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RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA ANBI EMILIA ROMAGNA

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Academic year: 2022

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Mercoledì, 27 ottobre 2021

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26/10/2021 Teleromagna

26/10/2021 Teleromagna

26/10/2021 Dire Roberto Antonini

27/10/2021 Libertà Pagina 26

27/10/2021 Libertà Pagina 26

26/10/2021 TeleEstense

27/10/2021 Il Resto del Carlino (ed. Ferrara) Pagina 36

27/10/2021 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48

27/10/2021 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 44

26/10/2021 La Provincia di Cremona Pagina 17 STEFANO SAGRESTANO

26/10/2021 Comunicato stampa

26/10/2021 Comunicato stampa

27/10/2021 Libertà Pagina 34

26/10/2021 Il Piacenza

27/10/2021 Gazzetta di Parma Pagina 17

27/10/2021 Gazzetta di Parma Pagina 23

27/10/2021 gazzettadiparma.it

27/10/2021 Gazzetta di Reggio Pagina 20

27/10/2021 Il Resto del Carlino (ed. Reggio Emilia) Pagina 49

27/10/2021 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 34

27/10/2021 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 39

27/10/2021 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 45

27/10/2021 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 47 Luca Pizzagalli

26/10/2021 altarimini.it

Siccità, in Emilia Romagna piove meno che in Israele 1

Patrimonio acqua, ottimizziamo l'utilizzo 2

Tg Ambiente, edizione del 26 ottobre 2021 3

Badenchini: «A Ziano il 2021 è stato l' anno più... 5

Mignano, rischio potabilità per almeno 35mila abitanti a Morfasso... 6

Oltre 600 podisti alla corsa della Bonifica 8

PROGETTO DEI LAVORI DI RICONVERSIONE E ADEGUAMENTO MIGLIORATIVO DELLA RETE... 9

PROGETTO DEI LAVORI DI RICONVERSIONE E ADEGUAMENTO MIGLIORATIVO DELLA RETE... 10

Consorzio di 11

Spino Ponte asburgico «Che pericolo i tronchi» 12

Carpi, Comune e Emilia Centrale pongono in sicurezza un'area abitata di 20... 14

ANBI: L'URAGANO MEDITERRANEO INDICA LA NECESSITA' DI UNA CULTURA DELLA... 16

Punti a rischio frane, ingressi difficoltosi e piazzole restano tra i... 17

Smantellato a sei anni dall' alluvione il vecchio depuratore di Ferriere 18

Regione, fronte comune per dire «no» al riutilizzo delle... 19

Ponte sullo Stirone e sicurezza La Provincia: «Interverremo» 20

Regione, fronte comune per dire «no» al riutilizzo delle... 21

Cambia la viabilità in via Compagnoni 23

Diga di Vetto, altre 475 firme La mozione sarà presto in Regione 24

Cava Monte Tondo, i sindacati contro lo studio tecnico commissionato dalla... 25

Sabbia Valverde-Villamarina dal mare: priorità per i bagnini 27

Ruspe all' opera al mare L' arenile diventa cantiere 29

«Piano spiaggia, non si può più aspettare» 31

La regione investe 22 milioni contro erosione coste, il plauso di... 33

RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA ANBI EMILIA ROMAGNA

Mercoledì, 27 ottobre 2021

ANBI Emilia Romagna

Consorzi di Bonifica

Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po

Comunicati Stampa Emilia Romagna

Comunicati stampa altri territori

Acqua Ambiente Fiumi

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Siccità, in Emilia Romagna piove meno che in Israele

servizio video

Teleromagna

ANBI Emilia Romagna

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Patrimonio acqua, ottimizziamo l'utilizzo

servizio video

Teleromagna

ANBI Emilia Romagna

2

-Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2021

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Tg Ambiente, edizione del 26 ottobre 2021

In questa edizione si parla di: Crisi energetica, per l' Ue c' è anche il nucleare; Nuovo allarme Onu sul clima, siamo molto fuori strada; Extreme-E in Sardegna, colpi di scena a capo Teulada; Il Canale emiliano-romagnolo (Cer):

CRISI ENERGETICA, PER L' UE C' È ANCHE IL NUCLEARE Il nucleare entra ufficialmente nella discussione dell' Unione europea sulle soluzioni per affrontare la crisi energetica. Nel mix energetico del futuro "è ovvio che abbiamo bisogno di più energia rinnovabile e pulita", ma

"accanto a questo abbiamo bisogno di una fonte stabile, il nucleare per esempio, e durante la transizione anche del gas naturale". Così la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen al termine dell' ultimo Consiglio Ue. La posizione pro-nucleare di alcuni stati membri 'atomici' come la Francia è nota, ma o r a i l t e m a è u f f i c i a l m e n t e s u l t a v o l o .

"Presenteremo la proposta sulla tassonomia tra breve", ha spiegato von der Leyen: si tratta d e l l a c l a s s i f i c a z i o n e s u l l a c o m p a t i b i l i t à ambientale degli investimenti finanziati con incentivi europei. In sostanza la Commissione conferma che si apre il confronto per far rientrare gas e nucleare nella tassonomia.

Certo, riconosce la presidente dell' esecutivo Ue, "se consideriamo il costo di produzione dell' energia rinnovabile, per il solare è dieci volte meno caro di dieci anni fa, l' eolico è più volatile ma è il 50% meno caro di dieci anni fa, e sono fonti che abbiamo in casa", e già utilizzabili, mentre realizzare nuova capacità

per il nucleare richiede decenni. La posizione italiana è stata chiarita in conferenza stampa dal presidente del Consiglio Mario Draghi, per il quale "il punto di arrivo non può che essere quello delle rinnovabili". Al Consiglio Ue "abbiamo parlato anche di nucleare, alcuni Paesi vogliono che rientri tra le fonti energetiche non inquinanti, accettate", ha confermato il presidente del Consiglio Mario Draghi al termine del Consiglio, "è difficile rinunciare al gas immediatamente", ma è "chiaro che il punto di arrivo

