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ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

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ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

INDICE

1. AMMISSIONE ALL’ ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO (C.M. n. 48 DEL 31/05/2012 - D. Lgsv. N. 62/2017)

1.1. PRELIMINARE VERIFICA DELLA FREQUENZA PER ACCERTARE LA VALIDITA' GIURIDICA DELL'ANNO SCOLASTICO

1.2. VALUTAZIONE DA PARTE DEL CONSIGLIO DI CLASSE PER L'AMMISSIONE O NON AMMISSIONE ALL'ESAME DI STATO

1.3. DETERMINAZIONE DEL VOTO D'AMMISSIONE 2. PROVE SCRITTE D’ESAME (D.M. 741/2017)

2.1. CRITERI ED INDICAZIONI PER LE PROVE D’ESAME PER I CANDIDATI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

2.2. PROVA SCRITTA DI ITALIANO E CRITERI PER VALUTAZIONE 2.3. PROVA SCRITTA DI MATEMATICA E CRITERI PER VALUTAZIONE

2.4. PROVA SCRITTA DI LINGUA STRANIERA E CRITERI PER VALUTAZIONE 3. COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE E SUA VALUTAZIONE

4. VALUTAZIONE DELLE PROVE D'ESAME

4.1. VALUTAZIONE DELLE PROVE D'ESAME DEI CANDIDATI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

5. DETERMINAZIONE DEL VOTO FINALE 6. ATTRIBUZIONE DELLA LODE

7. PUBBLICAZIONE RISULTATI

8. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

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1. AMMISSIONE ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO (C.M. n. 48 DEL 31/05/2012 - D. Lgsv. N. 62/2017)

L’esame finale del primo ciclo appare come il bilancio dell’attività svolta dall’alunno nell’ultimo triennio e ha, in questo senso, caratterizzazione educativa come verifica finale sul raggiungimento degli obiettivi individuati dal “PECUP” dello studente al termine del primo ciclo di istruzione.

Per l’impostazione delle prove d’esame si fa riferimento al DPR 22 giugno 2009, n. 122

“Regolamento sulla valutazione degli alunni”, alla C.M. n. 48 del 31/5/2012 e, infine, al Decreto Legislativo n. 62/2017 “Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107”.

L’ammissione all’Esame di Stato avviene in sede di scrutinio finale della classe terza che si svolge con:

1. preliminare verifica della frequenza per accertare la validità giuridica dell’anno scolastico;

2. valutazione da parte del Consiglio di Classe per l’ammissione o non ammissione (adeguatamente motivata) all’Esame di Stato in caso di parziale o mancato raggiungimento dei livelli di apprendimento in una o più discipline (D. Lgsv. 62/2017, art. 6 co.2);

3. determinazione del voto di ammissione espresso in decimi;

4. accertata partecipazione alla Prova nazionale di: italiano, matematica e inglese predisposta dall'Invalsi;

5. l’accertamento che l’alunno/a non è incorso/a nella sanzione disciplinare prevista dall’articolo 4. commi 6 e 9 bis. del DPR n. 249/1998.

1.1. PRELIMINARE VERIFICA DELLA FREQUENZA PER ACCERTARE LA VALIDITA' GIURIDICA DELL'ANNO SCOLASTICO

Nel nostro Istituto l’alunno è ammesso se ha frequentato i tre quarti dell’orario annuale previsto, ferme restando le deroghe stabilite dal Collegio dei Docenti del 15 novembre 2017, ovvero assenze dovute a motivi di salute debitamente certificati, che non impediscano il raggiungimento dei livelli minimi di competenze nelle varie discipline.

1.2. VALUTAZIONE DA PARTE DEL CONSIGLIO DI CLASSE PER L'AMMISSIONE O NON AMMISSIONE ALL'ESAME DI STATO

Il Collegio dei Docenti dell'Istituto Comprensivo Cortona1 ha deliberato la non ammissione alla classe successiva o all'esame di Stato nel caso in cui l’alunno presenti tre o più insufficienze gravi (voto 4/10), oppure due o più insufficienze gravi (voto 4/10) e due o più insufficienze (voto 5/10);

oppure una insufficienza grave (voto 4/10) e tre o più insufficienze (voto 5/10); oppure cinque o più insufficienze (voto 5/10).

