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Relazione programmatica 2017 – 2019

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C O N S I G L I O D I I N D I R I Z Z O E V I G I L A N Z A

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Relazione programmatica 2017 – 2019

PREMESSA

Con la Relazione Programmatica 2017 – 2019, l’ultima di competenza della quinta Consiliatura, si vuole consolidare l’innovativo impianto di programmazione dell’Istituto, basato sulla stretta correlazione tra indirizzi strategici, bilanci, strumenti gestionali e sistemi di rendicontazione, sperimentato negli scorsi esercizi.

La Relazione Programmatica 2017-2019 interessa due annualità che eccedono il periodo considerato dalle Linee di mandato 2013-2017.

Gli indirizzi qui contenuti, riferiti agli esercizi 2018-2019, saranno oggetto di valutazione della prossima consiliatura in relazione alle Linee di mandato che l’Organo riterrà di deliberare.

In fase di definizione del bilancio previsionale 2017, la base di computo sulla quale commisurare l’ammontare degli stanziamenti, riferiti alle singole missioni, dovrebbe essere rapportata al gettito 2015, che – in attuazione delle disposizioni contenute nella Legge di stabilità 2014 in materia di riduzione dei premi e dei contributi assicurativi – è condizionato anche dalla riduzione dei premi e dei contributi assicurativi in misura del 15,38% a carico in parte dell’INAIL e in parte della fiscalità generale.

In assenza del Bilancio consuntivo 2015, in corso di elaborazione, la Relazione Programmatica ha potuto essere redatta sulla base dei necessari elementi acquisiti in sede di audizione della Direzione Generale e, pertanto, per ciò che attiene la base di computo, si è assunto il valore di euro 8.321.384.000 che, per semplicità, nel prosieguo definiremo gettito 2015.

Come più volte evidenziato nelle audizioni, si rende necessario un processo di

“adeguamento” del nuovo Piano dei conti al fine di dare risoluzione ad alcune criticità emerse e già segnalate in occasione dell’approvazione del bilancio previsionale 2016.

E’ opportuno cogliere l’occasione per specializzare meglio i programmi della Missione 2

“Tutela della Salute” al fine di una più puntuale attribuzione delle spese e di una maggiore leggibilità degli stessi ai fini delle valutazioni strategiche.

Di seguito si riporta il nuovo schema della Missione 2 con l’evidenza delle variazioni apportate rispetto all’articolazione per Programmi della precedente Relazione Programmatica.

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Programmi precedenti Nuovi Programmi

MISSIONE 2 TUTELA DELLA

SALUTE

1. Attività socio sanitarie 1.1. Attività di erogazione

dei LIA 1.2. Attività di

fisiokinesiterapia 1.3. Attività di riabilitazione

non ospedaliera 1.4. Attività dei Poli di

eccellenza

2. Attività di reinserimento socio lavorativo

3. Attività di assistenza protesica

1. Attività socio sanitarie 1.1 Attività ambulatoriali curative

1.2 Attività di erogazione dei LIA e delle prestazioni

sanitarie acquisite da terzi 1.3 Attività di riabilitazione acquisite da terzi

1.4 Attività protesiche acquisite da terzi 1.5 Attività dei Poli di eccellenza

2. Attività di reinserimento socio lavorativo

3. Attività di assistenza protesica e riabilitativa effettuate da Strutture dell’Istituto

La Relazione programmatica 2017 – 2019 conferma, in linea generale, in termini di destinazione di risorse e di equilibrio tra le Missioni ed i Programmi la precedente Relazione 2016– 2018 che si intende qui richiamata, arricchita dai seguenti indirizzi del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza emanati successivamente alla predetta Relazione Programmatica (delibere 4 e 5 del 27 maggio 2015).

Delibera Inail CIV n. 7 del 18 giugno 2015 Linee di indirizzo per la Ricerca Inail;

Delibera Inail CIV n. 8 del 18 giugno 2015 Linee di indirizzo per il reinserimento lavorativo;

Delibera Inail CIV n. 10 del 16 settembre 2015

Linee di indirizzo per la concessione di incentivi economici alle imprese che investono in sicurezza – Bandi ISI 2015 e bandi a valutazione FIPIT 2014;

Delibera Inail CIV n. 11 del 23 settembre 2015

Indirizzi in merito al processo di riorganizzazione dell'Istituto;

Delibera Inail CIV n. 12 del 23 settembre 2015

Istituzione della Commissione Consiliare temporanea in merito alle malattie di origine professionale;

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3 Delibera Inail CIV n. 13 del 23 settembre 2015

Relazione sulla Performance 2014;

Delibera Inail CIV n. 14 del 21 ottobre 2015 Piano della Formazione 2015-2017;

Delibera Inail CIV n. 17 del 10 novembre 2015

Linee di indirizzo per la progettazione di pacchetti formativi ed individuazione delle modalità per i bandi di erogazione della formazione ai soggetti previsti dal D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.;

Delibera Inail CIV n. 18 del 2 dicembre 2015

Aggiornamento ed integrazione delle linee di indirizzo per la concessione di incentivi economici alle imprese che investono in sicurezza - Bandi ISI 2015 e bandi a valutazione FIPIT 2014 e 2015;

Delibera Inail CIV n. 23 del 29 dicembre 2015

Piano delle Attività di Ricerca 2016/2018 – Ricerca Obbligatoria;

Delibera Inail CIV n. 24 del 29 dicembre 2015

Piano delle Attività di Ricerca 2016/2018 – Ricerca Discrezionale;

Delibera Inail CIV n. 1 del 17 febbraio 2016

Piano triennale degli investimenti 2016/2018. Articolo 8, comma 15, del decreto legge n.78/2010 convertito con modificazioni nella Legge n. 122/ 2010.

Delibera Inail CIV n. 3 del 17 febbraio 2016

Proroga dell’operatività della Commissione Consiliare temporanea in merito alle malattie di origine professionale;

Indirizzi del CIV del 17 febbraio 2016

Primi orientamenti in merito all’aggiornamenti dei premi e contributi;

Di seguito si riportano gli obiettivi attuativi secondo lo schema del Bilancio per Missioni e Programmi, confermando che gli obiettivi, per i quali risulti indispensabile la verifica di fattibilità, assumono il valore di traguardi tendenziali per i quali si renderanno necessarie opportune e urgenti sedi di confronto.

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MISSIONE 1 – POLITICHE PREVIDENZIALI

AZIONI STRATEGICHE Le azioni sono sintetizzabili in:

 Azioni finalizzate all’EQUITA’ dei costi assicurativi, attraverso:

 il recupero di risorse economiche tramite una più puntuale azione di contrasto all’evasione ed elusione contributiva;

 la revisione dell’attuale sistema tariffario tramite:

 l’aggiornamento dei premi e dei contributi operato distintamente per singola gestione assicurativa, tenuto conto dell’andamento economico, finanziario e attuariale registrato da ciascuna di esse e garantendo il relativo equilibrio assicurativo;

 la revisione del sistema tariffario anche tramite la verifica della puntuale corrispondenza tra rischi e tariffe dei premi;

 Azioni finalizzate all’EQUITA’ degli indennizzi, attraverso:

 l’introduzione di un sistema automatico di rivalutazione dell’indennizzo per danno biologico;

 Azioni finalizzate all’EFFICIENZA dell’operatività dell’Istituto ottimizzando gli investimenti organizzativi e i costi di funzionamento, attraverso:

 l’estensione dell’obbligo assicurativo a soggetti attualmente esclusi, quali gli studenti, con particolare attenzione a quelli impegnati nell’alternanza scuola- lavoro;

 l’estensione della tutela assicurativa a soggetti che rivestono particolare rilievo sociale, previa verifica della sostenibilità economica.

