Lezione 8
Tetano
Pierpaolo Cavallo
Definizione
• Malattia tossi-infettiva acuta e NON CONTAGIOSA, dovuta alla penetrazione nell’organismo del Clostridium tetani
• Esso rimane nel punto di penetrazione e produce una NEUROTOSSINA che produce paralisi irreversibili
• Il C. tetani esiste in due forme:
• VEGETATIVA: poco resistente, vive nell’intestino di molti animali, specie erbivori, anaerobio obbligato, tossinogeno;
• SPORA: forma molto resistente, germina solo in ambiente rigorosamente anaerobio
Caratteristiche delle spore
Le spore sono UBIQUITARIE, cioè si trovano praticamente dovunque, e sono resistenti a:
• ebollizione (15-90‘); • essiccamento;
• disinfettanti (etanolo, fenolo, formalina).
Vengono distrutte da calore umido (150°C/1h), ossido di etilene, perossido di idrogeno, glutaraldeide, ioduri.
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Patogenesi
• Le spore penetrano attraverso soluzioni di continuo della cute e delle mucose; particolarmente pericolose le ferite lacero-contuse, le
ustioni, piaghe da decubito, punture con spine, etc. • Si ha
• penetrazione delle spore per contatto con materiale che le contiene;
• germinazione delle spore: solo se nei tessuti della ferita vi sono zone prive di ossigenazione, anche a distanza di tempo dall’evento;
• produzione della tossina: blocco dei neuroni inibitori, e quindi stato di contrazione fissa delle fibre muscolari (SPASMO).
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Germinazione e tossinogenesi
• La germinazione delle spore con la produzione di tossina può comparire già a distanza di 24-36 ore.
• In casi rari, ma possibili, essa può comparire dopo mesi o anni,
qualora per varie cause si instaurino condizioni di anaerobiosi (traumi, infezioni da piogeni, iniezione di calcio-ioni, chinina, etc).
• L’infezione non è invasiva: il batterio resta localizzato alla porta d’ingresso, non produce neppure processi suppurativi.
• Esso produce due tossine: tetanolisina e tetanospasmina, che entrano nel circolo sanguigno.
Tetanospasmina
• E’ una proteina con una tossicitá elevatissima (2.5 ng/kg, ovvero 200 ng per un adulto di 80 kg).
• Si fissa in modo irreversibile nelle corna anteriori del midollo spinale e aree motorie del tronco encefalico.
• Il blocco delle sinapsi inibitorie provoca uno stato di contrazione continua delle fibre muscolari:
• Si ha uno spasmo muscolare continuo e doloroso, con scosse tonico-cloniche, che interessa tutti i muscoli del corpo, partendo dal viso fino agli arti.
• La morte può giungere per la contrattura persistente dei muscoli respiratori che porta all'arresto della respirazione o per arresto cardiaco.
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Decorso e quadri clinici
• Incubazione: 3-21 giorni, media 8• Rari ma documentati casi con durata di alcuni mesi • Proporzionale alla distanza tra ferita e midollo spinale • Più è breve più sarà grave il quadro clinico
• Quadri clinici:
• localizzato = contrazioni solo nella sede di inoculazione, raro e a basso rischio • cefalico = otite media e contrattura solo ai muscoli del collo, raro e a basso
rischio
Tetano generalizzato
• primi sintomi: contrattura dolorosa dei muscoli masticatori (trisma) e poi di quelli facciali (riso sardonico)
• contrattura dei muscoli della colonna vertebrale: posizione retroflessa “ad arco” (opistotono)
• estensione delle contratture: arti, poi muscoli respiratori e/o laringospasmo, e infine muscoli respiratori fino alla morte
• complicanze: fratture da convulsioni, polmonite da aspirazione etc. • Letalità: 40% anche nei paesi dove è disponibile antitossina, fino al
60% se l’insorgenza è meno di 72 ore dopo il contagio
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Opisthotonus in a
patient suffering from
tetanus
Sir Charles Bell, 1809
Epidemiologia
• Malattia sporadica non contagiosa:
• C. tetani è ospite abituale delle vie digerenti degli erbivori
• Le spore sono diffuse nel suolo, nelle acque, nel pulviscolo atmosferico. • L’uomo può ingerire accidentalmente le spore ed eliminarle con le feci.
• Rispetto al tipo di ferita:
• traumatico = ferita lacero-contusa e contaminata da terreno, spina • chirurgico = diffuso in passato per scadente sterilizzazione
• puerperale = idem
• neonatale = neonati privi di immunità materna, da taglio del cordone ombelicale in scadenti condizioni igieniche
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Diffusione
• Malattia non contagiosa
• La vaccinazione obbligatoria ne ha ridotto l’incidenza • La letalitá non é diminuita: 40-60%
• Non esiste altra terapia se non l’antisiero
• In Italia: incidenza media annua 0.69 casi/milione
• Nel mondo: incidenza in calo dovunque si è diffusa la vaccinazione su larga scala
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Profilassi
• Si basa principalmente sull’immunizzazione attiva della popolazione con richiami ogni 10 anni.
• In caso di emergenza si ricorre alla immunizzazione passiva con antisiero: Ig umane anti-tetanospasmina
• Inoltre, in caso di traumi o ferite con caratteristiche a rischio, vanno svolte con attenzione:
• Asepsi degli interventi chirurgici; • Detersione delle ferite;
• Chemioprofilassi.
Profilassi attiva: vaccino
• Somministrazione di “tossina svelenata” (anatossina o tossoide tetanico) I.M. (1mL).
• Si somministrano tre dosi:
• prima dose (tempo zero); • seconda dose a 4-6 settimane; • terza dose a 6-12 mesi dalla seconda.
• Nell’infanzia è obbligatoria (3 – 6 – 12 mesi). • E’ necessario almeno un richiamo ogni 10 anni!
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Profilassi passiva: siero
• Le immunoglobuline specificheantitetaniche umane si ottengono raccogliendo plasma da un gruppo selezionato di donatori con alti livelli di anticorpi antitetanici.
• Vanno somministrate il prima
possibile, meglio nello stesso giorno della ferita: 250 o 500 UI per via I.M.
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Guida alla profilassi antitetanica d’urgenza Storia vaccinale
(dosi)
Anni dall'ultima
dose Vaccino Immunoglobuline
≥ 3 < 5 NO NO ≥ 3 5 - 10 NO, se piccola ferita superficiale pulita dose di richiamo, in tutte le altre ferite NO ≥ 3 > 10 dose di richiamo SI < 3 o sconosciuta iniziare o completare ciclo vaccinale. SI