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Esercizio di Laboratorio

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Academic year: 2022

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Tecnologie informatiche per il suono e l’immagine (12 CFU) A.A. 2015/16, 16/17 – prof. Vincenzo Lombardo

Edizione semplificata e rivista del 31 maggio 2017

Esercizio di Laboratorio

L’esercizio di laboratorio è necessario per accedere all’orale. Consta di tre parti: elaborazione dei suoni, elaborazione delle immagini, programmazione dell’applicazione. Argomento del laboratorio è la rappresentazione multimediale del testo de “L’Arialda”, di Giovanni Testori. A ciascuno studente o gruppo di studenti (max 3) verranno assegnate alcuni accadimenti del dramma, che dovranno essere rese con un modulo multimediale da inserire nel contesto di un’applicazione scheletro in Processing, dopo avere evidenziato le intenzioni dei personaggi coinvolti.

In relazione agli accadimenti che sono assegnati, compito degli studenti è elaborare uno sketch di Processing con una produzione multimediale della messa in scena.

La soluzione dell'esercizio deve essere corredata di una/due pagine di testo più storyboard che riporti le scelte artistiche (sforzarsi di mantenere la coerenza), operate in produzione. I punti da riportare, in relazione al testo e alle chiavi di lettura individuate, sono i seguenti:

• descrizione ambientazioni, oggetti e personaggi;

• layout o staging individuato (distribuzione spaziale di ambientazioni e personaggi);

• eventuali forme e colori (per oggetti grafici);

• sound design;

• musiche;

• successione degli eventi;

• l’interazione con l’utente;

• rapporto battuta/azione rappresentata.

In particolare, per l’ultimo punto occorre riportare gli obiettivi dei personaggi e i piani d'azione per raggiungerli, secondo il seguente schema, da riportare integralmente compilato:

1. obiettivo del personaggio 2. piano del personaggio

3. successo o fallimento del piano per raggiungere l’obiettivo 4. conseguenze del successo o fallimento

5. precondizioni perché il piano possa essere messo in atto La produzione multimediale dovrà rispondere ai seguenti criteri:

• Elaborazione delle immagini (Gimp o altro software di elaborazione immagini): a partire dalle immagini fornite sul sito del corso o da altre immagini catturate, reperite o sintetizzate per l’occasione (in ogni caso, attenzione ai diritti d’uso), elaborare almeno 5 immagini da associare a eventi dell’interazione, oltre a realizzare un’immagine come sfondo dell’applicazione. Elaborazioni obbligatorie: almeno due filtri di due categorie diverse, una dal menù “colori”, uno strumento di disegno, un filtro generico con matrice di convoluzione.

• Elaborazione dei suoni (Audacity e MULAB o altri software audio/MIDI): a partire dai suoni forniti sul sito del corso e ulteriori suoni anche registrati per l’occasione (in ogni caso, attenzione ai diritti d’uso), associare almeno 5 suoni a eventi dell’interazione ed elaborare un loop in MIDI quindi esportato in audio come sottofondo. Elaborazioni obbligatorie: almeno due effetti diversi, un’operazione di editing, generazione di forme d’onde, composizione MIDI, equalizzazione.

Gli studenti possono

• Elaborare le immagini e i suoni e produrre un video da riprodurre nel videoplayer per Processing elaborato a lezione – vedi slide alla URL http://www.di.unito.it/~vincenzo/TecDigSuoImm12/Slide/1617_Processing_Intro_sito.p df (voti da 18 a 26): (vedi note Processing su libreria video; il video deve essere in formato .mp4, codec h264).

• Elaborare uno sketch originale per la produzione multimediale della scena che utilizzi anche le immagini e i suoni come sopra (voti da 27 a 30).

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Consegna

1) Inviare l’applicazione realizzata con una jumbo-mail (ad esempio, con wetransfer) almeno cinque giorni prima dell’appello, contenente sia gli eseguibili sia la cartella del codice sorgente).

2) Portare all’orale, su supporto di memorizzazione (meglio se direttamente sul proprio portatile), i file sorgenti dello sketch (tutta la cartella) e dell’elaborazione dei media (.xcf di GIMP, .aup e dati correlati di Audacity, .MuSession di Mulab, .pde di Processing), oltre ai file finali usati nel progetto.

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