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REGOLAMENTO DI POLIZIA LOCALE

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Academic year: 2022

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REGOLAMENTO DI POLIZIA LOCALE

Approvato con:

Delibera della Giunta Municipale n. 574 del 9 ottobre 2002 Modificato con:

Delibera della Giunta Municipale n. 362 del 17 dicembre 2020 NEW Delibera della Giunta Municipale n. 350 del 29 novembre 2016 Delibera del Commissario straordinario n .5 del 9 aprile 2014 Delibera della Giunta Municipale n. 168 del 14 giugno 2012 Delibera della Giunta Municipale n. 279 del 7 ottobre 2011 Delibera della Giunta Municipale n. 278 del 29 settembre 2010 Delibera della Giunta Municipale n. 342 del 2 agosto 2006 Delibera della Giunta Municipale n. 137 del 6 aprile 2006 Delibera della Giunta Municipale n. 149 del 1 aprile 2005 Delibera della Giunta Municipale n. 784 del 27 dicembre 2002

TITOLO I - FUNZIONI DI POLIZIA LOCALE ART. 1-CONTENUTO DEL REGOLAMENTO

Il regolamento di Polizia Locale del Comune di Sassari, adottato ai sensi dell’art. 4 della Legge 7 marzo 1986 n. 65 e della Legge regionale 22 agosto 2007 n.9, disciplina l’ordinamento, i compiti, il funzionamento della Polizia Locale di Sassari, nel rispetto delle disposizioni normative che definiscono l’organizzazione e le attività della pubblica amministrazione.

Il regolamento della Polizia Locale si articola in un complesso di norme finalizzate alla disciplina delle attività di settore, secondo finalità conformi agli indirizzi dettati dall’Amministrazione Comunale.

Art.2 – COMPITI E ATTRIBUZIONI

Nell’ambito del territorio comunale e nei limiti delle competenze dell’autorità comunale, la Polizia Locale si pone al servizio della comunità, esercitando una costante e capillare azione di tutela dei cittadini.

In particolare, oltre alle funzioni istituzionali previste dalle Leggi dello Stato, della Regione, dai regolamenti comunali, la Polizia Locale:

- vigila allo scopo di assicurare il rispetto delle Leggi Statali, Regionali, dei regolamenti e di ogni altra disposizione normativa emanata dallo Stato, dalla Regione, dall’Amministrazione Comunale di Sassari;

- vigila a salvaguardia dell’integrità del patrimonio pubblico;

- presta soccorso d’intesa con le autorità competenti, nelle pubbliche calamità e nei disastri, nonché in caso di privati infortuni;

- assolve ai compiti di informazione, di raccolta notizie, di accertamento, di rilevazione;

-collabora, limitatamente ai settori di attività di specifica attribuzione, con le Forze di Polizia dello Stato e della Protezione Civile;

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- svolge servizi d’ordine, di vigilanza, di scorta, necessari per l’espletamento di attività e compiti istituzionali dell’Amministrazione Comunale.

Sono inoltre attribuite alla Polizia Locale le seguenti funzioni:

- l’espletamento di compiti di Polizia Giudiziaria, conformemente al disposto di cui all’art. 57 del D.P.R. 22 settembre 1988 n° 447 "Codice di Procedura Penale";

- l’espletamento di funzioni ausiliarie di Pubblica Sicurezza, conformemente al disposto di cui all’art. 5 della Legge 7 marzo 1986 n°65 "Legge quadro sull’ordinamento della Polizia Locale";

- l’espletamento dei servizi di Polizia Stradale, conformemente a quanto sancito dall’art. 12 del D.L.vo 30 aprile 1992 n°285 "Nuovo Codice della Strada";

- le funzioni di Polizia Amministrativa di cui al DPR del 24.07.77 n°616 e al DPR del 19.06.1979 n°348, nei limiti e secondo le modalità stabiliti dalle norme regolamentari.

ART.3-STATO GIURIDICO E QUALIFICHE

Lo stato giuridico del personale appartenente alla Polizia Locale, è stabilito dalle norme generali sul pubblico impiego e dalle norme contrattuali di comparto. Nell'ambito del territorio comunale il personale riveste:

- ai sensi del presente Regolamento, il profilo professionale di: Agente di Polizia Locale, di Specialista di Vigilanza, di Istruttore Direttivo P.M., di Funzionario di P.M., di Dirigente responsabile del Settore P.M.;

- ai sensi dell’art. 5 della L. 7 marzo 1986 n. 65 e delle modificazioni introdotte dalle norme di comparto, la qualifica di Agente di Polizia Giudiziaria riferita agli agenti di P.M., di Ufficiale di Polizia Giudiziaria riferita al Dirigente responsabile del Settore Polizia Locale, ai Funzionari, agli Istruttori Direttivi e agli Specialisti di Vigilanza;

- ai sensi dell’art. 357 del Codice Penale, la qualifica di Pubblico ufficiale.

Ai sensi del combinato disposto degli artt. 3 e 5 della Legge 7 marzo 1986 n. 65, la qualifica di Agente di Pubblica Sicurezza previo conferimento Prefettizio. Il personale di Polizia Locale svolge funzioni di polizia stradale, ai sensi dell’art. 12 del D.L.vo 30 aprile 1992 n. 285. Il personale amministrativo non appartenente all’area della vigilanza, se assegnato al Settore Polizia Locale è adibito all’espletamento di mansioni che non richiedono il possesso delle qualifiche di polizia di sicurezza e di polizia giudiziaria, differenti dai compiti di stretta pertinenza degli appartenenti al comparto vigilanza.

ART.4 DIPENDENZA DELLA POLIZIA LOCALE

La Polizia Locale opera alle dipendenze dirette del Sindaco e dell’Assessore da Lui delegato.

Il Sindaco e l’Assessore Delegato al settore polizia locale esercitano le seguenti attribuzioni:

- sovrintendono all’attività complessiva del settore;

- impartiscono le direttive;

- vigilano sullo svolgimento del servizio;

- adottano i provvedimenti previsti dalle leggi e dai regolamenti.

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Inoltre, il Dirigente responsabile del settore, risponde al Sindaco o all’Assessore delegato, dell’addestramento, della disciplina e dell’impiego tecnico-operativo degli appartenenti al settore.

Nell’ambito delle funzioni di specifica attribuzione, il dirigente responsabile del settore rende conto al Segretario Generale della legalità e trasparenza dell’azione esercitata, mentre dipende funzionalmente dal Direttore Generale in relazione alla pianificazione e alla gestione delle obiettivi di settore, nonché ai risultati dell’attività di competenza.

TITOLO II - CAPO I ORDINAMENTO ART.5 ORGANICO

La dotazione organica del settore polizia locale é determinata dall’Amministrazione Comunale in sede di pianificazione del fabbisogno di personale.

ART.6 QUALIFICHE FUNZIONALI

Il personale appartenente al settore polizia locale è inquadrato nelle seguenti categorie e profili professionali:

PROFILO PROFESSIONALE CATEGORIA

DIRIGENTE RUOLO UNICO DIRIGENTI FUNZIONARIO P.M.