Dire

ANBI Emilia Romagna

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un tasso di incremento annuo superiore alla media 2011-2020 e la tendenza è continuata nel 2021. La concentrazione di anidride carbonica, il più importante gas serra, ha raggiunto le 413,2 parti per milione nel 2020, un livello che è il 149% del livello preindustriale. Il metano è al 262% e il protossido di azoto è al 123% dei livelli del 1750, quando le attività umane hanno iniziato a disturbare l' equilibrio naturale della Terra. Il rallentamento dell' economia imposto dal Covid-19 non ha avuto alcun impatto visibile sui livelli atmosferici dei gas serra e sui loro tassi di crescita, sebbene si sia verificato un calo temporaneo delle nuove emissioni. Così il Greenhouse Gas Bulletin, il bollettino dei gas serra dell' Organizzazione meteorologica mondiale, l' agenzia meteorologica delle Nazioni unite. "Il Greenhouse Gas Bulletin contiene un chiaro messaggio scientifico per i negoziatori climatici alla COP26", avverte il segretario generale dell' agenzia Onu, Petteri Taalas, "siamo molto fuori strada". All' attuale tasso di aumento delle concentrazioni di gas serra, infatti, "entro la fine di questo secolo assisteremo a un aumento della temperatura di gran lunga superiore agli obiettivi dell' Accordo di Parigi, che puntava ad un aumento contenuto tra +1,5 e +2 gradi al di sopra dei livelli preindustriali", segnala Taalas. EXTREME-E IN SARDEGNA, COLPI DI SCENA A CAPO TEULADA Tre vittorie su quattro gare per il team Rosberg X Racing all' Enel X Island X Prix, quarto appuntamento della stagione inaugurale del campionato per super Suv elettrici Extreme-E, andato in scena in Sardegna sul circuito di Capo Teulada. I piloti Johan Kristoffersson e Molly Taylor hanno mantenuto i nervi saldi fra continui colpi di scena suggellando una rilevante vittoria davanti al team ABT CUPRA XE, che al secondo posto si è assicurato il miglior risultato della stagione, nonostante Mattias Ekstrom abbia effettuato l' ultimo giro senza la portiera destra, staccatasi e volata via. Terza posizione per JBXE, il team dell' ex campione Formula 1 Jenson Button, con Kevin Hansen che pur fermandosi prima del traguardo supera il team SEGI TV Chip Ganassi Racing. A lungo leader della finale, al secondo giro la pilota Sara Price ha subito un danno terminale al veicolo dopo essere entrata in contatto con una roccia sul percorso, fermandosi in pista e vedendosi relegata alla quarta posizione al debutto del team in finale. Dopo la tappa in Sardegna la classifica del campionato Extreme-E vede al primo posto il team RXR dell' ex campione di F1 Nico Rosberg con 129 punti, al secondo il team X44 del supercampione di F1 Lewis Hamilton con 113 punti, e al terzo il team Andretti United, dell' italoamericano Michael Andretti, figlio della leggenda del volante Mario, con 93 punti. Extreme-E è il campionato per fuoristrada elettrici all' insegna della sostenibilità e con equipaggi composti da un uomo e una donna, che si corre in aree colpite dai cambiamenti climatici per richiamare l' attenzione sulla crisi ambientale. SICCITÀ, IN EMILIA-R. PIOVE MENO CHE IN ISRAELE, "E SE NON NEVICA" L' Emilia-Romagna viene da alcuni inverni consecutivi "con piovosità molto bassa", addirittura minore di quella in Israele. E se anche il prossimo sarà un inverno secco, soprattutto con poca neve, la situazione di emergenza idrica si ripeterà "anche nel 2022". A mettere in guardia è Nicola Dalmonte, presidente del Cer, il Canale emiliano-romagnolo, in un' intervista all' agenzia Dire.

Roberto Antonini

Dire

ANBI Emilia Romagna

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ZANARDI (OTTONE): «QUI NE RISENTONO I PASCOLI»

Badenchini: «A Ziano il 2021 è stato l' anno più siccitoso dell' ultimo decennio»

Andrea Badenchini ha scattato la foto accanto, a Ziano, tra le sue viti.

La ferita è lunga, la terra è secca, sembra sabbia. «La mancanza di acqua ha colpito il raccolto, portando a una riduzione del trenta per cento», spiega. «Per fortuna non è stata intaccata la qualità delle nostre uve, anzi, quella è eccellente, e le radici sono lunghe, sanno trovarsi quel che resta dell' acqua».

Andrea indica anche una centralina installata nei campi: «Il 2021, qui a Ziano, è stato l' anno meno piovoso degli ultimi dieci. La pioggia è stata purtroppo meno della metà di quella del 2020 e del 2019».

Il distretto Trebbia, intanto, come spiegato dal Consorzio di Bonifica, sta derivando la risorsa i d r i c a u t i l e p e r r i m p i n g u a r e l e f a l d e e mantenere il reticolo pulito per favorire lo scolo delle acque in vista - si spera - delle piogge. In Alta Valtrebbia Emiliano Zanardi conferma che n o n p i o v e p r a t i c a m e n t e d a g i u g n o , « a r i s e n t i r n e q u i s o n o s t a t i s o p r a t t u t t o i pascoli»._elma.

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Libertà

Consorzi di Bonifica

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Mignano, rischio potabilità per almeno 35mila abitanti a Morfasso crepe sulle case

Vincini (Lugagnano): «Ricordo poche volte la diga così vuota». Calestani (Morfasso): «Il terreno secco si ritrae, danni alle strade»

Elisa Malacalza [email protected] Alla diga di Mignano si sta sfiorando l' allarme rosso di quattro anni fa,era il 2017, ma giugno, estate, non fine ottobre come adesso. L' invaso costruito negli anni Trenta rischia di tornare ai s u o i m i n i m i s t o r i c i i n q u e s t e o r e , « è praticamente vuoto», conferma il sindaco di Lugagnano Antonio Vincini, preoccupato dal rischio di non veder garantita la quota potabile a un bacino che conta almeno 35mila abitanti lungo la dorsale della Valdarda, con un consumo medio pro capite stimato solitamente in settanta litri al secondo. La diga di Mignano infatti è fondamentale sia per l' uso potabile che irriguo, a differenza di altri invasi utilizzati solo per il secondo, e dunque le autobotti p o t r e b b e r o e n t r a r e i n f u n z i o n e , s e n o n cambierà rapidamente qualcosa in questa lunga siccità.

«Al momento non sono previste ordinanze restrittive per il consumo d' acqua, non ci sono state richieste, ma sinceramente ho visto poche volte la diga tanto vuota», prosegue Vincini. E il sindaco di Vernasca Giuseppe Sidoli aggiunge: «Stiamo monitorando la situazione per valutare il livello di emergenza, ci sarà un incontro sul caso, per ora non ci sono provvedimenti in corso». Si spera intanto

che sia la pioggia a risolvere il problema, un guaio grosso che si trascina ormai da sei mesi, «ma il timore resta sempre quello che si passi dalla siccità al diluvio, come ormai tristemente frequente», conclude Vincini.

Sempre in Valdarda, intanto, il sindaco di Morfasso Paolo Calestani elenca i disagi causati dalla siccità, nei campi ma non solo: «C' è il problema urgente del foraggio, molti agricoltori hanno sfalciato a malapena il secondo taglio di erba. Ma siamo preoccupati anche dai rischi idrogeologici. Le strade comunali e provinciali sono peggiorate molto, la terra secca si ritira, e gli effetti si vedono anche sulle pareti delle case. Abbiamo ricevuto segnalazioni di cittadini allarmati».

Dagli uffici del Consorzio di Bonifica viene detto: «Per quanto riguarda la zona denominata Arda-Po, sulla fascia costiera del grande fiume, è attualmente in corso una distribuzione di risorsa aggiuntiva rispetto agli anni passati. L' acqua pompata dal Po, immessa nel reticolo consortile di valle, è a

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Libertà

Consorzi di Bonifica

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supporto delle colture in corso di semina come l' aglio. Questa situazione è conseguenza delle scarse piogge primaverili ed estive che già avevano portato ad un aumento della richiesta irrigua».

A Santimento di Rottofreno, tra furti e capricci del clima, Camilla Rossi ha rinunciato ormai all' aglio.

