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CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN

“SCIENZE GIURIDICHE PER LA CONSULENZA DEL LAVORO E LA SICUREZZA DEI LAVORATORI”

NUOVO ORDINAMENTO

Classe L-14, Classe delle lauree triennali in Scienze dei servizi giuridici

Articolo 1

Oggetto del regolamento

1. Le seguenti disposizioni disciplinano l’organizzazione didattica del Corso di laurea triennale in “Scienze giuridiche per la consulenza del lavoro e la sicurezza dei lavoratori”, in conformità alle finalità previste nella classe di laurea di riferimento, agli obiettivi formativi specifici indicati dall’ordinamento didattico del Corso, nonché alla normativa generale stabilita dal Regolamento didattico d’Ateneo e alle pertinenti disposizioni delle Parti prima e seconda del Regolamento di cui alla delibera n. 337 del 24 agosto 2001.

Articolo 2

Obiettivi formativi specifici e percorso formativo

1. Il Corso di laurea in “Scienze giuridiche per la consulenza del lavoro e la sicurezza dei lavoratori” è finalizzato al raggiungimento dei seguenti obiettivi formativi specifici:

a) da un lato, fornire ai laureati conoscenze nei settori fondamentali per la preparazione giuridica, nel rispetto degli obiettivi formativi qualificanti della Classe di laurea L-14, con specifico riferimento alle materie che si collocano negli ambiti disciplinari storico-giuridico, filosofico-giuridico, privatistico, costituzionalistico, economico e pubblicistico;

b) dall’altro lato, fornire ai laureati conoscenze e competenze particolarmente approfondite negli ambiti disciplinari della giurisprudenza, con particolare riferimento al settore giuslavoristico, e delle discipline giuridiche d’impresa e settoriali con una particolare attenzione per i profili lavoristici. In tal modo, il laureato acquisirà le conoscenze e competenze necessarie per la consulenza del lavoro sia nel settore privato sia in quello pubblico, anche con specifico riguardo alle problematiche giuridiche della salute e sicurezza dei lavoratori, nonché per la gestione dei rapporti di lavoro e delle relazioni sindacali, anche con riferimento all’attività delle associazioni rappresentative di interessi collettivi e professionali.

2. Al fine di raggiungere gli obiettivi indicati il percorso formativo è così articolato:

a)nel primo anno, oltre all'impegno per esami a libera scelta dello studente e alla conoscenza del linguaggio giuridico di una lingua straniera, è previsto lo studio di materie di base, sia giuridiche sia economiche.

Il corso comprende lo studio:

a1) dei primi fondamenti storici del diritto, con particolare riferimento al lavoro;

a2) della filosofia, della teoria e della metodologia giuridica, compresi elementi di informatica giuridica;

a3) dei principi fondamentali del diritto privato e degli elementi di base del diritto commerciale, necessari anche per la comprensione degli istituti privatistici presenti nelle materie caratterizzanti del corso di laurea e per conoscere la strutturazione delle imprese;

a4) dei principi "costituzionali" (internazionali, comunitari e nazionali) a cui si ispirano i moderni ordinamenti giuridici, anche per quanto attiene ai profili lavoristici;

a5) dei fondamenti economici del lavoro e del suo mercato nonché dei sistemi di relazioni industriali;

b) nel secondo anno, oltre all'impegno per esami a libera scelta dello studente e per tirocini formativi, formazione ed esperienze professionali o ulteriori conoscenze linguistiche, è previsto lo studio di materie giuridiche di base e caratterizzanti nonchè di un insegnamento sociologico.

Il corso comprende lo studio:

b1) dei fondamenti storici del moderno diritto del lavoro;

b2) di due materie particolarmente caratterizzanti del Corso di laurea che hanno ad oggetto, l'una, lo studio dei fondamenti del diritto sindacale e del rapporto individuale di lavoro privato e pubblico, e l'altra lo studio del diritto della salute e della sicurezza dei lavoratori;

b3) degli elementi del diritto processuale civile, con particolare riferimento al processo ed alle procedure stragiudiziali in materia di lavoro;

b4)dei principi del diritto tributario sia sul piano generale sia su quello speciale dell'impresa e del lavoro;

b5)dei fondamenti della sociologia del lavoro;

c)nel terzo anno, oltre all'impegno per tirocini formativi, formazione ed esperienze professionali o ulteriori conoscenze linguistiche per la prova finale, è previsto lo studio di materie giuridiche, economiche e mediche correlate a varie tematiche lavoristiche, anche con riferimento alla salute e sicurezza dei lavoratori. Il corso comprende lo studio:

c1)con la metodologia del laboratorio,della casistica giurisprudenziale in materia di diritto sindacale e del lavoro;

o dei fondamenti economici del sistema della previdenza sociale e dell'impatto economico del sistema della sicurezza

del lavoro;

c2)dei fondamenti giuridici del sistema previdenziale;

c3)di una materia giuridica appartenente al settore penalistico riferibile principalmente alla tematica del diritto della sicurezza nei luoghi di lavoro;

c4)di due materie mediche relative alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Articolo 3

Conoscenze e capacità dei laureati e verifica

Il laureato in “Scienze giuridiche per la consulenza del lavoro e la sicurezza dei lavoratori”ha:- completa conoscenza e capacità di comprensione dei settori giuridici di base;- approfondita conoscenza delle norme nazionali e comunitarie in materia di lavoro, anche con riguardo ai profili della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori;- conoscenza delle

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procedure di risoluzione delle controversie giudiziali e stragiudiziali;- specifica conoscenza delle procedure di concertazione collettiva e dei metodi e tecniche della contrattazione collettiva;- conoscenza di base delle discipline economiche, con particolare riguardo al funzionamento del mercato del lavoro e dei sistemi di relazioni industriali, della

previdenza sociale e della sicurezza del lavoro;

- capacità di comprendere finalità e contesti delle politiche del lavoro;

- conoscenza della normativa sulla gestione in materia fiscale e tributaria dell’impresa e del lavoro, nonché sulla gestione del personale.

2. Le conoscenze e le capacità di comprensione acquisite saranno verificate, in itinere, con prove intermedie e verifiche durante lo svolgimento delle attività didattiche e, alla fine dei corsi di lezione, con le prove finali di esame in forma scritta e/o orale.

