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Ingegner Luca Maria Belloni via Lodovico il Moro, Rho (MI) COMUNE DI FALOPPIO Via Manzoni, Faloppio (CO)

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COMMITTENTE

COMUNE DI FALOPPIO Via Manzoni, 1

22020 Faloppio (CO)

LAVORI

SCUOLA PRIMARIA DI FALOPPIO, PLESSO DI VIA LIBERAZIONE 10 - ADEGUAMENTO SISMICO

MEDIANTE DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE E CORRELATI ADEGUAMENTI TECNOLOGICI E FUNZIONALI

ELABORATO

LIVELLO PROGETTUALE

ESECUTIVO

TITOLO

SCALA

DATA

PROGETTISTA

Ingegner Luca Maria Belloni via Lodovico il Moro, 10 20017 Rho (MI)

Timbro e firma REVISIONE

E-A.01 //

aprile 2020 00

RELAZIONE TECNICA

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Comune di FALOPPIO – SCUOLA PRIMARIA PLESSO DI VIA LIBERAZIONE 10 – PROGETTO ESECUTIVO

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INDICE

1. PREMESSA ... 3

2. DESCRIZIONE GENERALE DISTRIBUTIVA E FUNZIONALE DEL PROGETTO ... 4

3. DESCRIZIONE TECNICA DEL PROGETTO ... 6

4. SPECIFICHE TECNICHE DEI COMPONENTI EDILIZI (CAP 2.4 del Decreto 11 ottobre 2017) ... 8

4.1. CRITERI COMUNI A TUTTI I COMPONENTI EDILIZI ... 8

4.2. CRITERI SPECIFICI PER I COMPONENTI EDILIZI ... 9

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Comune di FALOPPIO – SCUOLA PRIMARIA PLESSO DI VIA LIBERAZIONE 10 – PROGETTO ESECUTIVO

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1. PREMESSA

La presente relazione descrive l’intervento di nuova costruzione dell’edificio destinato ad attività scolastiche situato nel plesso scolastico di Gaggino, con la realizzazione di nuovo edificio indipendente in prossimità della scuola ora in via di ultimazione, finalizzato a creare la SCUOLA PRIMARIA UNICA DI FALOPPIO

Infatti:

Il Comune di Faloppio ha aderito al bando “Adesione alla raccolta del fabbisogno di interventi di edilizia scolastica di cui al Decreto di Regione Lombardia n. 5792 del 23.04.2018 “, proponendo un progetto di demolizione e ricostruzione della scuola Primaria di Gaggino - Via Liberazione, 10 Faloppio (Co), con correlati adeguamenti antisismici e funzionali.

L’Amministrazione comunale ha come obiettivo il potenziamento del polo scolastico esistente, al fine di dismettere l’edificio scolastico di Camnago. In tal modo si giungerà ad accogliere, in una “scuola primaria unica” comunale, il servizio relativo all’istruzione primaria dell’obbligo.

A seguito di indagini statiche e strutturali, si è appurato che l’attuale edificio scolastico a corte esistente, costituito da corpi di fabbrica aggiunti in tempi diversi, non può essere sopraelevato in quanto le caratteristiche strutturali non lo consentirebbero. Analogamente risulterebbe difficoltoso l’adeguamento antismico del plesso esistente, in ragione delle caratteristiche e della vetustà delle strutture portanti. Tale adeguamento si può ottenere sole mediante demolizione e ricostruzione dell’edificio.

La demolizione e ricostruzione dello stesso, al fine di dotare il Comune di una scuola ampliata, sicura ed energeticamente sostenibile, è risultata l’unica soluzione logicamente percorribile.

In particolare, l’intervento è finalizzato a adeguare (mediante demolizione e ricostruzione) ai fini del rischio sismico il plesso scolastico esistente in via Liberazione 10, adibito a scuola primaria comunale e attuare il contestuale adeguamento funzionale e tecnologico, prevedendo anche la realizzazione di una nuova palestra pubblica integrata nel nuovo edificio a servizio sia dell’attività scolastica sia delle associazioni sportive esterne, specificando che tale impianto sportivo sarà privo di spettatori.