«Seminerò a metà novembre altri prodotti, sinceramente non ricordo se non nel Duemila la terra tanto secca», dice, prima di tornare tra i campi, dove continua la lunga sete.

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Libertà

Consorzi di Bonifica

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Oltre 600 podisti alla corsa della Bonifica

servizio video

TeleEstense

Consorzi di Bonifica

8

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PROGETTO DEI LAVORI DI RICONVERSIONE E ADEGUAMENTO MIGLIORATIVO DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE IRRIGUA TUBATA

DELL'IMPIANTO SELICE-TARABINA

PROGETTO DEI LAVORI DI RICONVERSIONE E ADEGUAMENTO MIGLIORATIVO DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE IRRIGUA TUBATA DELL'IMPIANTO SELICE-TARABINA NEI COMUNI DI CONSELICE (RA) E A R G E N T A ( F E ) - A v v i o d e l l e p r o c e d u r e d i partecipazione ai sensi del D.P.R. 327/2001 e della L.R.

37/2002 e avvio della procedura Intesa Stato Regione di cui all'art. 81 del D.P.R. 616/1977 ed al D.P.R. 383/1994 Il Consorzio d i Bonifica della Romagna Occidentale rende noto l'avvio del procedimento di approvazione del progetto relativo ai suindicati lavori ed in particolare di Intesa fra Stato e Regione Emilia Romagna, ai sensi dell'art. 81 del D.P.R. 616/1977 e del D.P.R. 383/1994.

Gli esiti finali della prevista intesa comporteranno la localizzazione dell'opera con apposizione del vincolo espropriativo di asservimento e dall'approvazione definitiva del progetto deriverà la dichiarazione di pubblica utilità sulle aree interessate dalla realizzazione del suddetto intervento, indicate, assieme agli intestatari delle medesime, in apposito elaborato del suindicato

progetto, secondo quanto previsto dal D.P.R. 327/2001 e dagli articoli 8, 9, 11, 15 e 16 della L.R.

37/2002 (come modif. e integr.) nel combinato disposto con l'art. 27, comma 2 del D.Lgs. 50/2016, con efficacia dall'erogazione definitiva del finanziamento assegnato. Detto progetto, assieme a tutti gli atti di assenso al medesimo collegati, è depositato presso il Settore Progettazione Contabilità Lavori Pianura del Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale, a Lugo (RA) in Piazza Savonarola 5 e di tutti i documenti può essere presa visione/estratta copia nei seguenti giorni e orari: Mattina: dal lunedì al venerdì dalle ore 8:30 alle ore 12:30; Pomeriggio: lunedì, martedì e giovedì dalle ore 15:00 alle ore 17:30. Il responsabile del procedimento è il Dott. Ing. Elvio Cangini. Entro sessanta giorni dalla pubblicazione del presente avviso, gli interessati possono proporre proprie osservazioni inviandole presso il succitato Consorzio, all'indirizzo sopra indicato o via pec al seguente indirizzo [email protected] IL PRESIDENTE Avv. Antonio Vincenzi

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Il Resto del Carlino (ed.

Ferrara)

Consorzi di Bonifica

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PROGETTO DEI LAVORI DI RICONVERSIONE E ADEGUAMENTO MIGLIORATIVO DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE IRRIGUA TUBATA

DELL'IMPIANTO SELICE-TARABINA

PROGETTO DEI LAVORI DI RICONVERSIONE E ADEGUAMENTO MIGLIORATIVO DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE IRRIGUA TUBATA DELL'IMPIANTO SELICE-TARABINA NEI COMUNI DI CONSELICE (RA) E A R G E N T A ( F E ) - A v v i o d e l l e p r o c e d u r e d i partecipazione ai sensi del D.P.R. 327/2001 e della L.R.

37/2002 e avvio della procedura Intesa Stato Regione di cui all'art. 81 del D.P.R. 616/1977 ed al D.P.R. 383/1994 Il Consorzio d i Bonifica della Romagna Occidentale rende noto l'avvio del procedimento di approvazione del progetto relativo ai suindicati lavori ed in particolare di Intesa fra Stato e Regione Emilia Romagna, ai sensi dell'art. 81 del D.P.R. 616/1977 e del D.P.R. 383/1994.

Gli esiti finali della prevista intesa comporteranno la localizzazione dell'opera con apposizione del vincolo espropriativo di asservimento e dall'approvazione definitiva del progetto deriverà la dichiarazione di pubblica utilità sulle aree interessate dalla realizzazione del suddetto intervento, indicate, assieme agli intestatari delle medesime, in apposito elaborato del suindicato

progetto, secondo quanto previsto dal D.P.R. 327/2001 e dagli articoli 8, 9, 11, 15 e 16 della L.R.

37/2002 (come modif. e integr.) nel combinato disposto con l'art. 27, comma 2 del D.Lgs. 50/2016, con efficacia dall'erogazione definitiva del finanziamento assegnato. Detto progetto, assieme a tutti gli atti di assenso al medesimo collegati, è depositato presso il Settore Progettazione Contabilità Lavori Pianura del Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale, a Lugo (RA) in Piazza Savonarola 5 e di tutti i documenti può essere presa visione/estratta copia nei seguenti giorni e orari: Mattina: dal lunedì al venerdì dalle ore 8:30 alle ore 12:30; Pomeriggio: lunedì, martedì e giovedì dalle ore 15:00 alle ore 17:30. Il responsabile del procedimento è il Dott. Ing. Elvio Cangini. Entro sessanta giorni dalla pubblicazione del presente avviso, gli interessati possono proporre proprie osservazioni inviandole presso il succitato Consorzio, all'indirizzo sopra indicato o via pec al seguente indirizzo [email protected] IL PRESIDENTE Avv. Antonio Vincenzi

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Il Resto del Carlino (ed.

Ravenna)

Consorzi di Bonifica

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Consorzio di bonifica, interventi sulle strade vicinali

I lavori sono tutti nel comune di Santa Sofia: «Importanti per la manutenzione»

Sono diversi gli interventi sulle strade vicinali ad opera del Consorzio di bonifica Romagna nel territorio montano del Comune di Santa Sofia; tre le tipologie. I lavori che riguardano il Consorzio riunito delle strade vicinali ad uso pubblico presieduto da Luciano Neri, interventi sostenuti per il 50% dai proprietari e per il restante 50 da parte del Comune. In questo caso le strade interessate sono: Santa Fiora - Cornieta, Monterosso, Tirli - Rio Sasso, Montriolo - Saviana, Biserno - Uccellara - Spugna, Monte di Valle, Spinello Maestà, Rovereti e le Ginestre. Il secondo settore riguarda le strade vicinali ad uso pubblico che non fanno parte però di consorzi e che non s o n o n e p p u r e c o m u n a l i . G l i i n t e r v e n t i , finanziati per il 90% dalle tasse raccolte dal Consorzio di bonifica e per il 10% dal comune a t t r a v e r s o u n a s p e c i f i c a c o n v e n z i o n e pluriennale, hanno riguardato la strada di Bucchio e quella di Tre Fonti. Infine una serie d i l a v o r i r e a l i z z a t i c o n f o n d i p r o p r i d e l Consorzio di bonifica. Si tratta di un intervento per il ripristino della paratia di una briglia nel Bidente di Campigna in località Molino Fiumari.

