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Porte sociali

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Academic year: 2022

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Porta sociale: punto unico di ascolto, informazione, accompagnamento

rivolto al cittadino

lunedì, venerdì, sabato: ore 9:30–12:30 presso Biblioteca della zona Nord via Pontirolo, 29

mercoledì: itinerante negli esercizi commerciali della zona Nord

tel.: 334 9474351

“PORTE SOCIALI”, UN PROGETTO voluto da FORUM DEL TERZO SETTORE

gestito da AUSER TREVIGLIO con il partenariato di:

• Comune di Treviglio

• Azienda Speciale Risorsa Sociale Geradadda

• Fondazione Cassa Rurale Treviglio finanziato da:

• Fondazione CARIPLO

• CSV Lombardia

• COGE

Porte sociali

La prima “porta” aperta in zona Nord. Operante dal 15 marzo.

Chi ha risorse ed energie proprie riesce comunque a tro- vare le risposte adatte o ad individuare i percorsi neces- sari per risolvere i propri problemi.

Sono le persone più fragili (anziani, minori, stranieri, indivi- dui in situazione di disagio, disabili…) ad incontrare diffi- coltà ed ostacoli: perché non hanno informazioni, perché non sanno come accedere ai servizi che pure ci sono, perché sono disorientati, perché sono soli.

Per aiutare i più fragili, bisogna far incontrare bisogni e ri- sorse, cioè le necessità dei cittadini e i servizi che esi- stono sul nostro territorio attraverso una “porta di accesso”, una… “porta sociale”.

Porta, perché evoca immagini di apertura, di entrata, di accoglienza.

Sociale perché è a disposizione di tutti e per tutte le ne- cessità.

“Porta sociale” è un punto unico di informazione e segre- tariato sociale, di assistenza e di affiancamento del citta- dino nella ricerca di soluzione ai problemi.

Vuole mettere il cittadino in grado di:

• avere informazioni complete sui diritti, le prestazioni, le modalità di fruizione dei servizi;

• conoscere le risorse sociali pubbliche e private disponi- bili sul territorio;

• accedere più facilmente e in modo assistito alla rete in- tegrata degli interventi e dei servizi della città.

Come funziona?

“Porta sociale” accoglie, ascolta i bisogni, mette a fuoco il problema, individua le risorse disponibili, indirizza e ac- compagna il cittadino alla risoluzione del suo problema e/o bisogno. In pratica si muove per attivare gli interventi qualificati delle realtà esistenti ed operanti sul territorio.

“Porta sociale” opera in stretta relazione con i Servizi so- ciali del Comune (microrete comunale).

Quanto costa?

Nulla. Il servizio è gratuito per l’utente e gestito da perso- nale volontario.

Dove si trova?

È stata pensata una “porta sociale” per ogni quartiere cit- tadino.

In via sperimentale la prima “porta sociale” è aperta in zona Nord, il quartiere più popoloso di Treviglio e quello con una minore diversificazione di servizi.

TREVIGLIO

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Treviglio Blues Festival

Q

uarta edizione della manifestazione che si è ormai conquistata un posto d’onore fra le iniziative consimili. Organizza la “Geo- music” di Gigi Bresciani, in collaborazione con l’Assesso- rato alla Cultura del Comune.

Tutti i concerti iniziano alle 21, sono a ingresso libero (sino ad esaurimento posti) e si tengono nel chiostro del Centro Civico Culturale, ormai consacrato come sede ideale per questi concerti.

WASHBOARD CHAZ BLUES TRIO (USA) 2 luglio 2010, ore 21:00

Originario di New York, Chaz vive a Boulder dal 1975 al 1997, dove suona con una grande varietà di band e ar- riva, per ben due volte, finalista al KBCO Boulder Son- gwriting Contest nei primi anni Ottanta. All’arrivo a New Orleans, nel 2000, Chaz forma il Washboard Chaz Blues Trio, che realizza oltre 70 registrazioni, ottenendo la nomi- nation ai Grammy nel 1998. Apre i concerti per grandi musicisti blues (Muddy Waters, Doc Watson, Keb Mo…).

