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CHIARA E LA FAMIGLIA 1.3. La famiglia e il mondo unito. anni

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Academic year: 2022

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Testo completo

(1)

Vi ricordate quando è nata Chiara?

22.1.1920 Quest’anno Chiara compirebbe 100 anni!

Cogliamo questa occasione specialissima

per conoscere qualcosa di più di lei, della sua infanzia e della sua famiglia

CHIARA E LA

FAMIGLIA

2020 1920 100 anni

La famiglia e il mondo unito

1.3

(2)

100 anni

3°PARTE

Prendere nuovo slancio per portare l’Ideale e il calore di Gesù in mezzo nelle nostre famiglie

Aprirci a compagni e famiglie straniere

La famiglia e il mondo unito

Obiettivi

Attività

1.3

Tradizioni e usanze di varie famiglie

Conosci una famiglia la cui storia sia completamente diversa da quella della tua?

Quali sono le tradizioni diverse da quelle della tua famiglia?

Come è organizzata la loro vita familiare?

(cibi, orari, ruoli, vacanze, studio, sport)

(3)

Attività

9-12 anni

Famiglia-mondo

Materiale a disposizione:

molte stoffe, cappelli e vestiti vari per uomini e donne.

Colori per dipingersi il viso.

Svolgimento:

Il gruppo comporrà due squadre. Ogni squadra riceverà dei biglietti con i nomi di alcune nazioni (per esempio Pakistan, Cina, Olanda, Messico, Kenya).

I gen devono vestirsi e muoversi in modo tale da rappresentare una famiglia tipica di quel Paese (come c’è scritto sul loro biglietto).

Nessuno può parlare.

Il pubblico o la squadra opposta deve indovinare.

Vince la squadra che conosce e rappresenta meglio le famiglie del mondo.

Lasciare abbastanza tempo per prepararsi ed eventualmente consultare internet o degli adulti-consulenti per informarsi.

Gioco

sempre in cordata

(bello se si è in diversi) Comporre due squadre:

il primo ragazzo corre verso un mucchio di bastoncini, prende un bastoncino e lo porta al secondo ragazzo, il quale si attaccherà e insieme andranno a prendere un secondo bastoncino al quale si attaccherà il terzo ragazzo e così via..

vincerà la squadra che per prima sarà

tutta collegata.

(4)

100 anni

3°PARTE

Episodi

della storia di

Chiara

Letterine tratte da:

“Lettere dei primi tempi. Città Nuova 2010”

(pag. 57-58)

Lettera alla sorella Liliana nell’autunno 1944

"Aiutami tu a consolarlo"

Carissima Liana,

sei partita dalla Casetta e mi hai lasciato nel cuore il profumo della tua silenziosa bontà che incomincia veramente a fiorire. Rendo gloria al mio Amore!

Janney del mio cuore! Vedi, ti vorrei sempre vicina, ma tu qualcosa sai.

Accetta la Divina Volontà e tu, che mi vuoi sinceramente bene, prega tanto per me.

Mi sento nel cuore una nobilissima

missione. Ma mi pesa la mia miseria, la mia

incapacità.

(5)

Voglio far amare l’Amore, e soprattutto e prima di tutto da te che mi sei sorella nel sangue e nell’Ideale.

Dimentica tutto, Janny, ma non dimenticare Gesù. Tu sai che a Lui ho data tutta la mia vita, misera e povera sì, ma tutta, tutto quello che avevo.

Lo vedo già quel giorno in cui mi giudicherà e mi domanderà conto del mio Ideale! Oh, allora vorrei sentirmi dire così:

“Vieni mia piccola sposa Chiara, sei stata, sì, qualche volta infedele, ma hai cercato di infondere nei cuori l’Amore per me. Vieni che ti dono il mio bacio. Ed è bacio di un Dio!”

Sì, Liana, con gli altri non posso dir tutto perché minacciano dirmi “esaltata”.

