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La Società a nome collettivo (Snc) Cos'è una Società a nome collettivo?

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Academic year: 2022

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La Società a nome collettivo (Snc)

Cos'è una Società a nome collettivo?

La società in nome collettivo  abbreviata con la sigla  Snc  è un tipo di  società di persone nella quale i soci appartenenti rispondono in modo illimitato e solidale per le obbligazioni sociali (debiti assunti dalla società) ed è disciplinata  dagli articoli 2291 ­ 2312 del Codice Civile italiano.

È da mettere subito in evidenza che il patrimonio personale di un socio non potrà comunque essere richiesto per eventuali debiti se prima il creditore non ha cercato di riscuotere tramite il patrimonio della società (art 2304 del Codice Civile italiano).

La  Snc  e  la  società   per  accomandita  semplice  sono  le  società   di persone  più utilizzata   in   Italia   per   l'esercizio   di   un'attività   commerciale   oppure   di   tipo artigianale.

Come nasce una società in nome collettivo?

Atto costitutivo

La   Snc   nasce   tramite   un   atto   costitutivo,   il   quale   può   essere   redatto   con   due differenti modalità:

• atto pubblico 

• per scrittura privata autenticata da un notaio. 

L'atto   costitutivo   deve   contenere   le   seguenti   diciture   (Art.   2295   Codice   Civile italiano):

• il cognome e il nome, il nome del padre, il domicilio e la cittadinanza dei soci;

• la ragione sociale; 

• la durata della società;

• i soci che hanno l'amministrazione e la rappresentanza della società; 

• la sede della società e le eventuali sedi secondarie; 

• l'oggetto sociale; 

• i   conferimenti   di   ciascun   socio,   il   valore   a   essi   attribuito   e   il   modo   di valutazione; 

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• le prestazioni a cui sono obbligati i soci di opera; 

• le norme secondo le quali gli utili devono essere ripartiti e la quota di ciascun socio negli utili e nelle perdite; 

L'art. 2300 del Codice Civile italiano prevede di poter modificare successivamente l'atto costitutivo della società. Le eventuali modifiche devono essere richieste dagli amministratori della società.

Registro delle imprese

Avvenuta   la   costituzione   dell'atto   il   passaggio   successivo   prevede   l'iscrizione oppure la mancata iscrizione della Snc nel Registro delle imprese.

In base o meno all'avvenuta iscrizione avremo:

Società in nome collettivo regolare

Società in nome collettivo irregolare 

Mettiamo subito in evidenza che la mancata iscrizione dell'atto costitutivo non fa decadere la costituzione della società ma la rende irregolare.

Società in nome collettivo irregolare 

Questa   società   esiste   e   può   operare   ma   non   essendo   iscritta   al   Registro   delle imprese variano i rapporti tra la società e le terze persone e in questo caso non saranno più regolati dalle norme giuridiche della Snc ma bensì da quella della società   semplice  (la   sua   natura   giuridica   è   dettata   dagli   articoli   2251­2290   del Codice civile italiano).

Fino a quando la società non è iscritta nel registro delle imprese i rapporti tra la società e i terzi ferma restando la responsabilità illimitata e solidale di tutti i soci, sono regolati dalle disposizioni   relative   alla   società   semplice.(Articolo   2297   del   Codice   Civile   Italiano:

mancata iscrizione).

Costi per la costituzione di una Società a nome collettivo

Di seguito troverete un elenco di costi da sostenere per l'apertura della società:

• Costi del notaio: sicuramente questa è la spesa iniziale più alta per l'avvio.

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Dare un esatto prezzo degli atti notarili  è molto difficile, ci sono diverse variabili da tenere in conto, sopratutto l'importanza del notaio e la città in cui esercita la sua professione. Comunque è un costo che varia tra le 1000 e le 1500 euro

• Imposta di bollo: euro 156

• Imposta di registro: euro 200

• diritti di deposito CCIAA (camera di commercio): euro 90

• denunzia dell'inizio attività alla CCIAA: euro 30

• tassa vidimazione libri sociali: euro 310

• marche da bollo sui libri sociali: euro 16 per ogni 100 pagine.

