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NOTIZIARIO PER I SOCI DELLA CASSA RURALE DI MEZZOCORONA. Anno 2 n. 1 Dicembre 2015

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Buon Natale

Buon Natale

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Iscritta al Tribunale di Trento n. 19 25/09/2013 Proprietario ed Editore:

Cassa Rurale di Mezzocorona Sede legale e direzione generale:

Via Dante Alighieri 8 – 38016 Mezzocorona TN Mail: lineadiretta@cr-mezzocorona.net Direttore Responsabile:

Lucia Facchinelli Comitato di Redazione:

Sandro Pancher, Sergio Pedot, Donatella Pedrotti, Lucia Facchinelli, Paolo Dorigati, Chiara De Vescovi Foto:

Lucia Facchinelli, Dennis Blaas, Leone Melchiori, Gentile Polo

Tipografia: Rotaltype S.a.s.

Editoriale Direttore Sergio Pedot

BAIL - IN: COSA PUÒ SUCCEDERE AI NOSTRI RISPARMI QUALE FUTURO PER IL CREDITO COOPERATIVO?

INSIEME AD EXPO 2015 SOCI IN FESTA

PREMIO ALLO STUDIO 2015 PROMOZIONE SOCIO CULTURALE CONTADINI DI MONTAGNA

Certifi cazione Family: CASSA RURALE FORMATO FAMIGLIA Palazzi Aperti: PALAZZO MARTINI SI PRESENTA AL PUBBLICO

PRODOTTI E SERVIZI

Consulenza avanzata - SOLUZIONI PERSONALIZZATE PER GLI INVESTIMENTI Virtual banking: -APP – LA BANCA IN TASCA

Prodotti e servizi Family: LA BANCA …IN FAMIGLIA

SOCI

ORESTE CARLI: 50 ANNI DA SOCIO DI CORSA!!

SALONE MARIATERESA FESTEGGIA 30 ANNI DI ATTIVITÀ DA MEZZO SECOLO FEDELI ALLA CASSA

CLUB GIOVANI SOCI ASSEMBLEA ANNUALE

PAROLA ALLE ASSOCIAZIONI PRO LOCO MEZZOCORONA CORO RIGO VERTICALE

Operatori economici: NATALE A MEZZOCORONA… LA MAGIA DELL’ATTESA CIRCOLO TENNIS

CIRCOLO ACLI… AVANTI TUTTA!

SOLIDARIETÀ

La generosità rotaliana: IN NEPAL CON SANDRO ROSSI

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3 ci sono fi nalmente timidi ma concreti

segnali di ripresa nel quadro economi- co della nazione.

Se la lunga fase recessiva può dirsi conclusa sappiamo che la ripresa non sarà immediata ed il percorso ancora molto impegnativo. Per molte famiglie ed imprese le diffi coltà non si sono esaurite.

La ripresa è inoltre condizionata da alcuni rilevanti e nuovi fenomeni qua- li l’instabilità geo-politica mondiale, i fl ussi migratori, il terrorismo globale, l’ espansione dei nuovi mercati on-li- ne che stanno indebolendo la soste- nibilità di molte attività imprendito- riali, la frammentazione di Comunità sempre meno solidali e coese.

Stiamo vivendo una fase di profondo e per alcuni aspetti violento cambia- mento: nell’ultimo ventennio si sono contrapposti stili di vita caratterizzati dalla smisurata leva del debito delle famiglie, delle imprese e dello Sta- to, con un brusco ritorno alla real- tà che ha comportato la perdita di molti posti di lavoro, la chiusura di molte aziende, un drastico ridimen- sionamento dei valori immobiliari e, fi nalmente, l’inizio di un percorso di importanti riforme pubbliche.

L’uscita dalla fase recessiva ci presen- ta un Trentino affaticato, con numeri macroeconomici nettamente diversi dalla confi nante realtà altoatesina. La diffusa presenza della Cooperazione nell’economia trentina ha permesso di attenuare ed in alcuni casi di po- sticipare l’impatto della crisi ma non possiamo nascondere i pesanti crolli che hanno travolto negli ultimi anni

importanti realtà cooperative trentine e le fragilità che ancora esistono.

Una coraggiosa e umile analisi della realtà rappresenta la premessa per guardare avanti con fi ducia. Nono- stante le diffuse debolezze, il nostro movimento possiede ancora la forza per rigenerarsi e riproporsi con auto- revolezza e credibilità, anche grazie alle molte cooperative che stanno di- mostrando di saper operare con com- petenza, organizzazione e risultati.

Per riattivare la fiducia dei Soci e ritrovare la voglia di partecipare at- tivamente sono indispensabili e non più rinviabili azioni ed esempi forti da parte dei vertici del movimento, che dimostrino che un nuovo corso è pos- sibile, che “ripartire da meno” si può, insieme.

In questa delicata fase anche i Soci devono impegnarsi a riconoscere il va- lore di una cooperativa per la propria Comunità, misurandone l’effi cienza e la convenienza in un periodo tempo- rale più lungo dei semestri che si rin- corrono ed in cui le offerte della con- correnza sembrano sempre le migliori.

Se l’indifferenza prevale sul senso di appartenenza, se vale di più l’uovo oggi senza pensare al nostro domani il modello cooperativo, in particolare nei settori dei servizi (credito e consu- mo) è destinato a soccombere.

Qualcuno potrebbe gioire, molti ri- marranno indifferenti, pochi capi- ranno da subito l’enorme perdita che questo avvenimento potrebbe deter- minare in un territorio piccolo e fragi- le come il Trentino. Se questo dovesse accadere diventeremo tutti, compresi

gli indifferenti, un po’ più poveri e meno autonomi.

Serve l’impegno di tutti, amministra- tori, soci e istituzioni per contrastare i pericoli e le debolezze che minaccia- no anche dall’interno il sistema coo- perativo e per rilanciare un modello che potrà dare ancora molto alle Co- munità del Trentino.

I vostri amministratori stanno facen- do la loro parte, consapevoli delle re- sponsabilità e determinati nel condur- re la Cassa con attenzione e rigore, in un periodo di grande cambiamento.