Ma tu mi sei sorella e sai che la testa l’ho a posto. Anche tu hai conosciuto il “tabernacolo“ delle chiese e hai visto la solitudine e l’abbandono di Gesù. Questo fatto mi mette dolore! (…)

Aiutami tu a consolarLo! Và, a costo di fatiche, da Lui. Mandagli il cuore quando sei a casa. Parlagli, parlagli, parlagli! Sei silenziosa. E va bene! Sia tutto il tuo silenzio per Dio! GuardaLo in Croce e amaLo alla follia.

Insegna a tutti ad amarLo . Sostiene Carla a spada tratta. Fa la mia parte nella sua difesa. Sii paziente con lei perché sia buona. Lasciala correre la sua Via.

Ti bacio forte, forte, forte.

Tua Silvia

(6)

100 anni

3°PARTE

Carissima mammina,

è da qualche giorno che vivo con l’ango- scia nel cuore.

E’ arrivato papà e mi ha trovata un po’

influenzata. Il rifugio è freschetto e gli allarmi incalzanti. E’ terribile il freddo che si soffre sui camion e sarebbe stato fatale per un corpo fra- gile come il mio.

Mi è rincresciuto tanto per Gino. Mi sen- to incatenata qui dalla fragilità del mio corpo.

Non so cosa avrei fatto per venire su da te, mammina. Papà, ragionando, ha vista l’impos- sibilità della cosa e impossibile la vedo anch’io. Ci vorrebbe un mezzo. E quello è difficile trovarlo.

Natale lontano da te mi fa piangere, mamma, e vorrei averti qui per sfogarmi nuovamente.

Mi prende spesso la malinconia, che solo l’Amore di Dio mi fa vincere.

Lo vedo là, su quella Croce anche Lui sofferente, la nostalgia e l’Abbandono del Padre Suo e vedo proprio che realizza in me quello che così spesso gli chiedo: “Dammi di provare qual- cosa dei tuoi dolori, specialmente un po’ del tuo terribile abbandono, perché ti stia più accanto e sia più simile a Te che nell’infinità del Tuo Amo- re mi hai scelta e mi hai presa con te”.

"Faresti tua la fiamma del mio cuore?"

Nel Natale del Nuovo Regno d’Amore

(1944)

Pp 68-71

(7)

Allora sento Lui che mi consola e mi dice che se per solo Amore Suo ho lasciato, quando mi ha chiamata, e papà, e mamma e casa per vivere dove era il pericolo e dove il bisogno, Lui sarà la mia consolazione.

Allora mi mette nell’anima il Fuo- co dell’Amore e mi fa gridare: “L’Amore non è amato!”

Ed è quello che per prima cosa grido a te, mammina. Almeno tu, mamma, ascoltami.

In nome del bene che mi vuoi e di quello che vuoi a Gino, papà, Carla e Liana, ti supplico di ascoltarmi.

Non credere sia una follia

quella che ti chiedo o una fantasia. No, no. Credimi, mam- ma, almeno tu! In questa vita, che corre come

un lampo,

una cosa sola vale

, e una sola cosa dobbiamo domandare a Dio: di amarLo.

Credimi, mamma! Vedrai in Paradiso, dove ti voglio accanto per sempre, mi dirai se ho avuto ragione.

Tu nella vita hai sposato papà e hai amato i tuoi figli. Hai amato anche Iddio. Ma ora il Signore, per mezzo mio, di me, così meschi- na (tu mi conosci) ti dice, mamma, che ciò che conta è amare Iddio!

Credi, mamma, Gesù è morto per te ed essendo Dio,

sarebbe morto per te sola

se fosse stata necessaria la tua sola salvezza.

Guardalo là dove sta Crocifisso e pensa:

se fosse stato il tuo figlio? Sentilo gridare: “Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?”

E’ il grido che si ripete ogni momento nel mio cuore. Pensalo morire quasi disperato ed inchiodato come un agnello! Povero Gesù! Va là mamma, dimmi che anche tu Lo ami e Lo voi far amare!

Dimmi che, se nella vita la tua Silvia dovesse morire prima, tu faresti tua la fiamma del suo cuore.

(8)

100 anni

3°PARTE

Anch’io mamma, ho sfiorato questo mondo e ho trovato cuori più o meno nobili, ma nessuno ho trovato che mi amasse quanto Lui!

