuole:

-- coerenza e rigore sono comunque attributi della scientificità, in qualunque modo la si concepisca;coerenza e rigore sono comunque attributi della scientificità, in qualunque modo la si concepisca;

-- nella dialettica tra metodo e oggetto, spesso è stato sacrificato l’uno per l’altro senza trovare un giustonella dialettica tra metodo e oggetto, spesso è stato sacrificato l’uno per l’altro senza trovare un giusto equilibrio;

equilibrio;

-- è inevitabile operare unè inevitabile operare una scelta di a scelta di “punto di “punto di vista”, vista”, esserne consapevoli e esplicitarla nel esserne consapevoli e esplicitarla nel lavoro dilavoro di  professionisti.

 professionisti.

Capitolo 3:

Capitolo 3:

CRITERI DI COERENZA TRA TEORIA E PRATICA IN PSICOLOGIA CLINICA CRITERI DI COERENZA TRA TEORIA E PRATICA IN PSICOLOGIA CLINICA (Franco Di Maria e Calogero Lo Piccolo)

(Franco Di Maria e Calogero Lo Piccolo) Def.

Def. Psicologia clinicaPsicologia clinica è confusa:è confusa:

1.

1. definita dal suo oggetto: cioè la curadefinita dal suo oggetto: cioè la cura →→ identificazione della psicologia clinica con la psicoterapiaidentificazione della psicologia clinica con la psicoterapia 2.

2. definita da un modello di curadefinita da un modello di cura →→ definizione dello psicologo clinico come appartenente a una determinata scuoladefinizione dello psicologo clinico come appartenente a una determinata scuola E’ in netta ascesa la richiesta di interventi psicologici ma non psicoterapici: richiesta di soluzione di un E’ in netta ascesa la richiesta di interventi psicologici ma non psicoterapici: richiesta di soluzione di un disagio psicologico (

disagio psicologico (psicopatologico), formazione professionale, gestione delle risorse umane.psicopatologico), formazione professionale, gestione delle risorse umane.

La difficoltà di def., sta nella mancanza di coerenza tra teoria e pratica: le teorie più diffuse NON hanno al La difficoltà di def., sta nella mancanza di coerenza tra teoria e pratica: le teorie più diffuse NON hanno al centro la relazione (ma

centro la relazione (ma l’intrapsichico), la pratica ha l’intrapsichico), la pratica ha sempre al centro la sempre al centro la relazione.relazione.

¾

¾ Propongono il modello della psicologia Clinica come dell’Propongono il modello della psicologia Clinica come dell’ action-researc action-researchh::

--  perché tiene ben presente il significato di irruzione nel sistema, da parte del ricercat perché tiene ben presente il significato di irruzione nel sistema, da parte del ricercat oreore

-- si allontana dai criteri di oggettività intesa come neutralità: trasformiamo la realtà nell’atto stesso disi allontana dai criteri di oggettività intesa come neutralità: trasformiamo la realtà nell’atto stesso di osservarla e conoscerla.

osservarla e conoscerla.

-- non scotomizza la relazione, ma la utilizza per i propri scopi: la relazione come metodo di conoscenza-non scotomizza la relazione, ma la utilizza per i propri scopi: la relazione come metodo di conoscenza- intervento

intervento

Ri-def: psicologia clinica = action-research che mira a valutare, comprendere ed trasformare i sistemi relazionali Ri-def: psicologia clinica = action-research che mira a valutare, comprendere ed trasformare i sistemi relazionali umani, tenendo presente che agire-conoscere-trasformare sono fasi inseparabili.

umani, tenendo presente che agire-conoscere-trasformare sono fasi inseparabili.

