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Mensile Azioni. Volatilità alle stelle sull onda della Grecia. 30 giugno Nota mensile. Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche

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I prezzi del presente documento sono aggiornati alla chiusura del mercato del 25.06.2015 (salvo la sezione ‘Analisi tecnica’, che è aggiornata alla data odierna).

Per la certificazione degli analisti e per importanti comunicazioni si rimanda all’Avvertenza Generale.

Volatilità alle stelle sull’onda della Grecia

Volatilità alle stelle per gli indici europei sulla scia dell’interruzione della trattativa tra la Grecia e i creditori internazionali. Gli indici confermano il trend rialzista pur mantenendo alta la volatilità, continuando a beneficiare della liquidità in circolazione. Eventuali recuperi delle quotazioni dei governativi soprattutto sulle scadenze lunghe favorirebbero gli acquisti sull’azionario europeo e in particolare su Bancari e Utility, fortemente correlati allo spread.

Gli indici europei alternano sedute di ritracciamento pesanti ad altre di euforia in un mercato impostato comunque al rialzo. Questo dimostra che gli operatori restano pronti a investire sul mercato azionario europeo non appena le condizioni lo consentono, ma che un eventuale

“Grexit” continua a spaventare i mercati, nonostante le misure adottate negli anni per contenere l’effetto contagio di un evento di tale portata.

La vicenda greca resta un nodo cruciale destinato a non concludersi in modo definitivo nemmeno con un eventuale accordo. Il debito greco supera i 315 mld di euro, pari al 180% del PIL e senza una ristrutturazione sarà difficile che possa essere restituito interamente. Pertanto, la Grecia è destinata a rimanere un elemento di disturbo per i mercati anche in futuro.

Il 30 giugno è la scadenza per il rimborso di 1,6 mld di euro da parte della Grecia ai creditori, alla quale seguiranno altri 20 giorni di tempo per pagare, altrimenti il paese sarà considerato inadempiente. Le divergenze con i creditori sono soprattutto relative alle pensioni e all’aumento dell’IVA. Un referendum che confermasse la volontà dei greci di accettare il documento dei creditori potrebbe teoricamente permettere a Tsipras di chiedere di negoziare un nuovo programma, anche se ciò farebbe vacillare il Governo, che attualmente ha assunto una posizione contraria.

Confermiamo il giudizio Moderatamente Positivo per il DAX che, dopo la correzione dai massimi di aprile, alle attuali quotazioni presenta P/E a sconto rispetto al benchmark europeo e alla media storica e un rapporto multipli/crescite favorevole in termini di utili, EBITDA ed EBIT.

L’economia tedesca si conferma solida e, nonostante alcuni dati inferiori alle attese, in giugno il settore privato tedesco è cresciuto a un ritmo più veloce dei mesi precedenti.

Gli indici statunitensi ritracciano dai massimi storici in un contesto di volatilità contenuta. Le attese sugli utili per l’anno in corso sono limitate, risentendo del calo del settore Energia e della rivalutazione del dollaro, che rende i gruppi meno competitivi. La crescita rimane solida, anche se inferiore alle attese, la disoccupazione continua a scendere in un contesto di aumento moderato dei salari. In tale scenario, la Fed adotterà un approccio più morbido nel ritmo del rialzo dei tassi.

30 giugno 2015

Nota mensile Intesa Sanpaolo

Direzione Studi e Ricerche

Ricerca per Investitori privati e PMI

Ester Brizzolara Analista Finanziario Laura Carozza Analista Finanziario

Piero Toia Analista Finanziario

Andamento indici Confronto FTSE MIB vs. Eurostoxx e S&P500

Indice Valore Var. % 1

mese

Var. % da inizio anno Stoxx 600 396,39 -2,50 15,72 Euro Stoxx 372,01 -1,40 16,37 Euro Stoxx 50 3.610,91 -1,22 14,76 CAC 40 5.041,71 -1,47 18,00 DAX 11.473,13 -2,89 17,01 IBEX 11.308,40 -0,12 10,01 FTSE 100 6.807,82 -3,18 3,68 FTSE All Share 25.175,19 1,08 25,02 FTSE/MIB 23.642,62 1,54 24,36 S&P 500 2.102,31 -1,12 2,11 NASDAQ Comp. 5.112,19 0,45 7,94 Dow Jones Indus. 17.890,36 -1,87 0,38 Nikkei 225 20.771,40 1,75 19,03

Nota: valori e performance in valuta locale. Fonte: FactSet Fonte: Bloomberg 70

80 90 100 110 120 130

25.06.2014 25.09.2014 25.12.2014 25.03.2015 25.06.2015 S&P500

Eurostoxx FtseMib

(2)

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 2 Europa

Con la Grecia volatilità senza fine…

Volatilità alle stelle sugli indici europei sulla scia della difficile trattativa tra la Grecia e i creditori internazionali. Gli indici confermano il trend rialzista pur mantenendo alta la volatilità, continuando a beneficiare della liquidità in circolazione. Eventuali recuperi delle quotazioni dei governativi soprattutto sulle scadenze lunghe favorirebbero gli acquisti sull’azionario europeo e in particolare su Bancari e Utility, fortemente correlati allo spread.

Gli indici europei alternano sedute di ritracciamento pesanti ad altre di euforia, come quando in tre giornate i listini hanno recuperato dai minimi del 18 giugno circa il 9% riportandosi a ridosso dei massimi di maggio, per poi perdere il 29 giugno a livello intraday il 5% sulla notizia di un nuovo referendum in Grecia per valutare se accettare o meno il documento dei creditori, anche se non si perdono le speranze di poter giungere a un accordo in extremis. Questo dimostra che gli operatori restano pronti a investire sul mercato azionario europeo non appena le condizioni lo consentono, ma che un eventuale Grexit continua a spaventare i mercati, nonostante le misure adottate negli anni per contenere l’effetto contagio di un evento di tale portata.

La vicenda greca resta un nodo cruciale destinato a non concludersi in modo definitivo nemmeno se si trovasse un accordo. Il debito greco supera i 315 mld di euro, pari al 180% del PIL e senza una ristrutturazione sarà difficile che possa essere restituito interamente. Pertanto, la Grecia è destinata a rimanere un elemento di disturbo per i mercati anche in futuro.

La posizione politica di Tsipras resta precaria, date le difficoltà nel conciliare le richieste dei creditori con le promesse elettorali: un referendum che confermasse la volontà dei greci di accettare il documento dei creditori potrebbe teoricamente permettere a Tsipras di chiedere di negoziare un nuovo programma, anche se ciò farebbe vacillare il Governo, che attualmente ha assunto una posizione contraria. Le divergenze con i creditori sono soprattutto relative alle pensioni e all’aumento dell’Iva. Le posizioni del FMI si sono molto irrigidite nei confronti della Grecia, mentre la BCE ha cercato di agevolare in tutti modi un accordo confermando la liquidità di emergenza per le banche greche (ELA), con il Fondo che attualmente è di circa 89 mld di euro. Il 30 giugno scade il termine per l’ultima tranche da 7,2 mld di euro del piano di aiuti internazionali alla Grecia, mentre il paese ellenico deve restituire 1,6 mld di euro sempre entro fine giugno. In tale contesto, la Grecia ha 20 giorni di tempo per pagare, altrimenti sarà considerata inadempiente.