«Si tratta di interventi importanti per la tenuta e la manutenzione del territorio - commenta il sindaco Daniele valbonesi -.

Grazie quindi al Consorzio di bonifica Romagna per la presenza e la disponibilità che da sempre dimostra per un territorio complesso e fragile come il nostro».

o.b.

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Il Resto del Carlino (ed.

Forlì)

Consorzi di Bonifica

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Spino Ponte asburgico «Che pericolo i tronchi»

Sono alla base dei piloni, il sindaco scrive alla Provincia: «Vanno rimossi per evitare rischi»

SPINO D' ADDA «Bene i lavori, seppur con pesanti disagi per il traffico, effettuati nei giorni scorsi per rimuovere i tronchi dalla base del ponte sull' Adda della Paul lese. Resta però altrettanto materiale addossato ai piloni del manufatto asburgico, che si trova poche decine di metri più a valle. Cosa vogliamo fare? Lasciarli per tutto l' autunno -inverno, con i l r i s c h i o c h e d a n n e g g i n o i l p o n t e , m a s o p r a t t u t t o d i v e n t i n o u n p e r i c o l o s o sbarramento in caso di piene?».

A sollecitare la Provincia a concludere l' opera intrapresa tra martedì e mercoledì scorsi, è il sindaco Enzo Galbiati. Con una lettera inviata all' attenzione di tecnici e amministratori, solleva il problema dei detriti che, negli ultimi mesi, si sono accumulati anche alla base del ponte risalente all' Ottocento. Legname portato dalle piene dell' Adda: dai tronchi più grossi ai rami ancora carichi di foglie.

Il manufatto in questione è inserito nel progetto di raddoppio della Paullese: è previsto il suo recupero per farne una pista ciclo pedonale al servizio del parco Adda sud e non solo, utilizzabile inoltre dai mezzi a motore delle stesse guardie volontarie, ma anche un passaggio per i carri agricoli dei proprietari o degli affittuari di terreni sulle sponde del fiume.

Nel futuro di questo ponte c' è dunque una riqualificazione che significa poi un recupero di un bene vincolato. Si spera il prima possibile, ma tutto dipenderà da quando verrà sbloccato al ministero dell' Ambiente e al Comitato per la programmazione economica, il progetto di raddoppio del ponte della Paullese, da anni finanziato con 18 milioni di euro. «Nell' attesa l' opera sburgica va tutelata come quella contemporanea - aggiunge Galbiati -: come Comune non abbiamo in mezzi per intervenire nel recuperto del legname che si è accumulato alla base dei piloni. Nemmeno il nostro grupPo di protezione civile è attrezzato per farlo. Per ora l' autunno non è stato particolarmente piovoso, ma se tra novembre e dicembre dovessero verificarsi abbondanti precipitazioni, come capitato sovente negli anni scorsi, si rischia un ulteriore aumento di rami e tronchi, con il pericolo di un effetto diga e di un conseguente innalzamento del livello del fiume. Per prevenire un' esondazione si deve partire anche dalla rimozione dei detriti. Abbiao dunque interpellato l' amministrazione provincia e, tramite essa, chiediamo l' interessamento di tutti gli enti coinvolti, a partire dall' Autorità di bacino del Po».

© RIPRODUZIONE RISERVATA.

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La Provincia di Cremona

Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po

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STEFANO SAGRESTANO

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La Provincia di Cremona

Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po

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COMUNICATO STAMPA

Carpi, Comune e Emilia Centrale pongono in sicurezza un'area abitata di 20 ettari grazie al collettore Burra Levata

Intervento dell'importo complessivo di oltre 320 mila euro frutto della consolidata sinergia tra i due enti e Aimag. L'opera avrà ricadute positive anche a nord della città

Carpi (MO), 26 Ottobre 2021 Una stretta e proficua s i n e r g i a t r a l a Bonifica d e l l ' E m i l i a C e n t r a l e e l'Amministrazione comunale della Città di Carpi, insieme anche ad Aimag, ha consentito di portare a termine il collettore di scolo Burra Levata, opera idraulica atta a garantire la sicurezza e il corretto smaltimento delle acque meteoriche nell'area insediativa di nuova costruzione a sud di Carpi (Mo) denominata Via dei Mulini', vasta 20 ettari e compresa tra Via Morbidina, Via Burra Levata, la tangenziale Bruno Losi e la Sp 413: un articolato intervento dall'importo complessivo di oltre 320 mila euro, finanziato per 100 mila euro con fondi del Consorzio e per 159 mila euro con fondi del Comune di Carpi (il rimanente in parte da Aimag e in parte lottizzante). Ideazione, progettazione e realizzazione d e l l ' o p e r a s o n o s t a t e p o r t a t e a v a n t i i n p i e n a collaborazione tra l'Emilia Centrale, il Comune di Carpi e A i m a g g r a z i e a l l a s t i p u l a d i u n p r o t o c o l l o d i collaborazione tra i tre Enti per delineare le varie fasi dell'operatività e le tempistiche delle azioni da portare a termine: in particolare sono stati realizzati dei collettori di scolo mediante la posa di scatolari in cemento armato, alcuni coperti ed alcuni a cielo aperto; un

ponticello e un tombamento sempre con la posa di scatolari in cemento armato; alcune tubazioni e un sifone sotto il nuovo Scolo Burra Levata per garantire la presa irrigua al circolo comunale. E un manufatto di scarico e di ripartizione delle acque irrigue, oltre ad un cavallotto sul tubo serbatoio gas in acciaio. Questo intervento offrirà anche un ulteriore beneficio indiretto: convogliando le acque nel nuovo collettore che va verso Est si alleggeriranno infatti anche gli scarichi fognari già presenti a Nord. Credo sia necessario sottolineare rileva Marcello Bonvicini, presidente dell'Emilia Centrale la stretta sinergia dietro questo risultato: il Comune di Carpi, il Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale e Aimag, con la quale portiamo avanti una collaborazione ultradecennale. Da un lato la politica che adegua le proprie strutture alle modifiche del territorio, dall'altro gli Enti che collaborano per garantire la sicurezza nelle aree di nuova costruzione, come quella oggetto dell'intervento: un'intesa assolutamente fondamentale per una corretta gestione del territorio. Collaborazione tra enti del territorio e condivisione delle professionalità per garantire una gestione integrata ed efficace dichiara Alberto Bellelli, sindaco della Città di Carpi questo il modo con cui siamo abituati a lavorare insieme all'Emilia Centrale ed Aimag che

