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Dare valore all agricoltura tramite la costruzione di filiere regionali OGM-free: 7 maggio a Pordenone

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Academic year: 2022

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Dare valore all’agricoltura tramite la costruzione di filiere regionali OGM-free: 7 maggio a Pordenone

Ora che la situazione normativa si è chiarita e stabilizzata, si può fare un passo avanti ed essere propositivi su come dare futuro all’agricoltura regionale attribuendo il giusto valore alla qualità ed alla capacità di aggregazione. Proprio l’opportunità di essere una Regione OGM-free deve essere lo spunto per la costruzione di filiere locali garantite per la qualità sensoriale ed ambientale, nonchè per l’autenticità ed il legame con il territorio. Tramite questa via si potrà dare valore economico a tutti gli attori coinvolti, dagli agricoltori agli allevatori ed ai trasformatori, nonché assicurare trasparenza ai consumatori.

Il 7 maggio alle 15:30 presso l’Auditorium della Regione a P o r d e n o n e n e p a r l e r e m o c o n l ’ A s s e s s o r e R e g i o n a l e all’Agricoltura Sergio Bolzonello, il presidente della piattaforma Soia Danubiana Matthias Krön, i rappresentanti regionali di Coldiretti, Dario Ermacora, CIA, Ennio Benedetti, Confagricoltura, Marco Aurelio Pasti ed AIRES, Loreto Mestroni. La conduzione di Enos Costantini darà modo di conoscere analoghe iniziative già in atto e di confrontare opinioni e prospettive per giungere a concrete proposte di azione condivisa.

Task Force NO OGM del FVG

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Lunedì 28 aprile ore 18.00, LIBRERIA LOVAT DI TRIESTE:“UN GIALLO DA CONCORSO” e

“L’ANCORA INSANGUINATA”

Lunedì 28 aprile alle ore 18 la giornalista e scrittrice Manuela Mazzi presenterà al pubblico di Trieste il protagonista dei suoi romanzi, Sir TJ, di origini triestine perché nato dall’intervista con un personaggio di Trieste:

sarebbe infatti il figlio immaginario di un noto signore che fu a capo dei Servizi di Sicurezza ONU. L’incontro avverrà alla libreria Lovat di Trieste (Viale XX Settembre 20, c/o stabile Oviesse).L’autrice avrebbe voluto far diventare direttamente lui protagonista, ma non le sembrava corretto

“usare” la vita di un’altra persona. Non volendo tuttavia abbandonare l’affascinante storia di Bob (che è poi finito a vivere a Locarno, proprio come Sir TJ), immaginò come sarebbe potuto diventare il figlio di un uomo simile… Quel figlio è Sir TJ, il protagonista scrittore-detective-spilungone di “Un giallo da concorso” (Safarà Editore, ottobre 2012) e de

“L’ancora insanguinata” (Safarà Editore, dicembre 2013), i quali hanno – appunto – entrambi come sottotitolo “Le avventure in giallo di Sir TJ”. Modera l’incontro la giornalista Tiziana Melloni. Lo stile vivace di Manuela Mazzi, accompagnato dai colori delicati e dalle matite di Liza Schiavi, regala al lettore un’avventura magica e profonda, per un nuovo capitolo de L’Uomo di Sabbia, la collana sempreverde di Safarà Editore. I libri sono acquistabili nelle migliori librerie d’Italia e anche dal sito www.safaraeditore.com “Un giallo da concorso. Le avventure in giallo di Sir TJ” – La vita dello stimato scrittore Timoty Tompson vira bruscamente verso regioni pericolose e inaspettate quando ciò che esisteva solo nella sua mente di giallista di successo