Articolo 4

Sbocchi professionali

1. Il laureato in “Scienze giuridiche per la consulenza del lavoro e la sicurezza dei lavoratori” può svolgere il praticantato biennale presso uno studio professionale di consulenza del lavoro e sostenere l’esame che abilita alla professione di Consulente del lavoro (l. n. 12/79 e successive modificazioni). È inoltre idoneo a svolgere, sotto forma di lavoro subordinato o autonomo, un’attività attinente alla gestione o amministrazione del personale nonché alla gestione della sicurezza del lavoro presso un’impresa privata, una pubblica amministrazione o altre organizzazioni, fermo restando quanto previsto dagli articoli 32 e 34 del d.lgs. n. 81/2008 e successive modificazioni per lo svolgimento delle funzioni e dei compiti ivi disciplinati. Può altresì svolgere attività nell’ambito delle associazioni rappresentative di interessi collettivi e professionali, nonché nelle strutture pubbliche o private che gestiscono servizi per l’impiego.

2.Il corso prepara alle professioni di:

- Consulente del lavoro;

- Esperto in diritto della sicurezza del lavoro;

- Esperto in amministrazione del personale;

- Esperto in servizi per l’impiego.

3. Al fine di consentire agli iscritti al Corso di laurea di cui al presente Regolamento che vi abbiano interesse lo svolgimento delle funzioni e dei compiti di cui agli articoli 32 e 34 del d.lgs. n. 81/2008 e successive modificazioni, il Consiglio di Facoltà valuterà l’opportunità di attivare i corsi di formazione necessari per lo svolgimento di tali funzioni e di tali compiti. In ogni caso il conseguimento della laurea di cui al presente Regolamento prescinde dalle frequenza dei corsi di formazione di cui al precedente periodo.

Articolo 5

Requisiti per l’ammissione

1. Per essere ammessi al Corso di laurea è necessario essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di un titolo di studio equipollente conseguito all’estero. All’inizio delle attività del primo anno di iscrizione, si svolgerà un test di valutazione, di carattere non selettivo, il cui esito non pregiudicherà l’iscrizione al percorso formativo.

Il test, che si articolerà in dieci domande a risposta multipla, sarà mirato ad accertare le conoscenze pregresse dello studente, con particolare riferimento alle materie di base del Corso di laurea, e l’acquisizione di capacità logico-deduttive.

Il test si considererà superato ove lo studente risponda correttamente a sei domande su dieci. Gli studenti con valutazione insufficiente saranno tenuti alla frequenza obbligatoria di un corso della durata di una settimana di preparazione alla frequenza da svolgersi entro il primo semestre.

2. L’iscrizione degli studenti stranieri è regolamentata dalla vigente normativa nazionale i cui dettagli sono riportati nel sito internet di Ateneo.

Articolo 6

Attività didattica

1. L’attività didattica è organizzata su base semestrale indipendentemente dal numero di ore assegnate agli insegnamenti. Tale organizzazione è modificabile in sede di programmazione annuale delle attività didattiche.

2. Le attività didattiche, così come illustrate nel presente Regolamento, si svolgono nell’ambito del calendario approvato dal Consiglio di Facoltà e riportato nel manifesto degli studi. Il calendario didattico dovrà prevedere la non sovrapposizione dei periodi dedicati alla didattica con quelli dedicati alle prove di esame.

3. Gli orari delle lezioni, delle esercitazioni e di ogni altra attività didattica, compreso l’orario di ricevimento dei docenti, sono resi pubblici a cura del Preside di Facoltà.

4. I programmi delle attività formative, con indicazione sommaria delle finalità, dei contenuti disciplinari e dei riferimenti bibliografici principali, nonché delle prove di valutazione, sono riportati, insieme al manifesto degli studi dell’Università, nella guida didattica (o Vademecum) predisposta dalla Facoltà.

Articolo 7

Insegnamenti e piani di studio

1. Gli insegnamenti ufficiali del Corso di laurea, attivati nell’ambito dei settori scientifico-disciplinari stabiliti dall’ordinamento didattico ad esso relativo, sono indicati e ripartiti per anno di corso nel piano degli studi allegato al presente Regolamento. Essi sono attivati direttamente o mutuati da altri corsi di laurea della Facoltà o dell’Ateneo, e possono essere mutuati, sulla base di specifici accordi, da altri Atenei. L’Allegato specifica la tipologia delle attività formative che danno luogo all’acquisizione di crediti.

2. Le ore di insegnamento sono stabilite in via generale secondo la seguente equivalenza:

3 crediti=18 ore;

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6 crediti=36 ore;

9 crediti=54 ore;

12 crediti=72 ore;

per gli insegnamenti con un numero superiore di crediti=fino a 90 ore.

3. I piani di studio individuali conformi a quello ufficiale o che se ne discostano, nella indicazione degli insegnamenti prescelti per non più di 12 crediti lasciati a "libera scelta" dello studente, si intendono, previa verifica in via amministrativa, autonomamente approvati.

Articolo 8

Modalità degli insegnamenti 1. Ciascun insegnamento ufficiale comprende di norma:

a) una trattazione della materia a carattere istituzionale e i necessari approfondimenti teorici;

b) eventuali moduli di approfondimento;

c) attività didattiche integrative, quali esercitazioni, seminari o conferenze.

Articolo 9

Regimi di impegno di studio e frequenza

1. Le disposizioni del presente Regolamento relative alle varie tipologie di attività didattica e formative valgono, salve diverse indicazioni, sia per gli studenti impegnati a tempo pieno sia per gli studenti a tempo parziale.

2. Non sono previsti obblighi di frequenza. Tuttavia agli studenti iscritti è consigliata la frequenza continuativa agli insegnamenti ed il programma di esame potrà avere articolazione diversa a seconda che lo studente frequenti o meno le lezioni.

3. A favore degli studenti che non possono frequentare i corsi con regolarità potranno essere previste opportune attività di sostegno.

Articolo 10

Modalità di verifica del profitto ed acquisizione dei crediti formativi

1. Gli insegnamenti danno luogo all’acquisizione dei crediti indicati (CFU), subordinatamente al superamento delle prove d’esame previste. Queste possono svolgersi, per determinazione del titolare dell’insegnamento, sotto forma di esame orale, esame scritto, discussione di un elaborato, oppure test e sono finalizzate ad accertare la maturità intellettuale del candidato ed il possesso delle conoscenze e abilità che caratterizzano la materia.

2. Per gli insegnamenti eventualmente strutturati in più moduli la prova di esame è unica e il Consiglio di Facoltà assegna ad uno dei docenti la responsabilità di coordinare le prove di verifica del profitto. In ogni caso deve essere accertato il profitto su ogni singolo modulo.

3.. In ciascuna sessione lo studente in regola con la posizione amministrativa potrà sostenere tutti gli esami senza alcuna limitazione.