Il Consiglio di Classe tiene, inoltre, conto:

a) del progresso rispetto alla situazione di partenza;

b) del grado di conseguimento delle competenze inerenti il curricolo esplicito (profitto nelle discipline);

c) del grado di conseguimento delle competenze chiave inerenti il curricolo trasversale.

d) dei risultati conseguiti nelle attività di recupero e/o di sostegno organizzate dalla scuola.

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1.3. DETERMINAZIONE DEL VOTO D'AMMISSIONE

Lo scrutinio di ammissione si conclude con il giudizio di idoneità, espresso in decimi (art. 11, c. 4- bis, d. lgs. 59/2004 e successive modificazioni).

Il giudizio di idoneità è espresso dal Consiglio di Classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo nella Scuola Secondaria di I grado (D.P.R. 122/2009), al fine di garantire imparzialità, uniformità di comportamento e trasparenza.

Il giudizio è quindi espresso dal Consiglio di Classe e prende in considerazione il percorso scolastico compiuto dall’allievo nel TRIENNIO della Scuola Secondaria di Primo Grado.

Nel nostro Istituto il VOTO DI AMMISSIONE all’Esame è l’esito di una “media ponderata” tra i seguenti elementi:

media aritmetica dei voti disciplinari del secondo quadrimestre della classe terza;

percorso triennale dell’alunno (evoluzione nell'impegno, profitto, comportamento,...)

partecipazione ad esperienze curriculari o extracurriculari quali: progetti, concorsi, laboratori, certificazioni in lingua inglese, attività varie di approfondimento,…

Il termine “media ponderata” sta a indicare che la formulazione del giudizio di idoneità non è espressione di una media matematica, poiché non poterebbe dare conto dell’intero percorso scolastico degli alunni, legato a diverse contingenze personali, a fattori psico-sociali, ad oscillazioni di profitto ed anche a comportamenti confacenti o non alla vita scolastica. Quindi, a prescindere dai voti in decimi, non si può non tener conto anche della maturazione personale dell’alunno secondo una visione olistica, circostanziata da eventi, da risultati ottenuti e da dati soggettivi ed oggettivi.

Nel nostro Istituto il VOTO DI AMMISSIONE è l’espressione numerica che descrive le caratteristiche del processo evolutivo dell'alunno nel triennio.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL PROCESSO EVOLUTIVO TRIENNALE

Caratteristiche dei risultati Voto

Impegno serio, costante, accurato, responsabile; partecipazione attiva, continua, interessata e propositiva; attenzione costante e produttiva; metodo di lavoro efficace, autonomo, con personale orientamento di studio; apprendimento rapido, consolidato, sicuro, con conoscenze approfondite/bagaglio culturale notevole, anche rielaborato in modo critico e/o personale; partecipazione costruttiva ad esperienze opzionali o laboratoriali o extrascolastiche; positiva e costante evoluzione degli atteggiamenti e degli apprendimenti e miglioramento costante e progressivo anche rispetto alla buona situazione di partenza. Il comportamento è stato corretto e sempre positivo.

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Impegno serio, accurato e costante; partecipazione attiva, coerente, personale e significativa; attenzione costante; metodo di lavoro produttivo ed efficace, emergenza di interessi personali; apprendimento sicuro e criticamente appreso; partecipazione costruttiva e propositiva ad esperienze opzionali o laboratoriali o extrascolastiche;

evoluzione positiva degli atteggiamenti e degli apprendimenti, e della capacità di rielaborare esperienze e conoscenze, con miglioramento significativo della situazione di partenza. Il comportamento è sempre stato corretto.

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Impegno serio e adeguato; partecipazione attiva, costruttiva e coerente; attenzione costante; metodo di lavoro preciso, autonomo e ordinato; apprendimento soddisfacente, in qualche caso da approfondire; partecipazione collaborativa e interessata a esperienze opzionali o laboratoriali o extrascolastiche; capacità di evoluzione personale e di riutilizzo delle conoscenze anche in contesti nuovi, e sostanziale raggiungimento degli obiettivi stabiliti. Il comportamento è generalmente corretto.