Tra i rischi, oltre al discorso Grecia e alle tensioni geopolitiche tra Russia e Ucraina e Libia, citiamo il rallentamento dei Paesi emergenti, fra cui la Cina, per la quale si rivedono al ribasso le stime di crescita, con un aumento del PIL al 6,8% per l’anno in corso e al 6,5% per il 2016, dovuto all’effetto cambio e alla domanda interna. Secondo le nostre stime, a livello globale il PIL dovrebbe aumentare del 3,2% nell’anno in corso e del 3,5% nel 2016.

Nell’Eurozona migliorano decisamente gli indici di fiducia, anche se poi sull’economia reale non si vedono ancora i concreti effetti della politica monetaria espansiva lanciata dal QE; pare infatti che gli effetti nell’economia reale siano più lenti delle attese. Gli indici comunque continuano a contare sulla debolezza dell’euro, in calo di oltre il 20% rispetto al 2014, e sulle contenute quotazioni del petrolio, in flessione di circa il 40% rispetto alla media dei 100 dollari del 2014, oltre a una politica fiscale, globalmente più neutrale anziché restrittiva come lo scorso anno.

Questo sta favorendo il recupero dei paesi periferici.

La situazione in Grecia e le elezioni in Spagna allertano gli operatori

Rischi

La congiuntura in Europa

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Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 3

I fondamentali dell’Euro Stoxx evidenziano una moderata sopravvalutazione rispetto alla media 2008-2014, compensata da attese di crescite particolarmente elevate per l’anno in corso e il prossimo. Il consenso ha infatti rivisto al rialzo le attese di utili 2015 sulla scia del recupero di competitività dovuto alla debolezza dell’euro e del petrolio.

Multipli, crescite e PEG dei principali indici azionari

Valore P/E (x) Var. EPS % PEG

2014 2015E 2016E 2014 2015E 2016E Media

2015-16E

(P/E 15E su var. EPS 2015-16E) Euro Stoxx 372,01 14,46 16,44 14,51 19,03 19,50 13,28 16,39 1,00 Euro Stoxx 50 3.610,91 13,51 15,47 13,93 10,63 9,26 11,04 10,15 1,52 Stoxx 600 396,39 14,69 16,82 14,98 11,95 7,01 12,27 9,64 1,74 DAX 11.473,13 13,26 14,16 12,90 11,58 15,34 9,75 12,54 1,13 CAC 40 5.041,71 13,92 16,35 14,49 20,63 8,92 12,82 10,87 1,50 FTSE 100 6.807,82 13,48 16,52 14,46 10,37 -13,10 14,28 0,59 28,09 Ibex 35 11.308,40 16,23 17,30 14,61 22,45 25,16 18,42 21,79 0,79 FTSE MIB 23.642,62 14,59 17,69 14,56 37,80 31,89 19,70 25,79 0,68 FTSE All Share 25.175,19 14,77 17,91 14,73 38,57 36,20 20,00 28,10 0,64 SMI 9.045,32 16,32 17,94 16,56 5,85 3,83 8,36 6,10 2,94 S&P500 2.102,31 15,56 17,72 15,82 9,17 1,88 12,00 6,94 2,55 NASDAQ Composite 5.112,19 20,68 22,93 19,26 16,01 20,07 14,76 17,42 1,32 Dow Jones Industrial 17.890,36 14,57 16,01 14,73 6,60 -7,81 8,70 0,44 35,99 Nikkei 225 20.771,40 17,31 20,43 18,19 21,67 17,29 12,33 14,81 1,38 Hang Seng 27.145,75 8,74 12,08 10,83 6,98 -4,03 11,50 3,73 3,24 Sensex 30 27.895,97 14,21 18,58 15,43 15,39 15,60 20,40 18,00 1,03 Bovespa 53.175,00 9,38 15,19 10,95 21,56 Neg. 38,59 -30,71 (0,49) RTS Interfax 941,32 5,21 6,75 5,58 2,70 -21,42 20,91 -0,26 (26,05) Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso; NS= non significativo; High= valore fortemente positivo, che spesso scaturisce da un confronto con un valore precedente molto ridotto; Neg.= dato negativo. Fonte: FactSet

Multipli, crescite EBITDA dei principali indici azionari

Valore EV/EBIT (x) Var. EBIT %

2014 2015E 2016E 2014 2015E 2016E Media

2015-16E Euro Stoxx 372,01 16,84 19,65 17,94 7,36 8,27 9,38 8,83 Euro Stoxx 50 3.610,91 16,77 20,52 18,71 4,78 5,46 9,51 7,48 Stoxx 600 396,39 16,21 19,62 17,87 6,58 2,52 9,77 6,14

DAX 11.473,13 15,77 16,24 14,87 6,60 10,65 8,90 9,78

CAC 40 5.041,71 16,38 20,47 18,70 9,28 4,47 9,46 6,97 FTSE 100 6.807,82 12,83 17,09 15,25 5,27 -11,84 12,09 0,12 Ibex 35 11.308,40 19,01 22,30 20,32 7,48 8,88 9,74 9,31 FTSE MIB 23.642,62 18,54 22,36 20,49 4,92 6,92 9,19 8,05 FTSE All Share 25.175,19 18,14 22,01 20,22 6,60 8,47 8,42 8,45 SMI 9.045,32 19,18 21,82 20,43 7,94 4,20 6,79 5,49 S&P500 2.102,31 13,09 15,12 13,68 7,63 2,48 10,54 6,51 NASDAQ Composite 5.112,19 15,59 17,36 15,05 15,06 9,78 15,57 12,67 Dow Jones Industrial 17.890,36 14,55 15,61 14,56 3,82 -2,94 8,26 2,66 Nikkei 225 20.771,40 13,99 16,43 14,78 13,58 12,95 10,24 11,60 Hang Seng 27.145,75 10,81 14,11 12,55 8,24 0,06 12,44 6,25 Sensex 30 27.895,97 13,27 16,46 13,91 17,25 13,83 18,24 16,04 Bovespa 53.175,00 11,98 16,62 14,10 14,43 52,48 19,35 35,91 RTS Interfax 941,32 6,14 7,27 6,50 3,20 -13,19 10,97 -1,11 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso; NS= non significativo; High= valore fortemente positivo, che spesso scaturisce da un confronto con un valore precedente molto ridotto; Neg.= dato negativo. Fonte: FactSet