(RESPONSABILE GESTIONALE) D3

ISTRUTTORE DIRETTIVO D1

SPECIALISTA DI VIGILANZA D1 AGENTE DI POLIZIA LOCALE C1

ART.7 DIRIGENTE

Ai sensi dell'artt. 2-8 della Legge 7 marzo 1986 n. 65, il Dirigente del settore Polizia Locale è responsabile verso il Sindaco e l'Assessore da lui delegato, dell'addestramento, della disciplina e dell'impiego tecnico-operativo degli appartenenti alla polizia locale. Il regolamento di organizzazione del Comune di Sassari disciplina in conformità alle leggi vigenti e allo statuto, l'esercizio delle funzioni dirigenziali secondo obiettivi di efficienza, efficacia e qualità dell'azione amministrativa, principi a cui il dirigente del settore polizia locale deve uniformare la propria attività. In particolare il Dirigente illustra quotidianamente al Sindaco o all’Assessore delegato, il piano delle attività, l’organizzazione del servizio, lo stato di attuazione degli obiettivi programmati, le modalità di impiego del personale, le esigenze operative, e adotta tempestivamente i correttivi disposti dal Sindaco o dall’Assessore delegato, a cui compete la sovrintendenza complessiva delle attività del settore.

A tal fine:

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- dirige il settore, emana le direttive generali, adotta l’ordine di servizio del giorno, l’ordine di servizio permanente, vigila affinché l’espletamento dei servizi sia conforme alle direttive, agli indirizzi, alle finalità perseguite dall’Amministrazione;

- collabora con le altre forze di Polizia e di Protezione Civile, conformemente alle intese stabilite dall’Amministrazione;

- elabora studi, relazioni, pareri, proposte di provvedimenti inerenti materie di competenza e li sottopone costantemente al Sindaco o all’Assessore delegato;

- cura il mantenimento dei rapporti con l’Autorità Giudiziaria, con gli organi di Polizia dello Stato, con le diverse autorità;

- attraverso riunioni periodiche sia informative che operative, con i componenti del Comitato Operativo, con i funzionari, gli istruttori direttivi e il personale del settore, assicura l’attuazione degli obiettivi pianificati dall’amministrazione.

ART. 8 FUNZIONARI P.M.

I Funzionari sono responsabili delle attività del servizio loro assegnato. Provvedono al coordinamento dell'attività del nucleo, impartendo le direttive e controllando che siano puntualmente rispettate. Programmano e pianificano le attività del nucleo, secondo obiettivi di efficienza, efficacia, economicità. Sovrintendono all'azione degli istruttori direttivi e degli specialisti di vigilanza responsabili degli uffici assegnati al servizio, al fine del raggiungimento degli obiettivi programmati, in particolare:

- provvedono al costante aggiornamento professionale del personale addetto al servizio;

- programmano, organizzano, dirigono, coordinano le attività di particolare rilievo o che coinvolgono un elevato numero di personale.

I risultati dell’attività svolta, sono sottoposti alla verifica del dirigente responsabile del settore a cui appartengono. Con periodicità semestrale, i responsabili gestionali appartenenti al settore polizia locale si alternano, con provvedimento del dirigente, nel ruolo di vicari, le cui funzioni dovranno esercitarsi in caso di assenza o impedimento del dirigente stesso.

ART.9 ISTRUTTORI DIRETTIVI/SPECIALISTI DI VIGILANZA Hanno la responsabilità dell’ufficio loro assegnato.

L’attribuzione della responsabilità di un servizio, è ammessa nel rispetto delle norme contenute nel regolamento generale sull’ordinamento degli uffici e servizi;

- Rendono conto dei risultati dell’attività svolta, al funzionario responsabile del servizio a cui appartengono;

- Gestiscono le procedure operative interne all’ufficio, in particolare: aggiornano e istruiscono il personale in ordine alle modalità di espletamento delle attività operative;

- coordinano le attività di pertinenza dell’ufficio; elaborano il resoconto dei risultati delle attività attribuite alla competenza dell’ufficio.

Gli specialisti di vigilanza possono essere chiamati a compiere tutti gli atti previsti dalle funzioni ricoperte, incluse quelle di base dell’area di vigilanza, compresa la conduzione dei mezzi in dotazione alla polizia locale.

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ART.10 AGENTI P.M.

Svolgono le funzioni loro assegnate, nel rispetto delle leggi, dei regolamenti, delle ordinanze, delle istruzioni e delle direttive ricevute. Si attengono scrupolosamente alle esigenze operative e comportamentali stabilite nel presente regolamento e/o impartite dai superiori. Il loro comportamento in servizio è improntato all’orientamento all’utenza e alla salvaguardia della privacy e della dignità della persona.

ART.11 STATO GIURIDICO E TRATTAMENTO ECONOMICO

Lo stato giuridico e il trattamento economico del personale della Polizia Locale, sono disciplinati dalle norme legislative in materia di pubblico impiego e di Polizia Locale, nonché dai contratti collettivi nazionali di lavoro e dai contratti aziendali del comparto dei dipendenti degli Enti Locali.

CAPO II NORME SPECIALI PER L’ACCESSO ART.12 MODALITA’ DI ACCESSO

"Per l’ammissione ai concorsi per i ruoli del Corpo di Polizia Locale, i candidati oltre ai requisiti generali di cui al “Regolamento di organizzazione degli Uffici e Servizi del Comune di Sassari”, devono possedere i seguenti requisiti particolari:

a) per i posti di Agente di P.M. (Cat. C):

a.I) Patente di guida di Cat. A (senza limitazioni ovvero idonea per la guida di motocicli con potenza superiore a 25 Kw o potenza /tara superiore a 0,16 kw/Kg) idonea per la guida di motocicli dotati di cambio manuale;

a.II) Patente di guida non inferiore alla cat. B;

b) per i posti di Istruttore Direttivo di P.M. (Cat. D):

b.I) Patente di guida di Cat. A (senza limitazioni ovvero idonea per la guida di motocicli con potenza superiore a 25 Kw o potenza /tara superiore a 0,16 kw/Kg) idonea per la guida di motocicli dotati di cambio manuale;

b.II) Patente di guida non inferiore alla cat. B;

c) per i posti di Funzionario (Cat. D):

c.I) Patente di guida non inferiore alla cat. B;

Per il personale interno, nei concorsi pubblici si prescinde dal limite di età. Per l’ammissione ai concorsi i candidati dovranno, inoltre, possedere i requisiti soggettivi necessari per la nomina ad Agenti di Pubblica Sicurezza di cui all’articolo 5 comma 2° della Legge 7 marzo 1986 n° 65, ovvero:

a) godimento dei diritti civili e politici;

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b) non aver subito condanna a pena detentiva per delitto non colposo o non essere stato sottoposto a misura di prevenzione;

c) non essere stato espulso dalle forze armate o dai corpi militarmente organizzati o destituito dai pubblici uffici;

d) non aver esercitato l’obiezione di coscienza al servizio militare avendo adempiuto agli obblighi di leva prestando servizio civile ai sensi dell’articolo 15 comma 7° della Legge 15 luglio 1998 n°

230.