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Impegno accettabile (oppure) costante ma dispersivo; partecipazione interessata, ma non sempre collaborativa (oppure) selettiva o discontinua; attenzione adeguata solo in alcune discipline (oppure) non sempre adeguata; metodo di lavoro non sempre preciso (oppure) a volte disordinato (oppure) non del tutto consolidato;

apprendimento soddisfacente ma ripetitivo/ mnemonico/ poco approfondito;

partecipazione discontinua/ non sempre positiva/ a esperienze opzionali o laboratoriali o extrascolastiche; evoluzione non sempre positiva rispetto alla situazione di partenza(oppure) raggiungimento degli obiettivi con risultati più positivi in alcune discipline. Il comportamento è stato esuberante, ma corretto (oppure) disponibile ma non sempre rispettoso delle regole (oppure) migliorato solo per alcuni aspetti.

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Impegno non sempre adeguato (oppure) adeguato solo in alcune discipline (oppure) poco approfondito e non produttivo; partecipazione discontinua (oppure) limitata/ da sollecitare/ esecutiva; attenzione discontinua, non sempre adeguata, non produttiva;

metodo di lavoro poco preciso, ma accettabile (oppure) accettabile ma non autonomo;

apprendimento troppo ripetitivo / mnemonico/ a volte superficiale / con qualche lacuna; partecipazione discontinua/ passiva/ senza interesse a esperienze opzionali o laboratoriali o extrascolastiche; evoluzione minima rispetto alla situazione di partenza (oppure) sostanziale raggiungimento degli obiettivi per lui/lei stabiliti (oppure) raggiungimento parziale degli obiettivi stabiliti ma buoni miglioramenti rispetto alla situazione di partenza. Il comportamento non sempre rispettoso delle regole e dei compagni (oppure) poco corretto.

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Impegno saltuario, discontinuo, non adeguato alle richieste; partecipazione discontinua (oppure) limitata/ superficiale/ da sollecitare/ esecutiva; attenzione discontinua/ non sempre adeguata/ non produttiva/ mancante nella maggior parte delle discipline; metodo di lavoro disordinato/ poco preciso/ non autonomo/

meccanico/ bisognoso di guida costante; apprendimento difficoltoso/ frammentario/

con molte lacune; non ha partecipato a nessuna delle esperienze opzionali o extrascolastiche/ oppure è stato in esse elemento di disturbo; evoluzione non positiva per il mancato raggiungimento degli obiettivi stabiliti (oppure) ha raggiunto gli obiettivi solo parzialmente/ solo in alcune discipline/ i miglioramenti sono stati modesti/ non adeguati alle possibilità . Il comportamento è stato poco rispettoso delle regole della vita scolastica/ scorretto.

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La decisione relativa all'ammissione all’Esame di Stato appartiene al Consiglio di Classe, presieduto dal Dirigente Scolastico (o suo delegato), a garanzia della uniformità dei giudizi sia all'interno della classe, sia nell'ambito di tutto l'Istituto.

L’esito della valutazione è pubblicato all’albo dell’Istituto sede d’esame, con indicazione

“Ammesso” o “Non ammesso”. In caso di non ammissione all’esame, le istituzioni scolastiche adottano idonee modalità di comunicazione preventiva alle famiglie.

I voti espressi in decimi rispettivamente assegnati in sede di scrutinio finale al giudizio di idoneità, nonché a ciascuna disciplina sono riportati nel documento di valutazione e nel registro generale dei voti.

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2. LE PROVE SCRITTE D’ESAME (D.M. 741/2017) RIFERIMENTI NORMATIVI

Si riporta di seguito quanto stabilito nell’art. 8 del Decreto Legislativo 62/2017:

L'Esame di Stato Conclusivo del Primo Ciclo di Istruzione è finalizzato a verificare le conoscenze, le abilità e le competenze acquisite dall'alunna o dall'alunno anche in funzione orientativa.

COMMISSIONI D’ESAME:

Presso le istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione è costituita la commissione d'esame, articolata in sottocommissioni per ciascuna classe terza, composta dai docenti del consiglio di classe. Per ogni istituzione scolastica svolge le funzioni di Presidente il Dirigente Scolastico, o un docente collaboratore del dirigente individuato ai sensi dell'articolo 25, comma 5, del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, in caso di assenza o impedimento o di reggenza in altra istituzione scolastica. Per ogni istituzione scolastica paritaria svolge le funzioni di Presidente il coordinatore delle attività educative e didattiche.