A livello settoriale europeo, si conferma Moderata positività per il Bancario, nonostante la volatilità del comparto dovuta alla situazione precaria in Grecia. Il settore vanta un rapporto multipli/crescite particolarmente favorevole che continua ad attrarre gli investitori, focalizzati soprattutto sulle banche domestiche, grazie al processo di trasformazione della governance delle

I fondamentali dell’Euro Stoxx

A livello settoriale europeo

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Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 4

popolari, che agevolerà successive aggregazioni. Moderata positività per il Lusso, che continua a beneficiare della debolezza della moneta unica e, anche se il contesto è molto competitivo, le stime di crescita per il settore a livello globale sono positive. Secondo Euromonitor, a livello globale il mercato del lusso dovrebbe crescere nell’attuale esercizio del 5,4%, mentre Altagamma è più conservativa e si attende una crescita compresa tra il 2% e il 4% a tassi di cambio costanti. Moderata positività sui Telefonici, interessati da un processo di consolidamento particolarmente importante che ha espanso i multipli del settore. Il comparto quota infatti con multipli a premio rispetto al benchmark e alla media storica, compensati da crescite degli utili particolarmente rilevanti per l’anno in corso. Moderata positività per le Utility, fortemente correlati all’andamento dei governativi. Il settore sconta ormai le pressioni sui margini dovute alla conversione della produzione di energia dalle fonti tradizionali o nucleari a quelle rinnovabili.

Confermiamo il giudizio Moderatamente Positivo per il DAX che, dopo la correzione dai massimi di aprile, alle attuali quotazioni presenta un rapporto multipli/crescite favorevole in termini di utili, EBITDA ed EBIT. I P/E sono a sconto rispetto al benchmark europeo e alla media storica.

L’economia tedesca si conferma solida e gli ultimi dati macro indicano che il settore privato tedesco a giugno è cresciuto a un ritmo più veloce dei mesi precedenti: il PMI Composito è salito a 54 dal 52,6 di maggio, coerente con un’espansione dello 0,3% come nel 1° trimestre. Gli indici di fiducia continuano a scontare un contesto di crescita che risente delle incertezze per la vicenda greca; a tal proposito lo ZEW ha registrato il terzo calo consecutivo e l’IFO è in flessione a 107,4 dal 108,5 del mese scorso.

Ribadiamo il giudizio Moderatamente positivo per gli indici domestici, che confermano forza relativa pur registrando forte volatilità anche a livello intraday. I P/E si confermano a premio rispetto al benchmark europeo e alla media storica, parzialmente compensati dalle attese di utili più elevate rispetto alla media degli altri indici, spinti soprattutto dal comparto bancario, che si confronta con un anno precedente particolarmente debole. Il premio al rischio è ulteriormente sceso poco sopra al 7%, riducendo il gap con i paesi core, che si sono avvicinati maggiormente ai livelli pre-crisi.

I nostri indici restano sostenuti dal trend dei Bancari, che continuano ad attrarre sulla scia delle imminenti trasformazioni delle banche popolari in SpA, preludio ai successivi consolidamenti.

L’Italia sta uscendo dalla recessione, supportata da esportazioni e investimenti fissi, anche se la ripresa è ancora fragile. Le società continuano a beneficiare di una congiuntura favorevole grazie alla debolezza di euro e petrolio.

La visibilità in termini di crescita degli utili aziendali è aumentata, così come la leva operativa grazie ad azioni di efficientamento. Inoltre, l’anno in corso beneficia di una politica fiscale neutrale, rispetto a quello precedente dove era restrittiva. Per l’anno in corso si conferma una stima di crescita del PIL dello 0,6% e dell’1,2% per il 2016.

DAX

Gli indici domestici

Dati macro e stime

(5)

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 5

Crescita degli utili sui settori europei

Settore Valore P/E (x) Var. EPS % PEG

2014 2015E 2016E 2014 2015E 2016E Media 2015-16E

(P/E 15E su var. EPS 2015-16E) Euro Stoxx 372,01 14,46 16,44 14,51 19,03 19,50 13,28 16,39 1,00 Auto 613,42 10,69 11,39 9,99 27,46 28,62 14,01 21,32 0,53 Banche 158,41 13,86 13,30 11,13 78,15 78,86 19,59 49,22 0,27 Risorse di base 196,00 15,42 22,53 14,21 High 47,45 58,50 52,97 0,43 Chimici 1.094,84 15,83 18,44 16,47 11,17 14,24 11,99 13,12 1,41 Costruzioni e Materiali 368,86 16,88 18,84 15,93 14,39 13,21 18,24 15,72 1,20 Servizi finanziari 370,64 16,04 18,79 16,52 3,78 28,82 13,72 21,27 0,88 Alimentari 591,07 18,26 21,93 20,18 5,19 6,95 8,69 7,82 2,80 Farmaceutici 844,02 16,25 19,49 18,13 5,45 10,50 7,48 8,99 2,17 Beni e servizi Industriali 658,37 16,34 18,25 16,08 22,20 10,90 13,50 12,20 1,50 Assicurazioni 246,10 9,90 10,50 10,28 10,87 9,38 2,13 5,76 1,82 Media 255,06 19,44 23,06 20,55 3,20 23,73 12,23 17,98 1,28 Petrolio & Gas 318,13 11,02 16,08 13,24 7,52 -30,53 21,42 -4,56 -3,53 Beni personali e per la casa 650,12 19,46 22,80 20,77 13,31 22,61 9,76 16,19 1,41 Real Estate 212,42 16,44 20,14 18,62 4,17 16,12 8,22 12,17 1,66 Retail 455,99 17,07 20,28 17,94 15,23 9,38 13,01 11,19 1,81 Tecnologici 389,85 19,63 20,78 17,71 67,83 16,34 17,29 16,82 1,24 Telecom 396,74 14,07 20,84 18,46 -6,75 38,08 12,88 25,48 0,82 Turismo e Tempo libero 202,93 18,15 18,60 14,19 72,44 High 31,07 67,91 0,27 Utility 285,61 14,09 14,94 14,61 -10,10 3,48 2,25 2,87 5,21 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso; NS= non significativo; High= valore fortemente positivo, che spesso scaturisce da un confronto con un valore precedente molto ridotto; Neg.= dato negativo. Fonte: FactSet

Crescita degli utili sui settori europei

Settore Valore EV/EBIT (x) Var. EBIT %

2014 2015E 2016E 2014 2015E 2016E Media 2015-16E Euro Stoxx 372,01 16,84 19,65 17,94 7,36 8,27 9,38 8,83