Il Comune di Faloppio sarà così dotato del plesso mancante al fine di poter concentrare nel comparto di via Liberazione la scuola primaria unica comunale, questo in sintonia con la previsione di attuare per tempo (riferimento:

programma triennale opere pubbliche 2020-2022) anche il programmato corpo di collegamento tra i due edifici (fabbricato in ultimazione e fabbricato oggetto del presente progetto).

Per quanto riguarda l’area di intervento, rimarcando quanto già indicato nel progetto esecutivo – primo lotto, si riportano le seguenti considerazioni:

- l’area oggetto d’intervento è quella delle esistenti infrastrutture scolastiche di Gaggino (frazione di Faloppio in cui è ubicata la sede municipale), è inserita nel tessuto edilizio consolidato e secondo il vigente Piano di Governo del Territorio è già adibita ad utilizzi pubblici;

- l’area oggetto d’intervento non presenta vincoli di ordine paesaggistico, architettonico ed ambientale;

- l’area oggetto d’intervento non interferisce con il reticolo idrico e non presenta limitazioni

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sostanziali secondo lo studio geologico del territorio;

- l’area oggetto d’intervento non presenta limitazioni derivanti da campi magnetici.

- il progetto esecutivo del nuovo edificio scolastico con annessa palestra non presenta interferenze sia per le reti aeree sia sotterranee;

Ne conseguono la compatibilità del progetto sotto il profilo urbanistico, ambientale e paesaggistico e la sua attuabilità.

Il nuovo edificio scolastico (corpo B) è rappresentato nella sua completezza nelle tavole architettoniche esecutive allegate alla presente, mentre il futuro corpo di collegamento con la scuola in via di completamento (corpo A) sarà oggetto d i una successiva progettazione esecutiva.

Va rimarcato inoltre che la presente gara d’appalto riguarda esclusivamente la costruzione dell’edificio come di seguito descritto. La demolizione della scuola esistente e la realizzazione dello scavo per la realizzazione del piano di posa delle fondazioni saranno eseguite da parte e a carico dell’Amministrazione Comunale e pertanto non sono oggetto di questo progetto esecutivo. L’appaltatore dovrà provvedere esclusivamente alla sistemazione di fino dello scavo come precedente eseguito.

Per quanto riguarda il riempimento dello scavo in prossimità delle fondazioni perimetrali, il presente appalto riguarderà esclusivamente quanto descritto nel CME (formazione di drenaggio con ciotoloni – formazione di piano di lavoro con materiale secco fornito dalla Stazione appaltante).

Le reti e i cavidotti dei sottoservizi, saranno eseguite a cura della Stazione Appaltante.

Negli elaborati grafici architettonici, le opere previste ma non oggetto della gara d’appalto, perché eseguite successivamente sempre a cura della Stazione Appaltante, sono indicate in legenda e contrassegnate con simbologia adeguata.

2. DESCRIZIONE GENERALE DISTRIBUTIVA E FUNZIONALE DEL PROGETTO

Il nuovo edifico è organizzato in due corpi di fabbrica adiacenti: uno su due livelli (piano terreno e piano primo) adibito a spazi scolastici (corpo aule) e uno adibito principalmente a palestra scolastica con annessi spazi di servizio (corpo palestra).

Il corpo aule, a pianta rettangolare delle dimensioni di circa 29,50x19,40 m si sviluppa su due piani fuori terra oltre a un piano sottotetto. È “separato” volumetricamente dal corpo palestra da un corpo sottile delle dimensioni di circa 15,5x3 m.

Il corpo palestra, delle dimensioni di 29,5x14m è a un solo livello per quanto concerne la sala ginnica mentre è su due livelli per la zona servizi e spogliatoi dedicati (piano terreno) e aule (al piano primo) in continuità con l’area didattica del corpo edilizio scolastico (corpo aule).

Nel corpo aule, al piano terra sono situate due aule destinate alla didattica normale con superficie di circa 62 mq ciascuna, poste con orientamento a ovest, la grande aula delle attività integrative parascolastiche, con orientamento est di superficie doppia di circa 125 mq, l’atrio di ingresso con lo spazio bidelleria open space e il

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corridoio che corre longitudinalmente all’edificio e divide le aule, il blocco dei bagni suddiviso in maschi e femmine, oltre ad un bagno per disabili e uno per gli insegnanti, lo spazio per la centrale termica con accesso indipendente dall’esterno.