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assume la consistenza inquietante della realtà. Un folle omicida, spinto da questioni di rivalità letteraria, lo ha infatti sfidato a partecipare a una contesa raffinata e crudele: se lo scrittore riuscirà a decodificare i suoi indovinelli e vincerà questo gioco perverso, egli smetterà di uccidere. Ma sarà Sir TJ all’altezza della fama che lo circonda? Sarai proprio tu, lettore, a dover aiutare il celebre giallista nella sua corsa contro il tempo alla ricerca del colpevole. Impugna una penna e armati del tuo migliore intuito: troverai pagine bianche che aspettano di essere riempite dei tuoi fitti indizi. E bada che questa è solo la prima di una serie di avventure del nostro protagonista, ispirato a un uomo realmente esistito nel Nordest. Un giallo della più classica tradizione del genere investigativo, adatto a tutte le età, ragazzi compresi. “L’ancora insanguinata. Le avventure in giallo di Sir TJ” – è il secondo ed emozionante capitolo de “Le avventure in giallo di Sir TJ”. Alla fine del suo primo, inquietante caso di “Un giallo da concorso” (Safarà Editore, 2012), avevamo lasciato quell’affascinante scrittore- detective sulla riva del Lago Maggiore tra i canneti della Lanca degli Stornazzi, accompagnato dall’amico consigliere Don Cesar e dalla gentile e incantevole Lory. Dall’intimo porticciolo elvetico i tre sono ora salpati alla volta di Venezia, e durante il viaggio saranno destinati ad affrontare due nuovi ed enigmatici crimini. Dopo una prima tappa nei pressi dei Castelli di Cannero – dai cui abissi antiche leggende e quasi dimenticate battaglie riemergeranno a evocare il ricordo di un terribile assassinio – i tre compagni di viaggio si dirigeranno verso la medioevale Idrovia Locarno- Milano-Venezia, ormai pronta a ospitare la magnifica Expo 2015. Si troveranno tuttavia implicati in un crimine che vedrà protagonista Natan, un ragazzino avventuroso e i suoi grandi sogni, che trascineranno i lettori in un’avventura a tinte gialle tra secche e pescaie, moli azzurri e case galleggianti, cadaveri, cartomanti e cercatori d’oro. Anche questa volta sarà il lettore a dover aiutare lo scrittore a dare caccia serrata ai colpevoli; servendosi degli appunti e delle mappe

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in fondo al volume, seguirà le tracce del profumo inebriante dell’Eau de Toilette Aspis, e poi si lascerà avvolgere dall’atmosfera fluviale e aurifera di Pavia e del suo Ponte della Becca. Una storia e due enigmi da risolvere racchiusi in un solo romanzo, il secondo della serie dedicata a “Le avventure in giallo di Sir TJ”.

L’autrice – Manuela Mazzi: è nata a Locarno (Svizzera) nel 1971. Giornalista professionista, ha scritto per molte testate ticinesi e collaborato con Il Giornale di Milano come corrispondente dalla Svizzera di lingua italiana. Dal 2004 lavora per il settimanale d’approfondimento Azione. Otto sono i libri già pubblicati, fra i quali: Il Segreto della Colomba;

Di brogli, di risate e di altre storie – Le avventure di Giacomino, un ragazzo degli anni Cinquanta; L’angelo apprendista; Un caffè a Kathmandu; Un gigolo in doppiopetto e Guardie, ladri e tracciatori. Quest’ultimo romanzo nel 2010 è stato selezionato tra i venti partecipanti al Premio Bancarellino, ricevendo la menzione speciale per la «Migliore opera di narrativa di autore straniero di lingua italiana destinata a ragazzi dai 12 ai 16 anni» dalla giuria della III edizione del Premio di Letteratura per ragazzi Mariele Ventre.

Ha inoltre ricevuto una targa speciale dalla giuria del Premio Stresa di Narrativa. Recentemente ha pubblicato Un giallo da concorso, primo episodio della serie Le avventure in giallo di Sir TJ, di cui il presente romanzo è il seguito.

Viaggio attraverso la Transilvania:Sibiu

Lasciandosi alle spalle Budapest, enorme città distesa fra i colli e il maestoso fiume Danubio, con i suoi i numerosi