In Paradiso saprai quanto mi abbia gra- ziata e che meraviglie opera in me e nelle mie giovinette che seguono la mia via, quella dell’A- more!

Non dire nulla a nessuno, mamma!

Ho sposato Lui e ho cercato di spegnere ogni altro desiderio per Lui. Lui è la mia vita e il mio più grande amore! Lui e il Suo Grido d’Ab- bandono

mi ha trascinata, mamma, e mi ha fatta passare sopra tutto

, col cuore schianta- to. Sì, mamma, Lui solo poteva fare questo! Lui che non fa trascurare gli affetti, ma

li fa senti- re fino nel più profondo del cuore

e poi li fa superare perché è Onnipotente come Dio.

E ora sento Natale e mi si schianta il cuore al pensiero che forse sarò lontana da te.

Se tu potessi scendere, mamma! Ma

ora il pericolo incalza furioso

giacché gli allarmi non hanno tregua e siamo da rifugio a casa. E mi fa pena pensarti sempre in rifugio.

Oggi papà è su da Gino, poi tornerà e vedremo di combinare.

In caso contrario è bene che Carla e Lia- na siano su con voi in quel giorno e per Ginetto e me sarà una nuova occasione per offrire all’A- more un nuovo sacrificio.

Sì, sì tutto, anche la morte, ma che Gesù che tanto ci ha amato da morire sia amato dagli uomini onde a Lui salga la consolazione e a noi la pace che viene nel cuore di chi nulla aspetta, se non di amare l’Amore. Vedrai, mam- mina, che

tutto il resto viene in soprappiù

, quando noi si cerca solo il Suo regno! E che è il regno Suo se non dire a tutti che amino Iddio e che si amino tra loro?

Prenditi, mamma, la mia passione d’amore e tu che sai parlare diffondila a tutti.

Gesù, credimi, aspetta che il tuo cuore Lo ami così, come lo amava S. Rita che pure era mam- ma.

(9)

Chiara al Supercongresso Gen 3

Marino (Palaghiaccio), 10 maggio 1997

Federico:

Ciao Chiara, sono Federico dell’Argentina.

“Di fronte alle crisi familiari, quando ci sono difficoltà tra i nostri genitori, come possiamo fare perché ritorni l’unità nella nostra famiglia?”

Chiara :

Lui dice appunto che c’è qualche volta la disunità nella famiglia, ecc., io direi... e per cui magari i genitori minacciano di separarsi, di disunirsi, ne abbiamo già parlato anche prima.

Comunque io direi che voi, con questa forza che avete, con quest’Ideale che avete, dovete tentarle tutte per tener insieme la famiglia.

Allora, ecco, cosa dovete fare? Al momento opportuno, prendete il papà da una parte e incominciate a elogiare le sue qualità, le sue belle qualità, che ne avrà e ne avrà tantissime. E poi elogiate anche quelle della mamma e dite: “Ma anche la mamma è così. Hai visto com’è buona? Hai visto che paziente? Hai visto come ti prepara sempre dei buoni manicaretti? Hai visto la mamma?”

E poi andate un altro momento dalla mamma e dite: “Mamma, guarda, tu sei così buona, sei così paziente; devi mettercela tutta. Ma anche il papà, guarda che ha delle buone qualità. Hai visto come viene incontro a te qualche volta? E quindi tornate ad amarvi perché noi abbiamo bisogno di voi.”

Voi dovete dirlo ai vostri genitori, e non perdere mai la pazienza e ricominciare sempre, finché loro sentiranno che sono da voi desideratissimi.

Naturalmente una carta vincente sarebbe portarli nel nostro Movimento dove, voi sapete, ci sono anche tutti gli adulti, le famiglie, le coppie, ecc., ecc., quella sarebbe la carta vincente. E voi sapete come tante coppie si ricompongono, ecc., dopo esser venute a contatto con questa nostra spiritualità.

Scrivimi qualcosa a questo riguardo.

Questo solo ha importanza, mamma

. Credimi!

