Appendice A - 1
Appendice A
Definizioni dei termini più comunemente usati nell’Ingegneria Tissutale
Allotrapianto: tessuti o organi trapiantati traindividui non imparentati della stessa specie. Viene detto anche “omotrapianto”.
Autotrapianto: tessuto o organo trasferito da
una parte del corpo a un’altra parte dello stesso corpo
Biomassa: materiali organici che costituiscono
i sistemi viventi e residui organici
post-mortem.
Bioassimilazione: conversione di un materiale
a biomassa.
Bioassorbibilità: capacità di un materiale di
venire allontanato con il tempo dal sito di impianto. Essa non implica necessariamente l’eliminazione del materiale dal corpo.
Biocompatibilità: Integrazione dell’impianto
con i tessuti circostanti e con tutto il corpo. L’impianto dovrebbe essere compatibile con i tessuti in termini di proprietà meccaniche, chimiche, superficiali, e farmacologiche. Più semplicemente definita come la capacità del materiale dell’impianto di evocare una risposta adeguata dell’organismo ospite limitatamente ad una specifica applicazione.
Biodegradazione: scissione delle catene del
materiale (con diminuzione del peso molecolare) mediata dalla presenza di cellule. Essa non implica necessariamente l’eliminazione dal corpo o la metabolizzazione. La degradazione abiotica da parte di enzimi non è definita biodegradazione.
Biodegradazione di massa: degradazione più
veloce all’interno che in superficie dovuta a biodegradazione (tipica di idrogeli).
Bioerosione: degradazione più veloce in
superficie rispetto che all’interno, dovuta a biodegradazione.
Biomateriale: Il termine è solitamente riferito
a tessuti viventi o processati, o a materiali usati per riprodurre la funzione di un tessuto vivente all’interno dell’organismo. Più semplicemente è un materiale destinato a interagire con i sistemi biologici.
Bioriassorbibilità: proprietà di un materiale di
essere degradato in situ fino alla completa eliminazione dei residui di degradazione attraverso percorsi biologici, come la metabolizzazione (formazione di biomassa) e/o la mineralizzazione e/o la filtrazione attraverso i reni.
Collagene: proteina di supporto da cui si
formano le fibre dei tessuti connettivi.
Condizioni in vitro: simulazione delle
condizioni in vivo in laboratorio.
Condizioni in vivo: all’interno del corpo
vivente
Degradazione: scissione delle catene di un
materiale con diminuzione del peso molecolare. Essa non implica necessariamente l’eliminazione dal corpo o la metabolizzazione.
Degradazione di massa: degradazione più
rapida all’interno della struttura che in superficie.
Elastina: mucoproteina fibrosa elastica del
tessuto connettivo.
Erosione: degradazione più veloce in
superficie rispetto che all’interno, dovuta a degradazione o dissoluzione.
Eterotrapianto: trapianto da una specie ad
un’altra specie. Detto anche “xenotrapianto”.
Idrogelo: gel polimerico altamente idratato
(con contenuto di acqua superiore al 30% in peso). L’acrilammide e il poli-HEMA (poli-idrossietilmetacrilato) sono tipici esempi di idrogeli
Idrossiapatite: componente minerale delle
ossa e dei denti. E’ un tipo di fosfato di calcio con composizione Ca10(PO4)6(OH)2.
Impianto: qualsiasi struttura medica costituita
da uno o più materiali che è intenzionalmente posizionata all’interno del corpo, totalmente o parzialmente coperta dalla superficie epiteliale.
Mineralizzazione: conversione dei materiale a
CO2, H2O e materiali minerali. Necrosi: morte di un tessuto.
Organo artificiale: Soluzione medica che
sostituisce in parte o totalmente la funzione di uno degli organismi del corpo.
Protesi: struttura che sostituisce un arto,
organo o tessuto del corpo.
Prossimale: più vicino al busto o al punto di
origine; opposto a distale.
Riassorbimento: dissoluzione o rimozione di