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Testo completo

(1)

Ore 12.30: Celebrazione dell'«Annuncio a Maria»

Con testi preparati dalla Commissione Liturgica Internazionale OSM

1. INVITO ALLA LODE

F. Rigobello

\X. An-nun-zia-te la sal-vez-za del Si-gno-re,

pro-cla-ma- te traJ po-po-li le su-& o- pe-re.

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R. Al Fi-glio dei-I'Al-tis- si- mo, na- to dal- la

Ver-gi-ne Ma- ri- a, lo- de, o-no- re, glo-ria_e po-

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ten- za,nei se-co-li dei se-co- li. A- men.

2. SALUTO E MONIZIONE

G. La grazia e la pace

del Signore nostro Gesù Cristo,

che si è fatto uomo per la nostra salvezza, sia con tutti voi.

T. E con il tuo spirito.

G. In questo mezzogiorno, che invita ad una pausa di preghiera e alla contemplazione dell'insondabile mistero del Verbo, che nascendo dalla V ergine si è fatto nostro fratello, mostrandoci come Primogenito l'unica via che conduce al Padre, entriamo anche noi con l'angelo Gabriele da Maria per ascoltare e rivi- vere nella fede la sua verginale risposta, che ha cambiato le sorti del mondo ed è modello di incondizionato servizio per chiunque voglia cooperare con la Chiesa e nella Chiesa a rifa- re nuovo il volto dell'uomo e della società umana.

3. INNO

T.: D.M. Turoldo M.: A. Martorell

Andante un po• maestoso

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1. La tua pri-ma pa-ro-la,Ma- rl- a, ti chie-

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Ad libilum si può altemarr col Coro a 2 a•ori pari Andantino

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Spi- ri- to scen-da su vo- e sa-

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2.

re- te voi stessi sua car-ne,. A-

La tua prima parola, Maria, ti chiediamo d'accogliere in cuore:

come sia possibile ancora concepire pur noi il suo Verbo.

«Non chiedete mai segni o ragioni, solamente credete e amate:

il suo Spirito scenda su voi e sarete voi stessi sua carne ».

3. Te beata perché hai creduto, cosl in te ha potuto inverarsi la Parola vivente del Padre, benedetta dimora di Dio.

4. A te Padre a te Figlio a te Spirito grazie e gloria d'avere donato questa Madre alla terra intera, la speranza di tutti i viventi. Amen.

me n.

Tutti siedono. Viene proclamato un testo di Isaia sul servo del Signore.

5. LETTURA BIBLICA

L. Dal libro del profeta Isaia (Is (42, 1-7).

Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio.

Ho posto il mio spirito su di lui;

egli porterà il diritto alle nazioni . Proclamerà il diritto con fermezza;

non verrà meno e non si abbatterà,

finché non avrà stabilito il diritto sulla terra;

e per la sua dottrina saranno in attesa le isole.

Cosl dice il Signore Dio che crea i cieli e li dispiega,

distende la terra con ciò che vi nasce, dà il respiro alla gente che la abita e l'alito a quanti camminano su di essa:

«lo, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia, ti ho preso per mano;

ti ho formato e stabilito come alleanza del popolo e luce delle nazioni,

perché tu apra gli occhi ai ciechi e faccia uscire dal carcere i prigionieri,

dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre».

Parola di Dio.

T.: Rendiamo grazie a Dio.

Quindi si canta, tra Assemblea e Coro, il Cantico di Anna, profezia degli umili e dei poveri che confidano in Dio, canto de! gi~sti .che ottengono dal giusto Signo·

re l'esaudimento delle loro profonde aspirazioni.

4. CANTICO DI ANNA (1 Sam 2, 1-10)

Ant.: Il mio cuore esulta nel Signore, mio Salvatore!

13

(3)

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Cantico di Anna

«Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli af /amati» (Le 1, 52-53).

1. Il mio cuore esultn nel Si-gno- re, 2 Si apre la mia bocca

contro i miei ne-mi- ci, 4 Non moltiplicate i discorsi

superbi,+ dalla vostra boc-

ca non esca ar- ro-gan- za;

1. la mia fronte s'innalza,

grazie al mi- o Oi- o.

2. perchè io godo del bene-

ti cio che mi hai cori-ces- so.