Quindi riassumendo la costituzione e l'apertura di una Snc ha un costo che si aggira intorno ai 2000 euro. In questa cifra non  è incluso il costo del commercialista, essenziale per la tenuta e la gestione della società, e che all'apertura seguirà la pratica di inizio attività in Camera di Commercio e si occuperà dell'apertura della partita Iva. 

Il   suo   costo   varia   tanto,   le   prestazioni   dei   commercialisti   hanno   prezzi   molto differenti (sopratutto se rapportati alla città in cui opera il professionista); quindi un ottimo consiglio è quello di richiedere preventivi a vari professionisti prima di scegliere quello che seguirà la vostra società.

Costi per la gestione della Società a nome collettivo (Snc) 

I costi di gestione per una Società a nome collettivo  possiamo riassumerli in questo modo:

• Commercialista:   non   meno   di   1000   euro   annui   e   poi   dipende   molto   dal volume d'affari della società

• Consulente del lavoro: dipende dalla grandezza dell'azienda

• INPS: ogni socio paga annualmente circa il 24% del reddito dichiarato. Esiste comunque un minimo che è pari a circa 3600 euro. L'INPS è pagata tramite 4 rate trimestrali con F24

• tassa vidimazione libri sociali: euro 310

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• Liquidazione INAIL: difficile da stabilire a priori, dipende dalla rischiosità del lavoro, dal numero di dipendenti e da altri fattori.

• Eventuale legale 

Capitale sociale 

La Snc non richiede una capitale minimo all'atto della sua costituzione. 

Da sottolineare che in presenza di un capitale societario, questo può essere ridotto ma solo dopo almeno tre mesi dal giorno dell'iscrizione al Registro delle imprese (art.2307 Codice civile italiano: riduzione del capitale).

Patto di non concorrenza dei soci

L'articolo 2301 del Codice  Civile sottolinea  il divieto di  concorrenza per i soci dichiarando che:

• un socio non può esercitare attività propria in concorrenza alla società di cui fa parte

• un socio non può far parte di un'altra Snc concorrente.

In caso di non osservanza di questo divieto la società può richiedere i danni al socio trasgressore.

Snc e le imposte

Premettiamo   subito   che   la   Snc   è   un   soggetto   che   gode   di   autonomia   propria rispetto ai soci che la compongono e da ciò derivano due ripartizioni delle imposte.

La società a nome collettivo sono soggette solo al pagamento dell'IRAP (imposta regionale sulle attività produttive) in misura del 4,25%.

Mentre  a carico dei soci   è soggetta  l'IRPEF  (imposta  sul reddito  delle  persone fisiche)in base alla quota di partecipazione all'utile. 

La tassazione IRPEF segue cinque scaglioni in base al reddito, e quindi esistono 5 aliquote. La più bassa è quella del 23% per redditi da 0 a 15 mila euro fino ad arrivare ad una aliquota del 43% per lo scaglione più alto.

Di seguito trovate la tabella riassuntiva degli scaglioni IRPEF che determinano le

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varie aliquote e l'imposta da pagare.

Reddito imponibile Aliquota IRPEF 

Fino a 15.000 euro 23,00% 23% del reddito Oltre   i   15.000   e   fino   a

28,000 euro 27.00% 3.450 + 27% sulla parte eccedente i 15.000 euro

Oltre   i   28.000   e   fino   a

55.000 euro 38.00% 6.960 + 38% sulla parte eccedente i 28.000 euro

Oltre   i   55.000   e   fino   a

75.000 euro 41,00% 17.220 + 41% sulla parte eccedente i 55.000 euro

Oltre i 75.000 euro 43.00% 25.420 + 43% sulla parte eccedente i 75.000 euro

Quindi come si può notare l'imposta che grava principalmente è l'IRPEF, la quale grava esclusivamente sul patrimonio di ogni singolo socio.

Le Snc non versano l'Ires (imposta sul reddito delle società).

L'INPS e la Snc

I Soci di una  Snc  devono essere iscritti alla Gestione Separata dell'Inps e pagare annualmente i contributi.

Come si determinano i contributi da pagare? 

Vengono determinati in base al reddito imponibile e applicando un aliquota del 23,64% per i commercianti che diventa 23,55% per gli artigiani.

