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Direzione Ambiente ed Energia

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Academic year: 2022

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Prot. n. Data

Da citare nella risposta

Allegati Risposta al foglio del

numero

Oggetto: Art. 19 del D.Lgs. 152/2006, art. 48 della L.R. 10/2010. Procedimento di verifica di assoggettabilità di competenza regionale relativo al progetto di un impianto di valorizzazione degli scarti organici per la produzione di biometano e compost, nel Comune di Torrita di Siena (SI). Proponente: Hergo Biometano Toscana Sud Srl.

Richiesta di integrazioni e di chiarimenti.

Al proponente:

Hergo Biometano Toscana Sud Srl

e p.c. ai Soggetti competenti in materia ambientale:

Provincia di Siena

Comune di Torrita di Siena ARPAT - Dipartimento di Siena

Azienda USL Toscana Sud Est - Dipartimento della Prevenzione Ambito Senese

Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo

Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale

Autorità Idrica Toscana Nuove Acque S.p.A

Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno Settore Bonifiche e autorizzazioni rifiuti Settore tutela della natura e del mare

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Settore servizi pubblici locali, energia e inquinamenti Settore Tutela acqua e costa

Settore Genio Civile Valdarno Superiore Settore programmazione viabilità

Settore Autorità di gestione feasr. sostegno allo sviluppo delle attività agricole

Settore Tutela, Riqualificazione e Valorizzazione del Paesaggio

nonché p.c. al Comune di Montepulciano

In relazione all'esame della documentazione presentata e dei contributi tecnici dei soggetti competenti in materia ambientale pervenuti è emersa la necessità, al fine di rendere possibile la complessiva valutazione del progetto, che gli elaborati presentati a corredo della domanda di avvio del procedimento in oggetto siano completati ed integrati, ai sensi dell'art. 19, comma 6, del D.Lgs 152/2006 e dell'art. 48 della L.R. 10/2010, relativamente a quanto di seguito riportato, con riferimento a livello preliminare della progettazione.

Il progetto riguarda la realizzazione di un impianto per il trattamento di rifiuti organici con tecnologia anae- robica, in grado di produrre biogas da trasformare successivamente in biometano e digestato da avviare a compo- staggio;

I contributi tecnici istruttori acquisiti agli atti, unitamente alla documentazione presentata dal proponente, sono pubblicati sul sito web regionale: www.regione.toscana.t/via.

Si premette inoltre che tutti gli elaborati grafici e cartografici da presentarsi devono avere le seguenti caratteristiche:

- base topografica completa ed aggiornata;

- scala adeguata al tematismo da rappresentare;

- legenda leggibile e completa di tutti gli elementi rappresentati nella tavola;

- indicazione delle fonti da cui è tratta la cartografia, ovvero indicazione che si tratta di elaborazione originale;

- adeguata qualità grafica.

Tutto ciò premesso si chiede al Proponente quanto segue, con riferimento al livello preliminare della progettazione:

1. si chiede di dare risposta alla richieste formulate dall'azienda sanitaria;

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2. con riferimento all’eventuale utilizzo di un pozzo esistente quale fonte di approvvigionamento prevista dal Pro- ponente per il funzionamento dell’impianto (Relazione Tecnica Generale pag. 102), si chiede di dare riscontro a quanto rilevato dal competente Genio Civile in merito all’utilizzo delle acque pubbliche sotterranee;

3. considerato che sembrano attesi all’impianto importanti flussi di frazione organica proveniente da raccolta diffe- renziata di rifiuti urbani prodotti in Regione Toscana, si richiede un approfondimento in merito ai flussi previsti e alla provenienza degli stessi, anche in considerazione del fatto che tali flussi sono oggetto di programmazione da parte dell’AATO di riferimento. Devono essere specificati inoltre i presupposti sui quali basa tale previsione indi- cando in particolare:

- se sono previsti flussi di rifiuti urbani provenienti da fuori Regione e in che percentuale;

- come si intende assicurare la destinazione di eventuale compost fuori specifica che si originasse nel corso dell’attività.