¾

¾ E’ importante che ogni professionista faccia della sua tecnica un oggetto di studio, apra una riflessioneE’ importante che ogni professionista faccia della sua tecnica un oggetto di studio, apra una riflessione teorica sul proprio operare.(teoria della tecnica)

teorica sul proprio operare.(teoria della tecnica)

¾

¾ L’intervento si configura come la costruzione di uno spazio relazionale “altro” che renda pensabili eL’intervento si configura come la costruzione di uno spazio relazionale “altro” che renda pensabili e osservabili i comportamenti degli attori, anche al di fuori del setting clinico tradizionale. La relazione è osservabili i comportamenti degli attori, anche al di fuori del setting clinico tradizionale. La relazione è il metodo di conoscenza-intervento.

il metodo di conoscenza-intervento.

¾

¾ Analisi della domanda: come analisi di tutti gli aspetti anche fantasmatici della relazione, per laAnalisi della domanda: come analisi di tutti gli aspetti anche fantasmatici della relazione, per la costruzione di un area di senso “comune” che possa fare da base alla relazione.

costruzione di un area di senso “comune” che possa fare da base alla relazione.

¾

¾ Distinzione traDistinzione tra set  set ee setting  setting ::

set

set : tutti gli aspetti organizzativi che rendono possibile l’incontro (orario, frequenza, ecc.): tutti gli aspetti organizzativi che rendono possibile l’incontro (orario, frequenza, ecc.) setting:

setting: accadimenti emotivi e relazionaliaccadimenti emotivi e relazionali dell’incontro, spazio relazionale e psichico che si ritagliadell’incontro, spazio relazionale e psichico che si ritaglia all’interno di un set adeguato.

all’interno di un set adeguato.

Ciò che lo psicologo clinico

Ciò che lo psicologo clinico fa è usare la propria competenza per cambiare il set in funzione di fa è usare la propria competenza per cambiare il set in funzione di un settingun setting  più adeguato a riconoscere e pensare le emozioni.

 più adeguato a riconoscere e pensare le emozioni.

(7)

Capitolo 4:

Capitolo 4:

CONSIDERAZIONI SUL CONCETTO DI NORMALITA’ NELLO SVILUPPO

CONSIDERAZIONI SUL CONCETTO DI NORMALITA’ NELLO SVILUPPO COGNITIVOCOGNITIVO (Silvia Perini)

(Silvia Perini)

Quesito della ricerca moderna:

Quesito della ricerca moderna: Normalità  Normalità e e ritardo ritardo cognitivo cognitivo fanno fanno parte parte di di un un continuum continuum o o di di continuacontinua differenti?

differenti?

Inizio secolo: bambino come diverso dall’adulto, inizia ad interessare la ricerca.

Inizio secolo: bambino come diverso dall’adulto, inizia ad interessare la ricerca.

Anni 20: Watson in USA e Piaget in Europa spiegano la genesi e l’evoluzione cognitiva.

Anni 20: Watson in USA e Piaget in Europa spiegano la genesi e l’evoluzione cognitiva.

Anni 60: teorie dell’elaborazione dell’informazione Anni 60: teorie dell’elaborazione dell’informazione Oggi: due correnti di pensiero sullo sviluppo cognitivo Oggi: due correnti di pensiero sullo sviluppo cognitivo

¾

¾ Sviluppo cognitivo come struttura/competenza: trasformazione quantitativa che si realizza nelSviluppo cognitivo come struttura/competenza: trasformazione quantitativa che si realizza nel corso di stadi (lo sviluppo = sovrapposizione di strati di diverso livello)

corso di stadi (lo sviluppo = sovrapposizione di strati di diverso livello) Strutture come ogg. di studio dei cognitivisti

Strutture come ogg. di studio dei cognitivisti ÆÆ studiano conoscenza e mente, cioè costruttistudiano conoscenza e mente, cioè costrutti metaforici non osservabili. Manipolano variabili e attribuiscono le modificazioni del metaforici non osservabili. Manipolano variabili e attribuiscono le modificazioni del comportamento correlate alle attività cognitive che si presumono influenzate dalle manipolazioni.

comportamento correlate alle attività cognitive che si presumono influenzate dalle manipolazioni.

Æ

Æ ritardo mentale: prodotto da strutture della mente deficitarie.ritardo mentale: prodotto da strutture della mente deficitarie.