Il suo talento si estende dal washboard a tutte le altre per- cussioni e alla voce, oltre che su composizione e arrangia- mento. I concerti di blues acustico del Washboard Chaz Blues Trio toccano delicatamente gli stili del Delta e del Chi- cago blues, mescolando brani originali con il Western Swing.

Chaz Leary: washboard, percussioni, voce Andy J. Forest: armonica, voce

Roberto Luti: chitarra

SHAWN PITTMAN BAND (USA) 9 luglio, ore 21:00

Nato nel 1974 in Oklahoma, risiede in Texas ad Austin, una delle capitali del “nuovo blues” urbano. La sua mu- sica è soprattutto buon blues, assorbito già in famiglia da una nonna che suonava il “piano boogie”. Dicedi sé: «Non puoi negare il fatto che si tratti, fondamentalmente, di buon blues. Non uso alcun pedale, i suoni escono dalle mie dita, chitarra e ampli. Canto e suono le mie canzoni, e suono solo la musica che voglio ascoltare».

Shawn Pittman: chitarre e voce Martin Iotti: basso

Emanuele Zamperini: batteria

ERIC BIBB (USA) 17 luglio, ore 21:00

Chitarrista, nato a New York nel 1951, davvero sotto il segno della musica: suo padre, Leon Bibb, faceva parte della scena folk newyorkese degli anni Sessanta (grande amico di un certo Bob Dylan…), suo zio è John Lewis, storico pianista del Modern Jazz Quartet, il suo padrino è Paul Robeson, mitico cantante/attivista. Con questo retro- terra, e con numerose esperienze internazionali, Eric sa fondere nella sua musica passato e futuro, inserendosi con autorità nel recupero del blues acustico avviato circa vent’anni fa da figure carismatiche come Keb’ Mo.

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SUSAN CATTANEO BAND (USA) 30 giugno, ore 21:00

Chitarrista e cantante di Medford, Massachussets, Susan è una delle migliori voci del nuovo cantautorato

“made in USA”. Un bel tim- bro vocale, unito a convin- centi composizioni, hanno indotto la critica musicale ad accostarla a personaggi come Bonnie Raitt, Emmylou Harris e Sheryl Crow. Il suo sound è un convincente impa- sto di folk, pop e country. Nella sua band alcuni dei mi- gliori musicisti blues e jazz milanesi, che hanno

collaborato o collaborano con Aida Cooper e Gigi Cifarelli.

È in Europa per presentare il suo nuovo CD “Brave &

Wild”, e per la prima volta si esibisce in Italia.

JAKE WALKER (USA) 1 luglio, ore 21:00

Considerato uno dei più espressivi performer blues di New York City, Jake Walker è una stella nascente del cir- cuito blues internazionale.

L’approccio di Jake al blues fonde il meglio della più clas- sica tradizione blues e rock con sonorità più contempo- ranee e materiale originale di ottimo livello, una combinazione unica ed emozionante che gli ha permesso di conquistare migliaia di fan anche in Europa, grazie ad una manciata di tour, molto apprez- zati dalla critica, nel centro Europa (Inghilterra, Germania, Olanda e Belgio). Jake è al suo quinto tour italiano.

HIGHWAY 70 BAND (IT) 3 luglio, ore 21:00

A pochi mesi di distanza dal travolgente concerto tenutosi lo scorso aprile nel Clock Tower Pub, torna la band che vede come voce solista una personalità come Ber- nardo Lanzetti (Acqua Fra- gile, PFM…), cantante con la grinta del rock e la passiona- lità del soul, nonché spigliato frontman con un bel senso dello spettacolo. Con lui il pia- nista e tastierista Johnny Pozzi (già Extra), il bassista Ro- berto Di Bella (Irene Fargo band) ed il batterista Luca Arosio (Progeny), insieme per una serata di grande mu- sica e di vera storia musicale, dedicata alla storia degli anni Sessanta e Settanta ma senza alcuna patina di no- stalgia, anzi con un approccio decisamente contempora- neo come solo quelli che hanno vissuto un periodo simile si possono concedere.

