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Anno 51 27 febbraio 2020 N. 45Parte seconda - N. 34

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Anno 51 27 febbraio 2020 N. 45

DIREZIONE E REDAZIONE PRESSO LA PRESIDENZA DELLA REGIONE - VIALE ALDO MORO 52 - BOLOGNA

Parte seconda - N. 34

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 10 FEBBRAIO 2020, N. 153

PSR 2014-2020 - Tipo di operazione 16.1.01 “Gruppi operativi del PEI per la produttività e la sostenibilità dell’agricoltura”, Sottomisura 16.1 “Sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità del- l’agricoltura”. Focus Area 3A. Approvazione avviso pubblico anno 2020

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PSR 2014-2020 - Tipo di operazione 16.1.01 "Gruppi operativi del PEI per la produttività e la sostenibilità dell'agricoltura", Sottomisura 16.1 "Sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e so- stenibilità dell'agricoltura". Focus Area 3A. Approvazione avviso pubblico anno 2020

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Richiamati:

- il Regolamento (UE) n. 1303 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo svilup- po rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regiona- le, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il rego- lamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;

- il Regolamento (UE) n. 1305 del 17/12/2013 del Parlamen- to Europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEAsR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio;

- il Regolamento (UE) n.1306 del 17/12/2013 del Parlamen- to Europeo e del Consiglio sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune e che abroga i re- golamenti del Consiglio (CEE) n. 352/1978, (CE) n. 165/1994, (CE) n. 2799/1998, (CE) n. 814/2000, (CE) n. 1290/2005 e (CE) n. 485/2008;

- il Regolamento delegato (UE) n. 640 dell’11 marzo 2014 della Commissione che integra il regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il si- stema integrato di gestione e di controllo e le condizioni per il rifiuto o la revoca di pagamenti nonché le sanzioni amministra- tive applicabili ai pagamenti diretti, al sostegno allo sviluppo rurale e alla condizionalità;

- il Regolamento delegato (UE) n. 807 dell’11/3/2014 della Commissione che integra talune disposizioni del regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEAsR) e che introduce disposizioni transitorie;

- il Regolamento di esecuzione (UE) n. 808 del 17 luglio 2014 della Commissione recante modalità di applicazione del Regola- mento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agri- colo per lo sviluppo rurale (FEAsR);

- il Regolamento di esecuzione (UE) n. 809 del 17 luglio 2014 della Commissione recante modalità di applicazione del Regola- mento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il sistema integrato di gestione e di control- lo, le misure di sviluppo rurale e la condizionalità;

- il Regolamento (UE) n. 2393 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 13 dicembre 2017 che modifica i Regolamenti (UE) n. 1305/2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEAsR), (UE) n. 1306/2013 sul finanziamento, sulla gestione e sul monitorag- gio della politica agricola comune, (UE) n. 1307/2013 recante

gestione delle spese relative alla filiera alimentare, alla salute e al benessere degli animali, alla sanità delle piante e al materiale riproduttivo vegetale;

Visto il Programma di sviluppo Rurale della Regione Emilia- Romagna per il periodo 2014-2020 – Versione 8.2 – attuativo del citato Regolamento (UE) n. 1305 del 17 dicembre 2013, nella for- mulazione approvata dalla Commissione europea con Decisione C(2018) 8506 final del 5 dicembre 2018, di cui si è preso atto con deliberazione di Giunta regionale n. 2138 del 10 dicembre 2018;

Vista altresì la proposta di modifica del P.S.R. – Versione 9 approvata con propria deliberazione n. 2266 del 22 novembre 2019 e attualmente sottoposta alla valutazione dei servizi della Commissione Europea recante, tra l’altro, modifiche alla scheda di Misura riferita al Tipo di operazione 16.1.01;

Atteso:

- che la Misura 16 del P.s.R. 2014-2020 comprende il Tipo di operazione 16.1.01 “Gruppi operativi del PEI per la produttività e la sostenibilità dell’agricoltura”, sottomisura 16.1 “sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in mate- ria di produttività e sostenibilità dell’agricoltura”;

- che il sopra citato Tipo di operazione impatta sulla quasi to- talità delle priorità e su molteplici Focus Area (P1A, P1B, P1C, P2A, P3A, P4, P5A, P5C, P5D, P5E) del P.s.R. 2014-2020, con- tribuendo a fornire una risposta ad una pluralità di fabbisogni (F1, F2, F3, F5, F7, F8, F9, F13, F16, F17, F18, F19, F21, F22, F23) correlati agli ambiti e alle discendenti traiettorie tecnologiche re- gionali per il sistema Agroalimentare della smart specialization Strategy (come da Tabella 16.1 “Ambiti di intervento specifici per l’innovazione”) del P.s.R. 2014-2020;

Rilevato che secondo i contenuti del PsR la suddetta Opera- zione si attiva attraverso specifici avvisi pubblici;

Ritenuto di dare attuazione per l’anno 2019 al Tipo di ope- razione 16.1.01 “Gruppi operativi del PEI per la produttività e la sostenibilità dell’agricoltura”, sottomisura 16.1 “sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura” del PsR 2014-2020, approvando uno specifico avviso pubblico riferito alla Focus Area 3A, nella formulazione di cui all’Allegato 1 alla presente delibe- razione, quale parte integrante e sostanziale;

Atteso, inoltre, che:

- la Regione partecipa, in qualità di project partner, ai Proget- ti Interreg Europe sTRING “strategies for Regional Innovative Food Clusters” e FOODCHAINs 4 EU “strengthening regional innovation policies to build sustainable food chains”;

- la partecipazione della Regione a tali progetti richiede la necessità di promuovere l’innovazione nelle filiere agroalimen- tari, anche attraverso una maggiore integrazione tra la strategia s3 del POR FEsR e la misura 16 del PsR regionale;

- nell’ambito del progetto “STRING” è evidenziata, in par- ticolare, la necessità di supportare ulteriormente l’integrazione delle aziende agricole all’interno della catena del valore agroali- mentare, promuovendo:

- l’innovazione e la sostenibilità nei processi e nelle pro- duzioni agricole e zootecniche, anche al fine di intercettare le tendenze della domanda, ed in particolare il crescente interes- se verso prodotti anche sostenibili da un punto di vista sociale e

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del valore, anche attraverso nuove modalità di organizzazione logistica e di tracciabilità, di supporti organizzativi e di com- mercializzazione;

- il progetto “FOODCHAINs 4EU” ha evidenziato nell’in- novazione legata al packaging ed alla riduzione dei materiali non biodegradabili una strategia in riferimento al tema della sostenibilità ambientale, interessando tutti gli attori della filie- ra agro-alimentare, dalla produzione alla commercializzazione promuovendo:

- la riduzione dei rifiuti da imballaggi per prodotti agro- alimentari adottando comportamenti in linea con i principi dell'economia circolare, individuando nuove soluzioni per un packaging sostenibile, anche attraverso la diffusione della quota di materiali riciclabili o riciclati;

- l’adozione di imballaggi meno impattanti e sempre meno basati su materiali plastici, contribuendo alla strategia regionale

#Plastic-FreEr (deliberazione n. 2000 dell’11 novembre 2019), così come una maggiore diffusione, anche nella gestione dell’at- tività agricola, di materiali biodegradabili o riciclabili;

- la cooperazione tra mondo della ricerca e aziende per favo- rire l’introduzione di nuovi materiali e tipologie di imballaggio e confezionamento sostenibili ed eco-compatibili;

- l’Avviso, approvato con la presente deliberazione, si pro- pone pertanto anche il collegamento degli ambiti di intervento specifici del tipo di operazione 16.1 con i risultati dei suddetti Progetti Interreg Europe;

Dato atto che per assicurare maggiore coerenza ai criteri di priorità di detto Avviso sono state sottoposte al vaglio del Comi- tato di sorveglianza del PsR 2014-2020 - con procedura scritta avviata in data 2 dicembre 2019 e conclusa positivamente con verbale dell’Autorità di Gestione, assunto agli atti con prot. n.

