Egregia Dott.ssa De Donno
Siamo degli studiosi che svolgono attività di ricerca e didattica presso gli atenei italiani nel quadro del programma del MIUR “Rientro Cervelli. Incentivi a favore della mobilità di studiosi italiani e stranieri impegnati all’ estero” (D.M. del 26 gennaio 2001, n. 13 e successive integrazioni). La contattiamo per avere notizie sui possibili sviluppi di questo programma Ministeriale. In effetti, dati i tempi lunghi che sono caratteristici delle ricerche scientifiche e umanistiche, risulta difficile poter progettare la nostra carriera nel quadro di un contratto di 3-4 anni. Questo sentimento è avvertito da tutti noi e, in particolare, da chi ha sospeso il proprio contratto di
lavoro all’estero (prendendo un periodo di aspettativa limitato nel tempo) e da chi si avvicina alla fine del contratto se non addirittura alla scadenza del quarto anno.
In riferimento all’articolo 9 del DDL n. 230 del 4 Novembre 2005 in cui si
menzionano gli studiosi che “abbiano già svolto per chiamata diretta autorizzata dal MIUR…” attività di insegnamento vorremmo chiedere se i nostri contratti rientrano in questa categoria, se sono previsti dei finanziamenti specifici e soprattutto con quali tempi.
Ringraziamo in anticipo per la sua risposta che permetterà a tutti noi di confermare o smentire le ipotesi su un decreto in preparazione che potrebbe facilitare la nostra integrazione stabile negli atenei italiani.
Cordiali saluti