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RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

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RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

contenente le osservazioni che accompagnano la decisione sul discarico da concedere al direttore dell’Agenzia europea per la ricostruzione per l’esecuzione del suo bilancio per l’esercizio finanziario

2003

IL PARLAMENTO EUROPEO,

— vista la relazione della Corte dei conti sui rendiconti annuali dell’Agenzia europea per la ricostruzione relativi all’esercizio 2003, corredata delle risposte dell’Agenzia (1),

— vista la raccomandazione del Consiglio dell’8 marzo 2005 (6864/2005 — C6-0076/2005),

— visto il trattato CE, in particolare l’articolo 276,

— visti il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (2), in particolare l’arti- colo 185, nonché il regolamento (CE) n. 1646/2003 del Consiglio del 18 giugno 2003 che modifica il regolamento (CE) n. 2667/2000 concernente l’Agenzia europea per la ricostruzione, in particolare l’articolo 8 (3),

— visti il regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione, del 19 novembre 2002, che reca regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all’articolo 185 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (4) e, in particolare l’articolo 94 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002,

— visti gli articoli 70 e 71 e l’allegato V del suo regolamento,

— visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci e il parere della commissione per gli affari esteri (A6-0074/2005),

A. considerando che la Corte dei conti europea (CCE), nella suddetta relazione, ha asserito che i conti dell’Agenzia non sono una rappresentazione fedele e corretta della reale situazione economica e patrimoniale dell’Agenzia,

B. considerando che la CCE ha espresso alcune riserve in merito ai fondi assegnati a organi esterni (sia nazionali, sia internazionali) e che, tuttavia, ha affermato che le transazioni sottostanti i conti annuali dell’Agenzia sono legittime e regolari,

C. considerando che la CCE ha espresso determinate riserve sulla validità di alcuni documenti giustifi- cativi,

D. considerando che la CCE ha espresso alcune riserve sulla procedura di aggiudicazione degli appalti, E. considerando che il 21 aprile 2004 il Parlamento europeo ha concesso il discarico (5) al direttore dell’Agenzia europea per la ricostruzione per quanto riguarda l’esecuzione del suo bilancio per l’esercizio 2002, sulla base della relazione della CCE, e che al proposito, il Parlamento europeo, nella sua risoluzione, ha tra l’altro:

— invitato l’Agenzia a dare rapidamente un seguito positivo al suggerimento della CCE e del Parlamento di introdurre uno strumento di contabilità generale affidabile in tutti i centri, abban- donando l’uso dei fogli elettronici a fini contabili;

— atteso che l’Agenzia rispondesse prontamente all’invito della CCE a chiarire lo status dei fondi messi a disposizione degli organismi specializzati per il finanziamento di programmi relativi alla concessione di prestiti in settori specifici e adottasse le soluzioni idonee in merito al modo in cui tali fondi dovrebbero essere registrati nei rendiconti finanziari dell’Agenzia;

— invitato il Servizio di audit interno della Commissione ad esaminare la questione, per individuare eventuali carenze sistemiche, e ad avanzare le necessarie raccomandazioni per ovviare a tali problemi,

(1) GU C 41 del 17.2.2005, pag. 35.

(2) GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.

(3) GU L 245 del 29.9.2003, pag. 16.

(4) GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72.

(5) GU L 330 del 4.11.2004, pag. 1.

(2)

1. prende atto dei seguenti dati relativi ai conti dell’Agenzia europea per la ricostruzione (AER) per gli esercizi 2003 e 2002:

Conto di gestione degli esercizi 2003 e 2002

(migliaia di EUR)

2003 2002

Entrate

Sovvenzioni della Commissione 275 280 462 804

Proventi finanziari 3 955 5 978

Entrate varie 1 517 495

Fondi di contropartita 379 497

Contributi di terzi 28 034 500

Totale entrate (a) 309 164 470 274 Spese

Personale— Titolo I del bilancio

Pagamenti 17 027 17 771

Stanziamenti riportati 306 206

Funzionamento— Titolo II del bilancio

Pagamenti 5 261 6 211

Stanziamenti riportati 1 215 2 037

Attività operative — Titolo III del bilancio

Pagamenti 69 565 138 512

Stanziamenti riportati 265 352 293 106

Totale spese (b) 358 725 457 844 Risultato dell'esercizio (a– b) (1) – 49 560 12 430