Facciamo un esempio.

Abbiamo una società commerciale composta da 5 soci che posseggono eguale quota societaria.

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A fine anno risulta un utile di 100 mila euro. Ripartito su 5 soci con egual quota, significa 20 mila euro di reddito imponibile per ogni socio. 

Quindi ogni socio pagherà di contributi: il 23,64% di 20.000 euro, cioè 4728 euro.

Questa cifra verrà corrisposta all'INPS tramite F24 in 4 rate:

• 16 maggio

• 20 agosto

• 16 novembre

• 16 febbraio (dell'anno successivo)

I contributi hanno un minimo, che è equivalente a circa 3600 annui,

Quindi in caso di redditi che portano un calcolo di contributi inferiori a questa cifra, bisognerà pagare comunque 3600 euro.

Per esempio, un reddito di 10.000 mila porterebbe ad un calcolo di contributi pari a2364 euro, ma nonostante ciò bisognerà versare 3600 euro circa annui.

Da   notare   la   netta   differenza   con   il   pagamento   dell'IRPEF   che   viene   calcolato sempre sul lavoro del reddito imponibile ma non ha un minimo. Nessun reddito corrisponde a nessun pagamento IRPEF.

Concludiamo dicendo che l'INPS permette la rateizzazione dei contributi tramite apposita domanda, è possibile una rateizzazione di massimo 24 rate, elevate a 36 rate per cause eccezionali.

INAIL e Snc

L’art. 4, punto n. 7, del DPR n. 1124/1965 include tra coloro che sono compresi nell’assicurazione obbligatoria presso l’INAIL i  soci delle cooperative e di ogni altro tipo   di   società,   anche   di   fatto,   comunque   denominata,   costituita   ed   esercitata,   i   quali prestino opera manuale, oppure non manuale di sovraintendenza al lavoro altrui.

Il premio annuale INAIL da pagare prende in considerazione diversi punti:

• tipo di settore lavorativo (per esempio: commercio, industria ed etc)

• andamento degli infortuni in azienda negli anni precedenti

• retribuzioni dei lavoratori

• particolari maggiorazioni o diminuzioni spettanti all'azienda 

• rischiosità del lavoro.

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Quindi determinare il premio non è un calcolo abbastanza immediato. 

Recesso di un socio

La disciplina del recesso di un socio è dettata dall'articolo 2285 del Codice Civile.

Analizziamo ora i due casi dettati dalla legge.

Nel primo caso un socio può richiedere il recesso e lasciare la società quando lo desidera se la durata della società è a tempo indeterminato (ciò viene dichiarato nell'atto costitutivo).

Basta inviare una raccomandata tre mesi prima.

Il secondo caso invece riguarda il recesso per giusta causa.

L'articolo 2285 comma 2 del Codice Civile afferma: Va necessariamente ricondotta alla altrui violazione di obblighi contrattuali, ovvero alla violazione dei doveri di fedeltà, lealtà, diligenza o correttezza inerenti alla natura fiduciaria del rapporto sottostante.

Quindi, esaminando appena esposto, possiamo elencare una serie di motivi che riguardano la giusta causa:

• violazione di obblighi contrattuali da parte di altri soci

• atti non corretti di altri soci che determinano un decadimento della fiducia

• quando un socio, senza alcun motivo, viene escluso dalla attività lavorativa dell'azienda

• gravi irregolarità legislative di un socio o più soci. 

Cosa succede quando il recesso di un socio viene accolto positivamente?

Al   socio   che   lascia   la   società   spetta   in   denaro   il   valore   della   sua   quota.   Per determinare   questa   quota   la   società   deve   provvedere   a   redigere   un   bilancio straordinario al momento dell'uscita del socio. Questo bilancio determina il valore della società in quel momento e di conseguenza si può determinare l'ammontare in denaro della quota del socio uscente. E poi si passa all'ultima fase, la liquidazione dell'ormai ex socio; essa deve avvenire entro 6 mesi dalla data di recesso. In caso di ritardo si applica la mora come da legge.

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Ovviamente   dopo   l'uscita   del   socio   bisogna   apportare   la   modifica   dell'atto costitutivo, andando a cancellare da esso il socio che ha lasciato la società.