PROVE D’ESAME:

L'esame di Stato è costituito da tre prove scritte ed un colloquio, valutati con votazioni in decimi.

La commissione d'esame predispone le prove d'esame ed i criteri per la correzione e la valutazione.

Le prove scritte, finalizzate a rilevare le competenze definite nel profilo finale dello studente secondo le Indicazioni nazionali per il curricolo, sono:

a. prova scritta di italiano o della lingua nella quale si svolge l'insegnamento, intesa ad accertare la padronanza della stessa lingua;

b. prova scritta relativa alle competenze logico matematiche;

c. prova scritta, relativa alle competenze acquisite, articolata in una sezione per ciascuna delle lingue straniere studiate.

Il colloquio è finalizzato a valutare le conoscenze descritte nel profilo finale dello studente secondo le Indicazioni nazionali, con particolare attenzione alla capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, nonchè il livello di padronanza delle competenze di cittadinanza, delle competenze nelle lingue straniere. Per i percorsi ad indirizzo musicale, nell'ambito del colloquio è previsto anche lo svolgimento di una prova pratica di strumento.

2.1 CRITERI ED INDICAZIONI PER LE PROVE D’ESAME PER I CANDIDATI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Esame di Stato alunni disabili

Gli alunni disabili svolgono le prove d’esame avvalendosi dell’ausilio di attrezzature tecniche e sussidi didattici utilizzati durante l’anno scolastico.

Qualora sia necessario, la sottocommissione d’esame predispone, sulla base del PEI, prove differenziate idonee a valutare il progresso dell'alunno in relazione alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali.

Le prove differenziate hanno valore equivalente ai fini del superamento dell'esame e del Conseguimento del diploma finale.

È previsto, infine, un attestato di credito formativo per gli alunni disabili che non si presentino all’esame. L’attestato di credito formativo è titolo valido per l'iscrizione e la frequenza della scuola secondaria di secondo grado o dei corsi di istruzione e formazione professionale.

L’alunno, in possesso del predetto attestato, si iscrive alla scuola secondaria di II grado soltanto ai fini del riconoscimento di ulteriori crediti formativi.

Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami e nelle tabelle affisse all'albo di istituto non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e differenziazione delle prove.

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6 Esame di stato alunni con DSA

Per l’esame di Stato, la Commissione può prevedere, secondo quanto disposto nel PDP e in accordo con la famiglia e, le seguenti misure:

 tempi più lunghi, rispetto a quello ordinari, per lo svolgimento delle prove;

 uso di apparecchiature e strumenti informatici solo se impiegati per le verifiche in corso d'anno o comunque ritenuti funzionali allo svolgimento dell'esame;

 utilizzo di strategie visive (titolazioni, uso di immagini...) e di caratteri di stampa grandi (Arial Narrow 14-16);

 dispensa dalla prova scritta di lingua straniera (prevista da certificazione medica).

Nel caso di dispensa dalla prova scritta di lingua straniera, la sottocommissione stabilisce modalità e contenuti della prova orale sostitutiva.

Nel caso di alunni esonerati dalle prove di lingua straniera, gli stessi sostengono prove differenziate, coerenti con il percorso svolto. Dette prove hanno valore equivalente ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma.

Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami e nelle tabelle affisse all'albo di istituto non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.

2.2 Prova di Italiano (D.M. 741/2017)

La prova è costituita da tre tracce scelte relativamente alle seguenti tipologie di testo:

a) testo narrativo o descrittivo coerente con la situazione, l'argomento, lo scopo e il destinatario indicati nella traccia;

b) testo argomentativo, che consenta l'esposizione di riflessioni personali, per il quale devono essere fornite indicazioni di svolgimento;

c) comprensione e sintesi di un testo letterario, divulgativo, scientifico anche attraverso richieste di riformulazione.

La prova può essere strutturata in più parti riferibili alle diverse tipologie.

La commissione d’esame può liberamente scegliere quali tipologie di prove proporre nell’ambito di quelle previste dalla normativa e può definire le tracce tenendo conto delle indicazioni nazionali e anche delle situazioni specifiche dell’istituto.