Un’ ulteriore straordinaria respon- sabilità , di cui diamo conto in uno specifi co approfondimento di questo notiziario, investe il Consiglio e la Di- rezione della Cassa in questo periodo di radicali riforme del credito coope- rativo a livello nazionale e locale.

L’anno che si sta per chiudere ripor- terà una perdita di bilancio, generata da importanti accantonamenti de- stinati a rafforzare la copertura dei crediti deteriorati. Questo risultato negativo non pregiudica la possibilità della Cassa di operare con continuità, sicurezza e stabilità in favore dei Soci e della Comunità grazie a livelli patri- moniali adeguati ed una riconosciuta organizzazione della struttura.

Rivolgo a tutti voi ed ai vostri fa- migliari, a nome mio personale, del Consiglio e del Collegio sindacale un sincero augurio per un sereno Natale ed un Anno Nuovo da affrontare con coraggio e positività.

Il Presidente Sandro Pancher Cari soci,

RIPARTIRE DA MENO SI PUÒ... INSIEME!

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H

o voluto proporre quale titolo di questo articolo una celebre frase di Albert Einstein che ben si adatta allo spirito che la Cassa rurale intende fare proprio per chiudere un 2015 diffi cile ed affrontare con ottimismo il futuro.

È di tutta evidenza come l’attività banca- ria stia subendo profonde e radicali tra- sformazioni. I fattori alla base di questo cambiamento sono molti: una concor- renza sempre più aggressiva, talvolta al limite del “sottocosto”, nuove normative che richiedono crescenti adempimenti in tempi sempre più ristretti, strumenti tec- nologici che consentono di annullare di- stanze fi siche ed asimmetrie informative.

In questo scenario il futuro di una Cassa rurale, grande o piccola che sia, dipen- de dalla sua capacità di mantenere saldo il rapporto con il proprio territorio e di saper cogliere tempestivamente i segnali che da esso provengono. Per noi questi obiettivi sono raggiungibili sostanzial- mente attraverso due vie:

• consolidare la fiducia della nostra clientela;

• mantenere una attenzione costante al mercato in cui operiamo, amplian- do e migliorando i prodotti ed i ser- vizi offerti.

La fi ducia è la conseguenza di solidità e trasparenza.

E’ ancora presto per individuare il risul- tato fi nale d’esercizio, ma possiamo an- ticipare che il conto economico del 2015

delle garanzie immobiliari poste a tutela dei nostri crediti e ciò ha creato una del- le condizioni per tale risultato. Anche la pazienza che abbiamo sempre mantenuto nel gestire le posizioni in diffi coltà dando tempo ai nostri Soci e clienti di trovare soluzioni condivise e non penalizzanti, aspetto questo che riteniamo essere par- te del ruolo di una Cassa rurale vicina al territorio, si traduce ora in costi che van- no ad appesantire il conto economico.

La Cassa è comunque solida, con coeffi - cienti patrimoniali adeguati alla propria operatività, da sempre orientata a non far mancare il proprio sostegno al territorio.

Migliorare i coeffi cienti patrimoniali è di per sé semplice: basta non fare credito al proprio territorio. Chiudere il rubinetto dei prestiti, come è stato fatto dai princi- pali istituti bancari, consente di recupe- rare rapidamente posizioni nella classifi ca dei “virtuosi”, ma le Casse rurali non sono nate per questo. Certamente dobbiamo evitare di assumere rischi eccessivi e se in passato non ci siamo riusciti dobbiamo prenderne atto con decisioni coraggiose e conseguenti, ma non possiamo far rica- dere tale linea di condotta su chi ci chie- de sostegno. In continuità con quanto fatto fi no ad ora, procederemo anche in futuro a tenere una linea di attento equi- librio tra richiesta di credito e selettività nell’erogazione.

Il secondo pilastro, ovvero la trasparenza, è un valore che condividiamo quotidia- Il Direttore Sergio Pedot

“NON POSSIAMO PRETENDERE CHE LE COSE

CAMBINO, SE CONTINUIAMO A FARE LE STESSE COSE”

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5 amicizia o parentela. Non ci sono norme,

ripeto, che possono superare tali vincoli nel comportamento.

Passando al secondo profi lo, siamo con- vinti che per poter affrontare questo

“nuovo mondo” servano strumenti diversi rispetto a quelli utilizzati sino ad oggi e per questo stiamo lavorando con grande determinazione per potervi offrire nuovi servizi e prodotti al passo con il mercato.

Iniziamo con quello che riteniamo essere un nostro fi ore all’occhiello, ovvero il ser- vizio di Consulenza Avanzata, annuncia- to in assemblea e pienamente operativo da alcune settimane. È con orgoglio che vogliamo sottolineare come siamo tra le pochissime Casse rurali trentine in grado di offrire un servizio di consulenza che vi consentirà di scegliere la miglior so- luzione di investimento dei vostri rispar- mi, controllando costantemente il rischio a cui vi state esponendo. All’interno di questo numero del bollettino troverete uno specifi co approfondimento. Abbia- mo investito importanti risorse umane e fi nanziarie nel progetto, ma crediamo possa essere un elemento che identifi chi il nostro modo di esservi vicini.

Anche il servizio di Consulenza Assicu- rativa risulta sempre più apprezzato: a conferma, basti osservare come registria- mo al 31 ottobre un incremento del 50%

delle polizze rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Vogliamo sottoline- are come il risultato sia ancor più signifi - cativo se consideriamo che volutamente non fi ssiamo budget o premi di risultato per i singoli collaboratori. Ciò che viene offerto è nel puro interesse del cliente, nel solco della semplicità e della traspa- renza.

Le altre banche stanno chiudendo o li- mitando gli orari degli sportelli, anche nel nostro comune. Noi abbiamo scelto

sportello Bancomat e mantenendo per il giovedì l’orario continuato. Per lo sportel- lo Bancomat la risposta è andata oltre le nostre attese, con un numero complessi- vo di operazioni di prelievo aumentato ri- spetto all’anno precedente e con il nuovo sportello che ha superato quello installa- to presso la vecchia sede per numero di prelievi. Anche sul fronte degli orari stia- mo effettuando alcune valutazioni.