Saldo riportato dall'esercizio precedente – 112 908 – 73 127

Pagamenti per conto della Commissione – 5 231 – 25 407

Pagamenti da eseguire per conto della Commissione – 515 0

Disimpegni di stanziamenti riportati dagli esercizi precedenti 30 649 5 463

Stanziamenti riportati e annullati N–1 (Titoli I e II) 146 135

Riporti di stanziamenti complementari 2001 0 – 32 423

Proventi finanziari da riversare – 3 955 0

Adeguamenti dei fondi di contropartita 400 0

Differenze di cambio 23 22

Saldo dell'esercizio – 140 951 – 112 908 (1) Calcolo effettuato secondo i principi dell'articolo 15 del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 del Consiglio, del

22 maggio 2000 (GU L 130 31.5.2000, pag. 1).

NB: I totali possono presentare differenze dovute agli arrotondamenti.

Fonte: Questa tabella presenta in forma sintetica i dati forniti nei conti dell'Agenzia.

2. nota che, nel 2003, il portafoglio totale supervisionato dall’AER ammontava a 1,9 miliardi di EUR di cui l’81 % sotto forma di contratti e il 67,5 % esborsato per programmi di assistenza attraverso i suoi quattro centri operativi (Belgrado, Podgorica, Pristina e Scopie) e che il bilancio totale dell’AER per il 2003 era pari a 358,6 milioni di EUR, la cui maggior parte era destinata a programmi di assistenza e che, su 327,8 milioni di EUR di nuovi stanziamenti comunitari ricevuti dall’AER nel 2003, 62,3 milioni di EUR sono andati al Kosovo, 200 milioni di EUR alla Serbia, 12 milioni di EUR al Montenegro e 33,5 milioni di EUR all’ex Repubblica Iugoslava di Macedonia;

(3)

Esecuzione del bilancio

3. prende atto dell’osservazione della CCE, secondo la quale la pratica utilizzata nel bilancio dell’Agen- zia, così come adottato dal consiglio direttivo, non rispetta il principio degli stanziamenti dissociati, con un conseguente risultato contabile per l’esercizio finanziario che non trova riscontro nella realtà economica ed un deficit cumulato al 31 dicembre 2003 pari a 140,95 milioni di EUR, in gran parte artificioso;

4. osserva che l’Agenzia, nelle sue risposte, afferma di aver adottato dei provvedimenti per chiarire la presentazione finanziaria delle sue operazioni, fra cui l’elaborazione di un conto di gestione conso- lidato per l’intero periodo del 2004, pertanto si attende che il problema sia risolto per la procedura di discarico relativa al 2004;

5. esorta la Commissione e la CCE a rafforzare la loro cooperazione con l’AER in questo ambito, al fine di garantire un’efficiente esecuzione del bilancio;

Rendiconti finanziari

6. prende atto delle reiterate osservazioni della CCE sulle lacune del sistema contabile dell’Agenzia relative, in particolare, alla tenuta della contabilità generale secondo il metodo della partita semplice;

7. si compiace della risposta dell’Agenzia, la quale afferma di aver ovviato alle carenze menzionate dalla CCE e di servirsi ora di un sistema di contabilità generale informatizzato a partita doppia oltre allo strumento di bilancio SI2;

8. invita la Commissione ad adottare tutte le misure necessarie per consentire a ciascuna Agenzia di condividere al più presto il nuovo sistema contabile della Commissione, introdotto il 1o gennaio 2005;

9. si sorprende del fatto che la CCE non abbia ancora ricevuto chiarimenti in merito allo status dei fondi messi a disposizione degli organismi specializzati per il finanziamento di programmi relativi alla concessione di prestiti in settori specifici e invita l’Agenzia ad adottare soluzioni idonee per quanto riguarda il modo in cui tali fondi dovrebbero essere registrati nei rendiconti finanziari dell’Agenzia;

10. apprende dall’Agenzia che il saldo residuo di tali fondi è limitato ed è stato quasi interamente speso alla fine del 2004; invita il direttore dell’AER a presentare al più presto alla commissione competente una relazione esaustiva sull’esecuzione e l’efficienza di questi programmi di prestito;

