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CLASSE: 5 sez. E Anno scolastico 2017/2018

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Istituto statale d’istruzione superiore

SAN GIOVANNI BOSCO” - sez. prof.le “Cennino Cennini

Colle di Val d’Elsa

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Ex art. 5, comma 2 D.P.R. 323/98

CLASSE: 5 sez. E

Anno scolastico 2017/2018

indirizzo: Produzioni Industriali e Artigianali

articolazione: Artigianato - opzione: Produzioni Tessili Sartoriali

COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Materia Nome e cognome firma

Lingua e letteratura Italiana Aniello Ciaramella

Storia Aniello Ciaramella

Lingua e Civiltà Inglese Lucia Patrizia Di Menza

Matematica Simonetta Bandini

Laboratori Tecnologici, tessile abbigliamento

Daniela Ferrini

Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi tessili

Codocenza

Raffaele Riela Damaris Inghilleri

Progettazione Tessile, abbigliamento, moda e costume

Codocenza

Carmela Beatrice Tomasi Damaris Inghilleri

Tecniche di distribuzione e marketing Linda Priori

Scienze motorie e sportive Vito F. Gavezzotti

Insegnamento Religione Cattolica Teresa Grosso

Docente sostegno area umanistica Giulietta Gelli

Docente sostegno area scientifica Giovanni Lombardi

Docente sostegno area tecnica Carmen Aquino

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INDICE

Profilo formativo dell’indirizzo di studio

Presentazione generale della classe pag. 2

extra curricolari e Alternanza scuola lavoro pag. 6

Relazioni docenti

Lingua e Letteratura Italiana pag. 9

Storia pag.11

Lingua Inglese pag.13

Matematica pag.15

Laboratori Tecnologici pag.17

Tecnologie dei Materiali e dei Processi Produttivi pag.20 Progettazione Tessile Abbigliamento Moda e Costume pag.23

Tecniche di distribuzione e Marketing pag.26

Scienze Motorie e Sportive pag.28

Insegnamento Religione Cattolica pag.31

Allegati prove di simulazione e griglie di valutazione pag. 33

Testi delle Simulazioni: Prima Prova – Seconda Prova -Terza prova Griglie di valutazione: prima, seconda e terza prova

Profilo formativo dell’indirizzo di studio:

Produzioni industriali e artigianali – op: PRODUZIONI TESSILI SARTORIALI

Il Diplomato d’istruzione professionale nell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali” interviene nei processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti industriali e artigianali.

Il primo biennio ha un quadro orario, con un’area di formazione generale e una d’indirizzo con una formazione generale su materie tecnologiche di base.

I laboratori tecnologici moda, fin dal primo anno, si caratterizzano, per creare l’identità professionale dell’Istituto.A conclusione dei cinque anni di studio:

Utilizzare adeguatamente gli strumenti informatici e i software dedicati agli aspettiproduttivi e gestionali.

Selezionare e gestire i processi di produzione in rapporto ai materiali e alle tecnologie specifiche.

Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi, nel rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro e sulla tutela dell’ambiente e del territorio.

Innovare e valorizzare, sotto il profilo creativo e tecnico, le produzioni tradizionali del territorio.

Applicare i sistemi di controllo-qualità nella propria attività lavorativa.

Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, mantenendone la visione sistemica.

Il diplomato nell’indirizzo Produzioni Industriali e Artigianali - op. Produzioni Tessili

Sartoriali possiede competenza e abilità per inserirsi in aziende del settore moda, quali

abbigliamento, sartorie, studi stilistici, centri di marketing aziendale, laboratori di attività

connesse e può svolgere un ruolo attivo sia in un contesto di lavoro autonomo che

nell’industria.

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3

A) Presentazione generale della classe

Il gruppo classe è composto da 12 alunnee un alunno.

Storia della classe

Il gruppo all’inizio del percorso scolastico era formato da 21 elementi che già alla fine dell’anno si è ridotto per trasferimento di alcune e per diverse bocciature.

Nell’anno successivo le alunne da 10 sono diventate 14 per l’arrivo di studentesse provenienti da altro Istituto. Dalla terza in poi il gruppo è rimasto pressoché invariato numericamente anche se, a fronte di un abbandono e un trasferimento, è arrivata un’alunna L2 ripetente. Alla fine della quarta la classe è di 14 alunne. All’inizio della quinta, il numero è di 13 elementi, per un trasferimento in altra città per motivi familiari.

B) Descrizione del percorso d’apprendimento

Progressione nell’apprendimento:

La classe ha sempre evidenziato una certa vivacità di caratteri che non sempre ha corrisposto in modo costruttivo al dialogo educativo e scolastico.

Data la varietà di carattere e la presenza di personalità marcate la preparazione e lo svolgimento delle attività, nel corso del quinquennio, hanno risentito della dinamicità degli eventi adeguandosi alle esigenze delle alunne. La programmazione e le attività si sono alternate, a momenti di partecipazione più collaborativa, nel caso di progetti trasversali e nel caso del percorso di alternanza scuola lavoro, vissuti con più entusiasmo e responsabilità, a momenti di impegno meno costante.

A partire dal secondo biennio, una maggiore responsabilità e consapevolezza delle proprie aspettative di preparazione al mondo del lavoro ha prodotto una generale propensione per l’acquisizione delle abilità pratiche di settore, dove una buona parte delle allieve ha ottenuto un profittodiscreto con poche alunne ai limiti della sufficienza.

Nell'ambito delle materie teoriche, umanistiche, in particolare, la preparazione raggiunta, eccetto alcuni elementi,si attestagenericamente intorno alla sufficienza.Influisce su tali risultati una non adeguata proprietà di lessico, una certa fragilità di esposizione sia scritta che orale e un’altrettanta fragilità di elaborazione dei contenuti acquisiti oltre allo studio a casa che, soprattutto, in quest’ anno scolastico è stato non sempre regolare: le carenze, evidenziate nel primo trimestre, sono state comunque recuperate, anche se la partecipazione al dialogo scolastico non è stata assidua: alcune alunne per necessità di lavoro hanno riportato parecchie assenze.

Non ultimo, l’avvicendarsi di alcuniinsegnanti che ha interessato sia il settore professionalizzante che le altre materie ha determinato una certa instabilità di metodo e comportamento. Malgrado alcuni cambiamenti c’è stata più regolarità nelle materie letterarie e assoluta continuità per Matematica, Inglese e Italiano.

C) Obiettivi trasversali individuati dal consiglio di classe in sede diprogrammazione (dalverbale del Consiglio di Classe)

1. Acquisizione di un metodo di studio valido e redditizio.

2. Acquisizione di dati teorici e uso di strumenti adeguati alla loro assimilazione.

3. Capacità di comprendere e usare linguaggi specifici.

4. Capacità di analisi e di sintesi, attraverso il potenziamento delle attività di base.

5. Capacità di interpretare fatti e fenomeni ed esprimere giudizi personali.

6. Capacità di relazionare e utilizzare i saperi acquisiti in realtà diversificate.

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D) Grado di conseguimento degli obiettivi trasversali per numero di alunni

Conseguito pienamente - conseguito parzialmente - non conseguito Obiettivo 1- parzialmente conseguito

Obiettivo 2- parzialmente conseguito Obiettivo 3- parzialmente conseguito Obiettivo 4- parzialmente conseguito Obiettivo 5- parzialmente conseguito Obiettivo 6- parzialmente conseguito

E) Partecipazione media al dialogo educativo

Buona X Accettabile Scarsa

F) Comportamenti comuni individuati dal consiglio di classe

Mediamente sono studentesse attente nello svolgimento della lezione in aula,anche se soprattutto nelle materie teoriche, in maniera generalizzata, il seguire il percorso didattico è risultato piuttosto faticoso ed ha avuto bisogno di tempi dilazionati.

Tutteper lo più puntuali nell’impegno di studio, con qualche singolarità non del tutto positiva sia in alcune discipline proprie dell’indirizzo di studi sia in quelle dell’area comune.

G) Modalità di verifica e valutazione

Il collegio docenti ha programmato per il corrente anno scolastico un periodo di recupero al termine del quale sono state svolte le verifiche formative nel mese di gennaio 2017, al rientro delle vacanze di Natale.