Nell’anno dell’Enciclica “Laudato si, sul- la cura della casa comune”, non possia- mo dimenticare d’essere fi gli del nostro territorio e questo ci assegna una grande responsabilità nel tutelarlo, anche sotto il profi lo economico. In questo senso un grande valore, anche simbolico, ha rap- presentato l’iniziativa di omaggiare i Soci presenti in assemblea con dei buoni spesa spendibili presso gli esercizi nostri clienti.

Accanto ai buoni dedicati ai neonati ed agli studenti che intendono acquistare i propri libri scolastici attraverso la coope- razione, un modo semplice per dar senso compiuto al termine reciprocità.

Idee e proposte che defi niscono l’identità della Cassa rurale: prossimità, professio- nalità e reciprocità. Per cambiare assieme.

Nulla di questo sarebbe possibile senza un gruppo di colleghi che condivide quo- tidianamente il percorso proposto e verso il quale va il mio sincero ed incondiziona- to grazie. Un grazie anche al Consiglio di Amministrazione ed al Collegio Sindacale per il sostegno in questi anni di grande complessità.

Infi ne da parte mia e di tutto il personale della Cassa Rurale porgo un sincero au- gurio di Buone Feste e sereno 2016 a Voi tutti, che sempre ci aiutate a migliorare.

Il Direttore Sergio Pedot

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BAIL-IN : COSA PUÒ SUCCEDERE AI NOSTRI RISPARMI

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el corso delle ultime settimane ascoltatori di tivù e radio o lettori di giornali e siti internet sono stati “bombar- dati” dal termine inglese “bail-in”, che tradotto letteralmente signifi ca “salvataggio interno”. Posta un minima attenzione a tali interventi, la legittima domanda che probabilmente si sono posti i nostri soci e clienti è la seguente:

“In concreto cos’è il ‘bail-in’ e cosa può succedere ai miei risparmi ?”.

In questo box cercheremo di illustrare cosa rappresenti tale strumento, rimandando al documento predisposto da Banca d’Italia per un approfondimento più completo (https://www.bancaditalia.it/media/approfondimenti/documen- ti/QA_gestione_crisi_bancarie.pdf).

Lo strumento del “bail-in” è la novità contenuta all’interno della Direttiva in materia di gestione delle crisi (nota come “Bank Recovery and Resolution Directive” - BRRD) a cui è stato dato maggior risalto dagli strumenti di infor- mazione, ma rappresenta solo uno dei tasselli delle azioni possibili in caso di dissesto di una banca.

L’obiettivo delle nuove norme comunitarie è stato creare le condizioni per cui le singole banche rispondano esse stesse dei propri errori, senza poter richiedere l’intervento dello Stato. Come noto infatti, il salvataggio di alcune banche di grandi dimensioni è avvenuto nel corso degli ultimi anni a spese dei contribuenti (cosiddetto “bail-out”

o “salvataggio esterno”). Ciò ha signifi cato maggiori imposte o aumento del debito pubblico. Questo, vogliamo ricordarlo, è accaduto soprattutto negli altri Stati europei (lo stato tedesco ha impiegato 250 miliardi di euro, la Spagna 60 miliardi di euro, etc), mentre in Italia l’intervento pubblico si è limitato a soli 4 miliardi di euro, peraltro integralmente restituiti.

Il punto di partenza rispetto alla quale viene valutata la necessità di un intervento di risoluzione è la situazione patrimoniale della banca. Il legislatore ha previsto che in caso di dissesto (azzeramento o riduzione signifi cativa del proprio capitale) non sanabile con misure “tradizionali” (es. aumenti di capitale) si debba valutare se procedere ad una liquidazione ordinaria o procedere alla risoluzione. Verifi cata l’impraticabilità delle misure standard, verrà valutato da una specifi ca autorità comunitaria (“Autorità di Risoluzione”) quali strumenti adottare, tra cui appunto il ricorso al “bail-in”.

Il “bail-in” prevede un preciso ordine di intervento:

• la riduzione del valore o l’azzeramento delle azioni emesse; qualora insuffi ciente,

• la riduzione del valore o l’azzeramento delle obbligazioni o di altre forme di deposito; è anche possibile prevedere la loro conversione in azioni.

Nonostante vi sia nella norma l’esplicito obiettivo di coinvolgere nel salvataggio i proprietari della banca (azionisti) e successivamente i suoi creditori, non si poteva non tutelare il risparmio dei clienti. Riprendendo quanto già di fatto in vigore, la BRRD esclude dal “bail-in” i depositi fi no ad un importo di 100.000 euro e quanto detenuto dalla banca per conto del cliente (ad esempio il contenuto delle cassette di sicurezza).

È importante osservare come sia comunque possibile un intervento esterno a sostegno di una banca in diffi coltà.

Rispettate alcune condizioni, è infatti prevista la possibilità escludere i depositi al dettaglio di importo superiore ai 100.000 euro a condizione che il “bail-in” sia stato prima applicato all’8% totale delle passività.

In conclusione, il “bail-in” richiama le banche a svolgere la propria attività con aumentata attenzione e senso di responsabilità, limitando fortemente il rischio che si possano ancora perseguire comportamenti opportunistici come osservato nel recente passato. Centrale diviene quindi valutare la solidità di una banca attraverso la sua consistenza patrimoniale: alla data del 30 settembre il Capitale Primario della Cassa R urale di Mezzocorona sfi ora i 25,2 milioni

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È

una domanda che nasce spontanea in molti Soci dopo la pioggia di notizie, non sempre puntuali, che interessano il mondo del credito in generale e quello delle Banche di credito cooperativo- Casse Rurali, in particolare.

Le molte riforme che riguardano il mondo bancario, discusse in questi mesi su di- versi tavoli a diversi livelli, derivano dal- la necessità di dare maggior effi cienza e solidità ad un sistema che, nonostante la negatività con cui è trattato dall’opinione pubblica, rimane essenziale per sostenere l’economia.

