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Nuovi sequestri ai beni e alle societa di Roberto Squecco

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Academic year: 2022

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Nuovi sequestri ai beni e alle societa’ di Roberto Squecco

Nuovi sequestri ai beni e alle societa’ di Roberto Squecco, imprenditore salernitano operante nel settore delle onoranze funebri. Le indagini erano scaturite dal corteo di ambulanze organizzato nella notte tra il 9 e il 10 giugno scorsi per festeggiare l’elezione a sindaco di Capaccio Paestum di Franco Alfieri, politico estraneo all’inchiesta. Lo scorso 9 ottobre erano stati notificati 18 avvisi di garanzia e sequestrati 23 automezzi (di cui 20 ambulanze), una struttura balneare e un’area, con relativo immobile. Sono 21 le p e r s o n e c o i n v o l t e n e l l ? i n c h i e s t a d e l l a P r o c u r a di Salerno che, ha fatto scattare il sequestro di beni e societa’ riconducibili all?imprenditore salernitano Roberto Squecco. Gli indagati sono ritenuti responsabili di trasferimento fraudolento di valori continuato. Delle sei societa’ finite sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori, tre operavano nel settore del trasporto infermi ed altre tre in quello delle onoranze funebri. Gli agenti della squadra Mobile hanno sequestrato veicoli, tra i quali un carro funebre del valore di 260 mila euro, conti correnti con centinaia di migliaia di euro e beni strumentali utilizzati dalle associazioni per appalti e affidamenti in convenzione con l’Asl. Il tutto – secondo la Procura di Salerno – era attribuito a societa’ ed associazioni ma, nei fatti era riconducibile a Squecco. Nel corso dell’operazione sono state perquisite le abitazioni degli indagati e le sedi delle societa’.

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Se i miei genitori si sposassero oggi…

di Manuel Mascolo*

Chiesi a mio padre quale fosse il segreto di un matrimonio, lui mi rispose “la pazienza”. Ora prendo ad esempio i miei genitori, una coppia unita da sempre, più di trent’anni di matrimonio, sempre accanto, senza mai vacillare un solo istante, una coppia che insieme ha attraversato burrasche, mari mossi, quiete e tempeste, insieme nella buona e nella cattiva sorte, una coppia alla quale bisognerebbe ispirarsi.

Prendo ad esempio loro e li paragono a tutte queste coppie moderne, che forse non hanno bene in mente la sacralità di un matrimonio, che si sposano e si lasciano con la stessa facilità con cui si cambia canale mentre si fa zapping la domenica pomeriggio. Certo, probabilmente i miei si sono sposati in un periodo storico diverso, dove il matrimonio era un sinonimo di libertà piuttosto che di reclusione; quando bisognava chiedere il permesso ai genitori di lei prima ancora che a lei; quando bastava invitare tutti gli amici e parenti a pranzo in un bell’albergo dove il buffet era pagato dalla sposa, un periodo ormai trascorso, passato, remoto, lontano, lontano, lontano… Adesso chissà come mio padre avrebbe chiesto in sposa mia madre, al posto della dichiarazione su una bella spiaggia della costiera organizzerebbe un flash-mob su una canzone di Mengoni o di Biagio Antonacci, dove alla fine mia madre si troverebbe al centro di una folla mentre il cucciolo di un orso albino delle Alpi le porgerebbe un anello con un diamante così grande da sembrare il pomello di una porta stile

‘600, e al suo “Sì” partirebbero scariche di fuochi d’artificio e il palazzo alle spalle si illuminerebbe di giochi di luci led. Invece di parlare col proprietario del ristorante e con lo chef per decidere il menu del pranzo del matrimonio chiamerebbe una Wedding Planner, la più quotata sul