Il corpo aule è “separato” dal corpo palestra da una zona di distacco dove è collocato, oltre a un deposito, l’accesso secondario alla scuola che svolge anche il ruolo di accesso indipendente alla sala ginnica attraverso un filtro a prova di fumo tra l’attività scolastica e l’attività sportiva.

Il blocco scala interna e ascensore ubicato sul lato nord-est della pianta in prossimità dell’atrio di ingresso, consente l’accesso al piano primo, dove si ripete fondamentalmente la soluzione distributiva prevista al piano terra. La scala sbarca infatti in un grande atrio che distribuisce le varie aule attraverso un corridoio.

Al piano primo, con esposizione ovest sono situate tre aule destinate alla didattica normale, due con superficie di circa 46-48 mq ciascuna, una con superficie di 62 mq circa. Sul lato est si trovano altre due aule con superficie di 62 mq circa.

Le due aule interciclo, rispettivamente della superficie di 50 e 64 mq, si trovano al piano primo sul lato est e sud del corpo palestra in corrispondenza verticale delle parti di servizio alla palestra e sono collegate al corpo aule tramite il corridoio che corre longitudinalmente all’edificio e divide le aule. Anche a questo piano nella porzione nord si trova il blocco dei bagni suddiviso in maschi e femmine, oltre ad un bagno per disabili e uno per gli insegnanti. La zona di distacco è occupata da un magazzino e dal corridoio che conduce alla scala di sicurezza esterna posta sul lato ovest del corpo di fabbrica.

La scala esterna di sicurezza, posta nell’angolo ovest dell’edificio, rappresenta una via di esodo per il piano primo e consente altresì l’accesso al piano sottotetto. Il piano sottotetto, sia in corrispondenza del corpo aule sia del corpo palestra, è utilizzato come spazio di servizio per il posizionamento di macchinari impiantistici e locali tecnici.

Sulla copertura del corpo aule sarà alloggiato l’impianto solare fotovoltaico.

Il corpo palestra, il cui accesso come accennato, avviene tramite un ingresso separato, è destinato al piano terra a sala ginnica, della superficie di circa 235 mq, che si estende a tutta altezza del volume, e a parti di servizio:

infermeria – spogliatoi, bagni suddivisi maschi e femmine, oltre ad un bagno per disabili e a uno spogliatoio bagno per gli insegnanti. Ospita anche un deposito attrezzi e una sottocentrale termica accessibile dall’esterno, per una superficie complessiva di circa 120 mq.

Il sistema palestra-parti di servizio sarà a servizio sia dell’attività scolastica sia delle associazioni sportive esterne, sarà priva di spettatori, sarà separata dall’attività scolastica con strutture REI 60 e comunicherà con la stessa tramite idoneo filtro a prova di fumo.

Come segnalato, al piano primo del corpo palestra, in corrispondenza delle parti di servizio, si trovano le aule interciclo, accessibili esclusivamente dal corpo aule.

La realizzazione del corpo di collegamento tra i due edifici scolastici sarà oggetto di altro intervento progettuale successivo.

Per la definizione dimensionale degli spazi e degli ambienti interni, basata sulle esigenze ricettive del plesso scolastico, sono state assunte a riferimento le normative di settore in particolare in relazione agli standard previsti dalla normativa specifica (D.M. 15 dicembre 1975).

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3. DESCRIZIONE TECNICA DEL PROGETTO

La scelta dei materiali e delle soluzioni tecnologiche adottate nel progetto è il risultato di valutazioni congiunte che hanno interessato gli aspetti architettonici, strutturali, impiantistici. Queste sono improntate alla semplicità costruttiva e alla qualità delle prestazioni tecniche delle singole soluzioni tecnologiche finalizzate al raggiungimento di uno standard qualitativo a garanzia della prestazionalità complessiva del complesso costruito.

Nondimeno viene recepito e confermato quasi in toto quanto previsto nella realizzazione dell’attuale edificio scolastico in via di completamento in quanto progetto pilota e edificio gemello, con cui si intende stabilire una relazione non esclusivamente dal punto di vista delle scelte formali.

Per una indicazione completa delle specifiche tecniche dei singoli materiali si rimanda alla descrizione delle voci di capitolato riportate nel “capitolato speciale d’appalto” e alle voci da computo metrico e alla rappresentazione grafica dei dettagli costruttivi.