4. La prova d’esame è individuale e la valutazione è sempre espressa in trentesimi. La Commissione esaminatrice può concedere all’unanimità la lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è pari a 18/30. Per tutto quanto riguarda le modalità di organizzazione e attuazione delle prove e degli accertamenti di profitto, valgono le disposizioni di cui agli articoli 27, 28 e 29 del Regolamento didattico di Ateneo.

5. Le modalità di svolgimento dell’esame per ciascun insegnamento sono rese note su indicazione del docente.

6. Le verifiche periodiche di apprendimento non sono di per sé considerate prove di esame idonee al conseguimento dei CFU. Tuttavia il docente, nella valutazione del profitto in occasione degli esami, può tenere conto dei risultati conseguiti in eventuali prove di verifica o colloqui sostenuti durante lo svolgimento del corso di insegnamento corrispondente.

7. Il conseguimento dei CFU attribuiti ai due insegnamenti lasciati alla libera scelta dello studente dall’ordinamento del presente Corso di laurea deve avvenire prima della prova finale e previo superamento dei relativi esami.

8. Lo studente non può sostenere esami già sostenuti in altri Corsi di laurea o di Diploma universitario.

9. I 3 CFU relativi alla conoscenza del linguaggio giuridico della lingua straniera, che dovrà essere di livello medio (livello B1), possono essere riconosciuti o sulla base di prove specifiche effettuate secondo le modalità indicate dal Consiglio di Facoltà o, secondo quanto previsto dall’art. 34, comma 6, del Regolamento didattico di Ateneo, sulla base di certificazioni rilasciate dal Centro linguistico di Ateneo (CLA) o da strutture didattiche, interne o esterne all’Ateneo, specificamente competenti per ciascuna delle lingue. Sono altresì valide le certificazioni rilasciate da organismi culturali ufficialmente riconosciuti specificamente competenti per ciascuna delle lingue. Potranno altresì essere riconosciute competenze linguistiche documentate dal superamento di esami di lingua straniera presso istituzioni universitarie o dal possesso di apposita laurea.

10. Sono riconosciuti complessivamente 9 CFU – ex art. 10, comma 5, lett. d, d.m. n. 270/2004 – per significative esperienze di lavoro, in qualsiasi forma svolto, o di studio, congruenti con le finalità del Corso di laurea, ulteriori conoscenze linguistiche, nonché abilità informatiche e telematiche, relazionali, o comunque utili per l’inserimento nel mondo del lavoro, stages e tirocini formativi presso imprese, amministrazioni pubbliche, enti pubblici o privati ivi compresi quello del terzo settore, ordini e collegi professionali, sulla base di apposite convenzioni. Qualora le predette esperienze, ulteriori conoscenze ed abilità siano state acquisite autonomamente dallo studente, questi dovrà presentarne la relativa documentazione, insieme ad un curriculum o ad una relazione, che sarà valutata da un’apposita Commissione nominata dal Preside, ove necessario anche a seguito di un colloquio. Lo studente potrà acquisire i CFU relativi alle attività di cui all’art. 10, comma 5, lett. d, d.m. n. 270/2004 anche mediante la frequenza ad attività formative

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organizzate a cura della Facoltà, il cui profitto sarà accertato con un test finale o altra forma idonea. Le verifiche di profitto degli stages e dei tirocini avverranno attraverso la redazione di una relazione finale scritta predisposta dallo studente con l’assistenza del responsabile didattico-organizzativo del soggetto promotore ed approvata dal soggetto ospitante presso cui lo stage o il tirocinio è stato effettuato.

Articolo 11

Commissioni degli esami di profitto

1. Secondo quanto stabilito dall’art. 29 del Regolamento didattico di Ateneo, le Commissioni degli esami di profitto sono nominate dal Preside di Facoltà, su proposta del professore ufficiale dell’insegnamento. Esse sono di regola composte, oltre che dal professore ufficiale, da almeno un altro membro che sia professore ufficiale, o ricercatore dello stesso settore scientifico disciplinare o di settore affine.

2. In relazione a specifiche esigenze, i membri delle Commissioni di cui al presente articolo possono essere anche individuati tra i cultori della materia ai quali la struttura didattica abbia precedentemente riconosciuto a questo fine tale qualità.

Articolo 12

Esame di laurea - Prova finale

1. Per essere ammessi all’esame di laurea occorre aver superato, con esito positivo, gli esami degli insegnamenti previsti nel piano degli studi, con le modalità di esame stabilite nel presente Regolamento. Il numero dei CFU acquisiti durante il corso degli studi, comprensivo di quelli relativi all’esame finale, non deve essere inferiore a 180:

pertanto, per essere ammesso alla prova finale, lo studente deve aver previamente conseguito 174 CFU.

2. La prova finale, il cui superamento dà diritto al riconoscimento di 6 CFU, consiste nella discussione orale, eventualmente sulla base di un elaborato scritto, che miri a dimostrare la capacità dello studente di inquadrare e risolvere, alla luce degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali, un problema teorico-pratico individuato da uno dei docenti del Corso e connesso alle tematiche oggetto del corso di studi.

3. Può essere docente relatore ogni titolare di corso d’insegnamento della Facoltà, compresi i professori supplenti e i professori a contratto durante l’anno accademico in cui prestano la loro opera. Gli studenti possono essere seguiti da due relatori anche di aree scientifiche diverse.

4. L’eventuale elaborato finale, in accordo con il relatore, può essere scritto anche in lingua straniera.

5. L’ammissione all’esame di laurea avviene su presentazione di una apposita domanda, firmata dal docente relatore.

6. L’esame di laurea comporta una valutazione complessiva della maturità intellettuale, della qualità della prova finale e della carriera dello studente. Il voto di laurea, espresso in centodecimi, si ottiene sommando:

- la media, espressa in centodecimi, dei voti conseguiti dallo studente negli esami di profitto relativi al Corso di laurea;

- un voto assegnato alla discussione dell’elaborato finale, sulla base dei criteri che verranno stabiliti dal Consiglio di Facoltà;

- ulteriori punti basati su criteri di merito misurabili e comunque predefiniti dal Consiglio di Facoltà.

7. Nel caso di punteggio finale complessivo pari a 110/110 la Commissione di laurea può attribuire la lode con votazione all’unanimità. Il punteggio minimo è pari a 66/110.

8. Lo svolgimento della prova finale è pubblico così come la proclamazione del risultato finale.

Articolo 13

Commissione dell’esame di laurea

1. La Commissione dell’esame di laurea è composta da almeno 5 membri nominati dal Preside.

2. La Commissione dell’esame di laurea è presieduta dal Preside o da un professore di ruolo da lui delegato.

3. La maggioranza dei membri della Commissione deve essere costituita da professori e ricercatori di ruolo della Facoltà.