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¾ Sviluppo cognitivo come funzione/performance: crescita, vista come incremento quantitativo eSviluppo cognitivo come funzione/performance: crescita, vista come incremento quantitativo e continuo.

continuo.

Funzioni come ogg. di studio dei comportamentisti

Funzioni come ogg. di studio dei comportamentisti ÆÆ studiano le relazioni osservabili fra eventistudiano le relazioni osservabili fra eventi ambientali e attività, in termini di stimoli, risposte ed eventi contestuali osservabili.

ambientali e attività, in termini di stimoli, risposte ed eventi contestuali osservabili.

Æ

Æ ritardo mentale: rallentamento nel processo di cambiamento; il ritardo è evolutivo.ritardo mentale: rallentamento nel processo di cambiamento; il ritardo è evolutivo.

Def. Teoria: è esplicativa e rappresenta un tentativo di organizzare una serie di leggi derivate da dati empirici allo Def. Teoria: è esplicativa e rappresenta un tentativo di organizzare una serie di leggi derivate da dati empirici allo scopo di spiegare e prevedere eventi.

scopo di spiegare e prevedere eventi.

Def. Modello: non è esplicativo, è un’applicazione metaforica della teoria, una rappresentazione della realtà, non una Def. Modello: non è esplicativo, è un’applicazione metaforica della teoria, una rappresentazione della realtà, non una descrizione. Non richiede dati empirici su cui basarsi.

descrizione. Non richiede dati empirici su cui basarsi.

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¾ Oggetto: sia per la teoria che per il modello, studiare lo sviluppo, significa studiare il cambiamentoOggetto: sia per la teoria che per il modello, studiare lo sviluppo, significa studiare il cambiamento lungo la dimensione temporale.

lungo la dimensione temporale.

Teoria Cognitiva (da Piaget al connessionismo):Teoria Cognitiva (da Piaget al connessionismo):

La maggioranza degli studiosi ritiene che l’architettura cognitiva, sia una struttura immutabile dell’attività La maggioranza degli studiosi ritiene che l’architettura cognitiva, sia una struttura immutabile dell’attività cognitiva, nel senso che il suo funzionamento non cambia nel corso dello sviluppo.

cognitiva, nel senso che il suo funzionamento non cambia nel corso dello sviluppo.

L’attività dei sistemi cognitivi si può solo inferire da ciò che produce sul piano del comportamento.

L’attività dei sistemi cognitivi si può solo inferire da ciò che produce sul piano del comportamento.

Un costrutto ipotetico funge da mediatore fra il comportamento e ciò che lo determina.

Un costrutto ipotetico funge da mediatore fra il comportamento e ciò che lo determina.

Per Piaget si tratta delle strutture che sottostanno al pensiero, mediando le interazioni con l’ambiente Per Piaget si tratta delle strutture che sottostanno al pensiero, mediando le interazioni con l’ambiente esterno. I processi di assimilazione e accomodamento fanno evolvere e sviluppare sia le strutture cognitive esterno. I processi di assimilazione e accomodamento fanno evolvere e sviluppare sia le strutture cognitive sia le modalità con cui esse fungono da mediatori: prima i riflessi, poi schemi non simbolici, quindi sia le modalità con cui esse fungono da mediatori: prima i riflessi, poi schemi non simbolici, quindi rappresentazioni mentali.

rappresentazioni mentali.

-- Anni 60: la teorizzazione piagetiana viene influenzata dalle scienze dell’informazione, e vede la menteAnni 60: la teorizzazione piagetiana viene influenzata dalle scienze dell’informazione, e vede la mente come un sistema che manipola simboli.

come un sistema che manipola simboli. ÆÆ il sistema cognitivo elabora i simboli in modo seriale e liil sistema cognitivo elabora i simboli in modo seriale e li finalizza in accordo a regole che si modificano nel tempo.

finalizza in accordo a regole che si modificano nel tempo.