La prova scritta di italiano o della lingua nella quale si svolge l'insegnamento accerta:

1. la padronanza della lingua,

2. la capacità di espressione personale, 3. il corretto ed appropriato uso della lingua

4. la coerente e organica esposizione del pensiero da parte delle alunne e degli alunni.

Per ciascuna delle tre tracce si valutano:

 Correttezza formale

 Organicità e chiarezza espositiva

 Competenza lessicale

 Competenza testuale

 Pertinenza nel riferire argomenti e temi

 Qualità e quantità dei contenuti

Alla valutazione complessiva concorre anche la presentazione dell’elaborato.

I criteri di valutazione della prova sono stati concordati con i docenti di lettere.

È consentito l’uso del vocabolario.

Durata della prova: 4 ore

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7 2.3 Prova di Matematica (D.M. 741/2017)

La prova di Matematica, secondo il D.M. 741/2017) è strutturata su:

- Problemi articolati su una o più richieste;

- Quesiti a risposta aperta.

Nel nostro istituto la prova è articolata su quattro quesiti, tra loro indipendenti, inerenti i seguenti nuclei tematici fondamentali:

 NUMERI

 SPAZIO E FIGURE

 RELAZIONI E FUNZIONI

 DATI E PREVISIONI

I quesiti vertono sui seguenti ambiti di contenuto:

 Problemi di geometria piana e solida

 Equazioni / Elementi di algebrico

 Studio di figure sul piano cartesiano

 Lettura, rappresentazione grafica e interpretazione di dati (con riferimento a tematiche di carattere scientifico/statistico/tecnologico)

È ammesso l’uso della calcolatrice, delle tavole numeriche e delle tabelle per i numeri fissi.

Attraverso i quesiti proposti si mira a verificare il raggiungimento dei seguenti obiettivi di apprendimento:

a) individuare e applicare regole, proprietà, procedimenti;

b) individuare ed applicare le strategie necessarie per la risoluzione di situazioni problematiche;

c) conoscere e padroneggiare procedure di calcolo e strumenti di lavoro;

d) leggere ed interpretare diverse forme di rappresentazione (verbale, simbolica, grafica…) e saper passare dall’una all’altra.

Alla valutazione complessiva dell’elaborato concorre anche la sua presentazione formale: si tengono in debito conto l’ordine, l’indicazione corretta dei dati e delle figure geometriche, la precisione nella costruzione di grafici.

I quattro quesiti sono indipendenti tra loro. Ogni quesito è strutturato su più richieste, per livelli crescenti di difficoltà, in modo tale che per il candidato l’essere in grado di affrontare almeno la prima parte del quesito sia garanzia del raggiungimento degli obiettivi minimi prefissati.

Per la valutazione a ciascun quesito verrà attribuito un peso del 25%

Durata della prova: 4 ore

2.4 Prove di Lingua Straniera (Inglese –Francese) (D.M. 741/2017)

Gli alunni sosterranno la prova scritta di entrambe le lingue straniere (inglese e francese o tedesco), nella stessa giornata.

La prova sarà articolata in due sezioni distinte, per l'inglese e per la seconda lingua comunitaria.

Entrambe le sezioni accerteranno l'acquisizione di competenze di comprensione e produzione scritta riconducibili al livello A2 per l'inglese e A1 per la seconda lingua del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue del Consiglio d'Europa, come previsto dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo:

A2Riesce a comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Riesce a comunicare in attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Riesce a descrivere in

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termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

A1Riesce a comprendere e utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e altri ed è in grado di porre domande su dati personali e rispondere a domande analoghe (il luogo dove abita, le persone che conosce, le cose che possiede). È in grado di interagire in modo semplice purché l’interlocutore parli lentamente e chiaramente e sia disposto a collaborare.

Il nostro Istituto prevede per entrambe le Lingue un questionario di comprensione di un testo a risposta chiusa, aperta e scelta multipla;

La prova sarà valutata in base ai seguenti criteri concordati:

 Comprensione del testo e dei quesiti

 Individuazione di informazioni esplicite ed eventuali implicite

 Capacità di rielaborazione personale

 Conoscenza delle funzioni e delle strutture linguistiche

 Correttezza morfo-sintattica e appropriatezza lessicale

Ai fini della valutazione complessiva a ciascuna Lingua sarà attribuito un peso del 50%.