Auto 613,42 13,38 13,50 12,16 6,02 15,40 10,96 13,18

Banche 158,41 33,33 36,70 33,83 10,40 10,96 8,53 9,74 Risorse di base 196,00 12,21 13,95 11,38 40,48 -11,63 23,60 5,99 Chimici 1.094,84 12,90 15,34 13,86 9,55 14,49 10,60 12,55 Costruzioni e Materiali 368,86 12,46 13,71 12,49 8,54 7,31 9,40 8,36 Servizi finanziari 370,64 9,52 6,39 6,25 7,50 9,52 1,41 5,46 Alimentari 591,07 11,69 15,69 14,70 4,44 6,43 6,22 6,33 Farmaceutici 844,02 11,30 13,55 12,47 7,82 13,56 8,93 11,24 Beni e servizi Industriali 658,37 11,82 13,81 12,48 18,54 7,13 10,40 8,76 Assicurazioni 246,10 15,71 11,69 11,36 4,26 7,61 2,17 4,89

Media 255,06 13,03 13,68 12,63 3,69 28,67 9,99 19,33

Petrolio & Gas 318,13 6,86 12,19 9,27 6,87 -32,97 31,87 -0,55 Beni personali e per la casa 650,12 12,62 12,89 11,84 8,32 16,87 9,58 13,23 Real Estate 212,42 21,17 25,19 23,58 8,71 -6,96 6,35 -0,31

Retail 455,99 11,24 13,86 12,74 9,34 7,27 9,41 8,34

Tecnologici 389,85 13,48 14,71 13,13 18,82 17,12 13,34 15,23 Telecom 396,74 12,42 16,79 15,14 -6,45 10,44 12,76 11,60 Turismo e Tempo libero 202,93 12,54 13,00 10,70 43,64 38,68 20,50 29,59 Utility 285,61 11,54 11,99 11,93 -2,05 14,45 0,57 7,51 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso; NS= non significativo; High= valore fortemente positivo, che spesso scaturisce da un confronto con un valore precedente molto ridotto; Neg.= dato negativo. Fonte: FactSet

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Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 6 Performance mercato europeo

Performance settori europei (€)

Settore Valore Var. % 1 mese Var. % 6 mesi Var. % inizio anno

Euro Stoxx 372,01 -1,40 15,21 16,37

Auto e componenti 613,42 -2,98 26,66 28,10

Banche 158,41 1,48 15,48 17,77

Risorse di base 196,00 -3,74 11,22 12,28

Chimici 1.094,84 -2,34 16,37 17,70

Costruzioni e Materiali 368,86 -0,42 20,11 20,84

Servizi finanziari 370,64 1,02 22,46 23,71

Alimentari 591,07 -1,13 17,39 17,96

Farmaceutici 844,02 0,40 22,57 21,91

Beni e servizi industriali 658,37 -3,58 11,51 12,19

Assicurazioni 246,10 -3,17 7,58 9,17

Media 255,06 -0,32 16,12 16,74

Petrolio & Gas 318,13 -2,14 9,66 12,52

Beni pers. e per la casa 650,12 -0,83 23,97 23,76

Real Estate 212,42 -4,92 5,83 6,20

Retail 455,99 -3,00 19,10 18,93

Tecnologici 389,85 -1,44 15,11 15,21

Telecomunicazioni 396,74 1,87 17,56 19,99

Turismo e tempo libero 202,93 0,65 17,06 15,87

Utility 285,61 -3,40 0,15 1,91

Fonte: FactSet

Performance settoriali in % verso Eurostoxx nell’ultimo mese (€)

Fonte: FactSet

-4,92

-3,74 -3,58

-3,40 -3,17

-3,00 -2,98

-2,34 -2,14

-1,44 -1,40

-1,13 -0,83

-0,42 -0,32

0,40 0,65

1,02 1,48

1,87

-6,00 -5,00 -4,00 -3,00 -2,00 -1,00 ,00 1,00 2,00 3,00

Real Estate Risorse di base Beni e servizi industriali Utility Assicurazioni Retail Auto e componenti Chimici Petrolio & Gas Tecnologici Euro Stoxx Alimentari Beni pers. e per la casa Costruzioni e Materiali Media Farmaceutici Turismo e tempo libero Servizi finanziari Banche Telecomunicazioni

(7)

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 7 Analisi settoriale

Riepilogo giudizi settori Euro Stoxx

6-12m 6-12m

Auto M. POSITIVO Stoxx 600 M. POSITIVO

Banche M. POSITIVO Euro Stoxx M. POSITIVO

Risorse di base NEUTRALE FTSE MIB M. POSITIVO

Chimici NEUTRALE CAC 40 NEUTRALE

Costruzioni e Materiali M. POSITIVO DAX M. POSITIVO

Servizi finanziari M. POSITIVO FTSE 100 NEUTRALE

Alimentari NEUTRALE S&P500 NEUTRALE

Farmaceutici M. POSITIVO IBEX M. POSITIVO

Beni e servizi Industriali M. POSITIVO SMI NEUTRALE Assicurazioni M. POSITIVO

Media M. POSITIVO

Energia M. POSITIVO

Beni personali e per la casa M. POSITIVO

Real Estate NEUTRALE

Retail NEUTRALE

Tecnologici M. POSITIVO

Telecom M. POSITIVO

Turismo e Tempo libero M. POSITIVO

Utility M. POSITIVO

Fonte: Intesa Sanpaolo

Settori Moderatamente Positivi

Media. Confermiamo il giudizio Moderatamente Positivo. Il consenso mantiene attese di crescita a doppia cifra per gli utili, giustificando in tal modo multipli di P/E a premio sia sul 2015 che sul 2016. Importanti crescite sono stimate anche per quanto riguarda la marginalità, con variazioni positive a doppia cifra per l’EBIT nel biennio 2015-16, a un livello superiore alla media europea. Il comparto può contare anche su multipli di EV/EBIT a sconto rispetto a quelli dell’Eurostoxx.

L’attesa per una ripresa economica in Europa dovrebbe sostenere la raccolta pubblicitaria, anche se la mancanza di eventi sportivi e politici in calendario per il 2015, le sanzioni contro la Russia e un rallentamento dell’economia cinese dovrebbero far sentire i loro effetti sulle stime.

ZenithOptimedia ha, infatti, rivisto la crescita della raccolta pubblicitaria a livello internazionale al 4,4% nel 2015 rispetto alla precedente attesa del 4,9%; si tratta comunque di un ritmo superiore rispetto a quello dei precedenti esercizi con l’esclusione del 2014, salito del 5,1%, fortemente influenzato dai Mondiali di calcio in Brasile e dalle elezioni politiche di metà mandato negli USA, che riguardano il Congresso, le assemblee elettive di alcuni stati e alcuni governatori.

