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SECONDA RISPOSTA ALLA DR.SSA SPAEDER

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Academic year: 2022

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SECONDA RISPOSTA ALLA DR.SSA SPAEDER

Gentil.ma dottoressa Spaeder,

La ringrazio per la Sua risposta. Ho la massima stima per la Sua persona e per l’Istituzione di fama mondiale che l’ha laureata, per questo sono certo che Ella non potrà negare che i coronavirus causano breve e scarsa risposta anticorpale (possono anche non darla, a volte), che non consentono la creazione di vaccini efficaci contro i virus a RNA a catena singola per i quali sono stati fatti tentativi fallimentari essendo i rischi (ADE, in primis) gravi e frequenti e superiori ai benefici, che con questi tipi di virus non si può mai raggiungere la cosiddetta immunità di gregge e che non si dovrebbe vaccinare in periodo epidemico, soprattutto con queste famiglie di virus, per non favorire le mutazioni di fuga da vaccino, oltre che l’ADE e la vaccino-resistenza.

La nostra comune preparazione scientifica deve farci riconoscere che questi sono vaccini a base genica e, come tali, sottostanno alla normativa dei farmaci OGM. Deve essere detto in modo chiaro alla popolazione, così come deve essere chiarito che, pur avendo ottenuto un’autorizzazione condizionale, non perdono de facto la caratteristica della sperimentazione, non essendoci ancora dati sufficienti per stabilirne efficacia e sicurezza. Queste molecole sono già adoperate in diverse patologie oncologiche, polmonari, come nella fibrosi cistica e quant’altro, ma è la prima volta in assoluto che sono usate come vaccini.

Personalmente penso che tutti i vaccini obbligatori, anche quelli pediatrici, sui militari e quelli imposti per cause lavorative, costituiscano una violazione dei codici etici della libertà individuale.

Veniamo a quanto Ella definisce il punto cruciale del nostro disaccordo, il modo in cui assegniamo valore alla ricerca medica e alle pubblicazioni. Come ricercatore indipendente, sono solito studiare soprattutto le pubblicazioni serie su riviste serie, selezionando gli studi non inquinati da sponsorizzazioni di parte o da conflitti d’interessi. Bisogna essere molto cauti e attenti poiché gli studi autoreferenziali o di parte, che oggi, come Ella ben sa, costituiscono purtroppo la maggioranza, sono privi di credibilità. Le ricordo lo scandalo del Lancet-Gate:

due fra le più prestigiose riviste scientifiche, The Lancet e The New England Journal of Medicine, hanno pubblicato il 22 maggio 2020 due studi che pretendevano di aver analizzato più di 96.000 cartelle di altrettanti pazienti CoViD-19 da più di 600 ospedali nel mondo per dimostrare che l’idrossiclorochina e l’azitromicina sono, non solo inutili, ma addirittura pericolose. Studi ritirati due settimane dopo poiché fasulli, del tutto inventati (lo scopo evidente era di far ritirare l’idrossiclorochina, in quanto farmaco di eccellenza nella prima fase dell’infezione), come hanno ammesso perfino i

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direttori delle due riviste. Lo stesso Richard Horton (direttore di The Lancet) aveva riconosciuto nel 2015 che “metà della letteratura scientifica potrebbe essere falsa”, mentre il noto epidemiologo John Ioannidis lo sosteneva già nel 2005: “gran parte degli studi pubblicati sono falsi e molti esperimenti non sono replicabili”. Quindi, dobbiamo stare molto attenti a non cadere nella trappola del

“è valido poiché pubblicato su un’autorevole rivista”. Sono anch’io per un’indagine scientifica rigorosa e intellettualmente seria ed è per questo che prendo in considerazione solo lavori che riportano la dicitura “finanziamento nessuno, conflitti d’interessi nessuno”.