ROBI ZONCA BAND (IT) 4 luglio, ore 21:00

Robi Zonca è un musicista italiano di genere blues; è autore, arrangiatore, chitarri- sta, bassista e cantante. Ha cominciato la sua carriera come sideman suonando con la band di Andy J. Fo- rest, da lui conosciuto a Pa- rigi negli anni Ottanta e col quale venne per la prima volta a Treviglio una trentina di anni fa; ha collaborato poi con Fabio Treves, Ginger Baker, Mia Martini, Ronnie Jones e tanti altri. Nel 2003 inizia la carriera solista, che lo vedrà pubblicare diversi album i quali — caso raro per un bluesman europeo — sono accolti molto favorevolmente negli Stati Uniti, passando spesso alla radio. Come testi- moniato dalle sue precedenti esibizioni nella nostra città, Zonca riprende un genere codificato senza alcun timore reverenziale, ben conscio di suonare blues nel ventune- simo secolo, il che lo porta a spaziare in ogni area bluesi- stica, conservando l’intensità e la grinta del suo approccio personale.

Quattro appuntamenti

con la musica in collaborazione con Clock Tower Pub

Ingresso libero fino a esaurimento posti

D

opo alcuni anni torna la programmazione al Chiostro del Centro Civico Culturale — luogo ormai deputato a concerti di presti- gio — curata dall’Assessorato alla Cultura, in collabora- zione col Clock Tower Pub di Antonio Terzi. I quattro appuntamenti, opportunamente incastonati con alcune esibizioni del Treviglio Blues Festival, presentano un ampio ventaglio di proposte stimolanti e preziose.

Tutti i concerti iniziano alle ore 21.00

ELAV Music Festival 2010

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di “Andar per musica”

Davvero credete che i Tedeschi siano buoni solo per suonare nelle bandelle con tanto di calzoncini di cuoio? Provate a sentire i Polka- holix! Aprite la mente, mettetevi qualcosa di comodo e…

possano i 2/4 essere con voi!”. Questo si legge nella bio- grafia del gruppo berlinese che si esibisce venerdì 30 lu- glio 2010 (ore 21:00) in piazza Paolo VI.

Gli otto di Polkaholix hanno rianimato la tradizione polka di Berlino, ovviamente alla loro maniera. Parti col tempo di 2/4 e via, eccoti la tua bella Berlin–speed–polka. Le canzoni dei Polkaholix sono solitamente molto conosciute. Ogni buon tedesco le ha fischiettate, cantate o ballate. Quel che c’è di nuovo è la maniera in cui vengono presentate.

Il CD di debutto dei Polkaholix “Denkste” è stato nella top 20 delle classifiche di world music eruropee e ha ricevuto la nomination, nella categoria world music, per i German Music Award. I Polkaholix hanno avuto la nomination per il Ruth 2005 (premio che viene assegnato in Germania ai can- tanti e musicisti di folk e world music), nella categoria tradi- zioni locali. Eccoli a voi.

ANDREAS WIECZOREK (sax alto, voce principale), già musicista del folk revival, ha suonato coi Jams prima di saltare a bordo della carovana rock con eroi della cultura pop tedesca come Stefan Diestelmann, la Modern Soul Band, Gundermann & Seilschaft e altri. Nonostante la lunga esperienza come musicista di studio e per il teatro, il suo entusiasmo resta intatto.

JO MEYER (voce, fisarmonica) Immersosi nel folk rock, fusion e world music dopo gli studi musicali, ha fondato i mitici Jams con Andreas Wieczorek, con cui ha suonato in Europa per più di mille concerti. È autore, giornalista musi- cale, editor e musicista di studio.