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grattacieli simbolo di un passato, non poi cosi’ lontano, quando l’Europa era divisa dalla cortina di ferro, vi si apre la sterminata pianura pannonica, un mare di verde, interrotta ogni tanto da piccole foreste di forma quadrangolare e piccoli campi dal colore giallo. Vi si è a bordo di un vecchio treno che può ricordare i convogli che attraversavano la nostra Penisola negli anni ’80; l’occhio scivola sovente su piccole s t a z i o n i d a l n o m e q u a s i i m p r o n u n c i a b i l e (Szolnoc,Torokszentmiklos,Bekcescsaba).Il covoglio trainato da una locomotiva a diesel va avanti; un ponte di ferro circondato da un piccolo bosco segna il passaggio del fiume Tisza,grosso affuente

del Danubio,e appena superata,nei pressi della località di Curtici,la frontiera che segna il confine fra Ungheria e Romania vi si arriva nella città di Arad nella storica regione del Banato.Questa piccola regione,molto fertile, vanta il primato di essere la terra piu’ poliglotta d’Europa,infatti vi si parla ungherese,romeno,serbo e tedesco frutto delle varie dominazioni e migrazioni nel corso della storia.Un suono proveniente dalla vecchia locomotiva dà il segnale della ripartenza e,all’improvviso,sul finire di questa verde distesa,appare la catena montuosa Carpatica e dopo aver attraversato il torrente Mures vi si è finalmente entrati nella regione storico-geografica della Transilvania.

Il Castello del conte Dracula

Il paesaggio è meraviglioso quanto variegato:dolci colline rigogliose solcate da piccoli corsi d’acqua,numerose fabbriche,già attive durante il periodo del governo comunista ma per lo piu’ in stato di abbandono,sparuti gruppi di vecchie case agricole abitate da contadini che si vedono spesso a bordo di un carretto trainato da un cavallo e circondate da

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varie cricche di buoi e ovini.Alla vetta di queste colline appaiono anche villaggi sovrastati da campanili di diverso stile e da suntuosi castelli,come quello della cittadina di Deva e sorpassando le suggestive cittadine di Vintu de jos e A l b a J u l i a , l a f e r r o v i a i n c o m i n c i a a s a l i r e progressivamente.All’uscita di una lunga galleria si apre un altopiano dove,racchiusi da

un’imponente cinta muraria,svettano torri,numerose guglie e case dai tetti lunghi e spioventi che potrebbero ricordare la leggenda del mitico conte Dracula ;siamo a Sibiu.Vi si rimane col fiato sospeso camminando fra le vie e le grandi piazze di questa città,che presenta ovunque testimonianze di un celebre passato,caratterizzato prima dalla dominazione dell’impero romano,poi dalla forte migrazione dei tedeschi di Sassonia nel medioevo,e dall’invasione del re ungherese Mattia Corvino seguita dai turchi ottomani.Questi ultimi crearono un principato autonomo di Transilvania,in cui fra i principi regnanti ci fu appunto Vlad Dracula”Tepes”(impalatore),noto per i suoi metodi cruenti e protagonista di un famoso romanzo di fine ‘800.Il principato di Transilvania passo’,nel XVIIsecolo,sotto l’amministrazione Austriaca,epoca in cui Sibiu divenne il capoluogo di questa regione,che comprende le altrettanto suggestive città di Brasov,Sighishoara e la città universitaria di Cluj Napoca,per finire incorporata nel regno di Romania alla fine della Prima Guerra Mondiale.

Nel periodo asburgico la città si arricchi’ sempre piu’ di sfarzosi palazzi e opere d’arte e la popolazione si esprimeva sia in romeno che in ungherese e in tedesco;infatti dei due ultimi gruppi linguistici vi rimangono cospique minoranze tutt’ora nel territorio.Fra le tante emozioni che si

provano nello scoprire le bellezze di Sibiu,c’è la

piacevole sopresa di trovarsi di fronte a una forte presenza artistica Italiana:infatti una delle gallerie del piu’

importante museo cittadino è dedicata interamente ad artisti del nostro Paese,fra i quali vi si può ammirare,fra le altre,

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tele di Antonello da Messina e Tiziano Vecellio e miniature di Napoli e Venezia.In tutta l’Europa e in gran parte del Mondo è presente l’influenza artistica Italiana di ogni periodo,segno della creatività,simbolo del nostro Paese in cui oggi ricorre il sessantanovesimo anniversario della Liberazione.

Andrea F.

24 aprile: si festeggia la Liberazione anche dagli OGM transgenici

Le date a volte sono significative e proprio il giorno prima della celebrazione della “Liberazione d’Italia” ci ritroviamo a festeggiare un’altra liberazione, quella dagli OGM.