Ad esempio, a proposito della prefusione della spike (della quale parlo anche nel mio libro “Apocalisse” in via di pubblicazione), Ella cita l’articolo dello stimato cardiologo Glen Pyle (COVID-19 Vaccines and Spike Proteins – COVID-19 Resources Canada (covid19resources.ca), che critica numerosi studi dai quali, attraverso pseudovirus, si evince che la spike da sola è in grado di danneggiare gravemente gli endoteli provocando i danni mortali che conosciamo. Pyle sostiene che la spike vaccinale non vada in circolo e quindi non possa danneggiare l’endotelio, poiché “il vaccino rimane in gran parte contenuto vicino al sito di iniezione” e lo afferma basandosi sullo studio di Ols (Route of Vaccine Administration Alters Antigen Trafficking but Not Innate or Adaptive Immunity. Cell Rep. 30(12): 3964-71. 2020) che però non si riferisce al SARS-CoV-2 ma all’HIV-1 e si limita a sostenere che “la somministrazione intradermica di un vaccino a mRNA (non si accenna al vaccino per SARS-CoV-2) ha portato a un’attivazione più efficiente delle cellule presentanti l’antigene nel sito di iniezione rispetto alla vaccinazione intramuscolare ed è stata accompagnata da livelli transitoriamente più elevati di risposte delle cellule T specifiche del vaccino e titoli anticorpali”. Ciò non significa che la spike non vada in circolo. Inoltre lo studio di Ols è finanziato dal NIH (storico partner della Bill & Melinda Gates Foundation) e da IAVI, a sua volta finanziato dalla Bill & Melinda Gates Foundation: conflitti d’interessi. Pyle ribadisce che nessuna quantità significativa di vaccino entra in circolo, poiché l’ha stabilito l’EMA. Ma quale credibilità scientifica può avere un ente finanziato per l’84% dall’industria farmaceutica? Sempre per Pyle, questo avverrebbe grazie al cambiamento conformazionale dovuto alla prefusione e lo fa citando l’articolo di Cross (The tiny tweak behind COVID-19 vaccines. Chem Eng News. 98(38) che riporta le affermazioni dei due inventori della prefusione, ma, attenzione, poiché Barney S. Graham e Jason McLellan lavorano con NIH, NIAID e Moderna e sono del tutto di parte. Non ci sono valenze scientifiche credibili in queste affermazioni. Sempre secondo Pyle, la spike così ingegnerizzata non sarebbe in grado di apportare il cambiamento di forma necessario per legarsi efficacemente alle cellule e cita lo studio di Corbett (SARS-CoV-2 mRNA vaccine design enabled by prototype pathogen preparedness. Nature. 586(7830): 567-571. 2020) nel quale diversi autori, fra cui lo stesso Graham, sono inventori di domande di brevetto per la prefusione della spike e per un vaccino per SARS-CoV-2: conflitti d’interessi. Alla

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fine, Pyle cita testualmente che “oltre a progettare la proteina spike in modo che non possa essere completamente attivata, la proteina viene etichettata con un pezzo extra chiamato ancora transmembrana” e si basa sul noto studio di Polack (Safety and Efficacy of the BNT162b2 mRNA Covid-19 Vaccine) riguardante l’efficacia e la sicurezza del vaccino Pfizer-BioNTech, studio finanziato da Pfizer e da BioNTech: credibilità zero!

Saprà che anche Derek Lowe ha provato a sostenere che il vaccino sia drenato dalla linfa e non dal sangue, peccato però che Lowe abbia conflitti d’interesse con l’industria farmaceutica, avendo lavorato per Bayer, Vertex, Schering-Plough e Novartis, e sia editorialista della Royal Society of Chemistry, le cui “politiche editoriali soddisfano le linee guida stabilite da importanti finanziatori, fra cui Wellcome, Research England, NIH, Bill & Melinda Gates Foundation, HHMI, UKRI e la Commissione Europea”. Non c’è alcuna prova che le spike vaccinali non vadano in circolo a produrre danni, quindi come si può affermare con certezza che la spike prodotta sia innocua e che la tesi contraria sia infondata? Per contro, Charles Hoffe afferma che solo il 25% del vaccino rimane in sede di iniezione, l’altro 75% raggiunge il circolo tramite il sistema linfatico, danneggia gli endoteli e aumenta la coagulazione (aumento del D-dimero) in più del 60% dei pazienti.

Hoffe è stato duramente attaccato, anche con uno studio di quell’Imperial College di Londra, più volte finanziato dalla Bill & Melinda Gates Foundation, che ha continuamente prodotto modelli errati sull’epidemia. Non vi sono prove che la spike non vada in circolo, anzi, al contrario, si è visto che la spike vaccinale circola perfino veicolata dagli esosomi (Bansal S et al, Cutting Edge: Circulating Exosomes with COVID Spike Protein Are Induced by BNT162b2 (Pfizer-BioNTech) Vaccination prior to Development of Antibodies: A Novel Mechanism for Immune Activation by mRNA Vaccines. J Immunol. 2021; 207(10):2405-10). Inoltre le varianti di spike troncate e solubili C-terminali si riversano nella circolazione linfatica ed ematica e tendono a sfuggire all’HLA (sindrome di evasione immunitaria) causando “gravi effetti collaterali quando si legano alle cellule endoteliali che esprimono ACE-2 nei vasi sanguigni: sindrome del mimetismo CoViD-19 indotto dal vaccino” (Kowarz E et al,