Di seguito se ne riporta una descrizione in sintesi. I prodotti e/o le tecnologie di riferimento a una specifica marca sono indicate nella presente relazione e nelle tavole allegate per le finalità e nei limiti previsti dall'art. 68 comma 6 del D.lgs 50/2016. Rimane impregiudicata la possibilità da parte dell'Appaltatore di proporre alla D.L.

un prodotto e/o una tecnologia con caratteristiche qualitative, prestazionali e costruttive equivalenti al prodotto assunto come riferimento.

- Per le murature di tamponamento del corpo aule e servizi palestra è stato adottato il sistema costruttivo

”Tipo Ytong” con i blocchi “tipo Ytong Climaplus” da 36cm, privilegiando una soluzione che consentisse di ottenere il livello di prestazione energetica richiesto attraverso l’utilizzo di un sistema senza la posa di un rivestimento a cappotto. La correzione dei ponti termici in corrispondenza delle strutture in c.a. di travi e pilastri è stata ottenuta con la posa di pannelli “Tipo Multipor” da 12cm adottando una soluzione coerentemente con il sistema costruttivo scelto. Per garantire i requisiti acustici richiesti dalla normativa, il pacchetto della muratura perimetrale è completato con la posa di contropareti interne a secco con interposti pannelli lana minerale di idoneo spessore;

Per le murature di tamponamento della sala palestra è stato adottato un sistema costruttivo a secco con tecnologia “Knauf” costituito da parete e controparete con spessore di 15+15 cm di struttura metallica rivestito in lastre di gesso per gli strati interni e in fibrocemento “Knauf Aquapanel Outdoor” per il lato esterno, privilegiando una soluzione che consentisse di ottenere il livello di prestazione energetica richiesto attraverso l’utilizzo di un sistema a strati affrancato alla carpenteria metallica di elevazione della palestra. Spessori dei materiali, numero delle lastre, dimensione delle guide il tutto come meglio descritti nei pacchetti tecnologici e nei dettagli costruttivi rappresentati nelle tavole grafiche di progetto sono stati dimensionati in funzione delle esigenze di prestazioni termiche e acustiche dettate dalle norme di settore applicate alla destinazione d’uso degli ambienti. Per garantire i requisiti termici e acustici richiesti dalla normativa, il pacchetto della parete perimetrale è completato con la posa di pannelli lana minerale interposti alla stratigrafia di idoneo spessore e densità;

- I divisori interni tra i singoli ambienti sono pensati in pareti a secco con lastre di cartongesso con interposti pannelli in lana minerale; spessori dei materiali, numero delle lastre, dimensione delle guide il tutto come meglio descritti nei pacchetti tecnologici e nei dettagli costruttivi rappresentati nelle tavole grafiche di progetto sono stati dimensionati in funzione delle esigenze di prestazioni termiche e acustiche dettate dalle norme di settore applicate alla destinazione d’uso degli ambienti. Altri divisori

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sono pensati con i blocchi “tipo Ytong Thermo” in vari spessori come meglio descritti nei pacchetti tecnologici e nei dettagli costruttivi rappresentati nelle tavole grafiche di progetto sono stati dimensionati in funzione delle esigenze di prestazioni termiche e acustiche dettate dalle norme di settore applicate alla destinazione d’uso degli ambienti;

- Serramenti in alluminio a taglio termico ALSistem con triplo vetro per i serramenti dei locali a piano terra, primo e palestra con prestazione di trasmittanza termica media per il sistema telaio+vetro pari a 1,2 W/mqK e prestazione acustica richiesta per il sistema telaio+vetro non inferiore a 42 dB;

- Serramenti in alluminio senza taglio termico per i serramenti dei locali di servizio ventilati;

- Soglie in pietra tipo beola grigia finitura grezza;

- Davanzali esterni in alluminio preverniciato;

- Controdavanzali interni in pannelli multistrato di abete;

- Lattoneria per canali di gronda, pluviali, scossaline, “fermaneve”, in alluminio preverniciato su entrambi i corpi di fabbrica, posati con idoneo sistema di fissaggio meccanico;

- Pavimentazioni interne in piastrelle di gres fine porcellanato nel formato 30x30 o 60x30 con prestazioni di resistenza antiscivolo/slittamento µ>40

- Rivestimenti interni dei locali bagni in piastrelle nel formato 20x20 monocottura tipo ecogres;

