Sicuramente in molti si chiederanno perché il binomio RWANDA e CROCE ROSSA? Nel 2014 ricorrono due importanti anniversari: 20 anni dal genocidio rwandese e 150 anni dalla nascita della la Croce Rossa, l’organizzazione internazionale che ha accompagnato e accompagna con il rosso e il bianco del suo stemma tante, tantissime pagine della storia del XX secolo.
Durante il genocidio la Croce Rossa fu l’unica organizzazione non governativa a restare in Rwanda. L’unica! In quei 100 giorni numerosi suoi volontari persero la vita, ma il loro sacrificio fece davvero la differenza: 10.000 persone assistite nella sola capitale Kigali, 120.000 persone salvate in tutto il paese, 1.700 operazioni chirurgiche, 15.000 ricongiunzioni familiari, 25.000 tonnellate di cibo distribuite.
Nonostante la sua tradizione di neutralità e discrezione pubblica, che la obbliga a non commentare le situazioni nelle quali si trova ad agire, la Croce Rossa fu la prima Organizzazione Internazionale a rivelare al mondo quanto stava succedendo in Rwanda.
''Siamo un goccio di umanità in un oceano di sangue … migliaia di persone stanno morendo ed hanno bisogno di noi'', dichiarò Philippe Gaillard, medico e delegato del CICR a capo della missione, secondo il quale mantenere il silenzio significava essere complici del genocidio.
Mentre tutto il mondo si voltava dall’altra parte la Croce Rossa entrava nel guinness dei primati con un record che pochi ricordano: non abbandonò il paese neppure un minuto, non se ne andò mai, non si arrese mai e continuò con il suo impegno ad assistere chiunque si trovasse in difficoltà. Li chiamavano “i Giusti”, uomini e donne che decisero di fare la differenza. Tanti di essi furono tutsi, tanti, tantissimi furono hutu, tanti portavano una tunica, una divisa, un camice, tanti erano bianchi, neri, gialli, rossi, tutti portavano una croce di colore rosso che oggi in tutto il mondo significa solo una cosa: “per quanto buio sia il tunnel, noi non smetteremo di portare la luce”.
“Rwuanda, Dio è qui” è il nuovo avvincente spettacolo-inchiesta di Marco Cortesi e Mara Moschini, due tra i più apprezzati autori e interpreti della nuova generazione di teatro civile e narrazione, noti al pubblico degli Altipiani Cimbri per aver proposto, nell’ambito della manifestazione
“Shots on Syria” nell’estate 2013, “La scelta”, ambientato nella guerra della Ex-Jugoslavia dei primi anni 90, lasciando il segno in tutti coloro che parteciparono agli eventi.
Vent’anni dopo l’iniziò del genocidio rwandese, il più veloce e sistematico della storia dell’umanità, in cui persero la vita un milione di persone, Marco e Mara raccontano la vera storia di dignità e fratellanza di un uomo e una donna capaci di un gesto d’inimmaginabile, indimenticabile e straordinario coraggio in grado di scuotere le coscienze.
“Rwuanda, Dio è qui” vuole essere un’occasione per ricordare una strage moderna provocata da un genere, quello umano, che osa definirsi evoluto e con essa celebrare la storia della Croce Rossa, la più grande Organizzazione Umanitaria del Mondo che proprio in Rwanda visse una delle pagine più difficili ed eroiche del suo passato. Un’occasione importante per parlare di quello che oggi la Croce Rossa fa, svelando al pubblico cosa realmente si nasconde, a livello locale e internazionale, dietro il servizio di assistenza e soccorso che accompagna la nostra vita di tutti i giorni.
Lo spettacolo verrà proposto in 8 diverse località degli Altipiani. L’intento è quello di proporre una riflessione a tutto campo sulle emergenze umanitarie, sulle scelte di coscienza che ognuno di noi è chiamato a fare, quando, suo malgrado, la vita lo costringe a decidere da che parte stare.
Tutto questo per focalizzare la mission quotidiana di Croce Rossa anche e soprattutto in un momento di festa come questo, perché 150 anni insegnano e segnano … cambiano i tempi, le emergenze, i contesti storici, politici ed economici ma non cambia la mission di Croce Rossa dove l’uomo è sempre al centro dell’azione.