11. constata che, nel frattempo, l’Agenzia ha potenziato l’organico e gli strumenti contabili ed auspica che i miglioramenti apportati nel 2004 pongano fine alle continue osservazioni negative della CCE in merito a tale aspetto;

12. osserva con soddisfazione che, nel 2003, l’AER ha effettuato i pagamenti destinati ai programmi di aiuto in un tempo medio di nove giorni;

13. prende atto delle condizioni specifiche nelle quali opera l’Agenzia ed esprime il proprio apprezza- mento per i risultati ottenuti dall’Agenzia nell’esecuzione del suo mandato; chiede alla Commissione di fornire il necessario sostegno all’AER, al fine di garantire che l’Agenzia si conformi pienamente alle procedure e ai requisiti del suo nuovo ruolo all’interno della Commissione (a seguito dell’allarga- mento);

14. osserva che, dal 2003, sono stati introdotti importanti cambiamenti nel sistema relativo alle gare d'appalto, i quali dovrebbero garantire una valutazione trasparente di ciascuna offerta;

15. si compiace, a tal proposito, dei provvedimenti immediati adottati dal direttore dell’Agenzia quando sono emerse irregolarità nella conclusione di uno dei principali contratti infrastrutturali, tra cui la sospensione automatica del responsabile e l’invio del fascicolo all’Ufficio europeo per la lotta anti- frode (OLAF); invita sia il direttore, sia la Commissione, nonché la CCE, a continuare ad applicare tale procedura d'azione immediata e a migliorare la necessaria analisi dei rischi, soprattutto per i settori che presentano un livello di rischio elevato;

(4)

16. nota che l’OLAF ha rinvenuto pesanti indizi che l’impresa vincitrice è stata aiutata nella preparazione del suo fascicolo relativo al bando di gara dal dipendente dell’Agenzia sospeso dal servizio in connessione al succitato contratto infrastrutturale (1), sottolinea che, secondo le norme che discipli- nano l’aggiudicazione degli appalti, il solo tentativo di un concorrente di ottenere informazioni riservate su una procedura d'appalto comporta l’esclusione dalla gara;

17. prende atto, incredulo, del fatto che, secondo le indicazioni della Commissione («Questions for written answers to Commissioners Michel and Ferrero-Waldner» del 3 dicembre 2004), la relazione finale dell’OLAF sul caso non poteva essere sottoposta ai membri del Consiglio di amministrazione dell’Agenzia; chiede la revoca immediata di tale divieto affinché il supremo organo decisionale dell’Agenzia possa farsi un quadro completo degli eventi;

18. esorta il direttore dell’AER ad applicare coerentemente, in futuro, l’articolo 103 del regolamento finanziario e a differire l’esecuzione degli appalti qualora la procedura di assegnazione fosse affetta da gravi vizi o irregolarità oppure si configurasse una frode;

19. invita il direttore dell’AER, il Commissario responsabile, la CCE e il direttore dell’OLAF ad informare al più presto il Parlamento europeo in merito a tali azioni e risultati;

20. prende atto della relazione del Servizio di audit interno della Commissione sulle attività dell’AER, conformemente a quanto richiesto nel discarico del Parlamento europeo all’Agenzia per il 2002;

Legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti

21. prende atto dell’invito della CCE a ridurre il numero di ordinatori (56 alla fine del 2003) e riconosce gli sforzi compiuti dall’Agenzia, che entro febbraio del 2004 ha ridotto tale numero a soli 20 ordinatori delegati e subdelegati, fattore che dovrebbe consentire un’opportuna esecuzione finanziaria, garantendo nel contempo un’efficace attuazione delle iniziative pianificate a livello locale;

22. si compiace della partecipazione del direttore dell’Agenzia all’audizione organizzata nel contesto della procedura di discarico 2003, che ha apportato una serie di chiarimenti sui risultati ottenuti dall’A- genzia nell’esecuzione del suo mandato; si attende che l’Agenzia intraprenda tutte le azioni necessarie per realizzare pienamente una sana gestione finanziaria;

23. riconosce che la presenza del direttore dell’AER davanti alla commissione per il controllo dei bilanci e, in un’occasione successiva, davanti alla commissione per gli affari esteri, è stata utile per chiarire alcune questioni e fornire spiegazioni su certe situazioni che sono state motivo di autentica pre- occupazione per il Parlamento europeo, in particolare la questione dell’assegnazione di mansioni tra le delegazioni «deconcentrate» della Commissione nella regione ed i centri operativi dell’AER;