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mercato, che indicherebbe a mio padre la migliore location, e i menu più in voga e trendy del momento. Lei direbbe ai miei che il concetto stesso di “pranzo per il matrimonio” è un concetto superato, organizzerebbe piuttosto un brunch nel tardo pomeriggio o una pre-dinner con wedding-party, con menu vegan e piatti oriental, finger-food e quiche. Direbbe che per i fiori ci pensa il Flower desiner, un ragazzo di Bristol trapiantato in Italia, che si è specializzato nella coltura di tulipani in Olanda, esperto in architettura di esterni e addobbo, vincitore di numerosi premi internazionali che si occuperà della progettazione dei disegni floreali che abbelliranno la chiesa e le sale. Per non dimenticare la scelta dei musicisti, da non sottovalutare, probabilmente mio padre e mia madre guarderebbero su you tube decine di video- provini di altrettante band e cantanti prima di scegliere quella giusta, band che si esibirà in scalette perfette arricchendo il repertorio dei brani più significativi per la coppia di sposi, e mio padre è un fan del Country Rock americano e degli Stadio… Il prete dovrebbe accettare che al posto dei libretti in chiesa, si forniranno dei mini-tablet e al posto della firma gli sposi dovranno apporre il proprio dito su uno schermo touch, e alla fine potrà dire “Vi dichiaro marito e moglie, puoi baciare la sposa. Adesso la messa è finita potete chiudere l’app”. Chissà se mio padre e mia madre invece delle bomboniere in ceramica preferirebbero gadget diversi con confetti di 68 gusti differenti, confetti proteici senza zucchero, e se invece della classica torta nuziale a sei piani preferirebbero mini cup-cake di nozze. Ma soprattutto chissà se i miei genitori avrebbero la pazienza di cercare, trovare, guardare, sistemare, rivedere, scrutare, curare ogni singolo particolare di un giorno che rimarrà fisso nella loro memoria. Certo, i tempi sono cambiati, adesso ci sono sicuramente molte più opzioni da valutare e una coppia di sposi ha davvero l’imbarazzo della scelta per organizzare il giorno delle nozze. Ecco forse una cosa farebbero i miei genitori in questi tempi: approfitterebbero di un evento che possa dare una panoramica di tutte le offerte legate al mondo

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dei matrimoni, e con questo non voglio assolutamente pubblicizzare una fiera di settore come Sposi Ma Non Solo che si terrà dal 7 al 10 Novembre a Salerno, però sicuramente sarebbe per loro un’ottima occasione, per loro e per chiunque debba approcciarsi alla preparazione delle nozze. Io ancora devo scoprire la pazienza di cui mio padre mi parla, quel segreto che rende unici alcuni matrimoni; so solo che un giorno così bello poi merita una vita ancora più bella, un’esistenza meravigliosa insieme, che poi si sa insieme le montagne si scalano meglio e le strade si percorrono più facilmente. Non so come organizzerebbero il loro matrimonio i miei genitori, sono solo certo che io padre la sera prima delle nozze si presenterebbe sotto la finestra di mia madre per dedicarle una serenata, perché certe cose non hanno tempo, e intonando un successo dei suoi artisti preferiti le direbbe

“sento l’amore pensando a te, se ti stringo un po’ di più, ballando al buio in silenzio, il tempo sorriderà…” *direttore artistico Sposi ma non solo

Delitto Fornelle, assolta la figlia di Tura De Marco

La Corte d’Assise ha assolto Daniela Tura De Marco, figlia del carrozziere salernitano ucciso la sera del 20 febbraio 2016 nella sua abitazione del quartiere Fornelle . La giovane era imputata per concorso morale in omicidio e la Procura (pm Elena Guarino), lo scorso 23 maggio, aveva chiesto per lei una condanna a 21 anni di reclusione. Stamattina i giudici della Corte d’Assise (presidente Vincenzo Ferrara, a latere Gabriella Passaro) hanno assolto l’ imputata (difesa dagli avvocati Antonietta Cennamo e Francesco Saverio Dambrosio) che, al momento della lettura del dispositivo, e’ scoppiata in

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lacrime. Contestualmente la Corte ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura affinche’ proceda per l’ipotesi di reato di favoreggiamento personale. Per l’omicidio del 62 enne Eugenio Tura De Marco e’ stato condannato a 16 anni e otto mesi di reclusione (condanna confermata dalla Cassazione pochi giorni fa) Luca Gentile, ex fidanzato di Daniela.