La crisi ha impattato fortemente sul si- stema bancario. Molte banche americane ed europee sono state “salvate” da aiu- ti di Stato che hanno fatto lievitare il debito pubblico delle singole nazioni. Il sistema bancario italiano, grazie ad una minor esposizione nei settori della “fi - nanza creativa” e ad un effi cace sistema di vigilanza, ha saputo contrastare in au- tonomia la prima fase della crisi senza bisogno di chiedere aiuti gratuiti che uno Stato già troppo indebitato non avrebbe potuto garantire.

Se il sistema bancario italiano si fosse ri- trovato nel 2008 nella critica situazione delle banche americane, tedesche, fran- cesi e di altri paesi europei, la nazione sarebbe sprofondata in una crisi simile a quella della Grecia.

La seconda fase della crisi, quella lega- ta al decadimento dell’economia reale (calo del Pil, aumento della disoccupa- zione, deprezzamento dei valori immo- biliari) che in Italia è stata più violenta, ha segnato fortemente anche le banche italiane.

La maggior parte di esse è stata obbligata a ricorrere al mercato, attraverso aumenti di capitale, per coprire le enormi perdite accumulate a causa di prestiti deteriorati.

C’è un solo sistema, che ha attraversato le diffi coltà di questi anni con le proprie forze, senza alcun aiuto “esterno”….ed è il credito cooperativo.

Certo, la crisi ha inevitabilmente ridotto anche i patrimoni del sistema del credito cooperativo, che permangono tuttavia su livelli decisamente migliori del restan- te sistema bancario nazionale. Questo, lo sottolineiamo, senza alcun ricorso ad onerosi interventi degli azionisti e dei ri- sparmiatori privati o istituzionali ma solo grazie alla dimensione dei patrimoni in- divisibili accumulati negli anni pre-crisi.

In prospettiva, il sistema del credito co- operativo presenta comunque profi li di debolezza strettamente connessi alla straordinarietà del momento ed alle leggi che ne regolano l’attività.

La riqualifi cazione del comparto dei pre- stiti ancora in atto ed il costante raffor- zamento patrimoniale progressivamente imposto dalla BCE rappresentano per il nostro modello di credito elementi di possibile criticità che sono all’attenzione delle Autorità europee e nazionali.

Per compensare queste “debolezze” e prevenire possibili crisi di singole Banche di Credito Cooperativo la BCE, la Banca d’Italia ed il Governo stanno “sollecitan- do” processi di riforma destinati a cam- biare la struttura del nostro sistema. Si richiede la creazione di un gruppo ban- cario forte che dovrà riconoscersi in una capogruppo con un grande patrimonio (minimo 1 mld. di euro) che avrà nuovi e

■ Il domani che verrà per la nostra Cassa, dopo le riforme europee,

nazionali e locali del sistema del credito cooperativo.

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incisivi poteri di indirizzo nell’attività delle singole BCC, poteri che ne de- termineranno anche la responsabilità di assorbire immediatamente even- tuali crisi delle sue associate. E’ ormai prossimo il decreto legge del Governo in merito, e non è ad oggi chiaro, ma lo potrà essere entro l’anno, se lo stes- so accoglierà la richiesta formulata da Cassa Centrale Banca per un gruppo autonomo rispetto a quello che farà capo a ICCREA Banca, l’istituto cen- trale di tutto il credito cooperativo nazionale con sede a Roma. Sembra invece certa la concessione alle Raif- feisen altoatesine per la costituzione di un gruppo autonomo. Incertezza permane anche in riferimento alla possibile individuazione attraverso de- creto di un livello minimo di patrimo- nio per ogni singola BCC-CR (30 mln

?) aderente alla capogruppo.

Novità importanti ma non ancora de- fi nite che comportano incertezze e la sospensione di alcune scelte strategi- che riguardanti il futuro delle singole casse.

Lo stesso piano di concentrazione del credito varato dai nostri organismi centrali più di un anno fa è in parte condizionato da questa situazione di stallo. In alcuni ambiti e valli del Tren- tino stanno comunque avanzando im- portanti ed estesi progetti di fusione tra più Casse. È un processo faticoso

ma opportuno e per alcune realtà ne- cessario.

Gli obiettivi “tecnici” alla base del prospettato piano di fusioni prevedo- no la possibilità di ottimizzare i co- sti, irrobustire i patrimoni, migliorare le competenze di amministratori e dipendenti, dedicare maggiori risor- se agli aspetti della consulenza alla clientela ed allo sviluppo commercia- le compensando gli enormi costi che sono stati addossati in misura spro- porzionata alle nostre piccole realtà di credito nell’ultimo decennio.

Esistono altre buone ragioni per intra- prendere una nuova fase che permetta di dare forza, attualità e prospettiva al credito cooperativo nazionale e trentino. Le basi sociali e gli ammini- stratori sono chiamati ad accantonare paure e antiche rivalità per dar vita a nuove realtà saldamente ancorate ai territori che le hanno generate. Realtà che sappiano superare le logiche delle somme algebriche dei più e dei meno che ogni singola Cassa porta con sé, per guardare al futuro con rinnovata energia e con la stessa missione. Una missione che si riassume nella ca- pacità di generare servizi competitivi ed equi, nella creazione di valore per i Soci, i clienti e le Comunità di rife- rimento.

Anche la nostra Cassa, insieme a quelle della Rotaliana, è interessata

dal piano di concentrazione previsto dal movimento centrale. Il Consiglio, ben prima dell’avvento della crisi e delle novità normative che ne sono conseguite ha sempre condiviso con Voi Soci le opportunità derivanti da un processo di concentrazione, pur consapevole delle resistenze che una tale scelta poteva incontrare.

Ad oggi nessun passo concreto ha coinvolto i Consigli di amministrazio- ne delle rispettive realtà.

Sarete comunque sempre e solo Voi Soci gli attori ed i protagonisti di eventuali scelte in questa direzione valutando le proposte che i Consigli hanno il dovere di elaborare e propor- re alla Vostra attenzione.