Punti generali indirizzati alla Commissione e alle Agenzie

24. ribadisce la propria posizione, secondo cui, pur apprezzando gli sforzi della Commissione volti a stabilire un numero limitato di modelli, almeno per le future Agenzie «di regolamentazione», ritiene che la struttura delle Agenzie attuali e future meriti un esame approfondito a livello interistituzionale;

sottolinea altresì che, prima della definizione, ad opera della Commissione, delle condizioni generali per il ricorso alle Agenzie di regolamentazione, occorre definire un accordo interistituzionale conte- nente degli orientamenti comuni; ciò dovrebbe avvenire prima dell’elaborazione di un quadro armo- nizzato di organizzazione delle Agenzie;

25. prende atto della posizione della Commissione (2) in merito alla delega della responsabilità per l’esecuzione dei compiti ad organi, incluse le Agenzie, diversi dall’amministrazione centrale della Commissione; ritiene che ciò non risponda alla richiesta del Parlamento di un esame approfondito a livello interistituzionale della struttura delle Agenzie attualmente esistenti; invita pertanto la Com- missione a fornire un chiarimento su questo punto e sul futuro accordo interistituzionale generale connesso con le nuove modalità che saranno definite nell’ambito delle prospettive finanziarie (3) o parallelamente ad esse;

(1) Quinta relazione di attività dell’OLAF fino al giungo 2004 (Case study, pag. 34).

(2) Illustrata nell’allegato 1 della Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo «Costruire il nostro avvenire comune— Sfide e mezzi finanziari dell’Unione allargata 2007-2013» [COM(2004) 0101, pag. 38].

(3) Cfr. allegato della Relazione della Commissione sul seguito ai discarichi 2002 [COM(2004) 0648, pag. 108].

(5)

26. invita la Commissione ad organizzare ed attuare nel medio termine, ovvero nell’arco di un normale ciclo triennale, un’analisi trasversale delle valutazioni effettuate sulle singole Agenzie, al fine di a) formulare delle conclusioni in merito alla coerenza dell’attività dell’Agenzia con le politiche

dell’Unione europea in generale e alle sinergie che già esistono o possono essere sviluppate fra le Agenzie e i servizi della Commissione anche al fine di evitare inutili duplicazioni;

b) stimare il valore aggiunto complessivo per l’Europa dei risultati ottenuti dalle Agenzie nei loro rispettivi settori di attività, e valutare la pertinenza, l’efficienza e l’efficacia del modello di Agenzia nell’attuare le politiche dell’Unione europea o nel contribuire ad esse;

c) determinare e rafforzare l’impatto delle azioni delle Agenzie in termini di accessibilità e di visibilità dell’Unione europea tra i suoi cittadini e di vicinanza ad essi;

27. si attende che tale analisi complessiva sia disponibile entro la fine del 2005, in modo tale da coprire il triennio, a partire dal momento dell’introduzione del nuovo regolamento finanziario e del conse- guente nuovo quadro nel sistema delle Agenzie;

28. invita le Agenzie a partecipare attivamente a tale processo e a collaborare con la Commissione, fornendo il loro indispensabile contributo su questioni che ritengono rilevanti per il funzionamento, il ruolo, il mandato e le esigenze delle loro strutture, nonché su qualsiasi altro aspetto che possa favorire il miglioramento dell’intera procedura di discarico, al fine di contribuire al buon esito del processo come pure all’incremento della responsabilità e trasparenza delle Agenzie; invita le Agenzie a presentare i loro contributi anche alle commissioni competenti del Parlamento;

29. chiede alla Commissione di presentare, parallelamente al presente esercizio e al più tardi entro la fine del 2005, delle proposte di modifiche da apportare agli atti costitutivi delle attuali Agenzie, in vista, tra l’altro, di un’ottimizzazione del suo rapporto con le Agenzie stesse; tali proposte dovrebbero essere volte a

a) intensificare la comunicazione fra la Commissione e le Agenzie;

b) avviare o ampliare la cooperazione nel momento in cui si definiscono le esigenze da soddisfare e gli obiettivi da perseguire, nonché i risultati da raggiungere e la strategia da attuare a tal fine, e si fissano le regole per il monitoraggio e la valutazione;

c) rafforzare l’azione complementare, migliorare l’organizzazione delle risorse necessarie e la loro effettiva allocazione al fine di produrre risultati, ed elaborare una strategia di comunicazione per la divulgazione degli stessi;

