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La presente Tesi di Laurea Specialistica ha riguardato la modellazione assistita da CFD di un gasificatore a letto fluido per biomasse.

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Academic year: 2021

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Conclusioni

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Conclusioni

La presente Tesi di Laurea Specialistica ha riguardato la modellazione assistita da CFD di un gasificatore a letto fluido per biomasse.

In primo luogo è stata effettuata una ricerca bibliografica sugli apparati sperimentali su scala di laboratorio per la gasificazione e pirolisi di biomasse.

La nostra attenzione si è incentrata sullo studio di letti fluidi bollenti e circolanti in quanto più adatti a queste operazioni.

Si è preso in esame le caratteristiche di queste apparecchiature cercando di mettere in evidenza i principali parametri di funzionamento e le metodologie diagnostiche per la loro valutazione.

Alla luce di questi studi è stato eseguito un dimensionamento di massima su un gasificatore, seguendo il modello proposto da Kunii e Levenspiel, che si basa sull’individuazione della transizione da regime di letto fisso a letto fluidizzato attraverso l’equazione di Ergun, cioè mediante un bilancio delle forze esercitate dal peso del letto diminuito della spinta di Archimede e la forza esercitata dall’insuflaggio del gas sul solido.

Successivamente è stata effettuata un’analisi della letteratura disponibile sulla modellazione CFD di gasificatori a letto fluido, al fine di valutare quale fosse l’approccio migliore per la simulazione di questi sistemi multifase complessi.

Da questo studio è emerso che, per motivi legati ai costi computazionali risulta consigliabile l’utilizzo di un approccio di tipo Euleriano-Euleriano, dove le fasi sono considerate continue, e, in ogni istante, si descrive la distribuzione spaziale della velocità e altre quantità di interesse (distribuzione di concentrazione del solido, pressione locale, temperatura).

La modellazione CFD è stata effettuata mediante il codice di calcolo CFX-5.7 di recente acquisizione presso il Dipartimento di Ingegneria Chimica, Chimica Industriale e Scienze dei Materiali dell’Università di Pisa.

La CFD è servita come verifica delle condizioni di funzionamento del gasificatore, per valutarne la versatilità, e per individuare potenzialità e limiti dei modelli implementati nei codici commerciali.

Dalle simulazioni iniziali, effettuate con il modello multifase del codice applicato tal

quale, confrontando anche i risultati ottenuti con quelli disponibili in letteratura, è

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Conclusioni

133 emerso che il modello multifase di CFX-5.7, risulta insufficiente e inadeguato, soprattutto nella trattazione delle interazioni tra le particelle.

Di conseguenza si è ritenuto opportuno procedere all’implementazione di un modello più attuale che tenesse conto degli sforzi viscosi del solido (Gidaspow, 1990), finalizzato al superamento dei limiti di un approccio Euleriano-Euleriano senza il termine di interazione.

L’implementazione del modello è stata effettuata mediante una subroutine Fortran.

I risultati hanno evidenziato notevoli differenze tra il modello base e quello implementato, confermando la necessità di una migliore trattazione delle interazioni tra le particelle.

Le differenze più importanti sono risultate:

rallentamento dei tempi di stabilizzazione del letto;

maggiore addensamento di solido alle pareti;

maggiore espansione del letto a causa delle forze di repulsione fra le particelle.

Gli sviluppi di questo studio preliminare sulle potenzialità di un codice commerciale modificato per la descrizione di un complesso sistema multifase, saranno indirizzati da una parte verso l’effettuazione di simulazioni a caldo con reazioni di devolatizzazione e ossidazione della biomassa, dall’altra la messa a punto di un corrispondente impianto sperimentale sulla base dei risultati ottenuti tramite la modellazione CFD.

Questo potrebbe essere utile innanzitutto per una validazione del modello, ma

soprattutto per migliorare le conoscenze sulla gasificazione delle biomasse e definire

i parametri operativi ottimali per la produzione di syngas.

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