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Verifica del rapporto tra PKM e resa al caseificio nella valutazione della bufala da latte

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Academic year: 2022

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Verifica del rapporto tra PKM e resa al caseificio nella valutazione della bufala da latte

https://www.innovarurale.it/italia/bancadati-ricerca/verifica-del-rapporto-tra-pkm-e-resa-al-caseificio-nella-valutazione-della

Verifica del rapporto tra PKM e resa al caseificio nella valutazione della

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bufala da latte

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Verifica del rapporto tra PKM e resa al caseificio nella valutazione della bufala da latte

Riferimenti Rilevatore SPAGNOLI SARA Regione Campania

Scala territoriale Regionale

Informazioni Strutturali Capofila

Dipartimento di Scienze Zootecniche ed Ispezione degli Alimenti, Università degli Studi di Napoli Federico II

Periodo

01/04/2004 - 01/04/2007 Durata

36 mesi Partner (n.) 1

Costo totale

€89.981,00

Contributo concesso

€ 75.584,04 (84,00 %) Risorse proprie

€ 14.396,96 (16,00 %) Stato del progetto Concluso

Abstract

L'importanza della destinazione finale del latte ha un ruolo preponderante nell'economia del comparto bufalino e di riflesso anche nei piani di selezione della specie. Gli indici attualmente utilizzati nel calcolo del merito genetico per la specie si basano sia sulla produzione quanti-qualitativa del latte sia sul PKM ovvero la quantità di mozzarella ottenuta da un kg di latte, stimato in base a produzione, % di grasso e proteine. Studi recenti hanno evidenziato come campioni individuali di latte di bufala a parità di caratteristiche chimico-fisiche, presentino valori di resa in mozzarella differenti da quelli calcolati con la formula adottata per il calcolo del PKM.

Questo studio lascia intuire la possibile esistenza di altri fattori che, al di fuori della mera composizione chimica, possano influire sulla resa al caseificio. E' noto come importanti differenze nei tempi di coagulazione e nelle caratteristiche reologiche della cagliata del latte di altre specie di ruminanti di interesse zootecnico derivino da variazioni in composizione del latte legate sia a fattori esterni all'animale sia a fattori intrinseci, tra i quali occupano un ruolo di rilievo le differenti varianti genetiche delle frazioni proteiche. A tutt'oggi nella specie bufalina sono stati osservati esclusivamente polimorfismi delle proteine del latte di tipo qualitativo.L'attitudine alla coagulazione del latte attualmente è stimata in base ad algoritmi che necessitano di essere rivisti ed aggiornati. La conoscenza delle interazioni tra management genoma e e resa casearia consentirà una valutazione sicuramente più precisa del merito dei soggetti.

La caratterizzazione genetica attraverso l'applicazione delle tecniche di biologia molecolare (es. PCR, sequenziamento...) potrebbe fornire uno strumento valido per la selezione di animali che producano un latte con caratteristiche tecnologiche sempre più idonee a soddisfare le richieste del mercato.

Obiettivi

Estrapolazione e quantificazione dell’influenza dei fattori intrinseci coinvolti nelle variazioni di resa al caseificio del latte di bufala da quelli estrinseci, legati ad influenze manageriali e/o ambientali. Individuazione, attraverso l’analisi strutturale e funzionale dei geni che codificano la caseina k (CSN3) e B (CSN2) nella specie bufalina, di marcatori associati a differenze di tipo quali-quantitativo nell’espressione di tali geni e messa a punto di metodiche basate sulla PCR (PCR, AS-PCR, PCR-RFLP…) ai fini di una rapida genotipizzazione degli animali indipendentemente dall’espressione fenotipica. Impiego della tecnica di prelievo di ovociti in vitro mediante sonda ecoguidata da utilizzare in un protocollo di produzione embrionale in vitro al fine di accelerare la propagazione di materiale di elevato valore genetico.

Contenuti

Tipologia di ricerca Sperimentazione

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Verifica del rapporto tra PKM e resa al caseificio nella valutazione della bufala da latte

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Area disciplinare 6.1 Prodotti animali Area problema

308Miglioramento dell’efficienza biologica delle produzioni animali

407 Nuovi e migliorati prodotti alimentari di origine animale (carni, latte, uova, pesce ecc.)

411 Componenti della tipicità dei prodotti primari e dell’agroindustria e controllo dei processi produttivi Ambiti di studio

3.2.1. Comparto bufalino

15.1.1. Sicurezza alimentare/Tutela consumatore 16.1.1. Nutrizione e salute umana

20.1.1. Metodi e strumenti della ricerca Parole chiave

mozzarella prodotti animali elementi nutrizionali Destinatari dei risultati Centri di produzione animale

Imprese di trasformazione (cantine, frantoi, caseifici, macelli, ecc.) Beneficiari indiretti dei risultati

Distretto produttivo Risultati Attesi

Prodotto innovativo atteso

Verifica delle cause metaboliche e dietetiche connesse alle variazioni esistenti tra latte di soggetti differenti in termini di resa al caseificio a parità di parametri chimico-fisici e microbiologici e di stadio produttivo.

Natura dell'innovazione Innovazione di processo

Caratteristiche dell'innovazione Biologiche

Tecnico-produttive

Forma di presentazione del prodotto Rapporti e manuali

Impatti ambientali e sociali dell'innovazione Tutela biodiversità

Risultati Realizzati

Prodotto innovativo realizzato

Verifica delle cause metaboliche e dietetiche connesse alle variazioni esistenti tra latte di soggetti differenti in termini di resa al caseificio a parità di parametri chimico-fisici e microbiologici e di stadio produttivo.

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Natura dell'innovazione Innovazione di processo

Caratteristiche dell'innovazione Biologiche

Tecnico-produttive

Forma di presentazione del prodotto Rapporti e manuali

Impatti ambientali e sociali dell'innovazione Tutela biodiversità

Partenariato Ruolo Capofila Nome

Dipartimento di Scienze Zootecniche ed Ispezione degli Alimenti, Università degli Studi di Napoli Federico II Responsabile

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