Per l’ammissione ai concorsi i candidati dovranno presentare dichiarazione sostitutiva personale, a norma del D.P.R. 445/2000, di disponibilità incondizionata al porto delle armi di ordinanza e alla conduzione di tutti i veicoli in dotazione al Corpo di Polizia Locale. Fermi restando tutti gli altri requisiti previsti per le assunzioni del personale, per l'ammissione ai concorsi pubblici per assunzioni a tempo determinato di Agenti di P.M. (cat. C), in deroga al comma 1 lettera a) i candidati devono possedere i seguenti requisiti particolari:

Patente di guida non inferiore alla cat. B;

Per le assunzioni di agenti di P.M. mediante le procedure di mobilità volontaria tra Enti di cui all'articolo 30, comma 2-bis, del D.Lgs. n. 165/2001, in deroga al comma 1 lettera a) i candidati devono possedere i seguenti requisiti particolari:

1. Patente di guida di Cat. A (senza limitazioni ovvero idonea per la guida di motocicli con potenza superiore a 25 Kw o potenza /tara superiore a 0,16 kw/Kg) idonea per la guida di motocicli dotati di cambio manuale;

Patente di guida non inferiore alla cat. B;

3. pieno possesso dei requisiti psico-fisici e attitudinali per lo svolgimento dei servizi di Polizia Locale di cui agli artt. 12bis e 12ter del Regolamento del Corpo di Polizia Locale approvato con Deliberazione della Giunta Municipale n° 574 del 9 ottobre 2002 e successive modificazioni.

ART.12 bis – REQUISTI PSICO-FISICI

“I candidati ai concorsi per l'accesso al Corpo di Polizia Locale devono essere in possesso dei requisiti psico-fisici necessari per l'espletamento di tutte le attività di istituto, e specificamente:

a) sana e robusta costituzione fisica per il servizio di Polizia Locale articolato nelle 24 ore giornaliere.

Requisiti Fisici

→ I candidati di sesso maschile che partecipano a posti messi a concorso nella categoria C dovranno superare le seguenti prove di abilità fisica, da realizzarsi in successione:

a) Corsa di 300 metri da compiersi nel tempo massimo di 1’10”;

b) Salto in alto di una altezza di 105 centimetri da superarsi in un massimo di tre tentativi;

c) 5 sollevamenti alla sbarra continuativi da compiersi nel tempo massimo di 2’00”;

→ I candidati di sesso maschile che partecipano a posti messi a concorso nella categoria D dovranno superare le seguenti prove di abilità fisica, da realizzarsi in successione:

Candidati di età inferiore a 40 anni:

a) Corsa di 1.000 metri da compiersi nel tempo massimo di 5’00”,

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b) Salto in alto di una altezza di 100 centimetri da superarsi in un massimo di tre tentativi;

Candidati di età pari a 40 anni o superiore:

a) Corsa di 1.000 metri da compiersi nel tempo massimo di 6’00”,

b) Salto in alto di una altezza di 90 centimetri da superarsi in un massimo di tre tentativi.

→ I candidati di sesso femminile che partecipano a posti messi a concorso nella categoria C dovranno superare le seguenti prove di abilità fisica, da realizzarsi in successione:

a) Corsa di 300 metri da compiersi nel tempo massimo di 1’30”,

b) Salto in alto di una altezza di 90 centimetri da superarsi in un massimo di tretentativi;

c) 2 sollevamenti alla sbarra continuativi da compiersi nel tempo massimo di 2’00”;

→ I candidati di sesso femminile che partecipano a posti messi a concorso nella categoria D dovranno superare le seguenti prove di abilità fisica, da realizzarsi in successione:

Candidati di età inferiore a 40 anni:

a) Corsa di 1.000 metri da compiersi nel tempo massimo di 6’00”,

b) Salto in alto di una altezza di 85 centimetri da superarsi in un massimo di tre tentativi;

Candidati di età pari a 40 anni o superiore:

a) Corsa di 1.000 metri da compiersi nel tempo massimo di 7’00”,

b) Salto in alto di una altezza di 70 centimetri da superarsi in un massimo di tre tentativi.

In caso di non superamento anche di una sola delle tre prove di abilità fisica di cui ai precedenti punti gli aspiranti di sesso maschile o femminile dovranno ripetere l’intera sequenza di prove nell'ordine sopra stabilito. Nel caso che anche nel secondo tentativo l’aspirante non superi anche una sola delle tre prove previste dai punti precedenti (anche se diversa da quella non superata nella prima prova) quest'ultimo sarà escluso dal proseguo del procedimento selettivo per inidoneità.

La mancanza dei suddetti requisiti fisico – funzionali determina l'esclusione del candidato dal proseguo del procedimento concorsuale. [top

ART.12 ter – REQUISTI ATTITUDINALI

I candidati sono sottoposti prima della nomina ad una prova attitudinale diretta ad accertare il possesso, ai fini del servizio di Polizia Locale, di una personalità sufficientemente matura con stabilità del tono dell’umore, della capacità di controllare le proprie istanze istintuali, di uno spiccato senso di responsabilità, avuto riguardo alle capacità di critica di autocritica ed al livello di autostima. L’esito negativo della prova attitudinale comporta l’esclusione del candidato dalla graduatoria di merito.

In particolare:

A) i requisiti attitudinali per i candidati ai concorsi per la nomina ad Agente di Polizia Locale sono, inoltre, i seguenti:

a.1 un livello evoluto che consenta una valida integrazione della personalità con riferimento alla maturazione, alle esperienze di vita, ai tratti salienti del carattere ed al senso di responsabilità;

a.2 un controllo emotivo contraddistinto dalla capacità di contenere i propri atti impulsivi e che implichi l’orientamento dell’umore, la coordinazione motoria e la sintonia delle reazioni;

a.3 una capacità intellettiva che consenta di far fronte alle situazioni nuove con soluzioni appropriate, sintomatica di una intelligenza di manico-pratica, di una capacità di percezione e di esecuzione e delle qualità attentive;

a.4 una adattabilità che scaturisce dal grado di socievolezza, dalla predisposizione al gruppo, ai compiti ed all’ambiente di lavoro.

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B) i requisiti attitudinali per i candidati ai concorsi per la nomina ad Istruttore e ad Istruttore Direttivo di vigilanza sono, inoltre, i seguenti:

b.1 un livello evolutivo scaturente dalla maturazione globale dalla esperienza di vita, dalla consapevolezza di sé, da senso di responsabilità e dagli aspetti salienti del carattere;

b.2 una stabilità emotiva caratterizzata dalla sicurezza di sé, dalla stabilità del tono umorale, dal controllo emotivo e dall’obiettività operativa;

b.3 una efficienza intellettuale intesa come capacità di rendimento ai compiti anche dinamico-pratici che richiedono prevalentemente l’attività mentale e l’implicazione dei processi del pensiero, riferita al livello intellettivo globale, alla capacità di osservazione e di giudizio ed ai poteri di memorizzazione ed elaborazione del pensiero;

b.4 una integrazione sociale che consenta di percepire ed attuare i rapporti sociali attraverso comportamenti correlati, definita dall’adattabilità, dalla capacità di relazione , dalla sensibilità e dalla partecipazione attiva.

C) i requisiti attitudinali per i candidati ai concorsi per la nomina a Comandante e a Funzionario del Corpo sono, inoltre, i seguenti:

c.1 una evoluzione globale contraddistinta da un ampio patrimonio antropologico-culturale, intesa come maturazione di una personalità armonica con riguardo al senso di responsabilità, all’esperienza di vita, alla capacità di integrazione all’ambiente ed al livello di autostima;

c.2 una maturità emotiva riferita alla capacità di reazioni sintoniche alle stimolazioni emotigene, caratterizzata dal tono dell’umore, dalla fiducia in se stesso, dalla sicurezza emotiva, dal controllo motorio e dalla sintonia delle reazioni comportamentali;

c.3 facoltà intellettive intese come doti di intelligenza che consentano una valida elaborazione dei processi mentali, con riferimento alla intelligenza globale, alla ideazione, alla maturità del pensiero, alla possibilità di valutazione, ai poteri decisionali ed alla capacità di giudizio e di sintesi;

c.4 un comportamento sociale riferito ai rapporti interpersonali, agli atteggiamenti sociali, alla sensibilità, all’iniziativa, alla stima di sé e ad una favorevole predisposizione all’ambiente di lavoro.