VOLKMAR GROSSE (basso, voce) Non fumatore, ma- ratoneta e tante altre cose contrastanti e affascinanti. Sono solo alcune delle ragioni ad averne fatto, oltre che il bassi- sta, il‘maestro di cerimonia’ della band.

MARIO FERRARO (chitarra, lapsteel, voce) ha ab- bandonato il suo insegnante di chitarra classica per aggiun- gersi alla rock band berlinese Die Wilderer.

Successivamente, le sue avventure si sono spinte alle col- laborazioni con Rio Reiser, Gerhard Gundermann e Michelle Shocked.

THOMAS DEPKAT (batteria) Si è trovato nel mezzo di un’orchestra classica dopo i suoi studi sottobanco. Vari traumi musicali, tra cui big band, orchestre da crociera e gruppi punk lo hanno ben preparato alla polka.

OLIVER OLTERSDORF (clarinetto, sax tenore, voce) Ha studiato sax e clarinetto a Berlino ed è stato membro dell’Ensemble Weill e del Teatro Maxim Gorki. Le sue espe- rienze estreme in ambito jazz vanno dalla locale orchestra giovanile alle big band della capitale.

IVEN HAUSMANN (trombone, voce) Studia trombone classico a Berlino. Il suo contributo allo Stockhausen En- semble e all’Ensemble Modern non è passato inosservato agli occhi degli amanti della musica contemporanea. Leg- gende del jazz hanno richiesto i suoi servigi, tra cui Jay Oli- ver, Barre Phillips, Konrad Bauer. Il suo trombone basso ha nobilitato artisti di diversa estrazione, dal jazz–rock alla fu- sion.

ANDREAS HILLMANN (tromba, flicorno, voce) Co- stretto a studiare musica, realizza il suo sogno unendosi alla berlinese Modern Soul Band. Ha suonato con Shakespeare

& Rock’n’Roll e con la Swing Dance Orchestra di Andrej Hermlin.

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Cibo per la mente, ma non solo

“La polenta in cinque storie”

Domenica 18 luglio 2010, ore 19:00

Giardini della Biblioteca, largo Marinai d’Italia

D

omenica 18 luglio alle 19:00 va in scena “La polenta in cinque storie”. La scelta non è casuale. Tempo permettendo, si unirà l’utile (il teatro) al dilettevole (una degustazione di polenta) in uno degli angoli di Treviglio che per la prima volta sarà usato

come sede di una rappresentazione.

L’idea è dell’Assessorato alla Cultura, che ha trovato ottima sponda nella disponibilità di Ente Fiera Agricola di Treviglio.

“La polenta in cinque storie” è una pièce teatrale che Paolo D’Anna ha tratto e adattato dal saggio di Gianfranco Brini.

Sulla scena, per la regia di Paolo D’Anna, Alvaro Albert, Elisa Baracchetti, Valeria Bianco, Giuseppe Brembilla, Mas- similiano Colombo, Andrea Granata, Massimo Tavola, Ma- rialuisa Valsecchi, Maurilio Viganò e Ornella Zambelli.

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Biblioteca: nuovi orari e nuovi servizi

Dal 1° luglio

la Biblioteca centrale

è aperta il sabato pomeriggio

Ecco il nuovo orario:

Biblioteca centrale

mattino pomeriggio note

lunedì 14.30–18.00 **

martedì 9.30–12.30 14.30–18.00 mercoledì 9.30–12.30 14.30–18.00 giovedì 9.30–12.30 14.30–18.00 venerdì 9.30–12.30 14.30–18.00

sabato 9.30–12.30 14.30–18.00

** Sono aperti i seguenti servizi: Internet, emeroteca, me- diateca, sale studio. Chiuse le sezioni prestito adulti e bi- blioteca ragazzi.

