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Firenze, sclerosi multipla: prefetto Francesco Tagliente lancia la proposta di un osservatorio

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Academic year: 2022

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Firenze, sclerosi multipla:

da palazzo Vecchio il prefetto Francesco Tagliente lancia la proposta di un osservatorio

FIRENZE – Testimonianze e momenti di riflessione sono stati al centro del convegno ‘Affrontare la sclerosi multipla’ che si svolto nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio.

Un evento davvero eccezionale, quello vissuto al Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio

La giornata, organizzata dall’Associazione dei benemeriti della Repubblica (Ancri) e dall’Associazione sclerosi multipla (Aism) stata aperta in forma solenne – con il Gonfalone, il suono delle chiarine e l’Inno nazionale – e chiusa con le

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testimonianze toccanti di Eliana Tagliente e del tenore Marco Valeri.

Dopo i saluti delle autorità si sono susseguiti otto contributi scientifici, moderati dal professor Gianluigi Mancardi, presidente della Società italiana di Neurologia.

“Oggi – ha detto nel suo intervento di chiusura dei lavori il prefetto Francesco Tagliente – abbiamo sentito dire cose importanti dai relatori e abbiamo ascoltato le testimonianza toccanti e coraggiose di Marco e di Eliana. Forse avrei dovuto p e n s a r e a l l a p r e s e n z a , t r a i r e l a t o r i , a n c h e d e i rappresentanti della burocrazia. Penso sia opportuno iniziare a pensare a un osservatorio sul rispetto dei diritti della persona malata da parte della burocrazia”.

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L’evento fiorentino si concluso nel pomeriggio con un gala operistico di beneficenza, organizzato al Teatro Niccolini.

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Napoli, a palazzo Zevallos Stigliano “Rubens, Van Dick”:

una mostra da non perdere

NAPOLI – Da non perdere a Napoli la bellissima mostra a Palazzo Zevallos Stigliano Sede museale di Intesa Sanpaolo dal titolo “Rubens, Van Dick, Ribera. La collezione di un principe” visitabile fino al 7 aprile 2019.

L’appuntamento nell’arte del XVII secolo ricompone in parte, una prestigiosa collezione nella sua sede originaria.

“ L a c o l l e z i o n e d i u n p r i n c i p e ” è i l r i s u l t a t o d i

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collaborazioni, di una sinergia composta da diversi enti, infatti la quadreria barocca è organizzata con il patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e dal Comune di Napoli, organizzata in partenership con il Museo e Real Bosco di Capodimonte ed in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”.

La mostra è curata da Ernesto Denunzio, con la presenza di G a b r i e l e F i n a l d i c o m e c o n s u l t a n t c u r a t o r e c o n l a collaborazione di Giuseppe Porzio e Renato Ruotolo.

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L’intera mostra-esposizione “Rubens, Van Dyck, Ribera

La collezione di un principe” originariamente apparteneva ad una famiglia fiamminga molto importante di mercanti dal nome Vandeneynden, provenienti dalla citta portuale di Anversa,

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negli ultimi decenni del Seicento abitò a Napoli nello storico e sontuoso Palazzo Zevallos a Via Toledo, successivamente l’intera quadreria appartenne ai principi Colonna di Stigliano e poi dispersa.

L’esposizione rappresenta un momento culminante di un periodo florido per quanto riguarda la stagione dell’arte e del collezionismo a Napoli in età barocca e del Palazzo Zevallos, l’intero percorso espositivo riporta, in maniera immersiva, indietro nel tempo i fruitori nella storia dell’arte e nella storia della città di Napoli, da diversi decenni che gli studi di storia del collezionismo e del gusto, hanno dedicato un’ampia attenzione alle raccolte della famiglia Vandeneynden e di Gaspar di Roomer famiglie mercanti d’arte e finanzieri.

La quadreria è composta da 36 opere di altissimo valore artistico provenienti da musei nazionali e internazionali, le opere con questa esposizione ritornano nella loro collocazione originarie, difatti la mostra è allestita nel piano nobile del Palazzo Zevallos Castiglia, negli ambienti dove erano anticamente conservati.

La collezione è allestita insieme ad altre opere che fanno parte della collezione permanente di Galleria D’Italia Palazzo Zevallos Stigliano, prima fra tutte IL “ Martirio di sant’Orsola” di Caravaggio eseguito nel 1610 pochi mesi prima della sua morte, “Sansone e Dalila” di Artemisia Gentileschi e tante altre opere di artisti di notevole importanza culturale.