PG/2019/0898046 del 9 dicembre 2019 - alcune modifiche ai cri- teri medesimi e ai relativi punteggi, recepiti nell’avviso approvato con la presente deliberazione;

Ritenuto, altresì, opportuno stabilire che eventuali specifiche precisazioni tecniche a chiarimento di quanto indicato nell’avviso di cui trattasi, nonché eventuali proroghe al termine di scadenza per la presentazione delle domande di sostegno ed alla tempistica fissata per le fasi procedimentali possano essere disposte con de- terminazione del Direttore Generale Agricoltura, caccia e pesca;

Visti:

- il D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza diffusione di in- formazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

- la propria deliberazione n. 83 del 21 gennaio 2020 recante

“Approvazione del Piano triennale di prevenzione della corru- zione e della trasparenza 2020-2022”;

Richiamate:

- la L.R. 30 maggio 1997, n. 15 e successive modifiche recan- te norme per l’esercizio delle funzioni in materia di agricoltura;

- la L.R. 23/7/2001, n. 21 che istituisce l’Agenzia Regionale per le Erogazioni in Agricoltura (AGREA) per l'Emilia-Romagna, formalmente riconosciuta quale Organismo pagatore regionale per le Misure dei Programmi di sviluppo Rurale con Decreto del Mi- nistro delle Politiche Agricole e Forestali del 13 novembre 2001;

l'art. 37, comma 4;

- le seguenti proprie deliberazioni:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 avente ad oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conse- guenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modifiche;

- n. 468 del 10 aprile 2017 inerente “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

Viste inoltre le circolari del Capo di Gabinetto del Presiden- te della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiara- to di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

su proposta dell'Assessore all'Agricoltura, Caccia e Pesca, simona Caselli;

A voti unanimi e palesi delibera

1) di richiamare le considerazioni formulate in premessa che costituiscono pertanto parte integrante del presente dispositivo;

2) di approvare lo specifico avviso pubblico attuativo per l’anno 2020 del Tipo di operazione 16.1.01 “Gruppi operativi del PEI per la produttività e la sostenibilità dell’agricoltura”, sotto- misura 16.1 “sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’a- gricoltura” del PsR 2014-2020, riferito alla Focus Area 3A, nella formulazione di cui all’Allegato 1) alla presente deliberazione, quale parte integrante e sostanziale;

3) di dare atto che l’efficacia dell’avviso di cui al prece- dente punto 2) resta subordinata all’approvazione da parte della Commissione Europea delle modifiche della scheda del Tipo di operazione 16.1.01 del P.s.R. 2014-2020, di cui alla deliberazio- ne n. 2266/2019;

4) di stabilire che eventuali specifiche precisazioni tecniche a chiarimento di quanto indicato nell’avviso pubblicooggetto di approvazione del presente atto, nonché eventuali proroghe al ter- mine di scadenza per la presentazione delle domande di sostegno ed alla tempistica fissata per le fasi procedimentali possano essere disposte con determinazione del Direttore Generale Agricoltu- ra, caccia e pesca;

5) di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubbli- cità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiama- te in parte narrativa;

6) di disporre infine la pubblicazione in forma integrale della presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Re- gione Emilia-Romagna Telematico, dando atto che il servizio Innovazione, qualità, promozione e internazionalizzazione del sistema agroalimentare provvederanno a darne la più ampia pubblicizzazione anche sul sito internet E-R Agricoltura, Caccia e Pesca.

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PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE (P.S.R. 2014-2020)

Reg. (UE) n. 1305/2013

AVVISO PUBBLICO PER L’ATTUAZIONE DEL TIPO DI OPERAZIONE 16.1.0

SOSTEGNO PER LA COSTITUZIONE E LA GESTIONE DEI GRUPPI OPERATIVI DEL PEI IN MATERIA DI PRODUTTIVITÀ

E SOSTENIBILITÀ DELL'AGRICOLTURA FOCUS AREA 3A

ANNO 2020

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PREMESSA

Con le presenti disposizioni si attiva l’Avviso pubblico regionale di attuazione del Tipo di operazione 16.1.01 “Gruppi operativi del PEI per la produttività e la sostenibilità dell’agricoltura”, sottomisura 16.1 “Sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura” – Focus Area 3A del P.s.R. 2014-2020, per l’anno 2020.

L’efficacia del presente avviso pubblico resta subordinata all’approvazione da parte della Commissione Europea delle modifiche della scheda di Misura del Tipo di operazione 16.1.01 del PsR 2014-2020, adottate con deliberazione n. 2266 del 22 novembre 2019.

1. PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI

Reg. (UE) n. 1303/2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;

Reg. (UE) n. 1305/2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEAsR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio;

Reg. (UE) n. 1306/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune e che abroga i regolamenti del Consiglio (CEE) n. 352/78, (CE) n. 165/94, (CE) n. 2799/98, (CE) n.

814/2000, (CE) n. 1290/2005 e (CE) n. 485/2008;

Reg. (UE) n. 640/2014 della Commissione dell’11 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il sistema integrato di gestione e di controllo e le condizioni per il rifiuto o la revoca di pagamenti nonché le sanzioni amministrative applicabili ai pagamenti diretti, al sostegno allo sviluppo rurale e alla condizionalità;

Reg. Delegato (UE) n. 807 dell’11 marzo 2014 che integra talune disposizioni del regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEAsR) e che introduce disposizioni transitorie;

Reg. (UE) n. 808/2014 della Commissione del 17 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEAsR);

Reg. (UE) n. 809/2014 della Commissione del 17 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il sistema integrato di gestione e di controllo, le misure di sviluppo rurale e la condizionalità;

Reg. (UE) n.1242/2017 che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 809/2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il sistema integrato di gestione e di controllo, le misure di sviluppo rurale e la condizionalità;

deliberazione della Giunta regionale n. 1201 del 23 luglio 2018 recante “P.S.R. 2014-2020.

Misura M01 “Trasferimento di conoscenza e azioni di informazione” e Misura M02 “Servizi

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di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole”. Avviso pubblico per l’accesso al sostegno per il tipo di operazione 1.1.01 “Sostegno alla formazione professionale ed acquisizione di competenze”, 1.3.01 “Scambi interaziendali d breve durata e visite alle aziende agricole e forestali” e 2.1.01 “Servizi di consulenza” per le annualità 2018, 2019 e 2020.” e ss.mm.ii.;

il Programma di sviluppo Rurale della Regione Emilia-Romagna per il periodo 2014-2020 (di seguito per brevità indicato come P.s.R. 2014-2020) attuativo del citato Regolamento (UE) n. 1305 del 17 dicembre 2013, nella formulazione approvata dalla Commissione Europea con Decisione di esecuzione C(2018)8506 final del 5 dicembre 2018, di cui si è preso atto con deliberazione n. 2138 del 10 dicembre 2018;

la proposta di modifica al Programma di sviluppo Rurale della Regione Emilia-Romagna per il periodo 2014-2020 – Versione 9 – nella formulazione attualmente all’esame dei Servizi della Commissione Europea approvata con propria deliberazione n. 2266 del 22 novembre 2019, con la quale sono state apportate, tra l’altro, alcune modifiche alla scheda di Misura riferita al Tipo di operazione 16.1.01.

Per quanto non specificato nel presente Avviso, si fa rinvio alla pertinente normativa comunitaria, nazionale e regionale.

2. FINALITÀ DELL’AVVISO

Il presente Avviso pubblico definisce le modalità procedimentali per la presentazione e la gestione delle domande di sostegno e di pagamento per il Tipo di Operazione 16.1.01 del PsR 2014 – 2020, FOCUs AREA 3A per l’anno 2020, esclusivamente per il settore agricolo.

Il Tipo di Operazione 16. 1.01 è volto a promuovere la cooperazione tra vari soggetti per la messa a punto e il trasferimento di innovazioni attraverso l’azione dei Gruppi Operativi per l’innovazione, con la realizzazione di piani pilota e di piani per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agricolo.

L'Operazione, in particolare, incentiva il funzionamento e la gestione dei Gruppi Operativi (GO) del Partenariato Europeo per l'Innovazione (PEI) - artt. 55 e 56 del Reg. (UE) n. 1305/2013 – in materia di produttività e sostenibilità dell'agricoltura nonché la realizzazione di un Piano di innovazione finalizzato ad individuare una soluzione concreta per le aziende agricole, mirata a risolvere un problema specifico o sfruttare una particolare opportunità.