Limiti dell’approccio seriale

Limiti dell’approccio seriale dell’elaborazione dell’informazione:dell’elaborazione dell’informazione:

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-- Come può il sistema essere adattato a compiti particolari?Come può il sistema essere adattato a compiti particolari?

-- I modelli connessionisti sembrano dare una soluzione: l’immagazzinamento e l’elaborazioneI modelli connessionisti sembrano dare una soluzione: l’immagazzinamento e l’elaborazione dell’informazione sono visti come processi che avvengono in parallelo anziché in sequenza seriale, dell’informazione sono visti come processi che avvengono in parallelo anziché in sequenza seriale, grazie a unità che hanno un reciproco effetto facilitante o inibente.

grazie a unità che hanno un reciproco effetto facilitante o inibente.

-- Fine anni 70: metacognizione, come conoscenza introspettiva sul proprio funzionamento mentale e suiFine anni 70: metacognizione, come conoscenza introspettiva sul proprio funzionamento mentale e sui  processi che lo regolano.

 processi che lo regolano.

 La teoria comportamentale: da Watson a La teoria comportamentale: da Watson all’analisi del comportamentoll’analisi del comportamento

L psicologia del comportamento considera lo sviluppo infantile un sottoinsieme della teoria generale:

L psicologia del comportamento considera lo sviluppo infantile un sottoinsieme della teoria generale:

l’oggetto di studio è il comportamento osservabile e il metodo è quello delle scienze naturali.

l’oggetto di studio è il comportamento osservabile e il metodo è quello delle scienze naturali.

Sviluppo:

Sviluppo:

- interazioni continue tra bambino che si evolve biologicamente e cambiamenti dell’ambiente - interazioni continue tra bambino che si evolve biologicamente e cambiamenti dell’ambiente - queste interazioni cambiano sia l’individuo, sia l’ambiente

- queste interazioni cambiano sia l’individuo, sia l’ambienteÆÆle interazioni si modificano nel tempo in base all’età.le interazioni si modificano nel tempo in base all’età.

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¾ Watson: C = f (s), gli stimoli colpiscono gli organi di senso e le risposte sono azioni del corpo.Watson: C = f (s), gli stimoli colpiscono gli organi di senso e le risposte sono azioni del corpo.

(condizionamento della paura di Albert) (condizionamento della paura di Albert)

Il comportamentismo radicale di Skinner e l’intercomportamentismo di Kantor danno forma sistematica alla Il comportamentismo radicale di Skinner e l’intercomportamentismo di Kantor danno forma sistematica alla  psicologia del comportamento, dotandola di

 psicologia del comportamento, dotandola di un chiaro ogg di studio, metodo e un chiaro ogg di studio, metodo e rapporto tra ricerrapporto tra ricerca di base ca di base ee applicata.

applicata.

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¾ Skinner:Skinner: teoria dell’apprendimento operanteteoria dell’apprendimento operante ÆÆ rifiuta il dualismo mente-corpo e ritiene che anche irifiuta il dualismo mente-corpo e ritiene che anche i  processi

 processi mentali mentali possano possano essere essere indagati indagati con con metodi metodi delle delle scienze scienze naturali, naturali, in in situazioni situazioni sperimentali.sperimentali.

Diventa importante l’interazione tra comportamento e ambiente.

Diventa importante l’interazione tra comportamento e ambiente.

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¾ Kantor: elabora ulteriormente il concetto di interazione. Privilegia come oggetto di studio laKantor: elabora ulteriormente il concetto di interazione. Privilegia come oggetto di studio la coordinazione dell’intero organismo all’interno di un campo. Per spiegare il comportamento umano, coordinazione dell’intero organismo all’interno di un campo. Per spiegare il comportamento umano, non solo funzioni stimolo e funzioni risposta, ma anche eventi situazionali (ciò che caratterizza il non solo funzioni stimolo e funzioni risposta, ma anche eventi situazionali (ciò che caratterizza il setting).

setting).