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MISSIONE 1 – POLITICHE PREVIDENZIALI

AZIONI PROGRAMMATICHE

1. Programma rapporti con gli assicuranti 1.1. Premi

Acquisire gli elementi utili richiesti affinché il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza elabori le Linee di indirizzo in materia sulla base: dei primi orientamenti già assunti dal Consiglio stesso in merito alla distribuzione degli oneri, delle ipotesi di revisione delle lavorazioni e dei processi produttivi enucleati nel Nomenclatore, dell’andamento e della sostenibilità attuariale delle quattro Gestioni in cui si articola la Gestione Industria, nel rispetto delle disposizioni di cui al D.Lgs n. 38/2000.

Effettuare, inoltre, la verifica di sostenibilità economica, finanziaria e attuariale, asseverata dal Ministero dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali (Legge n. 147/2013).

Ciò, al fine di consentire di effettuare l’autoliquidazione 2016-2017, sulla base delle nuove Tariffe dei premi.

Concludere il percorso di omogeneizzazione delle modalità di pagamento dei premi e del sistema di gestione contabile ex-Ipsema; l’armonizzazione dei sistemi tariffari Inail ed ex-Ipsema dovrà rientrare nella complessiva revisione del sistema tariffario.

1.2. Contribuzione per lavori occasionali

Costruire, in modo omogeneo e analogo alle gestioni assicurative e senza aggravio di adempimenti per gli assicuranti, strumenti per il controllo della copertura assicurativa dei lavoratori che svolgono lavori occasionali, attribuendo il gettito alle specifiche gestioni tariffarie.

1.3. Contribuzione agricola

Costruire - in modo omogeneo alle altre gestioni assicurative, tenuto conto delle peculiari modalità di riscossione dei contributi agricoli unificati, senza aggravio di adempimenti per gli assicuranti - un applicativo informatico per la gestione e il controllo delle posizioni contributive, anche in funzione dell’incremento e della valorizzazione delle politiche premiali per la prevenzione.

1.4. Contrasto all’evasione ed elusione di premi e contributi

Dare priorità, in attuazione dei valori di solidarietà ed equità posti alla base delle Linee di mandato del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza, alle iniziative per l’incremento del contrasto all’elusione e all’evasione dei premi.

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6 1.5. Recupero crediti

A fronte della costante crescita dei residui per premi non riscossi, e considerati i pesanti vincoli determinati dalle modalità previste per l’affidamento della gestione dei ruoli ai concessionari, monitorare costantemente le posizioni contributive procedendo tempestivamente alle necessarie sistemazioni contabili.

1.6. Rapporto assicurativo

Completare le analisi per l’estensione della tutela assicurativa sulla base delle

“sperimentazioni” in atto ed in particolare:

− a coloro che rivestono rilievo sociale, quali la generalità degli studenti con particolare attenzione a quelli coinvolti nell’alternanza scuola-lavoro;

− ai volontari.

Inoltre, avviare un’analisi per attualizzare, sulla base degli orientamenti del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza, le modalità di tutela per le casalinghe.

Proseguire le iniziative per ottimizzare il sistema di relazioni e di partecipazione, la tracciabilità, la garanzia della privacy e l’accesso agli atti, per gli assicuranti e le loro organizzazioni di rappresentanza, migliorando il coinvolgimento, gli strumenti e le soluzioni telematiche, anche attraverso la cooperazione applicativa e l’archiviazione elettronica sostitutiva.

1.7. Anagrafe assicurati

Nell’ambito della gestione del rapporto assicurativo, ottimizzare le relazioni con il Sistema informatico di invio delle Comunicazioni Obbligatorie per realizzare, senza aggravio per gli assicuranti, l’anagrafe degli assicurati utile anche per una corretta attuazione dei nuovi compiti dell’Istituto in materia prevenzionale, riabilitativa e di reinserimento nonché per la migliore finalizzazione delle attività di ricerca.

2. Programma rapporti con gli assicurati 2.1. Prestazioni economiche

Proseguire tutte le opportune iniziative, anche di carattere normativo, per favorire il miglioramento delle prestazioni economiche per gli infortunati e i tecnopatici, tenuto conto della sostenibilità economica e finanziaria.

2.2. Accertamenti medico legali

Realizzare gli interventi necessari a migliorare l’omogenea applicazione sul territorio dei criteri e dei riscontri da assumere a base delle valutazioni medico- legali per le malattie professionali e rivedere eventualmente le relative procedure.

L’istituto della “inidoneità temporanea alla mansione specifica” previsto dal decreto legislativo n. 81/2008 e successive modificazioni – nei casi d’infortunio o di malattia professionale – deve essere, in termini assicurativi, considerato ai fini della valutazione dell’istituto della “inabilità temporanea assoluta”, normato dal

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7 Testo Unico D.P.R. n. 1124/1965, anche alla luce delle disposizioni del D.Lgs n.

38/2000.

2.3. Azioni di rivalsa

Proseguire le intese con l’Amministrazione giudiziaria per la definizione di un accordo quadro idoneo a garantire un sistematico flusso informativo dalle Procure verso l’Inail, riguardo all’avvenuta apertura di procedimenti penali a carico di datori di lavoro connessi a infortuni e malattie professionali indennizzati dall’Istituto, assicurando l’omogeneità dei flussi sul territorio nazionale.

Monitorare le casistiche della rivalsa per permettere una valutazione del grado di efficacia ed effettività delle attuali norme in materia di esonero.

2.4. Rapporto assicurativo

Proseguire le iniziative per ottimizzare il sistema di relazioni e di partecipazione, la tracciabilità, la garanzia della privacy e l’accesso agli atti, per gli assicurati, i patronati e le associazioni di rappresentanza dei lavoratori, migliorando il coinvolgimento, gli strumenti e le soluzioni telematiche, anche attraverso la cooperazione applicativa e l’archiviazione elettronica sostitutiva.

OBIETTIVI

Programma 1

Acquisire gli elementi utili richiesti affinché il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza elabori le Linee di indirizzo in materia sulla base: dei primi orientamenti già assunti dal CIV stesso in merito alla distribuzione degli oneri, delle ipotesi di revisione delle lavorazioni e dei processi produttivi enucleati nel Nomenclatore, dell’andamento e della sostenibilità attuariale delle quattro Gestioni in cui si articola la Gestione Industria, nel rispetto delle disposizioni di cui al D.Lgs n. 38/2000.

Effettuare, inoltre la verifica di sostenibilità economica, finanziaria e attuariale, asseverata dal Ministero dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali (Legge n. 147/2013).

Ciò, al fine di consentire di effettuare l’autoliquidazione 2016-2017, sulla base delle nuove Tariffe dei premi.

Conclusa questa fase, avviare il Tavolo di coinvolgimento delle Parti sociali ai fini della definizione di tutti gli aspetti applicativi del nuovo sistema tariffario.