- Pavimentazione esterna pianerottolo del piano primo e secondo della scala esterna in grigliato metallico zincato;

- Controsoffitti in cartongesso e controsoffitti in pannelli metallici con sistema di riscaldamento a soffitto integrato, (distribuzione dei pannelli come da tavole grafiche di progetto);

- Copertura del corpo aule in lamiera grecata in alluminio spessore minimo 7/10, preverniciato su entrambi i lati, posata in continuo con il ciclo di verniciatura; calandrata secondo il raggio di curvatura di progetto, da posare con sovrapposizioni, sormonti e indicazioni dettate dalle norme di riferimento specifiche di settore, (in particolare vedere norma UNI EN 10372), posata con idoneo sistema di fissaggio meccanico in acciaio inox per garantire la tenuta all’azione delle sollecitazioni esterne, (rivetti a fiore, viti autofilettanti o viti maschiate con esecuzione di preforo, se necessario, in relazione allo spessore degli elementi da collegare) prevedere fori di fissaggio ad asola per consentire le dilatazioni del materiale causate dalle escursioni termiche, interponendo apposite rondelle in acciao inox con guarnizioni in epdm per evitare corrosione elettrolitica. fissaggi esposti e quelli che penetrano nel rivestimento devono essere sigillati nel foro di penetrazione con idoneo sigillante di tipo elastico;

- Copertura del corpo palestra in pannello sandwich in lamiera grecata di alluminio naturale preverniciata su entrambi i lati realizzato inserendo uno strato coibente esclusivo, costituito da listelli di lana minerale biosolubile sfalsati in senso longitudinale le cui fibre si dispongono a 90° rispetto al piano dei due supporti metallici in lamiera di 5 e 7/10 di mm. Fibre minerali ad alta densità̀. Coefficiente di conducibilità termica: 0,040 W/mK. da posare con sovrapposizioni, sormonti e indicazioni dettate dalle norme di riferimento specifiche di settore, (in particolare vedere norma UNI EN 10372), posata con

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idoneo sistema di fissaggio meccanico in acciaio inox per garantire la tenuta all’azione delle sollecitazioni esterne, (rivetti a fiore, viti autofilettanti o viti maschiate con esecuzione di preforo, se necessario, in relazione allo spessore degli elementi da collegare) prevedere fori di fissaggio ad asola per consentire le dilatazioni del materiale causate dalle escursioni termiche, interponendo apposite rondelle in acciao inox con guarnizioni in epdm per evitare corrosione elettrolitica. fissaggi esposti e quelli che penetrano nel rivestimento devono essere sigillati nel foro di penetrazione con idoneo sigillante di tipo elastico;

- Per l’ascensore è stato ipotizzato il modello 3300 900 kg della ditta Schindler con caratteristiche tecniche e dimensionali compatibili con le dimensioni strutturali del vano ascensore progettato. Nell’eventualità che in fase di appalto venga scelto un diverso modello o marca di ascensore, resta a carico della ditta appaltatrice verificare preventivamente la compatibilità dello stesso con le caratteristiche dimensionali del vano ascensore.

4. SPECIFICHE TECNICHE DEI COMPONENTI EDILIZI (CAP 2.4 del Decreto 11 ottobre 2017)

Allo scopo di ridurre l’impatto ambientale sulle risorse naturali, di aumentare l’uso di materiali riciclati aumentando così il recupero dei rifiuti, con particolare riguardo ai rifiuti da demolizione e costruzione fermo restando il rispetto di tutte le norme vigenti e di quanto previsto dalle specifiche norme tecniche di prodotto, il progetto di un edificio (nel caso di ristrutturazioni si intende l’applicazione ai nuovi materiali che vengono usati per l’intervento o che vanno a sostituire materiali già esistenti nella costruzione) deve prevedere i seguenti criteri.

Il progettista deve compiere scelte tecniche di progetto, specificare le informazioni ambientali dei prodotti scelti e fornire la documentazione tecnica che consenta di soddisfare tali criteri e deve inoltre prescrivere che in fase di approvvigionamento l’appaltatore dovrà accertarsi della rispondenza a tali criteri comuni tramite la documentazione indicata nella verifica di ogni criterio.