Durata della prova: 4 ore (2 ore per ciascuna lingua cominciando dalla Lingua Inglese ). Prevista una pausa tra una prova e l’altra di 15 minuti.

È consentito l’uso del dizionario bilingue.

3. Il COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE

II colloquio, in base a quanto previsto dal dettato normativo, deve offrire all'alunno la possibilità di dare prova della propria capacità di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze acquisite.

Parafrasando il testo ministeriale, il colloquio:

-non è un repertorio di domande e risposte su ciascuna disciplina, prive del necessario ed organico collegamento;

-non è un inconsistente esercizio verboso da cui esulino i dovuti contenuti culturali;

-non è una somma di colloqui distinti;

-non consente artificiose connessioni nella trattazione dei vari argomenti;

-non è una serie di accertamenti di carattere esclusivamente teorico.

Il colloquio, pertanto, non consisterà nell'accertamento di elementi settoriali delle conoscenze né nella verifica del grado di preparazione specifica delle singole discipline (accertamenti che il C.d.C ha svolto periodicamente nel corso dell'anno e infine ha verificato in sede di valutazione nello scrutinio di ammissione).

Il colloquio tenderà a verificare come l'alunno usi gli strumenti del conoscere, dell'esprimersi e dell'operare, con quale competenza e padronanza è in grado di impiegarli. In altri termini, l'alunno dovrà dar prova di servirsi delle conoscenze acquisite per dimostrare il livello del suo sviluppo formativo, il livello di capacità raggiunto, il possesso delle abilità maturate. Significativa sarà la valorizzazione delle competenze connesse all'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione.

Il Collegio dei Docenti ritiene che la modalità più efficace come punto di partenza e per verificare il raggiungimento delle competenze richieste dalle Indicazioni Nazionali sia l’analisi di un documento: potrà trattarsi di un testo scritto, di una mappa concettuale, di un articolo di giornale, di un progetto, di una serie di grafici, di immagini, di documenti “misti” costruiti ad hoc, rispetto ai quali gli studenti dovranno essere in grado innanzitutto di dimostrarne la comprensione, di cogliere

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le tematiche centrali, fare inferenze e riflessioni. Per facilitare l'impatto di ciascun alunno con il colloquio sarà opportuno individuare argomenti rispetto ai quali gli stessi alunni si sentano affini o abbiano dimostrato maggiore interesse durante l'anno scolastico. Successivamente gli insegnanti potranno intervenire sia prendendo spunti dal documento sia estendendo le richieste ad altri ambiti di contenuto e spazio sarà dato a quelle discipline che non prevedono la prova scritta (ad es. storia, geografia...). Ogni alunno potrà così dar prova di servirsi delle conoscenze acquisite per dimostrare il livello del suo sviluppo formativo e il grado di maturità personale raggiunto.

Poiché il colloquio deve misurare la corrispondenza tra l’ipotesi del progetto educativo e la sua effettiva realizzazione, ogni C.d.C. -in fase di pianificazione- terrà conto dei seguenti aspetti:

-aderenza alle linee della programmazione educativo-didattica attuata nel triennio;

-situazione della classe in rapporto alle attività concretamente svolte;

-scelta di argomenti che permettano la verifica degli obiettivi trasversali;

-personalizzazione del colloquio [si terrà conto delle specificità in termini di capacità, acquisizione delle conoscenze, carenze nella preparazione di base, alunni in situazione di disagio ( DSA, BES, disabilità)].

Tutti i docenti collaborano nella scelta dei documenti e sono preventivamente a conoscenza della tipologia di documento da sottoporre all'attenzione di ciascun candidato.

VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO ORALE

La sottocommissione verbalizza la traccia del colloquio e formula un voto ad esso relativo. Il voto, anche per questo tipo di prova, non può prescindere dalla situazione di partenza del candidato.

Facendo riferimento agli obiettivi di apprendimento, si considerano i seguenti indicatori:

1. Capacità di interagire adeguatamente con la sottocommissione.

2. Capacità di organizzare le conoscenze e i contenuti acquisiti secondo le coordinate spazio- temporali e gli opportuni collegamenti.

3. Capacità di comunicare le proprie esperienze attraverso i linguaggi verbale e specifici.

4. Capacità di esporre in modo chiaro le proprie conoscenze e opinioni, servendosi di strumenti adeguati (cartine, grafici, schemi, ecc.,).