La Biblioteca provinciale chiusa C’è un solo dipendente

di Erika Noschese

Un gruppo di studiosi si reca presso la biblioteca provinciale di Salerno e la trovano chiusa, in orario pomeridiano. Tanto basta per far scatenare, ancora una volta, la polemica circa la mancata riapertura della biblioteca provinciale, nonostante un protocollo d’intesa tra Comune di Salerno, Provincia e Scabec firmato lo scorso 18 luglio. Ad occuparsi della questione, fin dal primo giorno, la consigliera provinciale Paky Memoli, delegata ai bene e le attività culturali. «Stiamo lavorando – ha dichiarato la consigliera Memoli – La biblioteca provinciale non è in buone condizioni e ci vogliono molti soldi per rimetterla in sesto». Nasce dunque da qui la necessità di un protocollo con la Scabec, la società inhouse della Regione Campania per la valorizzazione e promozione dei beni culturali regionali, che tra le altre cose ha messo a disposizione dei fondi proprio per permettere la realizzazione dei lavori all’interno della struttura di via Valerio Laspro.

Intanto, ancora da chiarire i tempi per la riapertura pomeridiana della biblioteca provinciale perchè, come spiegato anche dal presidente della Scabec Antonio Bottiglieri, la competenza non è della Provincia. Si tratta, infatti, di una

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struttura «costruita negli anni ‘80 ma il suo funzionamento è partito solo nel ‘92, con l’inaugurazione», ha spiegato il presidente Bottiglieri che ha poi sottolineato come l’ente provinciale non abbia alcuna possibilità di procedere con la selezione del personale. E se fino a poco tempo fa la biblioteca di via Laspro poteva contare su almeno 3 dipendenti con Quota 100 (la manovra introdotta dal primo governo Conte) la situazione è peggiorata e a disposizione dei cittadini vi è solo un dipendente. Dunque, spetta alla Regione – tramite la Scabec – procedere alle assunzioni dopo il tentativo, fortunatamente riuscito, di riammettere la biblioteca provinciale nel bando per la digitalizzazione. Intanto, a breve dovrebbero partire proprio i lavori di manutenzione perchè, sottolinea poi Bottiglieri, la struttura «seppur nuova ha numerosi problemi relativi alla manutenzione, agli infissi e alla stessa pavimentazione. Problemi, questi, che saranno presto risolti con un secondo accordo tra i due enti.

Al via la sesta edizione degli incontri di cultura alla Congrega letteraria

Oggi, alle ore 18:30 presso il circolo “Unione Sportiva Vietrese” in corso Umberto I 17 (contiguo piazza Amendola), a Vietri sul Mare, al via la sesta edizione degli Incontri di cultura dell’associazione “La Congrega Letteraria”. Apre con una lectio magistralis a tema letterario il professore Aniello Di Mauro, già docente di Greco e Latino, e già membro, per la medesima associazione, della giuria del concorso di poesia per studenti “Poesis – Vietri sul Mare”. Titolo della lezione

“Citazione e reinvenzione: arte allusiva”; il professore

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ripercorrerà, con analisi del testo e letture di brani, un’antologia di classici antichi, moderni e contemporanei, analizzando l’efficacia nozionistica, rielaborativa e creativa dell’istituzione della citazione, e della capacità di un testo letterario e dell’espressione artistica in senso lato di alludere evocativamente ad altro. Presenta la serata il giornalista Aniello Palumbo; previsti i saluti istituzionali del sindaco Giovanni De Simone e dell’assessore alla Cultura Antonello Capozzolo. L’evento è a ingresso libero e gratuito, e i partecipanti alla rassegna possono fare richiesta di un attestato valido ai fini di legge. Seguiranno altri cinque incontri i successivi venerdì, dall’otto novembre, a tema storico, archeologico e letterario. «La Congrega Letteraria – dichiara l’assessore Antonello Capozzolo – è il fiore all’occhiello di questo assessorato. I suoi incontri culturali, sempre di elevatissimo livello, sono di grande coinvolgimento e risonanza mediatica».