Omogeneizzare e semplificare le modalità di pagamento dei premi e il sistema contabile ai fini del miglioramento dei servizi erogati e del contenimento delle spese di funzionamento.

1.1. Costruire, in modo omogeneo e analogo alle gestioni assicurative e senza aggravio di adempimenti per gli assicuranti, strumenti per il controllo della copertura assicurativa dei lavoratori che svolgono lavori occasionali, attribuendo il gettito alle specifiche gestioni tariffarie.

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8 1.2. Costruire - in modo omogeneo alle altre gestioni assicurative, tenuto conto delle peculiari modalità di riscossione dei contributi agricoli unificati, senza aggravio di adempimenti per gli assicuranti – un applicativo informatico per la gestione e il controllo delle posizioni contributive, anche in funzione dell’incremento e della valorizzazione delle politiche premiali per la prevenzione.

Promuovere tutti gli adempimenti normativi e convenzionali utili a questo obiettivo.

Rilasciare, entro il primo trimestre 2017, uno specifico applicativo.

1.3. Prevedere un gettito da recupero dell’evasione ed elusione contributiva maggiorato, rispetto al valore economico conseguito nell’esercizio 2015, del: 1%

nel 2017; 2% nel 2018; 3% nel 2019.

1.5.Analizzare costantemente le posizioni contributive, realizzando percentuali di sistemazioni contabili, rispetto alle specifiche liste di evidenza prodotte dai sistemi informativi, per un valore pari al 50% nel 2017; 55% nel 2018; 60% nel 2019.

1.6.Completare le analisi per l’estensione della tutela assicurativa sulla base delle

“sperimentazioni” in atto ed in particolare:

− a coloro che rivestono rilievo sociale, quali la generalità degli studenti con particolare attenzione a quelli coinvolti nell’alternanza scuola-lavoro;

− ai volontari.

Inoltre, avviare un’analisi per attualizzare, sulla base degli orientamenti del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza, le modalità di tutela per le casalinghe.

Proseguire le iniziative per ottimizzare il sistema di relazioni e di partecipazione, la tracciabilità, la garanzia della privacy e l’accesso agli atti, per gli assicuranti e le loro organizzazioni di rappresentanza, migliorando il coinvolgimento, gli strumenti e le soluzioni telematiche, anche attraverso la cooperazione applicativa e l’archiviazione elettronica sostitutiva.

1.7.Nell’ambito della gestione del rapporto assicurativo, ottimizzare le relazioni con il Sistema informatico di invio delle Comunicazioni Obbligatorie per realizzare, senza aggravio per gli assicuranti, l’anagrafe degli assicurati utile anche per una corretta attuazione dei nuovi compiti dell’Istituto in materia prevenzionale, riabilitativa e di reinserimento nonché per la migliore finalizzazione delle attività di ricerca.

Programma 2

2.1.Prevedere, in funzione del miglioramento delle prestazioni economiche per gli infortunati e i tecnopatici, la copertura della maggior spesa pari al 12,5 per mille del gettito 2015 per ogni annualità del triennio 2017-2019.

2.2.Realizzare, entro il primo trimestre 2017, gli interventi necessari a migliorare l’omogenea applicazione sul territorio dei criteri e dei riscontri da assumere a base delle valutazioni medico-legali per le malattie professionali.

Il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza si impegna, entro il 30 settembre 2016, in accordo con gli Organi di gestione, a predisporre una proposta normativa per

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9 prevedere che l’istituto della “inidoneità temporanea alla mansione specifica”, previsto dal decreto legislativo n. 81/2008 e successive modificazioni – nei casi d’infortunio o di malattia professionale – sia considerato, in termini assicurativi, ai fini della valutazione dell’istituto della “inabilità temporanea assoluta”, normato dal Testo Unico D.P.R. n. 1124/1965, anche alla luce delle disposizioni del D.Lgs n.

38/2000.

2.3.Proseguire le intese con l’Amministrazione giudiziaria per la definizione di un accordo quadro idoneo a garantire un sistematico flusso informativo dalle Procure verso l’Inail, riguardo all’avvenuta apertura di procedimenti penali a carico di datori di lavoro connessi a infortuni e malattie professionali indennizzati dall’Istituto, assicurando l’omogeneità dei flussi sul territorio nazionale.

Monitorare le casistiche della rivalsa per permettere una valutazione del grado di efficacia ed effettività delle attuali norme in materia di esonero.

2.4.Proseguire le iniziative per ottimizzare il sistema di relazioni e di partecipazione, la tracciabilità, la garanzia della privacy e l’accesso agli atti, per gli assicurati, i patronati e le associazioni di rappresentanza dei lavoratori, migliorando il coinvolgimento, gli strumenti e le soluzioni telematiche, anche attraverso la cooperazione applicativa e la archiviazione elettronica sostitutiva.

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MISSIONE 2 – TUTELA DELLA SALUTE

AZIONI STRATEGICHE Le azioni sono sintetizzabili in:

 Azioni finalizzate all’EQUITA’ della presa in carico, attraverso:

 la messa a regime delle attività previste dall’Accordo 2 febbraio 2012 della Conferenza Stato-Regioni in attuazione del Decreto legislativo 81/2008 e successive modificazioni;

 la revisione dei processi a sostegno del reinserimento socio lavorativo.

 Azioni finalizzate all’EFFICIENZA dell’operatività dell’Istituto, attraverso:

 la riduzione della durata delle inabilità temporanee assolute e dei postumi permanenti, tramite:

 la tempestiva erogazione dei Livelli Integrativi di Assistenza Inail;

 la definizione e attuazione dei Piani riabilitativi individuali e dei Progetti riabilitativi individualizzati.

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MISSIONE 2 – TUTELA DELLA SALUTE

AZIONI PROGRAMMATICHE

Pianificazione e gestione degli interventi per la tutela della salute

L’equilibrio finanziario e gestionale del sistema delineato si deve basare sulla capacità di:

_ valutare le priorità di intervento in base agli effettivi bisogni dei lavoratori;

_ consentire la puntuale valutazione del rapporto costi/benefici dell’attività sanitaria svolta dall’Istituto;

_ garantire il costante monitoraggio dell’efficienza, dell’efficacia e della sostenibilità finanziaria di ogni singola iniziativa.

A tal fine, il sistema dovrà:

_ fornire i necessari elementi per le valutazioni di natura finanziaria evidenziando, oltre i costi sostenuti, anche i risultati conseguiti in termini di riduzione dei danni;

_ essere pienamente integrato nel sistema di Pianificazione, Bilancio e Controllo dell’Istituto;

_ permettere l’aggregazione, sulla base dei dati di produzione, di elementi utili a orientare i piani di ricerca verso le aree tematiche di maggior rilievo rispetto ai bisogni di tutela dei lavoratori, con particolare riguardo alla emersione delle tecnopatie, anche per il tempestivo e costante aggiornamento della Tabella delle Malattie Professionali.

1. Programma attività socio sanitarie 1.1. Attività ambulatoriali curative

Monitorare le articolazioni territoriali delle stesse, la loro relazione con i Centri fisiokinesiterapici e il loro ruolo di supporto alla definizione dei Piani Riabilitativi Individuali.

