• Non ci sono risultati.

Capitolo 2 Sistemi di supporto alle decisioni politiche2.1 L'Analytic Hierarchy Process e l'analisi multicriteri spaziale

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Capitolo 2 Sistemi di supporto alle decisioni politiche2.1 L'Analytic Hierarchy Process e l'analisi multicriteri spaziale"

Copied!
8
0
0

Testo completo

(1)

Capitolo 2

Sistemi di supporto alle decisioni politiche

2.1 L'Analytic Hierarchy Process e l'analisi multicriteri spaziale

Se accettiamo l'idea che i sistemi del mondo reale sono di natura multidimensionale dobbiamo anche accettare il fatto che la pianificazione e i progetti siano basati su procedure che integrino punti di vista differenti e conflittuali. Di conseguenza, l'analisi multicriteri diventa un appropriato strumento di supporto alle decisioni politiche.

L'analisi multiciteri ci mostra che una conseguenza di tenere in considerazione diverse dimensioni simultaneamente è data dall'impossibilità di ottimizzare tutti gli obiettivi allo stesso tempo. Di conseguenza è necessario ricercare soluzioni di compromesso, ossia l'equilibrio tra valori e dimensioni incommensurabili e in conflitto [1-3].

I compromessi da risolvere possono essere di tipo tecnico o sociale e possono derivare da rappresentazioni contrastanti e non equivalenti delle stesse opzioni politiche [4].

La gestione di un processo politico coinvolge molti strati e tipi di decisioni, e richiede la costruzione di un processo di dialogo tra le molteplici parti interessate, individuali e collettive, formali e informali, locali e geograficamente più estese. Questa esigenza è comunemente riconosciuta nel quadro dell'approccio multicriteri al supporto alle decisioni politiche.

Infatti, l'esercizio efficace della politica non deve prendere in considerazione semplicemente le dimensioni misurabili e contrastabili delle parti semplici del sistema, che possono essere tecnicamente simulate. Per essere realistici dovrebbe anche affrontare una dimensione più ampia del sistema, ossia la dimensione in cui le relazioni di potere, gli interessi nascosti, la partecipazione sociale, i vincoli culturali, e altre priorità diventano rilevanti, e le variabili che possono influenzare pesantemente, ma non in modo deterministico, i risultati possibili delle strategie da adottare, ponendo, in questo modo, il problema dell'incommensurabilità sociale [5].

In questo quadro, il metodo dell'Analytic Hierarchy Process è stato applicato con successo ai processi di implementazione delle scelte politiche abbandonando il semplicistico concetto di ottimizzazione a favore dello schema valutativo a criteri multipli, indirizzato verso l’individuazione di una “scelta soddisfacente”; non è l’alternativa “migliore” che deve essere raggiunta (anche perché potrebbe essere oggettivamente impossibile raggiungerla), ma devono essere identificate le alternative che “soddisfano” un certo numero di standard esplicitamente definiti [6]. In questo quadro, ciò che è veramente importante è il processo decisionale e non

(2)

la soluzione finale, poiché questa soluzione ha un valore solo come costruzione del processo decisionale e non è un verità ultima [6]. Di conseguenza, si deduce l'opportunità di passare da una razionalità di tipo sostanziale ad una razionalità di tipo procedurale [5].

La definizione dei pesi da attribuire ai singoli elementi di valutazione ed ai relativi criteri, riflette un modello di governance in cui tutti gli stakeholders possono essere coinvolti, attraverso una molteplicità di metodi, tra cui, ad esempio, il web 2.0. L’elemento innovativo introdotto dall’analisi a criteri multipli consiste nell’abbandono del paradigma dell’ottimalità a favore della ricerca multicriteri del compromesso ottimale in cui non si ricerca un risultato unico, ma sono individuati quegli elementi che servono a chiarire le priorità su cui basare le scelte [7].

