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RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

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Academic year: 2022

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COMUNE DI SOLIERA

Provincia di Modena

STUDIO DI FATTIBILITÀ TECNICO ECONOMICA

MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ E DECORO URBANO -

RIQUALIFICAZIONE SPAZI PUBBLICI IN PROSSIMITÀ DEL CENTRO STORICO

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RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

Architetti Associati Giorgio Frassine & Pietro Saleri Via E: de Amicis 16 – 25027 Quinzano d’Oglio (Brescia)

C.F. e P.IVA 02037860984

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STUDIO DI FATTIBILITÀ TECNICO ECONOMICA

MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ E DECORO URBANO -

RIQUALIFICAZIONE SPAZI PUBBLICI IN PROSSIMITÀ DEL CENTRO STORICO

OPERE DI RIQUALIFICAZIONE VIA ROMA E VIA GUGLIELMO MARCONI

RELAZIONE TECNICA

L’intervento di riqualificazione urbana si estende su di una superficie complessiva di mq 18.482, desunta dal rilievo topografico fornito.

Interessa integralmente l’area del viale alberato di via Roma, dall’origine posta in continuità con Piazza Lusvardi (intersezione con via Marconi) fino alla curva a gomito in direzione ovest in pros- simità dell’intersezione con via Stradello Morello.

Sull’asta di via Roma, nella porzione centrale, si connettono l’area verde di via della Resistenza, gli spazi cortilizi di pertinenza della ex scuola primaria Garibaldi e il parcheggio posto all’intersezione con via della Libertà, che comprende anche la superficie della demolita torre piezometrica dell’acquedotto comunale.

Infine, nell’area di intervento sono comprese le superfici di via Marconi poste rispettivamente ad est (fino all’intersezione con via Caduti) e ad ovest (fino all’intersezione con via Matteotti) di via Roma, che affiancano Piazza Lusvardi e le aree verdi ad essa contigue.

In tutti i casi, la riqualificazione dello spazio urbano interessa integralmente le superfici pubbliche, ridefinendo i rapporti tra al sede stradale destinata anche al traffico veicolare e le aree a prevalen- te fruizione pedonale e/o ciclabile.

In casi limitati, per garantire la continuità dello spazio di uso pubblico, la pavimentazione dei mar- ciapiedi viene estesa anche a piccole aree di proprietà privata, che corrispondo all’arretramento degli edifici rispetto alla strada (via Marconi ovest).

Per maggiore chiarezza la descrizione dello stato di fatto e degli interventi di riqualificazione viene riferita ad aree spazialmente omogenee, in riferimento agli stralci individuati nella tavola 11.

VIA MARCONI OVEST

(stralci 1 – superficie mq 971 e 2 – superficie mq 709, da via Matteotti a via Roma)

Stato di fatto

Il tratto ovest di via Marconi risulta diviso in due tratti dall’intersezione a raso con pavimentazione in cubetti di porfido, già realizzata, in corrispondenza delle vie Garibaldi e Rimembranze: in ambe- due le porzioni la pavimentazione della sede stradale e delle aree adibite a parcheggio è realizzata in asfalto, mentre l’attuale pavimentazione delle aree pedonali si presenta con differenti soluzioni materiche non coordinate.

Nel tratto Matteotti / Garibaldi sono presenti pavimentazioni in lastre di pietra di Luserna a corre- re (marciapiede e percorsi area verde a nord, lato teatro-cinema Italia, di recente realizzazione e in buone condizioni di conservazione), in masselli autobloccanti in calcestruzzo grigio o colorato (marciapiede lato sud, in prossimità degli esercizi commerciali, con distinzione di livelli e materiali tra la parte pubblica e quella privata corrispondente all’arretramento della cortina edilizia) e in

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piastre di graniglia lavata (angolo nord ovest dell’incrocio ottagonale). L’accostamento delle diver- se pavimentazioni, realizzate in tempi diversi, oltre all’ovvio effetto di disordine complessivo, pre- senta la criticità della pericolosa presenza di piccoli dislivelli tra le parti e di porzioni dissestate, so- prattutto in corrispondenza delle alberature presenti (tigli).

Nella zona dell’incrocio Marconi / Matteotti è stato recentemente realizzato il rialzamento degli attraversamenti pedonali alla quota del marciapiede, con finitura in asfalto della sede stradale.

