• Non ci sono risultati.

"Ecco il semaforo della sclerosi" [file.pdf]

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi ""Ecco il semaforo della sclerosi" [file.pdf]"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

Cultura – Pag. 45 11 maggio 2010

SCIENZA. UNA VARIAZIONE NEL DNA RENDE PIÙ PROBABILE L'INSORGERE DELLA MALATTIA CHE COLPISCE TANTI ISOLANI

«Ecco il semaforo della sclerosi»

RICERCA DI UN'ÉQUIPE SARDA SU “NATURE GENETICS

«Sulla sclerosi multipla bisogna evitare di lanciare falsi messaggi». In una terra ad alta incidenza di questa malattia autoimmunitaria, suona doverosa la precisazione di Francesco Cucca, professore di genetica medica all'ateneo sassarese e direttore dell'Inn- Crs4, l'istituto di neurogenetica e neurofarmacologia del Consiglio nazionale delle ricerche. La cura non si conosce ancora, purtroppo. Eppure i passi in avanti si fanno. E i risultati consegnati ieri agli organi di informazione, convocati nella cittadella universitaria di Monserrato, sono importantissimi.

LA VARIAZIONE Un gruppo di ricercatori, in maggioranza sardi, ha infatti scoperto una variazione del dna nel Gblb, un gene che aumenta il rischio di sviluppare la malattia. La ricerca, con il titolo “Variants within the immunoregulatory CBLB gene are associated with multiple sclerosis”, è stata pubblicata domenica notte su “Nature Genetics”, la rivista di genetica più importante del pianeta. Il lavoro, condotto su 883 pazienti e 872 volontari sani e tutti sardi, ha portato alla scoperta di un gene che produce una proteina in grado di regolare l'attivazione del recettore dei linfociti, fondamentali cellule per le risposte immuni dell'organismo. «I nostri risultati sono coerenti con studi genetici su modelli animali: nel topo l'assenza di questo gene, indotta sperimentalmente, causa infatti l'encelofalomielite autoimmune, malattia simile alla sclerosi multipla», spiega Cucca, l'indiscusso leader che ha guidato il consorzio sardo formato dall'Inn-Cnr, dalle Università di Cagliari e Sassari, dalle aziende ospedaliere di Cagliari, Sassari e Ozieri e dal CRS4, il Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna operante nel Parco tecnologico di Pula. In poche parole sinergia e cervelli non in fuga, in un'Isola che non è solo delizia di coste paradisiache, artigianato prezioso, sapori languidi e perpetua crisi lavorativa da risolvere con la massima urgenza. La Sardegna è anche ricerca scientifica silenziosa, costante e persino giovane. Addirittura coraggiosamente (e ingiustamente) precaria. Ma per amore della scoperta. Un fare scienza che, quando supera la patologia delle invidie accademiche, sa davvero conquistarsi scoperte e lanciarne gli autori sullo scenario internazionale.

(2)

Cultura – Pag. 45 11 maggio 2010

LA SQUADRA Quarantuno le firme dell'articolo, molte delle quali di ricercatrici. Sulla prima dell'elenco, Serena Sanna responsabile Inn-Cnr della parte statistica, si dice sia una «matematica di grande valore». Così l'ha definita il genetista Antonio Cao che per fortuna non si gode troppo la pensione e continua a mettersi a disposizione dei colleghi. E ci sono tutti gli altri, perché il merito della conoscenza è collettivo, come ribadisce Francesco Cucca che non dimentica l'importante ruolo di processamento dei dati svolto dal Crs4. Proprio dal centro di ricerca è forte la soddisfazione espressa dal suo presidente Paolo Zanella, orgoglioso di una scoperta avvenuta anche grazie alla potenza di calcolo delle dotazioni informatiche che pongono il Crs4 all'avanguardia mondiale nella ricerca genetica. Il direttore dell'Inn-Cnr non dimentica di sottolineare l'importante collaborazione dei principali centri di cura della sclerosi multipla diretti da Maria Giovanna Marrosu (Università di Cagliari), dal Giulio Rosati (Università di Sassari) e dal medico Maurizio Melis della divisione di Neurologia dell'Ospedale Brotzu di Cagliari.

IL FENOMENO. Il lavoro è di lungo periodo, lo ha ricordato anche la professoressa Marrosu che nel capoluogo segue i malati di sclerosi da 35 anni e definisce la sclerosi

«una patologia che colpisce circa tre milioni di persone nel mondo, mezzo milione in Europa e più di 50 mila in Italia, soprattutto in Sardegna». La ricerca, pur con tutte le sue difficoltà, ha necessità di procedere, specie perché purtroppo resta il più diffuso tra i disturbi neurologici tra i giovani adulti e rappresenta la principale causa neurologica di disabilità. Ricerca produttiva, naturalmente. «Infatti l'aumento del personale di otto unità concesso all'Inn-Cnr è un segnale di positiva valutazione», commenta Francesco Cucca.

Manuela Vacca

Riferimenti

Documenti correlati

Our recent discoveries revealed that the transition zone, although negligible with respect of cell growth, is the most active zone in the whole root apex with respect of

Increased yield in 2017 was attributable to a more balanced rainfall pattern, compared to that in 2016 which induced increased vegetative growth1. Based on production stability over

La sua flessibilità consiste nella previdente impostazione planimetrica di un sistema di percorsi e moduli funzionali correlati al sistema di percorsi urbani all’esterno e

Using the mean nearest taxon distance, our phylogenetic cluster analyses showed that the world’s tropical forests are di- vided into two major floristic regions: a combined

This paper attempts the quantitative characterization of ongoing slope kinematics through the processing of inclinometer and interferometer measurement data and the subsequent

My contribution examines and discusses Michel Serres idea, expressed in the eighties, of the «reappropriation» of the senses (and body) in the way of aesthetics as