Forse di liberazione totale ancora non si tratta ma il pronunciamento odierno del TAR del Lazio, che respinge il ricorso di Fidenato, mantiene in vigore il decreto interministeriale emanato lo scorso anno, che vieta su tutto il territorio nazionale la coltivazione di mais OGM transgenico.

La Task Force regionale NO OGM (composta da AIAB, Aprobio, ISDE, Legambiente e WWF) celebra con soddisfazione la decisione del tribunale ed ancor più tirano un sospiro di sollievo le altre regioni italiane che altrimenti si sarebbero trovate alla mercé di semine selvagge.

“Tuttavia il decreto rimane monco della parte sanzionatoria”

sottolinea Cristina Micheloni di AIAB” e sollecitiamo i Ministri Martina, Lorenzin e Galletti a provvedere al più

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presto al completamento dell’unico strumento che permette di mettere in sicurezza tutte le regioni”.

“Ma anche nella nostra Regione, pur con la moratoria in vigore”, continua Severino Del Giudice di Aprobio, “non dormiamo proprio sonni tranquilli e sollecitiamo il Corpo Forestale a vigilare sulle semine ed intervenire in modo tempestivo qualora ve ne sia ragione”.

“Pochi giorni fa”, sostengono Emilio Gottardo di Legambiente e Roberto Pizzutti del WWF, “abbiamo discusso su quali strade siano percorribili per tutelarsi dagli OGM ed ora la conferma del decreto ci dà un po’ di tempo per perfezionare anche strumenti legali più sofisticati, da condividere con gli altri stati europei”.

“Ed ora pensiamo a costruire filiere OGM-free” conclude Dario Bossi di ISDE “appuntamento il 7 maggio a Pordenone per parlarne assieme”.

Vince la solidarietà dei bonsai della lotta all’Aids

Grazie all’iniziativa di Anlaids, nel fine settimana di Pasqua si è tornato a fare prevenzione e informazione sull’infezione da Hiv nelle piazze italiane

Roma, 23 aprile 2014 – Le storie delle persone che

vivono con l’Hiv, i comportamenti corretti per

evitare l’infezione, l’importanza di contrastare lo

stigma intorno a questa malattia e le piante della

solidarietà: tutto questo era esposto in oltre 2.700

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banchetti in tutta Italia da venerdì 18 a domenica 20 aprile. È stato il successo di Bonsai Aid Aids, l’iniziativa dell’Associazione Nazionale per la Lotta contro l’Aids per riaccendere l’attenzione sull’infezione da Hiv attraverso la distribuzione delle piante divenute simbolo della lotta all’Aids.

Grazie ai fondi raccolti nel fine settimana di Pasqua, Anlaids potrà continuare a realizzare i suoi progetti di prevenzione nelle scuole e a sostenere la ricerca, come fa da anni con dedizione e trasparenza – dice Mauro Moroni , presidente nazionale Anlaids – Ma già i contatti avuti con decine di migliaia di persone ai banchetti hanno permesso di ricominciare a diffondere importanti m e s s a g g i s u q u e s t o t e m a : u s a t e s e m p r e i l preservativo nei rapporti sessuali occasionali, effettuate il test HIV in caso di rischio e rifiutate ogni forma di discriminazione verso le persone che convivono con il virus. Basterebbe m e t t e r e i n p r a t i c a q u e s t e t r e s e m p l i c i raccomandazioni per avere una netta riduzione della diffusione del virus nel nostro paese: perché questo accada, Anlaids metterà in campo tutte le sue energie, anche grazie alla solidarietà dimostrata dagli italiani nello scorso weekend”.

Il totale ricavato dall’edizione 2014 di Bonsai Aid

Aids sarà reso noto tra qualche settimana sul sito

www.anlaidsonlus.it, appena terminate le operazioni

di raccoltadei dati dalle 2.700 postazioni in giro

per la penisola.

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Mantua me genuit… Una gita nella terra di Virgilio

“Mantua me genuit” recita l’epitaffio del grande poeta latino Virgilio, autore di classici intramontabili come L’Eneide.