Nuove luci a led in via Colombo, Il sindaco De Simone: «Proseguiamo il restyling del nostro territorio»

Nuovi corpi illuminanti in via Colombo a Vietri sul Mare. La panoramica strada che collega la frazione Marina a Vietri sul Mare si abbellisce con una nuova illuminazione che avrà una particolarità in più: i pali saranno marchiati con la scritta

‘Vietri sul Mare, città della ceramica. «Proseguiamo la nostra

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azione di restyling del territorio – dice il sindaco Giovanni De Simone – abbelliamo e impreziosiamo ogni angolo del nostro territorio. E’ uno stile che seguiremo, un po’ alla volta, su tutto il Comune. Così cerchiamo di rendere Vietri sul Mare sempre più bella e accogliente». «Via Colombo – spiega il vicesindaco con delega ai lavori pubblici, Angela Infante – è stata acquisita al patrimonio comunale e di conseguenza sarà cura del Comune garantirne la sicurezza. Grazie ad un finanziamento la strada sarà illuminata con una serie di lampioni, a led e di nuova generazione. Un’illuminazione più efficiente e sostenibile».

Ztl in via Monti, cittadini divisi tra favorevoli e contrari

di Erika Noschese

Via Monti terra di nessuno? Da mesi, infatti, si susseguono le segnalazioni da parte dei cittadini che lamentano la totale assenza di posti auto che inducono i cittadini salernitani alla sosta selvaggia, con non poche difficoltà soprattutto in casi di emergenza. Non di rado, infatti, le ambulanze si sono viste costrette ad arrestare le loro corse e raggiungere l’abitazione che necessitava dell’intervento dei medici del 118 a piedi. Nasce così la proposta di istituire la Ztl per porre fine soprattutto alla problematica della sosta selvaggia e restituire ordine e decoro ad una delle zone del centro storico, ad oggi maggiormente colpita dall’inciviltà degli automobilisti. Della istituzione della zona a traffico limitato se ne è occupato, fin da subito, il consigliere del

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gruppo misto Mimmo Ventura, presidente della commissione Mobilità. La Ztl sembra però non piacere a tutti e qualcuno, consiglieri di maggioranza compresi, hanno già storto il naso dinanzi alla possibilità concreta di vedere la zona del centro storico “limitata al traffico”. Ieri mattina, al terzo piano di Palazzo di Città, sono infatti stati invitati i residenti di via Monti, in presenza del presidente della commissione Ventura, favorevole alla Ztl, e del vice presidente Donato Pessolano, contrario in quanto, a suo dire, una zona già via morfologicamente svantaggiata. Ventura sembra però intenzionato ad assecondare le richieste dei cittadini favorevoli e l’istituzione della Ztl in via Monti potrebbe presto passare al voto in occasione del prossimo consiglio comunale. «Con la Ztl la situazione si può solo migliorare proprio grazie alla chiusura della zona», ha dichiarato il consigliere Mimmo Ventura secondo cui, attualmente, la zona è accessibile a tutti creando non pochi disagi ai residenti. «Mi hanno detto che alcuni residenti non vogliono, mi portassero un documento firmato – come ce l’ho io con le persone che la vogliono – perchè se mai dovesse accadere qualcosa ognuno deve prendersi le proprie responsabilità», ha poi aggiunto il consigliere del gruppo misto. La decisione finale ora spetterà però al consiglio comunale che dovrà vagliare la situazione e decidere il da farsi. Il consigliere Donato Pessolano, dal c a n t o s u o , r i b a d i s c e l a n e c e s s i t à d i p r o c e d e r e all’installazione di dissuasori – nei punti critici della zona – e all’affissione di cartellonistica stradale. «La Ztl, solo in ultima ratio, valida per i fine settimana dei periodi più critici per la città di Salerno e solo in entrata, dando la possibilità a chi fa, magari, visita ai propri parenti di uscire quando vuole», ha spiegato ancora Pessolano secondo cui la zona è abitata maggiormente da persone anziane che, con la zona a traffico limitato, non avrebbero la possibilità di ricevere visite da parte di familiari ed amici o semplicemente di assistenza. I cittadini contrari, dal canto loro, parlano di una scelta che andrebbe a svantaggiare la popolazione residente anche in virtù del fatto che la struttura mobile non

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è sempre in funzione.