1.2. e 1.3.Attività di erogazione dei LIA e delle prestazioni sanitarie acquisite da terzi. Attività di riabilitazione acquisite da terzi

Monitorare l’andamento della spesa e l’efficacia delle prestazioni erogate, con particolare riferimento alla riduzione dei tempi di guarigione.

Portare a regime il sistema dei convenzionamenti con i Servizi Sanitari Regionali e la contrattualizzazione con le strutture sanitarie convenzionate.

Garantire l’efficace governo dei rapporti con i Servizi Sanitari Regionali, anche a fronte delle situazioni di diversa articolazione dei Servizi stessi rispetto alle Direzioni territoriali dell’INAIL, verificando gli ambiti di competenza previsti dal Nuovo Modello Organizzativo; definire puntualmente il ruolo delle Direzioni Regionali dell’Istituto alle quali dovranno essere affidati specifici compiti di coordinamento e monitoraggio del complesso delle attività.

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1.4.Attività protesiche acquisite da terzi

Monitorare i flussi di acquisizione da terzi dell’attività protesica per riorientarli, ove possibile e nel rispetto della libertà di scelta degli infortunati, verso le attività acquisite dall’Istituto.

1.5.Attività dei Poli di eccellenza

Previa valutazione della sostenibilità economico-finanziaria:

Concludere il processo per la realizzazione del Polo di eccellenza per i danni derivanti dall’inalazione di polveri e fibre, in particolare quelle di amianto.

Ricercare, con i Servizi Sanitari Regionali che offriranno le migliori condizioni, le opportunità per realizzare il Polo di eccellenza per le patologie derivanti sia da danni all’apparato muscolo-scheletrico, sia dalle lesioni midollari e cerebrali.

Realizzare in tali centri, secondo le modalità della “ricerca accanto al letto”, protocolli terapeutici e riabilitativi ad alta specializzazione da utilizzare per la definizione, la gestione e l’aggiornamento degli accordi con i Servizi Sanitari Regionali.

2. Attività di reinserimento socio lavorativo

Il Legislatore ha integrato le competenze dell’Inail in materia di reinserimento nella vita di relazione attribuendo all’Istituto anche compiti di reinserimento lavorativo.

L’INAIL ha previsto uno specifico Regolamento attuativo.

A seguito dell’attribuzione dei nuovi compiti, sarà necessario modificare anche il Regolamento per l’erogazione agli invalidi del lavoro di dispositivi tecnici e di interventi di sostegno per il reinserimento nella vita di relazione; contestualmente alla definizione delle necessarie modifiche, sarà opportuno individuare una più adeguata denominazione del Regolamento stesso.

Le attività finalizzate al reinserimento lavorativo dovranno basarsi su Progetti Riabilitativi Individuali definiti dalle equipe multidisciplinari, al fine di supportare efficacemente gli assicurati nel percorso finalizzato a garantire la continuità lavorativa.

In fase di prima attuazione, le risorse finalizzate a tali attività dovranno essere prioritariamente dedicate alla risoluzione delle situazioni che, anche a fronte di menomazioni di non elevata gravità, richiedono interventi in grado di consentire la continuità lavorativa e, qualora non possibile, la ricollocazione in altre attività e/o aziende.

Gradualmente, tale possibilità dovrà coinvolgere anche gli invalidi del lavoro che hanno perso la loro occupazione.

Sulla materia, il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza ha deliberato specifiche Linee di indirizzo.

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13 3. Attività di assistenza protesica e riabilitativa effettuate da Strutture dell’Istituto

Completare il riassetto organizzativo del Centro Protesi di Vigorso di Budrio. A tal fine è necessario potenziare l’attività delle articolazioni territoriali promuovendo, anche per l’assistenza protesica, servizi di prossimità e individuando una più adeguata denominazione per le articolazioni territoriali stesse.

E’ indispensabile, inoltre, concludere il percorso che consenta di dare urgente avvio – e comunque non oltre il primo bimestre 2017 - alle attività della struttura territoriale di Lamezia Terme.

Realizzare, con la massima tempestività, il percorso di sviluppo del Centro di Riabilitazione Motoria di Volterra, quale Università del gesto lavorativo, che preveda:

– l’incremento delle sinergie con strutture sanitarie territoriali dell’Istituto per ottimizzare le capacità consulenziali e di erogazione dei servizi;

– la progettazione e la sperimentazione di protocolli terapeutici e riabilitativi da mettere a disposizione delle strutture sanitarie dell’Istituto e dei Servizi Sanitari Regionali che concorrono alla erogazione dei LIA e dei Piani e Progetti riabilitativi;

– la valorizzazione del servizio di Terapia Occupazionale per il recupero del gesto lavorativo;

– la strutturazione delle attività di ricerca e la loro “messa in rete” con le altre strutture di ricerca dell’Istituto.

Elaborare e realizzare un percorso di consolidamento e sviluppo degli ambulatori di fisiokinesiterapia che preveda, tra l’altro, l’estensione sull’intero territorio nazionale di protocolli sanitari omogenei e un efficace modello di relazioni con le strutture INAIL che erogano servizi di riabilitazione non ospedaliera e svolgono attività di ricerca, al fine di incrementare la qualità delle prestazioni rese e il loro orientamento verso la riabilitazione al gesto lavorativo.

OBIETTIVI

1.01 Prevedere per la realizzazione dei Programmi Attività socio sanitarie e Attività di assistenza protesica della Missione Tutela della Salute uno stanziamento in rapporto al gettito 2015 pari a: 23,5 per mille nel 2017; 24,5 per mille nel 2018;

25,5 per mille nel 2019.

1.02 Garantire il costante monitoraggio dell’efficienza, dell’efficacia e della sostenibilità finanziaria di ogni singola iniziativa.

Programma 1

1.1. Monitorare le articolazioni territoriali degli ambulatori prime cure, la loro relazione con i Centri fisiokinesiterapici e il loro ruolo di supporto alla definizione dei Piani Riabilitativi Individuali.

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14 1.2 e 1.3 Proseguire le attività per il convenzionamento con i Servizi Sanitari Regionali e

la contrattualizzazione con le strutture sanitarie convenzionate.

Verificare, entro il primo trimestre del 2017, gli ambiti di competenza previsti dal Nuovo Modello Organizzativo e, a fronte delle situazioni di diversa articolazione dei Servizi Sanitari Regionali, adottare le soluzioni organizzative necessarie a garantire l’efficace governo delle attività.

1.4 Monitorare i flussi di acquisizione da terzi dell’attività protesica per riorientarli, ove possibile e nel rispetto della libertà di scelta degli infortunati, verso le attività acquisite dall’Istituto.

1.5. Realizzare il Polo di eccellenza per i danni derivanti dall’inalazione di polveri e fibre.

Proseguire le attività per la realizzazione del Polo di eccellenza per le patologie derivanti sia da danni all’apparato muscolo-scheletrico, sia dalle lesioni midollari e cerebrali.

Verificare la sostenibilità economico-finanziaria della realizzazione delle predette attività.

Programma 2

2.1. Monitorare l’applicazione del nuovo Regolamento attuativo per il Reinserimento al lavoro, per verificare che le modalità di approvazione dei progetti di reinserimento e di sostegno economico-finanziario alle imprese abbiano caratteristiche di tempestività e semplicità.