30. sottolinea che, prima di prendere qualsiasi decisione in merito alla proposta di creare una nuova Agenzia, la Commissione deve procedere a un’oculata valutazione della necessità e del valore ag- giunto dei servizi che questa fornirà, tenendo conto delle strutture esistenti e dei principi di sussi- diarietà, di rigore finanziario e di semplificazione delle procedure;

31. si attende che la Commissione presenti prontamente gli orientamenti concernenti la politica del personale delle Agenzie che il Parlamento le aveva chiesto di presentare prima della fine della procedura di bilancio relativa al 2005;

Punti generali indirizzati alle Agenzie

32. si aspetta di ricevere, d'ora innanzi, una relazione da ciascuna Agenzia che sintetizzi le informazioni sui controlli effettuati dal revisore interno, le raccomandazioni formulate e le azioni intraprese sulla base di esse, conformemente all’articolo 72, paragrafo 5, del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002;

33. invita le Agenzie a compiere ulteriori sforzi per applicare correttamente al loro personale lo Statuto dei funzionari e le regolamentazioni applicabili agli altri agenti (procedure di assunzione e relative decisioni, fascicoli personali, calcolo della retribuzione e altri diritti, politica delle promozioni, per- centuale dei posti vacanti, quote ai fini del rispetto dell’uguaglianza di genere, ecc.);

(6)

34. osserva che, in generale, la percentuale di uomini e donne nella composizione complessiva degli organici delle Agenzie mostra uno squilibrio fra i due sessi; constata con rammarico che gli uomini costituiscono circa un terzo degli effettivi e sono sovrarappresentati nelle cariche di alto livello, mentre le donne sono generalmente sovrarappresentate nelle mansioni di livello inferiore; si attende che le Agenzie adottino delle misure dirette e efficaci per correggere tale situazione;

35. chiede alle Agenzie di assicurare che nelle loro rispettive politiche del personale siano integrate tutte le disposizioni pertinenti della direttiva 2002/73/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 settembre 2002, che modifica la direttiva 76/207/CEE del Consiglio relativa all’attuazione del principio della parità di trattamento tra gli uomini e le donne per quanto riguarda l’accesso al lavoro, alla formazione e alla promozione professionali e le condizioni di lavoro (1);

36. si aspetta che le Agenzie, in risposta alle osservazioni pertinenti della CCE, si conformino pienamente ai principi di bilancio definiti nel regolamento finanziario, in particolare quelli dell’unità e della verità del bilancio; invita le Agenzie ancora inadempienti a conformarsi ai requisiti del regolamento finan- ziario sugli aspetti contabili e a rafforzare ulteriormente le loro procedure relative alla gestione e al controllo interni al fine di incrementare la responsabilità, la trasparenza e il valore aggiunto europeo;

37. esorta le Agenzie, soprattutto quelle che hanno punti in comune con le attività o le missioni di altre Agenzie, ad intensificare la loro cooperazione, generando così opportunità per lo sviluppo di sinergie;

invita le Agenzie a formalizzare tali cooperazioni, all’occorrenza, mediante accordi specifici (dichia- razioni comuni, protocolli d'intesa, decisioni sulla pianificazione comune e azioni/programmi che presentano caratteristiche complementari), al fine di garantire che non vi siano duplicazioni delle attività, che il lavoro prodotto da ciascuna Agenzia sia chiaramente individuato e che il risultato degli sforzi comuni massimizzi il valore aggiunto e l’impatto del loro operato; si aspetta di essere infor- mato regolarmente su tale questione;

38. chiede alle Agenzie di prestare particolare attenzione alle procedure per l’aggiudicazione e la gestione dei contratti; le invita ad adottare tutte le misure appropriate per ciò che concerne le loro strutture amministrative, al fine di rafforzare le procedure, la gestione e i canali di controllo interni; ritiene che tali misure possano includere, laddove necessario o fattibile, la creazione di unità specializzate incaricate di fornire consulenza, sulla base dell’analisi del rischio, su come ottimizzare la preparazione delle procedure di aggiudicazione dei contratti, garantire il monitoraggio ed effettuare l’attività di seguito, così come richiesto; a tal proposito, invita la Commissione e la CCE a rafforzare la coope- razione con le Agenzie;

