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PIANO DI MONITORAGGIO EMISSIONI SONORE 2006 E 2007

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Academic year: 2022

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PIANO DI MONITORAGGIO EMISSIONI SONORE 2006 E 2007

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Le analisi previste dal piano di monitoraggio sull’inquinamento acustico sono state eseguite nei giorni 7 e 8 marzo 2006 e 17 e 18 aprile 2007, presso i ricettori indicati come R1, R2 ed R3. E’ stato inoltre misurato il livello acustico presso i ricettori concordati con il Consiglio Circoscrizionale di S. Andrea presso i ricettori indicati con R1°, R2° ed R3°. Per maggior chiarezza si rimanda alle relazioni tecniche specialistiche del laboratorio Chelab SpA ed alla planimetria dei punti di misura, riportata in allegato.

A queste valutazioni si aggiunge un rilievo antecedente alla messa in esercizio ufficiale dell’impianto, eseguito nel corso del 2005 per verificare il rispetto dei limiti acustici attesi nelle varie zone, dopo la realizzazione della prima fase del cantiere (costruzione ed avviamento della sezione turbogas), come peraltro previsto in relazione di screening.

I ricettori R1, R2 ed R3° si trovano adiacenti o in prossimità dell’impianto, all’interno della zona industriale. I ricettori R3, R1° e R2° sono invece situati a NE e ad E dell’impianto, a circa 400-500m da esso in linea d’aria, nella zona abitata, e corrispondono alle abitazioni più direttamente investite dall’inquinamento acustico generato dall’attività. In particolare i punti R3 ed R2° si trovano in posizione sopraelevata rispetto al sito.

Si riportano nella seguente tabella i risultati ottenuti nelle due campagne analitiche, assieme a quelli del 2005 ed ai risultati delle misurazioni effettuate da ARPA nel 2003, prima della realizzazione della Centrale.

2003 (ante

operam) dB(A)

2005 dB(A)

2006 dB(A)

2007 dB(A)

Limiti di immissione

di riferimento

dB(A) R1 ambientale

residuo 60,0 d; 60,0 n 68,5* d 66,0 d 66,5 d; 65,0 n - ; 58,0 n

70,0 d; 70,0 n

R2 ambientale

residuo 53,0 d; 59,0 n(1) 60,5* d 57,5* d 54,5* d; 57,5*n - ; 52,5 n

70,0 d; 70,0 n

R3 ambientale residuo

48,5 d; 46,0 n 54,0 d 53,5 d

52,5 d -

53,5 d; 47,0 n - ; 44,5 n

60,0 d; 50,0 n

R1° ambientale

residuo -

50,5 d; 42,0 n

50,5 d; 45,5 n 49,0 d; 43,0 n 55,0 d; 50,0 n - ; 46,0 n(2)

60,0 d; 50,0 n

R2° - 60,0 d 62,5 - 60,0 d; 50,0 n

R3° - 58,5 d 59,5 - 70,0 d; 70,0 n

*: valori corretti per presenza di componente tonale d, n: diurno (6.00-22.00), notturno (22.00-6.00) (1) rumore prodotto da grilli

(2) posizione spostata per mancato consenso all’accesso da parte del proprietario

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Tutte le misure sono effettuate in ambiente esterno e non all’interno dell’ambiente abitativo, come richiesto per cui la valutazione del valore differenziale.

R1: nelle misure del 2005 risultavano presenti delle componenti tonali, successivamente rimosse a seguito della realizzazione della fase 2. I valori sono sempre inferiori al limite di immissione per l’area.

Dalle misure effettuate nel 2007 su 7,5 ore notturne, si può dedurre per differenza il contributo di emissione dell’impianto in periodo notturno (periodo più gravoso per il ridotto apporto al rumore residuo di altre fonti esterne): poiché il rumore ambientale è pari a 65 dB(A) mentre quello residuo è pari a 58 dB(A), l’emissione dell’impianto a confine risulta di 64 dB(A), inferiore a limite di 65 dB(A) previsto dalla vigente normativa in materia per aree esclusivamente industriali.

E’ rispettato pertanto il limite di emissione.