Mantova, splendida cittadina circondata da tre laghi o per meglio dire da tre espansioni del fiume Mincio, si colloca nel centro del triangolo composto dalle regioni della pianura padana: Lombardia, Veneto, Emilia Romagna. Crisi o non crisi queste vacanze dovevano essere diverse, niente mangiate pasquali; dovevo partire e visitare le bellezze italiane. Ma dove andare con poco tempo a disposizione e non troppo distante da casa? Eccola Mantova, la meta perfetta per un abbuffata di arte, cultura, storia, il tutto concentrato così bene da essere godibile in un paio di giorni. A render ancora più stuzzicante e invitante la visita della patria dei Gonzaga è la consacrazione a città patrimonio dell’umanità assegnatale dall’Unesco. Sabato sera io e V siamo già in viaggio verso la meta.

Mantova sembra un paesino; completamente visitabile a piedi o in bicicletta, ripone le sue grandi bellezze nei palazzi e nelle chiese, purtroppo ancora sfregiate dal terremoto del 2012. La cittadinanza, abituata al turista più variegato, ti accoglie a braccia aperte offrendoti gentilezza e servizi, ti coccola e ti propone la sua mercanzia con la speranza di renderti la permanenza in città ancor più gradita. Le piazze pullulano di gente, la musica degli artisti di strada anima l’atmosfera già frizzante, persino i mendicanti fuori dalle chiese sembrano meno fastidiosi. Mantua vuol dire Gonzaga, vuol dire Virgilio, vuol dire Mantegna e anche sbrisolona.

Quest’ultima non è altro che una gustosa torta friabile con alcune mandorle incastonate sulla superficie ed ha la peculiarità di sbriciolarsi con estrema facilità, da qui il nome caratterizzante.

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Giunti in Piazza delle Erbe viene spontaneo ruotare su se stessi per ammirare tutto d’un fiato La Casa del Mercante, l’Orologio Astronomico, la Rotonda di San Lorenzo, i tavolini accalcati dei ristoranti e le bancarelle sotto i portici.

Siamo solo alla prima piazza e già ci si trova in un esplosione di architettura e bellezza. Poco distante l’imponente Basilica di Sant’Andrea, oscurata dalle impalcature necessarie per il restauro; dentro si assiste al walzer dell’arte, non c è centimetro quadro che sia libero da un bozzetto, un ghirigoro. Si è testimoni increduli del riversamento di tutto l’ingegno umano, dell’estro artistico e della perfezione geometrica; è impossibile scegliere un angolo dove guardare, gli occhi ruotano all’impazzata incontrollati.

Dopo l’abbuffata di colori si percorre poca strada per ritrovare l’ossigeno in Piazza Sordello, circondata da Palazzi di peso quali Palazzo Ducale e il Duomo. Arrivati all’ingresso del primo veniamo letteralmente rapiti dalla “virgiliana”

(guai chiamare una donna di Mantova “Mantovana”) Brunella, un astuta guida che accalappia turisti spaesati offrendo tutto il suo sapere in cambio di un piccolo contributo pecuniario.

Sembra di vederli i Gonzaga, i ricchi signori della città dentro quello stupendo palazzo, con lussuosi abiti del XV secolo mentre si dilettano al gioco dei dadi o alla contemplazione degli arazzi e degli incalcolabili dipinti che ornano ogni stanza. Stiamo parlando di oltre 500 stanze, giardini pensili, un castello, moltissime torri, cunicoli, basiliche private. Un vero gioiellino architettonico, impreziosito dai più grandi pittori e scultori dell’epoca.

La nostra preparatissima guida ci offre le sue conoscenze anche nella seconda struttura della famiglia mantovana, distante una ventina di minuti a piedi da Palazzo Ducale. Nonostante l’impressione indichi il contrario, Palazzo Te non è più grande della Reggia dei Gonzaga di Piazza Sordello. Progettato da Giulio Romano, uomo non proprio nelle grazie della Chiesa, il Palazzo gode di ampi spazi e un

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magnifico giardino dove potersi perdere in poesie e amore.

Palazzo Te fu utilizzato principalmente da Federico II Gonzaga per gli affari politici, per i banchetti e per le sue tresche amorose con Isabella Boschetti, l’amante mantenuta proprio all’interno della struttura. Incantevoli le ampie stanze e gli affreschi al loro interno: bucolica la sala dei Cavalli, piccante la sala di Amore e Psiche, tetra la sala dei Giganti.