4. perchè il Signore è il Dio

che sa tutto e te sue opere so- no ret- te.

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il Si- gno- re, 3. non c'è santo come

5. l'arco dei forti s'è spez- za- to,

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3.

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non c'è rocca come il

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5. ma i deboli sono rive-

stiti di vi- go- re.

1. Il mio cuore esulta nel Signore,

*

la mia fronte s'innalza, grazie al mio Dio.

2. Si apre la mia bocca contro i miei nemici,

*

perché io godo del beneficio che mi hai concesso.

3. Non c'è santo come il Signore,

*

non c'è rocca come il nostro Dio.

4. Non moltiplicate i discorsi superbi t dalla vostra bocca non esca arroganza; *

perché il Signore è il Dio che sa tutto e le sue opere sono rette.

5 L'arco dei forti s'è spezzato,

*

ma i deboli sono rivestiti di vigore.

6. I sazi sono andati a giornata per un pane,

*

mentre gli affamati han cessato di faticare.

7. La sterile ha partorito sette volte

*

e la ricca di figli è .ifìorita.

8. Il Signore fa morire e fa vivere,

*

scendere agli inferi e risalire.

9. Il Signore rende povero e arricchisce, *

abbassa ed esalta.

10. Solleva dalla polvere il misero,

*

innalza il povero dalle immondizie.

(4)

11. Per farli sedere con i capi del popolo,

*

e assegnar loro un seggio di gloria.

12. Perché al Signore appartengono i cardini della terra

*

e su di essi fa poggiare il mondo.

13. Sui passi dei giusti egli veglia t

ma gli empi svaniscono nelle tenebre.

*

Certo non prevarrà l'uomo malgrado la sua forza.

14. Dal Signore saranno abbattuti i suoi avversari!

*

L'Altissimo tuonerà dal cielo.

15. Il Signore giudicherà gli estremi confini della terra;

*

al suo re darà la forza ed eleverà la potenza del suo Messia.

16. Gloria al Padre e ' al Figlio

*

e allo Spirito Santo.

17. Come era nel principio e ora e sempre,

*

nei secoli dei secoli. Amen.

Si ripete l'Antifona. Poi tutti si alzano per la proclamazione del santo Vangelo.

5. VANGELO

G. Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 1, 1-14).

In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.

Egli era in principio presso Dio:

tutto è stato fatto per mezzo di lui,

e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.

In lui era la vita

e la vita era la luce degli uomini;

la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta.

Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni.

Egli venne come testimone

per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.

Egli non era la luce,

ma doveva render testimonianza alla luce.

Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.

Egli era nel mondo,

e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe.

Venne fra la sua genta,

ma i suoi non l'hanno accolto.

A quanti però l'hanno accolto,

ha dato potere di diventare figli di Dio:

a quelli che credono nel nome di lui,

che non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uo- mo,

ma da Dio è stato generato.

E il Verbo si fece carne

e venne ad abitare in mezzo a noi;

e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di U nigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.

Parola del Signore.

T.: Lode a te, o Cristo!

Segue una breve pausa di silenzio. Quindi, in piedi, si eseguisce il canto dell'An·

gelus.

6. CANTO DELL'ANGELUS

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L'An- ge-lo del Si- gno- re por- l'an- nun-

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8. Ed el- la con- ce- pì per o- pe-ra del- lo

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IX. Il Ver- bo di Dio s~ fat- to uo- mo.

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R. E ven-ne ad a- bi- ta-re in mezzo a no-

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del- la no-stra mor- te. A- 7. ORAZIONE

G. Preghiamo.

Ascolta, o Padre, la nostra preghiera e nella luce del Verbo

che, accolto dalla beata Vergine Maria, pose la sua tenda tra noi,

rischiara le tenebre dei nostri cuori.

Per Cristo nostro Signore.

T. Amen.

8. CoNGEDo

G. Dio, che con l'incarnazione del suo Figlio ha rischiarato le tenebre del mondo, renda i vostri cuori attenti alla Parola e vi faccia portatori del suo annuncio.

T. Amen.

G. E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo,

men.

discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.

T. Amen.

G. Testimoniate con la voce e con la vita la Parola che salva.

Andate nella pace del Signore!

T. Rendiamo grazie a Dio.

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