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II.4. Analisi del video - “La morte del trionfo della fine”

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Academic year: 2021

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II.4. Analisi del video - “La morte del trionfo della fine” II.4.1. Le Macrosequenze

1. 1° Macrosequenza: Il pensatore macabro e la caverna - fino al minuto 8.20”,

2.

2° Macrosequenza: La danza macabra - fino al minuto 10.42”, sonoro : estratto da una Totentanz, danza dei morti di Lintz per piano e orchestra192,

3° Macrosequenza: Passeggiata infernale degli “scheletarocchi” – fino al minuto 13.30”, sonoro : estratto dalla Marcia ungherese di Ravkosky di Berlioz193,

(2)

4° Macrosequenza: Il trittico della morte e il diavolo - fino al minuto 16.15”, sonoro : in modo più accessorio dal Duetto di gatti di Rossini per due voci femminili194,

5° Macrosequenza: Il caosmo – fino al minuto 23.43”.

(3)

II.4.2. Analisi delle Macrosequenze

1° Macrosequenza - Il pensatore macabro e la caverna

Immagini Testo Commento musicale

L’inizio – fino al minuto 2.43”

Dimensione: bidimensionale – Colore: bianco e nero

Sul fondo nero compaiono delle linee vibranti (immagini elettroniche) che partendo dal basso dello schermo

scendono, salgono, pulsano a

intermittenza e s’intersecano tra loro,

Musica elettronica di sottofondo

(4)

Il pensatore macabro – fino al minuto 5.10”

Dimensione: tridimensionale – Colore: bianco e nero

Compare tra due linee diagonali intersecate, in una caverna virtuale, uno scheletro in tre dimensioni seduto su di un supporto (la cui natura non è ancora riconoscibile), la superficie di fronte ai suoi piedi è illuminata. Lo zoom in avanti sull’ossuta presenza svela la natura sferoidale del supporto che altro non è, che la terra. Intanto sulla superficie di fronte allo scheletro, superfice convessa, si susseguono

Musica elettronica di sottofondo

Suono cupo che cresce

d’intensità sino a

divenire sempre più

(5)

alcune immagini del ciclo degli affreschi Il Trionfo della Morte del Camposanto di Pisa. In particolare si distinguono alcune scene dell’Inferno. (immagini riprese con videocamera) La tridimensionalità dello scheletro e del suo supporto è resa anche dalle ombre che gli stessi proiettano sulla superficie luminosa (di forma circolare) creata da un cono di luce la cui provenienza è difficilmente definibile. Mentre sul basso continuano a scivolare le immagini dell’Inferno; tra cui si distingue quella dei progenitori, lo zoom si fa sempre più avanti fino a

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inquadrare per intero lo scheletro seduto che assume la posizione del “Pensatore”; mano ossuta destra portata sotto il mento, spalla abbassata e

teschio reclinato, mano sinistra

appoggiata su rotula sinistra e piedi scarnificati sollevati da terra. L’ossuto pensatore sta osservando il diorama d’immagini che gli scivolano sotto i piedi.

Lo zoom in avanti con carrellata verso sinistra va a inquadrare lo scheletro da diversi punti di vista (frontale, laterale sinistra),

Dal minuto 3.42” al minuto 4.11” la voce over in francese di Toti declama il seguente testo:

Eh, ecco!

(7)

Sempre zoom in avanti su lato e, poi, all’indietro a girare intorno all’ossuta figura sino a inquadrarla in diagonale da dietro le spalle. Da qui è possibile osservare le immagini dell’Inferno che

les maintenantes et tenantes les mains le articolazioni delle ossa spostate la mano destra sopra il gomito sinistro

Dal minuto 4.11” al minuto 5.10” la voce over in francese di Toti declama il seguente testo:

Eh! dico - io è l’altro

pensatore macabro che potrebbe essere stato un certo

Auguste Rodin195

195 Rodin, François-Auguste-René (Parigi, 12 novembre 1840 – Meudon, 17 novembre 1917) è stato uno scultore e pittore francese, autore della celebre scultura bronzea Il

pensatore (in francese Le Penseur), conservata nel museo che porta il nome del suo creatore, a Parigi. La scultura rappresenta un uomo intento a una profonda meditazione. È

talvolta utilizzata per raffigurare la filosofia. Inizialmente chiamata Il poeta, la statua faceva parte di una porta monumentale in bronzo per un progetto mai inaugurato. Rodin scelse di raffigurare un tema a lui caro, ovvero l'universo dantesco della Divina Commedia che in quell'epoca era considerata un'opera ricchissima di spunti romantici e avventurosi. Il pensatore doveva raffigurare Dante davanti alle porte dell'Inferno, meditando sulla sua grande opera. La statua è nuda, poiché Rodin voleva una figura eroica di stampo michelangiolesco, per rappresentare insieme intelletto e poesia.