Anni 60: integrazione dei due modelli ha prodotto paradigmi operanti nella ricerca in età evolutiva e Anni 60: integrazione dei due modelli ha prodotto paradigmi operanti nella ricerca in età evolutiva e applicazioni in campo educativo in soggetti con ritardo mentale.

applicazioni in campo educativo in soggetti con ritardo mentale.

Capitolo 5:

Capitolo 5:

METODOLOGIA DELLA RICERCA IN PSICOLOGIA: PIANIFICAZIONE, CONTROLLO E

METODOLOGIA DELLA RICERCA IN PSICOLOGIA: PIANIFICAZIONE, CONTROLLO E MISURAMISURA (Paolo Moderato e Renato Gentile)

(Paolo Moderato e Renato Gentile)

Ogni disciplina scientifica è caratterizzata, oltre che da affermazioni teoriche specifiche, da una serie di Ogni disciplina scientifica è caratterizzata, oltre che da affermazioni teoriche specifiche, da una serie di riconoscimenti

riconoscimenti (assunti) più (assunti) più o meno o meno espliciti che riguardano:espliciti che riguardano:

-- la la filosofia filosofia della della scienza scienza (assunti (assunti metateorici)metateorici) -- i i fenomeni fenomeni da da osservare osservare (assunti (assunti teorici)teorici)

-- i i metodi metodi di di ricerca ricerca (assunti (assunti metodologici)metodologici)

Kuhn ha utilizzato per identificare questi elementi, il termine

Kuhn ha utilizzato per identificare questi elementi, il termine paradigmaparadigma..

Questo termine viene utilizzato in un senso più ristretto per definire:

Questo termine viene utilizzato in un senso più ristretto per definire:

-- i dispositivi fondamentali usati dal ricercatore per produrre il fenomeno che lo interessa (rif. paradigmai dispositivi fondamentali usati dal ricercatore per produrre il fenomeno che lo interessa (rif. paradigma di ricerca).

di ricerca).

La scelta del paradigma dipende strettamente da ciò che vogliamo studiare.

La scelta del paradigma dipende strettamente da ciò che vogliamo studiare.

Quindi ogni buona ricerca deve partire da una buona definizione del proprio oggetto di studio.

Quindi ogni buona ricerca deve partire da una buona definizione del proprio oggetto di studio.

Considerare un fenomeno, significa formulare delle ipotesi sul processo: su quali sono le variabili e che Considerare un fenomeno, significa formulare delle ipotesi sul processo: su quali sono le variabili e che funzione reciproca svolgono.

funzione reciproca svolgono.

Va elaborato, a

Va elaborato, a partire dal paradigma, partire dal paradigma, un un piano sperimentale (progettazione del piano sperimentale (progettazione del disegno sperimentale) chedisegno sperimentale) che  permetta

 permetta lo lo studio studio dei dei singoli singoli elementi elementi (e (e la la verifica verifica delle delle ipotesi ipotesi specifiche) specifiche) con con il il minimo minimo possibile possibile didi errori.

errori.

(9)

Un buon disegno deve rispettare due esigenze di controllo(procedimenti utilizzati per eliminare le minacce Un buon disegno deve rispettare due esigenze di controllo(procedimenti utilizzati per eliminare le minacce alla validità della ricerca):

alla validità della ricerca):

-- individuare le fonti di errore (funz. preventiva): controllo metodologicoindividuare le fonti di errore (funz. preventiva): controllo metodologico

-- verificare l’effettiva influenza delle var. indipendenti che agiscono nell’esperimento (funz. diagnostica):verificare l’effettiva influenza delle var. indipendenti che agiscono nell’esperimento (funz. diagnostica):

controllo statistico controllo statistico

CONTROLLO SUL PIANO METODOLOGICO:

CONTROLLO SUL PIANO METODOLOGICO:

 Il campionamentoIl campionamento: ha la funzione di limitare o controllare possibili fonti di interferenza. Il campione: ha la funzione di limitare o controllare possibili fonti di interferenza. Il campione deve possedere le stesse caratteristiche della popolazione per poter poi generalizzare i risultati ottenuti a deve possedere le stesse caratteristiche della popolazione per poter poi generalizzare i risultati ottenuti a tutti gli altri membri della popolazione. Quando ciò è possibile, la ricerca ha validità ecologica e i suoi tutti gli altri membri della popolazione. Quando ciò è possibile, la ricerca ha validità ecologica e i suoi risultati sono facilmente estendibili. Il campione rappresentativo risulterà tanto più selezionato quanto più risultati sono facilmente estendibili. Il campione rappresentativo risulterà tanto più selezionato quanto più numerose saranno le variabili che definiscono la popolazione.

numerose saranno le variabili che definiscono la popolazione.