Andamento raccolta pubblicitaria

Var. % 2011 2012 2013 2014 2015E

Raccolta pubblicitaria totale 1,1 3,8 3,9 5,1 4,4

Quotidiani -2,1 -5,3 -6,1 -4,5 -3,3

Riviste -1,0 -5,1 -3,7 -3,3 -2,5

TV 5,3 4,6 3,9 4,9 2,5

Radio 2,9 1,9 1,9 2,8 2,4

Cinema 7,5 6,3 0,2 2,0 4,3

Internet 12,7 17,8 17,1 16,9 16,9

Fonte: Bloomberg su dati ZenithOptimedia

Analizzando le singole componenti, la crescita per il 2015 sarà trainata ancora una volta dalla raccolta pubblicitaria via internet, i cui rialzi si confermano a doppia cifra; variazioni positive sono attese per i canali radio, televisione e cinema, mentre un contributo negativo arriverà dalla carta stampata.

Utili stimati ancora in crescita per i Media. Raccolta

pubblicitaria attesa in aumento del 4,4% nel 2015

(8)

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 8

Tecnologico. Confermiamo il giudizio Moderatamente positivo. Il comparto quota a multipli di P/E a premio rispetto a quelli dell’Eurostoxx ma inferiori alla media storica del periodo 2008-14;

le crescite degli utili stimate dal consenso si confermano positive e in moderato rialzo rispetto alle precedenti rilevazioni. Il taglio dei costi avviato negli ultimi esercizi continuerà a produrre effetti positivi sugli utili operativi, con le stime di consenso che indicano al momento una crescita quasi doppia dell’EBIT rispetto a quella dell’Eurostoxx per il biennio 2015-16. Il comparto europeo può contare sulle prospettive dei semiconduttori, supportati dalla domanda della componentistica Auto e dei servizi tecnologici (archiviazione dati, cloud); tale tendenza permetterà di bilanciare l’attesa debolezza nelle vendite di PC per i prossimi mesi. Inoltre, anche per il Tecnologico europeo la componente valutaria risulterà fondamentale per assicurarsi maggiore competitività rispetto ai concorrenti extra-europei.

Servizi Finanziari. Alziamo il giudizio a Moderatamente Positivo da Neutrale. Il comparto presenta un rapporto multipli e crescite favorevole, con valori di P/E leggermente a premio rispetto a quelli dell’Eurostoxx ma ampiamente giustificati da utili stimati in forte rialzo per l’esercizio in corso. Miglioramenti sono attesi anche sul fronte dei valori di EBIT ed EBITDA con rialzi più contenuti, seppur superiori alla media europea. In questo caso, il comparto presenta multipli di EV/EBIT ed EV/EBITDA a sconto rispetto a quelli del benchmark europeo. Secondo la società di consulenza Towers Watson, l’ammontare del portafoglio gestito dalle società di gestione del risparmio (AUM) a livello internazionale dovrebbe raggiungere il controvalore di 100 mila miliardi di dollari a fine 2018, con un tasso di crescita medio annuo del 6%. Inoltre, la copertura da parte delle società europee del settore si aggira a circa un terzo del totale sia per quanto riguarda la categoria dei fondi comuni che per quella degli ETF e fondi pensione.

Utility. Ribadiamo il giudizio Moderatamente Positivo. Dati gli elevati investimenti tipici del business, il comparto è inversamente correlato all’andamento dei tassi dei titoli governativi e sta tentando un recupero dopo aver risentito dell’allargamento degli spread conseguente all’impasse sulla Grecia. D’altro canto, si stima che gli effetti attesi sulla crescita economica derivanti dal QE possano sostenere il comparto, con la domanda di energia elettrica che fornisce segnali di miglioramento; l’attuale esercizio è stimato infatti chiudersi con il primo incremento degli ultimi 6 anni. Secondo le stime di consenso, nel biennio 2015-2016 gli utili dovrebbero tornare a crescere moderatamente dopo il rallentamento del 2014; a pesare sono gli elevati costi sostenuti per convertire la produzione di energia dalle tradizionali fonti a combustibili fossili o nucleari nelle nuove fonti rinnovabili. Inoltre, il settore può contare su un dividend yield tra i più elevati a livello europeo, stimato dal consenso al 4,6% per il biennio 2015-16 grazie a un processo di consolidamento in atto tra le Utility e all’espansione in mercati esteri con tassi di crescita più elevati, soprattutto in America Latina e in Nord America.

Beni Personali e per la casa-Lusso. Confermiamo un giudizio Moderatamente Positivo, giustificato dalla migliore competitività dei player europei derivante dalla debolezza attesa della valuta unica. Il consenso stima, infatti, crescite degli utili ancora sostenute nel 2015, superiori a quelle della media europea e in miglioramento rispetto alle rilevazioni precedenti. Dai grafici riportati di seguito emerge come le stime sugli utili 2015 siano state riviste in modo sensibile nei primi mesi dell’anno, mentre una sostanziale stabilizzazione si è registrata nell’ultimo mese per tener conto del momentaneo apprezzamento dell’euro. Andamento analogo lo si registra per le stime relative ai valori di EBIT, per i quali il consenso si attende crescite decisamente più sostenute rispetto a quelle dell’Euro Stoxx.

Crescite attese degli utili ancora positive per il Tecnologico. La leva valutaria resta in primo piano

Prospettive positive per il comparto Servizi Finanziari.

Masse amministrate da società di gestione del risparmio in crescita nei prossimi anni

Ripresa della domanda di energia, dividend yield, aggregazioni ed espansione all’estero sono i driver per le Utility

Lusso europeo più competitivo grazie all’effetto valutario

(9)

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 9

Andamento stime EPS 2015E Andamento stime EBIT 2015E

Fonte: FactSet Fonte: FactSet

Sul comparto europeo dovrebbe incidere positivamente anche l’incremento del flusso turistico proveniente soprattutto dai paesi asiatici e in particolare dalla Cina; nei primi tre mesi dell’anno, si è registrato infatti un aumento di circa il 40% di cittadini cinesi in paesi europei come la Francia e la Germania.

Settori Neutrali

Food & Beverage. Ribadiamo il giudizio Neutrale. Le caratteristiche difensive portano il comparto a mostrare maggiore tenuta nell’attuale fase di forte volatilità dei mercati. Il settore resta comunque caratterizzato da multipli di P/E a premio rispetto alla media storica e a quelli dell’Euro Stoxx a fronte di stime di crescite degli utili a singola cifra. A tal proposito, il consenso ha rivisto leggermente al rialzo le attese di aumento degli utili e si attende miglioramenti anche sul fronte della marginalità, favorita da attente politiche di contenimento dei costi e da prezzi dei beni agricoli ancora contenuti. Pressioni su tale fronte potrebbero però arrivare dalle conseguenze di cambiamenti climatici per l’arrivo del fenomeno atmosferico El Niño, che potrà ridurre come in passato la produzione di grano e cereali con conseguenti aumenti dei prezzi dei prodotti agricoli. Dal grafico sottostante emerge come l’effetto di El Niño a metà degli anni 2000 abbia provocato forti innalzamenti dei prezzi delle soft commodity come frumento, soia (aumenti di circa il 100%), farina (+300%), riso e olio di palma (+50%). In quel periodo, si è registrata parallelamente una riduzione della marginalità di bilancio. Per fronteggiare tale eventuale situazione, i gruppi produttori di alimenti dovranno inevitabilmente stipulare contratti a termine, che possano garantire una copertura adeguata e limitare le possibili oscillazioni dei prezzi delle materie prime.