Nel tratto Garibaldi / Roma superato l’attraversamento a raso in porfido dell’intersezione con via Garibaldi (che garantisce anche che la connessione dei percorsi tra Piazza Lusvardi e l’area verde oltre via Garibaldi) la pavimentazione asfaltata della strada carrabile e delle aree di sosta è in con- tatto con quella in pietra di Piazza Lusvardi, mentre il marciapiede a sud presenta una superficie pavimentata in masselli autobloccanti in calcestruzzo grigio posti all’interno di una cordolatura in binderi di porfido, che definisce anche le aiuole per le alberature (di cui alcune prive di piantuma- zione).

Ipotesi d’intervento

Per la porzione Matteotti / Garibaldi (stralcio 1), verificata la conservabilità della pavimentazione pedonale in lastre di pietra di Luserna dell’area verde e di quella in porfido dell’intersezione Gari- baldi / Rimembranze, si propone la realizzazione di nuove pavimentazioni in continuità materica e di livello con le esistenti. In particolare:

- cubetti in porfido per la sede stradale e l’area di sosta dei veicoli (lato nord), comprensiva della riqualificazione degli attraversamenti pedonali a raso di via Matteotti, che potranno conservare le strutture di fondazione già realizzate;

- lastre a correre in pietra di Luserna per tutti i marciapiedi e i percorsi pedonali (lato sud e angolo nord-ovest), con ridefinizione delle sedi delle alberature esistenti resa possibile da un leggero allargamento del marciapiede;

- cordoli in granito grigio o pietra di Luserna per definire il passaggio tra i diversi materiali, posti in opera con un lieve dislivello (2 cm) tra marciapiede e sede stradale;

- ripristino funzionale dei pozzetti relativi ai sottoservizi e del sistema di raccolta delle acque meteoriche esistenti, tramite l’adeguamento di chiusini e caditoie alle nuove quote di pro- getto.

Per la porzione Garibaldi / Roma (stralcio 2) la soluzione architettonica e materica individuata è quella prevista per via Roma, cioè la pavimentazione drenante in calcestruzzo, uniforme ed estesa sia alle aree pedonali e ciclabili che a quelle ove sarà consentita la circolazione dei veicoli.

(Si veda la descrizione dell’intervento relativa a via Roma – stralci A, 4 e 8)

Anche in questo caso, l’allargamento del percorso pedonale sul lato sud consente la ridefinizione delle sedi delle alberature ed il ripristino degli esemplari mancanti.

VIA MARCONI EST

(stralcio 3 – superficie mq 1862, da via Roma a via Caduti)

Stato di fatto

La porzione di via Marconi, che prosegue oltre piazza Lusvardi e l’intersezione con via Roma fino all’incrocio con via XXV aprile, affianca lungo il lato nord il giardino pubblico collocato nell’area dell’antico fossato del Castello Campori e della cittadella murata. Qui è presente un percorso pe- donale con pavimentazione in massetti autobloccanti in calcestruzzo, delimitato dalla recinzione dell’area verde e da una aiola con siepe o arbusti tappezzanti che lo separa dagli stalli per la sosta dei veicoli, disposti a nord della carreggiata stradale (entrambi con pavimentazione in asfalto). Gli spazi per la sosta sono ricavati nell’intervallo tra le alberature esistenti, la cui area permeabile di

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rispetto risulta delimitata da una aiuola rilevata circondata da un cordolo in granito che si connet- te perpendicolarmente allo spazio verde della siepe. Questo tipo di conformazione risulta forte- mente separante e annulla qualsiasi possibilità di un uso diverso dello spazio della strada rispetto a quelli previsti funzionalmente.

Sul lato sud è presente un marciapiede rialzato, delimitato da binderi in porfido, con pavimenta- zione in asfalto che risulta piuttosto sconnessa a causa della presenza degli apparati radicali delle alberature (tigli): la larghezza del marciapiede, inoltre, risulta di poco superiore a quella degli spazi non pavimentati intorno agli alberi (di forma rettangolare e delimitati da binderi in porfido) con- sentendo in prossimità degli alberi spazi di passaggio molto limitati (circa 50/60 cm) non utilizzabili per i transito contemporaneo di più di un pedone.

Questo tipo di marciapiede, con analoghe caratteristiche e criticità, continua sul lato sud anche nel tratto oltre via XXV aprile fino a via Caduti, mentre sul lato nord la banchina stradale è costituita da un’area permeabile inerbita e piantumata, separata dall’asfalto della carreggiata dai consueti cordoli in porfido e interrotta dagli accessi carrabili e pedonali ai lotti privati, che presentano di- versi tipi di pavimentazione.