Comunicato stampa

Comunicati Stampa Emilia Romagna

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ci ha visto, negli ultimi anni, impegnati a realizzare importanti interventi di miglioramento delle reti di smaltimento acque e rinaturalizzazione dei canali, come il progetto Life Rinasce e, da ultimo, l'intervento sul collettore di Burra Levata. Quest'opera garantirà una maggior resilienza del nostro territorio, migliorando la risposta in caso di eventi atmosferici straordinari e di gestione ordinaria delle acque evidenzia Riccardo Righi, assessore all'Urbanistica della Città di Carpi interventi, questi, che dovranno essere sempre più attenzionati e promossi in un più complessivo piano di contrasto ai cambiamenti climatici. La progettazione e la realizzazione di un intervento di questo tipo sottolinea Domenico Turazza, Direttore Generale dell'Emilia Centrale effettuato in un'area con insediamenti abitativi, dimostra la grande capacità del Consorzio di intervenire in tempi stretti e in situazioni non facilissime. In questo caso, infatti, il team tecnico, che ha progettato l'intervento realizzandolo con propri mezzi e addetti, ha operato in un contesto urbanizzato e non in un territorio isolato di campagna. [Foto in allegato: una delle fasi dell'intervento sul collettore di scolo Burra Levata, nel territorio della Città di Carpi (Mo), con la posa degli scatolari da parte delle squadre dell'Emilia Centrale] -- Ufficio Comunicazione & Relazioni Esterne Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale

Comunicato stampa

Comunicati Stampa Emilia Romagna

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ANBI: L'URAGANO MEDITERRANEO INDICA LA NECESSITA' DI UNA CULTURA DELLA

PREVENZIONE CIVILE

PER SUPERARE LE DICHIARAZIONI DI MANIERA ECCO IL NOSTRO PIANO DI INTERVENTI PER IL SUD ITALIA

Il finora sconosciuto arrivo di un cosiddetto uragano mediterraneo sulle regioni meridionali dell'Italia, creando già drammatiche conseguenze in Sicilia e Calabria, evidenzia l'urgenza, dettata dalla crisi climatica, di una politica di prevenzione civile, che deve interessare la società nel suo complesso: dai corretti comportamenti individuali in caso di eventi meteo estremi a nuove t i p o l o g i e c o s t r u t t i v e , d a u n a p i ù e q u i l i b r a t a pianificazione urbanistica ad un grande piano di investimenti per la salvaguardia del territorio. Invece, non si riesce neppure ad approvare la legge contro lo s f r e n a t o c o n s u m o d i s u o l o , c h e a u m e n t a esponenzialmente il rischio idrogeologico: ad indicare l'urgenza di un'assunzione di responsabilità collettiva per contrastare l'incedere della crisi climatica è Francesco Vincenzi, Presidente dell'Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI). Sono gli eventi a chiamarci a nuove responsabilità sottolinea Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI - I Consorzi di bonifica ed Irrigazione sono antenne sensibili alle trasformazioni del territorio e da questa capacità è nato il Piano di Efficientamento della Rete Idraulica del

Paese, presentato nel 2019 e tassello di una politica di interventi per aumentare la capacità di resilienza delle comunità. Nel Sud Italia, in questi giorni in allarme idrogeologico, sono previsti 277 progetti definitivi, cioè ad avanzato iter procedurale: 222 interessano la manutenzione e l'adeguamento del reticolo idraulico, lungo oltre 80.000 chilometri, mentre 55 riguardano gli invasi, che sono determinanti per contenere le acque di pioggia, riducendo il rischio di allagamenti e creando, in una logica di multifunzionalità, riserve idriche per i periodi di siccità; in questo quadro è previsto l'aumento di capacità per 45 bacini in attività, grazie all'asporto di oltre 68 milioni di metri cubi di sedime depositato sui fondali. Oltre a ciò, si prevede l'attivazione di 6 serbatoi da anni non completati e la realizzazione di ulteriori 4 per una capacità complessiva di oltre 231 milioni di metri cubi. Il tutto, grazie ad un investimento di circa 1 miliardo e 900 milioni in grado di garantire quasi 9.500 posti di lavoro. Come sempre conclude il DG di ANBI - mettiamo la nostra capacità progettuale a servizio dei soggetti decisori, invitando a fare presto per uscire dalla sterile logica della dichiarazione dello stato di calamità che molto preoccupa anche le giovani generazioni per il loro futuro. GRAZIE Ufficio Comunicazione:

Fabrizio Stelluto (tel.cell.393 9429729) Alessandra Bertoni (tel.06 84432234 - cell. 389 8198829)

Comunicato stampa

Comunicati stampa altri territori

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LE PERPLESSITÀ DEGLI AMMINISTRATORI LOCALI

Punti a rischio frane, ingressi difficoltosi e piazzole restano tra i nodi da risolvere

Finalmente si parte ma il progetto di Anas non è tutto rose e fiori, né per il comitato "Canzi"

c h e l o t t a c o n t r o i l v i a d o t t o n é p e r l e amministrazioni coinvolte. In una recente v i d e o c o n f e r e n z a t r a a m m i n i s t r a t o r i e progettisti, il sindaco di Travo Lodovico Albasi - che da cinque anni si spende in tutti i modi per la causa - garantisce che i soldi ci sono: 70 milioni già "congelati" dal 2017 e il resto pronto ad arrivare su richiesta del commissario alla Statale 45. Ma resta critico su almeno due punti.

«Il tratto di variante tra Coni e Le Piane

"scenderà" verso il Trebbia ma c' è il rischio di frane» spiega. «Abbiamo consigliato ad Anas di allontanarsi il più possibile dal fiume. A Quadrelli, dove è tramontato il progetto di una galleria che sarebbe costata 25 milioni, resta il problema di due ingressi difficoltosi, come quello per Denavolo: chi proviene da Bobbio, deve fare manovra sulla Statale per poter accedere. Servirebbe una rotatoria, che invece è stata inserita più oltre, in mezzo al nulla, di scarsa utilità».

Da Rivergaro, i n t e r e s s a t o i n m a n i e r a minoritaria nel progetto, l' assessore Pietro Martini ha invece chiesto - e già scritto - ad Anas di impegnarsi a tutelare l' utenza debole.

«Serve creare piazzole per chi sale e scende dalle fermate del bus, ma l' ingegnere ci ha già garantito che sull' intero tratto ci sarà una banchina laterale larga un metro. E a Cisiano abbiamo chiesto di realizzare un parcheggio al posto di quello attuale, che sarà occupato dalla prima rotatoria:

costruendolo dalla parte opposta, sarà utile anche per i bagnanti che vogliono raggiungere il Trebbia in sicurezza senza dover attraversare la Statale»._CB.

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Libertà

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Smantellato a sei anni dall' alluvione il vecchio depuratore di Ferriere

A fine agosto è entrato in funzione l' impianto nuovo di Ireti dopo un' attesa durata sei anni

Ferriere può finalmente contare, dopo un' attesa durata sei anni, sul nuovo depuratore d' acqua del capoluogo. Il 14 settembre 2015, la notte dell' alluvione che colpì duramente la Valnure, il torrente Grondana, oltre ad inghiottire un' abitazione (fortunatamente disabitata in quel momento), devastò il depuratore, da quel momento diventato inutilizzabile. Il paese, da a l l o r a , n e h a f a t t o a m e n o , n o n o s t a n t e i numerosi solleciti del Comune. Ireti (gruppo Iren) ha realizzato la struttura negli scorsi mesi e soltanto alla fine dello scorso agosto questa è entrata in funzione. Ora, con 35mila euro di s p e s a ( a c a r i c o s e m p r e d i I r e t i ) , s i s t a p r o v v e d e n d o a l l a d e m o l i z i o n e e a l l o smantellamento della vecchia struttura, rimasta a testimoniare la drammatica esperienza dell' alluvione. In questo modo il torrente Grondana, che confluisce nel Nure proprio a pochi metri di distanza , può avere più spazio a disposizione in caso di piena. Attualmente le ruspe sono al lavoro per ripulire l' area. COM' ERA IL NUOVO DEPURATORE.