In sintesi possiamo rassicurare che:

- le riforme in atto ed i cambiamenti conseguenti sono funzionali a ga- rantire ulteriore solidità al nostro modello ed alle singole Casse che gli danno vita.

- I progetti di fusione saranno atten- tamente valutati e se ritenuti validi proposti alla vostra attenzione.

- L’impegno del Consiglio e della Di- rezione è concentrato a mantenere effi ciente, adeguata e competitiva la Vostra Cassa nel futuro che ci at- tende, indipendentemente dall’esito delle riforme in corso a livello na- zionale e locale.

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INSIEME AD EXPO 2015 L

a Cassa Rurale in collaborazione con

il Circolo Anziani e Pensionati “San Gottardo” ha organizzato una gita per i rispettivi Soci e Clienti ad Expo Milano 2015 mercoledì 23 settembre.

Expo Milano 2015, conclusosi a fine ottobre è stata l’esposizione universale ospitata per la prima volta dall’Italia ed è stato il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione. Per sei mesi Milano si è trasformata in una ve- trina mondiale in cui i Paesi hanno mo- strato il meglio delle proprie idee, delle proprie tecnologie per dare una risposta concreta a un’esigenza vitale: riuscire a garantire cibo sano, sicuro e suffi ciente per tutti i popoli, nel rispetto del piane- ta e dei suoi equilibri. Un’area espositi- va di 1,1 milioni di metri quadri, più di 140 Paesi e organizzazioni internazionali coinvolti, oltre 21 milioni le persone che lo hanno visitato.

Expo Milano 2015 è stata la piattafor- ma di un confronto di idee e soluzioni condivise sul tema dell’alimentazione,

l’occasione per stimolare la creatività dei Paesi e promuovere le innovazioni per un futuro sostenibile. Ma non solo.

Expo Milano 2015 ha offerto a tutti i vi- sitatori la possibilità di conoscere e assag- giare i migliori piatti del mondo e scoprire le eccellenze della tradizione agroalimen- tare e gastronomica di ogni Paese.

Il Consiglio di Amministrazione della Cassa, in considerazione della straordi- narietà dell’evento ha quindi deciso di proporre insieme agli amici del Circolo

“San Gottardo” la possibilità di poter visitare i meravigliosi padiglioni, le suggestive ed originali scenografi e.

La gita all’Expo è per oltre 100 soci stato un momento di condivisione, di confronto e l’occasione per stare in compagnia per ciascun partecipante e a giudicare dal numero delle adesio- ni, e dall’ottima riuscita dell’iniziativa proposta in sinergia con il Circolo An- ziani, confermiamo sin d’ora la piena disponibilità a farci promotori di simili occasioni anche in futuro.

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SOCI IN FESTA

■ SOCIALITÀ E RECIPROCITÀ PROTAGONISTI DELL’ESTATE

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o avevamo promesso già lo scorso anno, in occasione dell’iscrizione del 2000° socio nel Libro Soci della Cassa Rurale, ma le condizioni meteo incerte ci avevano obbligati a posticipare l’evento.

Quest’anno ci abbiamo riprovato, ed è stato un doppio successo: sia dal punto di vista meteo che dal punto di vista or- ganizzativo per la formula scelta.

La “Festa del Socio” quest’anno è stata organizzata in maniera innovativa, te- nendo conto delle diverse esigenze per- venuteci dalla base sociale e coinvolgen- do l’associazionismo locale nell’ottica di consolidare rapporti di reciprocità e col- laborazione.

Tre i momenti dedicati allo stare insie- me tra i quali il Socio poteva scegliere:

venerdì 24 luglio il Club Giovani Soci ha proposto il concerto live di un noto gruppo musicale trentino che ha fatto da sottofondo alla degustazione di be- vande e stuzzichini. Un incontro parte- cipato e vivacizzato dall’entusiasmo dei giovani che si sono ritrovati nella corte di Palazzo Martini.

A seguire, venerdì 31 luglio, i soci “se- nior” hanno partecipato ad un momento conviviale semplice, sobrio ma ricco di atmosfera ed emozioni. Oltre allo squi- sito piatto preparato dai Vigili del Fuoco fuori servizio, i soci hanno festeggiato insieme al presidente Sandro Pancher e al direttore Sergio Pedot quanti di loro hanno raggiunto i 50 anni e oltre di fedeltà alla Cassa Rurale. Un momento

particolarmente emozionante, duran- te il quale si sono ripercorse le singole esperienze di vita che si intrecciano con quelle della Cassa.

A chiudere la tre giorni di festa, sabato 1 agosto si sono incontrate le famiglie con i bambini che nonostante il tempo inclemente hanno animato il pomeriggio saltando sui graditissimi giochi gonfi a- bili, partecipando agli spettacoli di ma- gia, dei giocolieri e del burattinaio oltre a godere dell’ottimo gelato e del nutella party appositamente preparato con l’a- iuto delle volontarie d diverse associa- zioni. La domenica successiva, si è deciso di replicare, aprendo anche ai clienti e residenti i cancelli dello storico palazzo Martini trasformato per l’occasione in un suggestivo parco divertimenti. Ottima la risposta ottenuta anche in questo caso, sia in termini di partecipazione che di coinvolgimento degli animatori presenti.

Il sole poi ci ha ripagati di tutti gli sforzi per la gioia di grandi e piccoli!

È evidente che le feste non sarebbero ri- uscite senza l’ insostituibile presenza di ciascun socio che ha deciso di esserci per confermare la propria appartenenza alla grande famiglia della Cassa Rurale né senza l’impegno e la collaborazione dei singoli volontari appartenenti alle nu- merose associazioni di volontariato che hanno risposto al nostro appello.

A tutti un caloroso e sentito ringrazia- mento e un … arrivederci alla prossi- ma!

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PREMIO ALLO STUDIO 2015

“P

remio allo studio” è l’appuntamento annuale organizzato dalla Cassa Rurale per premiare gli studenti che hanno raggiunto il traguardo del diploma o della laurea.