Il rilievo dei marciapiedi esistenti si annulla in prossimità degli attraversamenti pedonali che sono evidenziati dalla segnaletica orizzontale.

Ipotesi d’intervento

Come per la porzione Garibaldi / Roma (stralcio 2) , anche per il tratto Roma / XXV aprile / Caduti (stralcio 3) la soluzione architettonica e materica individuata è quella prevista per via Roma, cioè la pavimentazione drenante in calcestruzzo, uniforme ed estesa sia alle aree pedonali e ciclabili che a quelle ove sarà consentita la circolazione dei veicoli.

(Si veda la descrizione dell’intervento relativa a via Roma – stralci A, 4 e 8) In particolare, si prevedono:

- l’eliminazione delle aiuole e dei dislivelli esistenti sul lato nord, con formazione di una pa- vimentazione continua in calcestruzzo drenante per le aree pedonali, l’area di sosta dei veicoli e la sede stradale, dove le divisioni funzionali sono suggerite dai cordoli longitudinali continui posti in opera con un lieve dislivello (2 cm);

- la riduzione a senso unico di circolazione veicolare in direzione di via Arginetto che consen- te la riduzione della carreggiata e il conseguente allargamento del percorso pedonale a sud, con ridefinizione delle sedi delle alberature esistenti e risoluzione della criticità dovuta alla ristrettezza dei passaggi in prossimità degli alberi;

- la risistemazione dell’intersezione a raso tra le vie Marconi e XXV aprile, con individuazione degli attraversamenti nel disegno della pavimentazione;

- nel tratto XXV aprile / Caduti, la conservazione, il riallineamento e la ridefinizione tramite nuove cordolature delle aiuole esistenti sul lato nord;

- ripristino funzionale dei pozzetti relativi ai sottoservizi e, ove necessario, adattamento del sistema di raccolta delle acque meteoriche esistenti, tramite l’adeguamento di chiusini e caditoie alle nuove quote di progetto.

VIA ROMA

(stralci A – superficie mq 2551, 4 – superficie mq 2776 e 8 – superficie mq 3165)

Stato di fatto

Il tratto nord – sud di via Roma, oggetto della proposta d’intervento, si sviluppa a partire dalla por- ta meridionale della cittadella murata e dall’area dell’antico fossato (oggi piazza Lusvardi) fino alla svolta a gomito verso ovest (in corrispondenza dell’innesto di via Stradello Morello), per una lun-

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ghezza di circa 430 metri, con una sezione pressoché costante di 18 metri, caratterizzata dalla pre- senza del triplice filare di tigli che individua spazialmente anche le diverse fasce funzionali del per- corso (marciapiede lato ovest, carreggiata di transito a doppio senso di marcia con possibilità di sosta dei veicoli, pista ciclopedonale lato est).

Malgrado la continuità della soluzione spaziale, anche percettivamente il viale risulta suddiviso in tre porzioni che evidenziano caratteristiche diverse:

- nel tratto nord, da piazza Lusvardi fino a via Muratori (stralcio A), prevale la presenza di at- tività commerciali, concentrate soprattutto sul lato est, arretrate rispetto alla strada ma af- faccianti su aree aperte di uso pubblico;

- la porzione centrale, da via Muratori a via della Libertà (stralcio 4), risulta dominata dalla presenza del grande edificio dell’ex scuola primaria Garibaldi, posta sul lato ovest e fron- teggiata dalla piccola area verde che si connette a via della Resistenza;

- la parte meridionale, da via della Libertà fino al cambio di direzione verso ovest, caratteriz- zata dall’edilizia residenziale che, tuttavia presenta specificità diverse sui due lati del viale:

palazzine di ex edilizia sociale sul fronte est (già da via Muratori) e case unifamiliari su quel- lo ovest.

In nessun caso sono presenti edifici posti a formare una cortina edilizia su strada, ma lo spazio pubblico risulta delimitato dalla presenza di recinzioni trasparenti, spesso accompagnate da siepi;

in alcuni casi esiste una continuità funzionale con aree private aperte all’uso pubblico, destinate al parcheggio o alle aree di manovra delle due stazioni di servizio presenti.