Il Piacenza

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Berceto Contro la ripresa dell' attività estrattiva

Regione, fronte comune per dire «no» al riutilizzo delle miniere di Corchia

Le risoluzioni di Lega e Pd approvate all' unanimità

Berceto Lega e Pd fanno fronte comune contro l a r i a p e r t u r a d e l l a r i c e r c a m i n e r a r i a denominata «Corchia», sottoponendo all' assemblea regionale d u e r i s o l u z i o n i presentate per impegnare la Regione a schierarsi al fianco del territorio nel dire «no»

a l l a r i p r e s a d e l l ' a t t i v i t à e s t r a t t i v a n e l l ' appennino parmense.

«L' eventuale avvio dell' attività estrattiva determinerebbe la quasi totale cancellazione della Zsc Belforte e il dimezzamento della s u p e r f i c i e d e l l a Z s c G r o p p o d i G o r r o , ricadendo rispettivamente per il 90% e per il 60% all' interno dell' area di indagine - ha premesso il consigliere borgotarese Matteo Daffadà, illustrando il documento firmato a n c h e d a P a s q u a l e G e r a c e , M a r c e l l a Zappaterra, Massimo Bulbi e Manuela Rontini - . La prospettiva verso cui la richiesta di indagine si indirizza risulta incompatibile non solo con le esigenze di protezione ambientale ma anche con il tessuto socio-economico locale, dove è ormai maturata una spiccata vocazione turistica ed eco-turistica, sia stagionale che occasionale e il pregio delle zone in questione, il loro valore paesaggistico ambientale, la particolarità e la fragilità suddetta del sito, non possono essere messe a rischio per autorizzare lavori di scavo, di studio e ricerca di risorse minerarie».

A sollecitare un intervento più «deciso» rispetto alle osservazioni presentate finora dalla Regione al Ministero, sottolineando il rischio di inquinamento delle falde acquifere, è stato quindi Emiliano Occhi,

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Gazzetta di Parma

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Il caso Dopo l' incidente che aveva vista coinvolta una donna

Ponte sullo Stirone e sicurezza La Provincia:

«Interverremo»

Il delegato alla Viabilità Bertocchi: «La sua sistemazione è una priorità»

«Il ponte sul torrente Stirone della strada Salsediana a Scipione è una delle priorità della Provincia».

Ad affermarlo è il delegato alla Viabilità della Provincia, Giovanni Bertocchi, a diverse s e t t i m a n e d a l l ' i n c i d e n t e c h e h a v i s t o protagonista una donna alla guida di una Opel finire sul greto del torrente dopo aver sfondato la ringhiera di protezione.

L a d o n n a , f o r t u n a t a m e n t e , e r a r i m a s t a praticamente illesa, un vero miracolo.

Da quel giorno, però, il traffico in prossimità del ponte è regolato a senso unico alternato con la presenza di un impianto semaforico in attesa che il manufatto venga finalmente rimesso in sicurezza.

«La Provincia ha la competenza su 940 ponti e non è facile effettuare la manutenzione anche se cerchiamo di intervenire sempre per la sicurezza degli utenti della strada - afferma Bertocchi - Il ponte di Scipione, dopo l' incidente, è divenuto una priorità per cui i lavori verranno effettuati quanto prima con il reperimento di adeguate risorse».

Questo ponte, unitamente al «gemello» che si trova a Case Passeri, è stato al centro di n u m e r o s e p o l e m i c h e , i n p a r t i c o l a r e relativamente alla ringhiera di protezione, ritenuta dai cittadini non più corrispondenti alle

attuali esigenze di sicurezza e dunque molto pericolosa.

M.L.

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Gazzetta di Parma

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Regione, fronte comune per dire «no» al riutilizzo delle miniere di Corchia

Berceto Lega e Pd fanno fronte comune contro la riapertura della ricerca mineraria denominata

«Corchia», sottoponendo all' assemblea regionale due risoluzioni presentate per impegnare la Regione a schierarsi al fianco del territorio nel dire «no» alla ripresa dell' attività estrattiva nell' appennino parmense. «L' e v e n t u a l e a v v i o d e l l ' attività e s t r a t t i v a determinerebbe la quasi totale cancellazione della Zsc Belforte e il dimezzamento della superficie della Zsc Groppo di Gorro, ricadendo rispettivamente per il 90% e per il 60% all' interno dell' area di indagine - ha premesso il consigliere borgotarese Matteo Daffadà, illustrando il documento firmato anche da P a s q u a l e G e r a c e , M a r c e l l a Z a p p a t e r r a , M a s s i m o B u l b i e M a n u e l a R o n t i n i - . L a prospettiva verso cui la richiesta di indagine si indirizza risulta incompatibile non solo con le esigenze di protezione ambientale ma anche con il tessuto socio-economico locale, dove è ormai maturata una spiccata vocazione turistica ed eco-turistica, sia stagionale che occasionale e il pregio delle zone in questione, il loro valore paesaggistico ambientale, la particolarità e la fragilità suddetta del sito, non possono essere messe a rischio per autorizzare lavori di scavo, di studio e ricerca di risorse minerarie». A

sollecitare un intervento più «deciso» rispetto alle osservazioni presentate finora dalla Regione al Ministero, sottolineando il rischio di inquinamento delle falde acquifere, è stato quindi Emiliano Occhi, consigliere della Lega e geologo, che nell' illustrare la risoluzione di cui Fabio Rainieri è primo firmatario, ha posto l' accento sulla necessità di avere una linea regionale più definita in materia di estrazioni minerarie per «mettere le mani avanti» in caso di altre richieste di questo tipo. In entrambi i documenti, approvati all' unanimità dall' intero consiglio regionale, la richiesta finale è stata quella di un impegno della Giunta «ad adoperarsi in tutte le sedi competenti affinché sia possibile non consentire

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comprometterebbe la vocazione ambientale ed ecoturistica sulla quale punta giustamente da tempo chi vive quell' area. La Regione Emilia-Romagna dovrà quindi essere la capofila di tutti quei soggetti pubblici e privati che vogliono fermare alla sola attività di ricerca l' iter avviato dalla multinazionale per arrivare chiaramente a poter estrarre i minerali». Chiara De Carli © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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Lavori

Cambia la viabilità in via Compagnoni

Per consentire lavori di sostituzione della rete idrica, in via Compagnoni, nella direzione che d a v i a d e l l a C a n a l i n a v e r s o v i a F r a t e l l i Rosselli, saranno istituiti provvedimenti alla circolazione stradale. In particolare, fino al prossimo 3 dicembre, è prevista l' interruzione della circolazione veicolare, garantendo l' a c c e s s o a i r e s i d e n t i . D a l p r o s s i m o 6 dicembre, invece, fino al successivo 17 dicembre, dalle ore 8 alle ore 17.30, è prevista l' istituzione del senso unico alternato.