L’esposizione è stata resa possibile grazie prestiti eccezionali, i capolavori della collezione dei Vandeneynden in esposizione al Palazzo Zevallos Stigliano da ammirare sono il

“Martirio di San Bartolomeo di Mattia Preti, Maestranze come uno Stipo del Museo di Capodimonte secondo quarto del XVII secolo, oppure l’opera del Guercino “Cristo e la Samaritana al pozzo”, Aniello Falcone “Riposo nella fuga in Egitto” 1642 e tante altre.

La mostra si colloca fra gli appuntamenti da non perdere per chi è in visita nella dimora di Partenope e per i napoletani,

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la città di Napoli vive una “primavera” dal punto di vista turistico di notevole importanza visibile e senza bisogno di dati alla mano, grazie anche a iniziative artistiche, promosse sia da parte di Enti pubblici e da gallerie private, questi eventi danno la possibilità di poter “viaggiare” tra linguaggi artistici in maniera esaustiva e partecipativa per i fruitori in visita. Le mostre in corso danno spazio sia a linguaggi che appartengono all’arte figurativa e sia all’arte contemporanea sperimentale, questo tipo di exhibition collocano in maniera fortemente improntata la città di Napoli nel circuito internazionale nell’ambito artistico.

Michele Coppola, Direttore Centrale Arte, Cultura e Beni storici, Intesa Sanpaolo, ha affermato durante la conferenza stampa il 5 dicembre a Palazzo Zevallos:” Promuovere arte e conoscenza è l’impegno profondo di Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo e lo concretizziamo con iniziative originali che permettono di riscoprire il valore e la bellezza di opere, maestri e stagioni della straordinaria storia artistica italiana”- prosegue sempre Coppola – “La collezione di un principe ne è piena testimonianza, risultato di un lavoro di ricerca e di prestiti in collaborazione con importanti musei italiani e istituzioni internazionali”- continua sempre il Direttore di Intesa Sanpaolo –“I capolavori in mostra celebrano il respiro europeo dell’arte e del collezionismo di fine Seicento a Napoli, confermando il forte legame della nostra Banca con il territorio e il ruolo delle Gallerie d’Italia quale luogo di riferimento culturale, sempre più significativo, per la città”.

Giuseppina Ercole

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Italia nella morsa del gelo:

arriva il vento di burrasca e il freddo polare

Nelle prossime ore, come previsto già da ieri e come sta avvenendo già in alcune regioni, l’Italia sarà sferzata da forti venti di Maestrale.

La Protezione Civile ha emesso un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende quello diffuso ieri.

I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche.

L’avviso prevede dalle prime ore di domani venti da forti a burrasca, dai quadranti occidentali, con raffiche di burrasca forte sui settori appenninici dell’Emilia-Romagna, sulla

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Toscana e sulle Marche, in estensione dalla tarda mattinata ai settori appenninici di Abruzzo e Molise; attesi, inoltre, dai quadranti settentrionali, venti da forti a burrasca su Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e Provincia autonoma di Trento, in estensione dalla mattinata alle zone costiere di Lazio, Campania e, dal pomeriggio, alla Basilicata.

Venti di burrasca

L’avviso prevede inoltre dalla tarda mattinata di domani, il persistere di venti di burrasca nord-occidentali, con raffiche fino a tempesta, sulla Sardegna in estensione a Sicilia e Calabria. Per tutte le regioni si prevedono mareggiate lungo le coste esposte.

Crollo termico da martedì prossimo

Ma le brutte notizie non sono finite. Secondo iLMeteo.it, da lunedì l’Italia verrà raggiunta da correnti via via più fredde di origine artica: precipitazioni in Puglia e su coste del basso Tirreno con nevicate sopra i 1.000 metri, ma il tempo sarà soleggiato sul resto delle Regioni

Xylella avanza verso Nord,

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nuove piante di ulivo

infette: ora tocca a Fasano

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Sono state individuate 75 nuove piante di ulivo infette dal batterio della Xylella fastidiosa nei comuni di Fasano (un albero), Ostuni (33), Carovigno (39) e Ceglie Messapica (2).

