Umido al sito di compostaggio ma potrebbe non bastare
Di Andrea Pellegrino
Prima riunione organizzativa sui rifiuti in Provincia in vista dell’emergenza settembrina per la chiusura (per
manutenzione) del sito di Acerra. Il tutto mentre oggi e domani a Salerno appro-
derà la commissione parlamentare d’inchiesta sui rifiuti. Un primo piano di emergenza quello messo in campo a Palazzo Sant’Agostino alla presenza del vicepresidente della giunta regionale
F u l v i o B o n a v i t a c o l a , o l t r e c h e d e l p r e s i d e n t e dell’amministrazione provinciale Michele Strianese e del delegato provinciale all’ambiente Fausto Vecchio. Da superare c’è il conferimento dell’umido che da settembre, ad eccezione di nuove misure, si ritroverebbe in bella mostra in ogni angolo del territorio provinciale e regionale. Si valuta la possibilità di utilizzare il sito di compostaggio di Salerno.
Secondo un primo programma, compatibilmente con tutti i pareri necessari, una parte dell’umido, oggi gestito dalla Gesco, confluirebbe nell’impianto della zona industriale di Salerno.
Al momento ci sarebbe già il via libera da parte della Salerno Pulita, società municipalizzata a guida Raffaele Fiorillo, che gestisce il sito di compostaggio dopo la travagliata vicenda legata alla Daneco e all’inchiesta avviata dall’Anac di Raffaele Cantone. Ma il solo sito cittadino non risolverebbe il problema. Da qui a qualche settimana, infatti, dal tavolo tecnico provinciale dovrebbero essere indicati nuovi impianti sul territorio per contenere l’emergenza relativa al conferimento dell’umido. Una soluzione non semplice che preoccupa non poco gli amministratori locali e le intere comunità. Illegalità ambientali e traffici
illeciti in Campania, arriva la commissione parlamentare
ecomafie. La Commissione sarà a Salerno il oggi e do-
mani per effettuare alcuni sopralluoghi e audizioni su presunti traffici illeciti di abiti usati, incendi in impianti di
trattamento e stoccaggio dei rifiuti, nonchè traffici transfrontalieri e dragaggio dei porti.
Con il presidente Stefano Vignaroli ci saranno Chiara Braga (Pd), Marzia Ferraioli (FI), Antonio Del Monaco
(M5S), Tullio Patassini (Lega), Renata Polverini (FI) e i senatori Massimo Vittorio Berutti (fi), Andrea Ferrazzi (Pd) e Paola Nugnes (Misto).
Compostaggio: Sessa scappa dal confronto
di Erika Noschese
A Fisciano, il sito di compostaggio divide ancor di più amministrazione comunale e cittadini. L’ultimo atto, forse quello decisivo, è stato compiuto proprio dal Comune che, nei giorni scorsi, ha invitato la cittadinanza a partecipare all’evento organizzato presso il parco giochi della frazione di Soccorso, dedicato ai bambini. “Domenica 16 giugno a Soccorso presso il Parco Giochi della frazione alle ore 10 spazio ai Bimbi. Nuova tappa delle domeniche al Parco Giochi:
Animazione, giochi, Truccabimbi, mascotte. Un momento di aggregazione da vivere,all’uscita dalla messa, insieme alla famiglia e ai nostri bambini, in un ambiente sano, naturale e sicuro, dando nuova vita ai nostri parchi, le nostre ville comunali e le piazze nel rispetto dell’ambiente”, si leggeva infatti sui manifesti affissi dall’amministrazione comunale per invitare la popolazione a partecipare. E se la
cittadinanza ha deciso di partecipare per far sentire ancora una volta il loro dissenso al sito di compostaggio, a dare forfait è stata l’amministrazione comunale che, di fatti, non si è presentata al parco giochi.Ad insorgere e condannare il gesto dell’amministrazione guidata dal sindaco Vincenzo Sessa è il consigliere di minoranza Gaetano Barra, del gruppo Cambia Fisciano che stigmatizza il comportamento del primo cittadino Sessa “che pur di sottrarsi al confronto sulla questione del sito di compostaggio penalizza i bambini di Soccorso che nella mattinata di domenica aspettavano di divertirsi”, ha infatti dichiarato. I consiglieri di Cambia Fisciano Landi e Gioia anche nell’ultimo consiglio comunale avevano chiesto aggiornamenti sul procedimento ma il primo cittadino si sarebbe rifiutato di rispondere, “né la consigliera di maggioranza colse l’occasione pubblica di sostenere la richiesta dei consiglieri di minoranza, é nota infatti la sua posizione di dissenso alla costruzione del mega impianto.
Assente anche stamattina a totale dispregio dei suoi compaesani”, ha poi aggiunto il consigliere di minoranza. I residenti avevo preparato degli striscioni per ribadire il loro no al sito di compostaggio. Intanto, il sindaco Sessa, attraverso un post sui social, ha giustificato quanto accaduto stamattina parlando di evento dedicato ai bambini, boicottato dalla protesta. “Questa Amministrazione non si sottrae al confronto e al dialogo, accetta la protesta, ma non nei modi in cui a qualcuno piace fare – ha infatti detto il primo cittadino – Questa Amministrazione non si rende complice di un meccanismo perverso che coinvolge i bambini. Non daremo mai spazio a una protesta che ruba e sfrutta un momento dedicato ai più piccoli e che di conseguenza non le appartiene”.