I Gruppi Operativi sono intesi come partnership che coinvolge una molteplicità di attori (ricercatori e consulenti del settore agroalimentare, imprese del settore agricolo ed agroindustriale, associazioni di produttori agricoli) per la realizzazione del Piano di innovazione. In particolare, il presente Avviso pubblico interessa la Focus Area 3A “Migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni e organizzazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali”.

L'Operazione vuole dare risposta ad una pluralità di fabbisogni correlati agli ambiti e alle discendenti traiettorie tecnologiche regionali per il sistema Agroalimentare della smart Specialization Strategy, come riportato nella tabella 16.1 “Ambiti di intervento specifici per l'innovazione” del PSR dell'Emilia-Romagna 2014-2020.

Altri temi possono essere proposti dai Gruppi Operativi, a condizione che essi soddisfino le priorità e i fabbisogni individuati nel PSR dell’Emilia-Romagna e gli obiettivi dei PEI elencati ai sensi dell'articolo 55.

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L’avviso, inoltre, agisce in modo trasversale affiancando ai Piani dei Gruppi operativi le azioni per la formazione e consulenza, accompagnate da attività dimostrative e azioni d’informazione.

3. LOCALIZZAZIONE

L’operazione è riferita all’intero territorio della Regione Emilia-Romagna.

4. AMBITI DI INTERVENTO

Gli obiettivi dei Piani di innovazione dei Gruppi Operativi devono ricadere nelle priorità tematiche individuate per la Focus area 3A di seguito riportate:

nell’ambito della filiera agroalimentare integrata e sostenibile:

- sostenibilità e giustificabilità sociale degli allevamenti: benessere animale;

- ottimizzazione alimentazione animale e gestione dell’allevamento;

- azioni di adattamento ai cambiamenti climatici. Razionalizzazione input energetici (lavorazioni, nutrienti, ecc.). Messa a punto e verifica genotipi innovativi per l'agricoltura sostenibile;

nell’ambito di innovazione e sostenibilità nei processi e prodotti alimentari:

- sviluppo di nuovi prodotti trasformati (IV e V gamma);

- meccanizzazione integrale e robotica per l’agricoltura;

- pratiche contro l’antibiotico resistenza;

- pratiche agricole pre e post raccolta per la sicurezza delle produzioni agricole;

- nuovi materiali e tipologie d’imballaggio;

nell’ambito della supply chain smart e green:

- nuovi prodotti e tecnologie per la produzione di alimenti zootecnici;

- sviluppo di supporti organizzativi e di servizi in ambito di filiera;

- strutture e organizzazione logistica;

- applicazione di principi e strumenti di intelligenza artificiale ai dati che caratterizzano la produzione agricola.

Nell’ambito “Nuovi materiali e tipologie d’imballaggio” è da intendersi ricompresa anche la diffusione e l’uso di nuovi materiali utili nelle fasi della produzione agricola funzionali al riuso, riduzione o superamento del consumo della plastica.

Anche le proposte di consulenza e formazione si devono riferire alle medesime tematiche sopra riportate.

5. DOTAZIONE FINANZIARIA E INTENSITÀ DI CONTRIBUTO

La dotazione finanziaria del presente Avviso è pari ad euro 4.843.272,46, comprensivi di quota comunitaria, nazionale e regionale.

Il sostegno è attivato con la modalità della “sovvenzione globale” che prevede la concessione di un sostegno unico all’attuazione del Piano rispettivamente per i tipi di operazione 16.1.01, 1.1.01, 1.3.01 e 2.1.01.

Nell’ambito delle diverse filiere, i finanziamenti disponibili a valere sul presente Avviso pubblico vengono destinati ai singoli settori o raggruppamenti di settori nella misura di seguito indicata:

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SETTORI O RAGGRUPPAMENTI Dotazione finanziaria (€) Ortofrutticolo, Vitivinicolo e altri settori produzioni vegetali 1.345.145,36

suinicolo, Avicolo, uova e altri settori produzioni animali 999.250,84

Lattiero-caseario 768.654,49

seminativi, sementiero, Oleoproteaginose, Foraggere 730.221,77

Nuovi materiali e tipologie d’imballaggio 1.000.000,00

TOTALE: 4.843.272,46 Per ogni settore di intervento o raggruppamento di settore verrà approvata una specifica graduatoria.

L'intensità dell'aiuto è pari al 70% della spesa ammissibile per la Misura 16.1.

Qualora il Piano comprenda anche le attività di cui ai tipi di operazione 1.1.01, 1.3.01 e 2.1.01 si applicano i minimi, i massimali e le aliquote di sostegno definiti nelle Misure 1 e 2.

L'intensità dell'aiuto è pari al 100% della spesa ammissibile nel caso di attività di divulgazione e diffusione dei risultati.

6. BENEFICIARI E CONDIZIONI DI AMMISSIBILITÀ Il beneficiario del sostegno è il Gruppo Operativo (GO) del PEI.

I GO devono rispettare quanto previsto dall’art. 56 del Regolamento (UE) n. 1305/2013 in merito alla loro composizione e adottano un proprio regolamento tale da garantire trasparenza nel funzionamento e nel processo decisionale ed evitare conflitti di interesse.

La forma giuridica che il GO adottata può essere riconducibile alle forme giuridico-societarie previste dal Codice civile ovvero previste da leggi speciali (Reti - soggetto) ovvero a forme organizzative create per la realizzazione del Piano di Innovazione attraverso raggruppamenti temporanei (Reti-contratto, Associazioni Temporanee di Impresa o di scopo).

Le forme giuridico-societarie previste dal Codice civile ovvero previste da leggi speciali (Reti soggetto) devono essere già costituite al momento della presentazione della domanda di sostegno.

Nel caso di raggruppamenti temporanei, il mandatario è designato come referente responsabile, che presenterà:

- la domanda di sostegno, in nome e per conto dei soggetti partecipanti, assumendo anche il coordinamento generale;

- la documentazione tecnica finale relativa alla realizzazione del Piano, preliminare alla presentazione delle domande di pagamento, secondo le modalità specificate al successivo paragrafo 21.

I soggetti componenti il raggruppamento temporaneo devono pertanto conferire, unitamente alla costituzione del raggruppamento, il mandato collettivo speciale con rappresentanza al soggetto mandatario, nella forma della scrittura privata autenticata o dell'atto pubblico.

Ove il raggruppamento temporaneo non sia già costituito al momento della presentazione della domanda di sostegno, i richiedenti devono impegnarsi a costituirlo entro 60 giorni dalla richiesta che la Regione invierà successivamente all'approvazione delle graduatorie dei Piani ammessi al sostegno. In tal caso la domanda di sostegno deve essere sottoscritta dal soggetto capofila destinato ad assumere il ruolo di mandatario.

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Nelle reti contratto è analogamente necessario che nel contratto di costituzione o in atto separato sia conferito mandato collettivo speciale con rappresentanza ad una impresa capofila, con le medesime modalità delle ATI/ATs, il cui rappresentante legale adempie al ruolo di referente responsabile.

Il raggruppamento, pena l’esclusione, deve prevedere una durata minima di 5 anni dalla conclusione del Piano.

I partner del raggruppamento possono essere effettivi o associati. Per partner effettivi si intendono i soggetti responsabili – anche finanziariamente - di attività specifiche del Piano e, pertanto, beneficiari del contributo. Per partner associati si intendono i soggetti che sostengono le iniziative realizzate nell’ambito del Piano senza alcuna responsabilità di tipo finanziario e senza quindi la possibilità di accedere al sostegno.