4. Il Preside, su proposta del docente relatore, può invitare a far parte della Commissione un docente di altra università o una persona particolarmente esperta nel tema affrontato nella prova finale.

Articolo 14

Insegnamenti attivabili nel Corso di Laurea e altre attività

1. Gli insegnamenti attivabili, comportanti esami di profitto, e le altre attività didattiche del Corso di laurea, sono determinati come segue, fermi restando i crediti complessivamente assegnati dall’ordinamento didattico del corso di laurea a ciascuna tipologia di attività formativa a cui i settori scientifico-disciplinari si riferiscono:

* Insegnamenti afferenti ai Settori scientifico-disciplinari obbligatori e complementari: per un totale di 162 CFU (di cui 150 CFU relativi complessivamente a tutti gli insegnamenti obbligatori e 12 CFU relativi complessivamente a due insegnamenti a libera scelta dello studente da individuare tra gli insegnamenti facoltativi di seguito indicati oppure tra insegnamenti diversi purché coerenti con gli obiettivi formativi del Corso di Laurea):

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IUS/01 – DIRITTO PRIVATO

- Istituzioni di diritto privato ed elementi di diritto commerciale IUS/07 – DIRITTO DEL LAVORO

- Diritto sindacale e del lavoro privato e pubblico - Diritto della salute e della sicurezza dei lavoratori - Laboratorio di diritto sindacale e del lavoro - Diritto della sicurezza sociale

- Diritto dei sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro IUS/08 – DIRITTO COSTITUZIONALE - Diritto costituzionale

IUS/10 – DIRITTO AMMINISTRATIVO - Elementi di Diritto amministrativo IUS/12 – DIRITTO TRIBUTARIO - Diritto tributario

IUS/13 – DIRITTO INTERNAZIONALE - Diritto internazionale e comunitario del lavoro IUS/15 – DIRITTO PROCESSUALE CIVILE - Elementi di Diritto processuale civile del lavoro IUS/16 – DIRITTO PROCESSUALE PENALE -Diritto processuale penale della sicurezza sul lavoro IUS/17 – DIRITTO PENALE

- Diritto penale del lavoro

IUS/18 – DIRITTO ROMANO E DIRITTI DELL’ANTICHITÀ - Lavoro e lavoratori in diritto romano

IUS/19 – STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO - Storia del diritto del lavoro

IUS/20 – FILOSOFIA DEL DIRITTO

- Filosofia del diritto ed elementi di informatica giuridica IUS/21 –DIRITTO PUBLBICO COMPARATO

Diritto regionale comparato e del lavoro SECS-P/01 – ECONOMIA POLITICA

- Economia del lavoro e delle relazioni industriali SECS-P/03 – SCIENZA DELLE FINANZE

- Economia della previdenza sociale e della sicurezza del lavoro SECS-P/07 – ECONOMIA AZIENDALE

- Economia aziendale

SECS-P/08-Economia e gestione delle imprese Strategia e politica aziendale

SECS-P/06-Economia applicata Economia applicata

SECS-P/12-Storia economica Storia dell’impresa e del lavoro

ICAR/03-Ingegneria sanitaria-ambientale Valutazione dei rischi ambientali

SECS-P/10 – ORGANIZZAZIONE AZIENDALE - Organizzazione del lavoro

SECS-S/03 – STATISTICA ECONOMICA

- Modelli statistici del mercato del lavoro e della sicurezza del lavoro

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SPS/09 – SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI E DEL LAVORO -Sociologia del lavoro

MED/42 – IGIENE GENERALE E APPLICATA

- Igiene applicata ai luoghi di lavoro (insegnamento obbligatorio) (9 CFU) - Medicina preventiva, riabilitativa e sociale

MED/44 – MEDICINA DEL LAVORO - Medicina del lavoro

M-PSI/06 – PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI - Psicologia del lavoro

M-STO/04 – Storia contemporanea - Storia contemporanea

* Altre attività:

Attività ex art. 10, comma 5, lett. d, d.m. n. 270/2004 (per un totale di 12 CFU) Linguaggio giuridico di una lingua straniera (per un totale di 3 CFU)

Prova finale (per un totale di 6 CFU)

2. Con delibera della Facoltà, adottata in sede di programmazione delle attività didattiche, possono essere aggiunti, nell’ambito dei settori scientifico-disciplinari previsti dall’ordinamento didattico, ulteriori insegnamenti, nonché modificati o eliminati gli insegnamenti sopra indicati.

Articolo 15

Propedeuticità

1. Nel Corso di laurea di cui al presente Regolamento vigono le seguenti propedeuticità:

Lo studente non può superare l’esame di: senza aver superato l’esame di:

- Diritto sindacale e del lavoro privato e pubblico - Istituzioni di diritto privato ed elementi di diritto commerciale

- Diritto costituzionale

- Diritto della sicurezza sociale - Istituzioni di diritto privato ed elementi di diritto commerciale

- Diritto costituzionale - Diritto processuale penale della sicurezza del lavoro - Diritto penale del lavoro

- Diritto della salute e della sicurezza dei lavoratori - Diritto sindacale e del lavoro privato e pubblico - Diritto dei sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro - Diritto della salute e della sicurezza dei lavoratori - Elementi di diritto amministrativo - Diritto costituzionale

- Laboratorio di diritto sindacale e del lavoro - Diritto sindacale e del lavoro privato e pubblico

- Diritto penale del lavoro - Diritto costituzionale

- Elementi di diritto processuale civile del lavoro - Diritto sindacale e del lavoro privato e pubblico

Articolo 16

Riconoscimento di altri crediti formativi

1. Sono riconosciuti i crediti acquisiti presso l’Ateneo di Urbino o in altre sedi universitarie in corsi di studio della stessa classe o di altre classi se conformi e congrui rispetto agli obiettivi formativi del Corso di laurea. La valutazione della conformità e della congruità è effettuata dalla Commissione didattica sulla base dell’ordinamento didattico della laurea.

2. Con riguardo ai programmi di mobilità studentesca, il riconoscimento degli studi compiuti all’estero, del superamento degli esami e delle altre prove di verifica previste e del conseguimento dei relativi crediti formativi universitari diventa operante ove non vi sia una convenzione di Ateneo, con l’approvazione del Consiglio di Facoltà, previo parere della Commissione didattica.

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3. I riconoscimenti dei crediti, anche parziali, sono deliberati dal Consiglio di Facoltà, tenuto conto dei contenuti formativi della laurea e del percorso formativo svolto dallo studente, sulla base della valutazione effettuata dalla Commissione didattica.