Oh! se il Bambinello ti portasse nel cuore tutta la mia passione! Penso che Lui avrà di certo una speciale benedizione per la mamma di una figliuola misera, sì, anche insulsa, ma che ha scelta per sposa Sua onde su di lei meglio si veda l’opera Sua.

Con un cuore che forse ancora non co- nosci, mammina, ti bacia

Silvia

(10)

100 anni

3°PARTE

Spagna

Nella nostra famiglia eravamo in sei persone finché, quattro anni fa, i nostri genitori ci han- no chiesto se volevamo acco- gliere dei bambini per un po’

di tempo.

Ci siamo informati su che cosa comportava essere una fami- glia di accoglienza e poi ab- biamo deciso di ospitarli.

Quello stesso anno è arrivata a casa nostra la prima bam- bina, che aveva soltanto una

settimana di vita. Le abbiamo voluto tanto bene e l’abbiamo curata per sette mesi.

È stato così bello e straordina- rio per noi, che abbiamo deci- so di ripetere l’esperienza. Da allora sono stati a casa nostra altri tre bambini; l’ultima di loro, una bambina di 18 mesi, è arrivata due settimane fa.

Anche se tutto potrebbe sem- brare perfetto, l’esperienza non sempre è facile, anzi!

Canzone:

“Sai mamma ….”

https://youtu.be/uBMZvzD8BNo

Musica

(11)

A volte ci costa evitare i giudizi sulle loro famiglie biologiche, soprattutto quando i bambini non sono stati trattati bene.

È molto duro venire a sape- re i motivi che hanno fatto sì che questi neonati vengano separati dalla loro famiglia e pensare alle condizioni di vita che avevano prima di venire da noi. Questo, delle volte, ci fa sorgere delle critiche ne- gative, ma poi c’è sempre uno di noi fratelli o i nostri genitori che ci aiutano ad evitarle.

Dobbiamo anche essere fles- sibili ed adattarci alle neces- sità particolari di ogni bambi- no, perché ognuno di loro ha avuto delle esperienze di vita diverse.

Ad esempio: una volta abbia- mo accolto una bambina più grande delle altre che portava dentro di sé il peso di tante

brutte esperienze. Il suo pro- blema ci ha destabilizzato e a volte per questo perdevamo l’armonia familiare e la calma.

Tutti però ci aiutavamo a ricor- dare che dovevamo essere più pazienti e consolavamo chi di noi in quel momento ne aveva più bisogno.

Nonostante sappiamo sin dall’inizio che questi bambini trascorreranno solo periodo con noi e che poi arriverà il momento della separazione, ogni volta è molto duro sepa- rarci da loro e accettare che i bambini tornino a vivere con le loro famiglie oppure che ven- gano adottati.

Tutti questi momenti, invece di

scoraggiarci, ci aiutano ad es-

sere più pazienti e a sostenerci

tra di noi in famiglia, aiutan-

doci ad andare oltre i piccoli

dolori che si presentano ogni

giorno.

(12)

100 anni

3°PARTE

Sbrigliamo la fantasia

Conosciamo una famiglia che per vari motivi sta attraversando un periodo dif- ficile?

Conosciamo una famiglia straniera?

Cosa possiamo fare per far sentire loro il nostro amore concreto?

Coinvolgiamo altre famiglie e tutta la Co- munità nella nostra gara d’amore.

Attività pratiche

Azioni “segrete”

per far crescere l’amore in famiglia

Ognuno porta a casa una piccola scatoletta con bigliet- ti come questi o altri decisi insieme. Ogni mattina ne apriamo uno e cerchiamo di viverlo. Al prossimo incon- tro ci raccontiamo com’è andata.

• far compagnia a chi è triste

• visitare un parente anziano

• amare con i muscoli servendo e aiutando senza che nessuno me lo chieda

• ricordarmi di ringraziare chi ha fatto qualcosa per noi o per tutta la famiglia

• farmi uno e interessarmi di ciò che è importante per i miei fratelli o sorelle (un avvenimento sportivo, un’interrogazione a scuola...)

• Interessarmi del lavoro dei miei genitori, doman- dando per esempio: “cosa ti piace di più del tuo la- voro?”

Attività

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