Ogni serata sarà accompagnata dalla testimonianza di persone che, in modi diversi, si sono trovate a vivere o a condividere esperienze di forte impatto dal punto di vista umano.
Le serate saranno in collaborazione tra la CRI Comitato Locale Altipiani e le associazioni/organizzazioni operanti nelle varie location, segno questo di grande sensibilità dimostrata nei confronti della Croce Rossa; è un risultato che fa onore a tutte queste associazioni ed è motivo di orgoglio per noi, un risultato frutto di tanti anni di capillare lavoro con la comunità che oggi ci riconosce un grande ruolo all’interno dell’emergenza e dell’assistenza, anche e soprattutto dal punto di vista umano. Il programma è il seguente:
DATA E ORA DOVE SI FA ORGANIZZATA DA TESTIMONIANZA SLOGAN DELLA SERATA
01 agosto
Ore 21.00
Centro Civico Serrada CRI Altipiani e Sporting Club Serrada DEMELLE BOUBACARY E FOFANA SOMA MAKAN Immigrati arrivati a Lampedusa, ora piccoli imprenditori a TrentoQuando immigrazione non fa rima con Emarginazione ma con integrazione
02 agosto
Ore 21.00
Centro Sportivo Nosellari CRI Altipiani eCircolo Culturale Sportivo Nosellari
MARIAROSA SALERNO
Volontaria della CRI di Ponte a Egola e del Movimento Shalom
Racconta il progetto sanitario per donne e bambini in Senegal, in fase di realizzazione con la CRI Altipani
Dal servizio alla nostra Comunità un aiuto alle altre Comunità
03 agosto
Ore 21.00
Centro Civico S.Sebastiano CRI Altipiani e
Gruppo Giovani S. Sebastiano
PIERLUIGI SFONDRINI
Referente RFL della CRI Lombardia
Racconta il lavoro di Restoring Family Links per la ricongiunzione famigliare
Riunire gli affetti, ricostruire i rapporti in tempo di pace
06 agosto
Ore 21.00
Sala Bacher Luserna CRI Altipiani e Alpe Cimbra - APT LusernaMARGHERITA TARAS
Direttore sanitario della CRI Trentina
Racconta la sua esperienza con i migranti nei campi Nessun essere umano è illegale
07 agosto
Ore 21.00
Centro Civico Carbonare CRI Altipiani eComitato Turistico Sportivo Ricreativo Carbonare
VINCENZO PASSERINI
Ex-presidente della Cooperativa Punto di incontro
Si occupa di assistenza ai senza fissa dimora a Trento Anche a Trento c'è una umanità invisibile
08 agosto
Ore 21.00
Mezzomonte CRI Altipiani ePro Loco Mezzomonte
DON ILARIO CREPAZ
Parroco di New York per 20 anni
Parla della sua esperienza alla luce dell'enciclica di Papa Francesco
Le contraddizioni della città della mela
10 agosto
Ore 18.00
Centro Sportivo Guardia CRI Altipiani eGruppo Ricreativo Culturale di Guardia
PAOLO SOAVE
Esperto di DIU e della storia di CRI, racconta la figura di Henry Dunant, l'idea di Croce Rossa e il Diritto internazonale Umanitario
Da un piccolo uomo una grande idea
11 agosto Ore 21.00
Chiesetta S. Valentino
Carpeneda
CRI Altipiani e Alpe Cimbra - APT Folgaria
PIPINATO FABIO
Direttore IPSIA e Unimondo
Testimone in Rwanda nei primi terribili giorni del genocidio
Quel giorno io c'ero
La CRI Altipiani sarà inoltre presente nelle piazze principali degli altipiani con il KioskSummerCRI, punto di incontro tra la CRI e la popolazione residente e turistica, che racconta l'attività della Croce Rossa sia a livello locale che nazionale e internazionale, nei suoi primi 150 anni di attività. Al KioskSummerCRI sono previsti anche momenti di gioco per bambini e attività di intrattenimento per tutti … e il super coinvolgente FLASH MOB della CRI che saprà entusiasmare tutti senza limiti di età, sesso, provenienza … UMANITA’
sarà il principio denominatore comune di questa grandissima festa che la CROCE ROSSA vuole condividere con tuttala comunità!