Andamento prezzi soft commodity

Fonte: Bloomberg

0 5 10 15 20 25

dic-14 gen- 15

feb- 15

mar- 15

apr- 15

mag- 15

giu- 15 Eurostoxx Lusso

0 5 10 15 20

dic-14 gen- 15

feb- 15

mar- 15

apr- 15

mag- 15

giu- 15 Eurostoxx Lusso

0 5 10 15 20 25

- 500 1.000 1.500 2.000

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Soia Frumento Mais Riso

Le conseguenze de El Niño sui prezzi delle commodity agricole potrebbero pesare sul comparto Alimentare

(10)

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 10 USA

Moderato ritracciamento dai massimi

Gli indici statunitensi ritracciano dai massimi storici in un contesto di volatilità contenuta. Le attese sugli utili per l’anno in corso sono limitate, risentendo del calo del settore energia e della rivalutazione del dollaro, che rende i gruppi meno competitivi. La crescita rimane solida, anche se inferiore alle attese, la disoccupazione continua a scendere in un contesto di aumento moderato dei salari. In tale scenario, la Fed adotterà un approccio più morbido nel ritmo del rialzo dei tassi.

I dati macro deludenti del 1° trimestre sono considerati temporanei e il PIL, che aveva così deluso, è stato rivisto da -0,7% a -0,2%. In ogni caso, tale debolezza ha condotto a rivedere al ribasso le stime per l’intero anno in corso al 2,2%, mentre restano al 2,9% quelle per il 2016. In tale contesto, la Fed lascia intendere che prima di fine anno potrebbero esserci uno o due rialzi marginali dei tassi, ma indica un sentiero meno ripido rispetto a quando stimato in precedenza.

Confermiamo Neutralità per l’S&P500, che mantiene multipli superiori alla media storica 2008- 2014, non compensati dalle stime di crescita degli utili che per l’anno in corso risultano particolarmente contenute risentendo soprattutto del calo atteso per l’Energia, per il quale si stima un rallentamento del 55,1% per l’anno in corso, dopo il -54% registrato nel 1° trimestre.

Stimati dal consenso in forte calo anche gli utili delle Risorse di Base. Aumenta anche se di poco la flessione, seppur contenuta, del comparto Industriale, atteso poi in recupero a doppia cifra nel 2016.

A livello settoriale, ribadiamo Moderata Positività per il Farmaceutico, che beneficia della decisione della Corte Suprema di bocciare il ricorso sugli incentivi federali per la sottoscrizione di polizze sanitarie e continua a essere sostenuto dalle operazioni di consolidamento. Moderata Positività sui Tecnologici, con i semiconduttori che recuperano forza relativa sulla scia di una domanda sostenuta, proveniente in particolar modo dal settore della componentistica per auto.

Prosegue la forza relativa dei Finanziari, che beneficiano delle attese riguardanti un prossimo rialzo dei tassi, che si rifletterebbe sui margini d’interesse. Il 62% del fatturato delle grandi istituzioni creditizie statunitensi deriva proprio dalla componente interessi; tale percentuale sale al 78% per le banche di minori dimensioni con asset inferiori a 1 mld di dollari (fonte Bloomberg). Confermiamo Moderata Positività per l’Assicurativo: nel 1° trimestre i premi nel segmento Vita sono cresciuti del 9,1%, il miglior risultato dal 1° trimestre 2012. Abbassiamo il giudizio sull’Energia, che risente dell’impasse delle quotazioni del greggio, sulle importanti barriere tecniche poste in area 62 dollari. Abbassiamo a Neutrale le Utility, che risentono della debolezza dei titoli di stato statunitensi, data l’elevata correlazione.

Multipli, crescite e PEG dei principali indici azionari

Valore P/E (x) Var. EPS % PEG

2014 2015E 2016E 2014 2015E 2016E Media

2015-16E

(P/E 15E su var. EPS 2015-16E) S&P100 925,19 14,94 17,28 15,41 9,21 2,72 12,10 7,41 2,33 S&P500 2.102,31 15,56 17,72 15,82 9,17 1,88 12,00 6,94 2,55 NASDAQ 100 4.514,01 18,66 19,56 17,26 12,27 13,60 13,37 13,49 1,45 NASDAQ Composite 5.112,19 20,68 22,93 19,26 16,01 20,07 14,76 17,42 1,32 Dow Jones Industrial 17.890,36 14,57 16,01 14,73 6,60 -7,81 8,70 0,44 35,99 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso; NS= non significativo; High= valore fortemente positivo, che spesso scaturisce da un confronto con un valore precedente molto ridotto; Neg.= dato negativo. Fonte: FactSet

Dati macro

I fondamentali statunitensi

A livello settoriale statunitense

(11)

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 11 Performance mercato americano

Performance % settoriali verso S&P500

Settore Valore Var. 1M (%) Var. 6M (%) Var. YTD (%)

S&P500 2.102,31 -1,12 0,98 2,11

Banche 153,16 2,90 2,78 3,47

Retail 205,93 -0,36 6,33 5,34

Auto e componenti 212,80 0,17 -0,85 -1,37

Risorse di base 63,69 -8,38 -10,40 -10,98

Chimici 149,38 -0,24 2,73 4,06

Costruzioni e Materiali 133,52 -2,78 6,57 6,79

Alimentari 142,66 -1,75 -1,42 0,79

Petrolio & Gas 90,49 -4,66 -7,05 -5,83

Servizi Finanziari 157,66 -0,18 0,50 2,18

Farmaceutici 204,05 2,26 13,89 14,38

Beni e servizi industriali 132,49 -2,86 -3,71 -2,04

Assicurazioni 115,70 -0,21 -3,07 -1,75

Media 200,87 1,99 5,22 5,79

Beni pers. e per la casa 150,13 -0,30 -2,12 -0,79

Tecnologici 153,48 -2,41 -1,04 1,03

Telecomunicazioni 110,55 -0,74 0,71 2,20

Turismo e Tempo libero 205,43 -0,82 1,53 0,96

Utility 119,84 -6,33 -13,48 -12,02

Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. YTD: year-to-date, da inizio anno. Fonte: FactSet