Con l'impiego di sistemi GIS (Geographic Information System), le alternative possono essere rappresentate attraverso primitive geometriche (punto, linea, arco, raster) a cui sono associati i valori dei criteri di valutazione che sono memorizzati come attributi alfanumerici .

L’analisi multicriteri spaziale rappresenta pertanto un significativo passo in avanti rispetto alle tecniche di AMC convenzionali a causa della esplicita componente spaziale che richiede sia la conoscenza e la rappresentazione dei dati relativi ai criteri (criterion maps), sia la localizzazione geografica delle alternative.

I dati territoriali vengono processati usando le potenzialità informatiche del GIS [8] ed i metodi di analisi multicriteri per ottenere le informazioni necessarie per supportare le decisioni.

L’analisi a criteri multipli spaziale può essere pensata, quindi, come un processo che combina e trasforma i dati geografici di input in un output decisionale [9]. Il Modello di riferimento si ispira alla scuola francese il cui fondatore è considerato B. Roy [10].

Egli ha sviluppato metodi finalizzati alla costruzione di una relazione di “outranking” fra le alternative in base alla quale esse vengono ordinate. Della scuola francese fa parte anche Thomas L. Saaty, che all'inizio degli anni 70 elabora il metodo dell’analisi gerarchica AHP (Analytic Hierarchy Process) che richiede la costruzione di una struttura gerarchica dei criteri e la determinazione dei pesi di ciascun elemento dell’albero per arrivare all’ordinamento delle alternative. Fig. 2: Schema di funzionamento dell'analisi multicriteri

(3)

L'Analytic Hierarchy Process (AHP) è una tecnica strutturata per organizzare e analizzare decisioni complesse ed è stata applicata nel tempo ad una grande varietà di situazioni decisionali, in campo politico, economico-aziendale.

Invece di prescrivere una decisione "giusta", la AHP aiuta i decisori a trovare quello che meglio si adatta al loro obiettivo e facilita la loro comprensione del problema. Essa fornisce un quadro completo e razionale per strutturare un problema decisionale, per rappresentare e quantificare i suoi elementi, per rapportare gli elementi agli obiettivi generali e per valutare soluzioni alternative.

Il metodo AHP decompone il problema decisionale in una gerarchia di sotto-problemi, ognuno dei quali può essere analizzato in maniera indipendente. Gli elementi della gerarchia possono riguardare qualsiasi aspetto della decisione, problemi materiali o immateriali, misurabili quantitativamente o qualitativamente. Dopo aver costruito l'albero gerarchico, i decisori ne valutano le singole componenti con il sistema dei confronti a coppie, al fine di quantificare il loro impatto sui livelli gerarchici superiori. Nel fare i confronti, i decisori possono utilizzare non solo dati concreti sugli elementi, ma anche i loro giudizi sul valore relativo degli elementi e la loro importanza. Infatti, l'essenza del metodo AHP consiste nel fatto che i giudizi umani, e non solo le informazioni oggettive possono essere utilizzate per eseguire le valutazioni [11].

Il metodo si avvale di una scala di valori ottenuta con tecniche di valutazione soggettiva. In questo quadro, la raccolta delle valutazioni attraverso il crowdsourcing può costituire una frontiera innovativa, nell'obiettivo di tener conto di un più ampio coinvolgimento del pubblico nel processo decisionale.

L'AHP converte queste valutazioni in valori numerici che possono essere elaborati e confrontati su tutta la gamma del problema. Ad ogni elemento della gerarchia viene assegnato un peso numerico o priorità, permettendo di confrontare elementi diversi e spesso incommensurabili in modo razionale e coerente.

Nella fase finale del processo, sono calcolate le priorità numeriche per ciascuna delle alternative decisionali. Questi numeri rappresentano la capacità relativa delle alternative di raggiungere l'obiettivo finale e permettono di prendere la decisione finale avendo scomposto e valutato tutti i singoli passaggi del processo.