Monitorare l’applicazione e promuovere l’adeguamento del Regolamento per l’erogazione agli invalidi del lavoro di ausili, di dispositivi tecnici e di interventi di sostegno per il reinserimento nella vita di relazione.

Promuovere le modalità per la concreta erogazione di prestazioni di assistenza psicologica già nella fase di cura e riabilitazione.

Prevedere per le attività di reinserimento sociale e lavorativo degli infortunati e dei tecnopatici uno stanziamento in rapporto al gettito 2015 pari a: 5 per mille nel 2017; 5,5 per mille nel 2018; 6 per mille nel 2019.

Programma 3

3.1. Completare il riassetto organizzativo del Centro Protesi di Vigorso di Budrio e delle sue articolazioni territoriali, in modo da garantire tempestività nell’assistenza protesica sia nella fase iniziale che nella fase di manutenzione e riparazione, avvalendosi anche della rete di prossimità INAIL.

Concludere il percorso che consenta di dare urgente avvio alle attività della struttura territoriale di Lamezia Terme.

Realizzare, con la massima tempestività, il percorso di sviluppo del Centro di Riabilitazione motoria di Volterra, quale Università del gesto lavorativo.

Proseguire, anche nel 2017, il percorso di consolidamento e sviluppo degli ambulatori di fisiokinesiterapia che preveda, tra l’altro, l’estensione sull’intero

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C O N S I G L I O D I I N D I R I Z Z O E V I G I L A N Z A

15 territorio nazionale di protocolli sanitari omogenei e un efficace modello di relazioni con le strutture INAIL che erogano servizi di riabilitazione non ospedaliera e svolgono attività di ricerca, al fine di incrementare la qualità delle prestazioni rese e il loro orientamento verso la riabilitazione al gesto lavorativo.

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MISSIONE 3 – POLITICHE PER IL LAVORO (*)

(*) (richiesta la modifica in POLITICHE PER LA PREVENZIONE)

AZIONI STRATEGICHE Le azioni sono sintetizzabili in:

 Azioni finalizzate all’INSIEME DEI VALORI FONDANTI DELL’ISTITUTO, attraverso:

 la reingegnerizzazione del complesso delle attività prevenzionali partendo dalla strutturazione al centro delle funzioni progettuali e sul territorio delle attività di trasferibilità;

 la qualificazione, estensione e accessibilità delle funzioni d’informazione, formazione e consulenza nei luoghi di lavoro.

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MISSIONE 3 – POLITICHE PER IL LAVORO (*)

(*) (richiesta la modifica in POLITICHE PER LA PREVENZIONE)

AZIONI PROGRAMMATICHE

1. Programma attività di sostegno economico per la prevenzione

Il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza conferma la necessità di garantire la continuità delle risorse per reiterare sia il bando ISI, sia i bandi Fipit, sia la riserva per l’eliminazione dell’amianto.

2. Programma attività di formazione per la prevenzione

Occorre strutturare, sulla base delle esperienze maturate, un percorso per la progettazione ed erogazione della formazione a contenuto prevenzionale, orientato:

• alla strutturazione delle attività curriculari della formazione prevenzionale degli studenti, con particolare attenzione per quelli coinvolti nel percorso di alternanza scuola-lavoro;

• ai soggetti che il Legislatore ha individuato quali attori della prevenzione nei luoghi di lavoro.

Il compito dell’Inail sarà prioritariamente quello d’identificare contenuti e modalità di somministrazione dei corsi di formazione avvalendosi, per l’erogazione degli interventi, dei soggetti accreditati o previsti dal Decreto Legislativo n. 81/2008 e successive modificazioni.

3. Programma attività di informazione, consulenza e assistenza per la prevenzione Per l’informazione è indispensabile pervenire al coordinamento e all’omogeneizzazione delle banche dati in possesso dell’Istituto sia a fronte delle esigenze interne (orientamento delle politiche prevenzionali, supporto all’azione assicurativa), sia a sostegno dei soggetti esterni a diverso titolo impegnati nel campo della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. In tal modo sarà anche possibile fornire nuovo impulso alla realizzazione del Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP) che, a oltre un quinquennio dalla sua istituzione, in attesa dell’emanazione di provvedimenti regolamentari da parte del competente Ministero.

In fase di prima attuazione, gli interventi di informazione, consulenza e assistenza per la prevenzione si baseranno sulla costruzione di sinergie con i soggetti previsti dal Decreto Legislativo n. 81/2008 e successive modificazioni.

È inoltre importante che l’INAIL svolga l’attività di consulenza, in attuazione a quanto previsto dall’art. 9 del Decreto legislativo n. 81/2008, in particolare ai soggetti delle medie, piccole e micro imprese, anche attraverso forme di sostegno tecnico e specialistico, con oneri a carico dell’Istituto, secondo le specifiche linee di indirizzo che il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza delibererà tempestivamente.

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18 OBIETTIVI

Programma 1

1.1 Prevedere per i bandi a sostegno delle imprese uno stanziamento complessivo pari a:

– 25,4 per mille in rapporto al gettito 2015 per ogni annualità del triennio 2017 – 2019;

– 3 per cento degli incassi per azioni di rivalsa realizzati nell’esercizio 2015 per ogni annualità del triennio 2017 – 2019.

Dalla somma complessiva, per ogni annualità del triennio 2017-2019:

 riservare, per i bandi a sostegno delle piccole e micro imprese, comprese quelle individuali, 10 milioni di euro;

 destinare, per i bandi ISI, una quota pari al 30% per il finanziamento dei progetti di bonifica da materiali contenenti amianto.

Individuare meccanismi di valorizzazione dei progetti di migliore qualità.

Programma 2

2.1 Prevedere, per le attività di formazione per la prevenzione, uno stanziamento pari al 3 per cento degli incassi per azioni di rivalsa, realizzati nell’esercizio 2015, per ogni annualità del triennio 2017 – 2019.

Destinare una quota di tale stanziamento alla realizzazione delle attività curriculari della formazione prevenzionale degli studenti, con particolare attenzione per quelli coinvolti nel percorso di alternanza scuola-lavoro.

Programma 3

3.1 Prevedere per le attività di informazione, consulenza e assistenza per la prevenzione uno stanziamento pari all’1,3 per mille in rapporto al gettito 2015 per ogni annualità del triennio 2017 – 2019.

Sostenere la divulgazione della cultura della prevenzione, anche nelle scuole, valorizzando le esperienze positive e le testimonianze di lavoratori o ex lavoratori vittime di infortunio o di malattia professionale.

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MISSIONE 4 – RICERCA E INNOVAZIONE

AZIONI STRATEGICHE Le azioni sintetizzabili in:

 Azioni finalizzate all’INSIEME DEI VALORI FONDANTI DELL’ISTITUTO: verso il Piano generale della Ricerca

 Azioni finalizzate all’EFFICIENZA, in particolare degli interventi prevenzionali e riabilitativi, attraverso:

 la realizzazione di una più stretta correlazione tra progetti di ricerca, loro esiti e trasferibilità nelle azioni prevenzionali;

 l’orientamento delle attività di certificazione e verifica direttamente realizzate dall’Istituto, verso gli ambiti caratterizzati da elevati livelli di rischio.