In previsione dell’Esame di Stato, sono state effettuatesimulazioni di prove scritte e pratiche d’esame:una simulazione per la 1° prova, tre simulazioni per la 2° prova e tre simulazioni per la 3° prova.Oltre alle verifiche di simulazione, in ciascuna disciplina sono state effettuate ulteriori verifiche con le modalità descritte nelle unite relazioni individuali dei docenti.

H) Tipologie prove di verifica

Ai fini della predisposizione della 3° prova scritta si fa presente che per la preparazione enell’effettuazione delle verifiche nelle varie discipline sono state utilizzate le seguenti tipologie diprove:frequentemente- raramente - in alcuni casi-mai

Prove disciplinari: frequentemente Prove pluridisciplinari: in alcuni casi Con le seguenti modalità:

Utilizzate le seguenti tipologie di prove: frequentemente- raramente - in alcuni casi-

mai

Trattazione sintetica di argomenti:frequentemente Quesiti a risposta singola:frequentemente

Quesiti a risposta multipla: frequentemente Problemi a soluzione rapida: raramente Casi pratici e professionali: in alcuni casi Sviluppo di progetti:in alcuni casi

Colloqui: Frequentemente

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Modalità di valutazione

Sono state utilizzate griglie di osservazione e di correzione.

SI X NO Se sì: In tutte le prove

Solo nelle prove scritte o scritto-grafiche X

I) Corrispondenza tra voti e loro significato in termini di conseguimento degli obiettivi trasversali e specifici delle singole discipline

OBIETTIVO NON RAGGIUNTO voto decimale 4 o meno di 4

OBIETTIVO INADEGUATAMENTE RAGGIUNTO voto decimale 5

OBIETTIVO RAGGIUNTO ADEGUATAMENTE voto decimale 6

OBIETTIVO RAGGIUNTO IN MANIERA SODDISFACENTE voto decimale 7

OBIETTIVO PIENAMENTE RAGGIUNTO voto decimale 8 o più di 8

L) Metodi più utilizzati per favorire l’apprendimento

Spesso- Talvolta- Mai

Lezione frontale solo orale: spesso Lezione frontale con sussidi: spesso Esercitazioni individualiin classe: spesso Lavoro in piccoli gruppi: talvolta

Relazioni su ricerche individuali: spesso Insegnamento per problemi: talvolta

M) Attività di recupero effettuate

Descrizione: in itinere (mattino o pomeriggio) come stabilito dal Collegio docenti.

Le attività di recupero effettuate sono risultate:

- Utili per colmare lacune relative a conoscenze e abilità X - Utili per migliorare le tecniche di studio X

- Poco utili per colmare le lacune su conoscenze e abilità - Poco utili per migliorare le tecniche di studio

N) Raccordi tra discipline - Moduli pluridisciplinari sviluppati

Progettazione dell’Evento finale: The Passenger I raccordi tra discipline

- Sono stati proficui e si sono svolti come originariamente programmato - Sono stati proficui ma è stato necessario riprogrammare l’attività didattica X - Sono stati poco proficui

- Non è stato possibile attuarli - Non sono stati programmati

O) Trasparenza nella didattica:

Agli studenti sono stati sempre illustrati gli obiettivi finali e l’organizzazione del corso annualedelle materie, gli obiettivi minimi, i criteri di valutazione e riferiti gli esiti delle verifiche nel corsodell’anno.

P) Utilizzo di spazi, mezzi, laboratori e attrezzature:

GRADO DI UTILIZZAZIONE: spesso - talvolta - mai - non necessario

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6 - Palestra: spesso

- Laboratorio linguistico: talvolta - Laboratorio informatico: spesso - Aula disegno: spesso

- Lavagna luminosa: spesso - Videoproiettore: spesso - Televisore: spesso - LIM: spesso

Q) Attività extra curriculari, visite guidate e viaggi d’istruzione

Per quanto attiene a questo punto si rimanda alle “Relazioni individuali dei docenti”.

R) Ulteriori osservazioni di particolare rilievo

Le attività di cui al punto N), seppur con ritardo di svolgimento, hanno consentito agli alunni meno disinvolti di lavorare in un contestopartecipativo in cui l’attività laboratoriale collettiva è stata l’occasione per mettersi alla prova edesprimere le loro potenzialità, così da sentirsi personalmente coinvolti in un progetto comune a cuioffrire il proprio contributo per la sua riuscita.

S) Simulazioni prove d’esame effettuate

1° prova: durante l’anno scolastico le prove scritte sono state improntate nella modalità

delle tipologie somministrate all’Esame di Stato.

2° prova: simulazione effettuata autonomamente dal docente della seconda disciplina

oggetto diprova scritta (vedi Relazione individuale)

3° prova: simulazione effettuata in forma pluridisciplinare.

Tipologia scelta (art.2 D.M. 357/98), coerentemente con le esperienze acquisite e con la praticadidattica prevalentemente adottata:Le discipline coinvolte sono quattro.

A) trattazione sintetica di argomenti B) quesiti a risposta singola X C) quesiti a risposta multipla X D) problemi a soluzione rapida E) casi pratici o professionali X F) sviluppo di progetti

G) prova predisposta mediante un testo di riferimento

I testi delle prove simulate sono allegati al presente documento.

T) Attività di Alternanza Scuola Lavoro:

La classe ha svolto il percorso di ASL così come previsto dalla L.107 (Buona Scuola).

L’intero percorsotriennale programmato dall’Istituto nell’ultimo triennio è stato440 ore a cui tutte le alunne hanno partecipato a vario titolo alle seguenti attività: stage, lezioni in aula, incontri in sede con esperti, visite guidate, visite aziendali e simulazione in impresa. La certificazione delle competenze con la specifica delle attività è stata raccolta nel registro Spaggiari di cui è dotato la scuola e che verrà allegato al diploma.

In generale il percorsosi è così strutturato:

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7

Stage Ore d’aula Simulazione in impresa

Uscite Totale

anno 2015/2016 120 30 - 6 160

anno 2016/2017 160 ore 40 ore interventi esterni e

visite guidate

24 ore Realizzazione di

shop bag

20 244

anno 2017/2018 - 24

Safe Pathway (Sicurezza)

- 12 36

Obiettivi dell’Alternanza Scuola/lavoro:

1. Essere consapevoli del luogo in cui si svolge l’esperienza, che tipo di attività è, a quale categoria appartiene, a quali scadenze e tempi è legata.

2. Essere consapevoli delle norme ma anche delle consuetudini che regolano i rapporti di lavoro

3. Sapere quali studi e/o esperienze formative sono necessarie per svolgere le mansioni che si trovano all’interno del posto di lavoro dove si svolge lo stage

4. Sapere quali sono le competenze necessarie per quell’attività

5. Sapere quali sono le competenze trasversali (capacità comunicative, creative, logiche, organizzative, relazionali.)

6. Agire in modo responsabile e corretto nell’ambiente di lavoro

7. Mantenere in ordine la propria postazione e la strumentazione affidata

8. Eseguire con correttezza i compiti che vengono affidati comunicando correttamente eventuali problemi o difficoltà che possono sorgere.

9. Dimostrare interesse e responsabilità nello svolgimento delle mansioni 10. Rispettare orari, regole e consuetudini aziendali.

11. Essere in grado di relazionare l’esperienza svolta.

Durante questo ultimo anno l’Alternanza Scuola Lavoro si è incentrata su visite aziendali, fiere di settore, incontri con esperti ed orientamento post diploma. Il tutto finalizzato a proporre stimoli e riflessioni sul mondo del lavoro e prospettive future a studentesse che stanno concludendo il proprio ciclo di istruzione superiore.

Visite aziendali:

Beste – Cantagallo – PO; Lanificio Lamberto – Oste di Montemurlo PO; GER tessitura – PO; OB Stock – tessuti PO.

Attività di aula e di laboratorio Incontri

CELINE – risorse umane – Greve in Chianti Orientamento

ADECCO agenzia interinale - Modartech Pontedera Fiere di settore:

Pitti Immagine Filati - Pitti Immagine Uomo - Museo del Tessuto – Prato

Al termine di tutte le esperienze di alternanza sono seguite relazioni sia scritte che orali e valutazioni sia dell’esperienza svolta sia della propria prestazione in base agli obiettivi prefissati che, con lievi variazioni relativamente al momento e per ciò che riguarda gli stage

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aziendali si possono riassumere in:

1. Essere consapevoli del luogo in cui si svolge l’esperienza, che tipo di attività è, a quale categoria appartiene, a quali scadenze e tempi è legata.