ART. 13 ATTRIBUZIONE DEL GRADO

1. Per la progressione nel grado nelle categorie C e D come indicato nell'allegato B (“SEGNI DISTINTIVI DI GRADO ED ACCESSORI SULL'UNIFORME DELLA POLIZIA LOCALE”), del presente regolamento, oltre agli anni di permanenza indicati è previsto il superamento di esame di idoneità professionale. L'esame di idoneità professionale sarà espletato con le modalità del colloquio che verterà sulla professionalità acquisita nell'attività di servizio. In caso di non idoneità, l'esame potrà essere ripetuto trascorso un anno dalla precedente prova.

2. Per il personale in servizio alla data del 31/12/2009 non potrà applicarsi un trattamento peggiorativo del distintivo di grado in godimento.

ART.14 CAUSE DI NON IDONEITA’

Sono tutte le imperfezioni o infermità psico-fisiche che comportano la non idoneità per l'accesso al Corpo di Polizia Locale:

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ART.14 bis – ACCERTAMENTO DEI REQUISITI PSICO-FISICI ED ATTITUDINALI

Gli accertamenti per l’idoneità psico-fisica ed attitudinale di cui agli articoli 12/bis, 12/ter e 14, dei candidati dichiarati idonei per l’accesso al Corpo di Polizia Locale sono effettuati, prima dell’assunzione in servizio, dal Collegio Medico Legale dell’Azienda Sanitaria Locale.

ART.15 MODALITA’ DI ESPLETAMENTO CONCORSI L’assunzione del personale nella Polizia Locale si effettua:

Per la copertura dei profili di accesso alla categoria, prevalentemente attraverso il ricorso al corso- concorso pubblico;

Per la copertura dei posti vacanti nelle categorie superiori, stante la peculiarità delle funzioni e l’elevato valore attribuibile alla professionalità acquisita all’interno dell’area della vigilanza urbana, prioritariamente attraverso l’attivazione, nelle procedure selettive, della riserva di posti a favore del personale appartenente alle categorie inferiori, in possesso dei requisiti e nei limiti percentuali previsti dalla normativa vigente.

Le procedure selettive verranno definite nel rispetto ella normativa vigente.

ART.16 INIDONEITA’ AL SERVIZIO E MODIFICA DEL PROFILO PROFESSIONALE

Il personale riconosciuto fisicamente non idoneo su accertamento sanitario effettuato dal medico competente è destinato, attraverso il ricorso all’istituto della mobilità settoriale o intersettoriale, a mansioni differenti da quelle di specifica attribuzione del personale assegnato all’area della vigilanza.

Su richiesta motivata del personale appartenente ai profili della vigilanza urbana, che abbia maturato non meno di dieci anni di servizio, qualora nei diversi ruoli professionali dell'Amministrazione vi fossero posti vacanti che si conciliano col percorso culturale e professionale maturato dal richiedente, quest'ultimo potrà essere collocato a scelta dell'Ente, previo mutamento del profilo professionale, in un ruolo amministrativo/tecnico all'interno di un settore facente parte della macrostruttura comunale.

16/bis – PERMANENZA NEL SERVIZIO

I vincitori di concorsi pubblici, di selezioni per progressione verticale e di procedure di mobilità volontaria presso il Settore Polizia Locale del Comune di Sassari devono permanere nel Settore per un periodo non inferiore ai cinque anni, decorrenti dalla data di sottoscrizione del contratto individuale del lavoro. Sono fatti salvi i casi di mobilità compensativa disciplinati dalla legge e gravi situazioni personali sopravvenute alla costituzione del rapporto di lavoro, rispetto alle quali l'Ente si riserva il potere di decisione.

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TITOLO III STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE

ART.17 ORGANIZZAZIONE DELLA POLIZIA LOCALE

Il Settore Polizia Locale è organizzato secondo criteri di funzionalità, economicità ed efficienza, in stretta correlazione alla popolazione residente, ai flussi della popolazione, all’estensione del territorio, alle caratteristiche socio-economiche della comunità locale, al decentramento del territorio, nel rispetto dei principi ispiratori della Legge 7 marzo 1986 n.65 e della normativa Regionale.

ART.18 STRUTTURA DELLA POLIZIA LOCALE

Il settore Polizia Locale si articola in servizi operativi e uffici:

- servizi - sono unità operative dotate di rilevante complessità organizzativa, alla cui direzione può essere preposto un dirigente o un funzionario;

- uffici - sono unità organizzative di media complessità, istituite all'interno di ciascun servizio, alla cui direzione può essere preposto un istruttore direttivo o uno specialista di vigilanza.

Il regolamento di organizzazione dei servizi e degli uffici del Comune di Sassari, disciplina le modalità di istituzione, modifica, soppressione dei servizi e degli uffici.

Il Dirigente del settore Polizia Locale definisce l’assegnazione del personale ai servizi operativi, in armonia con le direttive impartite dal Sindaco o dall'Assessore da lui delegato, allo scopo di conformare l'attività gestionale agli indirizzi dell'ente e di contribuire efficacemente al raggiungimento degli obiettivi strategici dell'amministrazione.

La gestione delle attività del settore polizia locale, è esercitata in coerenza con gli obiettivi stabiliti dall'Amministrazione.

Il Dirigente collabora con la Giunta Comunale nell'assolvimento dei suoi compiti istituzionali, la supporta nella definizione degli indirizzi generali, assicura la loro traduzione in obiettivi operativi e ne cura la realizzazione.

ART.19- SERVIZI OPERATIVI

Il settore polizia locale si articola in servizi e uffici. L’organigramma di settore è strettamente correlato ai contenuti degli indirizzi adottati dall’amministrazione.

Nella definizione della microstruttura, assumono un peso prevalente i servizi e gli uffici funzionali alle attività di vigilanza stradale, di polizia di sicurezza, di polizia giudiziaria.

Allo scopo di ottimizzare i livelli di efficacia delle attività di vigilanza, limitatamente ai servizi speciali, potranno essere istituiti nuclei staccati dal settore polizia locale, inseriti in altri settori dell’amministrazione, all’interno dei quali il personale della vigilanza urbana dipenderà e agirà sotto le direttive del dirigente competente per settore.

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Il funzionario preposto alla direzione del servizio agisce nella più ampia autonomia operativa, impartisce le direttive ai responsabili degli uffici, è responsabile dei risultati raggiunti dall'unità operativa.

TITOLO IV DEL PERSONALE

CAPO I NORME DI COMPORTAMENTO ART.20 DIPENDENZA GERARCHICA

Il personale appartenente alla polizia locale, esercita le attività d’istituto conformandosi alle direttive impartite dai diretti responsabili. Nel caso in cui le direttive impartite siano viziate da illegittimità, il dipendente dovrà esternare le proprie riserve. Le direttive dovranno comunque essere eseguite se verranno rinnovate per iscritto, fatti salvi i casi di direttive impartite in violazione di norme penali.

ART.21 COMPORTAMENTO IN SERVIZIO

Gli appartenenti alla Polizia Locale adempiono ai doveri inerenti alle proprie mansioni, con impegno, determinazione, professionalità. Nell’esercizio delle attività d’istituto, attribuiscono valore assoluto ai rapporti con la collettività, all’orientamento all’utenza, al confronto costruttivo con la comunità locale.