Al calare del sole non c è niente di più rilassante e suggestivo di una bella gita in battello sul Mincio, per ammirare i malinconici paesaggi, la vegetazione fluviale e i docili aironi posati sull’acqua. Ma Mantova è molto ancora:

non guasta una visita alla casa del Mantegna, una passeggiata nei giardini di Piazza Virgiliana dove è possibile salutare la statua del poeta, un occhiata a ogni chiesa, teatro, museo, piazza, bar, pasticceria, ristorante e cunicolo che offre questa incredibile cittadina.

E p o i f a r e r i t o r n o a c a s a c o n g l i o c c h i s t a n c h i m a meravigliati, la mente sconquassata dall’incredibile bellezza del patrimonio artistico, paesaggistico e naturale che offre la nostra amata Italia.

Carlo Liotti

“MERCATINO DEL RIUSO” IN

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PIAZZA PRIMO MAGGIO

Non un semplice mercato per la vendita, ma un vero e proprio appuntamento per gli estimatori e i cultori delle “cose di

altri tempi”

Riprenderà dal 3 maggio prossimo in piazza Primo Maggio, per proseguire ogni primo sabato del mese fino a dicembre 2015, il mercatino dell’usato o, come si chiamerà d’ora in avanti, il

“Mercatino del riuso”. Il Comune di Udine, infatti, ha affidato alla ditta “Avanti” di Papais Daniela la gestione, l’organizzazione, lo svolgimento e la promozione della manifestazione dell’usato in Giardin Grande.

Non un semplice mercato per la vendita, comunque, ma un vero e proprio appuntamento per gli estimatori e i cultori delle

“cose di altri tempi”.

Per l’assessore alle Attività Economiche e Turistiche, Alessandro Venanzi, si è voluto consolidare il tradizionale appuntamento del primo sabato del mese, ma al contempo fare una riflessione sul valore culturale che il riuso sta rivestendo, soprattutto in un momento di recessione economica come questa. Questa fase sperimentale, che durerà fino a dicembre 2015, dunque, è proprio orientata a capire quanto il pubblico possa apprezzare e “vivere” iniziative di questo tipo, dove cioè non ci sia solo l’aspetto della vendita, ma che punti in parallelo anche al concetto culturale del riuso.

Il mercatino quindi avrà una valenza commerciale e culturale quale punto di incontro per lo scambio e l’esposizione di oggetti di vintage, modernariato, oggettistica d’epoca, collezionismo ed artigianato artistico e sarà quindi un’occasione di incontro. Le merci vendute dovranno essere di buon livello qualitativo ed estetico.

Il mercatino, riconosciuto quale manifestazione fieristica di rilevanza locale, si svolgerà sulla parte non verde

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dell’ellisse di piazza I° maggio ogni primo sabato del mese con orario di vendita compreso tra le 8 e le 20.

Per informazioni e richieste di partecipazione è possibile contattare direttamente la ditta organizzatrice telefonando al n u m e r o 3 4 8 . 8 2 0 4 4 5 4 o i n v i a n d o u n a e m a i l a avantiaglieventi@tiscali.it (www.avantiaglieventi.com).

Il radical swing della Uanema Orchestra al Cabaret Portalba Venerdì 25 aprile Napoli balla la Liberazione

La UANEMA ORCHESTRA nasce come laboratorio di musica all’ex Asilo Filangieri di Napoli. Sono musicisti accomunati dalla passione per il Dixieland e lo Swing e dalla voglia di andare oltre, sperimentando tra i generi. Si passa così dal blues al ragtime e atterrando sulla pista Swing fatta di atmosfera retrò e scenografie d’oltreoceano. Un concerto della Uanema Orchestra è un biglietto di sola andata per la New York degli anni Trenta o la New Orleans fatta di party eleganti. Proprio come in una ballroom americana, i locali che incontrano diventano palcoscenico per la nuova generazione di ballerini di LANDY HOP che accompagna il percorso dell’orchestra. Un fenomeno partenopeo che si allontana dalla tradizione, dai cantastorie e dalle melodie al sapor mediterraneo. Quella della Uanema Swing Orchestra è una scommessa pronta a vincere anche sull’undergrond rockettaro campano.

