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Carloni (PD): crisi ANM, il Ministero ha risposto, ma tutti devono fare di più

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Academic year: 2022

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XVII Legislatura On. Anna Maria Carloni

IX Commissione “Trasporti, Poste e Telecomunicazioni”

Interrogazione a risposta immediata in Commissione (Question Time) Atto Camera 5/11757, seduta di annuncio 827 del 5 luglio 2017

Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Per sapere - premesso che:

l'Azienda napoletana mobilità (Anm s.p.a.), partecipata totalmente dal comune di Napoli per il tramite di Napoli Holding, è affidataria in «house providing» dei servizi di trasporto pubblico su gomma e ferro su tutto il territorio cittadino di Napoli;

l'Anm s.p.a. eroga servizi per circa 13 milioni di bus/km. sul servizio urbano, 5,5 milioni sul servizio extraurbano e 5,5 milioni di treni/km. di servizio su ferro, composto da 2 linee metropolitane e 4 funicolari, impiegando una forza lavoro di 2.642 unità, di cui oltre 800 in età superiore ai 55 anni (a febbraio 2016);

l'ANM s.p.a. ha una perdita d'esercizio stimata in oltre 27 milioni di euro (preconsuntivo 2016), con un patrimonio netto residuo di circa 8,3 milioni di euro, situazione che, secondo il comune di Napoli (del. giunta n. 132 del 15 marzo 2017), delinea la non reversibilità con azioni ordinarie del quadro di deficitarietà dell'azienda;

il comune di Napoli ha, pertanto, varato un nuovo piano industriale per l'azienda, prevedendo l'aumento dei titoli di viaggio (30 per cento nel triennio 2017-2019) e delle tariffe di sosta oltre all’aumento di capitale di 65 milioni di euro tramite il conferimento di beni immobili;

l'Anm s.p.a. (nota n. 996 del 27 aprile 2017), ha rilevato che i valori di spesa corrente previsti nel suddetto piano per il 2017 sono pari a soli 257.694,98 euro contro i 55,7 milioni del 2018 e i 54 milioni del 2019 e che il comune non avrebbe intenzione di sanare la precedente esposizione debitoria nei confronti dell'azienda, stimata in circa 100 milioni di euro;

l'esigua cifra per il 2017, in un fase in cui, secondo organi di stampa, la qualità del servizio offerto ai cittadini è largamente deficitario, potrebbe essere integrata dalla messa a reddito dei beni immobili conferiti dal comune di Napoli all'Anm s.p.a., ma tale conferimento è lungi dall'essere avvenuto e l'eventuale messa a reddito è incerta visto l'andamento del mercato immobiliare–:

se il Governo intenda assumere ogni iniziativa di competenza finalizzata a sostenere il comparto del trasporto pubblico locale, con particolare attenzione alla realtà di Napoli, eventualmente incrementando i trasferimenti di risorse statali, in modo da salvaguardare il diritto dei cittadini ad una mobilità sicura e decorosa.

FIRMATARI:

CARLONI, TULLO

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Seduta della IX Commissione “Trasporti, Poste e Telecomunicazioni”

di giovedì 6 luglio 2017

Risposta del Sottosegretario di Stato alle Infrastrutture ed i Trasporti On. Umberto Del Basso De Caro

Circa la possibilità di assumere iniziative finalizzate a sostenere il comparto TPL di Napoli, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) fa presente che, oltre alle risorse ordinarie destinate alla Regione Campania, con decreto legge n. 193/2016 è stato attribuito alla Regione medesima un contributo straordinario nel limite massimo di 600 milioni di Euro per l’anno 2016 per far fronte ai debiti che la Regione ha nei confronti di EAV s.r.l.

Quanto, poi, alla possibilità di incrementare i trasferimenti di risorse statali a favore del TPL, ricordo che l’articolo 27 del decreto legge n. 50/2017 prevede la stabilizzazione del Fondo Nazionale per la contribuzione dello Stato agli oneri sostenuti dalle regioni a statuto ordinario per i servizi di trasporto pubblico locale e regionale.

Tale stabilizzazione, più volte sollecitata dalle regioni, avverrà di fatto dall’esercizio 2018 con uno stanziamento di 4.932 milioni di Euro, mentre nell’esercizio 2017 lo stanziamento è definito in 4.789 milioni di Euro.

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