I rapporti con l’ufficio sono improntati alla collaborazione, partecipazione, motivazione e disponibilità.

Gli appartenenti alla Polizia Locale sono altresì tenuti all’osservanza del "Codice di Comportamento dei Dipendenti della Pubblica Amministrazione" di cui alla normativa vigente.

ART.22 SEGRETO D’UFFICIO E RISERVATEZZA

Il personale ha il dovere di osservare il segreto d’ufficio in relazione ai contenuti delle attività espletate e ad ogni informazione acquisita per ragioni d’ufficio. La divulgazione di notizie di interesse della collettività viene fatta dal Sindaco, dall’Assessore delegato, dal Dirigente o Funzionario del settore previa autorizzazione dell’Amministrazione.

ART.23 CURA DELL’UNIFORME

L’uniforme attribuisce visibilità all’appartenente alla polizia locale, favorisce la sua immediata individuazione, ha un ruolo rassicurante per la collettività e funge da deterrente verso i

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comportamenti illeciti; ciò determina l’esigenza di indossare la divisa costantemente e in perfetto ordine;

Il dirigente durante il servizio indossa costantemente la divisa e verifica che tutto il personale appartenente all’area della vigilanza, assegnato al settore polizia locale, la indossi correttamente.

Tutti gli appartenenti all’area della vigilanza urbana hanno il dovere di indossare l’uniforme prescritta in perfetto ordine.

L’uso dell’uniforme è tassativamente limitata alle sole ore del servizio e al tempo necessario per raggiungere il posto di lavoro e il domicilio.

In circostanze eccezionali e non programmabili, il dirigente o il suo sostituto possono disporre che l’espletamento di specifiche attività avvenga in abiti borghesi; in questo caso il dirigente trasmette senza ritardo comunicazione dettagliata al Sindaco e all’Assessore delegato.

L’uniforme non può essere modificata nella foggia.

ART.24 CURA DELLA PERSONA

Il personale deve avere cura dell’aspetto esteriore e deve indossare la divisa in modo tale da esaltarne il decoro e la visibilità.

ART.25 PRESENTAZIONE IN SERVIZIO

Il personale ha l’obbligo di presentarsi in servizio senza ritardo, in perfetto ordine nella persona, nell’uniforme e nell’equipaggiamento.

Ha il dovere di informarsi costantemente sulle disposizioni inserite nel foglio di servizio, sul contenuto degli ordini permanenti e delle comunicazioni affisse all’Albo Servizi.

ART.26 ASSENZE DAL SERVIZIO

Il personale che per qualsiasi motivo sia costretto ad assumere servizio in ritardo o che debba assentarsi dal servizio, ha il dovere di comunicare tempestivamente il ritardo o l’assenza all’Ufficio Centrale Operativa.

ART.27 SALUTO

Il saluto ufficiale è una forma di cortesia a cui è tenuto il personale che indossa l’uniforme. Il personale in uniforme esegue il saluto portando la mano destra all’altezza della visiera. Esso è dovuto:

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Ai cittadini ai quali ci si rivolge;

Alla bandiera nazionale;

Al gonfalone della città;

Alla bandiera della Polizia Locale;

Al Sig. Sindaco, ai Sigg. Assessori e Consiglieri Comunali;

Al Segretario Generale e al Direttore Generale del Comune di Sassari;

Ai cortei funebri;

E’ dispensato dal saluto:

Il personale impegnato in attività di direzione del traffico;

Il personale impegnato nella guida di mezzi di servizio;

Il personale impegnato in servizi di rappresentanza al gonfalone o alla bandiera;

Il personale inquadrato in reparto.

ART.28 USO DEI VEICOLI E DELLE ATTREZZATURE

I veicoli in dotazione alla polizia locale devono essere usati esclusivamente per esigenze d’ufficio.

Il personale assegnatario deve avere cura del mezzo e segnalare tempestivamente all’ufficio Autoparco eventuali avarie e danni rilevati. E’ altresì compito del conducente registrare quotidianamente su apposito libretto il giorno, l’ora, i chilometri percorsi ed i motivi per cui è stato usato il veicolo.

L’uso dei veicoli in dotazione alla polizia locale è regolamentato, in quanto compatibili, dalle norme sul "Regolamento Comunale per la disciplina della responsabilità patrimoniale dei dipendenti del Comune addetti alla conduzione dei veicoli e di altri mezzi meccanici.

Per la guida di autovetture e motocicli in dotazione alla Polizia Locale, il personale deve essere in possesso della patente di servizio di cui all’art.139 del D.l.vo 29 aprile 1992 n°285.

CAPO II ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO ART.29 ORDINE DI SERVIZIO DEL GIORNO

Il Dirigente del settore polizia locale, dispone i servizi e assegna il personale alle diverse attività d’istituto, conformemente alle direttive impartite dall’Amministrazione. Il documento attestante la destinazione delle risorse umane agli uffici e servizi costituenti l’organigramma di settore, è denominato "ordine di servizio.

L’ordine di servizio è redatto giornalmente ed esposto all’Albo del Settore Polizia Locale entro le 12 ore del giorno precedente lo svolgimento delle attività programmate.

Eventuali successive variazioni sono comunicate ai diretti interessati dal responsabile dell’Ufficio presso cui il dipendente presta servizio.

ART.30 ORDINI DI SERVIZIO PERMANENTI

(14)

Sono ordini di servizio permanenti, le direttive ed istruzioni adottate dal Dirigente per disciplinare l’attività del settore.

Essi conservano validità fino alla revoca e sono annotati cronologicamente in apposito registro.

Devono essere tempestivamente illustrati al personale dai responsabili degli uffici interessati, in modo che ci si possa immediatamente conformare al loro contenuto.

Una copia dell’ordine di servizio è trasmessa al Sindaco e all’Assessore delegato, che verificano la sua corrispondenza al contenuto delle direttive impartite dall’Amministrazione.

ART.31 DISPOSIZIONI DI SERVIZIO TEMPORANEE

Le disposizioni di servizio sono emanate dal Dirigente del settore Polizia Locale.

Esse conservano validità fino alla loro revoca o scadenza dei termini.

Per favorire la corretta interpretazione delle esigenze operative, le disposizioni di servizio sono illustrate al personale dai responsabili dei servizi. Per garantire una divulgazione puntuale, sono allegate all’ordine di servizio giornaliero e affisse nell’Albo.

ART. 32 ORDINI VERBALI

I servizi possono essere disposti per iscritto o verbalmente.

Colui che dispone il servizio, illustra al personale le finalità e impartisce le istruzioni valide ad assicurarne un‘efficace esecuzione.

ART.33 ESECUZIONE DEGLI ORDINI

Il personale svolge il servizio conformemente alle istruzioni ricevute.

Se un servizio viene assegnato a più dipendenti, il superiore gerarchico assume la responsabilità dell’attività.

Al termine del servizio, il personale redige relazione contenete il resoconto dell’attività svolta.

ART.34 RAPPORTO DI SERVIZIO E RESOCONTO DELL’ATTIVITA’ SVOLTA.

Il personale è tenuto a redigere rapporto di servizio contenente l’esposizione di fatti da cui emergono illeciti di natura amministrativa o penale, rilevati nel corso dell’attività; il rapporto di servizio dovrà inoltre essere redatto ogni qualvolta i responsabili del servizio, i responsabili dell’ufficio, o le circostanze lo richiedano.