“Vaccine-Induced Covid-19 Mimicry” Syndrome: Splice reactions within the SARS-CoV-2 Spike open reading frame result in Spike protein variants that may cause thromboembolic events in patients immunized with vector-based vaccines. Doi:10.21203/rs.3.rs-558954/v1). Simili proteine tradotte in modo incompleto entrano nel circolo linfatico ed ematico e sono captate da diversi recettori (che, col trascorrere del tempo, stanno aumentando) anche nel tessuto cerebrale (neuropilina-1 soprattutto) potendo danneggiare i vasi e il sistema nervoso (Bolgan L, COVID-19 - il vaccino, in www.studiesalute.it). Le spike troncate possono arrivare in vivo al 26% di tutte quelle prodotte (D’Alessandro A, High rate of SARS-CoV-2 nonsense spike genomes coding for prematurely truncated proteins. arXiv:2105.10074[q-bio.GN]). Le spike vaccinali circolano nel nostro organismo, tanto che “i vaccini a mRNA provocano infiammazione dell’endotelio (endotelite) e infiltrazione di linfociti T nel muscolo cardiaco” (Gundry S, Observational Findings of PULS Cardiac Test Findings for

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Inflammatory Markers in Patients Receiving mRNA Vaccines. Circulation, 2021; 144:A10712). Quindi le spike vaccinali sono responsabili dei gravi danni vaccinali e delle reazioni avverse fino anche al decesso di moltissimi vaccinati. La pericolosità di questi vaccini è fuori discussione.

Spiace contraddirLa, ma non è affatto vero che questi vaccini prevengano l’ospedalizzazione e la morte, non c’è alcuna prova che abbiano salvato vite, al contrario ne hanno sacrificate molte. Essendo curabile, questa infezione non necessita vaccini, purché la si curi subito e bene. Non è così straordinario aver evitato l’ospedalizzazione ai miei pazienti, sono soltanto un medico, non uno specialista, li curo come ho imparato dalla letteratura e dall’esperienza, e come me, e meglio di me, fanno centinaia di medici in Italia e in altre nazioni europee.

La CoViD-19 non evolve nella forma grave se viene curata subito e bene, entro le prime 48 ore. È Medicina dell’evidenza. La gente guarisce, è un dato di fatto.

Sono evidenza anche le decine di migliaia di morti o di lesioni gravi di chi si è sottoposto a questi sieri. Soprattutto nei giovani. L’inefficacia vaccinale è dimostrata dall’epidemia stessa, che è più feroce dell’anno scorso quando i vaccini non c’erano. La propaganda di regime fa dire al presidente della Francia, dove più del 90% sono vaccinati, che quella minoranza non vaccinata, circa sette milioni, è la causa del gran numero di contagiati, circa trecentomila al giorno.

Ma, se la matematica non è un’opinione, se fossero solo i non vaccinati a contagiarsi l’infezione si sarebbe esaurita in meno di un mese. Invece sono i vaccinati stessi a infettarsi e a infettare. Le quasispecie possono essere indotte anche da vaccini tradizionali (virus attenuati), ma in quelli anti SARS-CoV-2, ingegnerizzati a partire da una sequenza univoca per la spike, queste varianti sono ancora più frequenti, rendendo critica l’efficacia vaccinale e favorendo le reinfezioni (Bolgan L., COVID-19 - il vaccino, in www.studiesalute.it).

Cara dottoressa, siamo medici, il nostro è un ruolo sacro e lo è fin dall’antichità, da Asklepios in poi. Dobbiamo curare, rassicurare, proteggere i nostri pazienti e dobbiamo farlo in scienza e coscienza, senza seguire i protocolli scritti dall’industria. Se siamo dalla parte dei pazienti non possiamo stare con l’industria, dal momento che la farmaceutica non vuole il bene del prossimo e non è certo sacrale come invece deve essere il medico.

Probabilmente, ognuno di noi due rimarrà sulle sue posizioni. Non ho interesse a convincere nessuno né a scardinare il potente Sistema oligarchico finanziario che ormai comanda ovunque. Vedrà che anche questa mia risposta sarà accompagnata da articoli di qualche giornalista che, non potendo argomentare sui contenuti, inventerà sciocchezze riguardanti la mia persona, confermando di non saper fare informazione ma soltanto propaganda.

Cara dottoressa Spaeder, è stato un piacere confrontarmi con Lei e Le auguro un bene infinito.

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Con stima

Massimo Citro, M.D. Torino, 21/1/22

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