I filari di alberi sono collocati entro aiuole con andamento longitudinale, delimitate da cordoli in cemento o in porfido e variamente interrotte per le diverse necessità di accesso alle aree private che si affacciano sul viale: lo stesso percorso pedonale presente sul lato ovest, probabilmente ori- ginariamente non previsto, è stato ricavato all’interno della aiuola medesima tramite il posiziona- mento a secco di piastrelle in graniglia lavata (50 x 50 cm), che risultano alquanto sconnesse per la diffusa presenza della radici delle alberature. Analogamente, la gran parte dei cordoli che delimi- tano le aiuole risulta molto disconnessa dall’apparato radicale dei tigli. Anche la pista ciclopedona- le, presente sul lato est, scorre entro le aiuole dei filari e, pertanto, risulta separata dalla strada carrabile da quella centrale. All’interno delle aiuole si rileva la mancanza di molti esemplari rispet- to al ritmo del sesto d’impianto, molti dei quali eliminati per l’allargamento degli accessi (in parti- colare in corrispondenza delle stazioni di servizio) o sostituiti dai pali di sostegno dei lampioni dell’illuminazione pubblica e della segnaletica stradale (segnalazione attraversamento pedonale di fronte alla ex scuola Garibaldi) o pubblicitaria (insegne delle stazioni di servizio).

Tutte le pavimentazioni presenti sono in asfalto.

Ipotesi d’intervento

Per tutta l’area di via Roma (stralci A, 4 e 8) la soluzione architettonica e materica individuata è la realizzazione di una pavimentazione drenante in calcestruzzo, uniforme ed estesa sia alle aree pe- donali e ciclabili che a quelle ove sarà consentita la circolazione dei veicoli. La scelta del materiale, oltre a soddisfare criteri di sostenibilità legati alla riduzione della impermeabilizzazione dei suoli e dell’accumulo di calore nelle aree urbane, è finalizzata al riconoscimento di una spazialità urbana continua, non strettamente caratterizzata dalla specializzazione funzionale legata alla viabilità, ma orientata ad una maggiore flessibilità d’uso, nonché alla riproposizione delle caratteristiche mate- riche e paesaggistiche della strada alberata della tradizione emiliana.

L’impiego del calcestruzzo drenante, inoltre, consente l’annullamento o una drastica diminuzione delle pendenze di scolo delle acque meteoriche esistenti, con conseguente possibilità di elimina- zione dei dislivelli e delle barriere architettoniche e una maggior facilità di raccordo con le quote degli accessi esistenti.

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La pavimentazione in calcestruzzo drenante prevede la formazione di campiture delimitate da cor- doli in granito grigio o pietra di Luserna che svolgono contemporaneamente funzione di disegno architettonico e di giunto di dilatazione, definendo occasionalmente anche il passaggio tra mate- riali di altro tipo. I cordoli che definiscono longitudinalmente la carreggiata centrale sono posti in opera con un lieve dislivello (2 cm) tra marciapiede e sede stradale. Gli spazi verdi di rispetto delle sedi degli alberi saranno delimitati da elementi metallici a raso di forma circolare, per il conteni- mento della pavimentazione in calcestruzzo.

In generale l’intervento prevede le seguenti lavorazioni:

- demolizione integrale delle pavimentazioni in asfalto e delle cordolature esistenti, com- prensiva di abbassamento parziale o totale degli strati di fondazione stradale per adegua- mento alle quote di progetto;

- formazione dei nuovi strati di sottofondo, previa ridefinizione della rete di raccolta delle acque meteoriche in funzione dell’adeguamento alle esigenze della nuova pavimentazione permeabile (da valutare con i gestori delle reti l’eventuale aggiornamento dei sottoservizi);

- predisposizione di una nuova rete di distribuzione delle linee elettriche dell’impianto di il- luminazione pubblica, in funzione di una futura sostituzione degli apparecchi illuminanti esistenti (cavidotti e plinto/pozzetto per i nuovi punti luce predisposti);

- ripristino funzionale dei pozzetti relativi ai sottoservizi esistenti, tramite l’adeguamento dei pozzetti e dei chiusini alle nuove quote di progetto;

- predisposizione di nuove sedi per la ricomposizione del sesto di impianto delle alberature, con reimpianto degli esemplari mancanti ove possibile;

- formazione della nuova pavimentazione in calcestruzzo drenante e cordoli in pietra, avente le caratteristiche tecniche e formali sopra descritte;

- installazione diffusa di sedute e di altri componenti di arredo urbano (cestini portarifiuti, fontanelle, stalli per biciclette).