6.1. REQUISITI SOGGETTIVI DEI BENEFICIARI

I partner effettivi del raggruppamento devono possedere alla data di presentazione della domanda i seguenti requisiti di ammissibilità:

- essere iscritti all’Anagrafe delle Aziende Agricole, con situazione dei dati debitamente validata;

- essere regolarmente iscritti nel Registro delle Imprese, ovvero nella sezione del Repertorio Economico Amministrativo della Camera di Commercio territorialmente competente, fatta eccezione per i soggetti per i quali non sussista l’obbligo di iscrizione in base alla legislazione vigente;

- essere attivi, non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, concordato preventivo ed ogni altra procedura concorsuale prevista dalla normativa in vigore, né avere in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni nei propri confronti;

- essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali, assistenziali e assicurativi ai sensi dell’art. 1, comma 553 della L. 266/05. Il presente requisito è verificato in sede di istruttoria della domanda di sostegno e nelle successive fasi di liquidazione. Qualora in esito alla già menzionata fase istruttoria - preliminare alla concessione del contributo - emerga una situazione di “non regolarità”, sarà notificato l’avvio di procedimento sfavorevole ai sensi dell’art. 10 bis della L. 241/90. Eventuali successive controdeduzioni potranno essere positivamente accolte esclusivamente nel caso evidenzino una errata segnalazione da parte di INPs/INAIL (es. conseguente ai tempi tecnici di registrazione del pagamento già effettuato). Dove, al contrario, venga evidenziato il conseguimento della regolarità successivo ai termini indicati dall’ente preposto a tali controlli, il soggetto sarà comunque considerato “non regolare”.

La mancanza, di uno dei requisiti suddetti da parte dei partner effettivi partecipanti al GO - ovvero che parteciperanno al GO nel caso il raggruppamento non sia ancora costituito al momento della presentazione della domanda - comporterà la non ammissibilità dell’intera domanda.

La sussistenza dei predetti requisiti, oltre che in fase di ammissibilità della domanda verrà verificata anche in sede di liquidazione degli aiuti.

6.2. REQUISITI DEL GRUPPO OPERATIVO

Il GO dovrà aggregare, quali membri effettivi, almeno un’impresa del settore agricolo che svolga attività di produzione e/o commercializzazione e/o prima trasformazione di prodotti agricoli di cui all'allegato I del Trattato e almeno un organismo di ricerca e/o sperimentazione pubblico o privato operante nei settori e discipline pertinenti agli obiettivi del Piano di innovazione del GO.

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L’Organismo di ricerca deve essere conforme alla definizione comunitaria di cui alla Comunicazione della Commissione Disciplina degli aiuti di stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione (2014/C 198/01)1.

Possono far parte del GO come partner effettivi anche:

- organismi di consulenza;

- enti di formazione;

- organizzazioni di produttori agricoli;

- organizzazioni interprofessionali, riconosciute sulla base della normativa vigente;

- imprese del settore agroindustriale che svolgono attività di produzione e/o commercializzazione e/o trasformazione di prodotti agricoli di cui all'allegato I del trattato.

Dal momento che il Gruppo Operativo esprime il principio di cooperazione tra soggetti che svolgono attività di produzione e soggetti riconosciuti come organismi di ricerca, tale condizione è rispettata anche nel caso in cui il Gruppo Operativo sia rappresentato da un unico soggetto che comprenda in una sola forma giuridica le due componenti sopraindicate, purché esse esercitino abitualmente attività di impresa o di ricerca anche indipendentemente dal progetto.

Possono essere partner associati altre imprese e altri soggetti interessati ai fini del conseguimento degli obiettivi del GO.

I GO possono essere di diversa dimensione e ambito di interesse.

La componente produttiva del GO deve necessariamente avere sede legale e/o operativa nella Regione Emilia-Romagna. La predetta localizzazione deve risultare da visura camerale.

I GO costituiti nelle forme giuridico-societarie previste dal Codice civile ovvero previste da leggi speciali devono avere sede legale e/o operativa nella Regione Emilia-Romagna.

Nell'ipotesi dei raggruppamenti temporanei e della rete contratto è altresì necessario che il mandatario abbia sede legale e/o operativa nella Regione Emilia-Romagna.

Ogni GO può presentare un solo Piano di innovazione sul presente Avviso. I soggetti componenti il GO possono partecipare a più Piani di innovazione.

6.3. REQUISITI DEL REGOLAMENTO DEL GO

Il GO deve prevedere un regolamento interno che evidenzi ruoli, modalità organizzative e attribuzione precisa delle responsabilità nella gestione del sostegno ricevuto, assicurando la massima trasparenza nel processo di aggregazione e assenza di conflitto di interessi; il regolamento deve altresì contenere la lista dei soggetti coinvolti, loro descrizione e ruolo all’interno del GO ed individuare tra essi un soggetto con funzioni di capofila nel caso il GO abbia forma di reti- contratto, Associazioni Temporanee di Impresa o di scopo. Nel Regolamento deve emergere con chiarezza che il GO è costituito per perseguire gli obiettivi del Piano di innovazione.

1 Organismo di ricerca e di diffusione della conoscenza” o «organismo di ricerca»: Un’entità (ad esempio, università o istituti di ricerca, agenzie incaricate del trasferimento di conoscenze, intermediari dell’innovazione, entità collaborative reali o virtuali orientate alla ricerca), indipendentemente dal suo status giuridico (costituito secondo il diritto privato o pubblico) o fonte di finanziamento, la cui finalità principale consiste nello svolgere in maniera indipendente attività di ricerca fondamentale, di ricerca industriale o di sviluppo sperimentale o nel garantire un’ampia diffusione dei risultati di tali attività mediante l’insegnamento, la pubblicazione o il trasferimento di conoscenze. Qualora tale entità svolga anche attività economiche, il finanziamento, i costi e i ricavi di tali attività economiche devono formare oggetto di contabilità separata. Le imprese in grado di esercitare un’influenza determinante su tale entità, ad esempio in qualità di azionisti o di soci, non possono godere di alcun accesso preferenziale ai risultati generati (Fonte: Disciplina degli aiuti di stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione (2014/C 198/01)).

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6.4. REQUISITI DEL PIANO DEL GO ED IMPORTI MINIMI E MASSIMI Il Piano deve indicare:

- il Referente organizzativo responsabile degli aspetti operativi;

- il Referente tecnico-scientifico del Piano;

- la descrizione delle attività del Piano;

- la capacità organizzativa e gestionale (scheda illustrativa del GO);

- le azioni del Piano e la relativa ripartizione fra i soggetti partecipanti;

- la descrizione del budget complessivo e sua ripartizione per tipologie di costo, tra le diverse attività e tra i diversi partner effettivi;

- le tempistiche di svolgimento del Piano (cronoprogramma tecnico e finanziario);

- i risultati attesi e il relativo contributo per il raggiungimento degli obiettivi del PEI;

- le attività di divulgazione dei risultati attraverso la rete PEI, oltre alla previsione di un apposito common format PEI relativo al Piano in italiano e inglese;

- le eventuali attività di formazione e consulenza svolte con le modalità delle misure 1 e 2;

- le eventuali attività da realizzarsi extra-Regione e relativo budget e gli eventuali collegamenti con attività realizzate da altri GO extra-regione, per le quali non è comunque possibile accedere ai contribuiti previsti dal presente Avviso.

Il Piano ha una durata massima di 24 mesi, eventualmente prorogabile.

I Piani che fruiscono del sostegno ai sensi del presente Avviso devono avere una dimensione di spesa ammissibile compresa tra euro 100.000,00 ed euro 300.000,00.

7. ATTIVITÀ AMMISSIBILI

Il Piano deve interessare gli ambiti di intervento specifici per la Focus Area 3A così come declinati al punto 4.

8. ATTIVITÀ NON AMMISSIBILI Non sono ammissibili i seguenti interventi:

- interventi non coerenti con gli obiettivi della sottomisura e del PEI ed in particolare con le priorità tematiche relative all’ambito “S3-Supply chain smart e green” (Gestione della catena del valore nel settore alimentare e agroindustria smart);

- interventi rientranti nelle attività di ricerca fondamentale ai sensi della Disciplina comunitaria per gli aiuti di stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;

- interventi connessi all’utilizzo diffuso a fini produttivi e commerciali dei prodotti, processi, servizi, pratiche e tecnologie sviluppati;

- interventi non rientranti nel settore agricolo o che riguardano prodotti non inseriti nell’Allegato I del Trattato o che a seguito di trasformazione non restano all’interno dell’Allegato medesimo.