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C O N S I G L I O D I I N D I R I Z Z O E V I G I L A N Z A

20

MISSIONE 4 – RICERCA E INNOVAZIONE

AZIONI PROGRAMMATICHE

La funzione Ricerca – proprio per dispiegare il suo potenziale di assoluto valore e dare senso alla sua incorporazione nell’Inail – deve partecipare alla realizzazione delle strategie dell’Istituto, indirizzando il proprio agire verso i bisogni degli assicurati, degli assicuranti e, di conseguenza, dell’Istituto assicuratore stesso.

Ferma restando l’attuale articolazione organizzativa delle attività di ricerca e sperimentazione, occorre costruire con gradualità occasioni di coordinamento, sinergie e integrazione tra le diverse comunità scientifiche presenti all’interno dell’Istituto, che esercitano attività riconducibili agli obiettivi della ricerca e dell’innovazione. È fondamentale che la ricerca sia sempre coerente con le finalità istituzionali, con particolare riferimento alla funzione prevenzionale.

Occorre sostenere, a partire dalla raccolta e diffusione delle buone prassi, proprio il concetto di cultura della sicurezza che deve concretizzarsi in infrastruttura: rete – reale e virtuale – attraverso la quale, tramite l’indagine scientifica e il rigore metodologico e applicativo, analizzare:

– le cause degli infortuni più gravi e di quelli più frequenti;

– le patologie più ricorrenti, quelle emergenti e la loro evoluzione;

– i fattori di rischio;

– i modelli organizzativi, i processi produttivi e la loro evoluzione;

per individuare soluzioni in grado di incidere concretamente sui livelli di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.

Il processo di integrazione è in una fase avanzata, ma ancora incompiuto. E’ il Piano delle Attività di Ricerca 2016/2018, approvato dal Consiglio di indirizzo e Vigilanza a fine 2015, che rappresenta il punto più avanzato ed un primo risultato del percorso d’integrazione.

Tra i temi della ricerca da sviluppare ulteriormente, una particolare attenzione andrà posta nel prossimo biennio alla ricerca applicata in campo socio-sanitario, riabilitativo e protesico. Tali attività sono state più volte definite “ricerca accanto al letto” per affrontare le conseguenze delle principali cause di infortuni e di malattie professionali per numerosità, frequenza e gravità: quali quelle derivanti dai danni da rischi all’apparato scheletrico- muscolare e dalle lesioni all’apparato respiratorio.

Ulteriori azioni programmatiche saranno definite dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza in relazione alla pianificata attività di monitoraggio e verifica sia del Piano di attività di Ricerca concluso che della prima annualità del nuovo Piano.

1. Programma attività di ricerca obbligatoria

L’analisi dei compiti che il Legislatore ha attribuito all’Inail (ovviamente comprensivi di quelli in precedenza gestiti dall’ex Ispesl) ha permesso di identificare ambiti di ricerca che si definiscono “istituzionali” in quanto obbligatori.

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21 1.1. Attività di certificazione e verifica

Nelle attività istituzionali sono comprese le prestazioni di certificazione e verifica.

Tali prestazioni rivestono particolare rilievo sia per la valenza prevenzionale, sia perché il gettito conseguito permette di finanziare i piani di innovazione tecnologica.

E’ necessario, a completamento della fase di integrazione, un progetto di riordino organizzativo e di rilancio delle attività, in quanto le norme hanno incrementato il livello di liberalizzazione del regime dei controlli; tale circostanza richiede una puntuale individuazione dei controlli da svolgere direttamente.

Con ogni evidenza, l’Istituto dovrà:

– concentrare la propria azione sugli impianti e i macchinari a maggiore rischio;

− incrementare il numero degli specialisti addetti alla funzione in esame attraverso l’adibizione di una parte dei propri professionisti;

− consolidare un organico sistema di relazione e collaborazione con gli altri soggetti, addetti ai controlli in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.

In tale ottica, dovrà essere data priorità alla progettazione e implementazione delle procedure per la gestione delle prestazioni istituzionali di certificazione e verifica.

1.2. Attività di monitoraggio, consulenza e supporto tecnico-normativo

Anche le attività istituzionali di monitoraggio, consulenza e supporto tecnico- normativo a favore di organi e organismi nazionali e internazionali rientrano tra quelle istituzionali.

Tali attività assumono rilievo in termini prevenzionali poiché mettono l’Istituto in condizione di fornire sostegno alle attività di produzione legislativa e normazione tecnica.

Relativamente a tali attività, proprio per la loro natura obbligatoria, si evidenzia l’esigenza di adottare criteri e modalità di programmazione riconducibili a quelle adottate per la generalità delle attività dell’Istituto, al fine di razionalizzare gli apporti resi e massimizzarne la qualità.

1.3. Amianto

E’ necessario portare a sistema la collaborazione, a fini epidemiologici e della sorveglianza sanitaria, con i soggetti indicati nel Piano Nazionale Amianto, incluse le organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori e dei datori di lavoro.

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22 2. Programma attività di ricerca discrezionale

Il Piano delle attività di ricerca discrezionale 2016 – 2018 dovrà realizzare la piena finalizzazione delle attività discrezionali in funzione dei nuovi compiti affidati all’INAIL:

la prevenzione e le attività socio sanitarie.

2.1. Amianto

E’ necessario proseguire nelle attività di ricerca finalizzate alla individuazione di soluzioni per migliorare le cure dei mesoteliomi di natura professionale, alla individuazione di strumenti per la diagnosi precoce, oltre alla sorveglianza sanitaria per i lavoratori addetti agli interventi di bonifica dall’amianto o che utilizzano amianto nei processi produttivi, al fine di ridurre, in prospettiva, gli eventuali danni e gli oneri conseguenti alle malattie professionali.

OBIETTIVI

Programma 1

1.1. Incrementare il numero delle risorse tecniche addette alle attività di certificazione e verifica, con particolare attenzione a quelle a più elevata vocazione prevenzionale, con personale attualmente in forza presso altre strutture dell’Inail.

Migliorare l’efficienza delle attività di certificazione e verifica attraverso la localizzazione in centri di lavorazione in remoto delle attività amministrative.

Contenere i costi di gestione attraverso la centralizzazione degli acquisti di beni e servizi presso un unico centro di responsabilità.

Prevedere un incremento delle entrate, per attività di certificazione e verifica, con riferimento all’esercizio 2015 del: 5% nel 2017; 8% nel 2018; 10% nel 2019.

Prevedere, per l’attuazione del piano di innovazione tecnologica, uno stanziamento in rapporto al gettito 2015 pari all’1,6 per mille per ogni annualità del triennio 2017 – 2019.

1.2. Ricondurre le modalità di programmazione delle Attività di monitoraggio, consulenza e supporto tecnico a quelle adottate per la generalità delle attività dell’Istituto, al fine di razionalizzare gli apporti resi e massimizzarne la qualità.

1.3. Prevedere per la collaborazione, a fini epidemiologici e della sorveglianza sanitaria, con i soggetti indicati nel Piano Nazionale Amianto, incluse le organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori e dei datori di lavoro, uno stanziamento in rapporto al gettito 2015 pari allo 0,1 per mille per ogni annualità del triennio 2017 – 2019.