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Per la prima volta il batterio è stato trovato a Fasano, alla periferia della frazione di Torre Canne, nella Piana degli ulivi monumentali. Quello di Torre Canne rappresenta il nuovo limite nord della presenza del batterio in Puglia, circa 8 chilometri più a nord rispetto al focolaio più settentrionale individuato col precedente monitoraggio alla periferia di Cisternino. E’ quanto emerge dai primi risultati della nuova campagna di monitoraggio condotta dall’Arif, Agenzia regionali per le attività irrigue e forestali.

Nella Piana degli ulivi monumentali vi sarebbero almeno altri tre focolai nella zona di Cisternino e Ostuni.

Altri casi

Ma non è l’unico focolaio nella Piana degli Ulivi monumentali.

Ce ne sono almeno altri tre sotto Cisternino/Ostuni (alla quota di circa 100 m slm ed a ridosso del centro abitato di Montalbano, in territorio ostunese) la cui comparsa potrebbe essere il risultato della diffusione naturale operata dai vettori, una sorta di “discesa” del batterio dalle alture sovrastanti che, a loro volta, sembrano rappresentare la zona più avanzata della diffusione partita da Oria.

Roma, Atac: bus in fiamme

sulla Pontina. Autista esce

dal finestrino

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ROMA – Ennesimo incendio su un bus dell’azienda di trasporti pubblici di Roma (Atac): questa volta le fiamme sono divampate mentre il mezzo percorreva la strada statale Pontina e lo hanno avvolto in pochi minuti, tanto da costringere l’autista ad uscire dal finestrino per mettersi in salvo.

Forse perchè erano le 7 di mattina l’autobus era vuoto altrimenti il bilancio sarebbe potuto essere più pesante.

L’autobus della linea 700, che collega il quartiere Mostacciano all’Eur, era arrivato all’altezza di viale Carlo Levi, non lontano dal centro commerciale Euroma2, quando le fiamme lo hanno invaso e le porte sono rimaste incastrate, costringendo l’autista ad un’uscita acrobatica. Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento l’incendio, mentre si è sviluppata una densa colonna di fumo nero ed il traffico, soprattutto quello in direzione Roma centro, è andato in tilt. L’Atac ha fatto sapere che la vettura era in servizio da 15 anni e che ora “avvierà tutti gli accertamenti

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per individuare le ragioni dell’accaduto”.

Roma, attivi i trasporti pubblici a Capodanno?

Fari puntati sulla programmazione dei trasporti pubblici romani per la festa di Capodanno. Ieri, 7 dicembre, è stato battuto il comunicato dell’Agenzia per la Mobilità,che, a sorpresa, ha reso noto, che le linee metro e le ferrovie concesse Roma-Lido e la tratta urbana della Roma-Viterbo

“saranno in servizio ininterrottamente dalle 5.30 del 31 dicembre 2018 alle 3.30 (ora delle ultime partenze dal capolinea)”. Ma i lavoratori hanno tenuto a precisare: “sulla traslazione dell’orario di servizio dell’ultimo dell’anno”, dicono alla Segreteria Provinciale SLM-Fast Confsal,“sono

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ancora in corso le trattative di merito tra le parti sociali e Atac, non c’è nulla di concreto”. E il giallo si infittisce.

Secondo l’Agenzia, e l’assessora alla mobilità Linda Meleo, il 31 dicembre “il servizio di trasporto pubblico e, quest’anno, per la prima volta, le ferrovie regionali, effettuerà servizio straordinario. Le linee A-B/B1-C saranno in servizio ininterrottamente dalle 5.30 del 31 dicembre 2018 alle 3.30 (ora delle ultime partenze dal capolinea) del Primo gennaio 2018”. Lo stesso ragionamento vale per la Lido e la tratta urbana della Viterbo, “che effettueranno le ultime partenze dai capolinea alle 3.30, mentre la “ferrovia Termini- Centocelle terminerà le corse alle 21”. “Al termine del servizio metroferroviario”, continuala nota, “entreranno in servizio, e circoleranno sino alle 8, le linee bus notturne che seguono i percorsi di metro e ferrovie”. Nella divisione S u p e r f i c i e , s o l o l e l i n e e H-2-128-170-200-280-301-336-544-766-881-905 “prolungheranno il servizio sino alle 3.30”, il resto della rete terminerà ugualmente alle 21.