2. Essere consapevoli delle norme ma anche delle consuetudini che regolano i rapporti di lavoro

3. Sapere quali studi e/o esperienze formative sono necessarie per svolgere le mansioni che si trovano all’interno del posto di lavoro dove si svolge lo stage

4. Sapere quali sono le competenze necessarie per quell’attività

5. Sapere quali sono le competenze trasversali (capacità comunicative, creative, logiche, organizzative, relazionali..

6. Agire in modo responsabile e corretto nell’ambiente di lavoro

7. Mantenere in ordine la propria postazione e la strumentazione affidata

8. Eseguire con correttezza i compiti che vengono affidati comunicando correttamente eventuali problemi o difficoltà che possono sorgere

9. Organizzare autonomamente il proprio lavoro 10. Porsi attivamente verso situazioni nuove

11. Dimostrare interesse e responsabilità nello svolgimento delle mansioni 12. Rispettare orari, regole e consuetudini aziendali

13. Essere in grado di relazionare l’esperienza svolta.

Aziende presso le quali sono stati effettuati gli Stage:

Roberta Atelier – Siena Il Gomitolo – Siena Il Punto - Siena

Merceria Franca – Gracciano – Colle Val d’Elsa Crescendo – Abbigliamento 0-16 - Colle Val d’Elsa Bianca Tilde – Colle Val d’Elsa

La Tela di Penelope – Poggibonsi Le Ali della Luna - Poggibonsi Patrizia abbigliamento – Poggibonsi Momenti Speciali Sposa – Poggibonsi Nonna Dina – Poggibonsi

Sisley – Poggibonsi Butterfly – Poggibonsi Aline – Poggibonsi

Patchwork – Sovigliana Vinci

La frequenza agli stage aziendali è stata pressoché completa.

La partecipazione a “Impresa in Azione” ha visto un gruppo di studentesse molto assidue e particolarmente attive, altre più saltuarie.

In base ai giudizi redatti dai tutor aziendali e ai colloqui finali gli obiettivi prefissati sono stati conseguiti in modo soddisfacente da tutte le allieve

GIUDIZIO SULL’ATTIVITA’: POSITIVO

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PROGRAMMAZIONE SVOLTA:

RELAZIONI INDIVIDUALI DEI DOCENTI

Materia - LINGUA E LETTERATURA ITALIANADOCENTE Aniello Ciaramella N. di ore di lezione settimanale 4

N. di ore di lezione annuale convenzionali 132 per un totale di

A) SITUAZIONE D’INGRESSO:

Possesso dei pre-requisiti per n° 12 alunne e un alunno

In modo pieno e sicuro

In maniera accettabile

In maniera parziale

In maniera non soddisfacente

6 3 2 1

B) OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA

1. Far maturare nelle studentesse la consapevolezza dell'importanza di possedere una buona competenza linguistica ed un adeguato livello culturale.

2. Affinare uno studio della letteratura che sia arricchimento personale, contributo alla valorizzazione delle diverse inclinazioni ed interessi, stimolo alla sensibilità ed all'immaginario di ciascuno.

3. Promuovere interesse per la realtà circostante, nelle sue più svariate manifestazioni.

4. Conoscere i momenti essenziali della storia della letteratura dell'Ottocento e di inizio Novecento.

5. Conoscere le coordinate storiche e socio culturali in cui sono collocati i moduli presi in esame.

6. Comprendere i testi letterari nei loro diversi livelli. Saper individuare i concetti chiave di un testo.

7. Esporre in forma chiara i contenuti acquisiti.

8. Esplicitare una riflessione personale sulle tematiche proposte.

9. Ampliare il patrimonio lessicale, sia attivo che passivo.

10. Saper confrontare autori, tematiche, poetiche.

11. Saper riassumere un testo a livelli diversi di sintesi.

B) CONTENUTI SVOLTI Autori e opere

Leopardi. La vita. Recanati e la fuga vagheggiata. La delusione di Roma. Firenze e Pisa, il Ciclo di Aspasia. A Napoli con Ranieri. La Ginestra. Il pensiero filosofico di Leopardi:

pessimismo storico, cosmico, combattivo. Le 'pause' del pessimismo (accenni a La quiete dopo la tempesta, Il sabato del villaggio, Le ricordanze). Il pessimismo cosmico:

analisi, commento e passi significativi del Canto notturno di un pastore errante dell'Asia.

Lettura e analisi di A Silvia. Il pessimismo combattivo: analisi, commento e passi significativi de La Ginestra.

Il Positivismo e il metodo scientifico.

Il Naturalismo, i concetti e gli autori fondamentali. Il romanzo sperimentale, i principi proposti da Zola.

Il Verismo, la visione realista del mondo e della letteratura. Concetti fondamentali e differenze con il Naturalismo.

Zola, L'ammazzatoio. Trama e lettura dell’inizio del romanzo.

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Verga. La vita, le opere, la poetica. I Malavoglia, trama e temi, brano iniziale del romanzo. Mastro don Gesualdo, trama e temi fondamentali. Le novelle: Rosso Malpelo, lettura e analisi.

Il Decadentismo e la concezione relativistica e irrazionalista dell'uomo. Influsso della psicanalisi, della teoria della relatività e della filosofia di Nietzsche. Estetismo.

Il nuovo linguaggio e i nuovi temi del romanzo del Novecento.

Joyce, Ulisse, il ‘monologo di Molly’ e il flusso di coscienza.

Proust, Alla ricerca del tempo perduto, La madelaine e la memoria.

Le Avanguardie storiche, cenni ai temi fondamentali e alla rivoluzione stilistica:

Espressionismo, Futurismo, Cubismo, Dadaismo, Surrealismo.

Pascoli. Vita e opere di Pascoli. Il ‘nido familiare’. La poetica, la teoria del 'fanciullino', le novità stilistiche. Saggio ‘Il fanciullino’. Lettura e analisi delle poesie: Lavandare; X agosto; Temporale; Gelsomino notturno; Italy e lo sperimentalismo linguistico.

Pirandello e la rivoluzione teatrale. Vita e opere. La poetica, la concezione della vita, l'umorismo, le 'maschere'. Saggio L’Umorismo. L’’avvertimento del contrario’ e il

‘sentimento del contrario’.

Il romanzo: Il fu Mattia Pascal, trama, temi e personaggi. Lettura dei brani ‘L’ombra’ e 'Pascal porta i fiori sulla sua tomba'. Uno nessuno e centomila, significato del titolo e trama.

Le Novelle: Lettura e analisi della novella Il treno ha fischiato.

La rivoluzione teatrale: antinaturalismo, autonomia del personaggio, metateatro, abolizione della quarta parete. I temi fondamentali e la trama dei Sei personaggi in cerca d’autore. Lettura del brano finale, ‘Finzione o realtà?’.

Montale. Le varie fasi della vita e della poetica. Lettura, analisi, commento delle poesie:

Spesso il male di vivere; Meriggiare pallido e assorto. Il tema del male di vivere e del 'varco'. Ho sceso dandoti il braccio.

C) STRUMENTI DI LAVORO UTILIZZATI

- libro di testo in adozione: Castaldi-Angioloni-Panichi, La competenza letteraria, voll. 2, 3, Palumbo Editore.

- altri sussidi: Articoli di giornale. Siti Web. Piattaforma 'Prometeo' dell'Editore Palumbo.

Film: M. Martone, Il giovane favoloso.

Video: Verga e Rosso Malpelo; Pascoli; Pirandello, Sei personaggi in cerca d’autore.

D) METODI D’INSEGNAMENTO UTILIZZATI

Lezione frontale. Ricerche e approfondimenti personali. Letture in classe e visione di video e video-lezioni.

E) METODI PER LA VERIFICA E VALUTAZIONE

Colloqui, domande e dialogo in classe. Prove strutturate e non strutturate.

Tipi di elaborati proposti agli alunni: analisi e commento di un testo; saggi brevi; articoli di giornale; tema su argomento di ordine generale.

Simulazioni (v. allegati): prova d'esame 2017; saggio breve, due proposte dalla sessione 2013.

F) RELAZIONE ITALIANO E OBIETTIVI RAGGIUNTI:

Complessivamente la classe ha seguito con interesse la materia e preso costantemente appunti, ma con tempi di apprendimento molto rallentati. I tempi dilatati di attenzione, un atteggiamento spesso troppo passivo e un impegno non sempre costante nel lavoro individuale non hanno permesso di completare la programmazione preventivata.