39. prende atto delle difficoltà menzionate da alcuni direttori, in particolare delle Agenzie «neocostituite», per ciò che concerne la capacità delle Agenzie di rispettare il calendario e le scadenze per il rendiconto, stabiliti dal regolamento finanziario; invita i direttori delle Agenzie, in vista della prossima verifica del regolamento finanziario attesa per il 2005, ad informare le commissioni per i bilanci e per il controllo dei bilanci in merito alle difficoltà incontrate finora, affinché queste ultime possano essere considerate nel contesto della revisione; si aspetta che i direttori avanzino proposte specifiche per trovare soluzioni alternative in merito alle scadenze, che soddisfino al meglio le loro esigenze operative, nel rispetto degli obblighi di rendiconto delle Agenzie sanciti dal regolamento finanziario;

40. prende atto della risposta positiva dei direttori delle Agenzie alla richiesta, formulata dalla commis- sione del Parlamento responsabile per la preparazione del discarico, di creare un sistema di comu- nicazione più preciso, in particolare per ciò che concerne la trasmissione, dalle Agenzie alla suddetta commissione, dei documenti relativi agli obblighi di rendiconto delle Agenzie; ritiene che una migliore organizzazione di tale comunicazione possa rafforzare la propria cooperazione con le Agenzie, migliorando il controllo democratico;

41. invita i direttori delle Agenzie ad allegare, d'ora innanzi, una dichiarazione di affidabilità riguardante la legittimità e la regolarità delle operazioni, analoga alle dichiarazioni firmate dai direttori generali della Commissione, alla loro relazione annuale d'attività, presentata insieme alle informazioni finan- ziarie e gestionali;

(1) GU L 269 del 5.10.2002, pag. 15.

(7)

42. invita le Agenzie ad elaborare una strategia di comunicazione completa che soddisfi la necessità di rendere disponibili, nella forma appropriata, i risultati del loro lavoro al pubblico, al di là della presentazione di tali risultati alle istituzioni, ai servizi competenti degli Stati membri, agli esperti, ai partner o a beneficiari specifici; invita le Agenzie, in vista dello sviluppo di tale strategia, ad intensificare la loro cooperazione e a scambiare informazioni sulle migliori prassi mirate al raggiun- gimento di tale obiettivo; si attende che le proprie commissioni competenti siano debitamente informate dalle Agenzie, prima del prossimo esercizio di discarico, in merito ai progressi compiuti nell’elaborazione di tale strategia per assicurare un monitoraggio efficace e tempestivo delle loro attività;

Punti generali indirizzati alla CCE e alle Agenzie

43. si compiace dell’iniziativa della CCE a di aggiungere alle sue relazioni specifiche sulle Agenzie una tabella contenente informazioni sintetiche sulle competenze, l’organizzazione, le risorse disponibili e i prodotti/servizi di ciascuna Agenzia; ritiene che ciò renda più chiaro e trasparente il lavoro di tali organi comunitari, fornendo nel contempo una base utile per un raffronto, laddove opportuno, in vista della definizione del quadro armonizzato per le Agenzie richiesto dal Parlamento;

44. invita la CCE e le Agenzie a rafforzare la loro cooperazione allo scopo di perfezionare le procedure e gli strumenti tecnici volti a migliorare la sana gestione di tutti gli aspetti finanziari e di bilancio, in vista della definizione di una metodologia che getti le basi per un discarico di bilancio positivo, fin dall’inizio della procedura; si attende di essere informato regolarmente sui progressi compiuti e sull’applicazione delle migliori prassi;

45. invita la CCE e le Agenzie ad incrementare la trasparenza della procedura contraddittoria che precede la relazione finale della CCE sul discarico, al fine di evitare contraddizioni o ambiguità che potrebbero minare la credibilità dell’intero esercizio; esorta, a tal proposito, la CCE e la Commissione a proporre una soluzione fattibile per aggiornare le informazioni sui miglioramenti apportati e/o i problemi riscontrati, a partire dalla prima discussione della relazione preparatoria della CCE, fino al momento della decisione sulla concessione del discarico, al fine di offrire un quadro quanto più accurato possibile della situazione delle Agenzie.

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