L’incognita è evidente, la figuraccia dietro l’angolo, è un po’ come giocare una grossa somma alla roulette. E, infatti, neanche a farlo apposta, fin ora si contano sulle dita delle mani i dipendenti che hanno dato la propria disponibilità a ricoprire i turni del 31 dicembre che, tra l’altro, devono essere ancora stilati e concordati con le Organizzazioni Sindacali. Che non l’hanno mandata a dire.

“Ci domandiamo come sia stato possibile dare un’informazione

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del genere, illudendo cittadini e turisti”, esordisce ilSegretario Provinciale SLM Fast-Confsal Giuliano Parmiani,

“ribadiamo che non c’è nulla di concreto e di definitivo, riguardo la traslazione dell’orario di servizio per la notte di Capodanno nella divisione Superficie quanto, e soprattutto, in quella metroferroviaria. Anche sotto il profilo della sicurezza”.

“A nostri occhi questa appare una forzatura per mettere sotto pressione i Lavoratori”, prosegue, “con l’evidente obiettivo di indurli a sottostare, accettare passivamente il piano così com’è stato pensato dall’Azienda e dal Campidoglio. Non crediamo che questo sia lo spirito e il trattamento utile agli interessi dell’Azienda, dei cittadini e dei Lavoratori, che hanno il diritto, come gli altri, a festeggiare le Festività Natalizie coi propri cari”.

Il rischio, concreto, è che si ripeta il copione andato inscena lo scorso anno a Napoli proprio nella notte di San Silvestro, dove i servizi della Metro 1, delle funicolari e dei bus ANM restarono fermi, a causa della defezione tra i dipendenti e il Comune. Neanche l’intervento del Prefetto riuscì a sanare la clamorosa frattura, del resto questo è il prezzo delle continue “forzature”.

“Le relazioni industriali sono una cosa seria”, rimbecca il Segretario Regionale SLM Fast-Confsal Renzo Coppini, “il rispetto delle parti sociali è fondamentale. Pubblicizzare la programmazione del 31 dicembre, senza aver concluso la trattativa nel rispetto dei lavoratori, in merito alle ferie, ai riposi e alla sicurezza, è talmente grave che pone dubbi su come tale trattativa venga svolta da Atac. Che da un lato chiede collaborazione e dall’altra decide senza alcun accordo.

È pura schizofrenia. Con tutti i dubbi del caso, qualcuno ci dica la reale necessità di un servizio del genere sulle ferrovie concesse”. Solo l’inizio.

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Lega: folla in piazza del popolo

A piazza del Popolo a Roma la kermesse della Lega ‘L’Italia alza la testa’. Alle 12 è previsto l’intervento del segretario federale e ministro dell’Interno Matteo Salvini. La gente arriva a folti gruppi e sta prendendo posto ai piedi del palco, tra bandiere della Lega e striscioni col sole delle Alpi, ma anche tanti tricolori. Spicca un’asta su cui sono affiancate una bandiera della Lega e una giallorossa della As Roma. Gli altoparlanti diffondono musica natalizia, ma anche

‘Un mondo migliore’ di Vasco Rossi, alternata a interventi tv di Salvini, i cui passaggi vengono applauditi dalla folla.

Da Gorizia a Cerveteri, dai Quattro Mori sardi ai leoni veneziani, i sostenitori della Lega sono arrivati da tutta Italia.

A fondo piazza i gazebo con il merchandising del partito. Sul palco spicca il titolo della manifestazione con gli slogan

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‘Sei mesi di buonsenso al governo’, ‘Prima gli italiani’ e l’hashtag ‘Dalle parole ai fatti’. Sotto il palco un grande tricolore con scritto ‘Matteo Salvini Lega Grazie’.

“Una giornata storica”

State con noi, l’Italia rialza la testa! #iocisono”, scrive il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini su twitter.

Per la manifestazione sono accreditati oltre 400 giornalisti italiani e stranieri. Sul fronte della comunicazione digitale – s i l e g g e i n u n a n o t a – a c c a n t o a i t r a d i z i o n a l i

#primagliitaliani e a #dalleparoleaifatti, che testimoniano i successi dei primi 6 mesi di governo, la comunità online del Capitano ha puntato sull’hashtag #iocisono. Oltre alla campagna Facebook che invita ad aggiungere alla foto profilo questo hashtag, per la prima volta con grafica tricolore, Salvini sta ripubblicando sul suo account Instagram le

“storie” piú originali e divertenti degli utenti che lo

“taggano”: foto del popolo in viaggio verso la manifestazione, videosaluti, meme divertenti. Previste la diretta Facebook, Instagram, Twitter e Youtube della giornata e alcune

“sorprese” sul fronte social nel momento dell’intervento di Matteo Salvini.