Ciò al fine di acquisire ulteriori elementi per una valutazione della sostenibilità ambientale ed economica dell’impianto.

Si chiede quindi al proponente di dare risposta a quanto richiesto dal settore regionale servizi pubblici locali ener- gia inquinamenti;

4. si chiede al Proponente di dare risposta a quanto richiesto da ARPAT, nel proprio contributo del 09/10/2020 (Prot. 0345374), relativamente agli aspetti progettuali, alla cantierizzazione, agli scarichi idrici e gestione AMD, alla prevenzione della contaminazione del suolo e delle acque sotterranee, alle emissioni in atmosfera e qualità dell’aria, alla gestione rifiuti, all’impatto acustico;

5a. in merito al paesaggio, il competente Settore regionale, dopo approfondite argomentazioni ritiene necessarie al- cune integrazioni ed alcuni chiarimenti. Segnalerebbe la non ammissibilità dell'intervento con la disciplina del PIT- PPR (piano regionale di indirizzo territoriale con valenza di piano paesaggistico) in materia del bene paesaggistico

“laghi”; si chiede al proponente di dare risposta a quanto segnalato dal suddetto settore regionale;

5b. sempre in merito al paesaggio, la competente Soprintendenza – dopo approfondite argomentazioni – esprime una posizione negativa, circa la realizzazione del progetto in esame. Si chiedono le considerazioni in merito da par - te del proponente;

6. con riferimento al precedente punto 2. (approvvigionamento idrico da pozzo), si chiede di prendere in esame il riutilizzo per le esigenze impiantistiche ed irrigue, fatti salvi i necessari requisiti qualitativi, di tutte le AMD, al fini di limitare i prelievi di acqua da pozzo. Il proponente deve chiarire se i laghi posti a sud e ad est del perimetro im - piantistico, destinati a ricevere parte delle AMD dopo stazionamento in laghetti interni all'impianto, siano nella di- sponibilità del proponente; indicare gli effetti dello scarico nei laghi con riferimento alla qualità delle acque dei me - desimi, tenuto conto degli utilizzi della risorsa idrica accumulata e dei valori naturalistici presenti (piante, animali ed habitat); prendere in esame la possibilità di riutilizzare in impianto le acque inviate ai laghetti (usi produttivi, an- tincendio ed irrigui), in luogo di scaricarle nei laghi esterni; in caso di scarico nei laghi, prendere in esame misure di monitoraggio;

7. si chiede al proponente di indicare se, nell'ambito dell'area vasta interessata, ha preso in esame, quali ulteriori al - ternative di localizzazione, aree industriali esistenti o aree a destinazione industriale negli strumenti urbanistici, al fini di evitare consumo di suolo e contribuire eventualmente alla riqualificazione del territorio tramite il recupero di aree industriali dismesse;

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8. con riferimento al traffico indotto in fase di costruzione e di esercizio, si chiede di individuare cartograficamente e descrivere il presumibile percorso dei mezzi in ingresso ed in uscita dall'impianto, fino alla viabilità extraurbana principale. Indicare: il livello di traffico allo stato attuale presso sezioni significative, il traffico indotto dall'impian- to (in termine di mezzi/giorno massimi e medi, specificando se si tratta dei soli mezzi a pieno carico o dei mezzi a pieno + mezzi vuoti); sezioni stradali interessate critiche per larghezza o portata; attraversamento di nuclei abitati;

misure di mitigazione previste dal proponente;

9. si chiede al proponente di prendere in esame misure di monitoraggio delle acque sotterranee, quali una rete di piezometri;

10. si chiede di indicare, a livello preliminare, gli accorgimenti impiantistici e gestionali che saranno adottati ai fini della prevenzione degli incendi, nonché della prevenzione degli incidenti in applicazione delle circolari del Mini- stero Ambiente nn. 2730/2019 e 1121/2019.