R2: in tutte le misure finora effettuate è stata individuata una componente tonale e quindi i valori sono stati corretti come previsto dalla vigente normativa. I valori sono sempre inferiori al limite di immissione per l’area. Anche le analisi del 2007, estese a 24h, hanno dato valori in linea con le analisi precedenti. In questo caso, analogamente a quanto espresso per R1 ma considerando che il punto di misura si trova un po’ discosto dal recinto dello stabilimento e quindi bisognerebbe valutare l’attenuazione dovuta alla distanza, è possibile stimare il livello di emissione dell’impianto. Infatti se il rumore ambientale notturno è pari a 57,5* dB(A) e quello residuo è di 52,5 dB(A), il contributo netto emissivo dell’impianto sarà pari a 55,8 dB(A), mentre il limite a bordo impianto è pari a 65 dB(A).

R3, R1°: per quanto concerne la zona del nucleo abitato punti 3 e 1° è stato osservato che il contributo indotto dal traffico veicolare non è di certo trascurabile. Lo stesso traffico comporta un rumore di fondo predominante anche nelle prime ore del periodo notturno, sia nelle misure effettuate nel 2006 che nel 2007. Ciò spiega la differenza tra il livello sonoro notturno con centrale accesa (circa 2 ore) e il resto del periodo notturno con centrale spenta è per l’appunto tra le ore 23.30 alle ore 5.30 periodo di minor traffico. A tale proposito verrà eseguito un monitoraggio del rumore residuo in corrispondenza di tali ricettori al fine di rilevare l’attuale rumore di “fondo”

dell’area in esame e per confermare ulteriormente quanto sopra riportato.

Nella rilevazione 2005 presso il punto 3 era stato osservata la presenza di un rumore tipico prodotto da motori compressori frigoriferi, successivamente identificati negli impianti presenti all’esterno di una ditta alimentare ubicata sul limitare della zona industriale confinante a circa 200m con il nucleo abitato di via San Michele. Nel 2006 tale sorgente non era più percepibile a livello piano campagna in quanto nel frattempo era stato realizzato un nuovo fabbricato industriale a ridosso dell’attività esistente.

Tuttavia nel periodo di osservazione dei rilievi fonometrici 2006 tale punto è stato fortemente influenzato dalla presenza di un cantiere di costruzione di un nuovo fabbricato industriale (getto pavimentazione cantiere aperto anche nel periodo notturno). Per tale motivo l’unico periodo in cui le attività sono state sospese è stato quello durante la pausa pranzo, in cui è stata effettuata la misura. In detto periodo è stato osservato per 6 volte un sorvolo al di sopra del punto di misura di un elicottero, tale fatto ha determinato un incremento del livello sonoro pari a 5 dB come evidenziato nella relazione specifica allegata.

(4)

Si evidenzia inoltre che presso entrambi i ricettori, le analisi effettuate sulle 24h non hanno dato significative variazioni del rumore associabili alle operazioni di fermata ed avviamento dell’impianto, presenti durante il periodo di misura.

I livelli di rumore misurati sono comunque inferiori ai rispettivi limiti di riferimento.

R2°: anche in questo caso che il contributo indotto dal traffico veicolare influenza fortemente il rumore presente, essendo il punto di misura in corrispondenza della recinzione dell’abitazione che confina con la strada di collegamento con il centro paese. Il livello sonoro rilevato nel 2006 è dovuto esclusivamente al traffico stradale, come dimostrato osservando il valore del parametro L95 (allegati rapporti di misura) che riporta il rumore presente per il 95% del tempo che è risultato pari a 46,7 dB(A).

Tale parametro permette in tal caso di eliminare la parte di rumore indotta dal traffico stradale essendo lo stesso discontinuo e a picchi.

R3°: il ricettore si trova in area industriale a N della centrale stessa, sulla strada di accesso. I livelli di rumore complessivi misurati in tale punto si sono sempre rivelati entro i relativi limiti di legge.

Dall’analisi dei risultati delle campagne finora effettuate sulle immissioni di rumore nell’ambiente esterno della centrale elettrica nella configurazione a regime e considerato l’attuale funzionamento tipico della centrale, ovvero un’accensione ed uno spegnimento quotidiani, si può concludere che il rumore prodotto rispetta i limiti di legge provvisori e l’attività della centrale può quindi essere classificata come non disturbante.

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Riferimenti

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