“Sono in arrivo in mattinata oltre 250 pullman, alcune decine si sono aggiunti tra ieri e oggi – dice Alessandro Panza, responsabile organizzativo – e 3 treni speciali. Attendiamo decine di migliaia di persone, centinaia di sindaci da tutta Italia”.

Sostenitori calabresi in piazza a Roma per Salvini – Fazzoletti celesti al collo con la scritta Le Calabria e lo stemma della regione, i sostenitori calabresi del partito di Salvini sono arrivati a Roma dopo oltre otto ore di viaggio.

L’entusiasmo di partecipare alla manifestazione con il loro leader è superiore alla stanchezza e lo dimostrano scandendo a più riprese il grido “Calabria Calabria”. Dietro ad uno

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striscione con la scritta “Lega Calabria” e i simboli e il partito della Regione, i leghisti calabresi hanno preso posto proprio sotto il palco allestito in piazza del Popolo sul quale tra poco farà la sua comparsa Salvini.

“Una giornata storica. State con noi, l’Italia rialza la testa! #iocisono”, scrive il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini su twitter.

Anguillara Sabazia, 10 giorni

di prognosi per la cittadina

aggredita dalla consigliera

comunale. Il Pd chiede

l’intervento del sindaco

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ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Una donna è stata aggredita da una consigliera comunale di maggioranza del Comune di Anguillara S a b a z i a a l t e r m i n e d i u n a m a n i f e s t a z i o n e i n d e t t a

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dall’amministrazione comunale presso l’ex consorzio agrario.

La donna ha riportato dieci giorni di prognosi per l’aggressione subita.

Quella sera erano presenti a garantire l’ordine pubblico sia gli uomini dei carabinieri che quelli della polizia locale che potrebbero aver assistito all’episodio.

E ora la Consigliera comunale rischia di essere querelata per lesioni personali. L’art. 582 c.p. stabilisce infatti che

“chiunque cagiona ad alcuno una lesione personale dalla quale deriva una malattia nel corpo e nella mente, è punito con la reclusione da tre mesi a tre anni …”.

Anguillara Sabazia, cessione ad Acea gestione acquedotto:

all’ex consorzio scoppia il caos

Un quadro politico imbarazzante…

“Una situazione politica quantomeno imbarazzante, per non dire inverosimile, per i rappresentanti del governo locale che vede

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una sindaca condannata per calunnia, un consigliere di maggioranza, Massimo Pierdomenico, interessato da un’ordinanza di demolizione per opere di nuova costruzione abusivamente realizzate in assenza di permesso di costruire e probabilmente indagato per abuso edilizio oltre ad essere stato querelato da questo giornale per diffamazione a mezzo stampa per aver diffuso pubblicamente delle gravi offese nei nostri confronti e ora un’altra esponente di quella che doveva essere la compagine del cambiamento a rischio di essere denunciata per l’aggressione attuata nei confronti di una cittadina che protestava democraticamente contro la decisione di cedere il servizio idrico ad Acea.

Cittadini “inferociti” verso gli amministratori comunali

https://www.osservatoreitalia.eu/wp-content/uploads/2018/12 /video-1544255111.mp4

“Quanto accaduto ieri – giovedì 6 dicembre Ndr. – all’incontro organizzato dall’Amministrazione, sulla questione della cessione del servizio idrico ad Acea Ato 2, – – scrivono in una nota dal Partito Democratico di Anguillara Sabazia – è inaccettabile dal punto di vista del dibattito politico ed è privo di qualsiasi forma di giustificazione. L’aggressione fisica da parte di una Consigliera Comunale nei confronti di una partecipante alla manifestazione, indetta dalla stessa Amministrazione, è inaccettabile.

La cittadina ha riportato dieci giorni di prognosi per l’aggressione subita.

Niente può giustificare un’azione del genere, tanto più se commessa da chi detiene un ruolo di responsabilità istituzionale, da chi è stato eletto per rispettare e garantire quel ruolo e quindi l’intera comunità.