Si comunica che ai sensi dell'art. 19, comma 13 del D.Lgs 152/2006, tutti i contributi acquisiti dal Settore scrivente sono pubblicati sul sito web regionale all'indirizzo: www.regione.toscana/via. Si raccomanda al proponente di prenderne visione ai fini della predisposizione della documentazione integrativa e di chiarimento. È facoltà del proponente di presentare le proprie considerazioni in merito agli ulteriori aspetti, diversi da quelli delineati in precedenza (punti da 1 a 10), contenuti nei suddetti contributi.

Il proponente deve indicare se la documentazione integrativa e di chiarimento conterrà o meno elaborati ri- servati da non pubblicare sul sito web regionale; in tal caso, di tali elaborati dovrà essere presentata una versione pubblicata emendata dai dati riservati.

La documentazione integrativa e di chiarimento dovrà essere trasmessa entro il termine perentorio di 45 giorni dal ricevimento della presente presso il Settore scrivente (su supporto digitale firmato e digitale aperto).

Si ricorda che, ai sensi dell'art. 19, comma 6 del D.Lgs 152/2006, è facoltà del proponente richiedere motivatamente la sospensione dei termini per la presentazione delle integrazioni e dei chiarimenti richiesti per un periodo non superiore a novanta giorni. Nel caso in cui il proponente non ottemperi alla richiesta di integrazioni e chiarimenti, non si procede all'ulteriore corso della valutazione ai sensi dell'art. 48 comma 6 della LR 10/2010, ed è fatto obbligo all'autorità competente di procedere all'archiviazione dell'istanza.

Ai sensi dell'art.19 comma 7 del D.lgs. n. 152/2006:

- considerata la natura e la ubicazione del progetto;

- visto che esigenze istruttorie hanno reso necessario acquisire documentazione integrativa e di chiarimento da parte del proponente;

- dato atto che in merito alla suddetta documentazione integrativa e di chiarimento si rende necessario svolgere una approfondita istruttoria;

- rilevato che 30 giorni a far data dal ricevimento della suddetta documentazione non sono sufficienti a concludere una adeguata istruttoria e ad adottare un provvedimento conclusivo circostanziato e motivato, in considerazione della delicatezza degli aspetti ambientali connessi all'esercizio dell'impianto in esame;

ciò premesso si dispone la proroga di 30 giorni del termine per l'adozione del provvedimento di verifica, che per- tanto dovrà essere adottato entro 60 giorni a far data dal deposito della documentazione integrativa e di chiarimen - to.

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******

Si ricorda al proponente la possibilità di richiedere, ai sensi dell'art. 19, comma 8 del D.Lgs 152/2006, che il prov- vedimento di verifica di assoggettabilità a VIA, ove necessario, specifichi le condizioni ambientali (prescrizioni) necessarie per evitare o prevenire quelli che potrebbero altrimenti rappresentare impatti ambientali significativi e negativi.

Si segnala all'Autorità di Bacino che l'impianto in esame, di interesse pubblico, rientra tra quelli di cui all'allegato VIII alla parte seconda del d.lgs.152/2006 (installazione AIA).

Si invia la presente anche al Comune di Montepulciano, in quanto il confine comunale con Torrita di Siena è posto a breve distanza dal perimetro impiantistico e l'istruttoria sin qui condotta ha evidenziato possibili impatti indiretti su tale territorio comunale. In esito al deposito delle integrazioni e dei chiarimenti da parte del proponente sarà chiesto il contributo tecnico istruttorio anche al suddetto Comune.

Per eventuali chiarimenti possono essere contattati:

Lorenzo Galeotti (tel. 055 438 4384);

Valeria Chiappini, (tel. 055 4384232).

Distinti saluti.

La Responsabile Arch. Carla Chiodini LG/VLC-VLC/

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