Gli argomenti proposti non risultano sempre approfonditi, così come le capacità di analisi dei testi. L'acquisizione dei contenuti, complessivamente soddisfacente, risulta a volte troppo mnemonica e un po' schematica, con una esposizione, fatte alcune eccezioni, non sempre fluida e persistenti difficoltà nel portare avanti un discorso più personale e critico.

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Quindi, come già sottolineato, la programmazione ha risentito di queste difficoltà, concentrandosi necessariamente su pochi autori e testi, ma proponendo il più possibile un loro approfondimento.

L’ elaborazione scritta si presenta nel complesso molto semplice, seppure complessivamente formalmente corretta, fatta eccezione per alcune studentesse che presentano nell'esposizione, sia orale che scritta, una forma più fluida e maggiore originalità nella elaborazione dei contenuti.

Materia – STORIA DOCENTE Aniello Ciaramella

N. di ore di lezione settimanali 2 N. di ore di lezione annuale convenzionali 66 A) SITUAZIONE D’INGRESSO

Possesso dei pre-requisiti per n° 12 alunne e un alunno

In modo pieno e sicuro

In maniera accettabile

In maniera parziale

In maniera non soddisfacente

8 3 1

B) OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA

1. Imparare a guardare la realtà circostante con atteggiamento critico

2. Giungere a uno studio che valorizzi la problematica della materia, attento alla ricerca Delle cause e all'analisi comparata degli eventi.

3. Saper impostare uno studio della materia che sia strumento di comprensione del presente.

4. Conoscere i problemi fondamentali che sottendono al lavoro storico.

5. Conoscere i momenti essenziali dei moduli presi in esame.

6. Comprendere le informazioni fondamentali di un testo.

7. Saper distinguere un evento storico da un'analisi storica, un fatto da un'interpretazione.

8. Saper interpretare grafici, tabelle, carte tematiche, diagrammi.

9. Essere in grado di esporre in forma chiara i contenuti acquisiti.

10. Usare un lessico specifico, sia attivo sia passivo.

11. Essere in grado di valutare cause e conseguenze dei fatti storici.

12. Cogliere i nessi tra fenomeni politici, economici, sociali e ambientali nell'analisi dei fatti Storici.

13. Saper schematizzare e riassumere i contenuti studiati. Essere in grado di prendere appunti Durante la lezione.

C) ARGOMENTI SVOLTI

Cronologia dei principali avvenimenti dell’Ottocento: La Restaurazione; i moti degli anni venti e trenta; il 1848. Obiettivi dei moti nei vari paesi europei.

Il pensiero politico dell'Ottocento: democratici, liberali, socialismo utopistico, socialismo scientifico di Marx, anarchici.

Cronologia del Risorgimento: I e II guerra d’Indipendenza, la politica di Cavour, le tappe che portano all’Unità d’Italia. Plebisciti, Spedizione dei Mille, nascita del Regno d'Italia.

Liberali, democratici e repubblicani.

I problemi dell'Italia unita: Venezia e Roma fuori dall'unificazione; sistema amministrativo, questione meridionale; III Guerra di Indipendenza; la presa di Roma, 1870. Contrasto tra Chiesa e Stato. Crisi di fine secolo:repressione armata delle manifestazioni popolari e uccisione di Umberto I

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Il nuovo secolo: Positivismo e Belle Epoque. Idea del progresso e della vita più felice. Diffusione di scoperte e beni di consumo.

Età di Giolitti: Neutralità dello stato; riforme; ambiguità verso il Sud.

La Prima guerra mondiale. Cause profonde (corsa agli armamenti, tensione tra gli stati europei, alleanze, guerre balcaniche) e causa scatenante (attentato di Sarajevo). Neutralisti e interventisti. Le caratteristiche: da guerra di movimento a guerra di logoramento. Principali episodi bellici. Conseguenze: fine degli Imperi, crisi economica e sociale. I Quattordici punti di Wilson. La Germania punita dal Trattato di Versailles.

La Rivoluzione russa. La Russia all'inizio del '900, i partiti di opposizione, la Rivoluzione di febbraio (1905). Il ruolo di Lenin e dei Soviet. La Rivoluzione sovietica del ’17. Nascita dell'URSS; NEP. Lo Stalinismo.

Il Primo dopoguerra in Italia: crisi economica, proteste e scioperi di contadini e operai, ceto medio, situazione politica, impresa di Fiume. 'Biennio rosso'.

Il Fascismo. Dai Fasci di combattimento al Partito nazionale fascista. Aspetti contraddittori del programma e uso della violenza politica. Il Fascismo e l'atteggiamento delle altre forze politiche.

Divisione tra Socialisti e nascita del Partito Comunista.

Dalla ‘marcia su Roma’, al delitto Matteotti, alla dittatura fascista.

Il Nazismo. Crisi del dopoguerra e Repubblica di Weimar in Germania. Nascita e caratteristiche del Nazismo. Verso la II Guerra mondiale.

D) STRUMENTI DI LAVORO UTILIZZATI

-libro di testo in adozione: De Vecchi- Giovannetti, Storia in corso, Volla 2, 3, Bruno Mondadori.

- altri sussidi: Articoli di giornale. Video sulla I Guerra mondiale.

E) METODI PER LA VERIFICA E VALUTAZIONE

Colloqui. Prove strutturate e non strutturate. Domande a risposta aperta.

F) RELAZIONE STORIA E OBIETTIVI RAGGIUNTI

La classe ha sempre seguito con correttezza, prendendo costantemente appunti e partecipando con attenzione alle lezioni, anche se l'atteggiamento nei riguardi della materia è stato, nel complesso, di ricezione passiva, con sprazzi di più attiva partecipazione. Quest’attitudine e uno studio individuale non sempre propenso ad approfondire i fatti storici, non hanno permesso di problematizzare gli argomenti proposti, né di procedere in uno sguardo più ampio su tutto il Novecento. L'attenzione si è quindi concentrata soprattutto sulle fasi che portano all'Unità d'Italia, la prima parte del secolo scorso, la I guerra mondiale e l'avvento dei sistemi totalitari.

L’esposizione, a parte qualche eccezione, si presenta semplice, ma nell’insieme fluida e corretta.

Firma:Aniello Ciaramella

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Materia– LINGUA E CIVILTÀ INGLESE Docente DI MENZA LUCIA N. di ORE di LEZIONE SETTIMANALI 3

N. di ore di lezione annuale convenzionali 99

A) SITUAZIONE D’INGRESSO:

Possesso dei pre-requisiti per n° 13 allieve/i

In modo pieno e sicuro

In maniera accettabile

In maniera parziale

In maniera non soddisfacente

3 4 4 2

b) RISULTATI DI APPRENDIMENTO(OUTCOMES)

Padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi

Utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER)

Competenza

Padroneggiare la lingua straniera per interagire in contesti diversificati e coerenti con i settori d’indirizzo:

1. Comprendere il senso globale di testi brevi cogliendone il significato. - Individuare natura, funzione e principali scopi comunicativi ed espressivi di un testo. - Comprendere il testo di una pagina web e cogliere informazioni che si riferiscono al proprio campo d’interesse. (READING)

2. Esporre in modo chiaro logico e coerente uno o più argomenti che rientrano nel proprio campo d’interesse e di studio, strutturandola in una sequenza lineare di punti.(SPEAKING)

3. Acquisire ed interpretare criticamente i dati della registrazione di un brano e riconoscere i differenti registri comunicativi di un testo orale.(LISTENING)

4. Scrivere brevi relazioni e sintesi coerenti e adeguati alle diverse situazioni comunicative con un certo grado di autonomia utilizzando un lessico sufficientemente appropriato.

