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CAPITOLO TERZO MISURE LEGISLATIVE IN FAVORE DEL FOTOVOLTAICO

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CAPITOLO TERZO

MISURE LEGISLATIVE IN FAVORE DEL FOTOVOLTAICO

Le politiche a supporto delle fonti di energia rinnovabili hanno sofferto nel passato di una grande discontinuità.

3.1 POLITICHE PASSATE

• 1992 Provvedimento n. 6 del CIP

La crescita della produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile negli ultimi anni in Italia è stata determinata in buona parte dal programma di incentivo CIP 6/92, che ha offerto prezzi sussidiati per 8 anni a tutti coloro che fossero stati in possesso di una convenzione di cessione con ENEL. Il programma CIP 6 ha attivato numerose iniziative per la realizzazione di impianti di produzione di elettricità da fonte rinnovabile ed ha fatto decollare nuove fonti rinnovabili come l’eolico, le biomasse e il fotovoltaico.

• 1999 Decreto legislativo 16 marzo 1999 n.79

Il criterio di incentivazione tariffaria introdotto con il CIP 6 è stato superato dal meccanismo dei cosiddetti “certificati verdi”, introdotto dall’art.11 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n.79, noto come decreto “Bersani”2.

I certificati verdi sono titoli che attestano la produzione di energia da fonti rinnovabili; ogni certificato verde certifica la produzione di 100 MWh. Il meccanismo dei certificati verdi si basa sul fatto che, a decorrere dall’anno 2001, gli importatori e i soggetti responsabili degli impianti che, in ciascun anno, importano o producono energia elettrica da fonti non rinnovabili, hanno l’obbligo d’immettere nel sistema elettrico nazionale, nell’anno successivo, una quota prodotta da impianti a fonti rinnovabili (entrati in esercizio o ripotenziati dopo il primo aprile 1999) pari al 2% della suddetta energia elettrica importata o prodotta.

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Ciò non significa, obbligatoriamente, produrre in proprio la quota necessaria al raggiungimento della percentuale indicata, in quanto gli stessi soggetti possono adempiere all’obbligo anche acquistando, in tutto o in parte, l’equivalente quota o i relativi diritti da altri produttori o dal gestore della rete di trasmissione nazionale.

Oltre all’apparato normativo descritto, che cerca di creare un quadro di incentivazione omogeneo e simmetrico tra fonti rinnovabili e risparmio energetico, sono stati creati altri meccanismi di incentivo specifici per alcune fonti, come i programmi riguardanti le tecnologie solari, sia termiche che fotovoltaiche.

• 2000 Libro Bianco per lo sviluppo delle energie rinnovabili

Libro Bianco per lo sviluppo delle energie rinnovabili per il fotovoltaico definisce un obiettivo di 300 MWp di impianti installati entro il 2010. Gli impianti fotovoltaici possono chiaramente usufruire della vendita dell’energia prodotta in base al meccanismo dei certificati verdi. Ad ottobre 2002 risultavano qualificati a partecipare a tale meccanismo tre impianti, per un totale di 690 kW ed una produzione stimata di 890 MWh.

È chiaro che si tratta di impianti di grossa taglia, per i quali si deve garantire una quota minima di produzione annuale pari a 100MWh. Per gli impianti di taglia ridotta, un incentivo era previsto nei decreti del Ministero dell’Industria del 2001 riguardanti gli obblighi di risparmio energetico posti in capo ai distributori di energia elettrica e di gas. Gli impianti fotovoltaici di taglia inferiore ai 20 kWp, erano una delle opzioni indicate nei decreti per raggiungere la riduzione desiderata.

Come per il solare termico, anche il fotovoltaico può beneficiare dell’IVA al 10% e dello sconto IRPEF del 36%.

È evidente, però, che il principale sforzo per incentivare la tecnologia FV è stato realizzato con il programma che mira alla realizzazione di impianti connessi alla rete ed integrati negli edifici. Tale programma era diviso in due fasi per una durata complessiva prevista di 6 anni.