9. VOCI DI SPESA AMMISSIBILI

sono ammissibili a sostegno le seguenti tipologie di spesa:

- costi diretti di esercizio della cooperazione: servizi, personale e consulenze dedicati alle attività di animazione, coordinamento e gestione del GO.

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Tali costi non devono superare il 15% dei costi totali del Piano, al netto dei medesimi costi diretti di esercizio e delle spese generali.

- costi diretti delle specifiche azioni legate alla realizzazione del Piano:

- costi relativi a studi necessari alla realizzazione del progetto di mercato, di fattibilità, piani aziendali, ecc.;

- costi inerenti alla costruzione e la verifica di prototipi esclusi i materiali di consumo, nonché investimenti funzionali alla realizzazione del progetto;

- test, analisi di laboratorio e analisi qualitative e gustative (panel test), esclusi i materiali di consumo;

- prove in campo, esclusi i materiali di consumo;

- acquisto brevetti e licenze;

- acquisto di software, solo per la quota parte indispensabile alla realizzazione del progetto e servizi informatici;

- beni durevoli ammortizzabili (è considerato eleggibile esclusivamente il costo rapportato al periodo nonché alla percentuale di utilizzo del bene destinata al progetto);

- costi di progettazione per nuovi prodotti e/o processi;

- costi diretti di divulgazione dei risultati e implementazione della rete PEI: costi relativi a tutte le azioni divulgative rivolte ad un target indeterminabile a priori, quali: organizzazione convegni e seminari, articoli giornalistici e televisivi, pagine web, workshop aperti, visite guidate, materiale informativo, ecc., esclusi i materiali di consumo;

- costi diretti per attività di formazione e consulenza così come definiti in attuazione delle disposizioni applicative dei tipi di operazione 1.1.01, 1.3.01 e 2.1.01 ed in particolare dall’Avviso pubblico di cui alla deliberazione di Giunta regionale n. 1201/2018: dovrà essere inserita a sIAG una voce di spesa specifica per ciascuna delle seguenti classi di sostegno: 90% (Formazione controllata e/o scambi), 80% (Formazione), 70% (Visite), 60%

(Consulenza e/o Coaching);

- costi indiretti per la realizzazione del Piano: spese generali.

10. DESCRIZIONE DELLE DIVERSE CATEGORIE DI SPESE AMMISSIBILI

Le voci di spesa saranno valutate in esito all’applicazione delle opzioni di costo semplificate di cui al comma 1, lettera b) (tabelle standard di costi unitari) dell’art. 67 del Reg. (UE) n. 1303/2013 e, per i costi indiretti, all’opzione di cui alla lettera c) (tasso forfettario) del comma 1 dell’art. 68 del Reg. (UE) n. 1303/2013.

Ove non sia possibile utilizzare le categorie di costi sopra indicati è adottata l'opzione di cui al comma 1, lettera a) dell’art. 67 del Reg. (UE) n. 1303/2013 (costi effettivamente sostenuti e pagati).

In relazione alle opzioni di sovvenzione di cui al comma 1, lettera b) dell'art. 67 (paragrafo 5, lettera a(i) e a (ii)) del Reg. (UE) n. 1303/2013), sono state definite tabelle standard di costi unitari relativi al personale dipendente e tabelle standard di costi unitari per quanto riguarda i costi orari dei consulenti, come dettagliato nei successivi paragrafi 10.1, 10.2 e 10.3..

10.1. COSTO DEL PERSONALE

La voce “Personale” comprende il costo del personale dipendente (a tempo indeterminato e determinato) ovvero il costo del personale con rapporto di lavoro parasubordinato definito da altri

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istituti contrattuali e direttamente impegnato nelle attività (principalmente: borse di dottorato, assegni di ricerca, ricercatori a contratto, contratti di lavoro a progetto).

Per la determinazione del costo del personale si ricorre alle opzioni di costo semplificate di cui al Decreto Interministeriale n. 116 del 24 gennaio 2018, recante “Semplificazione in materia di costi a valere sui programmi operativi FEsR 2014-2020: approvazione della metodologia di calcolo e delle tabelle dei costi standard unitari per le spese del personale dei progetti di ricerca e sviluppo sperimentale”.

Tali costi standard, come definiti nell’Allegato 2 al citato Decreto, sono articolati per tre tipologie di soggetti (“Imprese”, “Università” e “Enti Pubblici di Ricerca”) e suddivisi per tre diverse macrocategorie di fascia di costo come di seguito esplicitato:

LIVELLO DEL PERSONALE UNIVERSITÀ COSTO STANDARD UNITARIO (EURO/ORA)

Alto, per Professore Ordinario 73

Medio, per Professore Associato 48

Basso, per Ricercatore / Tecnico Amministrativo 31

LIVELLO DEL PERSONALE ENTI PUBBLICI DI RICERCA COSTO STANDARD UNITARIO (EURO/ORA) Alto, per Dirigente di Ricerca e Tecnologo di I

livello /Primo Ricercatore e Tecnologo II° livello 55

Medio, per Ricercatore e Tecnologo di III livello 33

Basso, per Ricercatore e Tecnologo di IV, V, VI e VII livello/Collaboratore Tecnico (CTER)/Collaboratore Amministrativo

29

LIVELLO DEL PERSONALE DELLE IMPRESE COSTO STANDARD UNITARIO (EURO/ORA)

Alto, per i livelli dirigenziali 75

Medio, per i livelli di quadro 43

Basso, per i livelli di impiegato/operaio 27

Laddove non ricorra la fattispecie specifica che possa ricomprendere il soggetto beneficiario all'interno di una delle due categorie "Università" o "Enti Pubblici di Ricerca", il soggetto in questione si intenderà ricompreso nell'ambito della categoria "Imprese".

Relativamente al personale della categoria “Imprese”, in considerazione di quanto adottato con la metodologia relativa al citato Decreto Interministeriale n. 116/2018, laddove le figure impegnate per l’attuazione del Piano d’innovazione abbiano un inquadramento contrattuale non corrispondente ai livelli sopra indicati, ma ad essi riconducibili dal punto di vista del trattamento economico, su richiesta del beneficiario e previo effettivo riscontro, può essere riconosciuto il costo standard del livello corrispondente.

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Tale riconoscimento potrà avvenire a condizione che la retribuzione lorda mensile fissa indicata in busta paga non sia inferiore al livello retributivo minimo tabellare mensile previsto per il pertinente livello dal contratto in vigore ed applicato dal soggetto richiedente.

Al fine di permettere le dovute verifiche, il richiedente deve allegare, in sede di presentazione dell’istanza di sostegno, la busta paga più recente di ogni dipendente che presti la propria attività nel Piano di innovazione oltre alla disciplina contrattuale in vigore ed applicata a livello aziendale.

Con riferimento al costo orario dell’operaio agricolo il valore del costo standard è individuato in 19,5 euro/ora.2

Le ore imputabili sono quelle ordinarie, nella misura massima di 1720 ore annue.

Il costo imputabile è pertanto ottenuto moltiplicando il costo unitario standard orario per il numero di ore destinate alla realizzazione del Piano, a seguito della valutazione istruttoria.

Nel caso di personale in servizio a tempo parziale, ovvero per coloro i quali l’assunzione non copra una intera annualità, si adotterà un calcolo proporzionale.

Per il personale con rapporto “parasubordinato” (principalmente: borse di dottorato, assegni di ricerca, ricercatori a contratto, contratti di lavoro a progetto) il costo è determinato sulla base del contratto di collaborazione, o altro documento prodotto secondo le proprie modalità organizzative, che deve contenere il riferimento al Piano di Innovazione, nonché alle attività da svolgere, alle modalità di esecuzione e alla relativa durata.

sono considerati validi i contratti sottoscritti nel periodo di eleggibilità ovvero contratti firmati precedentemente all’inizio del periodo di eleggibilità soltanto se nei medesimi si preveda l’inizio dell’attività dopo la data di inizio del Piano e che indichino chiaramente le attività da svolgere, tempi e costi ovvero venga modificato l’oggetto del contratto inserendo le attività relative al Piano finanziato.