Ricercare e selezionare informazioni generali e specifiche in funzione della produzione di testi scritti di vario tipo. (WRITING)

C) GRADO DI CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI PER NUMERO DI ALUNNI

pieno accettabile parziale scarso

obiettivo 1 X obiettivo 2 X

obiettivo 3 X

D) ARTICOLAZIONE E CONTENUTI DEI MODULI E/O DELLE UNITÀ DIDATTICHE EFFETTIVAMENTE SVOLTE

A SHORT HISTORY OF COSTUME:

MODULO1

-Ancient Greek clothing: The Tunic, The Peplum -Ancient Roman clothing

- Medieval clothing: Sumptuary Laws of the Middle Age

- Renaissance clothing: The decorative techniques of dagging and slashing

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MODULO2

-The “doublet” in the Tudor, Stuart, Georgian age -Trousers in the Tudor,Stuart, Georgian age -Women dresses over the time

-The Victorian Age: from crinoline to bustle, The Gibson girls (approfondimento sul web) -The Edwardian age: from bustle to S- bend corset (hourglass silhouette)

MODULO3

-From 1910 to 1940: Paul Poiret, The Flappers ( approfondimento sul web) -The 1950s: the teenagers as a market force - Greasers and Preppies.

-The several trends of fashion in the 1960s: Mods and Rockers, Hippie movement, Space look -The 1970s trends: Disco fashion and Punk fashion.

-The variety of trends in the 1980: The items that characterized the decade most, The TV shows and films that influenced fashion for women and men, Gothic look.

-The 1990s in fashion: Main features (trousers, sport clothing, pashminas, etc..), Minimalist style - Grunge fashion.

-The 2000

E) STRUMENTI DI LAVORO UTILIZZATI

-libro di testo in adozione: Paola Melchiorri “KEEP UP IN FASHION!”, ,ed. ZANICHELLI -altri sussidi: computer,LIM

G)METODI D’INSEGNAMENTO UTILIZZATI - Lezione frontale X

- Lezione guidata X - Ricerca individuale X - Ricerca o lavoro di gruppo X

H)METODI PER LA VERIFICA E VALUTAZIONE

a) metodi utilizzati per la verifica formativa: prove strutturate, colloqui con supporto di mappe concettuali o immagini

b) metodi utilizzati per la verifica sommativa: prove strutturate sul modello della terza prova d’esame di stato

I) NUMERO DI VERIFICHE SOMMATIVE EFFETTUATE

TRIMESTRE prove scritte n°……2… …prove orali n° 1 PENTAMESTRE prove scritte n°……4……prove orali n°2

L) ALTRE ANNOTAZIONI (CON RIGUARDO A SITUAZIONI PARTICOLARI NEGATIVE O POSITIVE RELATIVE ALLO SVILUPPO DELLA PROGRAMMAZIONE E A ESPERIENZE REALIZZATE CON GLI ALLIEVI ETC.)

La classe nel corso del percorso di studio ha mantenuto un profitto mediocre-sufficiente. Poco aperte al dialogo educativo, poco disponibili ad ampliare le loro conoscenze oltre il libro di testo e a volte anche oppositive. Alcune alunne hanno evidenziato un impegno costante e un proficuo metodo di studio raggiungendo un profitto più che buono. La maggioranza delle alunneha comunque migliorato le loro capacità espressive ed arricchito le loro conoscenze nel corso degli anni scolastici. I risultati ottenuti sono differenziati in base alla qualità del lavoro svolto a casa.

Prof.ssa Lucia Di Menza

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15

Materia -MATEMATICA Docente SIMONETTA BANDINI N. di ORE di LEZIONE SETTIMANALI 3

N. di ore di lezione annuale convenzionali (riferite a 33 settimane): 99

N. di ore di lezione annuale convenzionali (riferite a 33 settimane): 99 di cui 71 alla stesura del documento

A) SITUAZIONE D’INGRESSO La classe è composta da n.12 alunne.

Possesso dei pre-requisiti per n° 12 allieve e un allievo

In modo pieno e sicuro

In maniera accettabile

In maniera parziale

In maniera non soddisfacente

4 3 2 3

B) OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA

1.saper risolvere i vari tipi di disequazioni e saper rappresentare le soluzioni sulla retta dei reali;

2. Aver chiaro il concetto di funzione, saperle classificare e riconoscerne le eventuali proprietà;

3. aver compreso il concetto di infinito e di passaggio al limite;

4. saper calcolare semplici limiti di funzioni;

5. Saper riconoscere le funzioni continue e classificare le discontinuità;

6. Saper tracciare il grafico approssimato di semplici funzioni algebriche razionali intere e fratte C) ARTICOLAZIONE E CONTENUTI DEI MODULI EFFETTIVAMENTE SVOLTI

Modulo n° 1 – Disequazioni

Richiami sui numeri reali. Intervalli e intorni.

- Disequazioni di primo e secondo grado.

- Disequazioni fratte e fattoriale.

- Sistemi di disequazioni.

Modulo n° 2 – Funzioni di una variabile Richiami relativi al concetto di funzione.

- Definizione e classificazione delle funzioni.

- Concetto e ricerca del campo di esistenza di una funzione.

- Definizione delle principali caratteristiche di una funzione.

- Grafici notevoli di funzioni elementari.

- Intersezione della funzione con gli assi cartesiani.

- Segno della funzione.

Modulo n° 3 – Limiti di funzioni

- Introduzione al concetto di limite di una funzione.

- Definizione di limite di una funzione reale di variabile reale.

- Teoremi relativi alle operazioni sui limiti.

- Calcolo di limiti.

- Forme indeterminate (

; 0 ; 0

+ ∞ - ∞ )

- Funzioni continue e teoremi sulla continuità - discontinuità - Asintoti.

- Grafico di una funzione: primo approccio.

Tempi di svolgimento

- Modulo 1 e modulo 2 nel Trimestre;

- Modulo 2, Modulo 3 nel Pentamestre.

D) STRUMENTI DI LAVORO UTILIZZATI

- libro di testo in adozione: “Matematica -bianco-Lineamenti di analisi” di Bergamini, Trifone, Barozzi ed. Zanichelli

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- altri sussidi: fotocopie di integrazione al testo, schemi,sintesi e/o formulari forniti

dall'insegnante o elaborati in classe, lavagna E) UTILIZZAZIONE DI LABORATORI NO G) METODI D’INSEGNAMENTO UTILIZZATI

lezione lezione ricerca ricerca o lavoro altro (specificare) frontale guidata individuale gruppo ………

mod.1 X X mod.2 X X

mod.3 X X X F) METODI PER LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE a) metodi utilizzati per la verifica formativa

- Prove strutturate X

- Prove non strutturate X (esercizi alla lavagna con riepilogo degli argomenti trattati) - Colloqui X (si propone uno studio di funzione e si prosegue con la richiesta di

definizioni, enunciati e teoremi; oppure si propone il grafico di una funzione e si chiede di dedurne le proprietà)

b) metodi utilizzati per la verifica sommativa

Elaborati scritti con risoluzione di esercizi mirati alla verifica dell’apprendimento di particolariargomenti teorici; studio completo di semplici funzioni algebriche razionali intere e fratte;proprietà dedotte dai grafici)

c) Per la valutazione, si è tenuto conto, oltre che dei risultati ottenuti nelle verifiche sulla disciplina stessa, anche dell’impegno, della partecipazione, del comportamento tenuto durante lo svolgimento delle lezioni e del lavoro svolto a casa.

H) NUMERO DI VERIFICHE SOMMATIVE EFFETTUATE 1° Trimestre: prove scritte n° 3 prove orali n° 1

2° Pentamestre: prove scritte n° 2 prove orali n° 2 simulazioni di terza prova n°3 I) OBIETTIVI RAGGIUNTI

La maggior parte delle alunne della classe, dove insegno fin dal primo anno, ha dimostrato un discreto interesse e impegno per questa materia, si è sempre adoperata per raggiungere risultati positivi, seppure presentando in alcuni casi difficoltà di carattere logico ed apprendendo in maniera meccanica.

Il programma svolto è stato caratterizzato da numerosi momenti di revisione dei concetti e di esercitazioni pratiche per consentire una più adeguata comprensione e assimilazione degli stessi.

Riguardo al rendimento si possono individuare principalmente tre livelli:

Un gruppetto di allieve ha sempre seguito il corso con continuità riportando un profitto buono, altre hanno raggiunto un rendimento che varia dalla quasi sufficienza alla piena sufficienza,infine un paio di alunne hanno raggiunto una preparazione mediocre.

Alcune alunne hanno evidenziato difficoltà e carenze nell'esposizione orale sia per la loro emotività che per il linguaggio specifico della materia, prediligendo l'esecuzione pratica e applicativa di esercizi.