Biblioteca zona Nord

da lunedì a venerdì, 15:30–18:30 (agosto:

aperta il lunedì, mercoledì e venerdì) Biblioteca Geromina

mercoledì e venerdì, 15:30–18:00 (luglio:

mercoledì, 15:30–18:00 venerdì, 10:00–12.30;

agosto: chiusa)

Biblioteca Castel Cerreto giovedì, 14:30–18:00

(agosto: chiusa)

Biblioteca zona Ovest lunedì e martedì, 15:00–18:00 sabato, 10:00–12:30

(agosto: chiusa)

I SERVIZI

DELLA BIBLIOTECA CENTRALE

PRESTITO LIBRI

Novità, manuali, saggi, libri per ricerche.

Durata prestito: 1 mese

Numero libri in prestito: fino a 25 POSTAZIONI DI LETTURA

È possibile “leggere in biblioteca” grazie a comode po- stazioni per la lettura e per lo studio.

LIBRI A GRANDI CARATTERI

La Biblioteca ha una ricca sezione di libri a grandi carat- tere e audiolibri, per soddisfare le richieste degli utenti con problemi di vista.

MEDIATECA

DVD, documentari, DVD musicali

CD di musica pop, rock, classica, e altri generi

Durata del prestito: 1 settimana, rinnovabile per tre volte.

È possibile fruire del materiale direttamente in sede: la Biblioteca conta 1 postazione video (TV+lettore DVD–VCR) e varie postazione audio per l’ascolto dei CD.

INTERNET E PC

5 postazioni per la navigazione (1 ora al giorno) Costo accesso alle postazioni: € 10,00/anno Connessione wireless illimitata col proprio portatile.

Anche le panchine esterne, in prossimità dell’edificio, sono perfettamente coperte dal segnale.

GIORNALI E RIVISTE

La biblioteca è abbonata a vari quotidiani (Corriere della sera, Eco di Bergamo, La gazzetta dello sport, Repub- blica, Il giornale, La Stampa e Il sole 24 ore) e a riviste di vario genere. L’ultimo numero di ogni rivista o quotidiano è consultabile solo in sede, mentre i numeri vecchi pos- sono anche essere presi in prestito, per una durata di 2 settimane.

PUNTO INFORMATIVO E MAILING LIST

In Biblioteca trovi tutte le informazioni relative agli avveni- menti culturali del territorio. Puoi iscriverti alla mailing list per avere sul tuo PC tutti gli aggiornamenti relativi alle at- tività dell’Assessorato alla cultura.

ASSISTENZA

Il personale della Biblioteca è a tua disposizione per in- formazioni, ricerche, consigli, ultime uscite.

PROMOZIONE ALLA LETTURA Incontri di lettura per bambini Appuntamenti culturali per adulti Incontri con le scuole

MEDIALIBRARY Biblioteca digitale

Per le modalità di iscrizione, chiedi in Biblioteca.

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I servizi della Biblioteca sono online È possibile gestire i tuoi prestiti

e le tue richieste direttamente da casa.

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L’elemosina di S. Martino

Scultore lombardo della prima metà del Trecento

L’elemosina di San Martino, primo quarto del XIV secolo pietra, cm 195 x 215 x 45 iscrizioni: sulla lama, metallica, della spada di San Martino:

“vive le r[oy]”

collocazione attuale: atrio della Biblioteca centrale, via Bicetti

S

an Martino, sul suo ro- busto destriero ince- dente, vestito in abiti cavallereschi, si rivolge all’umile vian- dante incrociato per la via, rimasto ormai alle sue spalle, ruotando drasti- camente il busto e, sguainata la spada, gli offre un pezzo del mantello che lo avvolge. Il povero, ritratto nudo, salvo che per un paio di ridotte mutande, stringeva in origine con la sinistra un lembo del drappo, tentando di coprirsi;

il bastone in legno che tiene oggi nella mano mancina è stato aggiunto in oc- casione di un ripristino che ha eviden- temente frainteso il gesto originario.