4. Per i trasferimenti che avvengono da corsi di laurea della medesima classe, la Commissione didattica assicura il riconoscimento del 50% dei crediti maturati, nel rispetto della normativa vigente.

Articolo 17

Commissione didattica

1. La Commissione didattica, nominata dal Consiglio di Facoltà, è unica per tutti i Corsi di laurea e i Corsi di laurea magistrale attivati dalla Facoltà di Giurisprudenza. Essa è composta da tre membri scelti tra i professori di ruolo di prima e seconda fascia ed i ricercatori, ed è coordinata da un Presidente designato dal Consiglio di Facoltà. La Commissione dura in carica un anno ed è rinnovabile.

Articolo 18

Tutorato

1. Ai sensi dell’art. 24 del Regolamento didattico di Ateneo il funzionamento del servizio di tutorato è disciplinato dall’apposito Regolamento di Ateneo adottato dal Senato Accademico, nonché dalle disposizioni del Regolamento di Facoltà e dei corsi di studio.

Articolo 19

Competenze per le decisioni relative al Corso di laurea 1. Tutte le decisioni attinenti al corso di laurea sono assunte dal Consiglio di Facoltà.

2. Qualora venga istituito il Consiglio del Corso di laurea tutte le competenze che il presente Regolamento assegna al Consiglio di Facoltà si intendono attribuite al Consiglio del Corso di laurea in quanto ciò sia compatibile con il Regolamento didattico di Ateneo. In ogni caso resta fermo quanto previsto dall’articolo 17 del presente Regolamento.

3. Ove venga istituito il Consiglio del Corso di laurea tutte le competenze che il presente Regolamento attribuisce al Preside di Facoltà si intendono attribuite al Presidente del Consiglio del Corso di laurea in quanto ciò sia compatibile con il Regolamento didattico di Ateneo.

Allegato

Piano degli studi del corso di laurea triennale in

“SCIENZE GIURIDICHE PER LA CONSULENZA DEL LAVORO E LA SICUREZZA DEI LAVORATORI”

NUOVO ORDINAMENTO A.A. 2012/2013

I ANNO ATTIVATO crediti formativi tipo attività formativa

IUS/01 - Istituzioni di diritto privato ed elementi di diritto commerciale CFU 12 BASE

IUS/08 - Diritto costituzionale CFU 9 BASE

IUS/13 - Diritto internazionale e comunitario del lavoro CFU 6 CARATTERIZZANTE IUS/18 - Lavoro e lavoratori in diritto romano CFU 6 BASE

IUS/20 - Filosofia del diritto ed elementi di informatica giuridica CFU 9 BASE

SECS-P/01- Economia del lavoro e delle relazioni industriali CFU 9 CARATTERIZZANTE

- Un insegnamento a libera scelta dello studente CFU 6

- Linguaggio giuridico di almeno una lingua straniera CFU 3

II ANNO NON ATTIVATO crediti formativi tipo attività formativa

IUS/07 - Diritto sindacale e del lavoro privato e pubblico CFU 9 CARATTERIZZANTE IUS/07 - Diritto della salute e della sicurezza dei lavoratori CFU 9 CARATTERIZZANTE

IUS/12 - Diritto tributario CFU 9 CARATTERIZZANTE

IUS/15 - Elementi di diritto processuale civile del lavoro CFU 6 CARATTERIZZANTE

IUS/19 - Storia del diritto del lavoro CFU 6 BASE

SPS/09 - Sociologia del lavoro CFU 6 CARATTERIZZANTE

- Un insegnamento a libera scelta dello studente CFU 6

- Tirocini formativi, formazione ed esperienze professionali CFU 6

III ANNO NON ATTIVATO crediti formativi tipo attività formativa

IUS/07 - Laboratorio di diritto sindacale e del lavoro CFU 9 CARATTERIZZANTE

IUS/07 - Diritto della sicurezza sociale CFU 6 CARATTERIZZANTE

IUS/17 - Diritto penale del lavoro CFU 9 CARATTERIZZANTE

SECS-P/03 – Economia della previdenza sociale e della sicurezza del lavoro CFU 9 AFFINE/INTEGRATIVA

MED/44 - Medicina del lavoro CFU 9 CARATTERIZZANTE

MED/42- Igiene applicata ai luoghi di lavoro CFU 9 AFFINE/INTEGRATIVA - Tirocini formativi, formazione ed esperienze professionali CFU 6

- Prova finale CFU 6

I DUE INSEGNAMENTI A LIBERA SCELTA DELLO STUDENTE, CIASCUNO CON 6 CFU, POSSONO ESSERE INDIVIDUATI FRA QUELLI DI SEGUITO ELENCATI OPPURE TRA INSEGNAMENTI DIVERSI PURCHÉ COERENTI CON GLI OBIETTIVI FORMATIVI DEL CORSO DI LAUREA:

SECS-P/10 – Organizzazione del lavoro CFU 6 AFFINE/INTEGRATIVA

SECS-P/07-Economia aziendale CFU 6 CARATTERIZZANTE

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IUS/07 - Diritto dei sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro CFU 6 CARATTERIZZANTE

IUS/10 - Elementi di diritto amministrativo CFU 6 CARATTERIZZANTE

SECS-S/03 - Modelli statistici del mercato del lavoro e della sicurezza del lavoro CFU 6 CARATTERIZZANTE IUS/16- Diritto processuale penale della sicurezza sul lavoro CFU 6 CARATTERIZZANTE MED/42- Medicina preventiva, riabilitativa e sociale CFU 6 AFFINE/INTEGRATIVA

ICAR/03- Ingegneria sanitaria – ambientale CFU 6 AFFINE/INTEGRATIVA

M-STO/04-Storia contemporanea CFU 6 AFFINE/INTEGRATIVA

M-PSI/06-Psicologia del lavoro CFU 6 AFFINE/INTEGRATIVA

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CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA

NUOVO ORDINAMENTO

LMG/01 - Classe delle lauree magistrali in Giurisprudenza

Art. 1

Le seguenti disposizioni disciplinano l’organizzazione didattica del Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza, in conformità alle finalità previste nella classe di laurea di riferimento, agli obiettivi formativi specifici indicati dall’ordinamento didattico del corso, nonché alla normativa generale stabilita dal Regolamento Didattico d’Ateneo.

Art. 2

Gli insegnamenti ufficiali del Corso di Laurea, attivati nell’ambito dei settori scientifico-disciplinari stabiliti dall’ordinamento didattico ad esso relativo, sono indicati e ripartiti per anno di corso nel piano degli studi allegato al presente Regolamento. Essi sono attivati direttamente o mutuati da altri corsi di laurea della Facoltà o dell’Ateneo.