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C O N S I G L I O D I I N D I R I Z Z O E V I G I L A N Z A

23 Programma 2

2.1 Prevedere per lo svolgimento delle attività di ricerca discrezionali uno stanziamento in rapporto al gettito 2015, ad integrazione dei trasferimenti statali a copertura delle spese di funzionamento, pari a: 3,2 per mille nel 2017; 3,2 per mille nel 2018; 3,2 per mille nel 2019.

Ottimizzare le attività, con attenzione a quelle sperimentali, in coerenza con le specifiche linee di indirizzo deliberate dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza.

2.2 Prevedere per l’attività di ricerca finalizzata alla individuazione di soluzioni per migliorare le cure dei mesoteliomi di natura professionale e la sorveglianza sanitaria per i lavoratori addetti agli interventi di bonifica dall’amianto o che utilizzano amianto nei processi produttivi, oltre che per gli studi sulla diagnosi precoce, uno stanziamento, in rapporto al gettito 2015, pari allo 0,2 per mille per ogni annualità del triennio 2017 – 2019.

.

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24

MISSIONE 5: SERVIZI GENERALI E ISTITUZIONALI

AZIONI STRATEGICHE Le azioni sono sintetizzabili in:

 Azioni finalizzate a migliorare RUOLO, VALORI ED EFFICIENZA dell’Istituto, attraverso:

 la sottoposizione al Legislatore e alle Istituzioni preposte alla vigilanza e al controllo degli Enti Previdenziali delle incongruità normative e regolamentari rilevate, con particolare riferimento a quelle che determinano riflessi negativi sull’EFFICIENZA e sull’AUTONOMIA dell’Istituto:

 l’iter di approvazione dei bilanci;

 l’iter di approvazione dei Piani delle attività di ricerca;

 l’iter di approvazione dei piani d’investimento e disinvestimento immobiliare e mobiliare;

 l’obbligo generalizzato di deposito delle liquidità in Tesoreria unica a tasso di rendimento zero;

 i vincoli che condizionano la gestione degli organici e le progressioni professionali;

 la necessità, a sostegno del processo di riorganizzazione, di sperimentare strumenti per le politiche del personale.

 Azioni finalizzate a migliorare l’EFFICIENZA dell’Istituto, attraverso:

− il monitoraggio e il controllo degli oneri generali sostenuti per la gestione delle attività strumentali;

− la progettazione e attuazione di politiche per la motivazione delle differenti famiglie contrattuali che compongono l’Istituto;

− il monitoraggio e il controllo dei costi di gestione, dell’entità quali-quantitativa e della redditività del patrimonio;

− l’innovazione della struttura informativa per agevolare le attività distribuite sul territorio.

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C O N S I G L I O D I I N D I R I Z Z O E V I G I L A N Z A

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MISSIONE 5 – SERVIZI GENERALI E ISTITUZIONALI

AZIONI PROGRAMMATICHE

1. Area tematica risorse umane 1.1. Politiche del personale

La funzione strategica, che il legislatore ha affidato al Consiglio di Indirizzo e Vigilanza, richiede particolare attenzione alla componente umana, per dare soluzione alle criticità che emergono dal monitoraggio quadrimestrale.

Infatti, il complesso percorso di riorganizzazione avviato dall’INAIL ha bisogno di essere sostenuto da strumenti motivazionali atti a favorire la positiva, qualificata cooperazione di tutti i lavoratori dell’Istituto.

Per sostenere concretamente tale percorso, si rende necessario richiedere ai Ministeri vigilanti la condivisione di specifiche, mirate soluzioni per affrontare e risolvere le criticità riferite a:

– i vincoli che precludono ogni progressione professionale alle risorse umane che hanno effettuato un percorso di formazione-lavoro;

– l’impossibilità di assumere i vincitori di concorso pubblico, la cui graduatoria è stata definita nel 2007;

– il consolidamento del rapporto di lavoro per i lavoratori a tempo determinato del comparto della Ricerca;

– la disomogeneità contrattuale;

– lo sviluppo dei percorsi di formazione continua finalizzati alla motivazione, all’aggiornamento e alla riqualificazione professionale.

Una ulteriore criticità è rappresentata dalla composizione delle professionalità presenti nell’INAIL che non corrispondono compiutamente alle esigenze determinate dai nuovi compiti assunti dall’Istituto.

In considerazione dei rilevanti limiti posti all’autonomia gestionale dell’Ente, è necessario utilizzare, nel miglior modo possibile, le deroghe al blocco contrattuale per l’assunzione nei comparti ricerca e sanità, considerando puntualmente:

– le esigenze di riqualificazione o riconversione professionale delle attuali risorse umane;

– i fabbisogni di nuove professionalità (terapisti occupazionali, psicologi, project manager, ingegneri gestionali).

La collocazione organizzativa delle nuove professionalità richiede una collocazione all’interno delle singole strutture che superi l’attuale modello e i conseguenti profili professionali. In questo ambito, le possibilità di assunzione previste dalle norme per il comparto della ricerca costituiscono una rilevante opportunità.

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C O N S I G L I O D I I N D I R I Z Z O E V I G I L A N Z A

26 1.2 Politiche per la crescita e la riqualificazione professionale

1.2.1 E’ necessario che il Piano della formazione assuma cadenza triennale per una più efficace definizione dei percorsi formativi rivolti all’insieme del personale con riferimento alla formazione “continua” e a quella

“obbligatoria”. Il Nuovo Piano Formativo dovrà essere finalizzato ad azioni di supporto e motivazione per sostenere il processo di riorganizzazione conseguente alla assunzione dei nuovi compiti istituzionali.

1.2.2 Il processo di riorganizzazione aziendale, i nuovi compiti in campo prevenzionale, socio-sanitario e della ricerca richiedono anche azioni di aggiornamento, riqualificazione e addestramento professionale per tutte le componenti della “comunità” Inail e, in particolare, per:

− gli organi e organismi della partecipazione;

− i dirigenti e i funzionari che svolgono attività di relazione con l’utenza;

− i professionisti, per i quali è previsto l’obbligo di aggiornamento periodico.

E’ necessario predisporre un piano delle attività di aggiornamento, riqualificazione e addestramento professionale che sia in grado di assicurare il coordinamento e l’omogeneità delle azioni in tutte le articolazioni dell’Istituto.

Particolare rilievo assume la riqualificazione, la riconversione e l’addestramento professionale a fronte dell’innovazione digitale che, in considerazione dell’incremento della domanda da parte dell’utenza e della riduzione del personale, rappresenta una leva strategica.

2. Area tematica organizzazione 2.1. Riorganizzazione

La riorganizzazione costituisce un importante strumento per liberare risorse umane che dovranno prioritariamente essere adibite alle nuove funzioni e ai servizi di prossimità con l’utenza, in ragione degli ulteriori compiti assunti dall’Istituto (es.

riqualificazione informatici sul territorio).

A tal fine è necessario privilegiare gli interventi finalizzati a:

– il completamento della centralizzazione delle attività informatiche;

– lo sviluppo della connettività anche per favorire la distribuzione dei carichi di lavoro;

– la tempestività nello sviluppo degli applicativi a sostegno dei nuovi compiti.

Il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza monitora e verifica in modo sistematico l’attuazione del Nuovo Modello Organizzativo attraverso verifiche quadrimestrali. Gli esiti di tale azione forniscono elementi per ricercare le necessarie soluzioni delle criticità. Tali attività, nell’ambito delle funzioni di vigilanza del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza, danno luogo a confronti con gli Organi di gestione.