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La prima fase prevede la realizzazione di 10.000 tetti FV da 1 a 50 kWp, per una potenza totale installata di 50 MWp; la seconda fase prevede la costruzione di ulteriori 40.000 impianti (per un totale di 200 MWp) per un investimento complessivo di quasi 1 miliardo di euro.

La prima fase del programma è iniziata ufficialmente alla fine del 2000 con lo stanziamento, da parte del Ministero dell’Ambiente, di 33 Milioni di euro per la diffusione di impianti FV integrati in edifici pubblici e privati.

3.2 POLITICHE RECENTI

• 2005 Decreto Ministeriale 28 luglio 2005

Costituisce un altro importante passo nella promozione dell’energia pulita, ed in particolare quella fotovoltaica, introducendo in Italia il Conto Energia.

A differenza del passato, in cui l'incentivazione all'utilizzo delle fonti rinnovabili avveniva mediante assegnazioni di somme a fondo perduto, grazie alle quali il privato poteva limitare il capitale investito; il meccanismo del conto energia è assimilabile ad un finanziamento in conto esercizio, in quanto non prevede alcuna facilitazione particolare da parte dello Stato per la messa in servizio dell'impianto. Il principio che regge il meccanismo del Conto energia consiste nell'incentivazione della produzione elettrica, e non dell'investimento necessario per ottenerla. Il privato proprietario dell'impianto fotovoltaico percepisce somme in modo continuativo, con cadenza tipicamente mensile, per i primi 20 anni di vita dell'impianto. Condizione indispensabile all'ottenimento delle tariffe incentivanti è la provenienza dell'energia da un impianto fotovoltaico connesso alla rete, ovvero privo di accumulo proprio di energia. Non sono incentivati dal Conto energia quegli impianti fotovoltaici destinati ad utenze isolate e non raggiunte dalla rete elettrica.

I criteri per l’incentivazione della produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare indicata nel Decreto 28 luglio 2005, sono stati soggetti a modifiche a mezzo di

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decreti successivi. Il decreto del 2005 incentivava l’installazione di 100 MW di impianti fotovoltaici di cui 60 MW per impianti di potenza inferiore a 50 kWp e 40 MW per impianti di potenza superiori a 50 kWp fino ad un massimo di 1.000 KWp. Le tariffe incentivanti erano riconosciute per un periodo di 20 anni e differivano secondo le diverse taglie dell’impianto: piccolo (1 kW ≤ P ≤ 20 kW); medio (20 kW < P ≤ 50 kW); grande (50 kW < P ≤1000 kW). Inoltre subivano maggiorazione del 10% nel caso in cui i moduli fotovoltaici fossero integrati in edifici nuovi o in ristrutturazione.

• Conto Energia 2008

Il Conto energia 2008 riconosce tariffe incentivanti sempre per un periodo di 20 anni ma in misura minore rispetto alla versione originale; queste inoltre differiscono a secondo che si tratti di impianti integrati, parzialmente integrati o non integrati. Il nuovo Decreto propone anche una nuova scala di classificazione degli impianti. Le tabelle che seguono, contengono una sintesi delle tariffe previste nell’ultima versione del Conto Energia.

da 1 a 3 da 3 a 20 > 20 da 1 a 3 da 3 a 20 > 20 da 1 a 3 da 3 a 20 > 20

(Kwp)

0,40 0,38 0,36 0,44 0,42 0,40 0,49 0,46 0,44 Non integrato Parzialmente integrato

Scelta: scambio sul posto o cessione in cessione in rete Tariffa (€/Kwp) Integrato TIPOLOGIA DI IMPIANTO