L’Allegato specifica gli obiettivi formativi, la tipologia delle attività formative che danno luogo all’acquisizione di crediti, i crediti attribuiti agli insegnamenti - fermo restando quanto stabilito al comma 1, lettera h) e al comma 3 dell’art. 6, parte seconda del presente Regolamento -, nonché gli eventuali moduli didattici di cui essi si compongono, con indicazione dei relativi crediti. Le ore di insegnamento sono stabilite in via generale secondo la seguente equivalenza: 3 crediti = 18 ore; 6 crediti = 36 ore; 9 crediti = 54 ore; 12 crediti = 72 ore; 14 crediti = 84 ore; 15 crediti = 90 ore. I piani di studio individuati conformi a quello ufficiale o che se ne discostano, nella indicazione degli insegnamenti prescelti per non più di 9 crediti lasciati a "libera scelta" dello studente, si intendono, previa verifica in via amministrativa, automaticamente approvati.

Art. 3

Ciascun insegnamento ufficiale comprende di norma: a) una trattazione della materia a carattere istituzionale e i necessari approfondimenti teorici; b) eventuali moduli di approfondimento; c) attività didattiche integrative, quali esercitazioni, seminari o conferenze. Salva diversa indicazione all’articolo 6, modificabile in sede di programmazione annuale delle attività didattiche, gli insegnamenti si svolgono all’interno di un semestre, indipendentemente dal numero di ore ad essi attribuite. La partecipazione alle lezioni e alle altre attività didattiche non è obbligatoria.

Art. 4

Per gli insegnamenti eventualmente strutturati in più moduli l’esame è unico e il Consiglio di Facoltà o il Consiglio di corso di laurea assegna ad uno dei docenti la responsabilità di coordinare le prove di verifica del profitto.

Gli insegnamenti danno luogo all’acquisizione dei crediti indicati, subordinatamente al superamento delle prove d’esame previste. Queste possono essere, per determinazione del titolare dell’insegnamento, esame orale, esame scritto, discussione di un elaborato, oppure test. La valutazione di tali prove di profitto è sempre espressa in trentesimi. Per gli insegnamenti ripartiti in due annualità l’esame è sostenuto al termine di ciascuna annualità, ferma restando la facoltà dello studente di sostenere un unico esame al termine della seconda annualità.

Art. 5

I crediti relativi alla conoscenza della lingua straniera, comprensiva del linguaggio giuridico, che dovrà essere di livello medio (livello B1), possono essere riconosciuti sulla base di prove specifiche effettuate secondo le modalità indicate dal Consiglio di Facoltà o dal Consiglio di corso di laurea, nonché sulla base di certificazioni rilasciate dalla struttura interna dell’Ateneo (Centro Linguistico di Ateneo) ovvero da strutture didattiche esterne, specificamente competenti per ciascuna delle lingue. Potranno altresì essere riconosciute competenze linguistiche documentate dal superamento di esami presso istituzioni universitarie o dalla laurea.

Art. 6

1. Gli insegnamenti attivabili, comportanti esami di profitto, e le altre attività didattiche del corso di laurea, sono determinati come segue, fermi restando i crediti complessivamente assegnati dall’ordinamento didattico del corso di laurea a ciascuna tipologia di attività formativa cui i settori scientifico-disciplinari si riferiscono:

IUS/01 – DIRITTO PRIVATO - Diritto civile

- Diritto di famiglia

- Istituzioni di diritto privato I annualità - Istituzioni di diritto privato II annualità - Diritto dell’informatica

- Diritto dei contratti bancari

(10)

- Diritto sportivo I Modulo: Profili generali del diritto sportivo

II Modulo: I rapporti di lavoro e le azioni di responsabilità - Diritto dell’immigrazione: I Modulo: Le fonti del diritto dell’immigrazione II modulo: Tutele civili, azioni di status e rapporti familiari IUS/02 – DIRITTO PRIVATO COMPARATO

- Diritto privato comparato - Sistemi giuridici comparati

IUS/03 – DIRITTO AGRARIO

- Diritto agrario IUS/04 – DIRITTO COMMERCIALE - Diritto commerciale

- Diritto commerciale progredito

IUS/05 – DIRITTO DELL’ECONOMIA - Diritto del mercato finanziario - Diritto privato dell’economia

- Diritto pubblico dell'economia - Diritto dell’economia

IUS/06 – DIRITTO DELLA NAVIGAZIONE

- Diritto della navigazione

IUS/07 – DIRITTO DEL LAVORO - Diritto del lavoro

- Diritto della sicurezza sociale - Diritto delle pari opportunità - Diritto sindacale

IUS/08 – DIRITTO COSTITUZIONALE

- Diritto costituzionale

- Diritto regionale

- Giustizia costituzionale

IUS/09 – ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO

- Istituzioni di diritto pubblico

IUS/10 – DIRITTO AMMINISTRATIVO - Diritto amministrativo

- Diritto degli Enti locali - Diritto processuale amministrativo

- Diritto della circolazione stradale e infortunistica stradale - Diritto dell’ambiente

- Governo del territorio

IUS/11 – DIRITTO CANONICO E DIRITTO ECCLESIASTICO - Diritto canonico

- Diritto e religioni - Diritto ecclesiastico

- Storia del diritto canonico

IUS/12 – DIRITTO TRIBUTARIO

- Diritto tributario

IUS/13 – DIRITTO INTERNAZIONALE - Diritto del commercio internazionale - Diritto internazionale

- Diritto internazionale privato - Diritto internazionale privato dell’Unione Europea

- Tutela internazionale dei diritti umani

(11)

IUS/14 – DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA - Diritto dell’Unione europea

IUS/15 – DIRITTO PROCESSUALE CIVILE - Diritto dell’arbitrato

- Diritto fallimentare - Diritto processuale civile

IUS/16 – DIRITTO PROCESSUALE PENALE - Diritto penitenziario

- Diritto processuale penale - Diritto processuale penale comparato - Ordinamento giudiziario

- Teoria generale del processo - Diritto processuale penale europeo

IUS/17 – DIRITTO PENALE - Criminologia

- Diritto penale (corso progredito) - Diritto penale commerciale

- Diritto penale del lavoro - Diritto penale dell’ambiente

- Diritto penale I annualità (parte generale) - Diritto penale II annualità (parte speciale)

IUS/18 – DIRITTO ROMANO E DIRITTI DELL’ANTICHITA’

- Argomentazione giuridica e retorica forense - Diritti greci - Diritto commerciale romano

- Diritto romano

- Fondamenti del diritto europeo

- Istituzioni di diritto romano

- Storia della giurisprudenza romana

IUS/19 – STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO - Diritto comune