Firma: Bandini Simonetta

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MATERIA

:

LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI TESSILE-ABBIGLIAMENTO

DOCENTE: Daniela Ferrini N. di ORE di LEZIONE SETTIMANALI N°4di CUI DI LABORATORIO N°4

di CUI IN CO-PRESENZA CON ALTRI DOCENTI

N. di ore di lezione annuale convenzionali (riferite a 33 settimane) N°132

A) SITUAZIONE D’INGRESSO Possesso dei pre-requisiti per n° 13 allieve/i

In modo pieno e sicuro

In maniera accettabile

In maniera parziale

In maniera non soddisfacente

5 4 2 1

B) OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA

- selezionare e gestire i processi della produzione tessile - sartoriale in rapporto ai materiali e alle tecnologie specifiche

- applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi tessili - sartoriali, nel rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro e sulla tutela dell'ambiente e del territorio

- intervenire nelle diverse fasi e livelli dei processi produttivi tessili - sartoriali, mantenendone la visione sistemica

- utilizzare adeguatamente gli strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti produttivi e gestionali

- applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti

- redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali

C) ARTICOLAZIONE E CONTENUTI DEI MODULI E/O DELLE UNITÀ DIDATTICHE PROGRAMMATE

Modulo n° 1MODELLO INDUSTRIALE – CICLO DI CONFEZIONE- METODOLOGIE FUNZIONALI ALLA REALIZZAZIONE DI UN TRACCIATO BASE

Ripasso delle procedure di rilevamento misure funzionali alla realizzazione di un tracciato base-

Il montaggio in velina: come si rileva un cartamodello e si realizza un modello ottimale.

Il piazzamento su tessuto: ripasso delle caratteristiche del tessuto propedeutiche alla realizzazione di un piazzamento funzionale al prodotto da realizzare.

schematizzazione delle fasi di lavorazione le fodere e gli interni

industrializzazione del modello Contenuti essenziali:

Saper riprodurre un tracciato funzionale rispettando le fasi di lavorazione industriale

Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, mantenendone la visione sistemica. Realizzare prototipi e manufatti di campionatura. Selezionare le materie e i materiali più idonei alla realizzazione dei prodotti.

Modulo n° 2-MODELLI DI PROGETTAZIONE RELATIVI ALLA REALIZZAZIONE DEL PROTOTIPO ANALIZZATO- MODELLISTICA E CONFEZIONE DI GIACCONI E CAPPOTTI,CAPPE E MANTELLE

tipologie di giacconi, cappotti,cappe e mantelle: analisi delle linee, delle vestibilità e dei particolari che li caratterizzano

tracciati base di giacconi e cappotti, cappe e mantelle con varie tipologie di maniche.

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Lo sfondamento giro

Maniche kimono, kimono con fianchette, raglan prova e correzione dei modelli in carta e in tela esercitazioni a partire da un figurino dato industrializzazione del modello

schede tecniche e di lavorazione dei capi Contenuti essenziali:

Individuare la tipologia di manica funzionale al tracciato base applicare correttamente le tecniche di trasformazione, compilazione essenziale delle schede tecniche.

Modulo n° 3 VARIANTI DI MODELLI- MODELLI DI PROGETTAZIONE RELATIVI ALLA REALIZZAZIONE DEL PROTOTIPO ANALIZZATO: CONFEZIONE DI PROTOTIPI

Analisi di linee, materiali idonei, costruzione del modello taglio e confezione del capo ideato. Attività da svolgere a coppie o piccoli gruppi

Contenuti essenziali:

Applicare trasformazioni al tracciato base analizzato Produrre un capo costruito e confezionato correttamente Modulo n° 4 IL SISTEMA CAD- CAM: SVILUPPO TAGLIE

I diversi sistemi di sviluppo taglie: manuale e informatizzato. Introduzione ai softwarespecifici di settore.

Il processo produttivo industrializzato: fasi operative e tabelle taglie.

Il sistema scalare: individuazione e attribuzione delle aliquote (valori sviluppo) Sviluppo taglie manuali applicato a tracciati moda semplici.

Distribuzione dei valori di sviluppo su:gonna, camicia, giacche.

Contenuti essenziali:

Saper riconoscere e comprendere un piano taglie individuando la linea di start per ogni sagoma da sviluppare ed eseguire semplici sviluppi taglie.

Applicare le procedure dei processi produttivi di riferimento

Modulo n°5 SCHEDE DI LAVORAZIONE ( DISTINTA BASE, TECNICA, SCHEDA DI LAVORAZIONE E TAGLIO)

I diversi metodi di verifica e di controllo di qualità dei materiali e del prodotto.

Compilazione schede di settore per il prodotto studiato e/o realizzato:

scheda tecnica scheda di lavorazione distinta base

Contenuti essenziali:

Saper redigere correttamente le schede di accompagnamento del modello realizzato individuandone i componenti principali.

Modulo n°6LE NORME SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO.

Il comparto produttivo : norme di sicurezza nelle confezioni tessili.

La filiera produttiva: fasi di lavorazione e produzioni industriali.

La normativa vigente sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Conoscenze delle norme per la tutela dell'ambiente, la protezione della salute e la sicurezza dei lavoratori e dell'utenza.

Operare nel rispetto delle norme relative alla sicurezza ambientale e della tutela della salute.

Contenuti essenziali:

Saper individuare rischi per la salute del lavoratore derivanti dal mal funzionamento di macchinari e/o posture scorrette.

Saper individuare i rischi di un uso improprio delle strumentazioni del settore sartoriale e industriale.

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D) STRUMENTI DI LAVORO CHE SI PREVEDE DI UTILIZZARE

-libro di testo in adozione: Modellistica Integrata e Fondamenti Di Confezione Vol.2° E 1°

- altri sussidi: riviste di settore, dispense fornite dall’insegnante E) UTILIZZAZIONE DI LABORATORI: SI

F)METODI D’INSEGNAMENTO UTILIZZATI

lezione lezione ricerca ricerca o lavoro altro (specificare) frontale guidata individuale di gruppo …

mod.1 o un.did. 1 X X

mod.2 o un.did. 2 X X X

mod.3 o un.did.3 X X

mod.4 o un. did. 4 X X X esempi pratici mod.5 o un. did.5 X X esempi pratici

mod.6 o un.did. 6 X X

G)METODI PER LA VERIFICA E VALUTAZIONE a) metodi utilizzati per la verifica formativa Prove strutturate x

Prove non strutturate x

specificare realizzazione di modelli in carta, cartoni industriali, manufatti di campionatura, capi finiti, schede tecniche

Colloqui X

b)metodi utilizzati per la verifica sommativa

H) NUMERO DI VERIFICHE SOMMATIVE PREVISTE

Trimestreprove scritte n°2 prove orali n°1 prove pratiche n°1

Pentamestre prove scritte n°4 prove orali n°2 prove pratiche n°2

H) Altre annotazioni (con riguardo a situazioni particolari negative o positive relative allo sviluppo della programmazione e ad esperienze realizzate con gli allievi etc.)

La maggior parte della classe, che ho avuto nel primo triennio e ripreso quest’anno, si è approcciata alla materia con un atteggiamento troppo passivo e un impegno non sempre costante nel lavoro individuale.La programmazione ha risentito di queste difficoltà che hanno reso necessario un sistemico recupero degli argomenti. Alcune alunne hanno evidenziato difficoltà e carenze nell'esposizione orale sia per la loro emotività che per il linguaggio specifico della materia, prediligendo l'esecuzione pratica e applicativa di esercizi.

Firma: Daniela Ferrini

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MATERIA: TECNOLOGIE APPLICATE AI MATERIALI ED AI PROCESSI PRODUTTIVI

TESSILI ABBIGLIAMENTO

DOCENTE: Raffaele Riela N. di ORE di LEZIONE SETTIMANALI4di CUI DI LABORATORIO 2

di CUI IN CO-PRESENZA CON ALTRI DOCENTI2 Prof.ssa Damaris Inghilleri N. di ore di lezione annuale convenzionali (riferite a 33 settimane) 132

Numero ore effettivamente svolte alla data della compilazione del documento del 15 maggio: 108

A) SITUAZIONE D’INGRESSO Possesso dei pre-requisiti per n° 13 allieve/i

In modo pieno e sicuro

In maniera accettabile

In maniera parziale

In maniera non soddisfacente

2 7 3 0

B) OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA - Conoscere i tessuti e la loro denominazione

- Conoscere i coloranti tessili, i metodi di tintura e di stampa.

- Conoscere i principali finissaggi per tessuti.

