• Non ci sono risultati.

A Ricetta dematerializzata a caro prezzo e a suon di proteste

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "A Ricetta dematerializzata a caro prezzo e a suon di proteste"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

c o n t r a p p u n t o

M.D. Medicinae Doctor - Anno XXI numero 8 - 20 novembre 2014 9

A

ltro che ricette: l’unica co- sa che si sta realmente dematerializzando in Italia sono i soldi del Servizio Sanitario Nazionale, per l’esattezza più di un milione di euro al giorno. A tanto ammonterebbe il costo della mancata rivoluzione della ricetta elettronica secondo le stime pub- blicate su Il Giornale. I conti della giornalista Francesca Angeli sono un po’ approssimativi, è vero, ma comunque trovano riscontro nei dati forniti dalla Fimmg Lazio, che nel 2012 ha registrato l’emissione di 60 milioni di ricette solo in que- sta Regione. Nell’articolo si tirano quindi le somme, arrivando a de- durre che i medici di medicina generale italiani producono ogni anno più di un miliardo di ricette, per un costo di quasi 400 milioni di euro: di queste, circa 160 milio- ni sono ricette inutilizzate (perché sbagliate o smarrite), con un co- sto di oltre 60 milioni di euro.

Mettendo da parte il pallottoliere, salta comunque all’occhio il falli- mento della ricetta dematerializza- ta, la cui sperimentazione conti- nua a zoppicare in molte Regioni e fa sollevare la protesta dei medici di famiglia. In Liguria, per esem-

pio, il segretario della Fimmg di Genova Angelo Canepa ha mi- nacciato di interrompere la speri- mentazione. In Veneto sulle di- sfunzioni del sistema, è intervenu- to il presidente dell’OMCeO di Verona Roberto Mora. A questo coro di disappunto si sono uniti i medici della Lombardia.

Il caso Lombardia

¼

¼

In Lombardia, infatti, si registra un aspro scontro tra medici e Regio- ne sulla cosiddetta ricetta “deco- lorata”. “è bene chiarire che l’av- vio della ricetta elettronica in Lom- bardia non attua una vera demate- rializzazione - spiega l’Unione Me- dici Italiani (Umi) - perché il medico dovrà compilare sempre una ricet- ta cartacea. Si tratta di fatto di una

‘decolorazione’, cioè dalla ricetta rossa si passa alla ricetta bianca”.

Proprio su questo pezzo di carta, privo di qualsiasi valore legale, si è scatenato un putiferio. L’Unione Medici Italiani comunica che la Regione Lombardia si è rifiutata di stipulare un accordo con i Mmg per l’avvio della ricetta elettronica.

“In tal senso - spiega la nota dell’Umi - l’Assessorato alla Salute

della Regione Lombardia ha invia- to, contro il parere delle organizza- zioni sindacali dei medici di Medici- na Generale, una circolare applica- tiva alle aziende sanitarie. In parti- colare i medici avevano espresso le loro perplessità sulla volontà della Regione di avviare le nuove procedure senza una fase speri- mentale che - secondo l’Umi - sa- rebbe stata necessaria, almeno si- no a giugno del 2015, per consen- tire gli eventuali aggiustamenti che sarebbero potuti servire a raggiun- gere un’ottimale operatività”.

Contro questa circolare indirizzata alle aziende sanitarie, che elencava le disposizioni da inoltrare ai medi- ci convenzionati, si è scagliato an- che Snami Lombardia. Il siindacato ha addirittura accusato la Regione di utilizzare “metodi spicci e autori- tari”. “Per l’ennesima volta - scrive Snami in un comunicato stampa - sottolineiamo che i medici (e i far- macisti) non sono pronti a recepire tale incombenza. Gli applicativi ge- stionali di studio non sono aggior- nati in tal senso”.

“Pensare che con una circolare - conclude la nota - si possa risolve- re quasi istantaneamente il proble- ma è quindi del tutto utopistico”.

Sono sempre più discordanti le voci che si sollevano sulla nuova ricetta dematerializzata.

La sperimentazione avanza a macchia di leopardo in varie province italiane, e gli stessi medici impegnati in prima linea si dividono sul da farsi.

La tanto decantata rivoluzione digitale procede lentamente e intanto c’è chi fa i conti

Eliana Parenti

Ricetta dematerializzata

a caro prezzo e a suon di proteste

Riferimenti

Documenti correlati

SEMEIOTICA E DIAGNOSTICA Andrea BOARI Morena DI TOMMASO Giovanni ASTE Alessia LUCIANI Tonino TALONE CORSO INTEGRATO 15.1. INDUSTRIA E CONTROLLO DI QUALITÀ

Nel caso in cui le domande siano più di 100 e qualora il Consiglio Scientifico del Master ritenga di voler ampliare il numero degli iscritti, l’ammissione sui posti

Nel caso in cui le domande siano più di 100 e qualora il Consiglio Scientifico del Master ritenga di voler ampliare il numero degli iscritti, l’ammissione sui posti

Il laureando potrà iniziare le attività inerenti la tesi di laurea non meno di 6 (per le tesi compilative) o 8 (per le tesi sperimentali) mesi prima della data della seduta.. Sarà

þ La nostra arena quotidiana La responsabilità della spesa, la partecipazione alla programmazio- ne e alla gestione aziendale hanno portato anche ad un aumentato controllo sul

“sostanziale perdita di autostima” e sulla necessità di un “ritorno all’etica”, poco confacente al tipo di analisi da effettuare, per poi individuare alcuni

1) Prescrivere il farmaco con la normale ricetta del SSN, per un numero di confezioni tale da coprire fino ad un massimo di 30 giorni di terapia, senza obbligo per il medico

Passando ora all’esame della condotta tenuta dall’odierna convenuta, occorre evidenziare che l’architetto Xxxx, prima di rilasciare la stima posta alla base dell’atto di