Performance settoriali in % verso S&P500 nell’ultimo mese

Fonte: FactSet

-8,38

-6,33 -4,66

-2,86 -2,78 -2,41

-1,75 -1,12

-0,82 -0,74

-0,36 -0,30 -0,24 -0,21 -0,18

0,17

1,99 2,26

2,90

-10,00 -8,00 -6,00 -4,00 -2,00 ,00 2,00 4,00

Risorse di base Utility Petrolio & Gas Beni e servizi industriali Costruzioni e Materiali Tecnologici Alimentari S&P500 Turismo e Tempo libero Telecomunicazioni Retail Beni pers. e per la casa Chimici Assicurazioni Servizi Finanziari Auto e componenti Media Farmaceutici Banche

(12)

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 12 Analisi settoriale

Riepilogo giudizi settori S&P500

6-12m 6-12m

Auto M. POSITIVO S&P500 NEUTRALE

Banche M. POSITIVO

Risorse di base NEUTRALE

Chimici NEUTRALE

Costruzioni e Materiali M. POSITIVO Servizi finanziari M. POSITIVO

Alimentari NEUTRALE

Farmaceutici M. POSITIVO

Beni e servizi Industriali NEUTRALE Assicurazioni M. POSITIVO

Media M. POSITIVO

Energia NEUTRALE

Beni personali e per la casa NEUTRALE

Real Estate M. POSITIVO

Retail M. POSITIVO

Tecnologici M. POSITIVO

Telecom NEUTRALE

Turismo e Tempo libero M. POSITIVO

Utility NEUTRALE

Fonte: Intesa Sanpaolo

Settori Moderatamente Positivi

Turismo e tempo libero. Ribadiamo il giudizio Moderatamente Positivo sul comparto. Il consenso conferma stime di crescita degli utili per azione e degli utili operativi superiori alla media di mercato, a fronte però di multipli di P/E ed EV/EBIT a premio rispetto a quelli dell’S&P500. Le attese di miglioramento dei fondamentali trovano giustificazione nella crescita economica statunitense ancora solida, nel traffico passeggeri positivo e nel prezzo del petrolio inferiore ai livelli degli ultimi anni. Relativamente al primo aspetto, i recenti dati congiunturali hanno evidenziato come la debolezza del 1° trimestre dell’anno sia stata legata soprattutto a fattori transitori e la crescita sia tornata a mostrare segnali incoraggianti. Inoltre, l’Associazione del Trasporto Aereo (IATA) si mantiene fiduciosa circa il prosieguo della tendenza positiva del traffico aereo dei prossimi mesi, nonostante il dato di aprile abbia registrato un ritmo di crescita più lento rispetto a marzo (+3,8% a/a rispetto al +4,6% del mese precedente). A tal riguardo, IATA non riscontra ancora segnali di debolezza della domanda, attendendosi un incremento pari al 6,7% per l’esercizio in corso, in ulteriore miglioramento rispetto alla tendenza degli ultimi anni.

Traffico passeggeri

Var. % 2010 2011 2012 2013 2014 2015E

Nord America 4,5 2,9 1,0 2,3 2,7 3,0

Europa 4,3 8,4 4,6 3,9 5,8 6,8

Asia-Pacifico 11,8 6,6 6,1 7,2 6,9 8,1

Medio Oriente 17,6 10,0 14,7 11,6 12,6 12,9

America Latina 12,4 11,3 9,4 6,3 6,9 5,1

Africa 12,3 1,6 7,5 4,6 0,3 3,2

Globale 8,0 6,3 5,3 5,7 6,0 6,7

Fonte: IATA (International Air Transport Association)

L’associazione stima anche un impatto positivo sui bilanci derivante dal prezzo del petrolio più contenuto: secondo le previsioni presentate questo mese, la spesa per carburante, il cui peso sul totale dei costi operativi delle società del settore rappresenta circa il 28%, dovrebbe contrarsi in modo significativo (-15,6%) nel corso del 2015.

Ripresa economica negli USA, traffico aereo e livelli bassi del petrolio sono i driver per il Turismo e tempo libero

(13)

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 13

Farmaceutico. Ribadiamo il giudizio Moderatamente Positivo. Il comparto conferma forza relativa sulla scia della recente decisione della Corte Suprema statunitense, che ha deliberato di non bocciare il sistema di sussidi federali a disposizione dei cittadini con redditi più bassi, necessari per sottoscrivere polizze sanitarie. La disposizione prevista dalla riforma Obama permette infatti di allargare la copertura sanitaria su larga scala attraverso aiuti pubblici. L’eventuale bocciatura di tale meccanismo avrebbe comportato effetti negativi sulle società americane del comparto sanitario, che con la riforma avevano modificato negli ultimi anni il loro modello di business e l’offerta di polizze sanitarie. Relativamente ai fondamentali, le stime di consenso indicano ancora crescite degli utili a doppia cifra, superiori a quelle dell’S&P500, a fronte però di multipli di P/E a premio. Miglioramenti sono attesi anche per quanto riguarda la marginalità sia in termini di EBIT che di EBITDA.

Settori Neutrali

Energia. Abbassiamo a Neutrale da Moderatamente Positivo il giudizio sul settore, che perde forza relativa. Le stime di consenso indicano ancora una forte contrazione degli utili per l’esercizio in corso, come conseguenza di un eccesso di offerta presente sul mercato e del ridimensionamento degli investimenti da parte dei principali gruppi, con il comparto che quota a valori di P/E ampiamente a premio sia rispetto alla media storica che a quelli dell’S&P500. Inoltre, emergono timori circa l’andamento della domanda di carburanti da parte dei cittadini statunitensi durante il periodo vacanziero: gli ultimi dati relativi alle scorte di benzine hanno, infatti, registrato un inatteso rialzo. Nelle ultime quattro settimane, la domanda di carburanti è aumentata del 4,5% a/a, mentre l’offerta complessiva è risultata in crescita del 10% a/a.

Utility. Abbassiamo a Neutrale da Moderatamente Positivo. Data la forte correlazione inversa con i rendimenti sui titoli governativi statunitensi, il comparto risente della risalita di questi ultimi, tornati sulle scadenze a lungo termine ai livelli di settembre 2014. Nonostante la Fed mantenga ancora un atteggiamento cauto, le attese indicano ormai un primo rialzo dei tassi ufficiali a settembre con un ulteriore ritocco entro la fine dell’anno. Relativamente ai fondamentali, il comparto Utility si caratterizza per una modesta crescita degli utili stimati dal consenso sia per l’esercizio in corso che per il 2016, a fronte di P/E leggermente a sconto in raffronto a quelli dell’S&P500, ma superiori alla media storica del periodo 2008-14.