Per facilitare la continuità dei percorsi e il rapporto tra gli spazi urbani si prevede anche una modi- fica locale della pavimentazione esistente di piazza Lusvardi, nella zona di contatto con l’asse di via Roma, consistente nell’allargamento della rampa in lastre di pietra di Luserna.

AREA VERDE VIA DELLA RESISTENZA - GIARDINO DELLE ARTI (stralcio 5 – superficie mq 906)

Stato di fatto

La piccola area verde posta di fronte alle ex scuole Garibaldi, collega via Roma con via della resi- stenza, attraverso un vialetto centrale che attraversa una zona a prato con piantumazione di es- senze d’alto fusto (tigli, ippocastani, cedri del Libano).

Ipotesi d’intervento

La proposta progettuale prevede di caratterizzare quest’area prevalentemente come spazio espo- sitivo all’aperto per la collocazione temporanea o permanente di opere e installazioni artistiche.

L’individuazione dello spazio del nuovo “giardino delle arti” è affidata alla messa a dimora di una siepe continua che ne definisce i limiti rispetto alle aree private attigue, mentre una maggior frui- bilità e flessibilità d’uso dello spazio interno potrà essere consentita dalla sostituzione della super- ficie erbosa attuale con una pavimentazione permeabile con mantenimento in sede degli esempla- ri arborei esistenti, in continuità a quanto realizzato per l’attigua via Roma.

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AREE PERTINENZIALI EX SCUOLA PRIMARIA GARIBALDI (stralci 6A – superficie mq 1638 e 6B– superficie mq 1962 )

Stato di fatto

Si tratta dell’area cortilizia intorno all’ex scuola primaria Garibaldi: la parte anteriore (stralcio 6A) è separata da via Roma tramite una recinzione con cancellata centrale in corrispondenza dell’accesso all’edificio, mentre l’area retrostante (stralcio 6B), che risulta accessibile da via della Libertà, si connota per la presenza dei resti di un doppio filare di tigli, probabile testimonianza del- la continuità dell’asse viario Rimembranze / Farini. Le pavimentazioni esistenti sono prevalente- mente in asfalto, a meno di piccole aree permeabili in prossimità delle alberature.

Ipotesi d’intervento

In funzione della ridestinazione pubblica dell’ex edificio scolastico si ipotizza una totale permeabili- tà e continuità, rispetto a via Roma e alle strade attigue, dello spazio aperto circostante i fabbrica- ti: per tale ragione la pavimentazione utilizzata sarà sempre quella in calcestruzzo drenante con cordolature in pietra. Lo spazio verso via Roma (stralcio 6A) verrà connotato soprattutto come spazio collettivo di sosta e convivialità, con maggior presenza di sedute e caratterizzato architetto- nicamente dal nuovo sistema di accesso all’edificio pubblico e dal piccolo boschetto di alberi or- namentali di minori dimensioni.

Per la porzione ovest (stralcio 6B) è prevista la formazione di un’area verde carrabile (prato arma- to con grigliati in resina o calcestruzzo) in corrispondenza delle alberature esistenti, che potrà es- sere usata come area di sosta veicolare di supporto al previsto attiguo poliambulatorio (Casa della Salute, nell’edificio prospiciente via Muratori), mentre la rimanente area manterrà la consueta pa- vimentazione drenante.

PARCHEGGIO VIA DELLA LIBERTÀ (stralcio 7 – superficie mq 1942)

Stato di fatto

Lo spazio a sud del plesso scolastico risulta suddiviso tra un’area attrezzata a parcheggio accessibi- le da via della Libertà (aree di manovra in asfalto e stalli di stazionamento in massetti autobloccan- ti in calcestruzzo) e un’area recintata a prato, in minima parte occupata da una vecchia cabina elettrica (pertinenza del demolito torrino piezometrico dell’acquedotto).

Ipotesi d’intervento

In funzione dell’eliminazione degli spazi di sosta dei veicoli prevista dal progetto di riqualificazione urbana di via Roma, si prevede la ridefinizione e il potenziamento del parcheggio accessibile da via della Libertà che verrà esteso anche sull’area libera dell’ex acquedotto. L’area di sosta risulterà de- limitata, rispetto agli spazi urbani circostanti dall’impianto di siepi di consistente spessore mentre le nuove pavimentazioni prevedono, come nell’attigua area 6B, calcestruzzo drenante per le su- perfici di manovra e prato armato per gli stalli di stazionamento.

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