Nel giro di pochi anni però, la figura si "stacca" dall'opera - che resterà incompiuta - e si trasforma assumendo una nuova immagine e portata simbolica più universale: da Dante si trasforma in un Pensatore moderno, il simbolo dell'essere umano nudo, che medita sul suo destino e prende matura consapevolezza dei dolori che lo attendono.

(8)

continuano a susseguirsi sulla superficie convessa sotto i piedi dello scheletro. Immagini che finiscono (zoom in avanti) per occupare lo schermo per intero (il pensatore è uscito dalla scena).

Le immagini dell’Inferno – fino al minuto 8.20”

Dimensione:tridimensionale – Colore: bianco e nero

Le immagini dell’Inferno capeggiano

scultore del pensiero d’aldiquà della morte dopo la difficile fine del trionfo della morte della morte

Dal minuto 6.04” al minuto 6.34” la voce over in italiano Musica elettronica di

(9)

sulla scena (carrellata verso destra, zoom in avanti), l’inquadratura scende verso il basso e si sofferma sul bordo inferiore dello schermo.

In dissolvenza l’immagine dell’Inferno su quella del pensatore, che si trova nella stessa precedente posizione in diagonale destra, inquadrato, però, per tre quarti della sua figura (i piedi non

di Toti declama il seguente testo:

Il pensatore macabro scruta i grandi affreschi che hanno sacralizzato la morte celebrando

il suo trionfo e medita in una strana caverna platonica dal suo aldiqua

senza aldilà

sottofondo

(10)

sono in scena).

Immagine dello scheletro in

dissolvenza su immagine dell’Inferno, successiva carrellata da sinistra verso

destra con zoom all’indietro

sull’immagine delle bolge dell’Inferno con al centro la raffigurazione del Diavolo. Poi l’immagine del Diavolo, che si colora di rosso, si stacca dalla scena dell’Inferno e il suo intarsio si fa in primo piano smaterializzandosi in immagini sfuocate e deformate dei dannati e dei demoni facenti, sempre, parte della scena dell’affresco pisano. Le immagini in rosso dell’Inferno

Dal minuto 6.55” al minuto 7.24” la voce over in

(11)

deformate continuano a imporsi sulla scena.

Le immagini in rosso dell’Inferno senza commento.

Vi è uno stacco netto (alla parola – vero, n’est a pas in francese) sull’immagine dello scheletro su cui riflette il rosso delle immagini

Questo è il diavolo

di Bonamico Buffalmacco, pittore burlesconesco indistruttibile finchè non brucia nel cervello degli uomini

diavolo dentro dio

Nessun commento

Dal minuto 8.00” al minuto 8.12” la voce over in

francese di Toti declama la parte finale del testo iniziato al minuto 6.55”:

sottofondo

(12)

dell’Inferno che gli scorrono ai piedi. Il

pensatore scheletrico, inquadrato

frontalmente per i tre quarti della sua figura, con scatto veloce toglie, poi, la mano da sotto il mento ossuto e alza la testa osservando, con le cavità oculari vuote, aldiqua dello schermo (una sorta di sguardo/non sguardo in macchina). L’inquadratura, poi, sale tanto che la figura ossuta esce dalla scena.

Ma questo macabro inferno virtuale non deve trionfare, vero?

Musica elettronica di sottofondo

Suono cupo sale

d’intensità e di timbro (martellante)

(13)

2° Macrosequenza - La danza macabra

Immagini Testo Commento musicale

La danza macabra – fino al minuto 10.10”

Dimensione: tridimensionalità – Colore: bianco e nero

Dal fondo nero si apre una porzione di un nuovo spazio tridimensionale (la tridimensionalità è resa dal contrasto tra il colore nero del piano e il grigio delle pareti, poste tra loro ad angolo retto). L’inquadratura sale fino a comprendere

nell’immagine un pentagramma Musica elettronica di sottofondo La musica va crescendo (martellante). Si distinguono pianoforte, piatti e tromba. Alcune note di