I GIS supportano il metodo AHP in quanto consentono di operare su dati vettoriali e raster attraverso elaborazioni e trasformazioni lineari delle componenti tabellari e delle componenti spaziali.

La componente analitica del framework concettuale di analisi spaziale si presta, quindi, ad esplorare l'applicabilità di modelli interattivi di più recente formazione di cui fanno parte metodi che alternano momenti di calcolo, che portano a successive soluzioni di compromesso, a momenti di dialogo che forniscono informazioni supplementari alla formulazione delle scelte del decisore.

(4)

2.2 Il crowdsourcing come strumento di raccolta dati e

coinvolgimento civile

Una delle prime piattaforme, tra le più note per la raccolta e la mappatura di segnalazioni da parte dei cittadini è Ushahidi – la piattaforma open source sviluppata in Kenya per segnalare testimonianze di violenza post-elettorale, abusi e violazioni dei diritti umani dopo le contestate elezioni del 2007.

Caratterizzata da un software semplice e open-source, essa abbina al sistema di informazione geografica (GIS) la tecnologia mobile e ha permesso di dare voce a testimoni oculari di scontri, stupri, assassini e ai profughi tramite l'invio di e-mail e messaggi di testo, da luoghi remoti e territorialmente poco accessibili che sono stati tracciati su una mappa visibile e accessibile sul web. In questo contesto, oltre 45.000 segnalazioni sono state presentate in tempo reale, raccogliendo più testimonianze di giornalisti ed osservatori elettorali messi insieme. La piattaforma, inoltre, ha contribuito a creare una banca dati e un archivio storico di incidenti elettorali, la cui accessibilità costituisce una base per attività di ricerca e per un possibile utilizzo a scopo di pianificazione [12].

La sua architettura - che richiede anche solo un telefono cellulare di base con capacità SMS - ha permesso di essere ampiamente adottata in altri sistemi di controllo/monitoraggio, come ad esempio le esigenze di mappatura delle comunità di Chisinau (Moldavia), il monitoraggio delle malattie delle piante in Argentina, e il monitoraggio della corruzione in Egitto. E' stata adottata anche in Sud Africa per monitorare le segnalazioni di xenofobia, in India e in Messico, dove è stato utilizzato per monitorare le elezioni.

In seguito è diventata la prima piattaforma formale di osservazione elettorale in America Latina. In Africa orientale è stata usata per segnalare i depositi di droga e nella Repubblica Democratica del Congo e del Sud Africa, è stata utilizzata per monitorare la violenza. E 'stata anche utilizzata da Al Jazeera nella striscia di Gaza per raccogliere testimonianze oculari di violenza nel corso del 2008 e del 2009. Quando il terremoto ha colpito Haiti e in Cile nel 2010, Ushahidi ha creato partenariati con diverse università, organizzazioni della società civile e le agenzie delle Nazioni Unite per supportare il sistema degli aiuti umanitari. In Nuova Zelanda, Ushahidi è stata utilizzata per creare la mappa di Christchurch Recovery per aiutare i sopravvissuti del terremoto a trovare cibo, acqua, servizi igienici, carburante, sportelli bancomat, e alle cure mediche. E anche in Giappone, dopo il terremoto del 2011 e lo tsunami, la mappa Japan Recovery è stato sviluppata per aiutare con gli sforzi umanitari [13].

La piattaforma consente non solo la promozione della mobilitazione locale, ma supporta la creazione di reti tra persone geograficamente distanti, ma collegandole virtualmente [14]. Quello che era sotto il controllo esclusivo di organismi istituzionali è ora nelle mani di chiunque possieda un cellulare o una connessione ad internet, consentendo la creazione e la una distribuzione più ampia e uniforme di informazioni, che a sua volta supporta la più ampia mobilitazione delle parti interessate, con la tempestività in tempo reale delle comunicazioni.