- Diritto sammarinese - Esegesi delle fonti del diritto italiano - Storia del diritto italiano (I e II modulo)

IUS/20 – FILOSOFIA DEL DIRITTO - Diritti dell’uomo

- Filosofia del diritto I annualità

- Filosofia del diritto II annualità (Deontologia professionale, logica ed argomentazione giuridica e retorica forense, sociologia giuridica, informatica giuridica)

- Informatica giuridica - Informatica giuridica (basi di ricerca)

IUS/21 – DIRITTO PUBBLICO COMPARATO

- Diritto pubblico comparato - Diritto tributario comparato

- Diritto regionale italiano e comparato - Federalisimi

MED/43 - MEDICINA LEGALE - Medicina Legale

SECS-P/01 – ECONOMIA POLITICA

- Economia dell’integrazione europea - Economia politica

(12)

SECS-P/02 – POLITICA ECONOMICA - Politica economica

SECS-P/03- SCIENZA DELLE FINANZE - Analisi economica del diritto

- Economia della regolamentazione - Economia delle istituzioni

- Scienza delle finanze

SECS-P/07 – ECONOMIA AZIENDALE - Economia aziendale

SECS-S/01 - STATISTICA - Statistica

SECS-S/05 – STATISTICA SOCIALE - Statistica giudiziaria

SPS/12 – SOCIOLOGIA GIURIDICA, DELLA DEVIANZA E MUTAMENTO SOCIALE - Sociologia del diritto

Attività ex art. 10, comma 5, lett. d, DM 270/04 (per un totale di 2 crediti)

Lingua straniera (per un totale di 4 crediti)

Prova finale (per un totale di 20 crediti)

2. Con delibera della Facoltà, adottata in sede di programmazione delle attività didattiche, possono essere aggiunti, nell’ambito dei settori scientifico-disciplinari previsti dall’ordinamento didattico, ulteriori insegnamenti, nonché modificati o eliminati gli insegnamenti sopra indicati.

Art. 7

Sono riconosciuti 2 crediti per significative esperienze di lavoro, in qualsiasi forma svolto, o di studio, congruenti con le finalità del Corso di Laurea, ulteriori conoscenze linguistiche, nonché abilità informatiche e telematiche, relazionali, o comunque utili per l’inserimento nel mondo del lavoro, stages e tirocini formativi presso imprese, amministrazioni pubbliche, enti pubblici o privati ivi compresi quello del terzo settore, ordini e collegi professionali, sulla base di apposite convenzioni. La documentazione afferente a tali abilità o esperienze, presentata dallo studente insieme con un curriculum o una relazione, viene valutata da un’apposita commissione, ove necessario anche a seguito di un colloquio.

In mancanza di tali abilità o esperienze autonomamente acquisite, lo studente potrà acquisire i crediti necessari anche mediante la frequenza ad attività formative organizzate a cura della Facoltà, il cui profitto sarà accertato con un test finale o altra forma idonea.

Art. 8

Acquisiti i necessari crediti, lo studente è ammesso a sostenere la prova finale, che consisterà nella pubblica discussione di una tesi elaborata per iscritto in modo originale dallo studente, sotto la guida di un relatore, scelta in una delle materie di insegnamento del corso di studio. Per essere ammesso alla prova finale, lo studente deve aver conseguito 280 crediti.

La presentazione di un elaborato scritto è obbligatoria.

Art. 9

Propedeuticità:

Lo studente non può superare l’esame di senza aver superato l’esame di:

Diritto agrario Istituzioni di diritto privato I annualità

Diritto amministrativo Diritto costituzionale

Diritto canonico Diritto costituzionale

Diritto commerciale Istituzioni di diritto privato I annualità

Diritto del lavoro Diritto costituzionale

Istituzioni di diritto privato I annualità

(13)

Diritto del mercato finanziario Diritto commerciale

Diritto dell’Unione Europea Diritto costituzionale

Diritto di famiglia Istituzioni di diritto privato I annualità

Diritto fallimentare Diritto processuale civile

Diritto internazionale Diritto costituzionale

Diritto penale del lavoro Diritto penale I annualità Diritto penale I annualità Diritto costituzionale Diritto penale II annualità Diritto penale I annualità Diritto penale commerciale Diritto penale I annualità

Diritto commerciale Diritto penale dell’ambiente Diritto penale I annualità

Diritto penitenziario Diritto penale I annualità

Diritto privato comparato Istituzioni di diritto privato I annualità Diritto processuale amministrativo Diritto amministrativo

Diritto processuale civile Istituzioni di diritto privato I annualità Diritto processuale penale Diritto penale I annualità

Diritto sammarinese Diritto costituzionale

Storia del diritto italiano (I e II modulo)

Diritto tributario Diritto costituzionale

Allegato A

Obiettivi formativi

Obiettivi formativi del corso di laurea magistrale in Giurisprudenza sono: l’approfondimento della cultura giuridica di base nazionale ed europea, anche con tecniche e metodologie casistiche, in rapporto a tematiche utili alla comprensione e alla valutazione di principi o istituti del diritto positivo; il conseguimento di conoscenze storiche che consentano di valutare gli istituti del diritto positivo anche nella prospettiva dell’evoluzione storica degli stessi; la capacità di produrre testi giuridici (normativi e/o negoziali e/o processuali) chiari, pertinenti ed efficaci in rapporto ai contesti di impiego, ben argomentati, anche con l’uso di strumenti informatici; l’acquisizione in modo approfondito di capacità interpretative, di analisi casistica, di qualificazione giuridica (rapporto fatti a fattispecie), di comprensione, di rappresentazione, di valutazione e di consapevolezza per affrontare problemi interpretativi ed applicativi del diritto, nonché l’acquisizione degli strumenti di base per l’aggiornamento delle proprie competenze. Al compimento degli studi, viene conseguita la laurea magistrale in Giurisprudenza, classe delle lauree magistrali in Giurisprudenza, classe LMG/01. La laurea magistrale in giurisprudenza indirizza alle professioni legali ed alla magistratura nonché allo svolgimento in riferimento a funzioni caratterizzate da elevata responsabilità, in vari campi di attività sociale, socio- economica e politica ovvero nelle istituzioni, nelle pubbliche amministrazioni, nelle imprese private, nei sindacati, nel settore del diritto dell’informatica, nel settore del diritto comparato, internazionale e comunitario (giurista europeo), oltre che nelle organizzazioni internazionali, in cui le capacità di analisi, di valutazione e di decisione del giurista si rivelano utilizzabili anche al di fuori delle conoscenze contenutistiche settoriali.