Rendimenti Treasury vs. Utility

Fonte: Bloomberg

Il comparto può contare comunque sull’appeal legato ai dividendi, con il dividend yield stimato dal consenso per il biennio 2015-16 pari al 4%, tra i più elevati a livello settoriale. Inoltre, rimane inalterata la componente speculativa legata a operazioni di consolidamento in un settore ancora frammentato, con l’obiettivo di ridurre i costi operativi e rafforzare il core business.

- 50,0 100,0 150,0 200,0 250,0 300,0

- 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5

gen-13 apr-13 lug-13 ott-13 gen-14 apr-14 lug-14 ott-14 gen-15 apr-15 Rendimenti Treasury Settore Utility

Il Farmaceutico favorito dalla decisione della Corte Suprema statunitense

Timori per la domanda di carburanti negli USA nel periodo vacanziero

Utility penalizzato dal rialzo dei tassi sui titoli governativi USA

(14)

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 14

Beni Personali e per la casa-Lusso. Portiamo a Neutrale da Moderatamente Positivo il giudizio sul comparto. A pesare nei prossimi mesi dovrebbe essere l’impatto negativo della componente valutaria, col dollaro stimato in apprezzamento nei confronti delle principali valute, limitando in tal modo la crescita dei fatturati all’estero da parte dei gruppi statunitensi del settore. Le nostre stime indicano infatti un cambio euro/dollaro in area 1,04 per i prossimi 3-6 mesi, sul quale torneranno a incidere le differenti politiche monetarie della Fed e della BCE. La valuta statunitense è stimata in rafforzamento anche nei confronti dello yen. Secondo l’Associazione Altagamma, i tassi di cambio avranno nel corso dell’attuale esercizio un impatto molto forte sulle performance geografiche; se i mercati europeo e giapponese sono stimati in aumento del 5%, quello statunitense è indicato crescere a un ritmo più modesto, pari al 3%. Di tale situazione dovrebbero risentirne i bilanci societari, con il consenso che stima crescite degli utili particolarmente contenute per l’esercizio in corso, in ripresa solamente a partire dal 2016; una situazione analoga è attesa anche per i valori di EBIT ed EBITDA.

Crescita degli utili sui settori statunitensi

Settore Valore P/E (x) Var. EPS % PEG

2014 2015E 2016E 2014 2015E 2016E Media 2015-16E

(P/E 15E su var. EPS 2015-16E) S&P500 2.102,31 15,56 17,72 15,82 9,17 1,88 12,00 6,94 2,55 Banche 153,16 11,19 12,66 11,44 18,24 32,10 10,72 21,41 0,59 Retail 205,93 19,28 22,35 19,83 11,69 6,96 12,72 9,84 2,27 Auto e componenti 212,80 12,87 11,71 10,05 -2,87 22,20 16,48 19,34 0,61 Risorse di base 63,69 16,78 18,39 11,97 9,57 -15,65 53,65 19,00 0,97 Chimici 149,38 17,81 18,52 16,32 5,64 3,27 13,46 8,37 2,21 Costruzioni e Materiali 133,52 22,50 21,41 17,91 20,19 16,67 19,57 18,12 1,18 Alimentari 142,66 18,10 20,74 19,02 8,05 0,56 9,03 4,79 4,33 Petrolio & Gas 90,49 13,12 28,84 21,87 9,96 -55,14 31,86 -11,64 -2,48 Servizi Finanziari 157,66 15,85 16,72 14,99 11,81 9,78 11,50 10,64 1,57 Farmaceutici 204,05 17,62 18,82 16,78 6,03 11,12 12,16 11,64 1,62 Beni e servizi industriali 132,49 16,82 18,15 16,26 8,72 -1,74 11,57 4,92 3,69 Assicurazioni 115,70 12,10 12,78 11,87 -0,93 5,63 7,64 6,63 1,93 Media 200,87 18,04 18,81 16,34 14,85 9,08 15,12 12,10 1,55 Beni pers. e per la casa 150,13 17,54 19,89 17,98 1,28 2,57 10,63 6,60 3,01 Tecnologici 153,48 14,73 16,15 14,58 9,10 6,98 10,80 8,89 1,82 Telecomunicazioni 110,55 13,03 13,72 13,17 14,39 6,33 4,20 5,27 2,61 Turismo e Tempo libero 205,43 21,46 22,30 19,32 12,60 10,05 15,41 12,73 1,75 Utility 119,84 15,84 15,60 14,97 0,49 1,70 4,20 2,95 5,28 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso; NS= non significativo; High= valore fortemente positivo, che spesso scaturisce da un confronto con un valore precedente molto ridotto; Neg.= dato negativo. Fonte: FactSet

La componente valutaria si conferma il freno per i gruppi del Lusso statunitensi

(15)

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 15

Crescita degli utili sui settori statunitensi

Settore Valore EV/EBIT (x) Var. EBIT %

2014 2015E 2016E 2014 2015E 2016E Media 2015-16E S&P500 2.102,31 13,09 15,12 13,68 7,63 2,48 10,54 6,51 Banche 153,16 18,71 19,78 17,76 14,03 26,58 11,40 18,99

Retail 205,93 12,94 14,73 13,48 8,49 6,02 9,33 7,68

Auto e componenti 212,80 18,16 17,82 15,41 3,82 29,48 15,68 22,58 Risorse di base 63,69 11,82 18,45 9,48 24,95 4,78 94,63 49,71 Chimici 149,38 13,30 14,39 13,14 2,68 1,10 9,59 5,35 Costruzioni e Materiali 133,52 13,74 13,79 12,01 16,60 17,68 14,89 16,29 Alimentari 142,66 13,93 16,19 15,08 6,91 0,14 7,41 3,77 Petrolio & Gas 90,49 8,49 19,81 14,54 9,04 -52,44 36,22 -8,11 Servizi Finanziari 157,66 20,28 19,25 17,51 11,39 8,59 9,95 9,27 Farmaceutici 204,05 13,26 14,74 13,26 6,27 9,69 11,20 10,44 Beni e servizi industriali 132,49 13,73 14,77 14,02 7,06 1,90 5,32 3,61 Assicurazioni 115,70 12,04 11,95 11,61 -0,83 -0,77 2,95 1,09

Media 200,87 12,14 12,58 11,43 9,36 7,95 10,07 9,01

Beni pers. e per la casa 150,13 12,62 14,28 13,04 4,73 2,82 9,50 6,16 Tecnologici 153,48 10,30 11,49 10,59 8,50 7,23 8,42 7,82 Telecomunicazioni 110,55 10,55 11,55 11,15 -15,29 60,97 3,60 32,28 Turismo e Tempo libero 205,43 15,20 15,89 14,19 11,84 8,37 13,06 10,71 Utility 119,84 13,37 13,73 13,01 8,29 3,97 5,09 4,53 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso; NS= non significativo; High= valore fortemente positivo, che spesso scaturisce da un confronto con un valore precedente molto ridotto; Neg.= dato negativo. Fonte: FactSet

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