5. Capacità di orientarsi nei linguaggi non verbali.

6. Capacità di esprimersi in modo sintetico/analitico, a seconda delle richieste e dell’argomento.

7. Capacità di applicare e generalizzare le conoscenze acquisite.

8. Capacità di pensiero critico e riflessivo.

4.VALUTAZIONE DELLE PROVE D’ESAME

La valutazione delle prove scritte e del colloquio viene effettuata, sulla base dei criteri comuni adottati dalla commissione, attribuendo un voto in decimi a ciascuna prova, senza frazioni decimali.

Alla prova scritta di lingua straniera, ancorché distinta in sezioni corrispondenti alle due lingue studiate, sarà attribuito un unico voto espresso in decimi, senza utilizzare frazioni decimali.

ALUNNI ASSENTI DURANTE LE PROVE D’ESAME

Per le alunne e gli alunni risultati assenti ad una o più prove, per gravi motivi documentati, valutati dal consiglio di classe, la commissione prevede una sessione suppletiva d'esame.

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4.1 VALUTAZIONE DELLE PROVE D'ESAME DEI CANDIDATI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Alunni diversamente abili

Gli alunni disabili vengono valutati in riferimento al comportamento, alle discipline e alle attività svolte, sulla base dei documenti previsti dalla legge n. 104/92, così come modificata dal decreto legislativo n. 66/2017 (ossia del Profilo di funzionamento e del PEI).

Nell’ambito della valutazione, i docenti perseguono l'integrazione scolastica dell’allievo, ossia lo sviluppo delle sue potenzialità nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione.

I docenti devono indicare “per quali discipline sono stati adottati particolari criteri didattici, quali attività integrative siano state svolte, anche in sostituzione parziale dei contenuti programmatici di alcune discipline” (art.16 legge 104/1992, art.318 d.leg. 297/1994, d.P.R. 122/2009). È espressa con voto in decimi ed è disposta collegialmente dai docenti di classe e di sostegno. Nella scuola dell’obbligo sono predisposte prove d’esame corrispondenti agli insegnamenti impartiti. In sede d’esame, a seconda della condizione dell’alunno diversamente abile, si possono predisporre prove differenziate o prove equipollenti che non vengono menzionate nel diploma.

Alunni con DSA

Gli alunni con disturbi specifici d’apprendimento certificati vengono valutati in riferimento al Piano Didattico Personalizzato, redatto dai docenti contitolari della classe e dal consiglio di classe nella scuola secondaria di I grado.

Al fine di mettere l’allievo con DSA nelle condizioni di esprimere le proprie potenzialità e il livello di apprendimento raggiunto, si applicano le misure dispensative e gli strumenti compensativi previsti dalla legge n. 170/2010.

È possibile esonerare i suddetti alunni dallo studio delle lingue straniere, in caso di particolare gravità del disturbo di apprendimento in comorbilità con altri disturbi e patologie, come risultante da certificazione medica. È la famiglia dell’alunno a chiedere il predetto esonero, mentre l’approvazione è di competenza del Consiglio di classe. In tal caso, l’allievo segue un percorso didattico differenziato.

5. DETERMINAZIONE DEL VOTO FINALE

L'articolo 8 del D.L. n.62/2017 descrive la definizione del voto finale dell'esame di Stato. Esso prevede che: “Il voto finale viene determinato dalla media del voto di ammissione con la media dei voti attribuiti alle prove scritte e al colloquio.”

La sottocommissione, quindi, determina in prima istanza la media dei voti delle prove scritte e del colloquio, esprimendo un unico voto, eventualmente anche con frazione decimale, senza alcun arrotondamento. La media di tale voto con il voto di ammissione determina il voto finale che, se espresso con frazione decimale pari o superiore a 0.5, viene arrotondato all'unità superiore.

Supera l'esame l'alunno che consegue un voto finale non inferiore a 6/10.

6. ATTRIBUZIONE DELLA LODE

Il Collegio dei Docenti delibera che la lode debba essere proposta all’intera Commissione d’esame qualora tutti membri della sottocommissione esaminatrice siano concordi nell’attribuzione.