Metodo: pretest (accerta l’omogeneità dei sogg per una o più caratteristiche), parallelizzazione tra gruppo Metodo: pretest (accerta l’omogeneità dei sogg per una o più caratteristiche), parallelizzazione tra gruppo sperimentale e di controllo(casuale o in base ai risultati ottenuti al pretest), blocchi randomizzati (2 gruppi sperimentale e di controllo(casuale o in base ai risultati ottenuti al pretest), blocchi randomizzati (2 gruppi omogenei fra loro ma non internamente).

omogenei fra loro ma non internamente).

 Il piano sperimentale 1:Il piano sperimentale 1:il controllo riguarda : le variazioni della situazione.il controllo riguarda : le variazioni della situazione.

Standardizzazione e taratura Standardizzazione e taratura

Il compito va standardizzato (non ci devono essere differenze nella consegna) e tarato per i soggetti Il compito va standardizzato (non ci devono essere differenze nella consegna) e tarato per i soggetti dell’esperimento (evitare

dell’esperimento (evitare floor  floor effect effect ÆÆ livello troppo alto, prestazioni scarse olivello troppo alto, prestazioni scarse o ceiling effect ceiling effect Æ Æ difficoltàdifficoltà  bassa, livello massimo di performance).

 bassa, livello massimo di performance).

Bisogna ricordarsi che anche le aspettative dello sperimentatore sono una possibile var. interferente (

Bisogna ricordarsi che anche le aspettative dello sperimentatore sono una possibile var. interferente (effettoeffetto  Rosenthal 

 Rosenthal : influenza la condotta dello sperimentatore e la raccolta dati: influenza la condotta dello sperimentatore e la raccolta datiÆÆ si elimina col doppio cieco).si elimina col doppio cieco).

 Il piano sperimentale 2:Il piano sperimentale 2:il controllo riguarda: il numero e tipo di variabili.il controllo riguarda: il numero e tipo di variabili.

Progettazione del tipo di piano Progettazione del tipo di piano

→ per numero di var. indipendenti: disegni unifattoriali o multifattorialiper numero di var. indipendenti: disegni unifattoriali o multifattoriali

→ per tipo di var. indipendenti: disegni intersoggetti (between) o intrasoggetti (within)per tipo di var. indipendenti: disegni intersoggetti (between) o intrasoggetti (within)

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¾ I disegni unifattoriali:I disegni unifattoriali:

- between-subjects hanno tanti gruppi quanti sono i livelli della variabile, in modo da somministrarne uno - between-subjects hanno tanti gruppi quanti sono i livelli della variabile, in modo da somministrarne uno solo per ciascun gruppo.

solo per ciascun gruppo.

- within-subjects hanno un unico gruppo che sottopongono a tutti i livelli della var. (disegni

- within-subjects hanno un unico gruppo che sottopongono a tutti i livelli della var. (disegni a misurea misure ripetute

ripetute))ÆÆ prestet (baseline), trattamento e post-test.prestet (baseline), trattamento e post-test.

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¾ I disegni multifattoriali sono più diffusi perché rispettano di più il contesto naturale dove si dannoI disegni multifattoriali sono più diffusi perché rispettano di più il contesto naturale dove si danno numerose var. che interagiscono:

numerose var. che interagiscono:

- quello between-subjects è noto come

- quello between-subjects è noto come piano fattoriale a gruppi indipendenti piano fattoriale a gruppi indipendenti - quello within-subjects richiede l’uso di

- quello within-subjects richiede l’uso di  piani  piani fattoriali fattoriali a a misure misure ripetuteripetute (una variante è il(una variante è il disegno adisegno a trattamenti alternati

trattamenti alternati).).