Confermato l’ergastolo per Esposito e i due Vaccaro

di Pina Ferro

Duplice delitto di Fratte: mai fine pena per Matteo e Guido Vaccaro e Roberto Esposito. I giudici della Corte di Assise e di Appello di Salerno hanno confermato l’ergasolo inflitto ai tre in primo grado dalla Corte di Assise. Il dipositivo è stato letto nel tardo pomeriggio di ieri. Ora si attendono le motivazini alla base della conferma della pena. I tre sono titenuti ritenuti i mandanti ed il killer (Esposito) dell’omicidio di Antonio Procida 41 anni e Angelo Rinaldi 38 anni, avvenuto in via dei Greci, a Fratte, il 5 maggio del 2015. Era il pomeriggio del 5 maggio del 2015 quando furono assassinati Antonio Procida, 41 anni e Angelo Rinaldi, 38 anni, attinti da diversi colpi di arma da fuoco mentre erano a bordo di uno scooter nel quartiere Fratte, in via Dei Greci. A distanza di poche ore e dopo l’escussione di persone informate s u i f a t t i , p e r q u i s i z i o n i e a n a l i s i d e i s i s t e m i d i videosorveglianza presenti in zona, i poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Salerno, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, ammanettarono Matteo Vaccaro, il figlio Guido e Roberto Esposito. I tre si sono sempre proclamati innocenti. Alla base del gesto l’affronto che avevano fatto poche ore prima a Matteo Vaccaro leader dell’omonimo gruppo criminale operante nella zona delle frazioni collinari di Salerno. Per la magistratura in gioco c’era la leadership dei Vaccaro, l’onore di una famiglia storica che non poteva essere messo in discussione da teste

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calde. Fu un omicidio in chiaro stile camorristico. Quel “tu non conti niente”, pronunciato da Procida all’indirizzo di Vaccaro, sarebbe stato l’affronto da lavare col sangue. Agli atti del processo di primo grado finirono anche le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Sabino De Maioil quale raccontò ai magistrati che nel periodo di codentenzione, nella stessa cella, Esposito gli avrebbe confidato di aver premuto il grilletto contro Rinaldi e Procida. Roberto Esposito ha sempre smentito le parole del collaboratore di giustizia. A suo dire Sabino De Maio lo avrebbe accusato per

“vendicarsi” di una lezione ricevuta in carcere.La spedizione punitiva sarebbe partita da Ogliara alle 16.02. le telecamere hanno anche immortalato il ciclomotore con a bordo le due vittime che facevano su e giu per Fratte.Sempre secondo la pubblica accusa i due ciclomotori avrebbero percorso il quartiere di Fratte per poi incontrarsi in via Dei Greci.

Secondo la ricostruzione della Procura la moto con a bordo Esposito e Guido Vaccaro sarebbe arrivata qualche secondo prima (circa 5) tanto da avere il tempo di effettuare una inversione di marcia e ritrovarsi cosidi fronte al ciclo- ̀ motore con a bordo Rinaldi e Procida. L’esecuzione sarebbe avvenuta in un minuto e mezzo: alle 16.14 minuti e 48 secondi alcuni frame mostrano il passaggio delle vittime mentre alle 16.16 la telecamera della Esso fa vedere quello di Vaccaro e Esposito. Alle 16.17 viene immortalata l’immagine dell’auto con a bordo Matteo Vaccaro.

Virus intestinale e accessi

impropri fanno scoppiare il

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“Ruggi”

di Pina Ferro

Il virus intestinale che in questi giorni sta colpendo grandi e piccini sta mettendo a dura prova il personale medico e non solo dell’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno. Il pronto soccorso scoppia di accessi e i pazienti che necessitano di ricovero spesso sono costretti a trascorrere anche qualche giorno nel reparto di emergenza prima che possa essere effettuato il ricovero nel reparto di pertinenza. La situazione non è delle migliori neppure negli altri nosocomi della provincia che ugualmente sono costretti a fare i conti con la mancanza di posti letto. In queste ultime settimane, presso l’azienda ospedaliera di via San Leonardo sono stati registrati numerosissimi accessi di persone e bambini che presentavano la stessa sintgomatologia vomito violento e dissenteria. Sintomi che in taluni casi hanno messo a serio rischio in particolar modo quei pazienti che già avevano un quadro clinico compromesso da altre patologie.

L’enterocolite virale ha anche costretto alcuni pediatri e medici ad isolare alcuni alcuni pazienti al fine di evitare che altri pazienti potessero essere “attaccati”. Ovviamente la cosa ha messo in allarme in particolar modo le mamme dei piccoli pazienti che nella giornata di ieri hanno fatto diffondere la psicosi salmonella. Allarme immediatamete rientrato. Infatti la direzione dell’azienda ospedaliera ha disposto anche delle verifiche che occiamente hanno dato esito negativo ma sono servite a tranquillizzare pazienti e familiari. Va anche sottolineato che accanto alla reale mancanza di posti letto, vi è anche un ricorso improprio al reparto di emergenza. Troppe volte si intasa il pronto soccorso per patologie che potrebbero esser tranquillamente trattate dal medico di base.