Il costo relativo a contratti che prevedano una conclusione posteriore alla data di termine del Piano sarà riconosciuto proporzionalmente alle attività svolte all'interno del periodo di eleggibilità delle spese.

salvo quanto previsto al successivo paragrafo 10.2, le prestazioni rese da soci, titolari, amministratori o figure equivalenti, per le quali non sia possibile esibire documentazione dei costi sostenuti per personale, sono assimilabili alle prestazioni volontarie non retribuite e pertanto escluse dal finanziamento pubblico.

10.2. VALORIZZAZIONE DELL’IMPEGNO DELL’IMPRENDITORE AGRICOLO NEL GO

Nella sua qualità di partner del GO, l’imprenditore agricolo può essere impegnato in due tipologie di azioni: (1) co-sviluppo, adattamento e adozione dell’innovazione a livello aziendale e (2) azioni comuni del GO.

Per la prima tipologia di azione l’imprenditore sostiene dei costi d’investimento ammessi tra le spese del GO e quindi rimborsabili, a seguito di rendicontazione corredata di idonea documentazione giustificativa e comprovante le spese sostenute.

La partecipazione dell’imprenditore alle azioni comuni del GO comporta, soprattutto, l’impiego delle proprie competenze e la sua astrazione temporanea dalla conduzione dell’azienda.

2 La metodologia di calcolo è indicata nella scheda di misura.

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Con riferimento alle attività di seguito descritte, il corrispettivo economico dell’impegno dell’imprenditore per la partecipazione ad azioni comuni del GO è calcolato sulla base dei costi unitari standard, stimati in conformità all’art. 67 del Reg. (UE) n. 1303/2013 “Forme di sovvenzioni e assistenza rimborsabile” e alle “Linee guida sull’ammissibilità delle spese relative allo sviluppo rurale 2014- 2020”, allegato 2 “Applicazione dei costi semplificati (SCO) nel FESR”, elaborate da MIUR-MIsE:

- lavoro assimilabile a quello dell’operaio agricolo, se contribuisce alla realizzazione di prove sperimentali e/o dimostrative con un tipo di prestazione riconducibile a quella di un operaio lavoratore dipendente: costo standard previsto per l’operaio agricolo pari a 19,5 euro /ora;

- realizzazione di giornate dimostrative/divulgative, inclusi gli incontri organizzati in ambito PEI, che caratterizzano l’innovazione proposta dal Gruppo Operativo: tariffa impiegata in ambito europeo nei progetti Horizon2020 per gli imprenditori di piccole e medie imprese, pari a 36,41 euro/ora.

Le ore imputabili sono quelle ordinarie, nella misura massima di 1720 ore annue.

Il costo imputabile è pertanto ottenuto moltiplicando il costo unitario standard orario per il numero di ore destinate alla realizzazione del Piano, a seguito della valutazione istruttoria.

10.3. COLLABORAZIONI, CONSULENZE ESTERNE, ALTRI SERVIZI

Le spese per collaborazioni e consulenze esterne fanno riferimento a prestazioni a carattere tecnico e/o scientifico rese da professionisti (persone fisiche) o da qualificati soggetti con personalità giuridica, privati o pubblici.

La presente tipologia di spese concerne inoltre le prestazioni di terzi intese come prestazioni di carattere esecutivo destinate alla realizzazione del Piano e acquisite da soggetti terzi.

Con eccezione delle attività di formazione, non sono di norma ammessi incarichi professionali a dipendenti pubblici tranne nelle ipotesi in cui i soggetti siano stati preventivamente autorizzati, nel rispetto della normativa vigente.

Per quanto riguarda i costi delle prestazioni professionali dei consulenti è stata definita una tabella standard dei costi unitari contenente un solo valore standard (UCs) pari a 54,00 euro per ogni ora di prestazione professionale resa dal consulente3.

Il costo imputabile è pertanto ottenuto moltiplicando il costo unitario standard orario per il numero di ore destinate alla realizzazione del Piano, a seguito della valutazione istruttoria.

Per la selezione dei fornitori di prestazioni di carattere esecutivo (“altri servizi”) vale quanto indicato al paragrafo 13 “CONGRUITÀ DELLA SPESA” con riferimento ai costi di cui al comma 1 lett. a), art. 67 del Reg. (UE) n. 1303/2013.

10.4. SPESE PER ATTIVITÀ DI DIVULGAZIONE E DISSEMINAZIONE

Queste spese sono relative alla partecipazione e organizzazione di convegni, seminari e manifestazioni fieristiche, organizzazione di visite guidate e altre forme di incontro, stesura di articoli per riviste tecniche specialistiche o a larga diffusione, redazione e diffusione di monografie, di opuscoli divulgativi, di newsletter, definizione target e predisposizione di indirizzari, realizzazione e manutenzione siti web, noleggio di spazi e attrezzature, catering, cartellonistica, inviti, stampe e pubblicazioni, progettazione siti web, ecc.., esclusi materiali di consumo.

3La metodologia di calcolo è indicata nella scheda di misura.

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Per la selezione dei fornitori vale quanto indicato al paragrafo 13 “CONGRUITÀ DELLA SPESA”.

10.5. SPESE PER ATTIVITÀ DI FORMAZIONE E CONSULENZA

Le attività di formazione e consulenza devono rientrare nelle tipologie declinate nella deliberazione n. 1201/2018 per i tipi di operazione 1.1.01, 1.3.01 e 2.1.01 del PsR 2014-2020, devono avere ad oggetto tematiche coerenti con il Piano di Innovazione presentato dal GO ed essere rivolte alle imprese partecipanti al GO ed aperte a tutte le imprese che vogliano aderirvi durante la durata del Piano.

L'ammissibilità delle spese è determinata sulla base del costo calcolato con le modalità di cui al paragrafo 8) dell’Allegato A) alla deliberazione n. 1201/2018 in applicazione dei costi standard e spese forfettarie ivi definite.

All'atto di presentazione della domanda di sostegno del GO, le proposte di formazione e consulenza devono già essere state presentate per l’approvazione nel Catalogo verde sugli appositi bandi aperti a sIAG, secondo le modalità e condizioni definite dall'Allegato A) alla predetta deliberazione n.

1201/2018. Ulteriori proposte potranno essere presentate dopo l’avvio dell’attività del GO, e in caso di positiva valutazione potranno essere immediatamente attuate. Le proposte di formazione e consulenza sul “Catalogo Verde” possono essere presentate durante tutto il periodo di durata del Piano di innovazione.

In sede di domanda di sostegno dovrà essere inserito l’elenco delle imprese interessate a partecipare alle attività di formazione e consulenza del GO. L’eventuale ampliamento del numero di imprese interessate potrà avvenire durante tutto il periodo di durata del Piano di innovazione.

L’inserimento nel Piano di innovazione di nuove proposte approvate e/o di nuove imprese partecipanti validate viene effettuato senza la necessità di operare varianti; tali variazioni non potranno comunque comportare un aumento della spesa ammessa e del contributo concesso.

successivamente, e comunque prima di iniziare le attività di formazione e/o consulenza dovrà essere inserita a SIAG con le modalità di cui all’allegato B) alla deliberazione n. 1201/2018 una specifica domanda di “AVVIO FORMAZIONE_CONSULENZA GOI” con i dettagli ivi previsti tra cui, in particolare i nominativi dei partecipanti e i calendari di svolgimento delle attività, al fine di consentire gli opportuni controlli in itinere.

Sulla domanda di “AVVIO FORMAZIONE_CONSULENZA GOI” verranno effettuati a cura del servizio Innovazione, qualità, promozione e internazionalizzazione del sistema agroalimentare gli opportuni controlli di ammissibilità, mentre i controlli in itinere sono di competenza dei servizi Territoriali Agricoltura, caccia e pesca ed effettuati con le modalità di cui alla citata deliberazione n. 1201/2018.

Parimenti al termine delle attività dovrà essere inserita a SIAG una domanda di “RENDICONTO FORMAZIONE_CONSULENZA GOI” propedeutica alla domanda di pagamento vera e propria che sarà invece presentata con le regole e gli schemi propri del tipo operazione 16.1.01.