Ricordiamo che la cancellazione immediata dall'atto costitutivo è molto importante per il socio uscente, poiché fino alla data in cui il suo nome resta nell'atto, egli rimane esposto ad eventuali debiti e azione di eventuali creditori.

Scioglimento di una Snc

Lo scioglimento può avvenire per diverse cause:

• fine della durata (data indicata nell'atto costitutivo)

• decisione presa dalla totalità dei soci

• per cause particolari inserite nell'atto costitutivo

• se rimane solo un socio 

• per provvedimento dell'autorità governativa

• per fallimento.

Quando lo scioglimento diventa effettivo, i soci devono nominare dei liquidatori che provvederanno allo scioglimento definitivo della società.

I   liquidatori   redigono   il   bilancio   di   liquidazione,   in   caso   di   bilancio   positivo, l'eccedenza   viene   ripartita   ai  soci  in  base   alla  loro   quota   societaria,  in  caso   di bilancio negativo i soci sono chiamati a coprire il passivo sempre in base alla loro quota societaria.

Il   bilancio   di   liquidazione   viene   inviato   dai   liquidatori   ai   soci   tramite raccomandata; il tempo massimo di impugnazione da parte dei soci è di 60 giorni.

Ad   avvenuta   approvazione   del   bilancio   di   liquidazione,   si   provvede   alla cancellazione   della   Snc   dal   Registro   delle   imprese,   dopo   questa   cancellazione eventuali creditori possono far valere i loro crediti verso i soci della società ormai chiusa e cancellata.

Con la sentenza 23 febbraio 2017, n. 672, i giudici della Commissione Tributaria Provinciale, Sez. III, di Lecce hanno chiarito “che in caso di cancellazione di una società in nome collettivo dal registro delle imprese, il creditore Equitalia può agire nei confronti dei soci per ottenere il pagamento dei debiti fiscali della società solo se emette   nei   confronti   di   questi   ultimi   una   nuova   cartella   di   pagamento specificamente   intestata   a   loro.   Equitalia,   infatti,   non   può   chiedere   ai   soci   il

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pagamento   dei   debiti   della   società   sulla   base   di   precedenti   cartelle   esattoriali emesse nei riguardi della società cancellata. “

Invece in caso di fallimento non saranno nominati i liquidatori ma la liquidazione seguirà il suo iter giuridico previsto dal Codice Fallimentare.

Fallimento di una Società a nome collettivo 

La  società in nome collettivo  può andare incontro al fallimento e ciò determina anche il fallimento di tutti i soci che la compongono. (Art 147 Legge Fallimentare).

Prima della dichiarazione di fallimento, della società, il Tribunale deve convocare tutti i soci affinché questi possano esercitare il loro diritto di difesa. 

Vantaggi e svantaggi di una Società a nome collettivo I vantaggi per una Snc sono i seguenti: 

• la mancanza dell'obbligatorietà di un capitale sociale per la costituzione

• la semplicità della pratica di costituzione

• i bassi costi di apertura e costituzione 

• organi sociali non richiesti per legge 

• tutti i soci sono amministratori e quindi lavorano per il bene della società. Va ricordato   che   nell'atto   costitutivo   i   soci   comunque   possono   decidere   di affidare il ruolo di amministratore ad un socio oppure a più soci 

• la contabilità semplificata

• sull'utile realizzato la società paga solo l'IRAP

• non avviene il pagamento dell'IRES 

• le ridotte spese di gestione 

• i bassi costi di chiusura.

Se parliamo di svantaggi per una Snc va segnalato sopratutto la questione debiti.

Se in caso in debiti il patrimonio societario non è in grado di saldarli, gli eventuali creditori   possono   richiedere   il   pagamento   dei   debiti   rivalendosi   sui   patrimoni personali   dei   soci,   e   ciò   può   avvenire   anche   dopo   la   chiusura   e   la   definitiva

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cancellazione della Snc.

Altri svantaggi:

• tassazione elevata per i singoli soci in caso di utili elevati

• le decisioni devono provenire da una pluralità di persone (soci)

• eventuali   disaccordi   tra   i   soci   possono   portare   a   situazioni   negative   per l'azienda.

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