(15)

Il rapporto, sottoscritto dagli agenti, redatto in forma chiara e concisa, contenente gli elementi del fatto e i provvedimenti adottati o da adottare, è presentato al responsabile dell’ufficio al termine del servizio.

I responsabili degli uffici informano periodicamente, per iscritto, il funzionario responsabile del servizio, dei risultati di attività.

I funzionari responsabili degli servizi, elaborano mensilmente le statistiche di attività, il piano di attuazione degli obiettivi assegnati, le schede di valutazione del personale appartenente al servizio di competenza, e li trasmettono al dirigente di settore.

Il dirigente del settore Polizia Locale, è responsabile del raggiungimento degli obiettivi assegnatigli e inseriti nel Piano Esecutivo di Gestione; i risultati di attività sono sottoposti al giudizio del Nucleo di Valutazione.

ART.35 DISTACCHI E COMANDI

Gli appartenenti al settore Polizia Locale possono essere autorizzati con deliberazione adottata dalla Giunta Comunale, ad espletare servizi presso altre amministrazioni, nelle forme giuridiche del comando o distacco.

ART.36 MISSIONI ESTERNE

Gli appartenenti alla Polizia Locale possono essere chiamati a svolgere missioni esterne, per esigenze di soccorso e di protezione civile.

Le missioni sono autorizzate dal Sindaco sentito il parere del dirigente del settore.

Le operazioni esterne per motivi di polizia, d’iniziativa dei singoli, sono ammesse in caso di flagranza di reato commesso nel territorio Comunale.

Al personale in missione, spetta il trattamento economico previsto dalle leggi vigenti.

ART.37 AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Il personale del settore Polizia Locale partecipa ai corsi di formazione, aggiornamento, qualificazione professionale, programmati dall’Amministrazione Comunale.

Il personale ha il dovere di partecipare con profitto ai corsi organizzati dall’Amministrazione Comunale, al fine di migliorare le proprie competenze, e contribuire efficacemente al raggiungimento degli obiettivi di settore.

Annualmente il Dirigente propone al settore personale il piano dei programmi di aggiornamento di carattere specialistico.

Il settore personale valuta la proposta e in sede di negoziazione degli obiettivi di PEG, unitamente alla Direzione Generale determina il budget destinato alla formazione specialistica del settore Polizia Locale.

(16)

ART. 38 ORARIO DI SERVIZIO

L’orario di servizio settimanale è regolato dalle norme dei contratti collettivi di lavoro. Esso inizia e termina presso la sede di lavoro.

L’orario di servizio si svolge in turni di sei ore consecutive. Tra un turno di lavoro e l’altro dovranno trascorrere almeno 8 ore. Per esigenze di carattere eccezionale l’intervallo può essere ridotto a 6 ore.

Nell’ambito delle disposizioni di cui alla L.266/91 e successive modificazioni, gli appartenenti alla Polizia Locale che svolgono attività di volontariato, hanno diritto, compatibilmente con le esigenze di servizio, ad usufruire di particolari forme di flessibilità nell’orario di lavoro e di turnazioni.

ART.39 RIPOSO COMPENSATIVO

Il riposo settimanale al personale di Polizia Locale viene concesso di norma nelle giornate festive.

Al personale in servizio in giornate festive domenicali, è concesso il recupero settimanale nella giornate del sabato antecedente, oltre alle maggiorazioni contrattuali previste.

Al personale in servizio in giornata festiva, che per esigenze peculiari di servizio non usufruisce del riposo compensativo nel giorno previsto, è consentito il recupero entro il bimestre successivo.

ART.40 CONGEDO ORDINARIO

La disciplina del congedo ordinario è contenuta nelle disposizioni di cui ai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro del Comparto Personale delle "Regioni – Autonomie Locali" e dai regolamenti comunali.

Ai sensi del CCNL le ferie sono usufruite nel corso di ciascun anno solare, in periodi compatibili con le oggettive esigenze di servizio, tenuto conto delle richieste del dipendente. Compatibilmente con le oggettive esigenze di servizio il dipendente può frazionare le ferie in più periodi. La fruizione delle ferie dovrà avvenire nel rispetto dei turni di ferie prestabiliti, assicurando comunque al dipendente che ne abbia fatto richiesta il godimento di almeno 2 settimane continuative nel periodo 1 giugno-30 settembre.

Nel rispetto della disciplina contrattuale e compatibilmente con le esigenze di servizio, il dirigente adotterà una programmazione del congedo estivo che faciliti la fruizione delle ferie estive da parte del maggior numero di dipendenti, durante i mesi di luglio e agosto di ciascun anno.

Il dipendente che per motivate esigenze di carattere personale non abbia goduto delle ferie nel corso dell'anno, dovrà fruire delle ferie residue entro il mese di aprile dell'anno successivo.

In caso di indifferibili esigenze di servizio che non abbiano reso possibile il godimento delle ferie nel corso dell'anno, le ferie verranno fruite entro il 1° semestre dell'anno successivo.

(17)

ART. 41 SERVIZIO FESTIVO

Allo scopo di garantire le attività d’istituto tutti i giorni della settimana, compresi i festivi, il personale dell’area di vigilanza è assegnato ai turni di lavoro festivi.

Il Dirigente del settore, determina la suddivisione del personale in turni festivi di servizio e l’aliquota del personale da assegnare a ciascun turno, indispensabile per garantire i servizi d’istituto.

Per particolari esigenze, il dirigente dispone il ricorso a più turni festivi.

ART.42 REPERIBILITA’

Per far fronte ad emergenze e situazioni eccezionali che richiedono la presenza di personale di vigilanza, è istituito il servizio di reperibilità secondo le modalità contenute negli accordi intercorsi tra l’Amministrazione Comunale e le OO.SS..

La reperibilità si attiva al termine del turno ordinario di servizio, secondo un calendario mensile predisposto dal Dirigente di Settore.

ART. 43 OBBLIGO DI PERMANENZA IN SERVIZIO

In caso di emergenza e situazioni di servizio eccezionali, su richiesta del Dirigente o dei Funzionari del Settore, al personale può essere fatto obbligo di protrarre il servizio oltre il normale orario di lavoro.

Al personale che svolge servizio oltre il normale orario di lavoro, verranno corrisposte le indennità sancite dalle norme contrattuali.

ART.44 ROTAZIONE NEI SERVIZI

Allo scopo di garantire le medesime opportunità agli appartenenti all’area della vigilanza urbana, di salvaguardarne la salute e di prevenire le patologie correlate alla costante esposizione all’inquinamento atmosferico e acustico, tutti gli agenti inquadrati in categoria C, che abbiano maturato un’anzianità di servizio inferiore a dieci anni nel settore P.M. e non siano affetti da malattie invalidanti, saranno coinvolti con periodicità biennale nella rotazione tra le diverse attività operative.

Nella rotazione si privilegerà il personale con una maggiore anzianità di servizio.

La rotazione si estenderà, inoltre, ai responsabili degli uffici e ai funzionari.

Il dirigente ha il dovere di informare preventivamente il Sindaco o l’Assessore delegato, sulle scelte che intende assumere in tema di mobilità del personale all’interno del settore Polizia Locale.

(18)

TITOLO V - DOTAZIONI-

CAPO I UNIFORME ART.45 UNIFORME

L’uniforme è fornita dall’Amministrazione Comunale agli appartenenti all’area della vigilanza, che svolgono servizio attivo.

La commissione vestiario esprime il parere sulle caratteristiche dei capi in dotazione.