- Conosce il concetto di moda ecosostenibile e di tutte le tecnologie attualmente in atto per rendere la moda sicura per l’ambiente e la persona.

- Conoscere le norme vigenti, i metodi ed i macchinari del controllo qualità su tessuti e capi - Conoscere le norme per la sicurezza nel lavoro

- Conoscere i materiali innovativi, nonché nuove applicazioni di materiali classici - Saper osservare attentamente un capo di abbigliamento descrivendone le principali

caratteristiche, la linea, i pezzi componenti

- Gestione delle problematiche relative al taglio industriale, ordini di taglio e stesura, lettura e compilazione schede tecniche.

- Gestione dei controlli qualità sul prodotto confezionato

- Individuazione di tecniche e di procedimenti di assemblaggio funzionali ed innovativi.

- Utilizzo appropriato di materiali principali, accessori ed interni per la realizzazione di progetti specifici.

C) ARTICOLAZIONE E CONTENUTI DEI MODULI E/O DELLE UNITÀ DIDATTICHE effettivamente svolte

Modulo o unità didattica n°1 CLASSIFICAZIONE E DENOMINAZIONE DEI TESSUTI

• Terminologie classiche

• Classificazione secondo l’aspetto

• Effetti minuti

• Tessuti Rigati

• Tessuti scozzesi

• Tessuti traforati

• Tessuti a pelo

• Altri tessuti

• Calcolo peso a metro quadro/metro lineare

• Compilazione schede tecniche tessuto e analisi

• Redazione di un vocabolario tessuti personalizzato

• Ricerca materiali e tessuti PITTI IMMAGINE UOMO - Relazione finale

(21)

21

Modulo o unità didattica n° 2 SCHEDA TECNICA DEL CAPO E REALIZZAZIONE DEL MODELLO

• Scheda tecnica di un capo (dati di identificazione, raffigurazione tecnica, descrizione tecnica, distinta consumi)

• Il ruolo del modellista

• La vestibilità

• Le basi industriali

• Trasformazioni delle basi

• Prova di indosso

• Lo sdifettamento

• Tacche perimetrali

• Digitalizzazione delle sagome

• Rifinitura delle sagome

• Il cartamodello sartoriale

• Schede di lavoro

Modulo o unità didattica n°3 LE NOBILITAZIONI

• Classificazioni delle nobilitazioni

• Fase di preparazione alla nobilitazione

• Coloranti naturali e sintetici

• Proprietà dei coloranti

• Tintoria nelle varie fasi del tessile

• Metodi di stampa su tessuto

• Stampa diretta - Stampa transfer - Stampa digitale - Stampa a cilindri /quadro - Stampa a riserva e corrosione

• Altri metodi (Shibori-Batik-Devorè)

• Finissaggi finali: Candeggio – Carbonizzo – Mercerizzazione – Calandratura - Follatura Cimatura – Bruciapelo - Vaporizzo

Modulo o unità didattica n°4 ECOMODA e fibre ecologiche

• Ecologia e moda

• Fibre ecologiche naturali

• Cotone biologico

• Riciclo lana e materiale plastico

• Nuove fibre ecologiche man-made

• Lavorazioni tessili e problematiche legate alla sostenibilità

• Uso e manutenzione capi di abbigliamento e problematiche ambientali

• Marchi ecologici

• Redesign

• Esempi marchi ecologici

Modulo o unità didattica n°5 COMMESSA E STESURA - IL TAGLIO IDUSTRIALE

• La commessa di taglio (commesse libere e obbligate)

• Conservazione e prelievo dei tessuti

• La stesura dei tessuti (operazioni preparatorie e diverse tipologie di stesura)

• Sistemi e tecnologie per la stesura

• La piegatura sartoriale

• Collocazione del piazzamento

• Taglio industriale manuale

• Taglio automatico

• Macchine per taglio automatico

• Fasi finali e schede di lavoro

Modulo o unità didattica n°6 TESSILI INNOVATIVI –TESSILI TECNICI

• NANOTECNOLOGIE sui tessuti

• Tessili tecnici per l’abbigliamento

• Tessili tecnici nell’abbigliamento sportivo e da lavoro

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. Tessili tecnici, benessere e salute, ed altri utilizzi

La parte del programma che segue non è stata ancora svolta alla data della compilazione del documento del 15 maggio. Si prevede di svolgerla entro la fine dell’anno.

Modulo o unità didattica n°7 CONTROLLO QUALITA’

• Concetto di qualità

• Normative per il controllo qualità

• Capitolato e i controlli nelle varie fasi

• Macchinari e metodologie per il controllo qualità

• Procedure per l’individuazione ed il recupero dei tessuti difettosi in confezione

• Difetti sul prodotto finito

• Verifica delle misure di controllo da scheda tecnica sul capo finito

• Sicurezza sul lavoro

Modulo o unità didattica n°8 LA CONFEZIONE STEP BY STEP

• La commessa di confezione

• Le istruzioni di confezione

• Descrizione in scheda tecnica e rappresentazione grafica

• Analisi del tagliato e prime procedure

• Stiri preparatori e intermedi

• Differenti processi per la confezione D) STRUMENTI DI LAVORO UTILIZZATI

- libro di testo in adozione: Cosetta Grana “Tecnologia e Merceologia Tessile” vol. 1 e vol. 2 vol.

3 ed. San Marco

laboratorio: Cosetta Grana “Modellistica Integrata e fondamenti di confezione” vol. 1 e 2 -altri sussidi:

Fotocopie e dispense dei docenti sui vari argomenti E) UTILIZZAZIONE DI LABORATORI

Nelle ore di codocenza laboratorio modellistica e informatico per ricerche ed esercitazioni.

F) METODI D’INSEGNAMENTO UTILIZZATI

lezioni frontali con supporti multimediali ed esempi pratici con vari materiali tessili per i moduli G) METODI PER LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE

metodi utilizzati per la verifica formativa:

- compilazione schede - relazioni

metodi utilizzati per la verifica sommativa:

- test scritti strutturati e semistrutturati - prove pratiche

- colloqui – verifiche orali

H) Numero di verifiche sommative effettuate

1° Trimestre prove scritte n° 2 prove orali n° 2 prove pratiche n°2 2° Pentamestre prove scritte n°4* prove orali n° 2 prove pratiche n°1 I) Obiettivi raggiunti

Le alunne hanno affrontato l’anno con una maggior consapevolezza ed interesse rispetto all’anno precedente ottenendo sicuramente risultati buoni ed un rendimento in generale positivo.

Buona parte dell’anno è stata dedicata all’approfondimento dello studio dei materiali tessili sia convenzionali sia innovativi ed ecologici con esercitazioni che hanno mirato ad incrementare le conoscenze e le competenze riguardo a questi argomenti. Gli obiettivi che sono stati prefissati all’inizio dell’anno sono stati raggiunti in maniera abbastanza soddisfacente.

Firma: Raffaele Riela codocenza: Damaris Inghilleri

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MATERIA - PROGETTAZIONE TESSILE E ABBIGLIAMENTO

DOCENTE Carmela Beatrice Tomasi N. di ORE di LEZIONE SETTIMANALI 6 di CUI DI LABORATORIO 6

di CUI IN CO-PRESENZA CON Prof.ssa Damaris Inghilleri 99 N. di ore di lezione annuale convenzionali (riferite a 33 settimane) 198

N. di ore svolte calcolata alla data di approvazione del documento del consiglio di classe sulla base delle ore di lezione effettivamente svolte pari a al 15 maggio 2018

A) SITUAZIONE D’INGRESSO

La classe ha dimostrato un certo interesse alla materia e alle attività proposte, anche se i risultati non sempre sono stati brillanti anche a causa di una certa divisione caratteriale e d’interesse, difficoltà già emerse nel corso del terzo anno, quando le due sezioni sono state accorpate, ponendo problemi interpersonali, che talvolta non hanno permesso lavori di gruppo e uscite all’esterno.

possesso dei pre- requisiti per n° di alunne 12 un alunno

in modo sicuro e pieno

in maniera parziale

in maniera accettabile

in maniera non soddisfacente

5 6 2 0

B) OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA Conoscenze

- Tecniche avanzate di visualizzazione del progetto


- Tecniche e materiali innovativi per la realizzazione dei prodotti


- Elaborazione di stilemi culturali e formali per ideare la collezione di moda


- Indicatori di qualità per la valutazione dei materiali e delle tecniche di lavorazione: livello di mercato


- Struttura dell’organizzazione aziendale e competenze delle varie figure nei vari reparti
 - Archivi collezioni moda: modelli e materiali tessili.