La C.M. n.49 del 20/05/2010, confermata dalla C.M. n.48 del 31/05/2012, prevede che:

“A coloro che conseguono un punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità.”

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11 7. PUBBLICAZIONE DEI RISULTATI

L’esito positivo dell’esame, con l’indicazione della votazione complessiva conseguita, è pubblicato, per tutti i candidati, nell'albo della scuola sede della commissione.

L’indicazione “ESITO POSITIVO” deve essere utilizzata anche per gli alunni con disabilità che non conseguono la licenza, ma il solo attestato di credito formativo.

In caso di mancato superamento dell’esame, le istituzioni scolastiche adottano idonee modalità di comunicazione preventiva alle famiglie dei candidati; nell’albo della scuola l’esito viene pubblicato con la sola indicazione di “ESITO NEGATIVO”, senza alcuna indicazione di voto.

Per i candidati con piano educativo individualizzato (PEI) che abbiano sostenuto prove differenziate non deve esservi menzione di tali prove nei tabelloni affissi all’albo della scuola.

8.CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE (art. 9 D. Lgsv. 62/2017 –Linee guida D.M.

742/2017.)

La certificazione di cui all'articolo 1, comma 6, descrive lo sviluppo dei livelli delle competenze chiave e delle competenze di cittadinanza progressivamente acquisite dalle alunne e dagli alunni, anche sostenendo e orientando gli stessi verso la scuola del secondo ciclo.

2. La certificazione è rilasciata al termine della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione.

3. I modelli nazionali per la certificazione delle competenze sono emanati con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca sulla base dei seguenti principi:

a) riferimento al profilo dello studente nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione;

b) ancoraggio alle competenze chiave individuate dall'Unione europea, così come recepite nell'ordinamento italiano;

c) definizione, mediante enunciati descrittivi, dei diversi livelli di acquisizione delle competenze;

d) valorizzazione delle eventuali competenze significative, sviluppate anche in situazioni di apprendimento non formale e informale;

e) coerenza con il piano educativo individualizzato per le alunne e gli alunni con disabilità;

f) indicazione, in forma descrittiva, del livello raggiunto nelle prove a carattere nazionale di cui all'articolo 7, distintamente per ciascuna disciplina oggetto della rilevazione e certificazione sulle abilità di comprensione e uso della lingua inglese.

Il nostro Istituto adotta il modello di certificazione delle competenze elaborato dal Ministero dell’Istruzione per la scuola secondaria.

La certificazione descrive i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno al fine di sostenere i processi di apprendimento, di favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi, di consentire eventuali passaggi tra i diversi percorsi e sistemi formativi e l’inserimento nel mondo del lavoro.

Il D. lvo 62/17, all’art. 9, c. 3, lettera f, prescrive che la certificazione al termine del primo ciclo rechi “indicazione, in forma descrittiva, del livello raggiunto nelle prove a carattere nazionale di cui all'articolo 7, distintamente per ciascuna disciplina oggetto della rilevazione e certificazione sulle abilità di comprensione e uso della lingua inglese.”

Il D.M. 742/17, all’art. 4, c. 2 e 3, precisa che la certificazione al termine del primo ciclo “è integrato da una sezione, predisposta e redatta a cura di INVALSI che descrive i livelli conseguiti dall’alunna e dall’alunno nelle prove nazionali di italiano e matematica. Il modello è, altresì, inte12 grato da una ulteriore sezione, predisposta e redatta a cura di INVALSI che certifica le abilità di comprensione e uso della lingua inglese ad esito della prova scritta nazionale, di cui all'articolo 7, comma 3 del decreto legislativo 62/2017.

(12)

12

Ciò significa che alla famiglia, al termine dell’esame di Stato vengono consegnati:

1. l’attestato di superamento dell’esame sostitutivo del diploma;

2. la certificazione delle competenze redatta dal Consiglio di Classe e sottoscritta dal Dirigente Scolastico;

3. la sezione predisposta e sottoscritta da INVALSI che attesta, mediante descrittori, il livello conseguito dagli allievi nelle prove nazionali di italiano, matematica

4. la sezione predisposta e sottoscritta da INVALSI che certifica i livelli di comprensione ed uso della lingua inglese nella prova nazionale.

I livelli sono descritti nel modo seguente:

A –Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.

B –Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

C –Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.

D –Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note

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