La manutenzione e le riparazioni del vestiario e dell’equipaggiamento sono a carico dell’Amministrazione Comunale. Per casi eccezionali, su richiesta degli interessati da inoltrare alla commissione vestiario, potrà autorizzarsi la sostituzione di capi di vestiario deteriorati da situazioni particolari di servizio.

Nessun oggetto di vestiario verrà fornito nei sei mesi precedenti il collocamento a riposo, mentre nei casi di assenza per qualunque motivo dal servizio superiore ai sei mesi, la fornitura verrà ridotta in misura commisurata al protrarsi dell’assenza.

Le caratteristiche del vestiario devono corrispondere a quanto previsto dalla normativa Regionale, o in assenza dall’Amministrazione Comunale.

ART.46 EQUIPAGGIAMENTO

Sono forniti dall’Amministrazione gli accessori di equipaggiamento soggetti ad usura, necessari per l’espletamento dei servizi d’istituto.

Per assicurare l'immediata sostituzione degli oggetti usurati, presso il Settore Polizia Locale è individuato un locale idoneo, in cui custodire congrue scorte di materiale.

L’equipaggiamento in dotazione dovrà essere restituito all’Ufficio nel momento in cui l’agente cessa dal servizio.

ART. 47 EQUIPAGGIAMENTO PER MOTOCICLISTI E SERVIZI AUTOMONTATI

I capi di vestiario ed equipaggiamento che compongono le divise degli agenti motociclisti e di autopattuglia, sono forniti esclusivamente ai dipendenti che svolgono servizio operativo su veicoli.

ART. 48 TESSERA DI RICONOSCIMENTO PLACCA E SEGNI DISTINTIVI

(19)

I dipendenti assegnati all’area della vigilanza, sono muniti di una tessera che certifica l’identità, il grado e la qualifica della persona. La tessera dovrà essere esibita a richiesta e prima di qualificarsi, nei casi in cui il servizio è svolto in abiti borghesi.

La placca di servizio, recante lo stemma del Comune e il numero di matricola, dovrà essere indossata sul taschino sinistro dell’uniforme.

Sulle spalline dell’uniforme vanno apposti i segni distintivi di livello, corrispondenti alle funzioni svolte dal personale.

La placca e i segni distintivi di livello rientrano nella dotazione di equipaggiamento.

ART.49 STRUMENTI E MEZZI OPERATIVI

Il settore è dotato di un parco mezzi idoneo allo svolgimento delle attività di Polizia Locale. E’

altresì dotato degli strumenti operativi tecnici e tecnologici necessari per una ottimale gestione delle attività d’istituto e per il raggiungimento degli obiettivi programmati.

Le caratteristiche tecniche e le modalità d’impiego dei veicoli e delle attrezzature, devono essere conformi ai requisiti e alle prescrizioni di cui alle norme vigenti.

ART.50 COMMISSIONE VESTIARIO

Presso il Settore Polizia Locale è istituita la commissione vestiario, presieduta dal dirigente e composta da 3 membri designati dalle OO.SS. maggiormente rappresentative all’interno del Settore, più sei componenti eletti tra gli appartenenti all’area della vigilanza, di cui almeno 1/3 di sesso femminile.

I componenti della commissione, scelti tra gli appartenenti all’area della vigilanza, sono eletti a maggioranza attraverso consultazioni in cui tutti gli elettori sono eleggibili. I componenti della commissione si rinnovano ogni tre anni e le votazioni si svolgono a scrutinio segreto.

Il componente della commissione che per qualunque motivo cessa dall’incarico, verrà sostituito con il primo dei non eletti.

Le funzioni di segretario sono esercitate da un componente della commissione, designato in seno alla stessa. La commissione resta in carica tre anni.

Tutte le decisioni vengono adottate dalla commissione vestiario previa votazione.

In prima sessione la commissione delibera a maggioranza assoluta; in seconda sessione è sufficiente il consenso della maggioranza dei presenti(maggioranza semplice).

ART. 51 COMPETENZE DELLA COMMISIONE VESTIARIO

Spetta alla commissione predisporre entro il 30 giugno di ogni anno, apposita proposta riportante lo stanziamento finanziario previsto e la descrizione tecnica del vestiario e dell’equipaggiamento relativi all’anno successivo.

(20)

La commissione opera secondo il disposto di cui agli artt. 8-9-10 del regolamento comunale per la disciplina dei contratti.

La commissione ha il dovere di verificare la corrispondenza delle forniture di vestiario ed equipaggiamento ai contratti di fornitura stipulati dall’Amministrazione.

CAPO II ARMAMENTO ART.52 ARMI

Gli appartenenti al settore Polizia Locale sono muniti di un armamento adeguato alle esigenze di difesa.

Il modello dell’arma è scelto tra quelli inseriti nel catalogo nazionale delle armi comuni da sparo di cui alla Legge 18 aprile 1975 n.110.

Il numero complessivo delle armi in dotazione al settore Polizia Locale è pari al numero degli appartenenti al settore, maggiorato di una percentuale del 5%.

In linea di principio si opta per un unico modello di arma per tutti gli appartenenti all’area vigilanza del settore Polizia Locale. Il tipo di arma può differenziarsi per il personale femminile; in tal caso si adotteranno due modelli di arma.

ART. 53 GENERALITA’

Per l’acquisto, l’assegnazione, la detenzione, l’uso, l’addestramento al tiro, si osservano le norme di cui al decreto del Ministero dell’Interno 4 marzo 1987 n.145, alla Legge 18 aprile 1975 n°110, alla Legge 286 del 28.05.1981 "iscrizione obbligatoria al Tiro a segno Nazionale".

Il personale che svolge servizio armato, è tenuto ad osservare scrupolosamente la normativa che disciplina la custodia, le modalità di detenzione, l’uso dell’arma.

ART.54 SERVIZI ARMATI

I servizi d’istituto del personale appartenente all’area della vigilanza, sono svolti con arma affidata al dipendente in via continuativa, a norma dell’art.6 del Decreto Ministero dell’Interno 4 marzo 1987 n°145.

Il provvedimento di assegnazione dell’arma è adottato dal Sindaco e comunicato al Prefetto.

Gli estremi del provvedimento di assegnazione sono trascritti nella tessera di servizio di cui all’art.57 del presente regolamento.

ART.55 CONSEGNATARIO DELLE ARMI

(21)

Il consegnatario delle armi in dotazione è il Dirigente Responsabile della Polizia Locale; egli può delegare un funzionario.

Il consegnatario cura con la massima diligenza:

La custodia e la conservazione delle armi e delle munizioni;

La tenuta dei registri e della documentazione prescritta dalla normativa vigente;

La verifica periodica delle armi in dotazione agli appartenenti alla Polizia Locale;

Il controllo delle operazioni di armeria presso i locali destinati allo scopo.

ART.56 MANUTENZIONE E USO DELL’ARMA

L’uso dell’arma è ammesso nei casi tassativamente previsti dalla Legge Penale e dalle Leggi vigenti in materia.

L’arma deve essere custodita dall’assegnatario secondo modalità conformi alla legge e tenuta in ottimo stato di manutenzione. A tal fine saranno compiuti periodici controlli per verificarne la funzionalità.

ART.57 PORTO DELL’ARMA

Gli appartenenti alla Polizia Locale che indossano l’uniforme, portano l’arma nella fondina esterna, corredata di caricatore di riserva.

Durante il servizio prestato in abiti borghesi l’arma è portata in modo non visibile.