Abbiamo voluto spostare alla primavera l’evento dedicato, di conseguenza anche la rac- colta delle richieste slitterà ad inizio anno nuovo. In collaborazione con il Club Giovani Soci, si è pensato di cogliere l’occasione della premiazione agli studenti per promuovere l’utilizzo degli spazi di pertinenza della sede della Cassa Rurale, che soprattutto durante la bella stagione si prestano a diventare location privilegiata per la convivialità. A breve sul nostro sito – www.cr-mezzocorona.net - e presso i nostri uffi ci, sarà pubblicizzato il nuovo regolamento con le modalità ed i termini per la richiesta: seguiteci!

Il “Premio” è una bella occasione per stare insieme, incontrare i compagni di scuola e celebrare i successi che hanno coronato un percorso di studi che permetterà ai gio- vani di guardare al futuro con maggior fi ducia. Ma è pensata anche come momento per offrire stimoli e modelli per i giovani nel delicato momento di scegliere la strada per il loro futuro, che sia il proseguire ulteriormente gli studi o proporsi nel mercato del lavoro o, perché no, avviare una propria attività.

Ricordiamo poi come la Cassa da anni sostiene le iniziative promosse dall’Istituto Comprensivo e dalle scuole del territorio e in collaborazione con le altre realtà del credito operanti nei paesi limitrofi , regala ogni anno – fra le altre cose – i libretti scolastici per le comunicazioni scuola-famiglia distribuiti a ciascun studente.

La Cassa Rurale è vicina ai ragazzi in tante occasioni, in molti casi accompagna le loro idee imprenditoriali, convinta che tra i propri ruoli, risulti strategico quello di soste- nere l’imprenditoria giovanile nell’ottica di realizzare positive ricadute economiche nel territorio di competenza e nella comunità in cui opera.

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F

edele ai principi dello Statuto che prevede la promozione socio cultura- le, la Cassa Rurale in collaborazione con le istituzioni locali e con gli operatori del settore ha organizzato durante la prima- vera scorsa diversi momenti di approfon- dimento rivolti alla cittadinanza su temi specifi ci e attuali. Particolarmente gra- dite a giudicare dal numero di presenze, le serate promosse con le aziende pro- duttrici e gli artigiani locali che hanno spiegato nel dettaglio i benefi ci tecnici, fi scali ed economici degli interventi di ristrutturazione modifi ca degli impianti previsti dalle normative vigenti. Grazie

all’intervento di professionisti quali Car- lo Toniolli, ragioniere commercialiste e la dottoressa Teresa Kaswalder dell’uffi cio tecnico della Comunità di Valle, soci e clienti della Cassa hanno potuto cono- scere i principali benefi t fi scali per co- loro che intendono effettuare interventi in casa propria relativi. Non solo: esperti delle costruzioni hanno dettagliatamen- te illustrato le più moderne tecnologie che caratterizzano sin d’ora la “casa del futuro”, che prevede domotica e siste- mi di recupero delle risorse naturali quali aria e acqua in maniera rispettosa dell’ambiente.

PROMOZIONE SOCIO CULTURALE

■ LA CASSA RURALE C’È

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13 Andrea Segre presidente Fondazione Mach

CONTADINI DI MONTAGNA

■ IL VALORE DELL’AGRICOLTURA PER L’ECONOMIA E IL PAESAGGIO SFIDA E OPPORTUNITÀ PER IL FUTURO

A

pochi giorni dalla nomina a presi- dente della Fondazione Mach, la Cassa Rurale ha avuto il piacere di ospi- tare il professor Andrea Segrè nel corso di una serata organizzata ad aprile in collaborazione con Imperial Wines, du- rante la quale è stato proiettato il do- cufi l intitolato “Contadini di Montagna”

del regista Michele Trentini. L’evento ha dato modo ad altri due importan- ti e conosciuti esperti di dialogare con il pubblico sui temi dell’agricoltura e della salvaguardia ambientale, antici- pando i temi cari e riproposti da Papa Francesco nell’enciclica “Laudato Sii”.

Luisa Mattedi, agronoma e da anni im- pegnata nella promozione del concetto di agricoltura sostenibile, ha coinvolto il pubblico presente presso l’auditorium in un appassionato dialogo, presentando non ricette precostituite ma invitando ciascun operatore, i contadini in parti- colare, a consoliadre un rapporto siner- gico e rispettoso della natura. Andrea Segrè, ha parlato di sostenibilità a tutto tondo, affrontando temi quali lo spreco alimentare, la protezione del suolo, l’in- gegneria genetica. «L’agricoltura soste- nibile è oggi un’esigenza ineludibile» ha ribadito più volte il neo presidente. Se- grè ha fatto riferimento alla Fondazione Mach: «È una realtà straordinaria, che racchiude formazione, ricerca e consu- lenza tecnica; francamente, non avevo mai visto nulla del genere. È un gioiel- lo che deve continuare a brillare». E ha aggiunto: «La fondazione può avere un ruolo nella certifi cazione dell’agricoltu- ra realmente sostenibile, attraverso la creazione di un apposito marchio». A se-

guire Ugo Morelli, docente universitario di sociologia, ha gettato luce sulla rela- zione tra identità culturale, agricoltura e paesaggio: «La cultura non è soltanto questione di libri o parole. Seminare un chicco di grano anziché mangiarlo è uno straordinario atto cognitivo. Da 12mila anni, l’agricoltura è la via attraverso cui il sapere umano si è affrancato».

Luisa Mattedi, che con grande passione si defi nisce «un tecnico di campagna», ha descritto luci ed ombre della moder- na pratica agricola. La forte antropizza- zione del territorio rende assai delicata la convivenza tra frutti-viticoltura ed attività urbane: «I trattamenti fitosa- nitari effettuati vicino alle abitazioni sono una criticità, di cui occorre parlare con franchezza». Negli anni, tuttavia, la difesa della vite si è

evoluta, conseguendo traguardi d’eccezione:

contro tignole ed acari parassiti non si fa più la lotta chimica, rim- piazzata da strategie pienamente sostenibi- li, come la confusione sessuale e l’equilibrio tra popolazioni. «Il la- voro degli agricoltori è diffi cilissimo: sono i giardinieri del paesag- gio, i custodi della ma- dre terra», ha concluso Mattedi, citando Alex Langer e papa France- sco.