Tale documentazione dovrà essere presentata alla stazione appaltante in fase di esecuzione dei lavori, nelle modalità indicate nel capitolato.

Ove nei singoli criteri si citano materie provenienti da riciclo, recupero, o sottoprodotti o terre e rocce da scavo si fa riferimento alle definizioni previste dal decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, Norme in materia ambientale.

4.1. Criteri comuni a tutti i componenti edilizi

Al fine di garantire l’utilizzo di materiali recuperati o riciclati nella costruzione dell’edificio, i capitolati speciali contengono le seguenti prescrizioni:

- Divieto di utilizzo di materiali contenenti sostanze ritenute dannose per lo strato di ozono (clorofluoro-carburi CFC, perfluorocarburi PFC, idro-bromo-fluoro-carburi HBFC, idro- cloro-fluoro-carburi HCFC, idro-fluoro- carburi HFC, esafloruro di zolfo SF6, Halon).

- Divieto di utilizzo di materiali contenenti sostanze elencate nella “Candidate List” o per le quali è prevista una

“autorizzazione per usi specifici” ai sensi del regolamento REACH.

- Obbligo di utilizzo per almeno il 50% di componenti edilizi e degli elementi prefabbricati (valutato in rapporto sia al peso che al volume dell’intero edificio) che garantisca la possibilità alla fine del ciclo di vita di essere sottoposto a demolizione selettiva con successivo riciclo o riutilizzo. Almeno il 15% di tali materiali deve

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essere del tipo non strutturale. Per tale verifica è presente in calce alla relazione allegata alla legge 10 una tabella riassuntiva che dimostra il rispetto di tali percentuali del progetto a base di gara.

- Obbligo di utilizzo per la realizzazione del fabbricato di almeno il 15% in peso valutato sul totale di tutti i materiali, di prodotti provenienti da riciclo o recupero; di tale percentuale, almeno il 5% deve essere costituita da materiali non strutturali.

Per la verifica di tali requisiti, l’appaltatore sarà tenuto a dimostrare la rispondenza a tali criteri per mezzo dei seguenti elementi:

- Redazione di un elenco dei materiali recuperati o riciclati completo del loro peso in rapporto al peso totale dei materiali usati per l’edificio, accompagnato per ciascun materiale da una dichiarazione ambientale di Tipo III che dimostri la percentuale di materia riciclata oppure asserzione ambientale del produttore conforme alla norma ISO 14021 verificata da un organismo terzo che dimostri il rispetto del criterio.

- Redazione di un elenco dei materiali per il quale si prevedere la demolizione selettiva con successivo riciclo o recupero al termine del ciclo di vita, completo per ciascun materiale del relativo volume e peso rispetto al volume e peso totale del fabbricato.

- Dichiarazione del legale rappresentante dei fornitori dei materiali attestante l’assenza di prodotti e sostanza considerate dannose per lo strato di ozono

- Dichiarazione del legale rappresentante dei fornitori dei materiali attestante l’assenza di sostanze elencate nella

“Candidate List” o per le quali è prevista una “autorizzazione per usi specifici” ai sensi del regolamento REACH.

4.2. Criteri specifici per i componenti edilizi

Allo scopo di ridurre l’impiego di risorse non rinnovabili, di ridurre la produzione di rifiuti e lo smaltimento in discarica, con particolare riguardo ai rifiuti da demolizione e costruzione (coerentemente con l’obiettivo di recuperare e riciclare entro il 2020 almeno il 70% dei rifiuti non pericolosi da costruzione e demolizione), fermo restando il rispetto di tutte le norme vigenti, il progetto deve prevedere l’uso di materiali come specificato nei successivi paragrafi. In particolare tutti i seguenti materiali devono essere prodotti con un determinato contenuto di riciclato.

2.4.2.1 Calcestruzzi (e relativi materiali componenti) confezionati in cantiere, preconfezionati e prefabbricati All’interno del progetto, è richiamato l’obbligo che i calcestruzzi utilizzati debbano essere prodotti con un contenuto minimo di materia riciclata non inferiore al 5% in peso. Tale requisito dovrà essere dimostrato dall’appaltatore con una delle seguenti modalità:

- Dichiarazione ambientale di Tipo III, conforme alla norma UNI EN 15804 e alla norma ISO 14025;

- Asserzione ambientale del produttore conforme alla norma ISO 14021 verificata da un organismo terzo che dimostri il rispetto del criterio.