- Tecniche di comunicazione e di immagine
Norme di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro Abilità

- Personalizzare la presentazione delle proprie proposte progettuali 
 - Tradurre un’intuizione stilistica in una soluzione estetica


- Proporre le nuove creazioni individuando il livello di mercato e il canale distributivo


- Applicare gli indicatori di qualità: livello di mercato e target
 Individuare o creare allestimenti significativi di modelli e prototipi 


- Produrre relazioni esplicative di progetti e fasi lavorative


- Applicare le norme e le regole per la tutela della salute e dell’ambiente

C) ARTICOLAZIONE E CONTENUTI DEI MODULI E/O DELLE UNITÀ DIDATTICHE EFFETTIVAMENTE SVOLTE

MODULO 1. LE CITTA DELLA MODA

Big Four - Caratteristiche e legami con gli stilisti- scuole - Musei di costume e moda-Mercati MODULO 2. ICONE DI STLE: IL NOVECENTO

Lettura dei decenni della moda e analisi dello stile e delle figure artistiche significative.

- Lettura-analisi-definizione

- Ricerca storica e fotografica dei capi must - Analisi e rappresentazione grafica di capi base.

MODULO 3. Progettare COLLEZIONI - Concept e progettazione a tema. The Passenger Elaborazione del concept: analisi degli elementi e parole chiave.

Ricerca storica e fotografica Studio, analisi e rappresentazione grafica di capi base.

Realizzazione di figura in atteggiamento adatto alla presentazione del capo.

Mood d’ispirazione- cartella colore e tessuti

(24)

24

Rappresentazione di schizzi d’ideazione e figurini a tema.

Impaginazione tavole scritto-grafiche su supporto a scelta; uso di tecniche miste adatte.

Impaginazione con l’ausilio del mezzo informatico per presentazione in Power Point

livello di sufficienza: rappresentazione proporzionata di figura intera e su piano americano vestita secondo uno stile

Compresenza: realizzazione di disegni tecnici, realizzazione di schede tecniche e descrittive, definizione delle caratteristiche tecniche della proposta moda, materiali e mercerie adatte al modello. Realizzazione del prototipo.

MODULO 4. Il capospalla: MODELLI DI GIACCHE Capi storici di famose aziende e designer

Studio, analisi e rappresentazione grafica di capi base.

Analisi grafica e catalogazione di particolari: colli, abbottonature, tasche.

Tavole con rappresentazione sul manichino e figurini di vario stile.

Compilazione di schede di lettura

livello di sufficienza: rappresentazione proporzionata di figura intera e su piano americano vestita secondo uno stile

Compresenza: realizzare il disegno tecnico, realizzare schede tecniche e descrittive, riconoscere le caratteristiche tecniche del modello creato, materiali e mercerie adatte al modello.

MODULO 5. Il capospalla: CAPPOTTI E GIACCONI.

Capi storici di famose aziende e designer

Studio, analisi e rappresentazione grafica di capi base.

Analisi grafica e catalogazione di particolari: colli, abbottonature, tasche.

Tavole con rappresentazione sul manichino e figurini di vario stile.

Compilazione di schede di lettura

livello di sufficienza: rappresentazione proporzionata di figura intera e su piano americano vestita secondo uno stile

Compresenza: realizzare il disegno tecnico, realizzare schede tecniche/descrittive.

Riconoscere le caratteristiche tecniche del modello creato, materiali e mercerie adatte al modello.

MODULO 6. MANTELLE E STOLE

Ricerca storica e fotografica. Studio, analisi e rappresentazione grafica di capi base.

Analisi grafica e catalogazione dei particolari tipi di tasche ed abbottonature.

Costruzione di quattro tavole: Basico - Casual - Elegante - Trendy Impaginazione: mood e figurini d'interpretazione del tema.

livello di sufficienza: interpretazione dello stile artistico e rappresentazione proporzionata di figura vestita per creazioni artistiche qualificate

Compresenza: realizzazione del disegno tecnico, realizzazione di schede tecniche e descrittive, riconoscere le caratteristiche tecniche del modello creato, materiali e mercerie adatte al modello.

MODULO 7. LA PROGETTAZIONE MODA IN AZIENDA

- Team di lavoro: Marketing e strategie operative, ufficio stile, ufficio tecnico. Figure professionali che operano nel settore tessile-abbigliamento.

- Iter operativo per la creazione di una collezione. Comunicazione e moda. Il sistema della moda. Dai quaderni di tendenza alla sfilata. Contenuti: schizzi, figurini, capi in piano, schede, promozione, sfilata, vendita e distribuzione.

- Promozione attraverso i diversi canali. Strategie di Vendita del prodotto

livello di sufficienza: interpretazione del tema e rappresentazione proporzionata di figurini moda rappresentazione tecnica del capo

Compresenza: realizzazione del disegno tecnico, realizzazione di schede tecniche e descrittive, riconoscere le caratteristiche tecniche del modello creato, materiali e mercerie adatte al modello.

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DALL’IDEA AL PROGETTO: Pop Positive/Over the rainbow, Il Tailleur, Ispirazione Flowers.(Simulazione della prova dell’esame di stato)

- Ricerca storica e fotografica. Studio, analisi e rappresentazione di capi base ispirate a opere ed oggetti.

- Rappresentazione di capi e interpretazione di forme e colori. Costruzione di cartelle colore e texture.

- Impaginazione: mood e figurini. Applicazioni di tecniche grafiche e pittoriche.

livello di sufficienza: individuazione e interpretazione del tema - rappresentazione proporzionata di figurini moda ispirati

Impaginazione di lavoro finale e Portfolio dei lavori svolti

Scheda di correzione sulle competenze allegata alle prove e al presente documento D) STRUMENTI DI LAVORO CHE SI PREVEDE DI UTILIZZARE

- libro di testo in adozione: Il prodotto moda, vol. 2, Gibellini, Tomasi, ed. CLIT, Roma

- altri sussidi: riviste di settore e cataloghi - Videoregistratore, tavolo luminoso, postazione grafica Personal Computer.

E) UTILIZZAZIONE DI LABORATORI SI X NO

F) METODI D’INSEGNAMENTO UTILIZZATI

(specificare) lezione lezione ricerca ricerca o lavoro altro frontale guidata individuale di gruppo mod.1 o un.did.1 X X X X

mod.2 o un.did.2 X X

mod.3 o un.did.3 X X

mod.4 o un.did.4 X X

mod.5 o un did.5 X X X X

mod.6 o un.did.6 X X

mod.7 o un.did.7 X X

G) METODI PER LA VERIFICA E VALUTAZIONE

a) metodi utilizzati per la verifica formativa: Prove strutturate X (tipologia c)

b) metodi utilizzati per la verifica sommativi: Prove tecnico pratiche rappresentazione grafica di figurini e capi in piano Colloqui: lezioni dialogate

H) NUMERO DI VERIFICHE SOMMATIVE PREVISTE

1° Trimestre: prove scritto grafiche n° 2 prove orali n° 2 prove pratiche n° 1 2° Pentamestre: prove scritto grafiche n° 2 prove orali n° 6prove pratiche n° 4 l) OBIETTIVI RAGGIUNTI

La partecipazione allo svolgimento didattico della materia iniziato a partire dalla terza, è stata caratterizzata da un apprezzabile interesse nel lavoro scolastico, meno nel lavoro a casa, spesso evidenziato da varie assenze di alcune allieve. Alcune alunne si sono distinte per un lavoro a casa costante che ha permesso il raggiungimento di competenze professionali spendibili in vari campi, lavoro e proseguo degli studi. Per poche è stato, nel corso del triennio, necessario il recupero delle stesse.

La metodologia d’insegnamento proposta è stata seguita quasi sempre, tranne nell’ultimo anno, ove un certo scoraggiamento e altri problemi relazionali nel gruppo ha rallentato il lavoro e non ha permesso il completamento di alcune parti dell’attività evidenziando un atteggiamento critico e d’insoddisfazione. In generale le allieve si sono distinte nel percorso di Alternanza scuola lavoro.

Firma: Carmela Beatrice Tomasi codocenza: Damaris Inghilleri

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