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Gazzetta di Reggio

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Diga di Vetto, altre 475 firme La mozione sarà presto in Regione

Ne mancano circa 1700 per arrivare alla quota prevista di 5001

VAL D' ENZA Raccolte altre 475 firme per r e a l i z z a r e l a d i g a d i V e t t o . L a c i f r a complessiva arriva così a 3.354, avvicinandosi alla quota di 5.001 necessarie per presentare la mozione alla Regione, che dovrà poi discuterne. E' quanto ribadisce il comitato pro diga di Vetto, che anche durante la fiera di San Simone a Montecchio ha allestito i banchetti per raccogliere le firme (in foto il geometra Lino Franzini). «Quelle firme sono in buona parte appartenenti a persone adulte spesso dotate di mani callose e volti scolpiti dal sole ovvero gente abituata a convivere con il territorio rurale, che escono dal loro laborioso silenzio fatto di fatica e di lavoro per gridare a voce alta e a pieno titolo 'Vogliamo il lago di Vetto d' Enza' - ribadisce il comitato -. Tante persone che non si vogliono arrendere al cambiamento climatico che lo vedono tutti i g i o r n i s o t t r a r r e u n p o ' d i v i t a d a l l o r o quotidiano convivere con l' ambiente, ora un pesce che non ha più acqua, ora un erba che arsa dalla sete che non vive più».

Pagina 49

Il Resto del Carlino (ed.

Reggio Emilia)

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Cava Monte Tondo, i sindacati contro lo studio tecnico commissionato dalla Regione

Le sigle Cgil, Cisl e Uil chiedono un tavolo di confronto con Comuni ed Emilia-Romagna

«Un tavolo di confronto istituzionale con le amministrazioni locali e la Regione Emilia- Romagna» per avviare «un percorso condiviso nel territorio» in merito al futuro della cava di Monte Tondo: lo chiedono le sigle sindacali Filca Cisl, Feneal Uil, Fillea Cgil in una nota unitaria diramata a seguito di un' assemblea dei lavoratori del sito, riunitasi ieri mattina insieme alla rsu Saint Gobain.

Le riflessioni proposte dai sindacati sono fortemente critiche verso lo scenario B caldeggiato nello studio tecnico e rigettano categoricamente la possibilità di una chiusura della cava nei prossimi anni. «La sensazione che si ricava dalla lettura dell' opzione B - affermano - è che la perdita dei posti di lavoro sia un danno collaterale tutto sommato s o p p o r t a b i l e . Q u e s t a c o n c l u s i o n e è inaccettabile: si devono trovare soluzioni che salvaguardino il futuro delle famiglie delle lavoratrici e dei lavoratori che operano nella cava e nell' indotto».

I numeri in ballo sono presto detti. «La cava e lo stabilimento di lavorazione del gesso per la produzione di cartongesso occupano in maniera diretta 83 persone, in massima parte residenti nei comuni della vallata - sottolineano i s i n d a c a t i - . A q u e s t i v a n n o a g g i u n t i i lavoratori dell' indotto e il contributo economico che la permanenza dello stabilimento dà in termini di ricchezza al territorio».

Da qui nasce la preoccupazione dei lavoratori e si spiega anche la posizione spesso tenuta dalle amministrazioni comunali, più inclini a sottolineare i rischi socioeconomici che deriverebbero dalla

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Corriere di Romagna

(ed. Ravenna-Imola)

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spopolata diventa un ambiente non curato e abbandonato».

E allora come tutelare l' ambiente della Vena? Lavoratori e sindacati suggeriscono di farlo «con tutte le valutazioni e precauzioni del caso in ottica conservativa e di ripristino delle aree via via dismesse». Per la Regione, chiamata a decidere, non sarà semplice fare da arbitro.

MICHELE DONATI.

Pagina 34

Corriere di Romagna

(ed. Ravenna-Imola)

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"PROGETTONE 4" E PALE SOTTO ESAME

Sabbia Valverde-Villamarina dal mare: priorità per i bagnini

Soddisfazione e paletti per i ripascimenti pre-estivi Tensioni invece per la mancata consultazione sull' eolico

ANTONIO LOMBARDI Il "Progettone 4", che prima della prossima estate consentirà di rimpinguare le spiagge di Cesenatico usando sabbia pompata dal fondale marino, non può che piacere ai bagnini, che però mettono fin d' ora l' accento sui punti a cui dare la priorità:

Valverde e Villamarina, dove nell' ultima stagione balneare non si riusciva spesso a t r o v a r e u n p o s t o p e r m e t t e r e s o t t o g l i ombrelloni i bagnanti.

Del tutto differente lo stato d' animo per un' altra grossa novità rappresentata dalle pale eoliche previste al largo, estese dopo la modifica del progetto originario anche a sud del porto di Ravenna, fin dopo Cesenatico, seppure sempre oltre le 12 miglia nautiche: su questo fronte, perplessità e malumori non mancano.

Pale eollche Il presidente regionale del Sib (Sindacato italiano balneari), che guida anche l a C o o p e r a t i v a s t a b i l i m e n t i b a l n e a r i d i Cesenatico, Simone Battistoni, è scettico per come la decisione relativa alle fonti d' energia rinnovabili che sfruttano il vento sia maturata senza prima coinvolgere, o almeno informare, le realtà locali. «Fare un parco eolico in mare senza prima ascoltare le città e i comuni costieri non è un modo di procedere di buon senso - dice - Appunto perché non siamo né esperte né tecnici, c' è da chiedersi quali

impatto potranno avere sul turismo: vorremmo che qualcuno ce lo spiegasse. Pale alte 100 metri

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Corriere di Romagna

(ed. Forlì-Cesena)

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cubi di sabbia, da distribuire dai Lidi ravennati a Cattolica.

Per Cesenatico ne sono previsti oltre 100.000 e il "terminal" di raccolta e stoccaggio sarà sulla spiaggia di Ponente nord, dove era già giunta nel giugno 2011, attraverso questo sistema di recupero sul fondo del mare.

Una volta ossigenata e asciugata, sarà suddivisa tra gli arenili di Ponente, Valverde e Villamarina. In queste due ultime località ne se sente soprattutto il bisogno, perché «non è solo questione di allungare la profondità della spiaggia, ma anche di difendere l' abitato. Là, con le ultime forti mareggiate di una settimana fa, in alcuni punti le onde del mare hanno allagato tratti di viale Carducci evidenzia Battistoni - La sabbia a Ponente è importante, ma lo è altrettanto per le spiagge di Villamarina e Valverde: quindi, una volta giunta sul bagnasciuga di Ponente, andrà portata e stesa anche laggiù, non solo perché per fare turismo balneare avere una spiaggia adeguata è essenziale, ma perché gli edifici vanno protetti dalle mareggiate».

© RIPRODUZIONE RISERVATA.