Il Cabaret Portalba Live Music dimostra ancora una volta di

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aprire le porte alla musica, senza discriminazione di genere o nazione. Dopo aver ospitato live internazionali, venerdì 25 aprile la direzione artistica di Giuseppe Fontanella (24 Grana, Octopus Records, Key- Lab Studio) torna a muovere i passi nella scena di casa propria. La Uanema Orchestra è la voce di Sara Persico, la tromba di Ciro Ricciardi, il sassofono di Rino Saggio, il clarinetto di Massimiliano sacchi, il trombone di Mario Tammaro, la chitarra di Dario De Luca, il contrabbasso di Bruno Berlardi e la batteria di Matteo Nocera.

“Uanema!” è un’espressione napoletana che esprime lo straordinario, il sorprendente, l’incredibile. Dunque la Uanema Swing Orchestra – che nel nome porta anche il genere musicale – non ci mette molto a presentarsi. L’ironia retrò diviene evento ad ogni concerto e venerdì 25 aprile la festa è al Cabaret Portalba Live Music di Napoli a partire dalle 22.30.

A seguire Irene Ferrara DjSet.

Il contributo per la serata è di 5 euro. Cabaret Portalba Live Music è a Napoli, in via Port’Alba n. 30.

Napoli come Barcellona, una rosa se compri un libro per la giornata mondiale del libro

Da Scampia la proposta per trasformare via Toledo nella più grande libreria d’Europa

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In occasione della Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore la Marotta&Cafiero editori di Scampia festeggia per la prima volta a Napoli “Il libro e la rosa”, tradizionale appuntamento catalano che trasforma le strade di Barcellona in gigantesche librerie. Per ogni libro acquistato una rosa in regalo. Dai giovani di Scampia arriva la proposta di trasformare la grandiosa via Toledo nella più grande delle librerie d’Europa, coinvolgendo le librerie di tutta la città.

«Lanciamo con un anno di anticipo la proposta – dice Rosario Esposito La Rossa, responsabile della casa editrice – quest’anno, grazie anche al patrocinio del Comune di Napoli, lanciamo la proposta con una 3 giorni ricca di eventi, speriamo per l’anno prossimo di coinvolgere librerie e case editrici. Speriamo che anche Napoli possa esprimere tutto il suo potenziale artistico».

3 giorni all’insegna dei libri, della fotografia, della musica e delle rose. Ecco gli appuntamenti dove sarà possibile comprare libri e ricevere in regalo rose:

23 aprile ore 17:30 presso la Marotta&Cafiero Store (Teatro Bellini) inaugurazione della mostra fotografica ORIGINE di Tiziana Mastropasqua.

24 aprile ore 17:30 presso la Marotta&Cafiero Store (Teatro Bellini) showcase dei Finti Illimani, presenteranno il loro cd QUANDO I TRENI VIAGGIAVANO SICURI

25 aprile dalle ore 9 a Piazza Carità, stand della Marotta&Cafiero con libri, rose e materiale informativo del progetto.

INGRESSO LIBERO

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140° NASCITA GUGLIELMO MARCONI.

DUE TARGHE RICORDERANNO I REPERTI MARCONIANI DEL CIVICO MUSEO DEL MARE. GIOVEDI’ 24 APRILE, ALLE 11.00, CERIMONIA NEL GIARDINO DEL MUSEO IN VIA CAMPO MARZIO 5

Nel 140° anniversario della nascita di Guglielmo Marconi (Bologna, 25 aprile 1874 – Roma 20 luglio 1937) l’Associazione Culturale Onlus “Cinzia Vitale” donerà al Comune di Trieste due targhe che andranno ad evidenziare i reperti marconiani che si trovano nel giardino del Museo del Mare di Trieste, in via di Campo Marzio 5.

La consegna e l’apposizione delle due targhe (una alla base dell’ordinata della sezione maestra della nave e un’altra sull’ancora dello yacht) sarà fatta nel corso di una semplice cerimonia che si terrà giovedì 24 aprile, alle ore 11.00, nel giardino del Museo del Mare, presenti il vicesindaco e il presidente dell’Associazione culturale Roberto Vitale.

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