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F

orte degli ottimi risultati ottenuti in termini di gradimento da parte di dipendenti e clienti, la Cassa Rura- le ha deciso di proseguire l’esperienza con il mantenimento dello standard Family Audit, garantendo ai propri dipendenti il livello di conciliazione famiglia e lavoro raggiunto con le ini- ziative già poste in essere e ai clienti di accedere agli uffi ci della Cassa poten- do contare su servizi a misura di bam- bino. Ma cos’é Family Audit?

Family Audit è uno strumento ma- nageriale che promuove un cam- biamento culturale e organizzativo all’interno delle organizzazioni e consente alle stesse di adottare del- le politiche di gestione del personale orientate al benessere dei propri di- pendenti e delle loro famiglie.

L’organizzazione che utilizza il Fa- mily Audit innesca, infatti, un ciclo virtuoso di miglioramento continuo, introducendo al proprio interno solu- zioni organizzative innovative e com- petitive relativamente alla fl essibilità del lavoro e alla cultura della conci- liazione.

Si realizza, concretamente, attraverso un processo di valutazione sistemati- ca e standardizzata che permette, alla fi ne, di ottenere una certifi cazione, come quella ottenuta, appunto, dalla Cassa Rurale di Mezzocorona.

Si tratta, in sintesi, di uno strumento che consente di creare valore eco-

nomico per le organizzazioni, di mi- gliorare la loro identità aziendale, di aumentare i livelli di produttività e la soddisfazione dei loro dipendenti e quindi, in defi nitiva, dei clienti stes- si che possono incontrare consulenti motivati e sereni.

La conciliazione rappresenta, infatti, non solo una questione etica, ricon- ducibile alla responsabilità sociale dell’impresa, ma anche un obiettivo di business aziendale e d’interesse pubblico.

Le risorse umane sono un elemento sempre più strategico per il successo delle organizzazioni, ma il potenziale conflitto tra vita professionale e vita privata è, spesso una minaccia alla sa- lute ed al benessere delle persone e allo sviluppo stesso dell’organizzazione.

La Cassa Rurale di Mezzocorona ha ottenuto nell’estate del 2013 la cer- tifi cazione “FAMILY” della Provincia Autonoma di Trento e a fi ne ottobre ha confermato dopo ulteriore verifi ca del piano delle attività poste in essere in tal senso, tale impegno anche per il futuro.

Oltre ai normali prodotti e servizi bancari, citiamo a titolo di esempio alcune iniziative specifi che a vantag- gio delle famiglie:

Primi passi: l’iniziativa che offre ai nuovi nati un buono spesa per l’ac- quisto di articoli per neonato valida fi no al compimento del primo anno

di vita del neonato.

Primi libri: buono spesa per l’acquisto dei libri di testo delle scuole superiori.

Premio allo Studio: iniziativa desti- nata a tutti i ragazzi, Soci o fi gli di Soci, che nel corso dell’anno hanno conseguito il diploma o la laurea.

Tra le novità introdotte, oltre alla po- stazione collocata in salone con tavo- lino, sedie, colori e album da colorare dove i bambini possono restare men- tre i genitori effettuano le operazioni allo sportello, è stata allestito a piano terra un bagno con fasciatoio dove le mamme possono cambiare tran- quillamente i loro neonati e possono allattare.

La Cassa Rurale inoltre contribuisce annualmente a sostenere finanzia- riamente gli Istituti Scolastici che hanno sede a Mezzocorona, le tante associazioni sportive e ricreative che coinvolgono famiglie e ragazzi in nu- merose attività per il tempo libero durante tutto l’anno e in particolare durante l’estate cofi nanziando le sali- te al Monte con la colonia ”L’Asilo nel Bosco” ed “Estate Giovani” promosse in collaborazione con l’amministra- zione comunale.

Particolarmente gradita è stata la fe- sta soci formato “family”: due giorni dedicati al divertimento dei bambini durante i quali le pertinenze della Cassa Rurale sono state trasformate in un colorato parco giochi.

■ CERTIFICAZIONE FAMILY

CASSA RURALE FORMATO FAMIGLIA

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PALAZZO MARTINI

SI PRESENTA AL PUBBLICO F

avorire la conoscenza del patri-

monio culturale esistente sul ter- ritorio offrendo a cittadini e turisti la possibilità di visitare siti ed edifi - ci abitualmente chiusi permette di entrare a contatto con la storia che ha caratterizzato quel territorio. Con questa finalità, la Cassa Rurale ha aderito all’iniziativa “Palazzi Aper- ti” coordinata dal comune di Trento aprendo le porte della propria sede di rappresentanza: Palazzo Marti- ni, il seicentesco edifi cio situato nel cuore della borgata. Leone Melchiori, appassionato storico locale, ha riper- corso insieme agli ospiti le tappe e i momenti salienti della nobile dimo- ra, illustrando le sale, gli affreschi e mobili originari. Il palazzo dalle linee eleganti e dal profi lo pulito, nobile residenza della famiglia Martini, cu- stodisce al suo interno tele barocche e stufe in ceramica preziose e origi- nali. Palazzo Martini, elegante edifi cio

risalente alla seconda metà del XVII secolo, sorge nel cuore del paese di Mezzocorona, ma circondato dal ver- de dei vigneti e del giardino, quasi sorvegliato da una secolare quercia.

La dimora fu prima della Casata De Vescovi, come testimonia lo stemma con i leoni rampanti affrescato so- pra il portale d’ingresso, poi dei Conti Martini, in seguito al matrimonio di Teresa De Vescovi con Carlo Martini di Calliano.

La facciata si propone maestosa con i decori in pietra attorno alle fi nestre, ed un prezioso affresco raffi gurante la Sacra Famiglia datato 1663.

Gli interni del palazzo riassumono negli affreschi, negli arredi e nelle decorazioni, secoli di storia. Gli arredi sono di varie epoche e stili che spa- ziano dal Settecento ad inizio Nove- cento.