Compostaggio, «verifica su quanto accaduto a Salerno»
Andrea Pellegrino
Sono tre i dossier che sono stati sottoposti all’attenzione della direzione generale dell’ambiente della commissione europea. Riguardano i rifiuti in Campania, ed uno in particolare il sito di compostaggio di Salerno, finanziato proprio da fondi
europei. A raccogliere carte, documenti ed anche la recente attività ispettiva dell’Anac è stato l’ex assessore regionale Giovanni Romano, accolto dai dirigenti europei, insieme a Caldoro, Cesaro e Martusciello. Oggi il lavoro proseguirà e con molta probabilità la vicenda approderà anche davanti alla Corte dei Conti europea. Cosı̀ come non si esclude una prossima attività ispettiva da parte dell’Ue.
Caldoro-Martusciello, si rafforza l’asse
Andrea Pellegrino
Sempre più forte l’asse fra i caldoriani e l’europarlamentare Fulvio Martusciello. In questi giorni a Bruxelles è presente parte del gruppo che fa riferimento all’ex governatore con Antonio Fasolino e Gaetano Amatruda in testa. Ufficialmente per presentare un dossier sui rifiuti e per un focus sulle eccellenze campane ma, di fatto, per costruire e rafforzare alleanze. Nessuno vuole parlare di correnti e, come un mantra, gli uomini di Caldoro continuano a parlare di un metodo, della
necessità di allargare. È infatti eterogenea la delegazione partita da Salerno. Si rivede Vito Busillo e con Stefano Caldoro ci sono, oltre ad Amatruda e Fasolino, il coordinatore cittadino Nuovo Psi di Salerno, Carmine Romaniello, alcuni professionisti salernitani, il commissario Fi di Vietri sul Mare, Davide Scermino, e poi ancora Giovanni Romano. L’ex assessore, in Giunta con Caldoro, ma fuori dalle logiche dello scontro ha presentato il dossier rifiuti al Parlamento europeo ed alla Commissione. Romano e Caldoro hanno incontrato i vertici Ue, gli uomini chiave del settore Ambiente. Hanno sottolineato tutti i difetti e gli errori del nuovo piano regionale ed hanno chiesto di accedere un riflettore sul sito di compostaggio di Salerno. “Una buona pratica europea è oggi diventata una pessima pratica” è il loro ragionamento che auspica “controlli più dettagliati ed interventi ad ogni livello”. Nel pomeriggio la delegazione salernitana ha partecipato all’incontro promosso da Martusciello con l’onorevole Paolo Russo. La presentazione del libro ‘Sua eccellenza la mozzarella’ del parlamentare di Forza Italia è stata l’occasione per un focus sul settore. Ma è sul piano politico che si registra il fermento più forte. Soprattutto in attesa delle politiche. L’alleanza è Caldoro – Martusciello ed e
̀ una intesa che vuole pesare a livello salernitano. L’area Caldoro (che ha dentro anche Giovanni Fortunato e Aniello Salzano, fra gli altri) vuole contare di più. La strategia è chiara: recuperare terreno nella provincia di De Luca ed in quella dove Forza Italia è più debole. I diretti interessati smontano ogni ipotesi di corrente. “Non esistono in Forza Italia” dicono e continuano a ripetere, con scarsa originalità, che bisogna allargare. “Salerno non è Repubblica indipendente” qui, loro sussurrano “si deve fare quello che si e
̀ già fatto in altre province. Tutte le posizioni politiche devono, cioè, trovare legittimità e spazi”. Ed in effetti qui bisognerà superare il blocco della Carfagna e di Fasano all’arrivo di Martusciello. L’europarlamentare ha ormai un rapporto solido con Armando Cesaro, anche lui a Bruxelles, con Mastella e De Girolamo, con il gruppo irpino. Solo a Salerno
ha registrato più difficoltà per la sua attività. Per lui i caldoriani sono ‘apripista’ e per i secondi l’europarlamentare e
̀ carta indispensabile per scardinare gli equilibri della fe- derazione di Salerno. Il lavoro del Gruppo Caldoro, un insieme misto di ex socialisti ed ex dc, è partito. Stefano Caldoro ha, anche a Bruxelles e nei contatti con i dirigenti regionali, indicato un modello di governo del partito che prescinde dalla difesa dei suoi fedelissimi. Si deve, secondo l’ex governatore, garantire il lavoro di Enzo Fasano e poi trovare un criterio per gli altri. I voti delle Regionali sono un riferimento. Un riferimento utile per accreditare Fasolino (il più votato in provincia) Fortunato e per altri come Lello Ciccone. Non è nell’area Caldoro ma sarà indicato come una delle soluzioni.Con questa mossa, che prenderà peso nei prossimi giorni, i caldoriani proveranno a confermare la loro intenzione. Allargare su criteri e senza preclusioni.