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Corriere di Romagna

(ed. Forlì-Cesena)

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Ruspe all' opera al mare L' arenile diventa cantiere

Riccione, lavori in corso sulle spiagge: partita la riqualificazione di diversi bagni Tonti (78): «Cambiate le esigenze dei turisti». Casadei (125): «È ora di rinnovare»

Ruspe all' opera sulla spiaggia di Riccione. Il processo di riqualificazione è ripreso con i primi cantieri aperti dopo l' estate nelle zone 78 e 125, ultima tranche per la 128, ma la lista è d e s t i n a t a a d a l l u n g a r s i . A r e e r e l a x , c h i r i n g u i t o , z o n e l u d i c h e e s a l o t t i n i costelleranno sempre più l' arenile d a Fontanelle al Marano. Nonostante le ombre che incombono sulle concessioni, stimolati anche dagli incentivi regionali (circa 15mila e u r o p e r s p e s e s u p e r i o r i a i 4 0 m i l a rendicontati) i bagnini investono con coraggio e s p e r a n z a , c o n l o s g u a r d o r i v o l t o a l l e esigenze della clientela.

«Siamo in pieno centro, il primo bagno a nord, partendo da viale Ceccarini, ossia lo storico ingresso alla spiaggia di Riccione - premette Mauro Tonti, affiancato dal figlio Filippo -. La zona è molto piccola, era una delle pochissime ad avere bagno e bar, nel tempo divisi dal vecchio barista, quindi questo spazio si è ridotto a un corridoio. Rimosso tutto, ora si crea un punto d' appoggio con l' ufficio del bagnino, un piccolo salotto per i bagnanti, una

nursery, nuove docce e toilette. Addio per sempre alle tre file di tende». Aggiunge: «Ho rilevato questa zona nel 1988, ma faccio il bagnino da 41 anni, come dipendente in precedenza avevo lavorato al Bagno 81. Ristrutturiamo perché rispetto gli scorsi decenni le esigenze turistiche sono decisamente cambiate. Procediamo anche se sulle nostre concessioni pende la spada di Damocle.

Serve tanto coraggio e noi l' abbiamo tirato fuori».

Su progetto del geometra Stefano Barilari, che ha ridisegnato questa zona, come le altre in corso, si riqualifica intanto pure il Bagno Marino, 125. «Siamo qui dal 1958 - spiega l' imprenditrice Emanuela Casadei -, ma mio nonno, Umberto Casadei, prima pescatore, poi salvataggio, già prima qui aveva un capanno e una fila di tende, poi passati a papà Nello. I lavori erano già in progetto, poi, per la Bolkestein abbiamo aspettato, ma mio figlio Gerardo con mia sorella Annalisa (scomparsa mesi fa) hanno

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Il Resto del Carlino (ed.

Rimini)

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realizzato un chiringuito, dando più spazio all' area ludica, ora mettiamo mano a servizi, docce e camminamenti».

Nives Concolino.

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Il Resto del Carlino (ed.

Rimini)

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«Piano spiaggia, non si può più aspettare»

Cattolica, i bagnini in pressing sulla Foronchi: «Bisogna fare presto. Noi siamo pronti a investire per migliorare la città»

Oltre una quindicina di bagnini, in gran parte sulle spiagge di Levante (in zona lungomare Rasi Spinelli), sono pronti ad investire nella riqualificazione delle proprie zone balneari. Ma ora proprio i bagnini chiedono alla nuova amministrazione targata Pd di metter mano di nuovo al piano spiaggia dopo la tornata elettorale appena conclusa. Facendo presto.

Scaduto da oltre un anno e mezzo il piano è stato anche al centro del dibattito in campagna elettorale tra i candidati sindaci. Ora toccherà al nuovo primo cittadino, Franca Foronchi, risolvere il problema. «Gli operatori vogliono investire e credono nelle proprie attività - conferma Roberto Baldassarri, presidente Coop. Bagnini di Cattolica (nella foto) - ma si deve mettere mano al piano spiaggia quanto prima, perché ci vorranno almeno due anni tra iter burocratico, adozione, osservazioni e a p p r o v a z i o n e f i n a l e . B i s o g n a q u i n d i cominciare a parlarne, il più presto possibile».

Tanti sono i cambiamenti possibili nella città del futuro, relativamente alla spiaggia. C' è chi vorrebbe investire nelle aree gioco, chi nelle

piscine, chi sta pensando a maxi-accorpamenti con società in grado di offrire tanti servizi, anche innovativi. E contemporaneamente il maxi-cantiere pubblico per il nuovo lungomare Rasi Spinelli, oramai ai nastri di partenza (il Comune ha fatto sapere che i lavori veri e propri, dopo gli interventi preliminari, partiranno ai primi di novembre), sta spingendo pure gli investimenti privati. A prova di questo nelle ultime ore è giunta la notizia che i bagnini del lungomare investiranno per creare una nuova passerella a fianco delle cabine lungo la spiaggia, in modo da creare un cordone pedonale esteticamente più gradevole e più omogeneo rispetto al nuovo intervento urbanistico pubblico a fianco.

«Faremo la nostra parte per migliorare tale passerella - conferma Baldassarri - e poi, quando partirà definitivamente il piano spiaggia, anche questa passerella verrà eliminata. Ma almeno per i prossimi 2-3 anni avremo un' ulteriore proposta di arredo urbano per i turisti». Una novità che fa intuire una certa

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Il Resto del Carlino (ed.

Rimini)

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da vicino». La Regina sogna il rilancio a partire dalla propria spiaggia.

Luca Pizzagalli.

Luca Pizzagalli

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La regione investe 22 milioni contro erosione coste, il plauso di Confartigianato Balneari

Mauro Vanni: "Ci auguriamo che altre Regioni prendano esempio dalla nostra"

Il sindacato nazionale Confartigianato Imprese Demaniali coglie con soddisfazione la notizia dello stanziamento di 22 milioni complessivi, da parte della Regione Emilia-Romagna, per il ripascimento d i 1 5 c h i l o m e t r i d i s p i a g g i a e m i l i a n o - r o m a g n o l a , c o n i p r i m i l a v o r i riguardanti 11 chilometri di costa romagnola al via già in primavera. Il commento di Mauro Vanni, presidente Confartiganato Demaniali: "La salvaguardia delle spiagge dai fenomeni di e r o s i o n e , o l t r e a l l ' i n d i s c u t i b i l e a s p e t t o ambientale, è fondamentale anche in chiave turistica e per l' economia collegata al comparto economico centrale per il territorio. Grazie alla Regione Emilia-Romagna per aver ritenuto prioritario procedere a questo intervento per la tutela del litorale, stanziando subito una cifra importante, senza attendere l' arrivo delle risorse del Pnrr. Una mossa che consentirà di anticipare i tempi e, ci auguriamo, di ultimare l' intervento in tempo per la prossima stagione balneare. Ci auguriamo che altre Regioni prendano esempio e procedano nella stessa direzione, mostrando uguale sensibilità e considerazione del ruolo strategico che in Italia l a s p i a g g i a r i v e s t e p e r l ' i n d u s t r i a d e l l ' accoglienza".

altarimini.it

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Riferimenti

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