(5)

Le campagne civiche e le mobilitazioni popolari sono state arricchite da nuove piattaforme che permettono agli individui e alle organizzazioni di raggiungere e trasmettere nuove informazioni ad un ampio numero di persone con un semplice SMS. Gli sviluppi nel corso della primavera araba e le mobilitazioni in tutta Europa e nel Regno Unito intorno alle crisi globali fiscali illustrano le potenzialità della comunicazione mobile nel sostenere i movimenti delle persone. In tutto il Nord Africa e il Medio Oriente, organizzazioni della società civile sono state sostenute con adattamenti della piattaforma Ushahidi, come ad esempio in Egitto, dove è nata U-shahid - che significa 'sei testimone' in arabo.

In Libia, la piattaforma Ushahidi è stata adattata all'inizio delle proteste del 2011, su richiesta dell'Ufficio delle Nazioni Unite (OCHA), per consentire ai cittadini e osservatori di fornire informazioni sulla situazione, sulle proteste, le violenze. In Cina, nel 2007, un milione di persone a Xiamen si sono riuniti per protestare contro il progetto di costruzione di un impianto chimico tossico dopo aver ricevuto un messaggio di testo che li avvertiva dei pericoli dell'impianto, costringendo la sospensione della costruzione. Durante la violenza 2009 a Gaza, per esempio, i cittadini hanno riportato la posizione esatta degli episodi di violenza inviando SMS da telefoni dotati di GPS [13].

Occorre osservare che l'estrazione in tempo reale di informazioni fornite spontaneamente o estrapolate da Twitter e altri social network è in grado di offrire dati utili e approfondimenti sulle tendenze e comportamenti emergenti della popolazione nei momenti di crisi. Tuttavia, questo tipo di dati ottenuti dal web sociale spesso contengono quantità variabili di "rumore", disinformazione e pregiudizi (che può ottenere ulteriori "amplificazioni" attraverso la natura virale dei social media) e di solito richiedono alcune forme avanzate di filtraggio e verifica sia in base ad algoritmi sia in base all'esperienza umana prima di diventare abbastanza affidabili per l'impiego in compiti decisionali [15].

Infatti per poter analizzare rapidamente grandi volumi di informazioni occorre adottare contemporaneamente un insieme di tre pratiche: l'analisi degli esperti, l'elaborazione informatizzata e il crowdsourcing. Ciascuno di questi tre elementi fornisce dati utili per sé, ma utilizzati insieme, sono in grado di controbilanciare reciproci punti di forza e di debolezza.

Sul primo elemento, è importante sottolineare il ruolo degli esperti che intervengono per validare le informazioni formulando ipotesi sulla base dell'esperienza. Essi possono prendere decisioni basate sulla propria conoscenza specialistica del settore [15].

A proposito del secondo elemento è possibile osservare che il GIS utilizza potenti strumenti di mappatura informatizzata per la gestione dei dati, l'analisi e la visualizzazione di dati georeferenziati. Essi sono ampiamente utilizzati dal settore pubblico per la gestione del patrimonio immobiliare, le infrastrutture e l'analisi delle variabili economiche e sociali, ma sono stati criticati per il fatto di essere stata in passato una tecnologia elitaria [16]. Tuttavia diverse città sono ormai dotate di sistemi GIS fruibili dal pubblico e i visitatori di questi siti possono ottenere una serie di informazioni, a seconda del sito. Tradizionalmente il GIS è una tecnologia adatta

(6)

a grandi sistemi informatici; successivamente sono sorte le applicazioni desktop e più recentemente il software è stato in grado di lavorare attraverso Internet. Questo ha fornito molte opportunità di accesso ai dati precedentemente non disponibili al pubblico. Negli ultimi 15 anni, la ricerca sui GIS partecipativi, PPGIS, ha dimostrato che ci sono numerosi fattori che possono influenzare il successo di tale forma di impegno civile [15].