(14)

sospeso, le cui righe orizzontali seguono il tracciato di una figura solida compresa nello spazio della scena. Sul pentagramma, a guisa di note, sono disposti piccoli scheletri neri e bianchi (come i colori dei tasti del pianoforte) che in posizioni disarticolate scendono e salgono le linee. Chiavi di violino e segni di pausa divengono basi su cui gli scheletri ballano a tempo di musica. Sulle pareti della stanza, quasi traslucide, sono fissate, come in un negativo, le immagini di parti di uno scheletro. Le immagini subiscono

pianoforte rimangono

sospese. Si tratta di un

estratto da una

Totentanz, danza dei

morti di Lintz per piano e orchestra.196

(15)

un’accelerazione laddove la musica

aumenta d’intensità. Viene, poi,

inquadrato per intero uno scheletro bianco che sulle rotule delle ginocchia cammina sulla prima riga, dall’alto, del pentagramma. A stacco su questa figura s’intersecano immagini in negativo (probabilmente quelle impresse sulle pareti) della cassa toracica, del bacino e della colonna vertebrale di uno scheletro.

La caverna “virtuale”– fino al minuto 10.42” Dimensione: tridimensionalità –

Musica elettronica di sottofondo

Aumento d’intensità, si distinguono delle scale di note (in crescendo) eseguite al pianoforte.

estratto da una

Totentanz, danza dei

morti di Lintz per piano e orchestra.197

(16)

Colore: bianco e nero

Con stacco netto viene, poi, inquadrata nuovamente la caverna “virtuale” con il pensatore ossuto in piedi (dietro ai suoi talloni il supporto “terra”), che a tempo di musica muove disarticolatamene (ballo macabro), a guisa di un burattino, gli arti superiori e inferiori. La superficie su cui è posto sembra, ormai, connotarsi come suolo lunare, e la linea dell’orizzonte va a intersecarsi con il cielo scuro cosparso di piccole luci; le stelle.

Il pensatore macabro su ammonimento Dal minuto 10.15” al minuto 10.20” la voce over in

Musica elettronica di sottofondo

(17)

della voce over smette di muoversi e allunga le braccia ossute lungo i fianchi.

Il pensatore ossuto in modo disarticolato va a sedersi sul supporto “terra” e al suono di una tromba abbassa sconsolato la fronte.

italiano di Toti declama il seguente testo:

Ah no! dovevi pentirti prima della morte, del trionfo e di questa macabra

danza

Al minuto 10.25” la voce over in francese di Toti declama la parte finale del testo iniziato al minuto 10.15”:

No! Non è della morte il trionfo!

(18)

sottofondo

Suono di una tromba

3° Macrosequenza - Passegiata infernale degli “scheletarocchi”

Immagini Testo Commento musicale

La processione infernale – fino al minuto 13.30”

Dimensione: tridimensionalità –

Colore: bianco e nero e per le carte uso del colore tipico degli affreschi.

(19)

in diagonale sinistra, da dietro le spalle ossute del pensatore, ancora seduto, ma attento. Su uno sfondo di cielo stellato si apre su tre file una processione di carte funeste che avanza al ritmo della musica.

Le carte vengono, poi, inquadrate in un primo piano frontale e si scorgono rappresentati al loro interno scheletri umani di ogni foggia: apre la sfilata uno scheletro-soldato di foggia francese sulla cui spalla è appeso un tamburino, vi sono, anche, scheletri prelati, scheletri-imperatori, cacciatori, pirati,

La musica riprende in tono allegretto. Si tratta di un estratto dalla

Marcia ungherese di

Ravkosky di Berlioz.198

(20)

suonatori di violoncello e dame.

Le carte marciano al ritmo della musica.

Sono inquadrate in primo piano alcune carte (tamburino iniziale, dama etc..) La morte non ha nazionalità né rango.

Dal minuto 11.15” al minuto 11.43” la voce over, in italiano (primo verso), in francese (secondo verso e prima parte terzo verso), in italiano (seconda parte terzo verso), di Toti declama il seguente testo:

Religioluzionari è finita! si religa soltanto il silenzio canteremo noi tutti la fine ultima e la bella parola ineffabile

Nessuna speranza, nessuna paura – Nessuna speranza, nessuna paura

Dal minuto 11.45” al minuto 13.30” la voce over, in italiano (primo, secondo e prima metà terzo verso), in francese (seconda metà terzo verso e quarto verso), in

Musica di sottofondo

Tono allegretto. Si tratta di un estratto dalla

Marcia ungherese di

Ravkosky di Berlioz.199

(21)

italiano (quinto verso), in francese (sesto verso), in spagnolo (settimo verso) e in francese (ottavo verso), di Toti declama il seguente testo:

E’ finita la religioluzione, la morte del trionfo della morte e questa è una macabra sfilata o una marcia ma non militare

senza guerra la guerra delle guerre – e in questo paese di macabra vita

la passeggiata infernale degli stilisti

con le carte da gioco della morte che non gioca sui tavoli del nulla con i simboli mortali della vita

- piedi, ossa chiavi e capelli- le mani disseccate senza lavoro

Musica di sottofondo

Tono allegretto. Si tratta di un estratto dalla

Marcia ungherese di

Ravkosky di Berlioz.200

(22)

Le carte marciano al ritmo della musica.

La morte è la disoccupazione universale

Dal minuto 12.55” al minuto 13.30” la voce over, in italiano di Toti declama il seguente testo:

Stilistiticamente qui finisce senza trionfo la sfilata macabra dei

cadaveritieri o cadafalsi

Musica elettronica di sottofondo

Tono allegretto. Si tratta di un estratto dalla

(23)

Ravkosky di Berlioz.201

4° Macrosequenza - Il trittico della morte ed il diavolo

Immagini Testo Commento musicale

Il Trittico della Morte – fino al minuto 15.00”

Dimensione: tridimensionalità – Colore: bianco e nero e per il trittico uso del colore tipico degli affreschi

(24)

Vi è uno stacco netto sull’ossuto pensatore che ancora seduto sul suo supporto, a destra dello schermo, tiene le mani ossute sui femori e le orbite oculari, ormai vuote, girate verso sinistra. Lentamente il nostro pensatore abbassa la testa e all’improvviso, alle sue spalle, sul lontano orizzonte si materializza un trittico di immagini dipinte a colori, a guisa di grandi tele. Si pone in primo piano la tela con la Vergine e Gesù ormai scheletri, poi il quadro della Morte a cavallo, naturalmente rappresentata come uno

Al minuto 13.45” la voce over in italiano di Toti declama la parte centrale del testo iniziato al minuto 12.55”:

(per declamare il “piccolo Gesù” Toti utilizza la lingua spagnola)

Musica elettronica di sottofondo

(25)

scheletro e infine una terza tela con un Amleto scheletrito.

La tela che rappresenta la Morte a cavallo è, ora, in primo piano e davanti alla tela, nell’angolo destro in basso, è

Il trittico è infinito, padre madre e il piccolo Gesù – la madonna è senza

volto anzi senza volti

fa tenerezza quel macabro nulla e quella morte a cavallo con falci pendule

sopra

il vuoto del suo inferno che vuoto come è vuoto il paradiso

giardino sorvegliato da Enoch e da Elia202

(26)

posto il nostro pensatore che, in piedi, osserva l’immagine che ha davanti . Zoom all’indietro.

Nuovo stacco su pensatore, in scena per i suoi tre quarti, mentre cogita di fronte alla tela.

Sullo sfondo di fonte al pensatore inquadrato, ora, in diagonale, con al suo lato destro le immagini del trittico, avanza, a suon di musica, una carta quasi fluorescente.

Il Diavolo – fino al minuto 16.15”

Dimensione: tridimensionalità – Colore: bianco e nero, per il trittico uso del

Musica elettronica di sottofondo

Suono in salita

Inizia una

composizione musicale,

(27)

colore tipico degli affreschi e uso del colore, anche, per il fuoco che disintegra la carta del diavolo

La carta è inquadrata in primo piano

mentre si avvicina dalla linea

dell’orizzonte. È ora possibile

riconoscere l’immagine contenuta;

l’inserto del Diavolo della scena dell’Inferno (riflessa sulla superficie alle sue spalle la sua ombra).

Viene, quindi, inquadrato il macabro ossuto, con al fianco destro il Trittico

Duetto di gatti di Rossini per due voci

femminili.203

Musica di sottofondo

Il sottofondo assume il tono di un lamento, quasi un miagolio infernale: in modo accessorio, dal Duetto di gatti di Rossini

203 Michel Chion, Ibidem.

(28)

della Morte, che agita la testa ed il corpo a suon di musica.

Di nuovo il pensatore, con il Trittico al suo fianco, ripreso da dietro; di fronte a lui la carta del Diavolo.

Primo piano sul muso del diavolo la cui carta prende, piano piano, fuoco davanti agli occhi del protagonista.