Sulla domanda di “RENDICONTO FORMAZIONE_CONSULENZA GOI” saranno effettuati i controlli tecnico/amministrativi relativi alla corretta esecuzione delle attività, di competenza di AGREA che li esercita tramite delega.

I servizi delegati redigono appositi verbali inseriti a sIAG che danno conto del corretto svolgimento tecnico delle attività, mentre tutti i restanti controlli (controllo in loco, DURC, antimafia, ecc.) saranno effettuati a valere sulla domanda di pagamento presentata ai sensi della misura 16.1.01.

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10.6. INVESTIMENTI MATERIALI

Qualora per la realizzazione del Piano sia necessario acquisire beni materiali, quali macchinari, attrezzature e componenti, al fine di determinare il fornitore e la spesa ammissibile a sostegno, è necessario che il soggetto richiedente proceda secondo quanto indicato al paragrafo 13

“CONGRUITÀ DELLA SPESA”.

La spesa imputabile dei beni durevoli è pari alla quota di ammortamento del bene secondo quanto indicato al paragrafo 10.8 “AMMORTAMENTO”.

Nel caso di spese riconducibili all’attività di “creazione prototipi”, sono compresi i costi per beni materiali di durata superiore a quella del Piano, ma integralmente finalizzati all’attività di creazione di prototipi, che sono in questo caso interamente imputabili. Le predette spese saranno comunque finanziate solo in quanto i “prototipi” siano utilizzati a fini esclusivamente sperimentali e non produttivi. Nel Piano si dovrà comunque illustrare la pertinenza di tali spese rispetto all’attività di

“creazione prototipi”.

Non è considerata realizzazione di prototipi la modifica di macchine e/o attrezzature presenti sul mercato se non supportata da uno specifico studio progettuale finalizzato alla realizzazione del prototipo stesso.

10.7. INVESTIMENTI IMMATERIALI

Gli investimenti immateriali riguardano (art. 45 del Reg. (UE) n. 1305/2013) l’acquisizione o sviluppo di programmi informatici e l’acquisizione di brevetti, licenze, diritti d'autore e marchi commerciali.

Per la selezione dei fornitori vale quanto indicato al paragrafo 13 “CONGRUITÀ DELLA SPESA”.

10.8. AMMORTAMENTO

Come previsto dall’art. 69, comma 2, del Reg. (UE) n. 1303/2013, le spese di ammortamento si possono considerare spese ammissibili alle seguenti condizioni:

- l'importo della spesa è debitamente giustificato da documenti con un valore probatorio equivalente alle fatture;

- i costi si riferiscono esclusivamente al periodo di attività previsto dal Piano;

- all'acquisto dei beni ammortizzati non hanno contribuito altre sovvenzioni pubbliche.

Ai fini del calcolo convenzionale della quota di ammortamento da attribuire al Piano si dovranno prendere in considerazione esclusivamente le percentuali di ammortamento previste dalla normativa fiscale in vigore ed applicate dall’azienda stessa, con esclusione delle forme di ammortamento accelerato ed anticipato.

Non è possibile inserire l'ammortamento di un'attrezzatura comprata precedentemente alla data di ammissibilità della spesa.

In ogni caso, l’ammortamento complessivamente rendicontato non può mai eccedere il costo totale del bene ed è considerato eleggibile esclusivamente il costo rapportato al periodo nonché alla percentuale di utilizzo del bene destinata al progetto.

10.9. LOCAZIONE

Per quanto attiene all’acquisizione di beni strumentali e attrezzature, compresi i programmi informatici, attraverso la locazione finanziaria (leasing), sono ammissibili le spese – con esclusivo riferimento alla quota capitale - sostenute in relazione ai canoni effettivamente pagati e relativi alle

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quote di competenza dell’intervento, purché sia previsto l’obbligo di acquisto o riscatto del bene alla scadenza del contratto. In caso di utilizzo parziale o promiscuo, pertanto, i canoni devono essere imputati con calcolo pro-rata secondo un metodo equo e debitamente giustificato.

si dovranno preliminarmente acquisire almeno tre preventivi da parte di fornitori specializzati contenenti: la durata del contratto, il canone mensile dello stesso, il raffronto con il prezzo di acquisto a valore corrente di mercato del bene stesso.

La spesa ammissibile è rappresentata dai canoni pagati dall’utilizzatore al concedente, comprovati da una fattura o da un documento avente forza probatoria equivalente, entro il limite fissato per l’ammissibilità delle spese, al netto dei costi connessi al contratto (garanzie del concedente, costi di rifinanziamento, interessi, spese generali e oneri assicurativi).

Analogamente, per quanto attiene all’acquisizione di beni strumentali e attrezzature attraverso la locazione operativa, al fine di determinare la congruità del prezzo proposto, è necessario acquisire almeno tre preventivi da parte di fornitori specializzati contenenti: la durata del contratto; il canone mensile dello stesso, il raffronto con il prezzo di acquisto a valore corrente di mercato del bene stesso.

In ogni caso si dovrà comprovare che il ricorso alla locazione costituisce la modalità più vantaggiosa, in termini di convenienza economica, rispetto al normale acquisto; dovrà inoltre essere garantita la non alienabilità del bene e la destinazione d’uso per il periodo previsto dall’operazione finanziata.

sono in ogni caso esclusi eventuali maxi-canoni, iniziali e/o finali.

10.10. SPESE GENERALI

Le spese generali sono calcolate secondo le indicazioni di cui al comma 1, lettera c) dell’art. 68 del Reg. (UE) n. 1303/2013. Esse sono riconosciute a ciascun soggetto beneficiario nella misura del 25% dei relativi costi diretti ammissibili.

11. SPESE ESCLUSE

Oltre alle spese indicate all’art. 45, paragrafo 3, del Reg. (UE) n. 1305/2013, non sono in generale eleggibili le spese:

- che non rientrano nelle categorie previste dal presente avviso pubblico;

- relative a lavori o attività iniziate prima della data di presentazione della domanda;

- sostenute prima della data di presentazione domanda ed oltre il termine previsto per la rendicontazione;

- quietanzate successivamente alla scadenza dei termini previsti per la rendicontazione;

- spese per acquisto di beni e servizi di importo unitario inferiore ad euro 500,00.

A titolo esemplificativo e non esaustivo si elencano alcune tipologie di spese esplicitamente non ammissibili:

- spese di promozione dell’immagine del “beneficiario” (es.: pranzi, viaggi promozionali, ecc.);

- spese relative a parti o componenti di macchine ed impianti a meno che non siano finalizzate alla realizzazione del prototipo previsto dal Piano;

- acquisto di impianti, macchinari, attrezzature usati ed eventuali relativi oneri;

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- spese relative all'acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature che rappresentino mera sostituzione di beni della stessa tipologia già esistenti in azienda;

- acquisto di immobili e di terreni;

- opere di manutenzione ordinaria, riparazioni;

- opere provvisorie non direttamente connesse all’esecuzione del Piano;

- costruzioni di strutture;

- acquisto di attrezzature non strettamente funzionali al Piano;

- acquisto di attrezzature ricreative ed arredi;

- acquisto di motrici di trasporto;

- software non specialistico e non connesso all’attività di Piano;

- spese di perfezionamento e di costituzione di prestiti;

- oneri finanziari di qualsiasi natura sostenuti per il finanziamento del Piano;

- ai sensi dell’art. 69, paragrafo 3, lettera c) del Reg. (UE) n. 1303/2013, non è ammissibile l’ammontare relativo all’imposta sul valore aggiunto (IVA), salvo nei casi in cui non sia recuperabile ai sensi della normativa nazionale sull'IVA;

- altri oneri per imposte e tasse;

- oneri riconducibili a revisioni prezzi o addizionali per inflazione;

- spese relative a donazioni ovvero all’apporto operativo del soggetto “beneficiario” in termini di mancato reddito;

- spese fatturate tra i componenti il GOI, ad eccezione delle spese riferibili ai tipi di operazione 1.1.01, 1.3.01 e 2.1.01;

- spese per materiali di consumo;

- spese per missioni e trasferte.