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Tommasetti: «Sei anni fantastici» Il futuro? «Se chiama Salvini, ci sono»

di Andrea Pellegrino

«Lascio il campus in buone mani». Nessun rimpianto, candidatura compresa, ottimi risultati. E’ il giorno del passaggio di consegne in Ateneo. Aurelio Tommasetti passa il testimone a Vincenzo Loia che si insedierà ufficialmente nelle prossime ore. «Ho stima e fiducia in lui, farà benissimo nei prossimi sei anni». Tommasetti guarda già al futuro e non ha affatto la consueta malinconia di chi lascia un incarico di vertice dopo anni. Anzi, è proiettato già verso i prossimi appuntamenti. Interni al campus, ritornando in cattedra e pronto a dare una mano, ed esterni: «Se Salvini chiamerà io ci sarò».

Rettore è al suo ultimo giorno, alti e bassi degli ultimi sei anni…

«Solo alti. Abbiamo portato questa università ad essere competitiva sia a livello nazionale che internazionale. I dati, le classifiche, i riconoscimenti parlano chiaro. Così come parlano chiaro le nostre azioni. Basti pensare alle misure che abbiamo adottato per gli studenti, a partire dal rimborso delle tasse universitarie. Una bella esperienza di cui conservo tutto e che porto con me. Certo, ci siamo scontrati con il continuo mutamento dei vertici politici e istituzionali. Parlo dei ministri all’università che si sono succeduti fino ad ora, fino ai tanti direttori generali e commissari che sono stati nominati alla guida del “Ruggi

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d’Aragona” (azienda universitaria ospedaliera che accoglie la facoltà di medicina, ndr)».

Insomma un bilancio positivo per i sei anni passati e per quelli che verranno?

«Resto qui nel mio Ateneo. La guida è affidata a Loia che saprà al meglio condurre quest’Università verso nuove sfide. I presupposti ci sono tutti, così come la competenza del nuovo Rettore. Al di fuori di questo campus, sono a disposizione di Matteo Salvini. L’esperienza delle Europee è stata bella e ho conosciuto bene Matteo Salvini ed è con lui che voglio proseguire il mio impegno politico. Non so quale sia spazio ha riservato per me. Qualsiasi cosa sia, io ci sono e sarò in campo». Qualche rimorso rispetto alla sua candidatura alle Europee con la Lega «Nessuno, rifarei tutto quello che ho fatto».

Universiadi, un vanto per l’Ateneo ma si è rischiato ad un certo punto di far saltare tutto il banco…

«A livello regionale, noi qui siamo stati sempre pronti. Anzi abbiamo investito su strutture e impianti che ora sono nella disponibilità del Campus e sono perfettamente funzionanti, a differenza di qualche altra opera che è servita solo per l’evento. Anche in questo caso, nel corso degli anni, abbiamo cambiato molte volte gli interlocutori istituzionali, tra direttori e commissari dell’agenzia regionale. Abbiamo giocato male – a livello regionale – il nostro tempo. Si poteva fare di più».

Ruggi e facoltà di medicina, cosa pensa della realizzazione di un nuovo ospedale?

«Non vorrei che questi annunci nascondano l’alibi per non interessarsi delle condizioni dell’attuale struttura. Io, oggi, mi concentrerei sul vecchio “Ruggi” in attesa di conoscere nel dettaglio la tempistica e la modalità per la realizzazione del nuovo ospedale di Salerno. Certo, la facoltà

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ha bisogno di ulteriori spazi ma non distraiamoci con opere il cui risultato è incerto».

Secondo lei la città di Salerno necessita di una sede di rappresentanza dell’Unisa?

«Assolutamente sì. E’ indispensabile ed opportuno che ci sia una sede dell’Università nella città capoluogo. Tempo fa intrapresi un’interlocuzione con la Provincia di Salerno per individuare uno spazio da dedicare all’Unisa».

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