Dal punto di vista del crowdsourcing, i cittadini possono essere visti come una rete di sensori umani con oltre 6 miliardi di componenti, ciascuna rappresentata da un sintetizzatore e un interprete intelligente di informazioni locali. Si può vedere l'informazione geografica volontaria (VGI) come un uso efficace di questa rete di sensori, che può funzionare grazie al Web 2.0 e alla tecnologia di comunicazione a banda larga. Ogni nodo costituito da sensori umani è dotato dei cinque sensi e di intelligenza per elaborare e interpretare ciò che sente, e per vagare liberamente intorno alla superficie del pianeta [17].

Il termine Wikification del GIS [18] rende bene il concetto di una rete distribuita di un gran numero di contributi intelligenti, che si migliorano reciprocamente in base allo stesso meccanismo collaborativo della nota enciclopedia. I contributi di cittadini volontari che agiscono in gruppo (crowds) e la condivisione orizzontale dell'informazione sono fenomeni che cominciano a mettere in dubbio l'idea che il flusso di informazioni dall'alto costituisca la modalità ottimale. Infatti, l'informazione condivisa orizzontalmente ha dimostrato di essere più tempestiva, più completa, in quanto vi è trasparenza nella rendicontazione; di migliore qualità in termini di sensibilità, in quanto le popolazioni locali conoscono il contesto della propria comunità, e superiore in qualità in termini di specificità, in quanto consente di essere convalidata rapidamente con verifiche incrociate [15].

E' stato osservato che, oltre a rappresentare strumenti che favoriscono la mobilitazione e l'informazione, le applicazioni mobili e le forme di crowdsourcing stanno anche offrendo nuove sedi per il dialogo, a livello locale e globale. Per esempio, UNFPA e UNEP hanno unito le forze in una campagna per raccogliere le storie di persone in tutto il mondo si sono rese protagoniste di eventi/azioni significativi, in uno sforzo per promuovere la cooperazione globale in materia di salute, la sostenibilità ambientale, la povertà e la disuguaglianza, e l'urbanizzazione. Attraverso diversi luoghi interattivi - siti web, social network e telefoni cellulari - la campagna consiste nell'incoraggiare le persone in tutto il mondo a presentare idee per la creazione di una società globale più equa e sostenibile.

I dispositivi remoti e le tecnologie mobili, inoltre, possono migliorare la fornitura di servizi e innescare riforme all'interno delle istituzioni di governo, dalla pubblica amministrazione ai parlamenti ai sistemi di giustizia. Esse possono anche stabilire un dialogo tra le parti interessate e le loro istituzioni di governo. Questo genera nuove possibilità di 'open government' e 'sourveillance', in base alle quali i cittadini e le parti interessate sono in grado di monitorare e sorvegliare i loro governi e le istituzioni, controbilanciando la sorveglianza dello stato con la vigilanza civile [19]. Queste piattaforme permettono alla gente di esprimere le loro opinioni, confrontare

(7)

la propria visione del futuro, e prendere parte a un dibattito pubblico tramite e-mail tweets, SMS e altro. Il risultato atteso è che il punto di vista e aspirazioni della popolazione siano raccolti e trattati a beneficio delle scelte politiche future. Queste iniziative prevedono, infatti, la consapevolezza dell'importanza della governance partecipativa nelle politiche pubbliche, dalla progettazione alla realizzazione e monitoraggio.

Poiché l'uso della tecnologia ICT e la crescente domanda di accesso del pubblico alle informazioni costituiscono un nuovo territorio per molti governi, ci sono spesso ancora poche regole e norme in atto per far fronte alle nuove esigenze di gestione delle informazioni in tutto il settore pubblico. Per esempio, ci sono poche normative in atto per affrontare le sfide di privacy e di sicurezza poste dalle nuove applicazioni . A questo proposito, la regolamentazione inadeguata o scarsa, a volte guidata da programmi politici concorrenti, può ostacolare l'innovazione e prevenire l'ulteriore espansione delle reti.