La valenza storica del palazzo e delle sue pertinenze è riconosciuta e testi-

moniata da numerosi visitatori e da diversi addetti ai lavori, esperti nel valorizzare spazi e location di altro pregio, testimoni silenziosi del tem- po che fu. Questo patrimonio della Cassa Rurale si rifl ette positivamente sull’immagine pubblica di Mezzoco- rona non solo a livello nazionale, e ne rappresenta una concreta possibilità di promozione che potrebbe espri- mersi in modo più continuativo.

Non è facile in tempi di scarse risorse individuare e concretizzare le moda- lità per valorizzare compiutamente tale patrimonio.

Alcune iniziative già realizzate, come le produzioni cinematografi che o le esposizioni artistiche realizzate all’in- terno delle ampie e suggestive sale, ne hanno evidenziato tutto il poten- ziale che potrebbe esprimersi anche attraverso la realizzazione di una ve- trina esclusiva per i prodotti enoga- stronomici locali.

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I

n un’epoca denominata “a tassi zero”, caratterizzata da grande incertezza geopolitica, i mercati risentono e rea- giscono in maniera rapida e impetuosa rispetto a fattori imprevisti.

Le recenti disposizioni normative europee in materia bancaria, introducono la neces- sità per il cliente di diversifi care il proprio portafoglio, non concentrandolo su un unico emittente, ed obbligandolo di fatto a ricercare operatori professionali che siano in grado di controllare l’andamento del suo patrimonio rispetto ai rischi del mercato La Cassa Rurale in questo contesto ha ri- tenuto opportuno affi ancare al proprio servizio di consulenza di base, quello di consulenza avanzata.

Quest’ultimo servizio, adatto a chi vuole essere protagonista delle proprie scelte d’investimento, permette di individuare la soluzione più adatta al proprio profi lo di rischio rispetto ad un certo livello di redditività atteso.

Il nuovo servizio si basa su un modello innovativo di composizione del porta- foglio, affi ancato da un sistema infor- matizzato di monitoraggio del rischio costante, al fi ne di mantenere nel tem- po un equilibrato rapporto tra rischio e rendimento.

Tutto questo sarà accompagnato da un confronto continuo nel tempo tra il cliente ed il proprio consulente di fi du- cia.

SOLUZIONI PERSONALIZZATE PER GLI INVESTIMENTI

Consulenza Avanzata

«Le cinque tappe fondamentali»

Consiglio  di  Amministrazione  del  23  Dicembre  2014   Analisi  del  

profilo  e  delle   necessità  

• In  questa  fase  si   valuta  la  situazione   complessiva  del   cliente,   raccogliendo  il   maggior  numero  di   informazioni   possibili  

Analisi  del   portafoglio  del   cliente    

• Dopo  aver   analizzato  il   portafoglio  iniziale   del  cliente,  si   individuano  le   strategie   alterna0ve  di   inves0mento  

Analisi  dei   merca>  

• Scenari  aHesi  e   dinamiche  di   mercato  sono  la   base  per  la  ricerca   delle  miglior   soluzioni  e   opportunità  di   inves0mento  

Proposta   d’inves>mento   personalizzata  

• Combinando  il   profilo  di  rischio  e   gli  obie<vi  del   cliente  si   individuano  le   migliori  soluzioni  di   inves0mento  

Monitoraggio  e   repor>s>ca  

• Monitoraggio   costante  delle   performance  e   dell’andamento  del   portafoglio  con   specifiche   procedure  che   meHono  a   disposizione  report   periodici  

Consulenza Avanzata

•  Servizio  di  inves0mento  personalizzato,  modellato  e  calibrato  sulle  esigenze   specifiche  e  sul  profilo  di  rischio  del  cliente,  tenuto  conto  degli  obie<vi  che   intende  raggiungere.    

Cos’è?  

•  Ci  sono  cinque  step  fondamentali  da  percorrere,  affiancando  a  ciò  il   monitoraggio  degli  inves0men0  e  delle  operazioni  proposte  in  modo  da  avere   un  costante  controllo  del  portafoglio.  

Come  funziona  il  servizio  di  consulenza  avanzata?  

  A  quella  clientela  che  richiede  un  elevato  grado  di  personalizzazione  della   strategia  di  inves0mento  del  proprio  portafoglio  e  vuole  mantenersi   protagonista  nella  scelta  degli  strumen0.  

A  chi  è  des0nato  il  servizio  di  consulenza  avanzata?  

Consulenza Avanzata

«Portafoglio modello»

È  definito  con  una   determinata   composizione  di  prodo<  

finanziari  

Prodo<  finanziari   coeren0  con  il  «budget»  

di  rischio  di  una   determinata  fascia  di  

clientela  

È  caraHerizzato  quindi  da   uno  specifico  livello  di   rischio  e  di  rendimento  

aHeso  

Ar0colato  

opportunamente  in   Definizione  della  misura   massima  tollerata  di  

Consulenza Avanzata

«Riassumiamo le varie fasi»

«Riassumiamo le varie fasi»

Individuazione   profilo  di   rischio  del   cliente  

Portafoglio   modello   Eventuale  

proposta  azioni   corre<ve  

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APP – LA BANCA IN TASCA O

ggi gli Smartphone condizionano

inevitabilmente il comportamento delle persone e non potrebbe essere al- trimenti, perché essere sempre connessi, avere in ogni momento la possibilità di reperire informazioni in modo semplice e rapido è inevitabilmente un fattore di- rompente nelle abitudini delle persone.

Il numero dei clienti che accedono alla banca in mobilità (Mobile Banking), tra- mite smartphone e tablet, risulta in co- stante crescita.

La Cassa Rurale ha percepito le potenzia- lità del canale mobile e le esigenze della clientela sempre più evoluta e si è atti- vata per collocarlo all’interno dell’offer- ta multicanale, affi ancandolo ai canali distributivi dei prodotti e servizi già di- sponibili per la clientela (Internet ban- king, ATM banking, SMS banking).

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Con InBank App e Mobile Banking i Clienti sono sempre connessi con la ban- ca attraverso il cellulare e i principali smartphone e tablet e possono effettua- re le principali operazioni bancarie:

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