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¾ I disegni fattoriali a piani sperimentali combinati:I disegni fattoriali a piani sperimentali combinati:

- disegno con più variabili miste, è il

- disegno con più variabili miste, è il disegno fattoriale mistodisegno fattoriale misto - disegno con

- disegno con 2 variabili, di 2 variabili, di cui cui 1 within-subjects è1 within-subjects è il piano a quadrato latinoil piano a quadrato latino - disegno con più variabili, di cui 1 within-subjects, è il

- disegno con più variabili, di cui 1 within-subjects, è il disegno fattoriale split-plot disegno fattoriale split-plot  - disegno con più variabili, di cui 2 within-subjects, è il

- disegno con più variabili, di cui 2 within-subjects, è il disegno fattoriale split-split-plot disegno fattoriale split-split-plot  Var. interferenti intra-soggettti:

Var. interferenti intra-soggettti:

(10)

--  pratica pratica: effetto dell’allenamento sulla prestazione (x ovviare: utilizzare disegno between-subjects o: effetto dell’allenamento sulla prestazione (x ovviare: utilizzare disegno between-subjects o controbilanciare l’ordine di presentazione dei compiti)

controbilanciare l’ordine di presentazione dei compiti)

-- carry over carry over : influenza degli effetti dalla prova “prima” a quella “dopo”.(Difficile da eliminare. X: influenza degli effetti dalla prova “prima” a quella “dopo”.(Difficile da eliminare. X ovviare: distanziare temporalmente le prove)

ovviare: distanziare temporalmente le prove)

-- effetti relativi all’ordine e alla sequenzaeffetti relativi all’ordine e alla sequenza (x ovviare: bilanciare i trattamenti così che un sogg li riceva in(x ovviare: bilanciare i trattamenti così che un sogg li riceva in tutti gli ordini possibili

tutti gli ordini possibiliÆÆnel quadrato latino si controlla l’effetto dell’ordine,ma non la successione)nel quadrato latino si controlla l’effetto dell’ordine,ma non la successione)

I disegni between-subjects risultano generalmente più validi (validità interna: la var. indipendente è la causa I disegni between-subjects risultano generalmente più validi (validità interna: la var. indipendente è la causa degli effetti osservati sulla var. dipendente) di quelli within-subjects, che invece hanno una maggiore degli effetti osservati sulla var. dipendente) di quelli within-subjects, che invece hanno una maggiore validità ecologica (validità esterna: i risultati sono generalizzabili alla popolazione e a situazioni diverse) ed validità ecologica (validità esterna: i risultati sono generalizzabili alla popolazione e a situazioni diverse) ed hanno una più immediata generalizzabilità dei risultati.

hanno una più immediata generalizzabilità dei risultati.

CONTROLLO STATISTICO CONTROLLO STATISTICO

¾

¾ Le analisi statistiche dei risultati di un esperimento si operano a due livelli:Le analisi statistiche dei risultati di un esperimento si operano a due livelli:

-

- analisi analisi descrittivadescrittiva : la statistica descrittiva serve a presentare in modo chiaro le informazioni disponibili: la statistica descrittiva serve a presentare in modo chiaro le informazioni disponibili  per favorire la produzione di inferenze.

 per favorire la produzione di inferenze.

- inferenza statistica :

- inferenza statistica : verifica delle inferenze con i test più idonei.verifica delle inferenze con i test più idonei.