Di nuovo un primo piano della carta che arde e si disintegra davanti al pensatore (sempre più perplesso).

per due voci

femminili.204

(29)

Musica di sottofondo;

in modo accessorio, dal Duetto di gatti di Rossini

per due voci

femminili.205

5° Macrosequenza - Il caosmo

Immagini Testo Commento musicale

Il Caosmo –fino al minuto 16.40”

Dimensione: tridimensionalità –

Colore: bianco e nero e colore per costellazione del pensatore.

(30)

L’immagine si alza verso il cielo stellato, dove sono presenti due nebulose (una gialla centrale e una rossa sulla sinistra dello schermo), lo zoom avvicina la nebulosa gialla mentre tutti intorno si fanno più vicini i bagliori delle stelle e i bagliori gialli provenienti dalla stessa nebulosa.

Al minuto 16.15” la voce over in italiano di Toti declama la parte finale del testo iniziato al minuto 12.55”:

Cosmoteisti, tre passi soltanto

triambeuticoi dionisiaci e bacchici del piccolo trionfo della morte

religionaria ai segni cosmologici

Dal minuto 16.40” al minuto 17.15” la voce over in francese di Toti declama il seguente testo:

Il caosmo è qui, infinito e senza morte trionferà l’aldiqua e non l’aldilà

aldiqua della morte l’universo e tutti gli universi infiniti che nelle nostre così piccole vite non hanno mai parlato

Musica elettronica di sottofondo

(31)

Zoom in avanti, sulla destra dello schermo si configura una figura, non

ancora identificabile, iridescente

dorata.

La costellazione del pensatore macabro – fino al minuto 18.30”

Dimensione: tridimensionalità –

Colore: bianco e nero e colore per costellazione del pensatore.

L’immagine iridescente si fa sempre più vicina, tanto che dal pulviscolo atomico fuoriesce come una “novella

del silenzio

È tutto qui, il riso universale

to be not not to be – isn’t the question è ora che comincia la domanda

Dal minuto 17.35” al minuto 18.20” la voce over in italiano (prima parte primo verso), in francese (seconda parete primo verso), in italiano (secondo e terzo verso) di Toti declama il seguente testo:

Musica elettronica di sottofondo

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Venere” la nuova costellazione dorata del pensatore macabro, immortalato sul suo supporto mentre cogita sul suo aldilà o aldiqua???

L’immagine della costellazione del pensatore sospesa nello spazio è inquadrata da ogni angolazione.

Improvvisamente l’immagine si blocca sulla costellazione.

Il riavvolgimento – fino al minuto 20.05”

Dimensione: tridimensionalità –

Questa è l’ultima, forse, o la prima passeggiata cosmica in 3D

nel segno cosmozodiacale alto nella costellazione appena nata del pensatore

macabro.

Già, quello della maligna infinità e della coscienza infelice

(33)

Colore: bianco e nero e colore per costellazione del pensatore.

Al minuto 18.30” l’immagine torna indietro, riavvolgendosi su se stessa fino ad arrivare al primo frame del video.

Il nulla - fino al minuto 23.43”

Su fondo nero si sente solo la voce over di Toti

Dal minuto 20.05” al minuto 23.43” la voce over di Toti in francese, italiano e spagnolo ringrazia coloro che lo hanno supportato nella realizzazione del video :

Ultimo autoringraziamento ai due co-autori

Musica elettronica di sottofondo

Nessun commento musicale

(34)

Gianni Toti, autore della trilogia Tupac Amauta; 1997, Gramsciategui, 1999,

Triomphe de la mort, questo terzo interminato grido- l’artista poetronico, direttore d’orchestra elettronica Poetrik Patrick Zanoli di Bartolomeo del Giocondo, discendente dalla Gioconda di Leonardo - e

i pensierautori musicali e sonorizzatori del mondo Gilles Marchesi e Luigi

Ceccarelli – la gridautrice dell’interminabile e non terzo ultimo

grido grido della trilogia totiana Elisa Zurlo-

Associazione culturale Ondavideo , Pisa, per le ricerche, le ricognizioni

sugli affreschi del Trionfo della Morte a cura di Gianluca Paoletti – e

(35)

la videocastellana delle visioni elettroniche e un video al castello Sandra

Lischi – Josè Carlos Mariategui, terzo consigliere storico

Metapachacutiano [qui Toti nomina tutti i collaboratori

del C.I.C.V.]

…e al termine di questo elenco generico,

Ecco qui!! l’infinitudine dei tre canti-gridi della trilogia del trionfo della morte di Gianni Toti – ou de Gianì Totì

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