Il settore pubblico deve impegnarsi per l'apertura e il mantenimento di dati di buona qualità nei documenti e informazioni che possano essere raggiunti facilmente dai cittadini. Le informazioni devono essere in formati presentabili e resi pubblicamente disponibili attraverso una varietà di canali, come ad esempio via SMS, micro-blogging o altre piattaforme mobili, siti web o e-mail. Le persone devono anche essere consapevoli del fatto che le informazioni sono disponibili e istruiti sulle modalità per accedere e utilizzare le informazioni fornite. La mancanza di normative sul diritto di informazione può ostacolare questi processi così come impedire iniziative cosiddette di open-government [13].

Il crowdsourcing consente l'interazione tra il pubblico e le analisi georeferenziate attraverso la sperimentazione di nuove forme di innovazione sociale, un diverso approccio alla pianificazione urbana e la promozione di un collegamento tra i problemi emergenti e i vari livelli di intervento, con particolare riferimento a quello locale. La valorizzazione di nuove forme di intelligenza collettiva può consentire il maggiore coinvolgimento del pubblico nelle decisioni politiche e una maggiore aderenza di queste ultime ai problemi reali e quotidiani dei territori.

Dalle direttive europee ci arrivano, infatti, indicazioni sulla necessità di conciliare strutture di governo formale con forme di governance informale e flessibile, capaci di sviluppare visioni condivise di nuovi modelli di sviluppo e di conciliare obiettivi contrastanti. Questo passa attraverso l'empowerment dei cittadini, il coinvolgimento degli stakeholder ed un uso innovativo del capitale sociale, al fine di creare un collegamento tra sviluppo economico e progresso sociale in un quadro che favorisca il coinvolgimento civile, le soluzioni innovative e la coesione sociale [20].

In questo contesto, le informazioni provenienti da fonti multiple, raccolte via web in tempo reale, consentono la costruzione di una progressiva consapevolezza collettiva e partecipazione, come dimostrato nei molteplici casi reali in cui la piattaforma Ushahidi è stata impiegata con notevole efficacia e successo.

Tuttavia, l'ampia quantità di informazioni prodotte spontaneamente dalla popolazione attraverso strumenti di networking sociale contengono potenzialmente

(8)

una percentuale variabile di “disturbo”, disinformazione, distorsione, che possono essere ulteriormente amplificate dalle dinamiche di diffusione dei social media. Di conseguenza esse richiedono forme avanzate di filtro, verifica e validazione dei dati, basate sia su algoritmi di analisi eseguiti dal calcolatore, sia sull'intervento umano esperto, prima che si rivelino affidabili per il loro utilizzo nel processo decisionale.

Le nuove tecnologie informatiche si stanno ponendo al centro dell'attenzione dei governi nel tentativo di migliorare i processi di interazione con i cittadini.

I governi stanno sempre più utilizzando l'ICT per rafforzare le loro relazioni con i cittadini. Tra le ragioni che i governi OCSE forniscono per loro accresciuta attenzione per l'ICT vi è il desiderio di stabilire una presenza e una maggiore visibilità on-line e per fornire più informazioni in modo efficiente ed efficace. Alcuni governi hanno anche iniziato ad applicare l'ICT per sostenere la consultazione e la partecipazione dei cittadini nel processo decisionale [21].

Nel giudicare l'impatto delle ICTs, diversi governi segnalano che il loro impiego ha portato a livelli molto più elevati di feedback da parte dei cittadini - ad esempio in Giappone e Spagna, così come nell'Unione Europea in generale. Al tempo stesso, alcuni governi, per esempio, la Norvegia e la Svizzera, hanno scoperto che il loro contatto con i cittadini è diventato più veloce e più informale [21].

Figura

Fig. 2: Schema di funzionamento dell'analisi multicriteri  spaziale -  Fonte: Santucci 2005

Riferimenti

Documenti correlati