E’ fatto divieto di portare durante il servizio armi diverse da quella in dotazione.

E’ fatto divieto di portare l’arma in dotazione fuori dall’ambito territoriale del Comune, se non in possesso di personale porto d’arma o di specifica autorizzazione.

I servizi di rappresentanza sono svolti senza arma.

ART.58 ADDESTRAMENTO AL TIRO

Il personale inquadrato nell’area della vigilanza, viene addestrato all’uso dell’arma durante il corso iniziale di formazione.

Il personale deve superare ogni anno un corso regolare di tiro a segno presso il poligono di tiro della Federazione Italiana del Tiro a Segno, sezione di Sassari.

L’Amministrazione provvede all’iscrizione del personale presso la sezione di Tiro a Segno di Sassari e all’acquisto del munizionamento necessario per le esercitazioni a fuoco.

ART.59 INIDONEITA’ AL PORTO DELL’ARMA

(22)

Il personale che durante il percorso iniziale di formazione non supera il corso di tiro e maneggio delle armi, verrà ritenuto non idoneo al superamento del periodo di prova.

Al personale che non supera il corso annuale di addestramento al tiro, verrà revocato, su proposta del Dirigente di Settore, con determinazione adottata dal Sindaco, il provvedimento di assegnazione dell’arma, con conseguente richiesta di revoca della qualifica di Agente di P.S. e attivazione delle procedure per il mutamento di mansioni.

ART.60 ARMERIA

Presso il settore Polizia Locale, un locale idoneo ed attrezzato è adibito ad armeria; in esso sono custodite le armi in dotazione alla Polizia Locale e il munizionamento.

Per il funzionamento e le caratteristiche delle armerie si osservano le norme di cui agli artt. 12-13- 14-15-16 del Decreto Ministero dell’Interno 4 marzo 1987 n°145.

ART.60 bis PRESIDI TATTICI DIFENSIVI

Gli appartenenti al Corpo di Polizia Locale che hanno superato uno specifico esame di idoneità, possono essere autorizzati dal Comandante del Corpo al porto dei c.d. "presidi tattici difensivi" – bastone per scopi di difesa e spray orticante. Inoltre, specifico equipaggiamento potrà essere impiegato nell'esecuzione dei Trattamenti Sanitari Obbligatori in cui lo stato psichico del paziente è potenzialmente idoneo a recare pregiudizio alla sicurezza degli agenti stessi.

Nell'adempimento dei servizi d'Istituto che espongono gli agenti a particolari rischi per la loro sicurezza e incolumità è, anche, previsto l'uso di appositi dispositivi rivolti a proteggere le parti più esposte del corpo

TITOLO VI DISPOSIZIONI VARIE

ART.61 SERVIZI DI RAPPRESENTANZA

I servizi di rappresentanza per cerimonie civili, militari e religiose, sono disposti dal Sindaco o dall’Assessore delegato.

Detti servizi sono espletati dal personale della Polizia Locale, appartenente alla sezione "SCORTA D’ONORE".

Il servizio viene svolto in divisa di Alta Uniforme.

L’uso della divisa di Alta Uniforme è inoltre previsto nelle cerimonie ufficiali promosse dall’Amministrazione Comunale, e in quelle che si svolgono alla presenza del Gonfalone della Città." Nelle cerimonie civili, il Gonfalone della città viene portato da personale amministrativo.

Nelle cerimonie militari il Gonfalone della città viene portato dalla sezione "SCORTA D’ONORE".

(23)

ART.62 SQUADRA DI RAPPRESENTANZA O D’ONORE

I servizi di rappresentanza e d’onore vengono svolti dagli appartenenti alla Sezione "Scorta D’Onore".

La Sezione "Scorta D’Onore" si compone di n° 42 unità:

-n°38 agenti P.M.;

-n°2 specialisti di vigilanza;

-n°2 funzionari.

Possono far parte della Sezione "Scorta D’Onore", i dipendenti con un’altezza non inferiore a m.1,70 per gli uomini e m.1,65 per le donne, con specifica attitudine all’addestramento formale e al particolare servizio.

ART.63 BANDIERA

La Polizia Locale è dotata di una propria bandiera tricolore. La bandiera è il simbolo dello spirito di gruppo, della sua storia, delle sue tradizioni.

Quando partecipa a cerimonie o parate, la bandiera è portata dall’alfiere, scortato da tre appartenenti alla Sezione A.U..

La bandiera è custodita nell’ufficio del Dirigente.

ART.64 FESTA DELLA POLIZIA LOCALE

Ogni anno si celebra l'anniversario della fondazione della Polizia Locale di Sassari, con una solenne cerimonia civile e religiosa.

ART.65 TESTI E RIVISTE SPECIALIZZATE

Allo scopo di aggiornare costantemente il personale sulle novità normative che disciplinano le attività di competenza, il dirigente propone all’amministrazione la sottoscrizione di abbonamenti a riviste specializzate. Inoltre, il dirigente acquista annualmente testi giuridici e manuali operativi da mettere a disposizione degli appartenenti al settore.

Presso la biblioteca comunale viene allestita una raccolta di testimonianze storiche e di documentazione, relative alla Polizia Locale di Sassari.

ART.66 GRUPPO SPORTIVO ATTIVITA’ RICREATIVE E VOLONTARIATO

(24)

L’Amministrazione Comunale promuove l’attività sportiva, culturale, ricreativa e solidale degli appartenenti alla Polizia Locale.

Sono incentivate le attività di volontariato di cui alla L. R. 22 luglio 1993 e alla L. 17 gennaio 1989 n°3.

L’Amministrazione mette a disposizione locali idonei e attrezzati per l’esercizio delle suddette attività.

ART. 67 ENCOMI ED ELOGI

Gli appartenenti alla Polizia Locale che si siano distinti per atti eccezionali di merito, di abnegazione e di coraggio, possono essere premiati, tenuto conto del valore dell’atto posto in essere, con deliberazione della Giunta adottata su proposta del Sindaco o dell’Assessore delegato, sentito il dirigente, con i seguenti riconoscimenti:

- proposta di ricompensa al valore civile, da rilasciarsi da parte del Ministero dell’Interno, per atti di particolare coraggio e sprezzo del pericolo;

- encomio del Sindaco;

- elogio scritto del Sindaco.

Gli elogi, gli encomi e le proposte di ricompensa al valore civile, sono registrati nello stato di servizio del dipendente.

ART.68 SANZIONI DISCIPLINARI

Le sanzioni disciplinari previste per il personale appartenente all’area della vigilanza urbana, sono regolamentate dalle norme vigenti.

TITOLO VI NORME FINALI E DI RINVIO ART. 69 APPLICABILITA’

Il presente regolamento entra in vigore il primo giorno del mese successivo a quello del conseguimento dell’esecutività.

ART.70 COMUNICAZIONE AL MINISTERO DELL’INTERNO

(25)

Copia del presente regolamento viene comunicato al Ministero dell’Interno per il tramite del Commissario di Governo, conformemente a quanto sancito dall’art.11 della legge 7 Marzo 1986 n.65.

E’ altresì comunicato al Prefetto, secondo il disposto di cui all’art.2 del D.M.I. 4 marzo 1987 n°145.

ART.71 NORME ABROGATE

Il presente regolamento speciale abroga il regolamento speciale del Corpo di Polizia Locale, approvato con deliberazione della Giunta Municipale n° 98 del 09.02.2000.

Ogni altra disposizione contraria o incompatibile con il presente regolamento si deve intendere abrogata.

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