Un’istituzione che sceglie di aggredire la cittadinanza, non ha né il diritto né il dovere di essere considerata tale.

C o m e P a r t i t o D e m o c r a t i c o c h i e d i a m o a l S i n d a c o e all’Amministrazione tutta di prendere immediatamente le

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distanze dalla Consigliera colpevole dell’atto, nonché le dimissioni immediate della stessa con tanto di autodenuncia e scuse ufficiali, e quindi pubbliche, alla cittadina vittima dell’aggressione e all’intera cittadinanza.

La partecipazione cittadina era uno dei punti cardine della campagna elettorale di questa Amministrazione, così come l’Acqua Pubblica, come il “NO” allo sfruttamento del suolo (lasciato ora ai privati attraverso i Piani Integrati), come i Comitati di Quartiere, ieri hanno calpestato tutto: il rispetto della persona, la dignità degli elettori.

L’arroganza di considerare la comunità come un mero accessorio, molte volte d’ostacolo, al loro percorso d’incapacità politica e amministrativa ha portato la cittadinanza allo stremo delle forze, tradita e aggredita da chi avrebbe dovuto rappresentarla.

La scelta amministrativa di convocare l’assemblea pubblica “a cose fatte”, perché, secondo quanto detto pubblicamente dagli Amministratori presenti, non ce n’era il tempo, rende perfettamente l’idea di come, gli stessi, considerino l’intera comunità ed Anguillara.

Quello che è emerso dai vari interventi in assemblea ci racconta invece che la Regione Lazio ha la volontà di non imporre soluzioni senza la partecipazione dei cittadini e che tempo per discutere sulla questione ancora ne abbiamo.

L’Amministrazione ha, invece, aperto le porte ad Acea, senza ascoltare i cittadini, rinnegando le battaglie, e a questo punto viene da chiedersi quanto fossero sincere, e rinnegando quanto, prima di loro, sia stato fatto dai precedenti Amministratori per mantenere l’acqua un BENE PUBBLICO.

Per anni si sono fatti portatori di valori e diritti inespugnabili, addirittura additando le azioni dei predecessori, soprattutto sulla questione dell’acqua pubblica;

ed ora, non appena hanno toccato con mano le difficoltà amministrative quotidiane, cedono senza se e senza ma al colosso ACEA.

Come cittadini ci sentiamo offesi, ed è nostro dovere condannare ogni forma di violenza.

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Come Partito Democratico consideriamo doveroso l’immediato intervento del Sindaco nel condannare l’accaduto, nei mezzi e nelle forme opportune, data la gravità dell’azione.

Per ora non aggiungiamo altro, esprimiamo la nostra solidarietà a Nadia, con l’augurio di riprendersi al più presto.”

Ancona, panico in discoteca:

5 ragazzi e una mamma muoiono

travolti dalla calca

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ANCONA – Cinque ragazzi e una donna sono morti travolti dalla calca durante un fuggi fuggi generale in un locale in provincia di Ancona.

Almeno un centinaio sono rimasti feriti, 10 dei quali in modo grave

La tragedia è avvenuta intorno all’una di notte nella discoteca ‘Lanterna azzurra’ di Corinaldo, in località Madonna del Piano in provincia di Ancona.

Dalle prime informazioni sembra che a scatenare il panico e il successivo fuggi fuggi sia stato l’utilizzo, da parte di qualcuno, di spray urticante. Nella discoteca, secondo quanto riferito dai testimoni ai Vigili del fuoco, c’erano in quel

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momento un migliaio di persone. Sia le vittime, sia i feriti, sempre secondo quanto si apprende, avrebbero riportato lesioni e traumi da schiacciamento.

A perdere la vita cinque ragazzi e una donna rimasti schiacciati nella calca generale mentre tentavano di fuggire dal locale dove era in programma il concerto di Sfera Ebbasta, popolarissimo artista della musica trap.

Si tratta di cinque minorenni e una mamma che accompagnava il figlio

La strage è avvenuta nella notte nella discoteca ‘Lanterna azzurra’ di Corinaldo, in provincia di Ancona. Oltre un centinaio i feriti, di cui una decina in gravi condizioni.

Secondo quanto si è appreso, qualcuno avrebbe usato un gas urticante provocando il panico fra i ragazzi che erano andati al concerto. Nella calca che ne è seguita, molti ragazzi sono rimasti travolti.