12. CONFLITTI DI INTERESSE Non sono in nessun caso ammissibili:

- spese sostenute per l’acquisto di beni e servizi forniti da persone fisiche appartenenti agli organi di amministrazione del soggetto acquirente ovvero di soggetti partner del medesimo GO;

- spese sostenute per l’acquisto di beni e servizi forniti da soggetti partner del medesimo GO, ad eccezione delle spese riferibili ai tipi di operazione 1.1.01, 1.3.01 e 2.1.01.

13. CONGRUITÀ DELLA SPESA

Per le Misure 1 e 2 la congruità della spesa viene definita preventivamente in sede di pubblicazione delle proposte ammissibili sul catalogo verde e successivamente utilizzata in sede di rendiconto sulla base dei costi standard e delle spese forfettarie, così come definite al cap. 8 della deliberazione di Giunta regionale n. 1201/2018.

Per il tipo operazione 16.1.01 la valutazione di congruità è determinata dall’applicazione dei costi semplificati di cui al comma 1, lettera b) (tabelle standard di costi unitari), art. 67 del Reg. (UE) n.

1303/2013 in base ai quantitativi ritenuti ammissibili e per i costi indiretti dall’opzione di cui alla lettera c) (tasso forfettario), comma 1, art. 68 del Reg. (UE) n. 1303/2013.

(20)

Per i costi di cui al comma 1 lett. a), art. 67 del Reg. (UE) n. 1303/2013 la valutazione di congruità delle spese avviene attraverso la comparazione di preventivi di spesa.

In questi casi è necessario pertanto adottare una selezione del bene/servizio da acquistare basata sull’esame di almeno 3 preventivi di spesa confrontabili, forniti da fornitori diversi e riportanti nei dettagli l’oggetto della fornitura, e procedere quindi alla scelta di quello che, per parametri tecnico- economici e per costi/benefici, viene ritenuto il più idoneo.

A tale scopo, è necessario che il beneficiario fornisca una breve relazione tecnico/economica illustrante la motivazione della scelta del preventivo ritenuto valido. La relazione tecnico/economica non è necessaria se la scelta del preventivo risulta essere quella con il prezzo più basso.

I preventivi, oltre a essere debitamente sottoscritti dal soggetto fornitore e a descrivere nel dettaglio le caratteristiche tecniche e tipologiche del bene/servizio, devono riportare almeno le seguenti informazioni:

- prezzo;

- data di formulazione e termine di validità del preventivo (che dovrà essere successiva alla data di presentazione dell’istanza di sostegno).

Nel caso di acquisizioni di beni/servizi altamente specializzati e nel caso di investimenti a completamento di forniture preesistenti, per i quali non sia possibile reperire tre differenti preventivi comparabili tra di loro, occorre predisporre una dichiarazione nella quale si attesti l’impossibilità di individuare altri fornitori concorrenti, allegando una specifica relazione tecnica giustificativa, indipendentemente dal valore del bene o della fornitura.

Anche per gli investimenti immateriali, al fine di poter valutare la ragionevolezza dei costi, per la scelta del soggetto cui affidare l’incarico, in base non solo all’aspetto economico, ma anche alla qualità del piano di lavoro e all’affidabilità del fornitore, è necessario che vengano presentate almeno tre differenti offerte. Dette offerte devono contenere, ove pertinenti, una serie di informazioni puntuali sul fornitore (elenco delle attività eseguite, curriculum delle pertinenti figure professionali della struttura o in collaborazione esterna), sulla modalità di esecuzione del progetto (piano di lavoro, figure professionali da utilizzare, tempi di realizzazione) e sui costi previsti.

Ove non sia possibile disporre di tre offerte di preventivo, è necessario, dopo aver effettuato un’accurata indagine di mercato, predisporre e presentare una dichiarazione nella quale si attesti l’impossibilità di individuare altri soggetti concorrenti in grado di fornire i servizi oggetto del finanziamento, allegando una specifica relazione descrittiva, corredata degli elementi necessari per la relativa valutazione.

L’espletamento delle procedure di selezione deve essere documentato prioritariamente attraverso la PEC di richiesta e la PEC di ricezione dell’offerta; qualora non fosse possibile espletare tale procedura, dovrà comunque essere fornita la documentazione attestante l’avvenuta corrispondenza tra le parti.

Nel caso di assenza delle menzionate dichiarazioni attestanti l’impossibilità di individuare altri soggetti fornitori ovvero di dichiarazioni incomplete ovvero non esaustive (es. mancata risposta dei soggetti interpellati) a giudizio dell’Amministrazione, si procederà allo stralcio della spesa in oggetto.

Per i beneficiari Enti Pubblici ed Organismi di diritto pubblico si rimanda al successivo paragrafo 13.1.

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13.1. BENEFICIARI ENTI PUBBLICI ED ORGANISMI DI DIRITTO PUBBLICO Nel caso di beneficiari Enti Pubblici ed Organismi di diritto pubblico, deve essere garantito il rispetto della normativa generale sugli appalti pubblici (D. Lgs n. 50/2016).

In sede di presentazione dell’istanza di sostegno, il richiedente dovrà unicamente indicare - negli appositi campi della scheda finanziaria - l’importo preventivato e il tipo di procedura di selezione del fornitore da adottare per ogni acquisizione prevista nel Piano.

Nel caso il Piano sia ammesso a contributo, il beneficiario dovrà attivare una procedura di selezione dei fornitori, secondo quanto disciplinato dal citato D. Lgs n. 50/2016.

Ad esclusione delle spese determinate tramite costi semplificati, una volta selezionati i soggetti aggiudicatari della fornitura dei beni/servizi e comunque almeno 90 giorni prima della presentazione di una domanda di pagamento, il beneficiario deve presentare (tramite il soggetto referente nel caso di raggruppamenti) al servizio Innovazione, qualità, promozione e internazionalizzazione del sistema agroalimentare - utilizzando il sistema informativo (sIAG), nelle modalità definite da Agrea e reperibili sul sito internet dell’Agenzia medesima - una comunicazione integrativa all’istanza di sostegno, con la documentazione relativa alle procedure adottate al fine di documentarne la regolarità.

Per ciascuna procedura di selezione adottata dovrà essere fornita, in particolare, la seguente documentazione:

- atto che dispone e attiva la procedura a contrarre;

- nel caso di “affidamento diretto”, per ciascuna aggiudicazione, almeno tre preventivi;

- una breve relazione tecnico/economica di comparazione, illustrante la motivazione della scelta del preventivo ritenuto valido, a firma del Responsabile del procedimento;

- provvedimento di aggiudicazione;

- copia del contratto da stipulare o già stipulato;

- quadro economico dei costi del Piano aggiornati a seguito dello svolgimento delle procedure di gara;

- copia degli avvisi, dei comunicati, delle delibere e atti, della validazione del progetto, dei bandi e dei verbali che permettono di documentare l’effettuazione delle fasi di selezione del contraente in base alle normative generali sugli appalti pubblici di cui al Decreto Legislativo n. 50/2016 e successive modificazioni e integrazioni;

- check list di autovalutazione (scaricabile dal link: http://agricoltura.regione.emilia- romagna.it/psr-2014-2020/doc/linee-guida-e-prezzario );

- dichiarazione del Responsabile del procedimento circa il rispetto della normativa appalti (D.

Lgs. n. 50/2016).

La conformità degli interventi con gli obblighi derivanti dalla legislazione UE, dalla legislazione nazionale o dal Programma di sviluppo Rurale, con particolare riferimento a quelli in materia di appalti pubblici, sarà oggetto di controllo amministrativo come previsto all’art. 48 del Reg. di esecuzione (UE) n. 809/2014 della Commissione del 17 luglio 2014.

Il servizio Innovazione, qualità, promozione e internazionalizzazione del sistema agroalimentare effettua, entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione integrativa, l’istruttoria della documentazione pervenuta adottando apposita check list di controllo e prevedendo, se lo riterrà utile, ulteriori accertamenti per la verifica di quanto indicato nella check list di autovalutazione presentata.

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