Piano degli studi del corso di laurea magistrale in Giurisprudenza

(NUOVO ORDINAMENTO) A.A. 2012/2013

I ANNO ATTIVATO CREDITI FORMATIVI TIPO ATTIVITA’ FORMATIVA

Tot. 60 CFU

INSEGNAMENTI OBBLIGATORI

IUS/18 – DIRITTO ROMANO E DIRITTI DELL’ANTICHITA’

- Fondamenti del diritto europeo 9 BASE

SECS-P/01 – ECONOMIA POLITICA

- Economia politica 9 CARATTERIZZANTE

(14)

IUS/01 – DIRITTO PRIVATO

- Istituzioni di diritto privato I annualità 9 BASE

IUS/08 – DIRITTO COSTITUZIONALE

- Diritto costituzionale 12 BASE

IUS/19 – STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO

- Storia del diritto italiano (I e II modulo) 12 BASE

IUS/20 – FILOSOFIA DEL DIRITTO

- Filosofia del diritto I annualità 9 BASE

II ANNO NON ATTIVATO CREDITI FORMATIVI TIPO ATTIVITA’ FORMATIVA

Tot. 63 CFU

INSEGNAMENTI OBBLIGATORI

SECS-P/03- SCIENZA DELLE FINANZE

- Scienza delle finanze 9 CARATTERIZZANTE

IUS/20 – FILOSOFIA DEL DIRITTO

- Filosofia del diritto II annualità (Deontologia professionale, 6 BASE logica ed argomentazione giuridica e forense, sociologia

giuridica, informatica giuridica) IUS/01 – DIRITTO PRIVATO

- Istituzioni di diritto privato II annualità 9 BASE

IUS/11 – DIRITTO CANONICO E DIRITTO ECCLESIASTICO

- Diritto ecclesiastico (*) 9 BASE

oppure - Diritto canonico (*)

IUS/04 – DIRITTO COMMERCIALE

- Diritto commerciale 15 CARATTERIZZANTE

IUS/02 – DIRITTO PRIVATO COMPARATO

- Diritto privato comparato 9 AFFINE/INTEGRATIVA

Attività ex art. 10, comma 5, lett. d , DM 270/04 2

Lingua 4

III ANNO NON ATTIVATO CREDITI FORMATIVI TIPO ATTIVITA’ FORMATIVA

Tot. 57 CFU

INSEGNAMENTI OBBLIGATORI

IUS/01 – DIRITTO PRIVATO

- Diritto civile 9 BASE

IUS/17 – DIRITTO PENALE

- Diritto penale I annualità 9 CARATTERIZZANTE

IUS/10 – DIRITTO AMMINISTRATIVO

- Diritto amministrativo 9 CARATTERIZZANTE

IUS/12 – DIRITTO TRIBUTARIO

- Diritto tributario 9 CARATTERIZZANTE

IUS/07 – DIRITTO DEL LAVORO

- Diritto del lavoro 12 CARATTERIZZANTE

IUS/21 – DIRITTO PUBBLICO COMPARATO

- Diritto pubblico comparato 9 CARATTERIZZANTE

(15)

IV ANNO NON ATTIVATO CREDITI FORMATIVI TIPO ATTIVITA’ FORMATIVA

Tot. 59 CFU

INSEGNAMENTI OBBLIGATORI IUS/10 – DIRITTO AMMINISTRATIVO

- Diritto processuale amministrativo 9 CARATTERIZZANTE

IUS/14 – DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA

- Diritto dell’Unione europea 9 CARATTERIZZANTE

IUS/16 – DIRITTO PROCESSUALE PENALE

- Diritto processuale penale 14 CARATTERIZZANTE

IUS/18 – DIRITTO ROMANO E DIRITTI DELL’ANTICHITA’

- Diritto romano 9 BASE

IUS/17 – DIRITTO PENALE

- Diritto penale II annualità 9 CARATTERIZZANTE

Un insegnamento a libera scelta 9

V ANNO NON ATTIVATO CREDITI FORMATIVI TIPO ATTIVITA’ FORMATIVA

Tot. 61 CFU

INSEGNAMENTI OBBLIGATORI

IUS/13 – DIRITTO INTERNAZIONALE

- Diritto internazionale 9 CARATTERIZZANTE

IUS/15 – DIRITTO PROCESSUALE CIVILE

- Diritto processuale civile 14 CARATTERIZZANTE

IUS/08 – DIRITTO COSTITUZIONALE

- Diritto regionale(*) 9 AFFINE/INTEGRATIVA

oppure - Giustizia costituzionale (*)

IUS/05 – DIRITTO DELL’ECONOMIA

- Diritto dell’economia 9 AFFINE/INTEGRATIVA

Prova finale 20

L’INSEGNAMENTO A LIBERA SCELTA DELLO STUDENTE PARI A 9 CFU, PUO’ ESSERE INDIVIDUATO FRA QUELLI DI SEGUITO ELENCATI SE ATTIVATI NELL’ANNO ACCADEMICO DI RIFERIMENTO:

IUS/01 - Diritto di famiglia IUS/01- Diritto dell’immigrazione

IUS/03 – Diritto agrario

IUS/05- Diritto del mercato finanziario IUS/05 – Diritto privato dll’economia IUS/06 - Diritto della navigazione IUS/08 - Giustizia costituzionale (*) IUS/08 – Diritto regionale (*)

IUS/10 – Diritto della circolazione stradale e infortunistica stradale IUS/11 - Diritto canonico (*)

IUS/11 - Diritto e religioni IUS/11 - Diritto ecclesiastico(*) IUS/11 - Storia del diritto canonico IUS/15 - Diritto dell’arbitrato

IUS/15 - Diritto fallimentare

IUS/16 - Diritto penitenziario

(16)

IUS/16 - Diritto processuale penale europeo IUS/16 – Ordinamento giudiziario

IUS/17 - Criminologia IUS/17 - Diritto penale commerciale

IUS/17 - Diritto penale del lavoro IUS/17 - Diritto penale dell’ambiente

IUS/17 – Profili penali della contabilità d’impresa IUS/18 - Diritti greci IUS/18 - Storia della giurisprudenza romana IUS/19 - Diritto comune

IUS/19 - Diritto sammarinese IUS/20 – Informatica giuridica

IUS/20 - Diritti dell’uomo

IUS/20 – Argomentazione giuridica e retorica forense IUS/21- Diritto regionale italiano e comparato SPS/12 - Sociologia del diritto

(*)Materie per le quali lo studente deve indicare l’opzione ai fini dell’insegnamento obbligatorio; lo studente potrà indicare come insegnamento a scelta la materia non optata.

Si dà atto che la verbalizzazione della presente delibera viene letta ed approvata seduta

stante.

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