Una ipotesi che sembra trovare conferma nel racconto di un genitore, che ha pubblicato su Facebook un video in cui si vede la pista da ballo vuota e alcuni ragazzi che scappano.

Ecco cosa scrive: “Ore 00:56 un gran coglione lancia una bomboletta di SPRAY al peperoncino in mezzo alla sala con più di 1500/2000 persone tra cui io con mia figlia di 10. Scene da panico si aspettava STU SFERA EBBASTA ( ingresso alle 22:00, Inizio alle 23:00 all1:00 non c’era ancora nessuno) ragazzi che scappano e si calpestano tra di loro,qualcun’altro sviene perché allergico o preso dal panico o ubriaco fracido in 20 secondi la pista era vuota”.

I feriti, con traumi e lesioni da schiacciamento, sono un centinaio di cui 10 in gravi condizioni, hanno reso noti fonti del 118. In 35 sono ricoverati negli ospedali di Senigallia e

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Torrette di Ancona.

Oggi alle 11 in Piazza del Popolo un minuto di silenzio per ricordare questi ragazzi

“Non si può morire così a quindici anni, un pensiero e una preghiera per i sei morti di stanotte nelle Marche, e una speranza per i tredici feriti gravi ancora ricoverati” scrive su Facebook Matteo Salvini, “E un impegno: trovare i responsabili di queste sei vite spezzate, chi per cattiveria, stupidità o avidità ha trasformato una serata di festa in una tragedia”. Il ministro dell’Interno ha anche annunciato per

“oggi alle 11 in Piazza del Popolo un minuto di silenzio per ricordare questi ragazzi”.

La ricostruzione

Secondo una prima ricostruzione delle forze dell’ordine, il panico si è scatenato intorno all’una di notte, quando il pubblico, un migliaio di persone, era in attesa dell’inizio del concerto. “Abbiamo sentito un odore acre e siamo scappati”, hanno riferito alcuni testimoni. Chi è arrivato più tardi al concerto ed era in attesa di entrare ha riferito di aver visto “ragazzi che tossivano e avevano problemi respiratori”.

Gli accertamenti dei vigili del fuoco e dei carabinieri si stanno concentrando sulle uscite di sicurezza e sul rispetto della capienza massima.

Sul posto è presente il pubblico ministero, Paolo Gubinelli, che coordina le indagini e che ha messo sotto sequestro il locale. “E’ presto per stabilire cause e responsabilità”, ha dichiarato il comandante provinciale dei carabinieri, Cristian

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Carrozza.

L’attenzione degli inquirenti sarebbe diretta, in particolare, a una delle uscite di sicurezza del locale dove, secondo un testimone, “decine di persone sarebbero cadute una sopra all’altra”.

Secondo un ragazzo di sedici anni, che era andato con la fidanzata ad assistere al concerto e che ha parlato con Repubblica, non appena si è sentito un forte odore acre, tutti si sono riversati verso le uscite di sicurezza, una delle quali era sbarrata. Alcuni ragazzi hanno cercato scampo lanciandosi oltre un muretto, ma sono stati schiacciati da quanti li seguivano.

I soccorsi sono stati immediati: sul posto sono intervenuti le squadre dei vigili del fuoco di Senigallia, Ancona, Jesi e Arcevia, tutte le ambulanze disponibili e le forze dell’ordine.

Porte di sicurezza sbarrate all’interno del locale

Sulla pagina Facebook del locale, dove i gestori hanno pubblicato una immagine a lutto, si susseguono i commenti di chi chiede perché le porte di emergenza fossero sbarrate.

“Ringrazio Dio di essere riuscito a tornare vivo a casa” si legge in uno di essi.

Nel locale erano presenti un migliaio di persone per assistere al concerto del “re della Trap”, Sfera Ebbasta. Il 26enne cantante di Cinisello Balsamo, il cui vero nome è Gionata Boschetti, è considerato uno dei fenomeni musicali del momento con oltre un milione e mezzo di follower solo su Instagram. Il suo “Sfera Ebbasta – RockStar tour” sta registrando grandi successi ovunque. Il suo ultimo album “Rockstar” è doppio disco di platino dalla FIMI. Sfera Ebbasta è stato il primo

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artista italiano ad aver conquistato record di plays streaming del mondo su Spotify.

Riferimenti

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