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Academic year: 2021

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8.Conclusioni

Il lavoro svolto in questo periodo di tirocinio, ha avuto l’obiettivo di introdurre alcuni strumenti necessari per l’applicazione di un adeguato controllo di gestione. Sono partito con la riclassificazione del conto economico, che ha dato all’azienda una nuova prospettiva di analisi del proprio bilancio, utile a valutare l'effetto sul reddito di variazioni del volume di vendita o del fatturato; la conseguente analisi per indici, ha dato informazioni sul trend esistente grazie al confronto “temporale” tra i valori di due anni successivi, ed ha permesso un esame “spaziale” con la media del distretto, del micro settore e del più ampio sistema moda.

Il passo seguente è stato l’introduzione della contabilità per centri di costo che ha approfondito l’analisi della redditività aziendale; questa ha fornito all’azienda la conoscenza dell’esatta collocazione dei costi sostenuti che, se poteva essere evidente anche prima per quelli diretti, non lo era per quelli indiretti; l’impiego di un’adeguata unità di misura, m2 per la conceria ed ore lavorate per il terzista, ha consentito la stima dei costi unitari per ogni centro di lavoro, dando all’azienda un dato puntuale per la formulazione dei prezzi di vendita; con il terzista ho avuto la possibilità di analizzare la redditività dei reparti trovando nella spaccatura il suo punto di forza. Proseguendo poi, dai dati ottenuti con la contabilità per centri di costo, ho studiato i tempi di produzione suddivisi per cliente lavorazione e prodotto, ho individuato i relativi minuti uomo necessari al pezzo e grazie ai coefficienti unitari di costo, ne ho analizzato i margini di guadagno; dalla mia analisi l’azienda ha appreso quali prodotti rappresentano una perdita e quali no ed ho dato evidenza degli scostamenti tra prezzo praticato e costo sostenuto. Un possibile sviluppo futuro potrebbe essere quello di inserire, in parallelo alla contabilità tradizionale quella per centri di costo, così da poter avere alla fine di ogni mese dei report ai fini del controllo di gestione, senza dover aspettare la chiusura del bilancio e che permetta la formulazione dei prezzi, in linea con i costi unitari sostenuti fino a quel momento. A seguito della mia attività di raccolta dati, ho analizzato la produttività dei reparti, per fare questo mi sono avvalso dell’OEE, che ha evidenziato le percentuali di tempo a valore e non dei reparti produttivi; in particolare è emerso che la spaccatura dei maiali fatta esclusivamente dall’Alpe, ne causa un valore di OEE basso, dovuto ai ripetuti fermi macchina per affilare la lama. Con le percentuali trovate, l’azienda ha ottenuto dei dati oggettivi per strappare, al committente della lavorazione suddetta,

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un prezzo unitario più alto che ne copra i costi maggiori sostenuti. Un possibile sviluppo futuro in tal senso potrebbe essere un analisi più approfondita di questa lavorazione, così da quantificare questi costi ed averne una stima più esatta.

La realizzazione dell’indicatore di produttività finale, ha fornito uno strumento per iniziare una politica di “caccia agli sprechi” fondamentale per la realtà competitiva del terzista. In particolare vista la difficoltà di agire sui prezzi divendita a causa della forte concorrenza basata esclusivamente sul prezzo, la diminzione dei costi sostenuti pare la strada più percorribile per migliorare la redditività dell’azienda; l’indicatore di produttività suddetto ha questo obiettivo e fornisce l’opportunità di intraprendere azioni correttive tempestive in caso di perdità di produttività che si rifletterebbe negativamente sui costi. Un possibile sviluppo potrebbe essere quello di partire da questo indicatore e creare un sistema di incentivazione del personale basato sui livelli di produttività raggiunti nel mese, così da stimolarli a fare sempre meglio sia per loro (incentivi) che per l’azienda (minori costi sostenuti).

Di seguito riporto lo schema a blocchi delle attività svolte, per la conceria ed il terzista:

Riclassificazione conto economico 2007 e 2008 per margine di contribuzione

Allocazione dei costi diretti di prodotto e confronto della redditività delle linee di prodotto nel 2007 e nel 2008

Determinazione del costo unitario per centro di costo sostenuto nel 2007 e nel 2008

Analisi per indici e

confronto con il Distretto, il Micro settore ed il Sistema Moda

Realizzazione di una

contabilità a centri di costo a consuntivo per il 2007 ed il 2008

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Una diffusione egli strumenti utilizzati in questo lavoro di tesi potrebbe sensibilizzare le imprese ad attuare un controllo di gestione efficace, volto a guidare la gestione verso il conseguimento degli obiettivi stabiliti in sede di pianificazione operativa, rilevando lo scostamento tra obiettivi pianificati e risultati conseguiti e informando di tali scostamenti gli organi responsabili, affinché possano decidere e attuare le opportune azioni correttive. Scopo del controllo di gestione non è quello di sanzionare il comportamento del personale difforme dalle regole (come si potrebbe erroneamente intendere basandosi sull'accezione prevalente che termine "controllo" ha in italiano) quanto, piuttosto, quello di aiutare il personale ad indirizzare il proprio comportamento verso il conseguimento degli obiettivi aziendali (significato, questo, che trova riscontro in una delle accezioni del termine inglese "control"); proprio in quest'ottica il sistema di controllo di gestione dovrebbe essere interrelato con il sistema di valutazione del personale e, quindi, con il sistema incentivante.

L’utilizzo di questi strumenti permette di capire “dove stiamo andando” e di prevedere la situazione aziendale di fine anno; la possibilità di prendere decisioni tempestive per correggere la situazione attuale è di vitale importanza in questi periodi di crisi. In particolare la diffusione della contabilità per centri di costo tra i terzisti è auspicabile, in quanto dati i margini risicati all’interno dei quali sono costretti a lavorare per

Analisi per indici e confronto con il distretto, il Micro settore ed il Sistema Moda

Realizzazione di una contabilità a centri di costo a consuntivo per il 2007 ed il 2008

Determinazione del costo unitario per centro di costo sostenuto nel 2007 e nel 2008 Determinazione dei

minuti uomo al pezzo standard ,necessari per ogni tipologia di lavorazione, prodotto e cliente

Analisi degli

scostamenti tra prezzo praticato e costo sostenuto

Analisi dell’efficienza delle apparecchiature complessiva (OEE ) Riclassificazione conto economico 2007 e 2008 per margine di contribuzione Realizzazione di un indicatore di produttività Terzista

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l’elevata concorrenza basata esclusivamente sul prezzo, conoscere la propria struttura dei costi sostenuti nei vari centri di costo, permette di stabilire degli idonei prezzi di vendita, di individuare i prodotti che contribuiscono negativamente alla generazione dell’utile aziendale e con l’introduzione di un idoneo indicatore di produttività, permette di tenere sotto controllo i costi unitari di produzione.

Figura

Figura 1.Diagramma di flusso del lavoro svolto

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