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¾ Metodi della statistica descrittiva:Metodi della statistica descrittiva:

--  Distribuzioni  Distribuzioni di di frequenza:frequenza: le osservazioni vengono distribuite in classi ordinate in senso crescente ole osservazioni vengono distribuite in classi ordinate in senso crescente o decrescente, nelle quali si calcola la frequenza delle osservazioni presenti;

decrescente, nelle quali si calcola la frequenza delle osservazioni presenti;

--  Misurazioni  Misurazioni della della tendenza tendenza centrale:centrale: media (Sx/N), mediana (val centrale in una distribuzione),modamedia (Sx/N), mediana (val centrale in una distribuzione),moda (val. più frequente);

(val. più frequente);

--  Misure  Misure di disperdi dispersione o sione o variabilità:variabilità: varianza (scostamento medio delle osservaz. rispetto alla media) evarianza (scostamento medio delle osservaz. rispetto alla media) e deviazione standard (scostamento quadratico medio)

deviazione standard (scostamento quadratico medio)

--  Forme  Forme della della distribuzione:distribuzione: la più nota è la curva di Gauss o curva normale. Perché i dati prendanola più nota è la curva di Gauss o curva normale. Perché i dati prendano questa distribuzione bisogna che le misure di tendenza centrale coincidano, i dati si dispongano questa distribuzione bisogna che le misure di tendenza centrale coincidano, i dati si dispongano simmetricamente rispetto al punto centrale e la curva deve essere mesocurtica

simmetricamente rispetto al punto centrale e la curva deve essere mesocurtica

-- Correlazione e Regressione:Correlazione e Regressione: servono rispettivamente per stabilire se c’è una relazione (il grado diservono rispettivamente per stabilire se c’è una relazione (il grado di dipendenza funzionale tra i fenomeni) e di che tipo;

dipendenza funzionale tra i fenomeni) e di che tipo;

¾

¾ Metodi della statistica inferenziale:Metodi della statistica inferenziale:

-- Stime dei parametri della popolazione:Stime dei parametri della popolazione: si calcola il valore che con maggior probabilità corrisponde alsi calcola il valore che con maggior probabilità corrisponde al  parametro della popolazione oppure l’intervallo entro il quale il parametro oscilla;

 parametro della popolazione oppure l’intervallo entro il quale il parametro oscilla;

-- Verifica delle ipotesi:Verifica delle ipotesi: verificare, a un certo grado di probabilità, la validità dell’assunzione che leverificare, a un certo grado di probabilità, la validità dell’assunzione che le statistiche riferite al campione siano indicative anche dei parametri della popolazione.

statistiche riferite al campione siano indicative anche dei parametri della popolazione.

Si sottopone a

Si sottopone a verifica l’ipotesi nulla H0verifica l’ipotesi nulla H0: perché possa essere accettata le differenze del campione devono: perché possa essere accettata le differenze del campione devono essere dovute al caso con una probabilità superiore a una soglia (0,05 o 0,01). Se la probabilità che siano essere dovute al caso con una probabilità superiore a una soglia (0,05 o 0,01). Se la probabilità che siano dovute al caso è inferiore alla soglia, allora le differenze saranno significative (p<0,05) o altamente dovute al caso è inferiore alla soglia, allora le differenze saranno significative (p<0,05) o altamente significative (p<0,01)

significative (p<0,01)

Gli errori possibili sono di due tipi:

Gli errori possibili sono di due tipi:

--  I tipo I tipo: respingere H0, anche se è vera. Si associa a una probabilità: respingere H0, anche se è vera. Si associa a una probabilità αα --  II tipo II tipo: accettare H0, anche se è falsa. Si associa a una probabilità: accettare H0, anche se è falsa. Si associa a una probabilità ββ..

La potenza di un

La potenza di un test (di respingere H0 quando test (di respingere H0 quando è falsa) è uguale a 1-è falsa) è uguale a 1-ββ..

MISURE E SCALE MISURE E SCALE  Nella

 Nella verifica verifica delle delle ipotesi ipotesi si si possono possono usare usare test test parametrici: parametrici: si si devono devono usare usare test test non non parametrici parametrici se se lele osservazioni sono misurate su scala non parametrica o quando le popolazioni di riferimento non sono osservazioni sono misurate su scala non parametrica o quando le popolazioni di riferimento non sono normali.

normali.

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