2.4.2.3 Laterizi

I laterizi usati per muratura e solai devono avere un contenuto di materie riciclate e/o recuperate (sul secco) di almeno il 10% sul peso del prodotto. Qualora i laterizi contengano, oltre a materia riciclate e/o recuperate, anche sottoprodotti e/o terre e rocce da scavo, la percentuale deve essere di almeno il 15% sul peso del prodotto.

I laterizi per coperture, pavimenti e muratura faccia vista devono avere un contenuto di materie riciclate e/o recuperate (sul secco) di almeno il 5% sul peso del prodotto. Qualora i laterizi contengano, oltre a materia

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riciclate e/o recuperate, anche sottoprodotti e/o terre e rocce da scavo, la percentuale deve essere di almeno il 7,5% sul peso del prodotto.

Tale requisito dovrà essere dimostrato dall’appaltatore con una delle seguenti modalità:

- Dichiarazione ambientale di Tipo III, conforme alla norma UNI EN 15804 e alla norma ISO 14025;

- Asserzione ambientale del produttore conforme alla norma ISO 14021 verificata da un organismo terzo che dimostri il rispetto del criterio.

2.4.2.4 Prodotti e materiali a base di legno

All’interno del Capitolato opere edili e finiture, è richiamato l’obbligo che i materiali e i prodotti a base di legno debbano rispondere ai seguenti requisiti:

1. Provenire da fonti legali secondo quanto previsto dal Regolamento EUTR

2. Provenire da boschi gestiti in maniera responsabile e/o sostenibile e/o essere costituiti da legno riciclato Il rispetto del requisito della provenienza e del rispetto del regolamento EUTR potrà essere dimostrato presentando la seguente documentazione:

- Nome commerciale e nome scientifico della specie utilizzata e loro origine

- Certificazione del prodotto e del fornitore rilasciata da ente terzo che garantisca la provenienza della materia prima legnosa da foreste gestite in maniera sostenibile o controllata (FSC, PEFC, FLEGT, CITES)

Il rispetto del requisito del contenuto di materiale riciclato potrà essere dimostrato presentando alternativamente una delle seguenti certificazioni:

- Certificazione di prodotto FSC riciclato, FSC misto o Riciclato PEFC

- Dichiarazione ambientale di Tipo III, conforme alla norma UNI EN 15804 e alla norma ISO 14025 oppure asserzione ambientale del produttore conforme alla norma ISO 14021 verificata da un organismo terzo che dimostri il rispetto del criterio.

2.4.2.5 Ghisa, ferro, acciaio

Per gli usi strutturali deve essere utilizzato acciaio prodotto con un contenuto minimo di materiale riciclato come di seguito specificato in base al tipo di processo industriale:

- acciaio da forno elettrico: contenuto minimo di materiale riciclato pari al 70%.

- acciaio da ciclo integrale: contenuto minimo di materiale riciclato pari al 10%

Il rispetto del requisito del contenuto di materiale riciclato potrà essere dimostrato presentando alternativamente una delle seguenti certificazioni:

- Certificazione di prodotto FSC riciclato, FSC misto o Riciclato PEFC

- Dichiarazione ambientale di Tipo III, conforme alla norma UNI EN 15804 e alla norma ISO 14025 oppure asserzione ambientale del produttore conforme alla norma ISO 14021 verificata da un organismo terzo che dimostri il rispetto del criterio.

2.4.2.6 Componenti in materie plastiche

All’interno del progetto, è richiamato l’obbligo che il contenuto minimo di materia prima seconda riciclata o recuperata utilizzato per i componenti in materie plastiche non sia inferiore al 30% in peso valutato sul totale di tutti i componenti in materia plastica utilizzati. Il rispetto del suddetto requisito potrà essere dimostrato presentando le seguenti certificazioni:

- Redazione di un elenco dei componenti in materie plastiche costituiti anche parzialmente da materiali recuperati o riciclati completo del loro peso in rapporto al peso totale dei componenti usati per l’edificio.

- Per ciascun componente in elenco presentazione di una dichiarazione ambientale di Tipo III, conforme alla norma UNI EN 15804 e alla norma ISO 14025 che dimostri la percentuale di materia riciclata oppure

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asserzione ambientale del produttore conforme alla norma ISO 14021 verificata da un organismo terzo che dimostri il rispetto del criterio.