Scelta: scambio sul posto o cessione in rete

cessione in rete Scelta: scambio sul posto o cessione in

Scelta: scambio sul posto o cessione in

cessione in rete

Potenza installata

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Le tariffe qui riportate vengono inoltre incrementate in alcuni casi particolari legati al tipo di soggetto che richiede l’accesso al sistema del Conto energia. Sono infatti previste maggiorazioni delle tariffe per scuole o strutture sanitarie, enti pubblici con popolazione inferiore a cinquemila abitanti e per gli impianti destinati a strutture agricole. Le tariffe maggiori, quindi, sono riconosciute ai piccoli impianti domestici fino a 3 KWp che risultano integrati architettonicamente; le tariffe più basse sono invece riconosciute ai grandi impianti non integrati architettonicamente. Le tariffe non subiscono aggiornamenti ISTAT per l’intero periodo di erogazione e, per gli impianti che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2009 al 31 dicembre 2010, i valori indicati nella tabella precedente saranno decurtati del 2% per ciascuno degli anni di calendario successivi al 2008. Inoltre, contrariamente da quanto stabilito per il vecchio conto energia, per gli impianti fino a 20 KWp che si avvalgono del servizio di scambio sul posto, il nuovo decreto riconosce la tariffa incentivante alla totalità dell’energia elettrica prodotta (non solo a quella auto consumata). Il soggetto che eroga le tariffe incentivanti o soggetto attuatore, è individuato dalla Delibera AEEG (Autorità per l'energia elettrica e il gas, di seguito nominata come Autorità) n. 188/05 nel GRTN (Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale).

Per tutte le tipologie di impianto le domande, con un progetto preliminare e una scheda tecnica, devono essere inoltrate trimestralmente al soggetto attuatore entro date stabilite: dal 1° al 31 marzo, dal 1° al 30 giugno, dal 1° al 30 settembre e dal 1° al 31 dicembre di ciascun anno; le domande che saranno inoltrate al GRTN al di fuori dei periodi indicati non saranno prese in considerazione e dovranno essere ripresentate.

L'erogazione delle tariffe incentivanti da parte del GRTN avverrà a seguito dell'entrata in servizio degli impianti nei tempi previsti dal DM 28/07/2005, previa verifica del rispetto di quanto previsto dalle suddette normative.

Finalmente anche in Italia, grazie al Conto Energia, produrre energia elettrica coi sistemi fotovoltaici rappresenterà un interessantissimo

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investimento, proprio come avviene ormai da anni in altri paesi d'Europa quali Germania e Spagna. Dall’applicazione di questo sistema d’incentivazione si prevede oltre all’avvio dello sviluppo del mercato fotovoltaico, un incremento del livello di occupazione, come avvenuto nei paesi dove il sistema è stato già applicato (18.000 nuovi posti di lavoro in Germania).

Questa serie di interventi sembra iniziare a dare i propri frutti: il 31

dicembre 2005 i MWp installati erano 311, nel dicembre 2006 il GSE

dichiara i risultati del Conto Energia per l’anno appena trascorso:

o Inizio dei lavori di costruzione di 4.330 impianti per un totale

di 62 MWp.

o Fine dei lavori di 1.400 impianti per 10 MWp.

o Entrata in esercizio di circa 900 impianti per una potenza

installata di 6 MW.

Sempre secondo i dai forniti dal GSE, limitatamente ai primi sei mesi del 2007, la potenza globalmente installata in Italia ammonta a 21,5 MWp per 2.496 impianti; di questi 2.353 hanno una taglia inferiore ai 20 KWp, 134 hanno una taglia compresa tra 20 KWp e 50 KWp, solo 9 superano i 50 KWp.

A riprova di quanto detto un articolo pubblicato recentemente su Kyoto Club riporta quanto emerso dall’incontro avvenuto a Roma, lo scorso 6giugno, tra il GIFI (Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane) e il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia.

Durante il summit, il presidente del GIFI, Gert Gremes, ha illustrato a Emma Marcegaglia le attività del gruppo di aziende che si radunano intorno all’associazione di categoria; tra i dati forniti spiccano le cifre del fatturato del fotovoltaico italiano, che è passato da circa 25 milioni di euro del 1999, agli 85 milioni del 2005, raggiungendo oggi quota

430 milioni di euro.

Le ricerche di mercato del GIFI fanno prevedere che entro il 2009 ci sarà un'ulteriore crescita del numero degli addetti che dovrebbe raggiungere la quota di 2.000-2.500, del numero delle aziende

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operanti nel settore che dovrebbe assestarsi intorno alle 150 di cui almeno 12 produttori di moduli. Come conseguenza, il fatturato totale

potrebbe raddoppiare e superare i 900 milioni di euro2.

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Riferimenti

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