Il grande altorilievo lapideo presenta numerose lacune, rotture, rifacimenti (risalenti a momenti diversi della storia dell’opera), dissimulati da una spessa patina grigia stesa allo scopo di uni- formare la materia e che finisce oltre- tutto per occultare il colore autentico, più caldo e giallastro, della pietra:

manca la mano destra del povero, un pezzo del suo orecchio sinistro, men- tre sono grossolanamente rifatti buona parte della base, lo zoccolo anteriore sinistro del cavallo, quasi tutta la gamba anteriore destra del- l’animale, un brano delle briglie, lo stinco sinistro del mendico e la sua gamba destra. Quest’ultimo inter- vento è particolarmente fuorviante, dal momento che snatura l’anatomia del pover’uomo, rendendone implau- sibile la posa.

Le numerose fratture e i replicati re- stauri sono l’indizio della storia trava- gliata, dei numerosi spostamenti subiti dal gruppo monumentale. Agli ambienti dove ha sede il Museo Pier Luigi della Torre giunse (negli anni

Settanta) proveniente dal portico del palazzo comunale (dove oggi c’è una copia moderna). Prima di approdare al loggiato del Comune trovava posto all’ingresso della principale chiesa di Treviglio, dedicata a San Martino.

Una visita pastorale dei primi anni del Seicento descrive la scultura sopra l’architrave della porta principale dell’edificio, per il resto di forme mo- derne, “cum columnis lapideis, et suis basibus, capitellis, et epistiliis”. Sem- pre in cima al portale centrale della facciata di San Martino la ricorda qualche decennio più tardi (e precisa- mente nel 1647) anche Emanuele Lodi. È da pensare che nel momento in cui la chiesa medievale veniva rin- novata, istanze devozionali suggeris- sero la premura di conservare l’ormai obsoleto rilievo gotico.

Dal suo antico alloggio il grande ri- lievo raffigurante l’Elemosina di San Martino deve esser stato rimosso in occasione del rifacimento della fac- ciata in forme barocche. Il progetto architettonico, dovuto a Giovanni Ruggeri e risalente al 1722, preve- deva in realtà di conservare il portale cinquecentesco, sul cui cornicione poggiava il nostro gruppo equestre;

eppure nel 1736 lo scultore Antonio Maria Pirovano (che ebbe l’incarico della decorazione plastica della fac- ciata e subentrò di fatto al Ruggeri nella direzione dei lavori), viene pa- gato per la realizzazione della nicchia destinata a contenere un rilievo di identico soggetto che ancor oggi è vi-

sibile al sommo del portale.

Io credo che le radici culturali dello scultore di Treviglio vadano piuttosto ricercate a Milano, e che la sua atti- vità sia da collocare un poco a monte, nei primi decenni del Trecento I modelli che informano il San Martino trevigliese si riconoscono infatti nel- l’opera del cosiddetto Maestro della Loggia degli Osii, a partire da una serie di nove sculture che ornavano appunto (oggi sono sostituite da copie) la milanese Loggia degli Osii. A quella schiera di figure ad un tempo ruvide e possenti, accese nei volti da un’aspra espressività, rimandano tanto la gestualità lenta e quasi incep- pata dei personaggi trevigliesi quanto la nitida definizione dei volumi che ne tornisce le sagome. Il volto pasciuto del giovane cavaliere, dalla forte ma- scella ed il mento carnoso, richiama subito alla mente l’imberbe santo Stefano della Loggia, oppure il san Giacomo, che con lui condivide anche l’elegante acconciatura. E allo stesso modo la marcata caratterizza- zione espressiva che contraddistin- gue il mendicante, solcato in viso da rughe profonde, gli occhietti miopi, la barba un po’ incolta, i capelli corti e disordinati che contrastano con le lunghe e pettinatissime chiome del nobile generoso, trovano un rispec- chiamento nel vivido sant’Ambrogio della serie milanese.

Riduzione e adattamento da Laura Cavazzini

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Riferimenti

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