2.4.2.7 Murature in pietrame e miste

Criterio non pertinente in quanto tale opera non risulta prevista in progetto 2.4.2.8 Tamponature, tramezzature e controsoffitti

All’interno del progetto, è richiamato l’obbligo per i prodotti in cartongesso di essere accompagnati dalle informazioni sul loro profilo ambientale secondo il modello delle dichiarazioni di tipo III ed avere un contenuto minimo del 5% in peso di materiale riciclato Il rispetto dei suddetti requisiti potrà essere dimostrato presentando le seguenti certificazioni:

- Dichiarazione ambientale di Tipo III, conforme alla norma UNI EN 15804 e alla norma ISO 14025 oppure asserzione ambientale del produttore conforme alla norma ISO 14021 verificata da un organismo terzo che dimostri il rispetto del criterio.

2.4.2.9 Isolanti termici ed acustici

All’interno del progetto, è richiamato l’obbligo per i prodotti isolanti di rispettare i seguenti criteri:

- Non devono essere prodotti utilizzando ritardanti di fiamma che siano oggetto di restrizioni o proibizioni previste da normative nazionali o comunitarie applicabili;

- Non devono essere prodotti con agenti espandenti con un potenziale di riduzione dell’ozono superiore a zero

- Non devono essere prodotti o formulati utilizzando catalizzatori al piombo quando spruzzati o nel corso della formazione della schiuma di plastica

- Se prodotti da una resina di polistirene espandibile gli agenti espandenti devono essere inferiori al 6% del peso del prodotto finito

- Il prodotto finito deve contenere le seguenti quantità minime di prodotto riciclato (calcolato come somma di pre e post consumo) misurato sul peso del prodotto finito

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Il rispetto dei suddetti requisiti potrà essere dimostrato presentando le seguenti certificazioni:

- Dichiarazione ambientale di Tipo III, conforme alla norma UNI EN 15804 e alla norma ISO 14025 oppure asserzione ambientale del produttore conforme alla norma ISO 14021 verificata da un organismo terzo che dimostri il rispetto del criterio.

2.4.2.10 Pavimenti e rivestimenti interni ed esterni

All’interno del progetto, è richiamato l’obbligo per i pavimenti e i rivestimenti di presentare all’atto dell’approvazione materiali, la documentazione che attesti la conformità ai criteri ecologici e prestazionali della Decisione 2010/18/UE, 2009/607/CE e 2009/967/CE relative all’assegnazione del marchio comunitario di qualità ecologica, attraverso uno dei successivi strumenti elencati:

- il Marchio Ecolabel;

- un’altra etichetta ambientale conforme alla ISO 14024 che soddisfi i medesimi requisiti previsti dalle Decisioni sopra richiamate;

- un’asserzione ambientale del produttore conforme alla noma IS014021, verificata da un organismo di valutazione della conformità che dimostri il rispetto del criterio.

- una dichiarazione ambientale di Tipo III, conforme alla norma UNI EN 15804 e alla norma ISO 14025 da cui si evinca il rispetto del presente criterio.

Ciò può essere verificato se nella dichiarazione ambientale sono presenti le informazioni specifiche relative ai criteri contenuti nelle decisioni sopra richiamate.

2.4.2.11 Pitture e vernici

All’interno del progetto, è richiamato l’obbligo per le pitture e le vernici di presentare all’atto dell’approvazione materiali, la documentazione che attesti la conformità ai criteri ecologici e prestazionali della Decisione 2014/312/UE relativa all’assegnazione del marchio comunitario di qualità ecologica, attraverso uno dei successivi strumenti elencati:

- il Marchio Ecolabel;

- un’altra etichetta ambientale conforme alla ISO 14024 che soddisfi i medesimi requisiti previsti dalle Decisioni sopra richiamate;

- una dichiarazione ambientale di Tipo III, conforme alla norma UNI EN 15804 e alla norma ISO 14025 da cui si evinca il rispetto del presente criterio.

Ciò può essere verificato se nella dichiarazione ambientale sono presenti le informazioni specifiche relative ai criteri contenuti nelle Decisioni sopra richiamate.

Il progettista

Ing. Luca Maria Belloni

Rho, aprile 2020 (f.to digitalmente)

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