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C O N S I G L I O D I I N D I R I Z Z O E V I G I L A N Z A

27 2.2. Processo di approvazione dei bilanci

Predisporre e promuovere, nell’ambito dei processi di semplificazione attivati dal Governo, proposte normative per quanto riguarda i bilanci, al fine di evitare il sistematico ricorso all’esercizio provvisorio, con conseguenti limiti all’azione gestionale e sovraccarico di adempimenti contabili.

3. Area tematica organizzazione digitale 3.1. Evoluzione informatica

Il sistema di governance IT, come definito nel Piano Strategico Triennale per l’IT 2014-2016, si articola attraverso una rete di Comitati, alcuni focalizzati sui programmi strategici e altri sulle tematiche che richiedono cooperazione tra le Direzioni di business e la funzione IT.

In prospettiva – per una rapida crescita di efficienza – occorre affrontare le aree tematiche che richiedono cooperazione tra le strutture, individuando soluzioni organizzative e professionali che permettano di gestire le interdipendenze ed internalizzare il controllo delle attività. Nel modo illustrato sarà anche possibile accrescere l’autonomia della governance IT rispetto ai fornitori.

Occorre, inoltre:

– completare e ottimizzare la reingegnerizzazione della funzione di assistenza per l’utenza interna;

– completare il progetto di rafforzamento della connettività per incrementare la qualità dei collegamenti di rete delle strutture.

4. Area tematica patrimonio

4.1. Nuovi investimenti in campo istituzionale

Completare gli investimenti che permettano di dismettere le sedi istituzionali con contratti di locazione a titolo oneroso.

4.2. Immobili istituzionali a uso sanitario con finalità protesiche e riabilitative Per gli immobili istituzionali a uso socio sanitario è necessario:

– completare i processi di adeguamento e di sviluppo degli immobili destinati alle attività di assistenza protesica e a quelle di riabilitazione motoria;

– selezionare, in sinergia con i Servizi Sanitari Regionali, le opportunità per istituire un centro specializzato in ambito sanitario per patologie derivanti sia da danni all’apparato muscolo scheletrico, sia dalle lesioni midollari e cerebrali;

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C O N S I G L I O D I I N D I R I Z Z O E V I G I L A N Z A

28 – concludere il percorso per istituire un centro specializzato in ambito sanitario per patologie derivanti dall’inalazione di polveri e fibre, in particolare quelle di amianto.

4.3. Risparmio energetico degli immobili a uso istituzionale

Le norme in materia di contenimento delle spese di funzionamento, progressivamente introdotte dal Legislatore, hanno raggiunto volumi economici ai limiti della tollerabilità per i bilanci dell’Istituto.

Occorre agire sull’autonomia energetica degli edifici, elaborando un piano di interventi che, avvalendosi delle nuove tecniche di progettazione, consenta – già a partire dell’esercizio 2017 – di elevare la classe energetica degli immobili a uso istituzionale.

5. Area tematica programmazione, bilancio e controllo

5.1. Il più volte sollecitato cruscotto strategico direzionale, a supporto degli Organi dell’Istituto, deve essere urgentemente rilasciato, assicurando la unicità delle banche dati e la diversificazione della visualizzazione in relazione alle diverse titolarità degli Organi con particolare attenzione agli elementi per il monitoraggio delle articolate nuove missioni dell’Istituto.

Analogamente va affrontata la semplificazione, la omogeneizzazione e la certificazione delle fonti e dei dati necessari agli Organi e di quelli da rendere disponibili al controllo sociale.

Costituisce priorità inderogabile il completamento dello sviluppo degli automatismi utili alla elaborazione e rappresentazione dei Bilanci preventivi e consuntivi.

Analoga priorità deve essere attribuita al percorso di analisi e costruzione del bilancio di carattere attuariale.

OBIETTIVI

Area tematica 1

1.1 Predisporre proposte di innovazione normativa da sottoporre ai Ministeri vigilanti per rimuovere i vincoli che precludono l’attuazione di adeguate politiche per la gestione delle risorse umane.

1.2.1 Riconsiderare, alla luce dei nuovi compiti assunti dall’Istituto, i fabbisogni di nuove professionalità e la loro collocazione organizzativa.

1.2.2 Aggiornare il Piano della Formazione, tenendo conto anche dei bisogni di addestramento, aggiornamento e riqualificazione professionale determinati dai nuovi compiti assunti dall’Istituto.

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C O N S I G L I O D I I N D I R I Z Z O E V I G I L A N Z A

29 Area tematica 2

2.1 Completare il processo di verifica del Nuovo Modello Organizzativo e apportare i necessari correttivi all’assetto delle strutture centrali e territoriali.

Completare la progettazione degli applicativi a sostegno dei nuovi compiti istituzionali.

2.2 Promuovere azioni per la semplificazione dei processi di approvazione dei bilanci.

Area tematica 3

3.1 Completare e ottimizzare la reingegnerizzare della funzione di assistenza per l’utenza interna.

Proseguire nello sviluppo di un progetto di rafforzamento della connettività per incrementare la qualità dei collegamenti di rete delle strutture.

Area tematica 4

4.1. Completare un piano di investimenti che permetta di dismettere le sedi istituzionali con contratti di locazione a titolo oneroso.

4.2. Completare i processi di adeguamento e di sviluppo degli immobili destinati alle attività di assistenza protesica e a quelle di riabilitazione motoria.

Prevedere adeguate risorse, a sostegno degli accordi con i Servizi Sanitari Regionali, che permettano di realizzare i Poli di eccellenza per patologie derivanti dall’inalazione di polveri e fibre, in particolare quelle di amianto, nonché per patologie derivanti sia da danni all’apparato muscolo scheletrico, sia dalle lesioni midollari e cerebrali.

In entrambi i casi, verificare la relativa sostenibilità economico-finanziaria.

4.3. Elaborare ed attuare un piano di interventi che, avvalendosi delle nuove tecniche di progettazione, consenta – già a partire dall’esercizio 2017 – di elevare la classe energetica degli immobili a uso istituzionale.

Area tematica 5

5.1. Introdotto in Inail il Piano dei conti armonizzato delle Pubbliche Amministrazioni, risulta urgente:

– rilasciare tempestivamente l’applicativo “cruscotto strategico”, più volte presentato, per consentire anche al Consiglio di Indirizzo e Vigilanza il monitoraggio dell’andamento delle entrate per premi e da lotta all’evasione, dei crediti contributivi e delle economie sulle spese di funzionamento conseguite attraverso l’azione di razionalizzazione organizzativa al fine di permettere, altresì, di monitorare gli elementi delle articolate nuove Missioni dell’Istituto;

– assicurare mediante il predetto cruscotto la unicità delle banche dati e la diversificazione della visualizzazione in relazione alle diverse titolarità degli Organi;

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30 – completare il processo di consolidamento in un unico ambiente di reportistica delle informazioni attualmente rilevate nei diversi sistemi e rilasciare una prima versione dell’applicativo che, attraverso l’omogeneizzazione dei dati di produzione ed economici, consenta una visione sintetica e comparata degli effettivi andamenti produttivi e finanziari;

– completare la realizzazione dell’impianto per la formulazione del bilancio attuariale dell’Istituto.

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