• Non ci sono risultati.

U Case della Salute al posto delle Aggregazioni Funzionali Territoriali

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "U Case della Salute al posto delle Aggregazioni Funzionali Territoriali"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

i l c a s o

M.D. Medicinae Doctor - Anno XXIV numero 3 - aprile 2017 17

U

na Convenzione nazionale dei medici delle cure primarie, ec- cessivamente sbilanciata a declinare l’organizzazione dell’assisten- za territoriale, come quella in vigore, rappresenta un vulnus perché questo li- vello, per legge, spetta alle Regioni. Co- sì accade che legittimamente alcuni territori, prendano delle decisioni ben lontane da quanto dettato dell’Acn. È il caso della Toscana, in particolare a far discutere è la scelta dell’area senese. A Siena, per l’ente di area vasta che com- prende le ex Asl di Arezzo e Grosseto, si prevede una Casa della Salute per ciascuna delle Aft istituite (una ogni 20- 30 mila abitanti) e non una per distretto come si era ipotizzato in precedente.

Tutto è ancora da stabilire, ma l’ipotesi messa in campo è che il coordinatore delle Aft contratterà il budget con l’ente di area vasta e gestirà la continuità assi- stenziale. I Mmg dovrebbero gestire sia i pazienti a rischio cardiovascolare sia quelli a più alto rischio di ricovero ma ancora da censire; prenotare esami e visite specialistiche ai pazienti a cui li prescrivono. I compensi economici do- vrebbero arrivare da risparmi acquisiti e da nuove risorse che la Regione deci- derà di stanziare su questa novità.

¼

¼ Il vuoto normativo

“Le Case della Salute sono nate sen- za una normativa di riferimento: ogni

funzionario aziendale poteva e può inventarsi una Casa della Salute senza essere inserito in alcun quadro nor- mativo, causando relazioni complica- te tra i colleghi e tra i pazienti stessi, oltre che rischiando di incrinare il rap- porto tra medico e paziente. Questo soprattutto perché non si sono create nuove strutture, vista la carenza di in- vestimenti, ma sono state adattate alcune già esistenti, senza preoccu- parsi delle conseguenze”. Questo il commento di Franco Fontana, vice- segretario regionale Smi Toscana:

“ora ci troviamo in una condizione dove le aziende stesse devono fron- teggiare anomalie senza un filo logi- co, senza un quadro di riferimento”.

La trattativa fatta a Siena mette al centro le reti integrate ospedale - ter- ritorio e le Casa della Salute, ponen- do come fulcro della contrattazione entità non previste dalla Convenzio- ne, mostrando così un’inclinazione istituzionale lontana dalle Aft e le Uccp, veri soggetti (teorici) del futuro dell’assistenza primaria: “dove si tro- vano le Case della Salute, queste non corrispondono alle Aft e non corrisponderanno neanche alle Uccp, - continua Fontana. Questo vuol dire che in una Regione come la Toscana, ma credo che la proporzione valga anche in altri territori, le Aft devono coprire un territorio di 300 o 400 chilometri quadrati, con tutti i proble-

mi che ne derivano per i medici e per i pazienti”. Inoltre, le Case della Salu- te pongono anche un problema di rappresentanza; infatti non sono un effetto della contrattazione sindaca- le, a differenza di Aft e Uccp (tanto- meno sono previste nella piattafor- ma Sisac): renderle quindi l’unità di misura degli accordi lascia perplessi.

“Tanto più - aggiunge Fontana - che ove fosse obbligatorio passare per le cooperative per realizzarle si porreb- bero altri problemi, un conto è se la coop ti aiuta mettendoti a disposizio- ne fattori produttivi, un conto è se contratta al posto del sindacato ma- gari offrendo prestazioni a tariffe basse che pregiudicano lo sviluppo della medicina generale”. “In più, si verrebbe a creare un sistema in cui le aziende discutono le singole questio- ni con i coordinatori, bypassando completamente il livello sindacale tra cui tutte le sperimentazioni, che coinvolgono i Mmg. Ma i coordinato- ri non hanno un mandato rappresen- tativo da parte dei medici”.

Per legge l’organizzazione dell’assistenza territoriale spetta alle Regione così accade che a Siena, per l’ente di Area vasta, si preveda una Casa della Salute per ciascuna delle Aft istituite

e non una per distretto. Una scelta legittima in assenza di normative di riferimento

Case della Salute al posto delle Aggregazioni Funzionali Territoriali

w

Attraverso il

w w

presenteQR-Code è possibile ascoltare con tablet/smartphone il commento di Franco Fontana

Riferimenti

Documenti correlati

Geriatria e libera professione - Ambulatorio Immunotrasfusionale – Donatori di Sangue Infanzia Adolescenza Famiglia. Integrazione lavorativa: Servizio Medicina di

Ognuna è “casa della salute” con la sua specificità e con questa contribuisce alla “Casa della Comunità” che si rappresenta appunto come luogo, riconosciuto della

Le Case della Salute possono tor- nare ad essere un punto di riferi- mento importante per l’assisten- za sul territorio, potrebbero diven- tare il sistema hub and spoke delle

Solo in que- sto modo l’ambulatorio del generali- sta potrebbe diventare realmente un punto strategico nella gestione del territorio, che potremmo raffigurare come un vero e

che carica l’Azienda sanitaria della delicata responsabilità di guidare in Piemonte la sperimentazione , lo sviluppo ed il monitoraggio nell’evoluzione dell’assistenza

Come nel caso delle precedenti “Case della Salute” già recentemente attivate a Borgaretto, Pianezza e Vigone, quella di Cumiana ( situata nella struttura

La natura dell’assitenza territoriale nel nostro Paese si presenta varie- gata, si va dalle Case della Salute, alle Aggregazioni Funzionali Territoriali, alle Cooperative e alle

Gestione integrata disturbi psichiatrici tra medicina generale e Salute Mentale. Percorsi pazienti